venerdì 22 maggio 2020
THAI 5 - DAY 12 - FESTEGGIANDO MALAMENTE UN COMPLEANNO THAI - by Enving
Optiamo per fare una gita
pomeridiana a Paradise beach. È una spiaggia a pochi km da Patong
con ingresso a pagamento (200 baht) e gratis solo per le donne Thai.
Prendiamo la navetta gratuita che ferma proprio davanti al centro
commerciale e in 15 minuti ci porta dritti alla spiaggia.
Con i ragazzi ci
sistemiamo nella seconda spiaggia, quella meno affollata. La sabbia
caraibica è il punto forte di questa spiaggia perché è finissima e
davvero bianca! Scatto delle bellissime foto, alcune le pubblico e
altre le mando in Italia ad amici e famigliari. Il Londinese
dormicchia al sole, mentre lo Stratega oggi è molto giù di corda
perché lo ha chiamato la ex storica mentre venivamo in spiaggia e
avevano avuto un battibecco abbastanza violento. Sto sulle mie e mi
rilasso alla grande, finchè non mi scrive Chalisa e mi dice di
essere in zona. Quando la vedo arrivare le vado incontro ma resto un
po’ deluso perché la ricordavo onestamente molto più figa. C’è
da dire che adesso è in costume, ciabatte e struccata, mentre io
l’avevo testata in serata quando era al top della condizione.
Diciamo che è ingrassata almeno 4 o 5 kg e s vedono abbastanza.
Salvo come al solito le tette grosse e rifatte e una faccia da porca
che racconta sempre una bella storia.Facciamo una passeggiata
sul lungospiaggia e sulla passerella sul mare mentre mi racconta
qualche news. Da qualche mese non lavora più come freelance perché
era troppo stressante e insicuro come business, quindi ha optato per
un più sicuro baretto tranquillo sul lungomare di Karon. Le cose non
le girano benissimo perché ha poche amiche e ha fatto fatica ad
ambientarsi, tuttavia clienti ne ha abbastanza e arrotonda facendo la
freelance a tempo perso. È una bella chiacchierata, non percepisco
menzogna in lei.
Torniamo in hotel,
doccia, ed usciamo subito perché siamo affamati come lupi. Per cena
optiamo per Song Pe Nong, uno dei miei cavalli di battaglia.
Ristorante asiatico per asiatici, infatti siamo sempre gli unici
avventori non asiatici. Si mangia molto bene e in gran quantità, a
prezzi variabili perché c’è anche una grandissima scelta di
aragoste e altri crostacei di valore. A fine cena mi pulisco la bocca
con un tovagliolo e scorgo uno strano rigonfiamento sul labbro
inferiore. Mi accorgo in maniera fulminea che si tratta di un herpes.
Purtroppo sono sempre stato soggetto a herpes labiali fin da quando
sono piccolo. È una cosa ereditaria che hanno altri in famiglia e mi
viene in seguito ad esposizione a sole forte, sia al mare d’estate
che in montagna d’inverno. Erano anni che non me ne veniva uno
perché ho trovato un’ottima crema protettiva che ne scongiura la
formazione. Infatti è molto strano e sono stupito che mi stia
venendo, perché ho sempre usato quella crema in questa vacanza. Nel
tragitto verso l’hotel cerchiamo una farmacia e la farmacista mi dà
una pastiglia da prendere due volte al giorno per cinque giorni e una
crema da applicare per altrettanto tempo, ma ogni sei ore. Costo
totale quasi 1000 baht, alla faccia del cazzo! Torniamo in hotel a
concederci il riposo dei guerrieri, quasi ben 2 ore! Ne approfitto
per iniziare la mia cura labiale, ma questa storia mi pare piuttosto
strana. Riposo male e con diversi sussulti, infatti mi sveglio
abbastanza cotto.
È mezzanotte e mezza e
mi vesto ancora mezzo rincoglionito. Scendo nella hall e c’è il
Londinese pronto per la serata! Si dice pronto a caricare qualcosa di
gradito dopo la deludente nottata precedente. Nel tragitto
raccogliamo lo Stratega e siamo già in Bangla a fare delle vasche
avanti e indietro. Optiamo per un baretto con biliardo, beviamo un
paio di cocktail e umiliamo il Londinese come al solito. Tra me e
l’altro è una sfida testa a testa.
Verso le 2 cominciamo a
fare sul serio e andiamo al White room. È un locale ottimo per bere,
ma la musica è spesso una merda. Ci sono tantissimi britannici e il
club non è neanche troppo grosso, ma per ubriacarsi è il top!
Stratega prende cocktail normale, mentre io e Londinese optiamo per
il famoso “bucket”, uno a testa, sia per prenderci una storta
notevole e sia per non attaccargli il mio fottuto herpes. Costo
dell’operazione 400 baht a testa, con mezza bottiglia di vodka
svuotata nel secchio e accompagnata da lemon io, redbull invece per
il Londinese.
Bevo con un po’
di fatica tutto quell’infinito vodka lemon e quando lo finisco mi
sento perlomeno alticcio. Alla fine io e Londinese ci siamo scolati
mezza bottiglia di vodka a testa in massimo mezz’ora, gloria a noi!
Alle 3 decidiamo che è ora di spostarci all’Illuzion.
Avevo
chiesto ai ragazzi di non andarci prima perché volevo essere certo
di non essere io a dover pagare il conto del tavolo al compleanno di
Chalisa. Visto che conosco le thai e il loro modo di festeggiare, non
sarei voluto essere lì al tavolo nel momento in cui fossero arrivate
le bottiglie con relativo scontrino. Una bottiglia all’Illuzion
sono almeno 3000 baht e non vedo perché mai dovrei essere io il
coglione che finanzia una serata a 6 troie di cui 5 sconosciute e una
della quale verificare ancora la prestazione! Scelgo infatti un
tempismo perfetto perché arriviamo che le bottiglie sono già pagate
e ben oltre la metà e sono addirittura due, una di gin e l’altra
di whisky. Ci uniamo alla feste e beviamo con loro, a spese
altrettanto loro.
Chalisa è tutta in tiro in un vestito nero con
gran scollatura e merce in mostra. Sono certo abbia respinto
moltissimi attacchi nel corso della serata, ma apprezzo mi abbia
aspettato! Delle sue amiche, tre fanno schifo, mentre le altre due
tutt’altro. Una è caruccia, forse un po’ su con gli anni e un
po’ piatta di culo, ma tette naturali molto importanti. L’altra è
decisamente top! Pantaloni bianchi, alta e magra, fisichetto che si
percepisce super tonico e di viso estremamente carina e curata. Se le
avessimo abbordate come sconosciute, io avrei sicuramente puntato
quella.
Chiaramente la circostanza è vincolante e non ho scelta, ma
anche Chalisa stasera mi ingrifa piuttosto e non vedo l’ora di
alzarle quel vestito nero e buttarla a 90 sul mio letto. Lo Stratega,
ancora pensieroso, nota una russa di suo estremo gradimento. Lui è
molto fissato con le est-europee ed in particolar modo con le russe.
