Ospito un racconto "non pay" di Fottoreporter, ma molto carino e particolare!
Era tanto che aspettavo questa serata. In passato l’avevo mancata
per poco: i biglietti vengono venduti in fretta, e poi serve anche la
compagn(i)a giusta. Una combinazione di eventi che richiede un po’ di
preparazione, ma sapevo che ne sarebbe valsa la pena..!
Arrivo alla location in perfetto orario, Kasia è li che mia
aspetta davanti all’ingresso. Hanno da poco aperto le porte e c’è già gente in
fila. E’ la mia prima volta ma ho sentito molto parlare di questo posto. Mentre
saluto lei, mi cade l’occhio sulle persone in arrivo. Fa freddo e tutti hanno
cappotti pesanti, anche lunghi fino alle caviglie se possibile. Però le donne
non possono coprire tutto, restano in bella vista le scarpe con tacchi
vertiginosi, oppure stivali di pelle, o acconciature ed accessori che non sono
da tutti i giorni. Mi chiedo come sarà all’interno, quando tutti saranno
(saremo) pronti…! Sono le 22:00, entriamo.
Lasciamo i cappotti al guardaroba e cominciamo il primo di giro di
perlustrazione. La location è affascinante, un vecchio cinema convertito a
club. Tutti gli spazi sono piuttosto bui con giochi di luce che li fanno
scoprire a poco a poco. C’è sempre musica, a volume differente, a secondo della
stanza. Immaginate un cinema vecchio stile ma di grandi dimensioni. Nella
platea non ci sono più le file di sedie ma una grande pista da ballo ricoperta
di foglie secche. Luci da tutte le direzioni e musica a palla. C’è già gente
che balla. Al piano superiore ci sono i posti in galleria, li le sedie sono state
lasciate. C’è anche uno schermo in alto su cui è proiettato un film porno non
troppo spinto. C’è poca gente qui, continuiamo a camminare. Ci sono varie
trombe delle scale, e di fianco alla galleria superiore un bar e un’altra sala
da ballo. In questa sala la musica è più soffusa, è tutto più illuminato e il
colore che domina è il rosso. Sempre poca gente, molti sono ancora in fila
all’ingresso. Scendiamo di nuovo a piano terra dove c’è il bar principale
collegato alla pista grande. Si sta riempiendo, lascio Kasia seduta su un
divanetto e vado a prendere due cocktails. Non che lei sia gelosa, ci
mancherebbe in un posto del genere, ma approfitto dell’attesa per guardarmi
intorno adesso che sono solo per qualche minuto. L’età dei presenti va dai 20
fino ai 60 anni. L’abbigliamento è variegato ma sicuramente il latex e la pelle
vanno per la maggiore. Le calzature sono solitamente tacchi vertiginosi per le
donne, e stivali borchiati o anfibi per gli uomini. Gli accessori più disparati
si sprecano: catene, fruste, bastoni e tutte quelle piccole cose per infliggere
dolore. Sono per la prima volta in una festa fetish!
Ho viaggiato tanto e visto un bel po’ di Mondo, ma un campionario
di personaggi così strani tutti insieme non l’ho davvero mai visto in vita.
Uomini vestiti di pelle nera da testa ai piedi con maschere anch’esse nere solo
con due buchi per gli occhi. Oppure rivestiti di latex. Oppure con la maschera
antigas originale della Seconda Guerra Mondiale (fa paura..). Oppure non
vestiti affatto, solo con piccoli slip o un paio pure nudi. Fruste e catene, in
mano o appese alla cintura. Qui tutto è ammesso.
E ovviamente le donne, tante e di tutti i tipi, sicuramente il
tratto comune è l’essere disinibite, ovvio in un posto del genere. Ci sono
gruppetti di ventenni, belle e fresche. Donne più mature, con corpi che portano
i segni del tempo, ma alcune ancora davvero belle, soprattutto in un contesto
del genere. Poi ci sono anche le tardone/ciccione, come detto qui possono
entrare tutti(-e), purche’ (s)vestiti a tema. I vestiti vanno dal semplice
intimo più o meno ricercato, fino a costumi elaboratissimi in latex con
accessori che costeranno un casino. Pelle, latex, maschere, cappelli,
acconciature. Ne passano un paio solo vestite con catsuit di rete, depilate perfettamente
dalle sopracciglia in giù. Tutte cercano ovviamente di essere sexy, attraenti,
misteriose. La notte aiuta in questo, il buio piacevolmente inganna.
