Suonata
la sveglia ci diamo nuovamente da fare, una riedizione della sera
prima, in tono probabilmente più “dolce” e romantico, passatemi
il termine molto poco adeguato alla situazione. Una cosa che mi ha
stupito di questa ragazza è quanto lei sia flessibile e maneggevole
a dispetto dell’altezza: quando c’è da fare porcate serie a
letto, ho sempre prediletto una ragazza non troppo alta e
possibilmente magra, così da poterla girare e possedere a mio totale
piacimento. Lei, a dispetto della notevole altezza, è
incredibilmente atletica e quel corpo lo puoi davvero mettere e
girare come ti pare. Riusciamo quindi a fare una vastissima gamma di
posizioni e la scopo in tutti i modi, senza che lei dia il minimo
segno di fatica o di fastidio. Una costante di questa scopata è
avere le bocche costantemente appiccicate, chiuse in una limone
continuo, profondo, appassionato. Per antitesi a tutto questo miele,
le sborro in bocca a bordo letto, con lei inginocchiata per terra e
io in piedi a tremare come se avessi freddo, ma sono in realtà tutto
sudato e goduto.
Terminate
le operazioni di doccia e vestizione, ci mettiamo sul letto a
coccolarci e parlare un po’. Siamo stati previdenti con la sveglia
e quindi abbiamo un po’ di tempo per parlare. In quei 20 minuti mi
dice che lavora in un negozio di banco dei pegni vicino alla terza
strada e mi racconta di come le principali clienti siano delle
giovani ragazze che vanno quasi quotidianamente ad impegnare
bracciali, anelli, collane e molti altri regali di sponsor e
fidanzati per potersi pagare serate e bottiglie nei locali. Dopo di
che, prendono il merlo di turno per fare un bel long time ben pagato
e, fresche di liquidità, tornano al negozio a riprendersi quanto
prima ceduto. Mi dice che queste scene avvengono quotidianamente,
anche per cifre di 800-1000 baht.
Parliamo
un po’ di lei che mi dice di vivere qua a Pattaya con suo fratello
che fa il meccanico nella periferia della città. Non ha figli, vive
a Pattaya da due anni e spesso la sua famiglia viene a trovarla qua.
Mi dice poi che andrà presto a rifare le tette in una clinica
privata di Bangkok perché ha da sempre voluto un seno più
abbondante di quello che madre natura le ha assegnato. In effetti è
una ragazza con fisico molto prossimo alla perfezione, peccato solo
per quel seno mancato che non le toglie comunque nulla o quasi in
termini di sensualità. Le chiedo dettagli e mi dice che si farà
mettere protesi da 360cc e che l’intervento costerà qualcosa in
più di 100mila baht. Per i prezzi medi thai di un simile intervento
è una cifra notevole, ma lo farà in clinica privata a Bangkok e
quindi la cifra è adeguata probabilmente. So per certo che in Italia
si parte da tremila euro per un lavoro approssimativo, mentre ce ne
vanno sei-sette per una cosa fatta a regola d’arte e garantita per
anni. Parliamo poi di serie tv e scopriamo di averne viste molte in
comune. Oltretutto abbiamo come serie tv preferita esattamente la
stessa, il che è una simpatica coincidenza! Mi scambio con lei il
numero Whatspp e ci terremo in contatto nei giorni successivi. Le do
altri 100 baht per pagarsi il mototaxi per andare a lavoro visto che
l’ho fatta decisamente tardare.
Torno
a dormire e riesco a ricomparire sulla scena Pattayana intorno alle
13. Prima di uscire mi do una lavata e con mio enorme sconforto noto
che il cazzo inizia già a risentire della violenta chiavata notturna
e la mia problematica tanto temuta è già comparsa. Sono totalmente
in agitazione, arrabbiato e frustrato. Meno male che mi ero
auto-raccomandato di non esagerare e di non scopare con troppa foga!
Ma cosa ci posso fare? Che scopate sono se mi devo costantemente
trattenere e dover fare attenzione a tutto?!?!? Trattengo a fatica le
lacrime di frustrazione ed esco con la faccia di chi sta andando a un
funerale. Il Londinese lo nota subito e, informato della cosa, prova
a confortarmi come può.
Andiamo
a mangiare in soi Buakhao, ma il nostro ristorante designato ha
cambiato gestione e i piatti ordinati non sono nulla di che. Mentre
pranziamo mi racconta della sua notte e me la liquida velocemente con
un “senza lode e senza infamia”, sinonimo del fatto che sborrare
ha sborrato ma, esattamente come il pranzo, non sarà
indimenticabile. Dopo pranzo ci raggiunge lo Stratega che si maledice
per aver affittato un appartamento così lontano dalla zona calda.