Ne ha frequentate diverse nella sua città ed è rimasto ammaliato
dalla loro bellezza. Ne punta quindi una, anche a mio parere davvero
fighissima. Va ad approcciarla ma torna trenta secondi dopo
dichiarando un totale fallimento. Non è neanche riuscito a
comunicare perché la tizia non spiccica mezza parola di inglese e
lui di russo sa solo i fondamentali. Abbattuto e ancora sulle sue per
la ex, ci saluta e batte a casa in ritirata. Lui si è dato il ritmo
di una scopata ogni due giorni e vuole mantenerla fino alla fine.
Io
ballo con Chalisa ma non ci lasciamo eccessivamente andare perché la
situazione è di un certo tipo e ci teniamo il meglio per il dopo.
Londinese è lì, un po’ lesso che si guarda intorno e valuta il
parco vacche. Gli raccomando di andare da pantalone bianco, amica di
Chalisa, ma come suo solito tergiversa ed è insicuro. Glie lo dico
un paio di volte, prima che qualcuno glie la fotta, nel vero senso
del termine. Ormai ho una certa esperienza e capisco quando una è un
bel bocconcino. Sono sicuro che quella sia una grandissima scopata e
dopo il mio ennesimo invito, si decide e la acchiappa. Ballano anche
loro e il tempo scorre rapido! Quantifico il tempo passato insieme
all’Illuzion come massimo 45 minuti. Siamo arrivati tardi e la
serata era già bella inoltrata.
La festa continua adesso all’Empire,
cioè un locale semi-nascosto al piano sopra dell’illuzion, in una
sala adiacente. Ne avevo sempre e solo sentito parlare, ma non ci ero
mai andato anche perché non avevo capito da che parte si entrava e
come funzionava. In pratica mi spiegano Chalisa e un’altra sua
amica che se hai fatto almeno una bottiglia all’Illuzion puoi
accedere a quello che è una specie di privé, ovvero appunto
l’Empire. Quando sei all’entrata ci sono due addetti alla
sicurezza che ti mettono un braccialetto se appartieni a qualche
tavolo dell’Illuzion. Sono curioso di andarci e, anche se è tardo,
voglio vedere com’è questo locale di cui molti parlano. Infatti di
lì a poco arriva il solerte cameriere dell’Illuzion che prende le
bottiglie e ce le porta all’Empire. Noi lo seguiamo e all’ingresso
ci mettono dei braccialetti fluo, con i quali possiamo entrare. È
ancora presto e il locale è pieno solo poco oltre la metà, ma
inizio a snasare qualità in giro.
A metà pista vedo di spalle una ragazza con un
fisico spettacolare che balla molto sensuale. Faccio il giro per
vederla bene in faccia e quando mi sorride mi avvicino a parlarle.
Non riesco neanche a presentarmi che questa già si attacca a ballare
e strusciare, ma con mossa decisa le dico che per stasera sono
fidanzato e se ci scambiamo il contatto Line. Sorride e me lo
fornisce prontamente, al che le do un bacio a stampo e vado in bagno.
Le scrivo subito così si salva il mio.
ornando al tavolo penso a che cazzo di opportunità ci sono stasera
nel locale e quanto sia difficile dover scegliere in una situazione
come questa. Tornato al tavolo vedo che è tutto al sicuro, tanto ero
certo di non essere stato visto nei miei approcci perché li avevo
opportunamente fatti nel lato del locale nascosto alla vista da quel
tavolo. Ballo con Chalisa che mi sembra calda al punto giusto. Mi
sussurra porcherie nell’orecchio e mi lecca collo e lobo.
Probabilmente è un po’ ubriaca perché è molto più lasciva di
quanto mi ricordassi dallo scorso anno e da quello che avevamo fatto
prima.
Mentre va lei in bagno vedo che la prima delle due di Line mi
ha già scritto e mi ha detto di andare con lei già stasera. Le dico
che non posso perché sono con girlfriend stasera e lei di tutta
risposta mi manda una sua foto precedente a pecora in perizoma e mi
dice che non so cosa mi sto perdendo. Vacillo. Seriamente. Sono un
uomo debole davanti a tanta ostentazione di porcaggine e sarei
tentato di mandare in vacca la notte con Chalisa per provare il
brivido della pesca occasionale.
Chalisa torna e, guardandola, non mi
sento di fare questo colpo basso. Sono oltre le cinque del mattino e
propongo di andare, ma mi viene chiesto di aspettare ancora mezz’ora.
Londinese sta già andando e io tratto ancora per stare massimo una
decina di minuti. Ho una voglia matta di scopare e vorrei andare
dritto in stanza a sdrumare sta maiala come si deve. Scatta l’ora
concordata e faccio presente che sarebbe ora di andare e, un po’
controvoglia, saluta le amiche e ci avviamo verso le scale. Sono
quasi le cinque e mezza e il locale inizia a svuotarsi. L’Empire fa
serata dalle 3.30 fino alle 6, ma il massimo dell’afflusso lo si ha
intorno alle 4, mentre dalle 5 in avanti inizia a svuotarsi.
Arriviamo in strada e le propongo un mototaxi. Me lo rifiuta a
sorpresa e mi dice che vuole camminare. La guardo stupito e non
capisco come possa voler spararsi quasi 800 metri su tacco alto e
strada dissestata, oltretutto in piena notte e dopo aver bevuto. Mi
dice che le va così, e me lo dice con un tono secco
dell’insofferenza, cosa che non gradisco particolarmente. Dopo
qualche passo siamo ancora in Bangla e mi chiede perché ho sempre
avuto il cellulare in mano quella sera. Le dico che ho fatto un po’
di video della serata e qualche foto per conservare i ricordi. Mi
dice però che sono sempre stato sulla chat e ha visto che
messaggiavo con altre ragazze. Le replico senza problemi che sento
delle amiche di mete precedenti e ho mandato qualche foto della bella
serata. Mi dice ok, che se voglio altre donne posso andare a
prenderle e basta che glie lo dico. Inizia una mini discussione
basata sul nulla più totale e che taglio corto e in maniera anche
risentita. Si scusa con me dicendo che capisce e che non sono affari
suoi.
Camminiamo qualche centinaio di metri e si ferma, mi guarda e
scoppia a piangere. Inizialmente non capisco se è seria o mi sta
prendendo in giro. Poi vedo grosse lacrime solcare il viso e capisco
che la faccenda è seria perché sta tutt’altro che scherzando. Le
chiedo cosa c’è che non va e mi fa una piazzata epica sul fatto
che quello era stato il giorno del suo compleanno e che non le avevo
dedicato sufficienti attenzioni a suo dire. Aggiunge che si è
sentita trascurata e se l’era immaginato diversamente. Per un
attimo penso sia stata la mancanza di un regalo, ma fanculo, mica
faccio regali di compleanno alle mignotte thailandesi!
Mi giro e, senza pensarci un attimo di più, me ne vado
fuori, nelle prime luci dell’alba. Mi avvio lentamente per gli
ultimi metri che mi separano dalla reception. Non sono ancora entrato
e mi volto per vedere se mi ha seguito, ma noto che non l’ha fatto.
