venerdì 29 maggio 2020

THAI 5 - DAY 15 - THE LAST DANCE - BY ENVING

Alle 12 suona la sveglia e mi sento addosso un mix di emozioni: da un lato sono triste perché sono iniziate le mie ultime 24 ore, ma da un altro lato sono carico per godermele tutte! Come prima cosa allungo le mani su quel corpicino sodo e flessibile. La folletta non ci mette tanto a svegliarmi e dopo qualche minuto siamo già a limonare pesante, in barba alle condizioni pietose del mio labbro. Con le mani lei cerca subito il cazzo e, sentendolo già pronto, si tuffa sopra.

Il suo pompino è vigoroso, molto più della sera precedente dove comunque non era stata certo soft. La lascio succhiare qualche minuto, ma quando inizio a diventare troppo sensibile mi incappuccio perché ho troppo voglia di sbatterla. La scopata è di nuovo buona, non risparmio nessuna energia e do il 100% di me stesso. Lei non fa una piega e lo prende tutto come una vera veterana senza mai lagnarsi della mia lussuria senza compromessi. Vedendo che regge bene, metto in mostra tutto il repertorio. Mani intorno alla gola, sculacciate fortissime, tirate per i capelli e una tenera brutalità che mi arrapa da morire. Cambiamo al solito molte posizioni e si lascia girare e rigirare come un calzino. La scopata dura veramente a lungo, forse una delle più lunghe della vacanza. Me la godo tutta, ogni centimetro e il feeling tra noi è davvero elevatissimo. Visto che gradisce avere il cazzo in bocca, la metto in ginocchio e la metto a succhiare per gli ultimi istanti prima di sborrare. Mi fulminasse dio se ne lascia scappare fuori mezza goccia. Tiene tutto e poi va in bagno a sputare nel lavandino. Onestamente dell’ingoio a me non frega nulla e mi va benissimo che vada a sputare là, zero problemi a riguardo.

La folletta mette la musica nello speaker, si mette a saltellare nuda sul letto e balla come se fosse la notte prima all’Empire. Sei proprio fatta così o ti fai di coca? Come ti viene in mente alle 13 di farti una scenetta così? Ah, l’energia e la freschezza dei suoi 20 anni! Anche se sono poco più grande di lei, però quel piglio sono già diversi anni che non ce l’ho più! Lei non ha da fare fino alle 16 e propone di passare un po’ di ore ancora insieme. In realtà per me andrebbe anche bene, ma lo Stratega se ne sta andando e voglio andare a salutarlo perché probabilmente non lo vedrò mai più in vita mia. È stato un grande compagno di viaggio e di divertimenti e tornerò a casa con un amico in più. Spiego la situazione alla rapida a Maneraat, che capisce al volo e on fa la minima insistenza. Le do i 1500 baht pattuiti ed è molto contenta! Mi saltella intorno anche sul pianerottolo ed è irrefrenabile! Nella hall la saluto con un bacio e si allontana saltellando su soi sansabai…..che matta!

Il Londinese è già a fare colazione con lo Stratega e quello a essere in ritardo sono io stavolta. Mi appropinquo a lavoro con passo spedito e sono curioso di sapere com’è andata la notte del Londinese! Arrivo da Coffee Club che sono già seduti a godersi una buona ma costosa colazione. Mi unisco e il Londinese sta raccontando della serata con la simil-pornostar. Tutto è andato bene e ha abbastanza soddisfatto i suoi standard. Non ne parla come della scopata della vita, ma il suo voto è più che sufficiente. Finita la colazione paghiamo e decidiamo di accompagnare lo Stratega alla fermana del pullman. Tra qualche minuto si trasferisce a sud di Phuket. Lui viaggia con uno piccolo trolley e la sua intenzione iniziale era passare quasi un mese in Thailandia cambiando luogo ogni 4/5 giorni. Il fatto di averci conosciuti ha cambiato un po’ i suoi piani e il suo modo di vivere la vacanza ma si dice molto contento di come è andata. Il pullman arriva puntualissimo e ci salutiamo. Ci ripromettiamo di vederci poi anche in Italia perché abitiamo a circa un’ora e mezza di macchina, quindi sono sicuro sarà fattibile. Ovviamente in Italia dovremo mantenere un profilo bassissimo e concordare insieme una versione attendibile per quanti ci chiederanno lumi riguardo la nostra vacanza e la nostra conoscenza.

