Auguri di Buone Feste!
Quest'anno anzichè fare gli auguri con solite foto o video di fighe natalizie, abbiamo la poesia del sommo poeta Far East!
Se per strada c'è trambusto
un pompino da piu' gusto.
Con la neve e con la brina
vado giu' di pecorina.
Festeggiamo la befana
inculiamo una puttana.
Guarda in cielo l'angioletto
poi lo prendi nel culetto.
L'angioletto con le alette
io ti sborro sulle tette.
L'angioletto via è volato
e la sborra tu hai leccato.
Per il giorno di Natale
non sarebbe affatto male
andar la festa a celebrare
con 3 troie da inculare.
Si avvicina capodanno
il dicembre va a finire
nella bocca di una troia
la mia sborra va a finire!
venerdì 25 dicembre 2015
martedì 22 dicembre 2015
BORDELLI PER ITALIANI : Marina a Nova Gorica - by Bastian Contrario
Non è vero che non ci sono bordelli legali per italiani.. i lumbard hanno il canton ticino, i crucchi dell'alto adige hanno il sudtirol.. e i veneti e fruliani carinzia e slovenia!
Ecco qua Bastian Contrario che c'illustra la sua esperienza da cittadino del nord est italico.
Si è conclusa la mia personale tetralogia dei luoghi di piacere più
prossimi al nordest d’Italia e raggiungibili in auto in giornata.
Tetralogia iniziata nel 2010 con la visita all’Andiamo e che se fosse una saga cinematografica si potrebbe così riassumere:
Star Whores episodio I – Andiamo: la delusione (2010).
Star Whores episodio II – Casa Carintia: le promesse mancate (2013).
Star Whores episodio III – Wellcum: finalmente la forza (2014).
Star Whores episodio IV – Marina: la scelta (2015).
Nel 2008 un amico mi fece conoscere questo blog.
Io
all’epoca sapevo della presenza in Germania di bordelli legalizzati, ma
credevo che fossero bordelli sul genere del film Paprika, il fatto di
leggere di FKK, di Pauschalclub e di Partytreff mi aprì un mondo, mondo
che cominciai ardentemente a bramare di conoscere e così nel 2010 quando
seppi di un FKK in Austria, l’Andiamo, mi ci fiondai. Feci poi un
resoconto che venne pubblicato in due parti. (1)(2)
Solo che la
tanto agognata esperienza non fu come me l’ero aspettata, e così
passarono ben tre anni prima del mio ritorno in terra d’Austria.
Lo
feci perché venni a conoscenza di un locale, il Casa Carintia, che
sembrava avere tutte le carte in regola per essere migliore
dell’Andiamo. Io sono ancora del parere che abbia un buon potenziale,
infatti se potessi aprire un locale del genere qui in Italia lo baserei
proprio sul CC vedendo di correggere quelli che a mio avviso sono gli
errori, comunque ho spiegato tutto nella mia recensione. (3)
Tutto
sommato nemmeno il Casa Carintia mi fece scattare la molla del ritorno,
e così sono sì tornato in Austria, ma quando hanno aperto il Wellcum,
del quale non ho trovato la rece anche se mi sembrava di averla fatta.
Bel
locale, senza lamentele. Poteva essere il locale che avrebbe visto un
mio bis, ma prima di tornare eventualmente al WC mi era venuto il
pallino di testare un nuovo FKK aperto in Slovenia, a ridosso del
confine italiano: il Marina.
Che dire? Ho trovato il posto giusto per me.
Per
descriverne la struttura lo paragono al Wellcum. Entrambi infatti
dispongono anche di camere di hotel per permettere il pernottamento
degli ospiti. L’hotel del Marina è classificato 3 stelle e offre camere
doppie ad un prezzo di 80 euro. Non so se si può portare in camera una
ragazza per la notte e non so neppure quanto potrebbe costare. Alla
reception infatti sono molto “paraculi”. Quando ho chiesto quanto costa
andare con le ragazze e come sono le “regole di ingaggio”, mi hanno
risposto che loro come locale non vendono quel tipo di servizio, che le
ragazze sono libere professioniste e che bisogna trattare direttamente
con loro. Comunque: la camera standard costa 70 euro, dura mezz’ora e
include BBJ e FK mentre Rai2 e CIM sono extra
e costano 50 euro.
La tariffa d’ingresso comprende due birre,
due calici di vino, bibite analcooliche illimitate, ristorante a buffet
dalle 12 alle 15 e dalle 18 alle 21 e costa 60 euro il lunedì, martedì e
mercoledì, 85 euro gli altri giorni.