Mentre salgo in ascensore metto una X grossa come una casa su Chalisa
e mi prometto che sarà per sempre. Arrivato in stanza sono incazzato
come una iena e mi faccio una doccia fredda per sbollire un po’
prima di mettermi a letto. Sto a lungo sotto la doccia e rifletto a
fondo sui miei errori.
Capisco l’errore di una sera, ci potrebbe stare, ma qua
iniziano ad essere fin troppi gli scivoloni e gli inconvenienti di
questa vacanza. Tutto da giustificare con l’esperienza e con la
mancata lettura di alcuni segnali? Mah, non saprei. Del resto è il
quinto anno di fila che vengo in vacanza qua, com’è sta storia che
i primi anni era filato tutto maledettamente liscio? La fortuna del
principiante? Non saprei.
Sta di fatto che questa è la dodicesima
notte di vacanza ed è la quarta che non scopo. Lo scorso anno avevo
fatto quattordici su quattordici e che cazzo succede quest’anno?
Basta arrovellarsi, mettiamoci a dormire che è meglio! Prima di
dormire vedo che sul cellulare c’è un messaggio di Chalisa che mi
ha mandato l’emoticon con il dito medio.
Va boh, si fotta sta
troia, manco mi prendo il disturbo di considerarla, domani è un
altro giorno e spero avrò modo di rifarmi da questa dolorosa
debacle. Applico la crema sul labbro e vedo che purtroppo la
situazione è peggiorata molto, perché il gonfiore è aumentato e si
vedono le prime ferite. Osservo bene con somma attenzione la zona e
inizio a dubitare seriamente che si tratti di una normale herpes. Ne
ho avute a decine in vita mia e questa non assomiglia per niente a
nessuna di quelle.
mercoledì 20 maggio 2020
THAI 5 - DAY 11- RENDEZ VOUS DA FILM PORNO A PHUKET - by Enving
È meta pomeriggio quando il taxi ci scarica direttamente davanti alla hall del nostro nuovo hotel.
La sfiga vuole che appena
usciti comincia a piovere a dirotto e ci troviamo quindi costretti a
entrare in un bar enorme e giocare a biliardo un’oretta. Nel mentre
chiacchieriamo un po’ e facciamo i programmi per la serata. Ne
approfitto anche un po’ per aprire Tinder e sparare un po’ di “mi
piace”. Ovviamente sul totale che ne metto, almeno metà arrivano
indietro e si aprono le chat. Nel giro di 10 minuti il cellulare e
bollente e arrivano messaggi in numero improponibile. Chiudo e magari
dopo mi metterò a scremare un po’.
Appena finisce di buttare
giù acqua usciamo e andiamo a fare un giro verso la spiaggia, ma
Patong è abbastanza deserta a causa di questo notevole acquazzone.
Optiamo per cenare presto e andiamo al White Patong, sempre in soi
Sansabai, ma non lontano dalla Bangla. Soliti due piatti di thai food
accompagnati da una birra per i canonici 350 baht circa. Torniamo in
hotel a cambiarci e predisporci al meglio per la serata. Faccio una
lunghissima doccia calda e ne approfitto per darmi una sistemata a
barba e corpo in generale, inclusa una nuova rasatura del cazzo e
delle ascelle.
Ci incontriamo alle 23 nella hall e siamo in Bangla
pochi minuti dopo.
Iniziamo dai baretti del
complesso del Tiger e ci sediamo in uno di quelli lì. Ordino un Long
Island e di colpo una tizia mi si appioppa. È molto carina di viso e
sembra anche simpatica. Iniziamo a parlare e dopo qualche minuto mi
chiede da bere, lo concedo. Non appena le arriva il cocktail inizio
una soft ravanata-carezza e lei lascia fare. Ha un bel corpo: tette
grosse e pare molto sode e un bel culetto bello pieno e rotondo.
Ridiamo e scherziamo e valuto seriamente di prendere i contatti ed
eventualmente valutare di portarla in stanza. Il Londinese fa la
stessa identica cosa con un’altra sempre di quel baretto. Partono
una serie di canzoni italiane di un trapper molto famoso in Italia
che si chiama “Capoplaza”. Gli under30 probabilmente sanno di
cosa parlo, gli altri con buona probabilità non sanno chi sia. Fatto
sta che io e Londinese cogliamo l’occasione per fare qualche video
in mezzo alle troie sculettanti sui cubi e lo mandiamo ai nostri
rosicanti amici italiani e non. In uno di questi video compare anche
il bel culo della mia tizia della quale francamente non ricordo ora
il nome. Lei nel frattempo era salita sul cubo e mi aveva lasciato il
contatto di Line per accordarci eventualmente per il post-serata o
per un’altra sera. Il Londinese aveva fatto di più : non si era
limitato al numero ma aveva pattuito2k Long time con la sua, con il
pick up alle 3.15 quando lei staccava da lavoro, così si risparmiava
il barfine.
Finito di bere e salutate
le troie ci spostiamo in altri lidi, e cioè al mitico Illuzion, vero
e proprio tempio della musica e delle nottate a ballare. L’illuzion
è ambiente molto ostico per il rimorchio delle pay : club
internazionale di prestigio, prezzi alti a bere e tantissimi turisti
in mezzo al cazzo che disturbano la mia opera di pesca. Però il giro
di figa grosso è tutto qua e gli altri locali della Bangla hanno
solo gli scarti e poche altre perle qua e là. Lavoriamo con poca
dedizione perché stiamo aspettando lo Stratega di ritorno dalle sue
avventure in altro luogo. Alle 2 o poco prima arriva e lo andiamo ad
aspettare in cima alla scala mobile. Non è mai stato a Patong e ha
giusto avuto il tempo di posare la sua roba nella stanza e si è
fiondato all’Illuzion. Non è un fan sfegatato delle discoteche e
dei club, ma rimane totalmente impressionato dalla struttura, dalla
musica e dai dj set. Iniziamo a fare sul serio con la figa e a fare
un paio di interazioni. La situazione non è ancora decollata perché
il locale è imballato e ci si muove con molta fatica. Troppi turisti
e quasi tutti disinteressati o ignari del Pay. Ad un certo punto lo
Stratega pesca una tipa. A dire il vero è lei a pescare lui e dopo
qualcosa come tre secondi sono già lì a limonare pesantemente, ben
prima di avere modo di presentarsi. Colgo l’occasione per andare in
bagno visto che mi sto pisciando addosso. Sulla strada verso il bagno
vengono toccato su una spalla e capisco come non sia un colpo
occasionale, ma un vero e proprio richiamo. Mi giro e vedo
l’inossidabile Nana.