Salutato lo Stratega io e il reduce andiamo a mangiare dallo svedese in una traversa della strada lungomare. È un locale che abbiamo scoperto per caso qualche anno fa e ci torniamo sempre molto volentieri. Bel localino con cibo buono e comodo, con un menu non troppo vasto in cui però i piatti sono ben studiati. Mangio una bella noodle soup con un ottimo pad ka pao di mare e dopo pranzo ci dedichiamo allo shopping e ai souvenir. Compro qualche canottieri e un paio di t-shirt più qualche pensierino da portare in Italia. Andiamo poi a comprare un’altra scatola di kamagra perché dall’Europa ce lo chiedono in tanti, quindi ce ne infiliamo una scatola a testa in valigia. Si sono fatte le 17 di pomeriggio e il Londinese ha un appuntamento con PN.

Lei per chi non lo sapesse è stata la sua grande fiamma dello scorso anno e lui è rimasto un po’ scottato dalle vicissitudini con lei. Quest’anno si erano sfiorati un paio di volte a Sud di Phuket (dove lei abita), però non si erano riusciti a vedere perché lo aveva bidonato due volte con scuse un po’ inverosimili. Adesso lei a quanto pare sta venendo a Patong per imprecisati “affari” e gli ha proposto di vedersi. Il Londinese è contento di questo ma, non essendo lei una troia ed essendo un vero e proprio appuntamento, non sa come gestire la cosa. Io valuto un attimo le opzioni a disposizione ma poi propendo saggiamente per un po’ di riposo. Stiamo entrando nell’ultima notte e non voglio correre il rischio di arrivarci corto o spompato. Ripiego quindi in camera e decido per un po’ di lavoro prima di mettermi a fare un pisolino.

In questa vacanza ho totalmente ignorato i miei clienti: non ho risposto a nessuno e avrò aperto si e no 3 volte la casella mail del lavoro. Visto che al rientro in Italia dovrò attaccare a lavorare poche ore dopo aver posato i piedi in aeroporto, decido di gestire un po’ i primi appuntamenti e portarmi avanti con il lavoro. Mi stufo dopo pochissimo e mi prende già male l’idea di doverci pensare. Decido che non è il caso di pensare al lavoro e mi metto a sonnecchiare. Dopo un paio d’ore vengo svegliato dal Londinese che mi bussa alla porta. Mi aveva chiamato un po’ di volte ma avevo il silenzioso e dormivo di buon gusto. Mi faccio una doccia e ci dirigiamo a cena allo street food della Bangla. Con PN non è andata benissimo perché non se l’è manco limonata. Lei lo ha raccolto in macchina e sono andati a giocare a bowling e bere in un locale che sapeva lei. La cosa si è conclusa lì e non c’erano i presupposti per chiederle di andare in hotel, o almeno lui non se l’è sentita. Si sono salutati e penso che la cosa sia finita lì per sempre perché me lo racconta molto molta amarezza e più di un briciolo di fastidio.

Finita la cena i vestiti puzzano terribilmente di fritto e di pesce, motivo per cui dobbiamo fare cambio abiti in hotel. Ne approfitto per tirare una bella cagata, ed era necessario visto che era qualche giorno che avevo qualche problema intestinale. È un mio limite da sempre: sono scarsamente regolare e basta che cambio un minimo il tipo di alimentazione che mi scombussola tutto! Mi vesto per l’ultima serata e camuffo al meglio il labbro terribile che mi è uscito. Ormai la certezza è granitica : mi sono preso qualche merda a forza di fare il porco in giro, perché questa è tutto tranne che un’herpes da sole!

Questa sera usciamo dall'hotel che è ancora abbastanza presto e optiamo per andare a giocare all'ultimo biliardo ai baretti del Tiger.

Decidiamo poi di andare all’illuzion a valutare com’è la situazione in loco: è l’ultima notte, non sono concessi errori di sorta. È sabato notte e l’alta stagione è alle porta, l’Illuzion è troppo imballato e non si riesce neanche a camminare. Totalmente impensabile a quest’ora in questa situazione di riuscire a tirar su qualcosa di buono. Anche le varie pro sembra che siano un po’ in difficoltà a farsi caricare e rendersi visibili ai clienti in mezzo a un mare di turisti occasionali. Quindi propongo al Londinese una vasca in altri locali, tanto è ancora presto.

