Al
mattino ci svegliamo tardi e la prima cosa che facciamo è iniziare a
ravanare il corpo altrui. Avviene in pratica una riedizione della
notte prima, se possibile con ancora più foga. Un’altra bella
scopata, in cui do tutto me stesso. Sono galvanizzato anche perché
ho notato come l’uccello non stia peggiorando la sua situazione
nonostante il duro lavoro a cui l’abbia richiamato. La situazione è
stabile o forse addirittura in miglioramento. Quella crema è davvero
una manna dal cielo e mi sta aiutando e lenire la situazione, anche
se cura la manifestazione del problema, non certo la sua causa!
Saluto
Anna che mi chiede con insistenza il mio numero di telefono. È
quello thailandese, quindi posso darglielo senza problemi. Mi
scriverà molto spesso nei giorni successivi ma io non sempre le
risponderò e la cosa andrà un po’ a perdersi!
Salutata
Anna, aspettiamo lo Stratega davanti al nostro hotel. Oggi c’è il
suo check out perché si sposterà qualche giorno in solitaria su
altri lidi ma, avendo il van per l’aeroporto nel pomeriggio,
lascerà in stanza da me il bagaglio per qualche ora. Andiamo a fare
l’ultimo pranzo insieme tutti e tre e decidiamo per l’ultimo
piano del Central Festival. Tra le infinite proposte, scegliamo
l’hot-pot a prezzo fisso di 420 baht. È un rullo sul quale passano
diverse pietanze crude che vanno bollite nel bollitore grosso che c’è
su ogni tavolo. Il bollitore può contenere diversi tipi di acqua con
diverse spezie e noi optiamo per dividerlo in due con due diversi
tipi di miscele. Buttiamo poi dentro carne pesce e verdure a volontà
e quando reputiamo siano cotti li togliamo e assaggiamo,
accompagnando il tutto con varie salse. Mangiamo a dismisura e ci
alziamo da lì che facciamo fatica a camminare. Passeggiata
sgrassante sulla beach road e andiamo poi a riprendere le cose dello
Stratega nel mio hotel. Prima di dirigerci a fare un po’ di
shopping, lo accompagniamo alla fermata del van e ci salutiamo. Non è
un addio, ma solo un arrivederci perché tra sei giorni esatti ci
incontreremo nuovamente a Patong. Lui aveva programmato la vacanza
ben prima di incontrare noi ed è stata solo una coincidenza il fatto
che le mete e i tempi coincidessero quasi alla perfezione.
Io
e il Londinese, rimasti soli, andiamo al bazar della second road e ci
diamo ad un po’ di shopping e souvenir per amici e parenti. Tra le
varie cose andiamo anche nella farmacia di fiducia della Buakhao a
comprare il Kamagra. Confezione da 50 bustine, gusto banana, costo di
1500 baht. Con 2300 baht ce ne dà anche un’altra confezione, ma
siamo ingenui e non lo compriamo, il che sarà un errore. Osservando
le bustine noto che non sono le stesse dello scorso anno, ma è
cambiata sia la confezione che le bustine al suo interno. Lo scorso
anno avevo provato il kamagra già a Pattaya, ma quest’anno non ho
notato alcun cedimento strutturale del cazzo e non c’è stato alcun
bisogno di usarlo, quindi meglio ancora! Mentre sono intento a
comprare, mi rendo conto che sarà la mia ultima notte lì e, come
mia antica abitudine, non voglio prendere rischi e inculate proprio
l’ultima notte a Pattaya.
Vado
quindi sul sicuro e decido che vorrei avere di nuovo Pi, la migliore
di questi giorni Pattayani. Le scrivo e mi risponde subito, dandomi
purtroppo pessime notizie : alle 21 inizierà il turno a lavoro e per
dieci ore sarà impegnata. Mi informo se sia possibile pagare una
penale per non presentarsi, ma mi spiega di come non funzioni così
nel suo campo lavorativo: le uniche assenze tollerate sono quelle per
malattia o per ferie, tutto il resto è assolutamente escluso. Sono
un po’ nello sconforto e capisco di aver commesso già alcuni
grossi errori in questa vacanza. Pi è una gran figa e avrei dovuto
tenerla molto più in considerazione durante questa vacanza. E’ la
classica figa da portarsi in spiaggia e perché no anche da passarci
3-4 giorni in qualche paradiso terrestre come le varie isole del
golfo della Thailandia. Con il senno di poi avrei voluto davvero
portarmela un po’ a spasso e godere dell’estetica, della fisicità
e dell’ottima testa che mi ha dimostrato di avere quella stupenda
ragazza.