La riconosco in un
millisecondo, alla fine l’ho scopata nel 2016 e anche nel 2018,
quindi non posso dimenticarmi di lei. Nana è la regina delle
professioniste. Ha passato i 30 da un paio di anni ed è nel settore
da penso una decina. È sempre impeccabile, vestita e truccata con
una perfezione totale. Cura tantissimo i dettagli ed è davvero
irreprensibile. Anche stasera noto che è molto bella e le dico che
sarei tornato tra poco. Vado e torno dal bagno come Bolt e qualche
minuto dopo sono già lì a spupazzarmela. Mi ricordo bene che in
pubblico non è molto libertina o effusiva, ma in camera fa tutto ed
è una super maiala. Sa come catturarmi e infatti lo fa subito: so
già bene come finirò stanotte, non ho alcuna volontà o possibilità
di sottrarmi. Noto lo Stratega lì vicino e lo invito ad unirsi a noi
con la sua cavalla imbizzarrita al seguito. Non so se è ubriaca o
totalmente pazza, ma è abbastanza ingestibile. Saltella qua e là e
molesta tutti, compresi me e Londinese. Ci tocca il cazzo e si porta
le nostre mani sul suo culo. Lo Stratega è un porco, ci sorride e ci
invita ad alzare la posta in gioco. Nana è lì con noi che ridacchia
e si gode la scena, ma io non voglio esagerare e tengo bassissimo
profilo. Il Londinese è ancora abbastanza in soggezione davanti a
Nana dopo la storiaccia dello scorso anno e ne approfitta per
salutarci e telare via anche se al raccoglimento della sua puledra
del bar manca ancora più di mezz’ora. Anche lo Stratega prende la
pazza e se ne vanno a scopare (short time, 1300 baht) e io rimango a
fare un po’ di serata con Nana.
Offro da bere un giro e dividiamo
un coca e Jack. Stiamo mezz’ora in pista a ballare e flirtare un
po’, ma poi lei nell’orecchio mi dice che vuole andare in camera
perché non vede l’ora di farmi impazzire.
Non le chiedo neanche il
prezzo perché so che la risposta è “dammi ciò che mi hai dato
gli scorsi anni”, anche se non si ricorda sicuramente che sono 2k
baht. Lei di solito chiede 2k per Short time e 4k per Long time,
cifre non trattabili e non mi stupisce che trova sempre chi glie li
dà. Io la prima volta nel 2016 la pescai in una situazione molto
particolare al defunto Seduction e da allora abbiamo instaurato una
vera e propria amicizia anche se non ci sentiamo mai! Lei ha lo
scooter parcheggiato poco lontano e in qualche minuto siamo in
stanza. Si ricordava dove stavo di hotel l’anno prima e si
complimenta per il nuovo hotel alludendo al fatto che io abbia alzato
il budget. In realtà ho speso anche meno, ma sticazzi, non glielo
dico.
Quando si spoglia nuda è
totalmente a suo agio e la posso ammirare in tutta la sua bellezza.
Non è molto alta ma ha una pelle e una cura del corpo fuori da ogni
standard. Non so come faccia ad essere così in forma visto che
sostiene di non frequentare palestre. Non ha un filo di grasso in
eccesso, pur essendo tutta curve. Il seno è rifatto, molto grosso e
come fisico ricorda molto la pornostar Madison Ivy. Mi spiace per le
mie continue allusioni alle pornostar, ma ho avuto un passato da
grandissimo smanettone e ho una grande conoscenza del settore, quindi
gli accostamenti con le più note professioniste mi vengono
spontanei.
Facciamo docce separate e
poi iniziano le danze: limonate pesanti, dita in figa e in culo,
strusciate al limite dell’illegale pompino profondissimo suo con
tanto di lacrime, gagging e saliva un po’ ovunque. Se nel pubblico
è abbastanza morigerata, nel letto è sempre stata una tigre, una
che sa davvero godersi il cazzo e le piace fare la maiala. I
preliminari vanno avanti a lungo e facciamo cose abbastanza estreme e
irrispettose del buon gusto e dell’educazione, ma siamo entrambi
adulti e consenzienti, dunque non c’è problema. La metto poi a
pecora a bordo letto e mi chino per prendere un preservativo nel
comodino. Alzandomi e vedendo quel bel culetto a pecora tutto aperto
e succoso, non resisto alla tentazione e ci affondo tutta la faccia.
So bene che non è una cosa saggia, ma non resisto a non farlo. Passo
almeno dieci minuti a leccare e strusciarmi e leccare per ogni dove,
poi mi incappuccio e la pesto forte, ma forte per davvero. Cambiamo
diverse posizioni e non ci limitiamo al letto, sfruttando anche a
dovere il comodo divanetto che ho in stanza. Andiamo avanti a lungo
con lei che mi pianta le unghie nel petto quando viene. Nana è così
e la ricordo anche nelle due precedenti scopate, non è cambiata per
nulla. Le ricordo che lo scorso anno mi ha dato il culo e lei ricorda
bene e che se lo voglio lo posso prendere senza problemi di nuovo.
Non me lo faccio ripetere e in 10 secondi glie l’ho già affondato
dentro, con un pochino di difficoltà ad entrare. La inculo per una
decina di minuti, ma mi rendo conto che per lei è un po’ doloroso
perché io sono super eccitato, ci do come una bestia e per inciso il
mio cazzo è tutt’altro che piccolo, specialmente in questa
circostanza. Mi accorgo che lei sta iniziando a patire, anche se è
una professionista e non mi dice di smettere. Mi concentro per venire
e di lì a breve sparo nel culo una colossale sborrata, con un
godimento infinito. Lo tolgo poco dopo che è ancora duro e noto che
il preservativo è un po’ smerdato sulla punta, ma quando inculi
così profondo non mi stupisco. alla fin fine sono consapevole di
essere nella fabbrica del cioccolato, mica in quella delle fragole!
Grondiamo di sudore e facciamo la doccia insieme. Torniamo poi a
letto.
La passione è scemata e
prende il sopravvento la razionalità e il dialogo onesto. Con lei ho
sempre apprezzato molto il social time e il modo trasparente con il
quale mi ha sempre trattato. Possiede un ottimo inglese e mi parla
sempre con tanta onestà e obiettività. Mi confida i cazzi suoi
senza problemi perché si fida di me. Non ho idea di quanti cazzi
abbia preso Nana in vita sua, ma so per certo che sono diverse
migliaia. Mi racconta che è sempre molto richiesta e per sua stessa
ammissione i giorni che lavora riesce regolarmente a fare due o tre
short time e un long time. Morale della favola la signora intasca mai
meno di 200 euro al giorno. Essendo donna sveglia e lungimirante, già
da diversi anni ha investito parecchi soldi in delle attività fuori
e dentro la Thailandia perché non appena il fisico e la voglia
verranno meno, si ritirerà a vita privata e vivrà da signora con le
rendite delle attività. Non vuole figli perché non le piacciono i
bambini e non vuole mariti perché non sopporta gli uomini per un
lasso di tempo oltre una settimana.
Mi fa vedere le foto sul telefono
di uno svizzero che qualche mese prima le ha fatto girare due mesi in
Europa, ovviamente tutto a spese sue. Ironia della sorte è stata a
pochi km da dove vivo io! Penso che scena sarebbe stata se per caso
avessi incontrato Nana in Italia! probabilmente avrei trattato con lo
svizzero per lasciarmela per una notte visto che lui la poteva avere
per due mesi in esclusiva. Nana è così sincera con me che apre
l’app della banca, scorre indietro nei movimenti bancari e mi
mostra il tfr con il quale lo svizzero l’ha salutata alla fine dei
due mesi passati insieme in Europa: 3000 franchi svizzeri, cioè
circa 2800 euro! Non male per una che ha girato tutta Europa a spese
altrui, soggiornando in begli hotel e venendo trattata da regina. Sul
bonifico firmato. Sul bonifico bancario c’è anche nome e cognome
del benefattore. Lei mi dice di come sia stata bene, ma di come non
vedesse l’ora di tornarsene in Thailandia perché lo svizzero era
di una noia mortale : 50enne benestante di famiglia, zero
personalità, zerbino nato e che la trattava con troppo miele anche
nel letto. Roba da coccole e frasi sdolcinate, orrore allo stato pure
per lei. Eppure si è prestata alla cosa volentieri perché aveva
sempre voluto girare l’Europa e ha colto la palla al balzo. Ci
addormentiamo parlando, ma rigorosamente staccati. Con lei non avrei
mai voluto niente di diverso da questo!