Ne giriamo un paio tra cui Sugar, White Room e Hollywood, ma niente per cui valga la pena restare o spendere ulteriore tempo. Al Tiger vedo Nana, rigorosamente con ennesimo cliente appresso. Mi fa un cenno con l’occhio e mi indica di guardare il cellulare. Lo controllo ma vedo che non c’è nulla sopra, sul momento non capisco. Dopo un paio di minuti mi arriva un sms di Nana e mi dice che ci vediamo davanti al bagno delle donne. Casualmente mi trovo a pochi metri da lì e la vedo arrivare. Mi è venuta a salutare. Si ricordava che questa era la mia ultima sera e ha colto l’occasione per salutarmi. Mi dà un grosso abbraccio e mi augura un grosso in bocca al lupo per il futuro, sperando di rivedermi ancora prima o poi. Non nascondo che la cosa mi fa molto piacere. Ok è una puttana. Fa il suo lavoro e ha una miriade di clienti. Però è una brava ragazza e trascorrere del tempo con lei è sempre divertente. Nana è la classica ragazza con la quale passerei anche una giornata da qualche parte qua in Italia, eventualmente anche senza secondi fini di carattere sessuale. È una ragazza intelligente, molto pratica, gran professionista e si sa muovere in tutte le situazioni, mi fa piacere avere un buon rapporto con lei. La saluto con entusiasmo e spero davvero che il futuro le possa riservare il meglio. Terminato il commiato è ora di darsi da fare.

Andiamo nel locale dell’ex Seduction e flirto con una. Non è male, ma dopo qualche minuto a ballare e strusciarsi mi rendo conto che non mi ha fatto scattare in testa quel qualcosa in più. È una bella ragazza e probabilmente uscirebbe una discreta scopata, ma sul momento non mi sento di rischiare. Il Londinese è sempre alle calcagna e non accenna a voler prendere una per la notte. Dice di essere a posto con la sera prima e di non aver bisogno o voglia di scopare. Onestamente non so come sia possibile voler chiudere in bianco l’ultima notte di vacanza a Patong.

Ho qualche possibilità aperta sia su Line che su Whatsapp, ma decido che voglio tastare la merce con mano prima del noleggio. Ci spostiamo allora nuovamente all’Illuzion e stavolta è molto più vivibile. Sono le 2 e mezza e non è più tempo di tergiversare. Interagisco un po’ in giro ma niente di eccessivamente meritevole di menzione e molte conversazioni si chiudono con un sorriso dopo qualche battuta e qualche palpata che mai non guasta.

Ad un certo punto un tizio superubriaco che avevo già visto prima barcollare tra la gente viene portato fuori di peso dalla sicurezza e, nel trambusto generato una ragazza arretrando mi pesta un piede. Si gira per scusarsi e quando la guardo in faccia riconosco in lei una di quelle con le quali avevo messaggiato su Tinder nei giorni precedenti. Non sono sicuro al 100% sia lei, ma la somiglianza è notevole e addirittura quel vestito color pesca mi sembra di ricordarlo forse addirittura nella foto profilo. Accetto le sue scuse e le chiedo se è Ju. Mi guarda stupita e mi chiede come faccio a saperlo, al che le mostro Tinder e dice di ricordarsi di me ma di non avermi riconosciuto. Faccio finta di credere a questa minchiata, l’avrei detta anche io al suo posto.

Ju avrà da poco passato la trentina, ed è molto curata. Smalto e make up impeccabili, profumo perfetto e sembra essere uscita di casa 30 secondi fa, cosa che potrebbe probabilmente essere. Ha lunghi capelli neri e occhi altrettanto scuri. È alta circa 160cm e sta in piedi su un tacco molto alto. Ha un vestito color pesca/cachi molto attillato che le mette in risalto il fisico davvero longilineo. Dice che non beve alcool e che non le piace eccessivamente ballare. Le chiedo quindi cosa ci faccia in un locale simile e mi dice chiaramente che fa la freelance e cerca clienti. Come attitudine mi pare un po’ freddina e forse eccessivamente tirata, ma è davvero carina e sembra una bambola. Decido quindi di correre il rischio anche se sono consapevole che è probabilmente un missile.

L’idea che ho in mente ha anche un piano B, e se dovesse andare male, posso seguire quello. Il piano consiste nel proporre uno short time con la possibilità di estenderlo a long time nel caso mi trovassi bene e, se le cose non saranno di mio gradimento, farò ancora in tempo a tornare qui e prenderne un’altra ancora, tanto sono da poco passate le tre ed è sabato, quindi l’Empire tirerà facile le 6 del mattino. Se con questa dovesse andare davvero di merda, forse io prima delle 5 potrei essere di nuovo già qua a pescare. Prima di portarla via mi informo un attimo del tariffario perché questa manza è una che potrebbe anche sparare altissimo. La richiesta è onesta tutto sommato : 1500 baht per ST e altri mille se voglio tenerla in LT fino a domani. Affare fatto Ju, seguimi pure nella mia tana.

