venerdì 22 maggio 2020
THAI 5 - DAY 12 - FESTEGGIANDO MALAMENTE UN COMPLEANNO THAI - by Enving
Optiamo per fare una gita
pomeridiana a Paradise beach. È una spiaggia a pochi km da Patong
con ingresso a pagamento (200 baht) e gratis solo per le donne Thai.
Prendiamo la navetta gratuita che ferma proprio davanti al centro
commerciale e in 15 minuti ci porta dritti alla spiaggia.
Con i ragazzi ci
sistemiamo nella seconda spiaggia, quella meno affollata. La sabbia
caraibica è il punto forte di questa spiaggia perché è finissima e
davvero bianca! Scatto delle bellissime foto, alcune le pubblico e
altre le mando in Italia ad amici e famigliari. Il Londinese
dormicchia al sole, mentre lo Stratega oggi è molto giù di corda
perché lo ha chiamato la ex storica mentre venivamo in spiaggia e
avevano avuto un battibecco abbastanza violento. Sto sulle mie e mi
rilasso alla grande, finchè non mi scrive Chalisa e mi dice di
essere in zona. Quando la vedo arrivare le vado incontro ma resto un
po’ deluso perché la ricordavo onestamente molto più figa. C’è
da dire che adesso è in costume, ciabatte e struccata, mentre io
l’avevo testata in serata quando era al top della condizione.
Diciamo che è ingrassata almeno 4 o 5 kg e s vedono abbastanza.
Salvo come al solito le tette grosse e rifatte e una faccia da porca
che racconta sempre una bella storia.Facciamo una passeggiata
sul lungospiaggia e sulla passerella sul mare mentre mi racconta
qualche news. Da qualche mese non lavora più come freelance perché
era troppo stressante e insicuro come business, quindi ha optato per
un più sicuro baretto tranquillo sul lungomare di Karon. Le cose non
le girano benissimo perché ha poche amiche e ha fatto fatica ad
ambientarsi, tuttavia clienti ne ha abbastanza e arrotonda facendo la
freelance a tempo perso. È una bella chiacchierata, non percepisco
menzogna in lei.
Torniamo in hotel,
doccia, ed usciamo subito perché siamo affamati come lupi. Per cena
optiamo per Song Pe Nong, uno dei miei cavalli di battaglia.
Ristorante asiatico per asiatici, infatti siamo sempre gli unici
avventori non asiatici. Si mangia molto bene e in gran quantità, a
prezzi variabili perché c’è anche una grandissima scelta di
aragoste e altri crostacei di valore. A fine cena mi pulisco la bocca
con un tovagliolo e scorgo uno strano rigonfiamento sul labbro
inferiore. Mi accorgo in maniera fulminea che si tratta di un herpes.
Purtroppo sono sempre stato soggetto a herpes labiali fin da quando
sono piccolo. È una cosa ereditaria che hanno altri in famiglia e mi
viene in seguito ad esposizione a sole forte, sia al mare d’estate
che in montagna d’inverno. Erano anni che non me ne veniva uno
perché ho trovato un’ottima crema protettiva che ne scongiura la
formazione. Infatti è molto strano e sono stupito che mi stia
venendo, perché ho sempre usato quella crema in questa vacanza. Nel
tragitto verso l’hotel cerchiamo una farmacia e la farmacista mi dà
una pastiglia da prendere due volte al giorno per cinque giorni e una
crema da applicare per altrettanto tempo, ma ogni sei ore. Costo
totale quasi 1000 baht, alla faccia del cazzo! Torniamo in hotel a
concederci il riposo dei guerrieri, quasi ben 2 ore! Ne approfitto
per iniziare la mia cura labiale, ma questa storia mi pare piuttosto
strana. Riposo male e con diversi sussulti, infatti mi sveglio
abbastanza cotto.
È mezzanotte e mezza e
mi vesto ancora mezzo rincoglionito. Scendo nella hall e c’è il
Londinese pronto per la serata! Si dice pronto a caricare qualcosa di
gradito dopo la deludente nottata precedente. Nel tragitto
raccogliamo lo Stratega e siamo già in Bangla a fare delle vasche
avanti e indietro. Optiamo per un baretto con biliardo, beviamo un
paio di cocktail e umiliamo il Londinese come al solito. Tra me e
l’altro è una sfida testa a testa.
Verso le 2 cominciamo a
fare sul serio e andiamo al White room. È un locale ottimo per bere,
ma la musica è spesso una merda. Ci sono tantissimi britannici e il
club non è neanche troppo grosso, ma per ubriacarsi è il top!
