Rieccomi a casetta mia.
Ho come dire - il sospetto - che la spedizione romana sia andata letteralmente a puttane!
Procediamo per ordine.
Già la partenza era stata un po' rocambolesca. Con Hope che mi chiama di fare presto (io mi ero svegliato presto per lavorare al super cd, che voleva essere il mio regalo per lei, un capovoloro, un centinaio di hits ovviamente naija). Infatti cos'era successo, come poi mi ha raccontato.
Il giovedì era stata la signora padrona di casa a mettersi a piangere e a pregarla di non andare via, che l'avrebbe ospitata gratis. Hope, un po' impietosita, aveva allora provato a riallacciare i rapporti con Ciop, disposta ad abbassare la cresta pur di tornare a lavorare con lei, ossia in un posto buono rispetto a quello schifo (leggasi poco giro e quindi pochi soldi) in cui era finita. Rifiuto di Ciop al dialogo e quindi ecco di nuovo pronti a partire per Roma. Stavolta la mama, la signora africana 50enne padrona di casa, anzichè piangere chiama Ciop. L'impressione è che la signora oltre all'affitto della stanza in nero si pigli una fettina della torta? chissà. Ciop dice che verrà lì, a casa sua, per non farla partire, allora lei dice che sto passando a prenderla e che verrò con lei a casa di Ciop. Infatti quando arrivo la trovo a 200 metri da casa (aveva fatto finta con la mama che io fossi arrivato) con il suo valigione. Ovviamente non ci pensava minimamente di andare da Ciop e farsi bloccare la partenza, a sto giro. Ecco, quindi anche l'inizio del viaggio per Roma era stato alquanto rocambolesco.
Nel viaggio tutto bene. Ci godiamo il mio nuovo super cd, ci coccoliamo mentre guido, ma faccio il signore e non chiedo seghe e pompe, solo cose romantiche: "tanto", penso, "ci aspetta una lunga notte davanti a noi..." Già il sesso con lei era già super caliente, figurarsi nell'ultima notte prima di un arrivederci a chissà quando...
Va beh, il resto lo sapete già. Veniamo al subito dopo.
Rimango lì come un mammalucco nel parcheggio semivuoto, io e la trombomobile, mentre Hope e sua valigiona se ne vanno via con la police.
"E ora cazzo faccio?"
Già il l viaggio mi aveva fiaccato: il giorno prima c'era stato il test sportivo, la notte avevo dormito poco per cazzi miei, il viaggio per roma era stato lungo e per metà sotto la pioggia, la ricerca del motel andava già avanti da un pezzo e con quel cazzo di raccordo tra gra e salaria, progettato devo ancora decidere da un genio dell'ingegneria o da un folle scappato da un manicomio, mai visto un raccordo così incasinato in vita mia. Il siparietto con la police, che anche se ho retto benissimo l'urto e anzi all'inizio sono stato pure un po' troppo arrogante, mi ha alquanto provato.
Nell'ora successiva giro praticamente a vuoto, non ero in grado di intendere e volere, poi mi riprendo e trovo una camera. Con i documenti, in effetti, è facile trovare da dormire.
Sento l'amico romano (non sa del blog, ma sa che vado a mignotte) che avrei dovuto vedere il giorno dopo, fisso l'appuntamento per la serata stessa invece, doccia e racconto l'evento sul blog, poi scendo a cena e poi passa lui a prendermi, e almeno la nottata mi distraggo un po' (no, non andiamo a mignotte, sarebbero però stato bello andarci sulla salaria, e farmi ribeccare dagli stessi sbirri :-) ).
La notte in hotel invece è una merda. Il mio inconscio conosce bene il mio conscio, e fa il bastardo: in pratica, i sogni me li ricordo poco, ma stavolta me li ricordo la mattina seguente, e sono tutte scenette in cui sono con amici o conoscenti, in cui loro riescono a fare delle cose, anche semplici, e io non riesco. Sono sogni stressanti, episodi tutti staccati l'uno dall'altro ma con un unico denominatore in comune: la mia INCAPACITA'. Avete capito ora perchè dico che ho un inconscio bastardo? E' brutto pensare di, anzichè avere una marcia in piu' degli altri, di averne una in meno.
L'amico romano l'ho già visto e lui oggi aveva impegni, di girare per roma che già conosco bene non c'ho nessuna voglia, e allora mi ritiro sull'"aventino" a meditare: me ne vado sul lago di Vico, non ho voglia di vedere nessuno. E nel bello e lungo giro che faccio, in mezzo a nocciolati e faggete, vedo in tutto 5 persone.
Piu' volte mi si inumidiscono gli occhi, pensando a lei. Io mi sto godendo la libertà, camminando o stando in riva al lago a gustarmi la libertà e lo spettacolo della natura, mentre lei chissà dov'è ora e che sta facendo. Il telefono è spento. Non sono tornato a casa subito, come avevo voglia di fare, ma sono rimasto in zona tutta la giornata, nel caso arrivasse una chiamata da roma. Ma niente. Anche ora nel momento in cui scrivo non so assolutamente nulla.