Saluto brevemente il Londinese che con mia grande sorpresa decide di fermarsi in solitaria nel locale per un’ulteriore bevuta. Per ottimizzare i tempi le propongo al volo un mototaxi, perché non mi pare una che puoi far camminare con quei tacchi. A sorpresa mi risponde che è provvista di nientemeno che una macchina. La andiamo a recuperare ed è proprio accanto alla fine della Bangla. Per essere riuscita a posteggiare lì deve averlo fatto poco prima perché per diverse ore della serata quella zona è totalmente irraggiungibile. In macchina ha tutto il kit della puttana, con tanto di beauty per varie ed eventuali. 5 minuti dopo siamo nella hall e saliamo in stanza dopo la consueta registrazione.

Entrati in stanza ci sistemiamo sul letto e parliamo con un po’ di calma e lontani dal rumore della notte di Patong. Anche alla luce è una bellissima ragazza, con una cura incredibile dei dettagli e del suo corpo. La cosa che mi lascia perplesso è la sua eccessiva professionalità e, seppur molto bella, pare un po’ trovarsi lì davvero solo per lavorare freddamente. Mi fa presente che non ama certi generi di cose e che lo precisa perché in passato ha avuto pessime esperienze con clienti un po’ “rude” come dice lei. Capisco subito che non sarà una scopata memorabile e che certe porcherie dovrò purtroppo tenerle chiuse in un cassetto perché non è la tipa giusta per farle.

Probabilmente la cosa migliore di questa scopata sarà scoparsi una gran figa, ma davvero una di quelle che potrebbe fare la modella se avesse quei 10 centimetri in più di altezza. Vado a lavarmi io e poi tocca a lei. Inizio ad allungare le mani e ravanare in zona accappatoio ma non la bacio sia a causa del mio labbro in condizioni disastrose, sia perché ho la sensazione che lei non ami questa cosa e che potrebbe addirittura togliersi. Il bocchino che mi fa è mediocre. Molta mano, poca bocca e zero affondi o impegno. Le mie perplessità prendono forma, è un mezzo missile.

Riacquisto un po’ di morale quando si toglie l’asciugamano : una figa strepitosa. Raramente in vita mia ho visto un fisico così naturale e così tonico. Un seno che definirei perfetto, una terza bella piena con una simmetria e una forma eccezionale. Un ventre piatto con un leggerissimo segno di addominale, ma tutto molto sexy e senza risultare fastidioso. Il culo è una semicirconferenza piccolina, ma marmorea. Gambe magre ma muscolose, con caviglie molto fini e piede smaltato impeccabile. Una vera bambola, un capolavoro della natura, sicuramente mantenuto con tantissime ore in palestra e con sacrifici a tavola. Dimentico la sua scarsa attitudine e lancio ad assaporarmi quel dono della natura. La tizia si lascia andare un po’, ma rimaniamo sempre mentalmente distanti e poco coinvolti. Se non fosse sta figa pazzesca, la manderei a cagare per l’impegno scarso e per i paletti eccessivi che mette. La scopo con foga e ferocia, quasi come se la volessi punire per il suo essere così professionale e sbrigativa. Ovviamente mi posso scordare schiaffi e tirate di capelli, ma provo a godermela comunque. Cambiamo molte posizioni e la pistono con tutte le forze che ho. La scopata si protrae per lunghissimo tempo, ma sono lontanissimo anche solo dall’idea di venire. Dopo una buona mezz’ora di simpatica ginnastica, Ju mi chiede a che punto siamo e le dico molto onestamente che si deve impegnare di più se vuole farmi venire.

Capisce il messaggio e fa qualche concessione in più. Andiamo avanti ancora almeno altri 20 minuti e in vita mia non ho mai fatto così tanta fatica a sborrare. Sicuramente la responsabilità è anche del preservativo (non sono abituato a scopare gommato in Italia) e anche dei 15 giorni di vacanza a ritmo direi “intenso”. La scopata penso superi l’ora e con estrema concentrazione riesco finalmente a venire. Lei sembra quasi sollevata dalla cosa e si complimenti per la prestazione e per la tenacia. Per un attimo sono tentato di dirle che la colpa/merito è tutta sua, ma poi lascio perdere perché sarebbe una provocazione del tutto gratuita. Si fa la doccia prima lei e poi vado io.