Stratega prende cocktail normale, mentre io e Londinese optiamo per
il famoso “bucket”, uno a testa, sia per prenderci una storta
notevole e sia per non attaccargli il mio fottuto herpes. Costo
dell’operazione 400 baht a testa, con mezza bottiglia di vodka
svuotata nel secchio e accompagnata da lemon io, redbull invece per
il Londinese.
Bevo con un po’
di fatica tutto quell’infinito vodka lemon e quando lo finisco mi
sento perlomeno alticcio. Alla fine io e Londinese ci siamo scolati
mezza bottiglia di vodka a testa in massimo mezz’ora, gloria a noi!
Alle 3 decidiamo che è ora di spostarci all’Illuzion.
Avevo
chiesto ai ragazzi di non andarci prima perché volevo essere certo
di non essere io a dover pagare il conto del tavolo al compleanno di
Chalisa. Visto che conosco le thai e il loro modo di festeggiare, non
sarei voluto essere lì al tavolo nel momento in cui fossero arrivate
le bottiglie con relativo scontrino. Una bottiglia all’Illuzion
sono almeno 3000 baht e non vedo perché mai dovrei essere io il
coglione che finanzia una serata a 6 troie di cui 5 sconosciute e una
della quale verificare ancora la prestazione! Scelgo infatti un
tempismo perfetto perché arriviamo che le bottiglie sono già pagate
e ben oltre la metà e sono addirittura due, una di gin e l’altra
di whisky. Ci uniamo alla feste e beviamo con loro, a spese
altrettanto loro.
Chalisa è tutta in tiro in un vestito nero con
gran scollatura e merce in mostra. Sono certo abbia respinto
moltissimi attacchi nel corso della serata, ma apprezzo mi abbia
aspettato! Delle sue amiche, tre fanno schifo, mentre le altre due
tutt’altro. Una è caruccia, forse un po’ su con gli anni e un
po’ piatta di culo, ma tette naturali molto importanti. L’altra è
decisamente top! Pantaloni bianchi, alta e magra, fisichetto che si
percepisce super tonico e di viso estremamente carina e curata. Se le
avessimo abbordate come sconosciute, io avrei sicuramente puntato
quella.
Chiaramente la circostanza è vincolante e non ho scelta, ma
anche Chalisa stasera mi ingrifa piuttosto e non vedo l’ora di
alzarle quel vestito nero e buttarla a 90 sul mio letto. Lo Stratega,
ancora pensieroso, nota una russa di suo estremo gradimento. Lui è
molto fissato con le est-europee ed in particolar modo con le russe.
Ne ha frequentate diverse nella sua città ed è rimasto ammaliato
dalla loro bellezza. Ne punta quindi una, anche a mio parere davvero
fighissima. Va ad approcciarla ma torna trenta secondi dopo
dichiarando un totale fallimento. Non è neanche riuscito a
comunicare perché la tizia non spiccica mezza parola di inglese e
lui di russo sa solo i fondamentali. Abbattuto e ancora sulle sue per
la ex, ci saluta e batte a casa in ritirata. Lui si è dato il ritmo
di una scopata ogni due giorni e vuole mantenerla fino alla fine.
Io
ballo con Chalisa ma non ci lasciamo eccessivamente andare perché la
situazione è di un certo tipo e ci teniamo il meglio per il dopo.
Londinese è lì, un po’ lesso che si guarda intorno e valuta il
parco vacche. Gli raccomando di andare da pantalone bianco, amica di
Chalisa, ma come suo solito tergiversa ed è insicuro. Glie lo dico
un paio di volte, prima che qualcuno glie la fotta, nel vero senso
del termine. Ormai ho una certa esperienza e capisco quando una è un
bel bocconcino. Sono sicuro che quella sia una grandissima scopata e
dopo il mio ennesimo invito, si decide e la acchiappa. Ballano anche
loro e il tempo scorre rapido! Quantifico il tempo passato insieme
all’Illuzion come massimo 45 minuti. Siamo arrivati tardi e la
serata era già bella inoltrata.