Riflettendo poi sull'accaduto, in mezzo al bosco, mi rendo addirittura conto che non solo non sono riuscito ad aiutarla, ma l'ho pure danneggiata! Se fosse andata a roma da sola, in treno, e l'avessero beccata, avrebbe potuto partire da una posizione di semplice "clandestina". Invece, io sono sbottato subito con il poliziotto, dopo avergli detto che eravamo di figogna vice (e lui con il sorrisetto "ma lei non mi sembra figognese...") che me la scopavo da due mesi. Ho usato proprio il termine scopare, perchè c'erano state altre sue battutine che mi avevano fatto girare i coglioni a trivella, ed ero sbottato non fregandomene piu' di un cazzo di niente, in quei momenti.
I vari poliziotti ci avevano fatto domande non insieme. "Ah, allora lei conferma che è un cliente e la signorina è una prostituta! Perchè lei ci ha detto invece che ti chiami yyy, anzichè zzz, e che siete amici"
Cazzo, stamattina sotto il suo sedile ho trovato il suo borsello con dentro profilattici e fazzolettini. Prima di scendere dall'auto li avrà sicuramente nascosti lei (io del borsello manco mi ero accorto che l'avesse con sè!) per poi dare la versione degli "amici".
Non ho proprio pensato a non dire che era una prostituta. Ma anche ora, a freddo, che cosa avrei dovuto dire? Come c'eravamo conosciuti? Dove? Avremmo dovuto concordare prima una versione, altrimenti saremmo stati sgamati subito, e poi, francamente, chi cazzo ci avrebbe creduto? E mentire alla polizia? Uhm... no, questo proprio no, mi sento sicuro perchè solo i criminali devono avere della polizia (e le poveracce, come Hope...), ma mentire alla polizia no, mi cagherei addosso, a quel punto sì che mi sentirei di stare rischiando qualcosa!!!
Io sono un cliente, come Berlusconi, e andare a prostitute in italia non mi risulta sia reato. Questo è quello che ho detto. Del resto, si sa voi che leggete, questo è da sempre un mio cavallo di battaglia! ;-)
Lei era una prostituta che voleva cambiare vita, l'indomani saremmo andati alla caritas, questa è la nuda e cruda verità. E' lì che quando il poliziotto mi dice di smettere di raccontare balle, sbotto alla sgarbi :-) Mi minacciano un bel giro in questura e una denuncia, io a quel punto, un toro che vedeva divise rosse, ero prontissimo a farmi una girata dentro, non ci sono mai entrato in una questura! :-) Solo che a loro non gliene frega un cazzo di me, italiota medio e inutile come tanti, ma sono interessati a Hope... Alla fine comunque come detto mi ero calmato, e loro dal canto loro hanno creduto alla nostra storia, solo che li capisco, da uomini di legge non potevano lasciare andare Hope. Capita la situazione, mi sembravano un po' frustrati anche loro, come quando mi hanno detto che combattere contro gli sfruttatori è il loro compito. Intanto rompono i coglioni alle ragazze, ma non solo, prendono una delle poche che voleva rifarsi una vita! Complimentoni vivissimi! (ma tutto questo, ovviamente, essendo nel frattempo rinsavito, me lo tengo per me). Ma come detto, non potevano fare altrimenti, mica la potevano portare alla caritas!
Morale della storia: se andava giu' da sola e la beccavano, la sua posizione era di clandestina, grazie a me, ora è di puttana clandestina. Penso possiate capire l'amarezza e perchè oggi sono facilmente sull'orlo del pianto.
Chiudo con il discorso aids. Mah, sono convinto che l'abbia detto come balla, perchè l'ha detto nel momento in cui la poliziotta si era messa i guanti per procedere a una perquisizione corporale. Forse nella sua testa sperava di non finire come le altre. Comunque, anche ragionando per ipotesi (come ha detto di fare il poliziotto, che all'inizio che mi dava del possibile trafficante di esseri umani): poniamo che Hope abbia pensato di dire una balla alla polizia, ma che, senza saperlo, ce l'abbia per davvero l'aids o l'hiv. Anche in questo caso ipotetico, mi sento tranquillo, nel senso che scopare e pompe sempre con il gommino su. Limonare possibilità di contagio da hiv? Assai remote, del resto nè io nè lei abbiamo problemi di sanguinazione delle gengive. Certo, a natale mi regalerò un test per scrupolo, ma non sono di certo preoccupato. Sono invece preoccupato per la fine che le faranno fare. Vorrei sapere.
Se invece mi dovesse chiamare per chiedere aiuto, io credo di avere già dato. L'aiuto può darselo da sola, come le ho ben spiegato quando ho fatto da intermediario tra la polizia e lei (la funzionaria era lì comunque ad ascoltare): la sua unica possibilità di salvezza è fare i nomi degli sfruttatori. Sarebbe anche una cosa stupenda: i cattivi al gabbio e lei salva, anche se mi sa che sta cosa esista solo nella mia fantasia :-(
Scusate per l'italiano, sono stanco morto e avrò fatto una marea di errori grammaticali e di sintassi, ma spero mi abbiate capito lo stesso.