Quando torno lei è ancora nuda e si sta mettendo sotto le coperte. Pare intenzionata a restare, allora mi accomodo a fianco lei e con molta poca galanteria le faccio presente che non le ho mai dato l’ok per il long time. Lei mi chiede cosa voglio fare e le esprimo educatamente la mia volontà di dormire da solo. Lei controlla il telefono e mi chiede di poter restare lì a dormire perché è tardi e non se la sente di andare a casa a quell’ora. Io capisco benissimo che la sua volontà di stare lì è quella di prelevarmi altri 1000 baht, perché ormai sono le cinque e mezza del mattino e lei non farebbe in tempo a rivestirsi e tornare fresca fresca a trovare un altro cliente in Bangla.

Vedendomi titubante rilancia anche a un’aggiunta di soli 500 baht anziché i 1000 chiesti inizialmente. L’empatia con Ju è stata pari a quella che ho avuto con la tapparella difettosa, quindi probabilmente non la farei restare neanche gratis. Gli spiego che sono stanco e che non amo dormire con una donna con la quale non c’è confidenza e lei mi chiede il perché allora avevo parlato di LT. Vuoto il sacco e le dico che, seppur lei sia bellissima, non è il tipo di prestazione che piace a me nel letto.

Con la professionalità che già avevo notato, accetta la cosa da gran signora, non si scompone, prende i 1500 e va in bagno a rivestirsi e ci mette due ore. Come se non bastasse, esce e si ferma ancora qualche minuto a parlare. Noto con sorpresa che non se l’è per nulla presa, anzi la vedo sciolta e disinvolta nella conversazione, anche se da me non riuscirà mai più a estrarre un euro di valore. Ci salutiamo neanche troppo freddamente e scende da sola a riprendersi il documento. Controllo l’ora, sono le 6.10 e tramonta quindi ogni mia possibilità di andare a terminare gloriosamente la nottata.Poco male, sono sfatto letteralmente dal sonno e mi faccio volentieri una bella dormita in solitaria prima del lungo volo di ritorno. Messaggio il Londinese e gli dico che scenderò all’ultimo istante valido per fare il checkout, cioè alle 14 perché ci era stato concesso quello tardivo.

Mi aspettano quasi 8 succose ore di sonno e sto per mettere il cellulare sul comodino quando vedo arrivare una videochiamata. Maneraat. Ore 6.15 del mattino. Rispondo e sta matta sta guidando il motorino nelle prime luci dell’alba. Non si sente un cazzo di quello che dice perché sta andando abbastanza forte e il vento si porta via le sue parole. Si ferma e mi dice che vuole venire a dormire da me. Le dico di no, che sono stanco e mi sto per addormentare. Mi dice che non voglio perché sono in compagnia secondo lei, allora le inquadro il letto e vede che sono da solo. Mi dice che allora vuole esserci lei su quel letto. Le ribadisco il no, e per convincerla le dico che se viene non le do neanche un euro. Dice che non le frega un cazzo dei soldi e che sta venendo lo stesso, tanto si ricorda il numero della stanza e viene anche se non voglio. Mi sbatte il telefono in faccia e allora mi metto a dormire, tanto sta squinternata stava scherzando.

Passeranno una decina di minuti e mi stavo per addormentare quando sento bussare alla porta. Non ci credo dai. Vado lentamente alla porta e mi trovo Maneraat sul pianerottolo che saltella e sorride. La faccio entrare. È vestita in modo assolutamente casual. Pantaloncini neri corti aderenti e un top bianco con sotto un reggiseno sportivo nero. Niente tacco, scarpe da ginnastica bianche. Il trucco è appena accennato e sembra una che si sia svegliata da poco e non abbia avuto voglia di sistemarsi a dovere. Tra mille risate e buffe espressioni facciali , mi racconta che era stanca dopo il lavoro e si è addormentata vestita sul letto. È stata svegliata alle 5 dalla sua coinquilina che le ha detto che dovevano andare in Bangla a prendere una sua amica ubriaca. A supporto della sua storia mi mostra le ultime foto in alto in galleria con foto e video di una delle tizie della sera prima che era vistosamente ubriaca e si reggeva in piedi a malapena. Sullo sfondo c’erano alcune delle ragazze della sera prima e la stessa Maneraat che compariva a sprazzi ed era vestita esattamente com’è adesso. Dice infine di aver portato a dormire la sua “drunk crazy friend” e di non avere sonno perché voleva giocare un po’.