La festa continua adesso all’Empire,
cioè un locale semi-nascosto al piano sopra dell’illuzion, in una
sala adiacente. Ne avevo sempre e solo sentito parlare, ma non ci ero
mai andato anche perché non avevo capito da che parte si entrava e
come funzionava. In pratica mi spiegano Chalisa e un’altra sua
amica che se hai fatto almeno una bottiglia all’Illuzion puoi
accedere a quello che è una specie di privé, ovvero appunto
l’Empire. Quando sei all’entrata ci sono due addetti alla
sicurezza che ti mettono un braccialetto se appartieni a qualche
tavolo dell’Illuzion. Sono curioso di andarci e, anche se è tardo,
voglio vedere com’è questo locale di cui molti parlano. Infatti di
lì a poco arriva il solerte cameriere dell’Illuzion che prende le
bottiglie e ce le porta all’Empire. Noi lo seguiamo e all’ingresso
ci mettono dei braccialetti fluo, con i quali possiamo entrare. È
ancora presto e il locale è pieno solo poco oltre la metà, ma
inizio a snasare qualità in giro.
A metà pista vedo di spalle una ragazza con un
fisico spettacolare che balla molto sensuale. Faccio il giro per
vederla bene in faccia e quando mi sorride mi avvicino a parlarle.
Non riesco neanche a presentarmi che questa già si attacca a ballare
e strusciare, ma con mossa decisa le dico che per stasera sono
fidanzato e se ci scambiamo il contatto Line. Sorride e me lo
fornisce prontamente, al che le do un bacio a stampo e vado in bagno.
Le scrivo subito così si salva il mio.
ornando al tavolo penso a che cazzo di opportunità ci sono stasera
nel locale e quanto sia difficile dover scegliere in una situazione
come questa. Tornato al tavolo vedo che è tutto al sicuro, tanto ero
certo di non essere stato visto nei miei approcci perché li avevo
opportunamente fatti nel lato del locale nascosto alla vista da quel
tavolo. Ballo con Chalisa che mi sembra calda al punto giusto. Mi
sussurra porcherie nell’orecchio e mi lecca collo e lobo.
Probabilmente è un po’ ubriaca perché è molto più lasciva di
quanto mi ricordassi dallo scorso anno e da quello che avevamo fatto
prima.
Mentre va lei in bagno vedo che la prima delle due di Line mi
ha già scritto e mi ha detto di andare con lei già stasera. Le dico
che non posso perché sono con girlfriend stasera e lei di tutta
risposta mi manda una sua foto precedente a pecora in perizoma e mi
dice che non so cosa mi sto perdendo. Vacillo. Seriamente. Sono un
uomo debole davanti a tanta ostentazione di porcaggine e sarei
tentato di mandare in vacca la notte con Chalisa per provare il
brivido della pesca occasionale.
Chalisa torna e, guardandola, non mi
sento di fare questo colpo basso. Sono oltre le cinque del mattino e
propongo di andare, ma mi viene chiesto di aspettare ancora mezz’ora.
Londinese sta già andando e io tratto ancora per stare massimo una
decina di minuti. Ho una voglia matta di scopare e vorrei andare
dritto in stanza a sdrumare sta maiala come si deve. Scatta l’ora
concordata e faccio presente che sarebbe ora di andare e, un po’
controvoglia, saluta le amiche e ci avviamo verso le scale. Sono
quasi le cinque e mezza e il locale inizia a svuotarsi. L’Empire fa
serata dalle 3.30 fino alle 6, ma il massimo dell’afflusso lo si ha
intorno alle 4, mentre dalle 5 in avanti inizia a svuotarsi.
Arriviamo in strada e le propongo un mototaxi. Me lo rifiuta a
sorpresa e mi dice che vuole camminare. La guardo stupito e non
capisco come possa voler spararsi quasi 800 metri su tacco alto e
strada dissestata, oltretutto in piena notte e dopo aver bevuto. Mi
dice che le va così, e me lo dice con un tono secco
dell’insofferenza, cosa che non gradisco particolarmente. Dopo
qualche passo siamo ancora in Bangla e mi chiede perché ho sempre
avuto il cellulare in mano quella sera. Le dico che ho fatto un po’
di video della serata e qualche foto per conservare i ricordi. Mi
dice però che sono sempre stato sulla chat e ha visto che
messaggiavo con altre ragazze. Le replico senza problemi che sento
delle amiche di mete precedenti e ho mandato qualche foto della bella
serata. Mi dice ok, che se voglio altre donne posso andare a
prenderle e basta che glie lo dico. Inizia una mini discussione
basata sul nulla più totale e che taglio corto e in maniera anche
risentita. Si scusa con me dicendo che capisce e che non sono affari
suoi.