Tutto
all’improvviso mi sento davvero un coglione ai massimi livelli: la
mia stupida foga di scopare a destra e sinistra come un pazzo e di
chiavarne il più possibile, mi ha fatto perdere di vista e mancare
di considerazione quella che era di gran lunga la migliore scopata
che avessi fatto in questa e probabilmente anche in altre vacanze. Il
fatto di essermela scopata per prima la prima notte a Pattaya, me
l’ha fatta considerare ben al di sotto di quello che avrebbe
meritato. Sono abbattuto dalla notizia, ma almeno voglio vederla
ancora una volta prima di partire. Mi informo un attimo sui suoi
piani e lei mi dice che ci possiamo vedere per le 18 e passare
insieme un paio d’ore. Inizialmente valuto di vederla in giro e
andare da qualche parte, ma poi penso sia meglio farla venire in
hotel e spupazzarmela come si deve. Accetta felice e ci diamo
appuntamento alle 18 al mio hotel.
Alle
17 e qualcosa saluto il Londinese e mi reco in stanza, dove mi faccio
una doccia e sistemo il casino che c’è in giro. Le donne delle
pulizie fortunatamente hanno fatto un buon lavoro (Laksana
chiaramente non sarebbe d’accordo, ma sti cazzi!) e la stanza si
presenta bene. Alle 18 scendo nella hall e lei arriva puntualissima
con un mototaxi. È semplicemente stupenda: anche vestita in abiti
civili è di una bellezza impressionante. Noto nuovamente la sua
altezza e quanto sia snella e slanciata. Indossa scarpe bianche da
ginnastica molto semplici ma alla moda, pantaloncini corti di jeans
neri sfrangiati sulle cosce tatuate e una canottierina scollata rossa
sulla quale ha tenuto un giubbotto di jeans chiaro a maniche lunghe.
Ci salutiamo calorosamente e in 30 secondi siamo in stanza. Stiamo
almeno una mezz’ora di chiacchiere e coccole sul letto, abbracciati
uno all’altra a parlare delle nostre vite in generale. Il tempo
vola e sto benissimo così anche senza bisogno di scoparla. L’idea
mi sfiora per un attimo ma poi capisco subito che la voglio
assolutamente scopare. Glielo faccio capire perché mentre parla,
all’improvviso e senza dirle nulla, mi avvicino e la bacio molto
profondamente. Ricambia alla grande e parte una limonata davvero
passionale ai massimi livelli. Non è facile staccarsi, ma lei deve
andare a fare la doccia e con un gesto di estrema forza di volontà
si alza e va.
Cinque
minuti dopo è di nuovo tra le mie braccia e inizia a una scopata
davvero molto passionale, esattamente come se lei fosse la mia
fidanzata da anni. C’è un feeling pazzesco e mi sento davvero alla
grande. Andiamo avanti parecchio tempo perché mi voglio godere quel
fiorellino fino all’ultimo e quando vengo lei mi fa capire che
vuole che le venga in bocca. Non è l’epilogo che avrei immaginato
io per quella scopata così “sentimentale”, ma la cosa mi sta
bene ed eseguo, con sommo godimento. Con il senno di poi valuto che
non è una ragazza indicata per fare certe porcherie e trashate
perché ispira purezza e bellezza intrinseca. Non è una ragazza
volgare ma, a quanto pare, quando si lascia andare, si sente porca a
sufficienza per proporre lei una cosa così. Comunque sia non se ne
perde una goccia e continua a succhiare con la bocca piena anche dopo
che sono venuto, con soddisfazione e sensibilità estrema da parte
mia. Va poi in bagno a sistemarsi e torna dopo qualche minuto.
Abbiamo ancora una ventina di minuti e stiamo sul letto a coccolarci,
in parte in silenzio e in parte parlando un po’. E’ un momento
speciale per me, mi sento davvero bene e mi accorgo di essermi preso
una mezza sbandata per Pi. Ormai riconosco le mie cottarelle e lei è
decisamente una di quelle. Il tempo è purtroppo tiranno e lei deve
andare via. Le do 1200 baht ed è contenta di intascarli prima di
andare a lavorare. La accompagno nella hall e ci diamo un bacio
profondissimo, lungo e passionale davanti all’hotel, noncuranti
delle decine di persone che passano ed assistono alla scena. La
guardo andare via con un mototaxi e, alla faccia della mia conclamata
empatia, mi verrebbe quasi da piangere.
Salendo
in ascensore mi rendo ancora conto di quanto sia bella e quanto io mi
sia trovato bene con lei, maledicendomi ulteriormente per essermi
voluto ingozzare a destra e a manca con cibo di media qualità quando
la prima sera in Thailandia avevo mangiato in uno stellato Michelin,
senza neanche quasi accorgermene. Pattaya dà e Pattaya toglie e in
quel momento a me aveva tolto tutto. E’ chiaro che si tratta pur
sempre di una prostituta che costruisce una situazione perfetta
perché mossa dal denaro, ma è altrettanto chiaro che siamo esseri
umani, con le nostre debolezze e le nostre sensibilità. Chi pensa
che queste cose non possano mai accadere a Pattaya, perché tanto è
solo pieno di puttane, o non ci è mai stato, o è un coglione.