Detta da un’altra quella storia mi sarebbe parsa strana, ma le credo anche in virtù delle foto e dei video. Non che mi interessi molto cos’ha fatto nelle ore prima, io alla fine devo tacere e pensare a cosa ho fatto io. La spedisco quindi nella doccia e quando torna tutta nuda e mi salta addosso le chiarisco che sono stanco e vorrei dormire. Mi dice per scherzo che sono vecchio e noioso e che lei ha voglia di giocare. Le dico che domani mi sarei svegliato un po’ prima e che avremmo potuto fare quello che voleva. Sembra un po’ contrariata ma mi dice ok e si mette sotto le lenzuola. Faccio altrettanto e spengo la luce. Appena mi sistemo mi si attacca e inizia a molestarmi. La allontano ma con scarsa decisione e al che lei decide di fare la mossa vincente. Scende e mi prende il cazzo in bocca. Così, dal nulla. Senza dire una parola, senza una carezza, un bacio, un abbraccio, niente. Semplicemente si tuffa lenta sotto le coperte e se lo infila in bocca.

Non riesco a resistere a questa impetuosa dichiarazione d’amore e va beh, allora scendiamo a patti con la freschezza di questa ventenne. La lascio succhiare per un lungo periodo, perché quella foga e quella vivacità mi dimostrano che a lei, quel cazzo, piace. La tecnica non sarà la migliore della vacanza, però ci mette molta passione e molto impegno e a me piace. Quando torna su sono così arrapato che, in barba al mio labbro disastrato, le caccio limoni profondi e lei contraccambia. La ravano per bene e noto che è bagnatissima, praticamente un lago.

Mi ingoldono rapido ed è l’ultimo preservativo rimasto nel cassetto, giusto al pelo! Ne esce una gran bella scopata con un perfetto feeling. Maneerat se la scaldi ti da una gran prestazione e ti lascia fare qualsiasi cosa. La pesto duro e il protocollo trova ovviamente piena applicabilità. Mi spingo oltre e le infilo anche un dito nel culo quando è sopra di me. Lascia fare anche se sento che quel culetto è davvero strettissimo. Sono certo che non ci è mai entrato nulla più di un dito o forse due. Nonostante l’ora e le condizioni di stanchezza riesco ancora a far tremare quel letto e a darci con le ultime residue energie rimaste. La piazzo a pecora e con gli ultimi colpi che ho in canna vengo con una sborrata notevole, direi sorprendente visto che è l’ennesima delle ultime 24 ore. Maneraat ha il fiatone e la vedo stremata. Vuoi vedere che sono riuscito a consumare le inesauribili pile di questa procace ventenne? Doccia rapidissima insieme e all’alba delle 8 del mattino ci addormentiamo abbracciati stretti, con la luce piena del giorno che filtra leggermente dalla spessa trama della tenda.


martedì 26 maggio 2020

THAI 5 - DAY 14 - EVITO L'UBRIACA STUNNER E MI GODO FOLLETTO – by Enving

Quando suona la sveglia mi sento stanco per aver dormito meno di 4 ore, ma la consapevolezza di avere questo bocconcino di fianco mi fa svegliare piuttosto in fretta e di buon umore.

Mi avvicino e inizio a toccarla un po’ ma dopo qualche minuto non c’è nessuna reazione da parte sua. Mi faccio più insistente e presente e si gira dall’altra parte. Allora mi alzo, apro un pochino la pesante tenda e faccio filtrare un po’ più luce. Nessuna reazione.

Vado in bagno a lavarmi i denti e darmi una rinfrescata dopo la breve dormita e faccio appositamente un po’ di rumore per darle una sveglia. Torno dopo qualche minuto e tutto è esattamente come prima. Allora scosto ulteriormente la tenda e faccio molto più chiaro all’interno della stanza, poi mi rimetto a letto vicino a lei. Torno alla carica, questa volta in maniera più decisa. Lei si sveglia, ma pare ancora stanca e infastidita dalla luce e mi chiede cosa succede. Le dico che non succede niente, ma che dopo dovrò andare in spiaggia e che quindi bisogna darsi da fare adesso. Prende il telefono, guarda l’ora e mi dice che è presto e che vuole dormire ancora un po’. Le dico che non possiamo perché poi verrebbe tardi e non mi piace fare le cose di fretta, se ne frega altamente e si mette a dormire.