Ci svegliamo alle 11 e ci
diamo subito da fare, in una specie di remake della sera prima. Il
pompino stamattina è infinito e alterna diverse tecniche a diverse
velocità e variazioni. Mi piace molto e se fossi in astinenza da
qualche giorno avrei sborrato da un bel po’. Mi trattengo dal
venire perché voglio scoparla e ci divertiamo di nuovo un sacco per
lunghissimo tempo. Metto in pratica tutto il mio repertorio del
controllo e capisco come questa cosa la ecciti molto. Più lo faccio
e più lei mi provoca per essere redarguita e schiaffeggiata a
dovere. Non mi sottraggo al mio dovere di master e le do esattamente
tutto quello che si merita. Per la sborrata finale non posso che
optare per la faccia. La faccio quindi sdraiare sul letto a pancia in
giù e le scopo letteralmente la bocca, tenendole le mani ben salde
dietro la schiena. La saliva cola copiosa sul pavimento e i miei
piedi sono tutti umidi della sua saliva. Quando sento che ci siamo
quasi la metto a pecora sul letto. Con la mano destra le infilo due
dita nel culo e con la sinistra le tengo fermo il mento mentre le
imprimo velocità e movimento da seguire. Vengo in bocca/faccia con
lei impotente a sottrarsi, ma la maiala ne è contenta e prende la
sborrata fino all’ultima goccia. E’ uno spettacolo totale vederla
poi in faccia tutta sborrata e sfatta dopo il facefuck.
Quanto cazzo
mi piace fare IL PORCO in Thailandia? Solo chi di voi c’è stato
può capire…tutti gli altri non possono far altro che provare a
immaginarsela e darsi dei pugni nei coglioni come punizione per non
esserci mai andati!
Nana si ricompone, prende
i miei 2k baht e mi saluta con calore. Mi dice di chiamarla in futuro
se e quando vorrò passare una notte bollente insieme e si dice
contenta quando passa la notte a fare porcate con me nel letto. Credo
sia una frase molto di circostanza, ma sta di fatto che ciascuna
delle tre notti che ho passato con lei è sempre andata molto bene!
lunedì 18 maggio 2020
THAI 5 - DAY 10 - L’ESSERE RECIDIVO FA PARTE DI ME - by Enving
Mi
sveglio tardi con due problematiche principali: sono molto scottato
dal sole, specialmente la zona della schiena e delle spalle, ma
soprattutto sento un dolore notevolissimo a un testicolo, il
sinistro. È una cosa che ogni tanto mi accade anche in Italia. Mi
sono fatto controllare da uno specialista e non sono emerse
problematiche, dunque sono tranquillo anche perché in genere dopo un
paio d’ore mi passa.
Vista l’ora tarda, con il Londinese
decidiamo di fare una metà tra un pranzo e una colazione, il
cosiddetto brunch. Optiamo per un’altra bakery francese in zona
spiaggia e mentre guido il Londinese mi racconta che si è scritto
con PN, la sua grande musa dello scorso anno e si sono accordati per
vedersi più tardi.
Lui è in fibrillazione per ciò perché PN è
stata la sua migliore scopata dello scorso anno e aveva abbastanza
perso la testa per lei. Ricordo che PN è la migliore amica della mia
storica KJ e non ci hanno mai chiesto soldi perché non fanno le
puttane. Hanno vite normalissime con classici lavori legati al
settore del fitness. Comunque Londinese è su di giri per questa cosa
e io sono felice per lui. Ovviamente di riflesso non mi fa piacere
questa cosa perché lui ha detto a PN che c’ero anche io e
sicuramente adesso lo saprà anche KJ. Questa cosa non va bene perché
ci siamo sentiti il mese precedente e non le avevo detto che sarei
andato lì. Arrivati al locale ordiniamo e ci abbuffiamo di club
sandwhich e ottime tortine ancora calde. Davvero eccellente e mangio
con ottimo gusto. Il Londinese non fa altro che parlare di PN e lo
ascolto distrattamente.
Dopo pranzo ci riposiamo qualche minuto, poi
lo accompagno in spiaggia. Viste le mie condizioni della pelle, anche
oggi non me sento di stare al sole. Quindi lo accompagno là, ma non
esco dalla pineta. Sto per andarmene quando arriva Random, un amico dei Liguri, e parlo una
mezz’oretta con lui. E’ simpatico, ma sicuramente è un tizio un
po’ strano. Mi faccio un po’ consigliare alcuni centri massaggi
per il pomeriggio e lui mi indirizza un po’ lontano da lì.
Passo con lo scooter lungo uno stradone e vedo
4/5 centri massaggi. Uno è chiuso, due sono pieni di cesse, un altro
è soltanto di ladyboy e ne rimane uno solo a disposizione. Mi fermo
davanti con lo scooter e mi metto a chiacchierare con le ragazze
sedute fuori. Sono 4 e soltanto una mi sembra interessante. Non è
giovanissima, ma di fisico si vede che è tanta roba e si è tenuta
in buona forma. Prima di entrare qua voglio però ancora fare un
salto dove mi ha detto Random, così saluto e dico che sarei tornato
dopo. Parto in scooter e percorro almeno 4 o 5 km prima di arrivare
nella zona indicata, ma rimango molto deluso dal livello. Poche
ragazze e anche bruttarelle, meglio tornare sui propri passi. Torno
quindi sullo stradone verso il centro più interessante e scelgo la
prediletta.
Si presenta come Guitar e dichiara 32 anni. Secondo me
sono almeno tre o quattro in più, ma con loro è sempre difficile
dirlo con precisione. Non ci perdiamo troppo in chiacchiere, mi fa
accomodare in un bagno che non lascia presagire né igiene né
professionalità di quel luogo, ma alla fin fine non mi trovo in una
spa di lusso, quindi va bene così per quello che devo fare. Passo
poi su un lettino dietro una tenda e questo mi sembra molto più
idoneo allo scopo. È comodo ed è proprio uguale a quelli dei centri
massaggi seri anziché il solito materasso sfondato buttato per
terra. Guitar massaggia molto bene, è piuttosto delicata e mi piace
come si muove sulla mia schiena e sulle gambe. Direi che è piacevole
e rilassante anche il massaggio in sé. Questa pseudo farsa del
massaggio dura un bel po’, ma quando mi fa girare supino è chiaro
dallo stato del mio uccello che sono in cerca di altro che un
semplice massaggio. Lei, stoica nella sua buffa professionalità,
prova a fare finta di niente, ma l’asciugamano che ho sopra il
cazzo sembra una gigantesca capanna per gli Indiani. Mi guarda poi in
faccia e capisce ovviamente la situazione (sarà mai entrato lì
dentro uno che voleva davvero solo un massaggio?) e patteggiamo per
un classicissimo 1000 baht.