Passiamo alla struttura.
Entrando
si trova sulla destra il bancone della reception e proprio di fronte a
questa la porta degli spogliatoi, tutto al piano terra.
Al piano
terra c’è pure l’area benessere, con l’idromassaggio, le cabine delle
saune e una o due stanze per i massaggi. C’è anche qualche sedia a
sdraio per rilassarsi, ma purtroppo non si può farlo vedendo figa perché
la zona bar e divanetti è al piano superiore. Sempre qui al piano di
sopra c’è la porta che dà sulla piscina, bella grande, e d’estate deve
essere uno spasso con tutte le fighette a prendere il sole nel giardino a
bordo vasca.
Questo dell’area relax, ad essere sinceri, fa sì
che il Marina perda qualche punto nei confronti del WC, dove dalle
sdraio dell’area benessere si ha comunque visione del “parco vacche” ma a
mio avviso questi punti vengono comunque recuperasti, e con gli
interessi, dalla vicinanza.
Arrivati infatti nei pressi di
Palmanova, per andare in zona Andiamo, CC, WC occorre imboccare
l’autostrada A23, e alla meta mancano ancora un’ora e trenta minuti di
gallerie, viadotti e valli anguste. Invece per arrivare al Marina di
Nova Gorica manca solo mezz’ora di strada comodamente in pianura.
Ciò mi ha permesso di uscire dal locale alle 15.30 ed essere a casa come sempre per le 18.00.
Ma a che ora sono partito?
Secondo
il mio navigatore satellitare e secondo il sito viamichelin il viaggio
sarebbe durato due ore e mezza. Poiché il locale apre alle 12.00, se
fossi uscito da casa come ogni giorno alle sette e mezza sarei arrivato
troppo presto, alle 10.00.
E così ho trovato una ragionevole scusa per giustificare un eventuale ritardo alla sera e l’uscita da casa alle 8.00.
Ma
anche uscendo alle otto sarei arrivato troppo presto e così sono andato
a fare colazione al leggendo il giornale, sono andato al bancomat a
fare il, prelievo e sono andato pure all’autolavaggio a far lavare la
macchina.
E’ stato così che ho imboccato l’autostrada alle nove
di mattina. Ma anche così sarei arrivato troppo presto e così ho fatto
tutto il tragitto in modo molto rilassato e senza quasi mai superare i
100 km/h.
Sono arrivato nel parcheggio del Marina che erano le 11.45, e c’erano già 3 o 4 macchine in attesa con targa italiana.
Appena aperto siamo entrati e sentendo gli altri parlare sembrava di essere nel bar sotto casa. Tutti veneti!
E
come sempre fanno i veneti si rivolgevano alle ragazze in dialetto, e
queste erano così abituate a sentirlo che capivano tutto lo stesso!
Appena
salito al piano superiore c’erano solamente 3 o 4 ragazze, e appena mi
sono seduto su un divanetto una di esse si è fiondata da me, una bionda
tutta ricciola in bikini rosso che si chiama Irina.
Questo è l’unico nome che ricordo, perché subito ho capito Rina, e ho fatto un collegamento mentale che mi
è rimasto impresso. Delle altre ragazze non ricordo i nomi, come mi capita sempre.
Non so perché, forse perché nel mio profondo non considero le donne come persone ma come semplici buchi con carne intorno? Bho!
Tornando
a Irina, questa viene e mi si siede in braccio. Aveva un modo tutto
particolare di parlare: un misto fra accento rumeno e accento romano.
Infatti ha detto di aver vissuto 13 anni a Roma.
Io approfittavo
della situazione, infatti mentre parlavamo le accarezzavo la figa, il
culo e le tette, ma non volevo fare una camera. Infatti ero appena
arrivato, un po’ stanco lo ero, e volevo vedere qualche ragazza prima di
scegliere. A dire la verità avevo paura della missilata. Ma sono un
uomo senza forza di carattere, e quando a pochi centimetri
dall’infilarle la lingua in bocca lei si è scostata e ha detto che certe
cose si possono fare solo in camera, bhe, ho ceduto.
Comunque
sono stato contentissimo della cosa, ed ho avuto un orgasmo
“devastante”. Devastante nel senso che io di solito godo in silenzio, ma
non so perché in questa occasione mi è uscito da solo un grugnito,
quasi un urlo.
