sabato 11 luglio 2009

THE SHOW MUST GO ON

Toc-toc.
Due uomini vestiti di nero, con occhiali a specchio neri e i capelli neri stanno bussando con fare solenne alla porta della tua magione.
Apri la porta e ti trovi davanti questi due armadi. Noti che entrambi sono dotati di auricolari, con i cavi bianchi a moschettone che si perdono nei pressi di colli taurini.
Prima ancora che le loro mascelle squadrate si muovano per comunicarti il motivo della loro visita, sai già benissimo di cosa si tratti, e non ti stupisci quando quello che pensi possa essere il piu’ anziano tra i due (anche se sembrano due fotocopie) ti dice con tono monocorde:
“E’ ora che questa festa finisca e, per avere la certezza che ciò avvenga, Lei deve venire via con noi.”
Nonostante siano appena spuntate le prime luci dell’alba, gli occhiali a specchio di quello che pensi possa essere il piu’ giovane tra i due (anche se sembrano due fotocopie) sono talmente a specchio che riescono a riflettere la tua immagine: quello che vedi è il tuo sorriso amaro, ma al contempo sereno.
Non hai rimpianti, non hai rimorsi, non hai rancori.
Quella di stanotte è stata comunque una gran festa. Dal tramonto all’alba vi siete abbuffati e sbronzati, avete fatto il bagno nudi in piscina e danzato nello schiuma party, avete amoreggiato e fatto del buon sesso… e nella Valle gli echi di questa festa memorabile si sentiranno ancora per lungo tempo.
Si sappia che se dipendesse da te, questa festa non avrebbe fine e durerebbe per giorni, mesi, anni finanche millenni, che stavi lavorando ad altre fantastiche idee per rendere ancora piu’ grandiosa questa festa… ma è anche vero che immaginavi che, prima o poi, qualcuno avrebbe bussato alla porta di casa tua per farti porre la parola FINE a tutto ciò, con le buone o con le cattive.
Mandati da chi? Forse una vecchietta bigotta del quartiere infastidita dal baccano della festa? O dal religioso talebano (cattolico o islamicom non fa differenza), consapevole che il sesso è un grande nemico delle religioni monoteiste? Oppure il mandante è una donna giovane che non voleva partecipare alla festa, e che quando è venuta a sapere che il suo il suo compagno invero vi aveva partecipato di nascosto, si è voluta vendicare?
C’è chi addirittura sostiene che fare del facile sarcasmo nominando Reginetto della festa l’Utilizzatore finale che governa questa povera italietta, ti sarebbe costato ancor più astio e livore nei tuoi confronti, fino al diabolico complotto finale: coinvolgere una terza persona estranea e associarlo a questa festa, con il soggetto che “giustamente” trovatosi suo malgrado coinvolto, si è inacidito con te e con chi ti ha affittato la magione..
Il sapere non ha piu’ importanza oramai, mentre per un attimo ti scappa quasi da ridere in faccia agli imperscrutabili uomini in nero quando il tuo cervello ti evidenzia la similitudine che c’è tra te e la Bocca di Rosa di deandreiana memoria : entrambi avete portato un rivolo di acqua fresca in un mondo immobile, glassato di omologazione e ipocrisia.
Ma in realtà non era questo il tuo obiettivo primario, a te ha sempre e solo interessato inseguire il Santo Graal del tuo vero Io, per capire chi sei veramente e poter vivere così in armonia con te stesso: e far vivere qui alla festa una parte di te è stato terapeutico e ti ha aiutato molto per capire molte cose, permettendoti di comporre un altro pezzo del complicato puzzle.
E’ per tutta questa serie di cose che sei sereno quando rispondi:
“Va bene, pongo fine alla festa e verrò via con voi, ma prima fatemi salutare come si deve i miei ospiti, con questo ultimo saluto.”
Una festa per riuscire bene dipende dalle idee brillanti del padrone di casa, dalle sue capacità organizzative per riuscire a concretizzarle, e dal suo savoir faire nei confronti degli ospiti, ma tutto ciò è solo propedeutico per garantire il successo della festa: tutto dipende infatti dalle qualità di chi partecipa alla festa.