Mi sento totalmente scoglionato da questa situazione e allora mi alzo e mi metto a preparare le cose da portare in spiaggia, così da fare più veloce dopo la scopata e non arrivare nuovamente tardi. Finisco in qualche minuto e torno a letto, ma non ho un cazzo da fare, per cui prendo il telefono e curo un po’ di corrispondenza sia con le altre puttane sia con i miei compagni di viaggio che sono già attivi. Qualche minuto dopo lei si sveglia, prende l’asciugamano e va in bagno. Sento la doccia aprirsi e controllo l’ora: c’è ancora tempo per farsi una bella scopata! Peccato che lei torni in stanza completamente vestita, scarpe incluse. Ci guardiamo qualche secondo con sguardo interrogativo.

Le chiedo cosa sta facendo e lei mi dice che se ne sta andando perché le ho detto che è tardi. Capisco subito che lei ha ben chiara la situazione, ma vuole approfittarne e fare la furba perché si è svegliata con i coglioni girati. Le spiego bene la situazione e replica a tono che è già vestita e non ha alcuna intenzione di svestirsi. Tiro fuori 1.5k baht e glie li porgo, dicendole che può andare. Mi fa notare che mancano mille. Le dico che 2.5k erano pattuiti per un long, ma che abbiamo fatto uno short. Mi dice che la colpa non è sua, ma mia che ho avuto fretta. Aggiunge che il long time non prevede di essere svegliata di fretta e con la forza dopo aver dormito meno di 4 ore. Le ribadisco che la sera prima era stata informata della sveglia alle 10.30 e che se non avesse voluto fare un long sarebbe bastato dirlo chiaramente e avremmo pattuito cifra per uno short, quindi di prendere quei 1,5k e levarsi dai coglioni.

Si mette ad urlare fortissimo quelli che penso siano insulti in Thai. Prende una bottiglietta di acqua poggiata sul tavolo e la tira con dubbia forza contro il muro opposto, ma ben lontano dal sottoscritto. Inizia a urlare dicendo che gli italiani sono tutti uguali, che cercano sempre di fregare le ragazze e che siamo gente di merda da evitare. Provo a mantenere la calma e spiegare per l’ultima volta con calma che quella era la cifra concordata per un long time e che avevamo fatto solo uno short, per cui non c’era motivo di pagare un long time per una sola scopata la sera prima. I miei tentativi sono vani perché lei prende un altro oggetto che non ricordo cosa fosse e lo scaglia per terra, aggiungendo che se non la pago avrò gravi conseguenze e ritorsioni. Faccio un attimo un respiro e valuto la situazione con lucidità: non mi frega un cazzo dei soldi, 30 euro non mi cambiano la vita, ma mi da fastidio dover cedere ai piagnistei di una troia viziata e che sta provando a fare la furba. Opto tuttavia per il buonsenso, cioè evitare di avere casini in terra straniera dove io gioco palesemente fuori casa. Decido di darglieli, ma di farlo a modo mio.

Prendo il portafoglio dal comodino, estraggo tutte le banconote piccole che ho e a suon di 100, 50, 20 baht glie le butto tutte per terra davanti ai piedi una alla volta, mentre scandisco bene in inglese “ora ti pago perché mi hai rotto abbastanza il cazzo e voglio che tu te ne vada il prima possibile. Tieni però a mente il fatto che tu sei soltanto una troia e io ti pago per un servizio, servizio che tu fornisci in modo scadente e approssimativo. Adesso sei giovane e ancora carina quindi avrai molti che ci cascano la prima notte, ma tempo qualche anno nessuno ti cagherà più e allora sì che dovrai andare a fare un lavoro serio, ma per il momento rimani solo una puttana che vale molto ma molto meno di quello che ti sto pagando. Qua a Patong ci sono ragazze molto meno belle di te, che chiedono molto meno e con le quali in camera si sta molto meglio perché sono professioniste e persone molto migliori di te. 1000 baht per me non sono niente, per te sembra che cambino la giornata, quindi prenditi questi spicci e levati dai coglioni che oltre una puttana viziata sei anche una morta di fame”.

Lei incassa tutto senza interrompermi e senza dire una parola, mentre si inginocchia e raccoglie tutte le banconote che cadono lente una alla volta. Non so neanche bene quanto le abbia dato, ma sicuramente meno dei 1000 richiesti perché potrei aver avuto circa 800 in banconote di quel piccolo taglio. Finito di raccoglierle le mette in borsa e mormora qualcosa in thai, esce insultandomi e sbattendosi dietro la porta. Una bella uscita di scena, non certo però come me la sarei aspettata.