L’illuminazione è bassa, le luci psicadeliche fanno risaltare i dettagli
riflettenti. Qui le donne sembrano tutte attraenti, sicure di se stesse. In
gruppo, con partner o con amici. I miei occhi non si fermano per guardarle
tutte, osservare i dettagli. Un intimo che contorna perfettamente il culetto di
una. I seni lasciati fuori ma decorati con gioielli sui capezzoli di un’altra.
Di nuovo ripassa quella vestita solo di rete, le guardo la passerina depilata e
le belle tette da ventenne, poi i miei occhi salgono e incrociano i suoi, mi
sorride prima di andarsene. Sono sbalordito per la naturalezza che tutti hanno
in questo luogo. Fuori probabilmente sono banchieri, avvocati, panettieri,
spazzini, impiegate, cameriere, mamme o gelataie. Però qui siamo tutti uguali,
la nostra seconda vita nel mondo fetish, chi più o chi meno “into” questa
filosofia (per me è la prima volta, sono qui per curiosità ma anche il mio
costume di pelle e rete fa figura..!). Tutti qui per passare una notte diversa,
preparata ed attesa, ma lasciando a casa le inibizioni. La notte comincia qui.
Ritorno da Kasia e le porgo il drink. E’ bella anche lei. Origini
est europea, pelle chiarissima, non è la classica stangona modello rumena. E’
formosa, stasera ha due tacchi da vertigine su scarpe nere di vernice. Calze a
rete autoreggenti con i fiocchetti sul retro coscia. Minigonna di latex ultra
aderente che le fascia alla perfezione il culo rotondo ma duro. Poi un corsetto
che stringe in vita in modo innaturale, però mi piacciono i lacci sul retro e i
bottoni di metallo sul davanti. Il corsetto si ferma proprio sotto il seno che
resta fuori a balconcino, ma i capezzoli li ha coperti con copricapezzoli
adesivi ricoperti di brillantini. I capelli biondi sono raccolti a treccia, un
po stile dominatrix, e gli occhi sono più azzurri del solito. Anzi sono blu, ha
messo delle lenti a contatto! La guardo e pregusto le ore che avremo in questo
luogo strano, forse di perdizione, sicuramente trasgressivo. Restiamo seduti
sul divanetto per un po’ a goderci lo spettacolo della gente in costume, passa
davvero di tutto. Una donna dominatrice tiene al guinzaglio l’uomo che
camminerà a quattro zampe tutta la sera (l’ho rivisto più volte!). Un uomo di
60 anni magrissimo e completamente nudo, lo chiamano wanker (segaiolo) perchè
di solito se sta nella galleria alta del cinema a guardare gli altri scopare e
lui stesso masturbarsi. Un uomo che viene portato a spasso dalla sua compagna
tramite una catena attaccata con delle clips metalliche ai suoi testicoli! Un
altro uomo che per almeno tre ore viene lasciato nudo, in piedi e incatenato a
un corrimano di una scala. Ha delle manette che gli tengono le mani dietro la
schiena, e le catene hanno 4 clips: lo tengono per le palle e per i
capezzoli! Potrei andare avanti ma avete capito l’andazzo no?
Passiamo al parco femminile: ci sono belle (o meno) ventenni tutte
in tiro che mostrano i loro corpi tonici (più o meno) e giovani. Di solito
hanno costumi sexy sul versante lingerie ricercata, magari coniglietta di
playboy, o diavoletta, cameriera sexy, infermiera, jappo pokemon..insomma tutti
gli stereotipi! Poi ci sono le 30-40 enni che vedo già più coinvolte dal
fetish/sadomaso, forse stanche della solita minestra sessuale classica. Qui i
costumi si vede che sono di più alto livello e costo, si possono facilmente
spendere 200-300 euro per un costume davvero fatto bene, magari su misura. E
anche gli accessori non scherzano. Va molto il latex aderente, i corsetti come
quello di Kasia, catenelle e qualunque cosa sia fatta di pelle. Alcuni costumi
sembrano usciti da un video di Marylin Manson per quanto sono elaborati e
gotich/fetish!
FLASHBACK
Kasia è come me alla sua prima volta in questo locale, e l’ho
invitata perchè è sicuramente la tromboamica più promettente e disinibita. Ci
conoscevamo da tempo ma senza vederci quasi mai, poi un giorno mi scrive un
messaggio simpatico e capisco che ha voglia di trombare, cosa che non accadeva
da ormai tre anni. Per rompere il ghiaccio la invito una sera a casa di amici.