Dicono che i puttanieri siano individui bavosi, vecchi, laidi, privi di valori e sentimenti: credi che dopo aver letto queste mille storie (che ora non saranno piu’ visibili ma archiviate da qualche parte nel cyberspazio), anche il piu’ convinto dei tuoi detrattori, sarà quantomeno costretto a rivedere questo pregiudizio.
Durante questa indimenticabile notte hai conosciuto una marea di gente in gamba, con carattere, intelligenza, educazione, aspetto e lavoro piu’ che normali: ma come, e nonostante ciò, hanno partecipato alla festa?
Le statistiche dicono che sono 9 milioni gli italiani che hanno o che hanno avuto a che fare con il sesso a pagamento, ma perché non li vedi in giro? Semplice, questi 9 milioni di persone siete tutti noi, persone normalissime, e allora alla cara signorina che sta leggendo queste righe scuotendo la testa, pensando che “no, ma figurati, il mio Uomo è diverso, Lui non pagherebbe mai una ragazza per fare sesso!”, rispondi semplicemente con un sardonico sorriso.
Ringrazi tutti coloro che hanno lasciato un segno a questa festa firmando il libro degli ospiti, anche se spesso in forma anonima, timorosi di chissà che cosa. Hai fatto davvero tante belle conoscenze alla tua festa, e la cosa piu’ bella di questa lunga notte, che niente e nessuno mai ti toglierà, sono le amicizie vere e sincere che hai instaurato qui, durante questa festa: Amici leali, generosi, disponibili, socievoli, unici.
Senza dimenticare i tanti amici sparsi per l’Italia, ti riaffiora alla mente una cena che hai organizzato poco tempo fa invitando i sei festaioli della tua città, tutti tuoi cari amici. Nel mentre della gioiosa serata goliardica hai pensato che nessuno di questi ospiti festaioli, senza di te, si sarebbe mai conosciuto tra di loro e curiosamente noti che pur accomunati da un hobby, hanno tutte specializzazioni diverse tra loro: un esperto di cultura africana tanto da parlare una lingua locale, un patito delle sudamericane, un ragazzo così sensibile capace di innamorarsi piu’ di una volta di ragazze stradali, un macinatore instancabile di chilometri sulle strade notturne della città a caccia perenne di ragazze dell’est, uno che apprezza di piu’ le sortite in appartamento (magari con qualche orientale), ed infine l’esperto dei locali a luci rosse su al nord.
Fai attendere gli uomini in nero sulla soglia della magione, mentre torni di là, al cospetto di tutti i tuoi Ospiti, in attesa di notizie.
La festa come per incanto si è fermata, e tutti gli occhi sono puntati su di te.
Ti schiarisci un attimo la gola con un colpetto di tosse, ed inizi a parlare:
“Cari Amici reali, cari Conoscenti virtuali, cari Commentatori, e cari Lettori silenti: ci siamo tanto divertiti in questa memorabile festa, sono fiero e orgoglioso di esserne stato l’organizzatore e sono onorato di averVi avuto come miei Ospiti.
Spero che Vi siate divertiti e vi voglio ringraziare per aver partecipato a questa festa, stringendovi tutti quanti in un fraterno abbraccio virtuale.
Mi auguro che in un angolo del Vostro cuore, questa grande festa che finisce qui ed oggi, continui a battere per sempre.
Sapete benissimo che se fosse per me questa festa non finirebbe mai, e anzi si propagherebbe per le strade fino a colorare tutto questo mondo dominato (purtroppo) da persone intolleranti, ipocrite, e pertanto stupide.
Ma il tenere feste a basso volume per pochi intimi, nascondendosi come ratti, no grazie, ho visto che non fa per me. O tutto o niente, non m’interessa il poco, ed è per questo che considerato che questa festa non potrà mai più essere libera e senza vincoli come lo è stata fino ad adesso, scelgo il niente, e vi pongo ufficialmente fine.

Che il Libertinaggio sia con Voi.
Vi benedico nel nome di Scopopagando.
Il blog è finito: andate a scopare…
…pagando??? Non so, fate come piu’ vi aggrada, ma cercate di non dimenticarvi mai una cosa:
la donna che ti costa di meno, è quella che paghi!

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...