Andiamo poi nel bar attiguo al ristorante e ci gustiamo un espresso
che, per la media thai, era anche piuttosto buono.
Iniziamo
il pomeriggio con un massaggio: lo Stratega non ha mai provato un
vero massaggio thai e quindi bisogna ovviare alla mancanza! Mi ero
fatto consigliare da Pi un suo centro massaggi di fiducia e ci aveva
indirizzato in quello al primo piano di un edificio attiguo al
mercato che fanno tutti i giorni sulla Buakhao. Lo troviamo senza
difficoltà e ci infiliamo dentro. Il massaggificio è praticamente
pieno e rimangono poche massaggiatrici libere. Io e lo Stratega
optiamo per un’ora di oil massage e il Londinese per un’ora di
thai massage. Discreta fattura del massaggio, lo gradisco e mi
mancava molto. Spazi forse troppo angusti e cuscino un po’ duro, ma
me lo godo davvero. Finito il massaggio ci dirigiamo alla cassa e lo
Stratega è totalmente estasiato dall’esperienza. Costo 200 baht a
testa più 50 sacrosanti baht di mancia. Da dietro una tenda sentiamo
russare forte e non ho dubbi chi possa essere. Tempo qualche minuto e
guarda caso da quella tenda esce il Londinese, con la faccia di chi
il massaggio non sa neanche di averlo fatto. Eppur la sua scelta era
di un “Thai massage”, che è tutto tranne che delicato. Londinese
si conferma sempre il numero uno delle situazioni trash!
Andiamo
poi a fare qualche tiro a biliardo e ne scegliamo uno di soi 8, dove
la fattura del tavolo sembra buona e non ci sono troppe tipe a
infastidirci. Lo Stratega dichiara “non giocherò a questo gioco da
almeno 15 anni”, salvo poi dimostrarsi piuttosto abile e umiliare
il Londinese in pochi colpi. Inizia un’oretta di sfide incrociate
accompagnate da un paio di birre e la prima parte del pomeriggio
scorre tra risate e conversazioni. 24 ore prima non conoscevamo
neanche lo Stratega e ora sembriamo amici da lunghissima data.
Ah
le magie di Pattaya, dove ognuno può essere se stesso senza paura di
essere giudicato! Prendo per esempio lo Stratega: nella vita di tutti
i giorni, come molti di noi, è obbligato a indossare una maschera.
Si deve comportare come impone la società e rispettare regole etiche
e sociali imposte dal nostro modo di vivere. Lì a Pattaya può
essere se stesso, inconvenzionale, reale, sincero e apparire senza
problemi per quello che è. Chi ti giudica a Pattaya? Nessuno, adoro
questo posto!
Tra
una chiacchiera e l’altra vengo a conoscenza del fatto che lo
Stratega non è stato molto soddisfatto della sua preda notturna
poiché esteticamente era di suo tipo, ma non lo era a livello di
attitudine. Egli ha parametri di confronto davvero elevati e la sua
parziale insoddisfazione sarà un po’ il motivo ricorrente delle
sue scopate. Il fatto è che ci spiega di come la sua ex fosse
un’insaziabile ninfomane, aperta a qualsiasi iniziativa e una vera
PSE in tutte le circostanze. Essendo stato fidanzato moltissimi anni
con lei, lui ha tarato su quel livello il suo standard e quindi non è
mai riuscito poi a trovare nessuna tipa che ancora la eguagliasse. Si
sono lasciati da non molto tempo e, nei giorni a seguire, ipotizzerò
che lo Stratega sia ancora in realtà un po’ preso dalla sua ex.
Penso che, seppur sincero, non abbiamo avuto modo di conoscere il
vero Stratega in quei giorni perché non è mai davvero riuscito a
lasciarsi andare, in barba alle considerazioni che ho fatto poco
sopra! Ritengo comunque che non ci sia posto migliore di questo per
vivere la propria vita senza stupide ipocrisie.
Giusto
il tempo di pagare il conto e sai dove vi porto ragazzi? In soi 6,
che cazzo di domande! Ci avviamo a piedi in soi 6 mentre parliamo un
po’ della via e delle sue peculiarità. Arrivati lì ci
stropicciamo gli occhi: pieno di ragazze e qua e là anche qualche
figa di mio gradimento! Stavolta siamo decisi a interagire di più e
passare alla fase successiva. Non avendo fretta facciamo almeno 2/3
vasche avanti e indietro, salvo poi farmi accalappiare da Aorn nel
suo bar, l’Horny Bar.