Camminiamo qualche centinaio di metri e si ferma, mi guarda e
scoppia a piangere. Inizialmente non capisco se è seria o mi sta
prendendo in giro. Poi vedo grosse lacrime solcare il viso e capisco
che la faccenda è seria perché sta tutt’altro che scherzando. Le
chiedo cosa c’è che non va e mi fa una piazzata epica sul fatto
che quello era stato il giorno del suo compleanno e che non le avevo
dedicato sufficienti attenzioni a suo dire. Aggiunge che si è
sentita trascurata e se l’era immaginato diversamente. Per un
attimo penso sia stata la mancanza di un regalo, ma fanculo, mica
faccio regali di compleanno alle mignotte thailandesi!
Mi giro e, senza pensarci un attimo di più, me ne vado
fuori, nelle prime luci dell’alba. Mi avvio lentamente per gli
ultimi metri che mi separano dalla reception. Non sono ancora entrato
e mi volto per vedere se mi ha seguito, ma noto che non l’ha fatto.
Mentre salgo in ascensore metto una X grossa come una casa su Chalisa
e mi prometto che sarà per sempre. Arrivato in stanza sono incazzato
come una iena e mi faccio una doccia fredda per sbollire un po’
prima di mettermi a letto. Sto a lungo sotto la doccia e rifletto a
fondo sui miei errori.
Capisco l’errore di una sera, ci potrebbe stare, ma qua
iniziano ad essere fin troppi gli scivoloni e gli inconvenienti di
questa vacanza. Tutto da giustificare con l’esperienza e con la
mancata lettura di alcuni segnali? Mah, non saprei. Del resto è il
quinto anno di fila che vengo in vacanza qua, com’è sta storia che
i primi anni era filato tutto maledettamente liscio? La fortuna del
principiante? Non saprei.
Sta di fatto che questa è la dodicesima
notte di vacanza ed è la quarta che non scopo. Lo scorso anno avevo
fatto quattordici su quattordici e che cazzo succede quest’anno?
Basta arrovellarsi, mettiamoci a dormire che è meglio! Prima di
dormire vedo che sul cellulare c’è un messaggio di Chalisa che mi
ha mandato l’emoticon con il dito medio.
Va boh, si fotta sta
troia, manco mi prendo il disturbo di considerarla, domani è un
altro giorno e spero avrò modo di rifarmi da questa dolorosa
debacle. Applico la crema sul labbro e vedo che purtroppo la
situazione è peggiorata molto, perché il gonfiore è aumentato e si
vedono le prime ferite. Osservo bene con somma attenzione la zona e
inizio a dubitare seriamente che si tratti di una normale herpes. Ne
ho avute a decine in vita mia e questa non assomiglia per niente a
nessuna di quelle.
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SCOPOPAGANDO IS BACKING!
Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...
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... fare un lavoro che ti piace molto e ti paga benissimo, uscire tutte le sere a far serata con gli amici e spendere tutti i soldi in cazz...
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Già che sono in ritardo sulla tabella di marcia, in piu' me l'han fatto sudare questo secondo orgasmo della serie, in tutti i sensi...
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Su e giu'. Sarei sempre giu', se non fosse per l'antidepressivo. L'effetto è alquanto surreale. Ho mollato gli ormeggi...
3 commenti:
serata storte possono capitare anche se quasi mezza vacanza è andata così aspettiamo l' epilogo. Thai girl a alcool è un binomio pericoloso, alla fine era troppo ubriaca e sarebbe stata una prestazione non positiva penso. Hai toccato due punti interessanti ossia le bellezze naturalistiche della thai (di cui mi piacerebbe godere ) e le russe- estiche che hanno invaso le località turistiche sia come freelance che come bordelli organizzati. Per me avrebbe poco senso caricare una caucasica in asia ma fanno bene alla varietà. Non sono mai stato da disco ma certi ambienti come il prive che descrivi meritano un giro. Anonimo "polemico"
Non pretendo di insegnare niente a nessuno perché si vede che di esperienza ne hai parecchia, però è sempre un rischio enorme portare in stanza una ragazza la sera del suo compleanno proprio mentre festeggia con le amiche. Io lascerei stare a prescindere. Se proprio ti ingrifava, avresti potuto prenderla un'altra sera, ma il richio di un inconveniente era oggettivamente alto. Forse nel secondo locale era il caso di avere avere il coraggio di mollare il colpo e buttarsi su qualcos'altro, ma posteriori sembra tutto molto più semplice! Credo comunque tu ti stia facendo una signora vacanza, a parte tutti i vari inconvenienti!
La selvaggia, torna da lei, rifalle il culo.
Non mi esce dalla testa.
Don cappella
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