E devastante perché nello scendere la scalinata che portava agli armadietti dovevo tenermi con una mano appoggiata al muro.
Rapida
doccia e sono tornato su. Appena seduto arriva una tipetta carina,
bionda, con occhialoni tondi neri tipo Arisa/maestrina sexi. Era in
topless e si spacciava per russa, ma ahimè, ho conosciuto troppe rumene
per cascarci.
Riesco a svicolare e decido di recarmi al cinema per trovare un po’ di quiete.
Infatti
gli altri clienti erano tutti in gruppetti di due, e se stavano
chiacchierando venivano lasciati in pace. Io invece ero da solo e quindi
ero sempre sotto assedio.
Al cinema però ero da solo ed ho pensato che andare fin lì per stare da solo era uno spreco. Così sono tornato in sala.
Sono lì e vedo che una ragazza sdraiata su un divano mi fa cenno di avvicinarmi. CheVita dura, andiamo a conoscere anche questa!
Completamente
nuda e scuretta di carnagione si presenta per turca. Possibile. Di
questa mi ricordo che parlava urlando, e aveva la stessa intonazione e
pronuncia di quella che in Full Metal Jacket dice “faccio amore lungo
lungo”, U-G-U-A-L-E! (4)
Dopo aver fatto due chiacchiere con questa mi alzo e vado a vedere il giardino.
Tornando
in sala faccio il giro dall’altro lato della sala, e vengo arpionato da
una ragazza tutta nuda. Vengo arpionato nel senso che mentre stavo
passando vicino a lei mi infila una mano sotto l’accappatoio e mi tira
per il cazzo.
Ma non mi piaceva, aveva gli occhi da drogata.
Nel
frattempo ho conosciuto una tipa, reggiseno bianco, autoreggenti e
frangetta che mi ispirava molto bene, ma avendo da poco sborrato sapevo
di dover ancora recuperare ma mi sono ripromesso di fare ujna camera con
lei prima di andare via. Per comodità, anche se non le somiglia per
niente, per via della frangetta la chiamerò Valentina.
Ora devo dire che il locale ha una line-up di qualità, ragazze
giovani, magre e belle. Magari aiutava tanto l’effetto minifiga delle
scarpe da lapperina con gli zatteroni, ma a mio avviso erano tutte
belle, pure l’unica milf che ho visto.
Questa merita una di
essere citata. Si distingueva dalle altre, tutte nude o seminude, perché
indossava un tubino. Un tubino però abbassato all’altezza della
scollatura, in modo da lasciare scoperti i seni. Se ne stava anche per
conto suo, non socializzava con le altre e poi capito perché, era turca e
non rumena, e considerava folle l’altra turca citata prima quindi le
sta distante.
Questa, appena vista, mi ha dato subito l’aria del
troione e l’impressione mi è stata confermata quando, dopo rapida
contrattazione, l’ho vista andare in camera con due uomini
contemporaneamente.
Nel frattempo era passato il tempo, scusate
la ripetizione, e io avevo deciso di aspettare il ritorno di Valentina
per portarmela in camera.
Appena è arrivata si è seduta al
bancone del bar. Intanto che mi stavo alzando per andare a sedermi
vicino a lei, il posto è stato preso da un altro collega.
Io speravo che non scattasse il feeling e che lui la lasciasse perdere, ma così non è stato e sono andati via mano nella mano.
Erano
già le 14.45, ed io avevo deciso di andare via alle 15.00, quindi ero
già in ritardo per l’ultima camera, e così ho preso il milf troione che
nel frattempo si era liberato.
Camera iniziata con un bel BBJ e
quando è stato sufficientemente duro ho iniziato una pecorina molto
gustosa aggrappandomi al suo culone.
Disgraziatamente mi è venuto
un crampo alla gamba sinistra e ho dovuto staccarmi da lei. Mi ha fatto
ancora un po’ di BJ per ravvivare l’erezione e poi abbiamo iniziato una
missionaria, ma purtroppo l’erezione è andata sempre calando e alla
fine ho deciso che potevamo anche finire così, senza la mia venuta.
Alle 15.30 sono uscito dal locale.
(1) http://scopopagando.blogspot.it/2010/07/la-prima-volta-non-e-il-massimo-by.html
(2) http://scopopagando.blogspot.it/2010/07/la-prima-volta-non-e-il-massimo-by_20.html
(3) http://scopopagando.blogspot.it/2013/05/casa-carintia-by-bastian-contrario.html
(4) https://www.youtube.com/watch?v=mH4nCQeXvQo
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