Parte con una sega ottima, ma fatta
davvero molto bene. Non sono un amante delle seghe a dire il vero,
sarà forse perché me ne sono fatte già fin troppe negli ultimi 15
anni, però devo ammettere che la ragazza è brava sul serio. Non è
facile trovare una ragazza che sappia fare una buona sega. In genere
siamo più entusiasti del bocchino perché non potendocelo fare da
soli è tutto di guadagnato, mentre una sega nessuno sarà mai bravo
come noi stessi, quindi è difficile apprezzare una sega fatta da
altre. Ma lei ci sa fare e la lascio ravanare tranquilla a lungo.
Inizio poi ad allungare le mie avide mani e ravano lei per ogni dove.
Mi lascia ovviamente fare e non pone paletti. Sono curioso di vedere
come succhia il cazzo sta tipa, così le chiedo di adoperarsi in tal
senso. Non sembra entusiasta della richiesta e, con mia somma
sorpresa, prende un preservativo da un cestino. Faccio sonore
rimostranze a questa cosa, ma lei dice che è la policy del locale e
hanno ricevuto questo diktat da diverso tempo. Sono abbastanza
scandalizzato dal dover subire l’imposizione di un preservativo per
un bocchino in un centro massaggi, ma lamentarmi non servirebbe a
molto. Quindi, sebbene visibilmente contrariato, lascio fare, ma un
bocchino con preservativo non può neanche essere definito tale, è
proprio deontologicamente errato .
Ad essere onesto succhia bene e si
impegna molto, ma il preservativo fottuto attenua le mie sensazioni e
non riesco a godermelo. Come cazzo si fa a godersi un bocchino con il
cappuccio? Che merda! Comunque lascio fare e ravano a due mani come
posso. Non sborrerò mai così, quindi chiedo di scappucciare e di
continuare a segare. Guitar ci rimane un po’ male del mio passo
indietro, come se non avessi apprezzo lei e la sua tecnica da
bocchinara. Decide quindi a sorpresa di abbozzare una pompa anche a
cazzo scoperto, ma non va profonda e fa appena un accenno di lingua
sulla cappella. Non sborro da diverse ore, quindi tanto basta a farmi
venire. Faccio una bella sborrata sulle tette e lei continua
sapientemente a smanettare. Tutto sommato un sei e mezzo di voto mi
sento di poterlo dare. Pago il dovuto, due chiacchiere, mi offre una
bottiglietta d’acqua e riparto alla volta della spiaggia.
Carico il
Londinese e ci dirigiamo in hotel a farci una doccia perché io sono
unto dal massaggio, lui sporco di sabbia. Non faccio in tempo a
entrare in doccia che mi arriva messaggio di KJ. Mi chiede come va e
dove sono di bello. Non posso mentire ormai, non avrebbe senso e le
dico la verità. Lei prima mi chiede di vederci e andarci a prendere
un caffè, poi quando le dico di si e che le avrei scritto più tardi
per il posto e l’ora mi scrive un sms con diversi insulti e mi
blocca su whatsapp. Che strane che sono le donne. Probabilmente si è
molto incazzata che non le abbia detto che ero lì e non l’abbia
invitata ad uscire. Va beh, poco male, non me ne frega un cazzo di
lei quindi sticazzi.
Prima delle 19 siamo pronti per il solito
baretto di fiducia e ci arriviamo in 3 minuti di scooter. Stasera c’è
una buona line up e mi metto a puntare quella che mi interessa e ieri
non s’era vista. Veste un abito leopardato molto corto, con la
schiena scoperta e un tacco alto. Dopo qualche minuto ci presentiamo
e iniziamo a parlare. Da vicino non è bella come sembrava a distanza
perché ha alcuni tratti del volto un po’ sgraziati ed ha uno
sguardo molto da stronza, non lo avevo notato. Però fisicamente è
proprio una bella ragazza, dichiara 27 anni e al momenyo mi sfugge il
suo nome. Le offro da bere e giochiamo a biliardo, dove con un po’
di culo mi batte. Non mi ricordo di averla mai vista sta ragazza,
altrimenti probabilmente me ne sarei ricordato. Il Londinese sta in
un angolo a bere whisky liscio e messaggiare con PN che gli ha appena
detto che ha problematiche di salute non ben specificate e, in poche
parole, lo pacca alla grande. Il Londinese accusa un po’ il colpo
ma non vuole darmelo a vedere e cerca di mistificare. Ormai lo
conosco bene e lo percepisco al 100% quando fa così. Stiamo
un’oretta a giocare poi arrivano i ragazzi. Mi dicono che la tizia
in questione è nuova del bar e non se la ricordano dagli anni
precedenti. Le chiedo ed in effetti è il primo anno che fa lì,
prima lavorava sempre a Phuket, ma in un’altra località. Si è
fatta ora di andare a cena e come al solito siamo ospiti dai ragazzi,
con la consueta formula dove Joe compra e cucina e noi portiamo la
birra a fiumi. Saluto la ragazza e le dico che sarei passato più
tardi, mi fa l’occhiolino e mi da appuntamento a dopo.
Dopo cena io e il Londinese torniamo nel bar di fiducia,
perchè voglio pinzare vestitino leopardato per la notte. Il bar è
super affollato e le ragazze sono indaffarate con i vari clienti. La
mia possibile preda sta giocando a biliardo con un ciccione
gigantesco neozelandese. Inizio ad incupirmi perché penso se la sia
messa lui nel mirino stanotte, ma non ne sono certo quindi aspetto e
ordino il solito Coca e Jack. I minuti passano e lei continua a star
dietro a sto tipo. Ad un certo punto, con un colpo a sorpresa, il
tizio arriva lì da noi, si presenta e ci introduce sua moglie, una
thai Cicciona sulla cinquantina che stava seduta ad un tavolino a
leggere una rivista. Il Neozelandese è molto simpatico e ci invita a
giocare a biliardo con lui perché dice che la tizia è scarsa e
vuole qualcuno di più sfidante. Vado io perché il Londinese è una
sega e ci faremmo una figura di merda. Ci offre da bere due volte e
quando gli arriva il conto finale mi complimento con lui, 3200 baht!
Ci ride su e dice che è lì a giocare da tre ore, che si sta molto
divertendo ed è venuto a trovare con sua moglie i parenti di lei.
Vivono in Nuova Zelanda e lui ha un ottimo lavoro in una grossa
multinazionale. Non ho però capito bene lo scenario complessivo.
Vuole scopare me e il Londinese? Vuole che ci scopiamo sua moglie
davanti a lui? Oppure è semplicemente alla buona? Ci chiede
informazioni sull’Italia perché vorrebbe fare un viaggio la
prossima estate. Sto tizio è davvero simpatico e da come fa deve
avere anche un bel po’ di grana perché ha offerto da bere a mezzo
locale e saluta tutti come se fosse un habituee. Mi chiedo perché
uno così debba avere una moglie come quella, ma non deve certo
rendere conto a me, mica me la devo scopare io ogni giorno.