C’è una festicciola e quando ci incontriamo (sono passati tre anni dalla volta
scorsa) ci salutiamo limonando un po’ in strada, insomma c’è da fare del bene
stasera! La festa procede e ad un certo punto scatta il gioco di carte di
gruppo. Sono lì che guardo anche se non me ne frega molto, Kasia si avvicina e
sento che è eccitata. Approfitto della confusione per palpeggiarle un po’ il
culo, e mentre siamo appogiati al muro del salotto infilo una mano già per i
suoi jeans fino a toccarle la patatina che sento bagnata. Le bisbiglio
nell’orecchio di salire al piano di sopra e aspettarmi in bagno. Faccio passare
un paio di minuti e mi defilo pure io, salgo e busso. Mi apre, chiude la porta
a chiave e mi spara la lingua in bocca. Limoniamo mentre le mani vanno ovunque.
Le apro la camicia e le palpo le tette, mentre sento che lei mi sbottona i
pantaloni. Si inginocchia e me lo prende in bocca, mamma mai come spompina
bene. Sappiamo di avere poco tempo che siamo nell’unico bagno e qualcuno
potrebbe arrivare. Sono talmente eccitato che potrei venire, ma non voglio. Ho
un preservativo nei jeans e lo tiro fuori. Me lo metto mentre lei si abbassa i
jeans, e li in piedi la prendo da dietro mentre siamo in piedi, lei appoggiata
al lavandino. La situazione mi eccita tantissimo, si sentono i rumori dal piano
di sotto e la sbatto a perdifiato. Sento che sto per venire così mi sfilo,
tolgo il preservativo e le dico di inginocchiarsi che voglio venirle in bocca.
Lei non solo fa questo ma si toglie in un attimo al camicia (già aperta) e mi
dice che ne vuole un po’ anche in faccia e sulle tette. Benissimo, le infilo il
cazzo in bocca mentre con la mia mano dirigo il ritmo. Il primo fiotto lo
lascio nella sua bocca, poi subito sfilo e il secondo colpisco il viso. Finisco
gli ultimi colpi sulle tette come mi ha chiesto, non vorrei mai non
accontentarla in questo! Che bella scopata, nel bagno di casa della mia amica
poi! Guardo Kasia che se la ride mentre cerca di pulirsi lo sperma da viso e
tette usando delle salviette. Che bello quando alle donne piace farsi sborrare
in bocca e dopo che lo fai se la ridono di gusto! Ci risistemiamo e scendiamo
in salotto, prima io poi lei. Sguardi e sorrisi di intesa! La festa volge al
termine e ovviamente io spingo per il secondo round, e lei non si fa pregare.
Vorrebbe venire a casa ia ma io preferisco giocare in trasferta sul trombo,
così da potermela tagliare quando voglio (prima regola del trombo-free “sempre
trombare fuori casa tua”, e chi vuol capire capisca!). Andiamo da lei e appena
entrati si ricomincia. Grande limonate, vestiti che cadono, mi spompina di
nuovo con grande maestria ma stavolta converto in un 69 così da assaporare
questa patatina depilata a parte un ciuffetto biondo che resta! Ottimo sapore,
depilata alla perfezione, si vede che era pronta per la monta stasera.
D’altronde, aveva chiamato lei. Ho voglia di scoparla e lei mi dice di
prenderla da dietro mentre sta stesa sulla sua pancia. Metto il preservativo e
lei con un gesto apre il cassetto e prende il lubrificante, quando mi ha detto
“da dietro” non credevo di essere così fortunato! Incremo il preservativo e con
il dito anche il suo buchetto posteriore, per un paio di minuti la penetro così
per farla abituare e sento che già sta godendo. Amo le donne che godono a
prenderlo in culo! Adesso è il mio momento, con cautela ma decisione lo
introduco nel buchetto che è già pronto per me. Il primo minuto sto quasi fermo
ma poi sento che lo vuole così la stantuffo in libertà mentre sento i gemiti
sotto di me. Il buco è stretto e caldo, non saprei quanto è durato ma vengo
intensamente cercando di penetrarla più a fondo possibile. Stramazzo sul letto,
lei non si muove. Resta a occhi chiusi e si gode il suo momento di relax. Non
dico nulla ma ripenso alla serata. Dopo tre anni, in due ore mi ha spompinato
in un bagno, l’ho scopata in piedi, le sono venuto in bocca/faccia/tette e
scopato il culo. Direi che sì, è la candidata ideale per la notte fetish!
FINE FLASHBACK