Vado
a dormire un pochino per provare a scacciare i pensieri, ma è un
sonno agitato e poco sereno. Mi sveglio alle 22.30 e vado con il
Londinese a mangiare al Kiss Food. Non sono molto di buon umore e gli
confesso le mie problematiche sentimentali. Conviene con me su alcune
questioni e nota che mi sono preso una bella cotta per Pi. Sono giù
di morale e andrei anche a dormire, ma lui insiste per andare
all’Insomnia un’ultima volta. È l’ultima notte a Pattaya e
bisogna assolutamente dare tutto. Pur non essendo nel mood mentale
migliore, convengo con lui e ci rechiamo in walking. Solito slalom
speciale tra topi e puttanazze della Beach road e ci ritroviamo sulla
solita Walking.
Facciamo qualche vasca e qualche dentro-fuori dai locali, ma di
andare a figa al momento non ne ho voglia. Sono sazio e se penso alla
figa la mia testa si dirige esclusivamente su Pi. Decido quindi di
buttarla sull’alcool e inizio a bere pesantemente, tanto sai che
novità! il Londinese mi sta dietro senza problemi e ci ritroviamo
abbastanza storti alle 2 all’Ibar. Come al solito ci sono cose e
situazioni varie e interagiamo con diverse tipe. Tante quelle carine,
ma nessuna che mi sconfinfera a tal punto da proseguire un eventuale
discorso. Saliamo all’Insomnia e la musica non cambia, stesso
discorso di sotto, ovviamente il tutto accompagnato da alcool su
alcool. Quando mi rendo conto che sono le 4, mi ritrovo piombato come
una merda e in stato psicofisico devastante. Ho un sonno allucinante
e sono sbronzo che metà sarebbe più che eccessivo. Il Londinese non
è messo meglio e decidiamo di andarcene a casa. Durante la serata di
fighe ingaggiabili c’è n’erano parecchie ma, non essendo
interessato a quello, ho deciso di lasciar perdere e di andare in
hotel. In walking street veniamo molestati da innumerevoli ragazze
che cercano il cliente last second. Indomiti riusciamo a raggiungere
il bahtbus e siamo in hotel verso le 5. Entro in stanza e mi butto
vestito sul letto. Metto un attimo a fuoco la situazione e in un
improvviso momento di rara lucidità mi rendo conto del fatto grave
al quale sto andando incontro: non sto scopando la mia ultima notte a
Pattaya. E’ un delitto imperdonabile, di quelli di cui vergognarsi
ad uscire di casa. Potrei portarmi dietro a lungo questo infinito
rimpianto. Voglio invertire la sorte, all’istante.
Prendo
il cellulare e apro Tinder e Line. Tutte le possibili concubine a
quell’ora saranno impegnate a prendere cazzi per ogni dove e non mi
resta che la mossa della disperazione, la pesca randomica tra i nuovi
match di Tinder. Metto qualche like e chiaramente si aprono tutte le
relative chat. Tra le varie options proposte scrivo ad a tale Aom che
fortunatamente mi risponde subito. Passiamo a Line già dal messaggio
successivo e senza perderci in fronzoli chiariamo rapidamente la
questione tecnica ed economica. C’è accordo tra le parti con il
seguente contratto non vincolante: 1200 baht short time con tutto
incluso, ad eccezione del sesso anale. Completa possibilità da parte
mie di chiedere cose e modalità con le quali avvengono. Dalle foto
non sembra male. Il viso non si vede bene ma fisicamente mi pare più
che discreta. Le do appuntamento il prima possibile, ma la signorina
in questione si presenterà alle 6.30 dopo aver ritardato tre volte
l’orario di incontro di quarto d’ora in quarto d’ora, roba da
uscir di testa e che mi indispone in giusta misura. Fai con calma,
tanto è presto, no?
Quando
arriva sono nella hall sono lì da 30 secondi che la sto aspettando e
scende dal mototaxi con una birra in mano. Pago io 40 baht di corsa
al tizio del mototaxi e saliamo in camera dove la guardo bene alla
luce della stanza. Di faccia non mi piace, mai visto un viso più
squadrato di quello. Mandibola assolutamente rettangolare a tal punto
che pare la motrice di un tir. Fisicamente compensa il volto perché
è tutta curve, con delle belle pere sode naturali e un bel culo
rotondo e abbondante. Penso faccia palestra perché ha braccia e
spalle muscolose e ben poco grasso sul corpo, che è molto tonico. Io
vorrei scopare alla svelta ma questa inizia a parlare. Parla, parla,
parla ancora. Mai vista una thai parlare tanto come questa. Nel
frattempo mi chiede il permesso di svuotarmi il frigo-bar in stanza e
si apre (steccandosi di conseguenza) ben due Singha. Fortunatamente
so che costano 40 baht l’una quindi nessun problema. Dopo una
mezz’ora di suoi sproloqui a senso unico, le faccio capire che è
ora di smettere di parlare e occupare meglio il tempo con la bocca.
