Una foto scattata con il cellulare e in Aula alla Camera scoppia il diverbio tra Mara Carfagna e
Alessandra Mussolini. A far nascere un acceso botta e risposta è stato il fatto che la Mussolini, dopo aver visto il ministro delle Pari opportunità e il capogruppo di Fli alla Camera Italo Bocchino parlare tra i banchi del governo, ha scattato loro una foto col cellulare. La Carfagna ha reagito battendo le mani e dicendo "brava, brava!". La Mussolini le ha risposto: "Vergogna" dovuto, ha spiegato più tardi la deputata napoletana al fatto che la "Carfagna si deve vergognare per la liaison con Bocchino che sta mettendo a rischio il partito". Le 'colpe' che Mussolini attribuisce al ministro sono due: "Lo spostamento di competenze sul termovalorizzatore che questa mattina il Consiglio dei ministri ha sottratto alle Province" e "il fatto che Bocchino nella finanziaria ha chiesto di spostare 20 milioni di euro al ministero della Carfagna". Insomma, Mussolini accusa la collega di "fare accordi" col capogruppo di Futuro e libertà anche in vista delle elezioni per il sindaco di Napoli: "Non può tenere una gamba di qua e una di là - avverte - Perciò quando li ho visti parlare in atteggiamento amorevole ho scattato la foto". Il ministro sul diverbio ha preferito non replicare.
"Surreali e patetiche", è il commenta di Alessandra Mussolini sulle dimissioni che la Carfagna ha minacciato. "Si tratta di una drammattizzazione inutile e patetica, se lei ha problemi, e ce l'ha, beh, si interrogasse. Forse - continua la deputata campana - perché sta facendo un gioco non troppo lineare con i bocchiniani".
Io sono bocchiniano.