È
parecchio tardi e non ho ancora lavorato per nulla la tipa. Mi
avvicino con fare deciso per capire la situazione, ma lei ha un modo
di fare interlocutorio ed è un po’ schiva. Non capisco questo
repentino cambio di atteggiamento rispetto al pre-cena, così arrivo
al dunque e pongo domande dirette perché non voglio fraintendimenti
di varia natura. Capisco dalle sue risposte che deve già essere in
qualche modo impegnata stasera, però non è sicura perché sta
cercando di prendere tempo, tuttavia vuole tenermi lì al bar ancora.
Comunque sia, capisco che non c’è troppa possibilità e quindi
salutiamo e andiamo via, anche perché difficilmente sarò mai la
ruota di scorta di una puttanella asiatica. È già l’una e come
mossa finale decido di fare un salto in un altro dei baretti del
complesso del LC.
È un bar nel quale non sono mai stato in vita mia,
ma dalle foto recenti su Fb del locale avevo colto un paio di tipe
interessanti. È molto affollato ma, nel casino generale, vedo
subito uno dei due prodotti di mio interesse. È la barista, che
punto dritta all’istante. Mi siedo davanti al bancone e ordino un
Long Island. Lei sorride e lo prepara. Lo gusto un po’ ed è molto
buono, quindi colgo l’occasione per farglielo sapere e
complimentarmi. La invito a sedere con me dalla parte opposta del
bancone, ma mi dice che sta lavorando e che non può muoversi prima
dell’orario di chiusura. Io sono parecchio ubriaco e quindi non
rispondo troppo delle mie azioni. Faccio il giro del bancone, la
prendo per mano e la accompagno a sedersi sullo sgabello di fianco a
me. Poi giro di nuovo intorno al bancone e mi metto io dietro a
servire i cocktail. La scena avviene nell’ilarità generale, a tal
punto che un cliente asiatico del locale, molto divertito dalla gag,
suona la campana. Alcune ragazze del bar accorrono in zona per vedere
e una di loro prende il mio posto dietro il bancone, dando così modo
al mio bocconcino di rimanere lì seduta dov’è. Ho fatto una mossa
azzardata, ma si è rivelata essere vincente.
Si presenta come
Tooktik, 35 anni, isaaniana. E’ alta, magra, con i capelli neri. Ha
un enorme tatuaggio sulla spalla, che scende però sia sul braccio
che sulla schiena. Ha una carnagione davvero chiarissima e questo
enorme tattoo colorato risalta davvero moltissimo su quel corpo magro
e slanciato. In pubblico è piuttosto timida e controllata. Non le
offro neanche da bere, tanto l’orario è tardo e non c’è bisogno
di particolari corteggiamenti. Il Londinese mi chiama per sapere dove
sono. Ha finito il suo panino e vuole un po’ di movimento. Gli
spiego e arriva. Io e Tooktik giochiamo un po’ a biliardo e beve un
po’ con me il mio cocktail, preparato da lei stessa. A biliardo non
riesco a giocare troppo bene perché sono ubriaco, ma ho un culo
indescrivibile e faccio dei numeri notevolissimi, chiudendo tre
partite in poco tempo. Il Londinese nel frattempo ha acchiappato una
ventenne molto carina, spuntata da non so bene dove. Carnagione
scura, capello alle spalle liscio e sorrisetto da furbetta. Bravo
Londinese, bel colpo quella, me la scoperei volentieri anch’io! È
già tardi e l’intenzione di tutti è quella di telare nelle
rispettive alcove il più presto possibile. Mi prendo giusto il tempo
di capire un attimo quanto vuole la tipa e mi dice di fare
un’offerta.
Le butto lì l’idea di 1000 baht con la
consapevolezza che le possono fare gola vista l’ora e la situazione
che si è creata. Accetta al volo senza mezza indecisione, tutto
fieno da mettere in cascina. Prende la borsetta nel retro del bancone
e ci avviamo con il mio scooter verso la mia stanza. Il londinese e
la sua giovane tipa ci seguono poco dopo con il motorino della tipa.
Non so come possa andare con questa tipa perché abbiamo condiviso al
massimo mezz’ora prima di finire in stanza e non c’è stata la
benchè minima effusione o altro. Lei si è rivelata essere un po’
timida in pubblico e non si è lasciata andare per nulla, ma spero
non significhi che lo sia poi anche nel letto. Siamo in stanza
relativamente presto e ci facciamo docce separate, prima io poi lei.
Decido di provare il kamagra comprato a Pattaya qualche giorno prima
e quindi prendo mezza bustina mentre lei è ancora sotto la doccia.
Scelgo questo momento preciso per doparmi sessualmente perché
suppongo che, se presa bene, questa tizia potrebbe essere una gran
bella scopata e quindi voglio andare in guerra con il fucile bello
carico. Quando viene nel letto ci mette un po’ a scaldarsi e ci
devo mettere impegno per portarla a pieno regime. Parte un bel
crescendo di porcherie e mi accorgo con mia somma sorpresa che nel
letto è tutt’altro che timida questa ragazza.
D'altronde ha anche
35 anni, chissà che marea di cazzi ha già preso in vita sua,
specialmente da quando lavora nei bar. Comunque sia ci sa fare molto
bene e mi fa divertire: buoni pompini, delicati ma con discreta
tecnica, lascio fare a lungo. Inizio poi a scoparla e, quando vedo
che ci sta ad alzare un po’ l’asticella, metto in atto il solito
protocollo standard del controllo fisico e mentale. Mi piace dominare
questa tipa e scoparla duro. Sarà per l’atteggiamento composto che
aveva prima al bar, sarà perché era vestita in modo sobrio o non so
per cosa, ma sta di fatto che con questa ragazza provo un particolare
piacere mentale a dominarla e scoparla durissimo. Complice anche il
kamagra, esce una scopata devastante dove la testiera del letto
sbatte violentemente contro la parete e cadono i pochi oggetti che
avevo poggiato sopra. Lei incassa molto bene la mia grinta sessuale e
pare apprezzare davvero ai massimi livelli. È un lago ovunque su
quel letto e lei ha un modo di godere che mi eccita come una bestia.
Nonostante questo, ci metto molto a venire e per almeno 40-45 minuti
è battaglia vera in quella stanza! Per il gran finale la metto in
ginocchio sul letto con il culo che sporge fuori e la prendo così
con forza da dietro. Con il braccio sinistro le tengo forte il fianco
e con quello destro le cingo il collo serrando un po’ la presa con
il gomito. Lei reclina la testa indietro e si appoggia con la nuca
sulla mia spalla. Vado avanti così qualche minuto ed esplodo poi in
una sborrata notevole. Doccia obbligatoria visto che sto grondando e
dopo quattro chiacchiere ci mettiamo a dormire.Prima di crollare
imposto la sveglia alle 10 per un secondo round e mi pregusto quello
che potrà essere un gran bel risveglio mattutino. Sarà il giorno
del check out, ma è anche il giorno libero del proprietario della
struttura. Ci aveva anticipato che potevamo stare a piacere anche
tutto il pomeriggio e lasciare le stanze prima di cena, tanto non le
avrebbe affittate per il giorno successivo. Mi addormento felice e
soddisfatto della giornata proficua.