Aorn
non è bellissima nel senso che ha l’apparecchio sia sopra che
sotto e i fianchi sono un po’ larghi, ma ha delle gran belle tette
e un culo proprio sodo! Tempo zero sono su uno sgabello interno, con
una bella vista dei culi delle sue colleghe affacciate verso
l’esterno! Londinese si siede di fronte a me e lo Stratega alla mia
destra. Ordiniamo tre birre e Aorn arriva in qualche minuto portando
un paio di giochini, i soliti dei baretti della 6. Le pago da bere a
patto che mi faccia giocare al mio gioco preferito di quel momento:
il suo corpo. Accetta di buon grado e si ordina un lady drink.
Londinese e Stratega si fanno recapitare due tipe a caso e tutti e
tre iniziamo i rispettivi business.
Aorn
è bollente e limoniamo come due ragazzini. Molla il suo sgabello e
si siede sul mio. Mi danza sul cazzo e si struscia, me lo tocca e mi
infila la mano nei pantaloni. Ma Cristo sono qua seduto da 10 minuti,
ho pagato un lady drink e sto già smaialeggiando ai massimi livelli.
Penso ai miei amici in Italia che sono entusiasti di andarsi a fare
una birretta al bar del paese per parlare di calcio e politica e
penso che il mio bar del momento è decisamente differente! Il
Londinese e lo Stratega non hanno pagato i lady drink e le loro tizie
sono ancora lì con loro, ma decisamente più fredde di questa maiala
che ho appoggiata sul cazzo. Mi mette la lingua nell’orecchio e mi
dice che vuole andare su con me. Sto già per dirle di si quando mi
ricordo che ho il cazzo infortunato e non posso scopare. Mi invento
una scusa e le dico che ho già fatto troppo boom boom la sera prima
e che sono stanco (il che non sarebbe poi neanche troppo una
minchiata alla fine!)! Qua inizia un gioco al massacro perché lei mi
dice che per lei è ormai una sfida e vuole trasmettermi così tanta
voglia di scoparla che alla fine non saprò dirle di no. Iniziano una
serie di notevoli maialate e il livello si alza ulteriormente. Prende
il ghiaccio, se lo mette nelle tette e me lo fa riprendere con la
bocca. Ne prende un altro, me lo infila tra palle e buco del culo per
poi riprenderlo e mangiarselo tutto fissandomi negli occhi. Questa
sarebbe da portare su al volo, ma ho sto cazzo di problema
all’uccello e mi sento frenato. Lei si dimena su di me, mi twerka
sul cazzo, me lo tocca diverse volte e alla fine finisco con
l’infilarle due dita nella figa lì, sullo sgabello di soi 6, a un
metro dalla strada. Lo Stratega si gira, vede la scena, mi guarda in
faccia e lo vedo molto imbarazzato! Rilassati Stratega, siamo in soi
6, qua tutto è concesso.
Voglio
spendere due ulteriori parole su soi 6: è il regno della
perversione! È l’ultimo girone dell’inferno sulla Terra. E’ il
luogo dove vorrei andare a vivere le ultime due ore della mia vita.
E’ l’incubo di qualsiasi femminista. Se ci fosse un luogo che mi
sentirei di consigliare per qualsiasi attività uno avesse in mente
di fare: andate in soi 6, è semplicemente la risposta a qualsiasi
domanda. Non importa chi siete, da dove venite, quanti anni avete o
cosa abbiate fatto voi nella vita, semplicemente andate in Soi 6,
troverete quello che state cercando. E proprio in soi 6, passa ancora
una buona mezz’ora e la maiala non molla il colpo nonostante il suo
lady drink sia finito da un po’. Non me ne chiede un altro, lei
vuole solo scopare e i suoi 1000 baht relativi. Mi dice anche che io
sarei eventualmente l’ultimo cliente perché l’indomani mattina
cominceranno le sue ferie e tornerà in Isaan a trovare la famiglia.
Faccio appello a tutte le mie forze per non portarla su e provare a
dirle (o dire a me stesso?) di no, perché il cazzo è ancora aperto
e pesantemente infortunato, non posso totalmente sfondarlo il secondo
giorno di vacanza! Questa vacanza è una maratona e serviranno
energie e una solida strategia! Ci scambiamo Line e le dico che mi
farò sentire in serata per eventuale shortino nel mio hotel. Ci
rimane male e io più di lei ma, in condizioni normali, questa Aorn
l’avrei trapanata a tal punto che sarei diventato testimonial della
Bosch! Pago il conto totale di 240 baht e ci avviamo a cena visto che
si sono fatte le 20.