Capisce il messaggio e va a lavarsi.
Quando
torna sul letto limoniamo pigramente e con poca passione perché
vorrei che quella bocca chiacchierona finisse spalancata sul mio
cazzo. Si toglie l’asciugamano e rivela un fisico davvero notevole
che mi fa venire voglia di scoparmela. Prima però si mette a
ciucciare e devo dire che lo fa davvero bene. Le avevo chiesto una
pompa lenta, profonda, ritmata e senza mani. Fa esattamente quello
che le ho chiesto e va bello profondo. Le vengono dei conati e ci
sono bave un po’ ovunque. La cosa mi arrapa e dopo diversi minuti
così potrei anche sborrare se lo volessi. Trattengo il tutto perché
quel fisichetto me lo voglio scopare. Ci diamo abbastanza secco per
quelli che valuto come circa 20 minuti ma, in un cambio posizione,
noto il preservativo abbastanza sporco di sangue. Subito mi impanico
perché penso sia roba mia e il cazzo abbia definitivamente mollato,
ma lei con nonchalance sostiene sia roba sua e non si dice affatto
preoccupata. Dice che aspetta le mestruazioni tra qualche giorno ma
che molto spesso le vengono prima del previsto. Mentre va a lavarsi
si scusa e sostiene che mi risarcirà con un gran lavoro di bocca. Mi
lavo anche io e torno a riscuotere quanto promesso. Mi sdraio a fondo
letto e si inginocchia lei. Ci da bene come prima per altri minuti e
quando sono pronto le spruzzo un po’ ovunque su faccia e tette.
Sono soddisfatto di quello che è successo e per un totale di 36 euro
ritengo sia stato un ottimo affare. Ho sonno e questa ricomincia a
parlare di cose di dubbia utilità, ma mi vede totalmente assente e
capisce che sono stanco e se ne va. Mi perdonerà se l’ho cacciata
un po’ malamente, ma faticavo a tenere gli occhi aperti. Visto che
sono certissimo che non la vedrò mai più, faccio il kiniao e non le
do manco i soldi per il mototaxi, ma d’altronde l’ha scelto lei,
bevendosi le mie birre.
Crollo
addormentato che sono ben le 8 del mattino e sono così stanco che
non riesco a pensare a nulla prima di addormentarmi. Mi sveglio alle
11 con la sensazione che un treno merci mi sia passato sopra la notte
prima, ma questi sono i postumi della sbornia e della stanchezza
accumulata. Tempo un’oretta faccio la valigia un po’ alla rinfusa
e a mezzogiorno preciso siamo nella hall per il check out. Lasciamo
valigie in hotel e andiamo sulla Buakhao a mangiare qualcosa.
Sono
triste. Triste esattamente come quando ti accorgi che la tua vacanza
a Pattaya è assolutamente finita. Torniamo in hotel e prendiamo i
nostri bagagli perché il taxi è lì che ci aspetta. Mille baht e ci
porterà al Suvarnabhumi dove nel tardo pomeriggio avremo il nostro
volo della thai-Smile (35 euro a testa) per Phuket. Nella prima parte
del viaggio io e il Londinese tiriamo le somme economiche e
scoperecce di questa intensa 5 giorni a Pattaya. Lui ha scopato 3
tipe (2 long time e uno short time) per un totale di 5 sborrate. Io
ho scopato 6 tipe (Pi, Laksana, Lek, Fai, Anna, Aom), tre long time e
quattro short time per un totale di 10 sborrate.
Mentre
il taxi prosegue spedito verso Bangkok, il Londinese si addormenta e
io ne sono anche un po’ felice perché voglio rimanere un po’ da
solo. Voglio ripensare a Pattaya e all’intensità mostruosa con la
quale l’ho vissuta. È stata una Pattaya in chiaroscuro e uno
esigente e perfezionista come me vorrebbe sempre il meglio. Mi lascia
più dolce o più amaro in bocca? Sicuramente tutti e due, ma poi
vedremo alla fine. Per ora non ci penso perché Bangkok si staglia
maestosa sullo sfondo ma, anche quest’anno, non è tra le
destinazioni prescelte.
Phuket,
preparati che io e il Londinese stiamo arrivando ad ampie falcate!