Purtroppo però il risveglio non
è quello che mi sarei aspettato: mi sveglia lei dieci minuti prima
della mia naturale sveglia programmata e non è ahimè per farsi
scopare. Mi spiega rapidamente che c’è un non ben precisato
problema della sua amica che inizialmente interpreto erroneamente
come problema di salute. Fatto sta che la tipa si lava e si veste in
fretta e furia e meno di cinque minuti dal mio risveglio siamo già
sul pianerottolo. Prima di uscire valuto quanto pagarla perché
tecnicamente non abbiamo fatto un long time, ma alla fine mi ha fatto
molto divertire ieri sera e decido di allungarle comunque 1000 senza
fare il kiniao. Non avrei comunque avuto molta scelta perché nel
portafoglio avevo solo dei pezzi da mille e qualche cento. Chiederle
il resto sarebbe stata una scena assolutamente non da me. Questo
comunque mi insegna che in thai bisogna fare tesoro delle banconote
da 500 baht e avere sempre almeno 6-7 pezzi da 100 baht per
situazioni come queste. La accompagno nella hall e lei si scusa
molto, mi saluta con un fugace bacio a stampo e sparisce nel caldo
mattutino.
Vedo il proprietario italiano spuntare da dietro una
tenda in zona bancone e mi siedo su uno sgabello per fare due
chiacchiere, mentre lui mi offre un caffè della moka: dio benedica
quell’uomo. Non facciamo in tempo a scambiarci troppe chiacchiere
che un forte rumore di tacchi proviene dalle scale. Ci giriamo in
silenzio e spunta la tipa del Londinese, tutta arruffata e con uno
sguardo misto tra odio, rancore e istinto omicida. Mi passa di
fianco, la sto per salutare, ma non faccio in tempo perché mi pianta
il dito medio a una spanna dal naso e mi dice un chiarissimo “queay”
che in lingua thai significa una specie di “vaffanculo”. Non
proferisce nient’altro ed esce dalla struttura sbattendosi la porta
alle spalle. Io rimango piantato sullo sgabello e ci metto qualche
secondo ad elaborare, senza tuttavia trovare una spiegazione. Anche
l’italiano mi guarda per avere informazioni aggiuntive, ma non so
proprio cosa dirgli. Facciamo qualche ipotesi e il discorso cade lì.
Dopo qualche minuto arriva Londinese con il suo consueto sorrisino da
ebete in faccia e ci ragguaglia sull’accaduto. Parrebbe, d’obbligo
il tempo verbale, che la sua tipa (20 anni, ma personalità
importante) non avesse tropo gradito l’impostazione della scopata
notturna e che quindi al termine si sarebbe vestita per andarsene.
Avrebbe telefonato a Tooktik per andarsene insieme, ma l’altra già
dormiva e non le ha risposto. Al che si sarebbe messa a dormire già
vestita nell’altro letto matrimoniale in stanza del Londinese e non
gli avrebbe più rivolto la parola. Questa mattina al risveglio
avrebbe scritto a Tooktik manifestando insofferenza e rabbia e quindi
si sarebbero dileguate velocemente per questo. Il fattaccio era stato
che il Londinese si era rifiutato di pagarla. All’inizio lui le
avrebbe offerto 500 baht, ovvero la metà del concordato, mentre lei
li avrebbe preteso la cifra intera. Ne sarebbe nata una piccola
discussione sfociata in lite, al termine della quale lui avrebbe
perfino ritirato la sua offerta iniziale e quindi lei se ne sarebbe
andata a mani vuote. Non so cosa pensare, ma non riesco a fare altro
che smadonnare come un pazzo perché PER L’ENNESIMA VOLTA abbiamo
preso due amiche e io ho perso la scopata mattutina per conseguenze
derivanti dalle azioni del Londinese. La cosa mi indispone moltissimo
e mi maledico per essere nuovamente caduto in questo fottuto
tranello, per l’ennesima volta!
Parliamo un po’ con l’italiano
del più e del meno e ci prenota un taxi per le 14. Avevo capito
fosse il suo giorno libero, ma evidentemente è rimasto in zona. Io e
Londinese andiamo a fare sul presto l’ultimo pranzo a Sud di Phuket
e ci concediamo il lusso di un ristorante di discreto livello in
ottima posizione sulla spiaggia. Londinese sbaglia a ordinare e gli
arriva riso per 4 persone, non meno di un kg! la foto che ho fatto a
quel piatto rimarrà leggendaria nei secoli. Io mangio tutto a base
di pesce e il conto stavolta supera abbondantemente i mille baht, ma
sticazzi dei soldi.
Passiamo a casa dei ragazzi per salutarli e darci
appuntamento magari in Italia per una serata tutti insieme
quest’estate. Sarà difficile perché Joe è geograficamente agli
antipodi rispetto a me, ma vedremo cosa accadrà. In ogni caso lui
vive in un posto bellissimo dove non vado da molti anni e quindi
chissà, magari mi prenderò un weekend estivo per andarlo a trovare!
Torniamo poi alla struttura, restituiamo lo scooter, saliamo a fare i
bagagli e alle 14 salutiamo il titolare italiano perché il van ci
sta aspettando. Con 600 baht ci porta a Patong in circa mezz’ora. Appena partiti colgo l’occasione per videochiamare un mio caro
amico in Italia e mi da una notizia bomba: diventerà padre!
Festeggiamo anche nel van, ci diamo pugnetto con l’autista e si
complimenta anche lui con il mio amico.
Dopo la chiusura della
telefonata i soliti pensieri e bilanci mi riempono la testa. Sud di
Phuket mi ha deluso tanto quest’anno. A livello di figa non è
andata come mi sarei aspettato e la qualità era drasticamente più
bassa che gli anni scorsi. Ho dovuto combattere e sudare per riuscire
a racimolare due tizie in cinque notti e tre pompe nei centri
massaggi. Per carità, non male, però io dalla Thailandia mi aspetto
sempre la totale perfezione! Mica si può andare in vacanza in
Thailandia e avere difficoltà a reperire della figa, stiamo
scherzando? Questo mi imporrà delle serie riflessioni che includerò
alla fine nelle conclusioni finali.
Ora non è tempo di perderci in
seghe mentali e analisi, Patong ci aspetta e mancano ancora 6 giorni
alla fine di questa avventura! Chi molla è perduto e io ho tutta
l’intenzione di dare il massimo!
Iscriviti a:
Post (Atom)
SCOPOPAGANDO IS BACKING!
Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...
-
... fare un lavoro che ti piace molto e ti paga benissimo, uscire tutte le sere a far serata con gli amici e spendere tutti i soldi in cazz...
-
Già che sono in ritardo sulla tabella di marcia, in piu' me l'han fatto sudare questo secondo orgasmo della serie, in tutti i sensi...
-
Su e giu'. Sarei sempre giu', se non fosse per l'antidepressivo. L'effetto è alquanto surreale. Ho mollato gli ormeggi...