Andiamo
a mangiare in Second Road in un nuovo posto: il cibo non è male, ma
siamo troppo vicini al marciapiede e sale un odore di fogna
abbastanza marcato. Mangio con appetito, ma sto odore è abbastanza
insopportabile e mi rovina la cena. Gli altri hanno la stessa
sensazione e ci ricorderemo di non scegliere più tavoli così vicini
alla strada. Rincasiamo intorno alle 21.30 e optiamo per due ore di
dormita per prepararci alla lunga notte della Walking Street. Metto
sull’uccello la solita crema cicatrizzante prescritta dal mio
urologo sperando in un vero e proprio miracolo. Va bene il dosare le
energie e usare l’uccello con parsimonia, ma io al long time a
Pattaya non ci rinuncio, con o senza cazzo in condizioni ottimali!
Solita
e storica vasca in Beach Road tra topi giganti, gruppi di indiani
maleodoranti e puttane oversize. Quanto cazzo amo questa città e
tutte le sue infinite contraddizioni! Arriviamo in Walking con un
certo anticipo rispetto all’ora concordata con lo Stratega e
valutiamo qualche gogo-bar. Infiliamo la testa in un paio, ma non ci
piacciono il clima e la qualità all’interno, quindi lasciamo
perdere. È un po’ presto, ma ci infiliamo comunque all’Ibar che
intorno a mezzanotte e mezza/l’una è una parata di fighe di
altissimo livello. Beviamo, giriamo, balliamo, ma poi decidiamo di
fare capatina al 808 e al Lucifer. Sia io che Londinese abbiamo un
paio di contatti da Tinder ottenuti nel pomeriggio e le tipe in
questione sono nei suddetti locali. All’808 individuo la mia perché
vestita come l’immagine del profilo ma, vista da lontano, è
decisamente meno gradevole che in foto e neanche mi presento,
cancello il numero e stop. Il Londinese si prende una tranvata
pesante con la sua: la incontra al Lucifer, lei lo valuta qualche
secondo e poi incredibilmente lo snobba. Lui è profondamente punto
nell’orgoglio e non si arrende. La segue nel locale fino al tavolo
dove lei sta con alcune amiche e i loro clienti. Lui si siede al loro
tavolo e continua a starle dietro, ma lei reagisce malamente
allontanandolo con decisione e dicendogli che le sta rovinando
l’atmosfera con nuovi possibili clienti. Interviene anche il
proprietario del tavolo a muso duro con il Londinese, piccato
nell’orgoglio. Fortunatamente lui lascia perdere e capisce che non
è cosa. Dai Londinese, vieni qua che torniamo all’Insomnia, non
prendertela!
Lo
Stratega ci saluta che è stanco e vuole andare a dormire perché
l’indomani andremo tutti insieme a Koh Larn e vuole essere
riposato. Io e Londinese decidiamo quindi di affrettare le operazioni
di pesca e non tirarla eccessivamente lunga visto che domani la
sveglia è presto anche per noi. Saliamo allora all’Insomnia e
facciamo un giro. Roba c’è n’è in quantità, come al solito il
problema è scegliere. Dopo qualche minuto di perlustrazione vedo la
designata. Mi piazzo a un metro e le sorrido, tempo 10 secondi siamo
già abbracciati a parlare. Laksana, 21 anni, dal Laos. Magra,
abbastanza alta, visito molto particolare,e sembra un cartone animato
giapponese. Apparecchio ai denti, pelle molto chiara e frangetta
sbarazzina. Occhio e croce direi 160 centimetri per 50 kg scarsi,
esile e slanciata. Non tante tette ma un bel culetto piccolino e
sodo. Controllo accuratamente la merce prima di inserirla nella busta
della spesa. Fisico ed estetica ok, forse un po’ timidina e non
troppo sbottonata.
