In Italia il virus dell'Hiv infetta una persona ogni due ore. Diminuisce invece in assoluto il numero delle persone malate di Aids: oggi sono 4.000 all'anno. Rispetto a vent'anni fa le infezioni sono ridotte, ma è molto più elevato il numero dei sieropositivi viventi per effetto delle maggiore sopravvivenza legata alle terapie, divenute più efficaci. Oggi i sieropositivi sono 150mila, mentre i malati di Aids sono 22mila.
"È importante non abbassare la guardia - dice Enrico Garaci, presidente dell'Iss - e continuare a puntare alla prevenzione. Il problema è che, se da un lato le cure fanno passi avanti, manca la consapevolezza che il virus possa colpire chiunque. Basti pensare che sei persone su dieci scoprono di averlo solo quando la malattia è conclamata. Molti di questi sono stranieri: su 150mila persone sieropositive presenti in Italia, quasi due su tre non sono di nazionalità italiana".
Secondo l'Iss, nel corso del 2009 sono stati diagnosticati 4,5 nuove infezioni da Hiv ogni 100.000 residenti italiani e 22,2 ogni 100.000 stranieri residenti. Nella maggior parte dei casi la malattia si diffonde nel Centro-Nord. Un trend che è stabile da circa dieci anni.
Cambia anche l'identikit del malato di Aids, oggi è maschio, eterosessuale e quarantenne. Secondo i dati dell'Iss, infatti, è aumentata l'età media nella quale si contrae l'infezione: 39 anni per gli uomini e 35 per le donne. Gli eterosessuali, in genere, sono i più colpiti (65,4%). In 8 casi su 10 la principale via di trasmissione per il virus Hiv sono i rapporti sessuali non protetti che, però, continuano a non essere percepiti come a rischio, soprattutto dalle persone più adulte. E' questa una delle cause principali che aumentano le occasioni di contagio ed è per questo che, dicono le autorità sanitarie, è importante sottoporsi al test dell'Hiv.
Nel frattempo, i farmaci ci sono e funzionano. "In termini di nuove infezioni - dice Garaci - c'è stato un grosso calo che, dalla fine degli anni '80, si è man mano stabilizzato. I progressi farmacologici, però, hanno prodotto un effetto paradossale: aumenta il numero totale di persone infette e, con esse, anche il serbatoio di infezione".
"È importante non abbassare la guardia - dice Enrico Garaci, presidente dell'Iss - e continuare a puntare alla prevenzione. Il problema è che, se da un lato le cure fanno passi avanti, manca la consapevolezza che il virus possa colpire chiunque. Basti pensare che sei persone su dieci scoprono di averlo solo quando la malattia è conclamata. Molti di questi sono stranieri: su 150mila persone sieropositive presenti in Italia, quasi due su tre non sono di nazionalità italiana".
Secondo l'Iss, nel corso del 2009 sono stati diagnosticati 4,5 nuove infezioni da Hiv ogni 100.000 residenti italiani e 22,2 ogni 100.000 stranieri residenti. Nella maggior parte dei casi la malattia si diffonde nel Centro-Nord. Un trend che è stabile da circa dieci anni.
Cambia anche l'identikit del malato di Aids, oggi è maschio, eterosessuale e quarantenne. Secondo i dati dell'Iss, infatti, è aumentata l'età media nella quale si contrae l'infezione: 39 anni per gli uomini e 35 per le donne. Gli eterosessuali, in genere, sono i più colpiti (65,4%). In 8 casi su 10 la principale via di trasmissione per il virus Hiv sono i rapporti sessuali non protetti che, però, continuano a non essere percepiti come a rischio, soprattutto dalle persone più adulte. E' questa una delle cause principali che aumentano le occasioni di contagio ed è per questo che, dicono le autorità sanitarie, è importante sottoporsi al test dell'Hiv.
Nel frattempo, i farmaci ci sono e funzionano. "In termini di nuove infezioni - dice Garaci - c'è stato un grosso calo che, dalla fine degli anni '80, si è man mano stabilizzato. I progressi farmacologici, però, hanno prodotto un effetto paradossale: aumenta il numero totale di persone infette e, con esse, anche il serbatoio di infezione".
Personalmente il test per l'hiv (ma anche per l'epatiti etc.) non l'ho mai fatto, e andrebbe fatto! Non l'ho ancora fatto primo perchè sono pigro, secondo perchè mi cagherei sotto al momento di leggere l'esito dell'esame, terzo perchè mi sento in piena forma.
Insomma, nulla di nuovo sotto il sole, sono il solita idiota irresponsabile, penso come ce ne saranno tanti altri tra chi legge queste righe...