È
li con tre amiche e mi sembrano tutte abbastanza alle primearmi. Sono
giovani e si muovono in gruppo, con passo non troppo sicuro e un po’
indecise sul da farsi. Palese come cerchino clienti, palese
altrettanto di come non sappiano bene se e come trovarli. Lei mi pare
decisamente la più sgamata del gruppo. Parrebbe quasi che la
freelance più esperta si stia portando dietro le amichette acerbe
appena arrivate in città per mostrarle sul campo come funziona il
lavoro di freelance all’Insomnia. Se posso permettermi un consiglio
da chi si trova dalla parte opposta della barricata, consiglio di
vestirsi sexy, con un bel tacco alto, mettersi in una zona di
passaggio del locale e di far finta di ballare con un sorriso
provocante sempre stampato in faccia. A meno che tu non faccia
proprio schifo, se hai un po’ di perseveranza in un anno di
esercizio riesci a portare a casa 300 cazzi e 600mila baht, ovvero
circa 18mila euro. Per il costo della vita media thai, vivi da
signora. Opinione personale ragazze, nessuna pretesa di insegnarvi la
vostra professione.
Per
quel che riguarda te Laksana, dai mi hai convinto, assoldata per 2k
baht sul long time. Prendiamo il baht bus all’incrocio con la
Second e il Londinese ci segue a mani vuote. A mia specifica domanda
mi dice che non ha visto niente di suo interesse e gli va benissimo
di scopare a giorni alterni, portando avanti con abnegazione i suoi
piani iniziali. Lui è diverso da me e, in fondo, forse potrei
provare a capirlo. No, scherzo, non lo capisco assolutamente, ma il
mondo è bello perché è vario. La mia prostituta però mi pare un
po’ addormentata e ha una tosse continua e fastidiosa. Dopo 20
colpi di tosse in 30 secondi di bahtbus, la cosa inizia a urtarmi un
minimo. Poveraccia, la colpa non è sua, ma spero le passi. A
specifica interrogazione addossa le colpe all’eccessiva aria
condizionata di certi locali. Non posso che convenire con lei.
Arriviamo
in stanza e ci facciamo le docce separatamente. Io vado per primo e
poi la aspetto sul letto con l’asciugamano avvolto intorno alla
vita. Lei esce dal bagno e si viene a lamentare con me che in bagno
ci sono dei capelli da donna. Mi fa chiaramente intendere che non è
un fattore di gelosia, quanto igienico. Scoprirò di seguito che sta
tizia è fissatissima con l’igiene e la pulizia. Mi dice che la
stanza è sporca e mi chiede se le pulizie vengano effettuate con
impegno e tecnica corretta. Le rispondo che dovrebbe chiedere alla
reception perché sono lì in vacanza e non ho un’impresa di
pulizie in Italia. Si mette a ridere e le dico che domani se vuole
può pulire lei la stanza e che se lo fa bene le do 20 baht di
mancia. Ridiamo un po’ e iniziamo a giocare sul letto.
Il
fisico è davvero notevole, pelle perfetta e liscissima, no tatuaggi
e curata alla perfezione. Mette un po’ troppi paletti su alcune
questioni: non limona perché non le piace e non vuole contatto tra
la mia saliva e la sua figa. Mi dice che mi succhierà il cazzo solo
con il preservativo e fingo rimostranze e lamentele (in realtà avrei
dovuto chiederglielo io di farlo visto che il mio uccello non è
integro e vorrei ridurre a zero il rischio malattie e minimizzare i
contatti tra fluidi). Il cazzo lo succhia in modo troppo timido, ma
in compenso è una gran leccatrice di palle e sottopalle. Si dedica
alla pratica almeno una quindicina di minuti e nel frattempo mi sega
lento con sapienza e ritmo. Brava, si vede che hai studiato. Potrei
continuare così tutta la notte, tanto è piacevole e non mi costa
fatica ma, dopo un bel po’, mi viene molta voglia di scoparmi quel
corpicino.
La
scopo come si deve in diverse posizioni ma, essendo l’igienista (al
secolo miss Laksana) molto delicata, non vorrei mai sottometterla
eccessivamente per paura di sporcarla. Ne esce una scopata abbastanza
funny e la ragazza, seppur a modo suo, ci sa fare! A pecora dà il
meglio di sé e quel culo è davvero uno spettacolo, soprattutto
visto dal mio privilegiato punto di vista, biglietto parterre, prima
fila. Devo trattenermi un po’ per non venire e mi godo la scopata
finchè posso, salvo poi venirle abbondantemente dentro a pecora. Ho
cercato di preservare il cazzo meglio che potevo e, osservandolo bene
alla luce, le sue condizioni sono stabili rispetto a ieri. Buono,
continuiamo ad applicare la crema miracolosa. Dormiamo vicini e mi
godo quel corpicino nudo vicino al mio, pastrugnando al meglio delle
mie possibilità. Cerca di trattenerti Enving, è ancora lunghissima
la vacanza…..