Mi faccio una doccia con calma estrema, tanto ho tutto il tempo del mondo adesso. Mentre sto lì sotto la doccia penso che queste cose possono sempre capitare, a tutti! Capita di trovare la puttana lunatica, quella viziata e quella che si sveglia con la luna storta. Probabilmente questa le aveva tutte e tre insieme e infatti una reazione così da nevrotica non mi era mai capitata in cinque anni. Pazienza, fa curriculum anche questo e archivio presto la cosa come una botta di sfiga.

Vado a bussare al Londinese alla camera attigua ed è sul letto che gioca al cellulare, ieri non ha scopato e mi stava aspettando. Mi chiede come mai provenivano urla dalla mia stanza e gli dico che lo ragguaglierò dopo, così non sto a ripetere tutto per lo Stratega dopo. Ci avviamo verso il centro commerciale Central alla fine della Bangla e lì ci aspetta lo stratega. Mentre facciamo il classico brunch con cornetti e caffè freddo shakerato con ghiaccio, racconto l’assurda vicenda mattutina e convengono con me sul fatto che possa capitare beccare la puttana pazza e sclerata. Lo Stratega ha raccolto una da lui ritenuta “discutibile” al TaiPan alle 5 di mattina e han fatto shortino per 1200 baht. Dice di aver speso molto poco, ma che la tipa valesse effettivamente quello, per cui andava bene giusto per una svuotata al volo.

Dopo il ragguaglio sulle vicende notturne, ci dirigiamo in spiaggia. Quest’oggi il tempo non è eccezionale perché il cielo non è limpido e molte nuvole passano spesso ad oscurare il sole. Decidiamo quindi di rimanere in zona e optiamo per la spiaggia di Patong. A me quella spiaggia non piace affatto: sporca, affollata, caotica, piena di venditori di qualsiasi cosa che ti molestano ogni 30 secondi, insomma non il posto giusto per rilassarsi dopo una nottata non indimenticabile. Prendiamo 3 lettini e un ombrellone al costo totale di 300 baht e ci sistemiamo in ultima fila, così da poter usufruire dell’ombra delle palme retrostanti.

C’è un po’ di vento che spazza via le nuvole per cui esce un sole caldissimo e sento la pelle bruciare tutta. Il problema al labbro è peggiorato ulteriormente e adesso ci sono diverse bolle, alcune delle quali già mezze cicatrizzare con delle croste giallastre. Una vera merda, anche solo da vedere. Per l’ennesima volta deduco in maniera ormai incontrovertibile che non può trattarsi del sole, ma con buona probabilità di qualche lieve infezione batterica trasmessa da Nana o da una delle altre ma se dovessi puntare le mie fiches le metterei quasi tutte su di lei. Continuo la terapia a base di pastiglie e crema e pare che in effetti vada un po’ meglio. La farmacista del resto mi ha chiaramente detto che sarebbero serviti almeno quattro o cinque giorni e non stava sbagliando. Oltre al danno c’è anche la beffa del rischio di essere trattato come un appestato, ma fortunatamente di sera con il buio e un po’ di burro-cacao riesco a mascherare bene il mio essere lebbroso. Ovviamente se le ferite dovessero essere aperte, dovrò accuratamente evitare di limonare in giro come un porco per evitare rischiosi contatti sangue-saliva. La giornata passa così tra una dormita e una bestemmia.

I miei due compagni di viaggio mi vedono un po’ giù per le varie disavventure e provano a rincuorarmi. Sto comunque molto nel mio oggi perché sono molto poco loquace e non voglio rovinare la bella atmosfera di gruppo che c’è. Non l’avrei mai detto ma lo Stratega e il Londinese sono molto in sintonia e, pur essendo due persone totalmente diverse, si trovano bene uno con l’altro ed è nata una bella amicizia, al contrario di ogni mio proposito. Nel pomeriggio inoltrato il Londinese deve andare a fare una commissione per un conoscente che ha ordinato un certo prodotto. Lo Stratega decide di accompagnarlo e io ripiego verso casa perché sento il bisogno urgente di cagare e mi metto in modalità “pausamerda” (chi ha visto i film di American Pie sa di cosa parlo). Galoppo verso casa a lunghe e rapide falcate e in 10 minuti sono sul cesso, ma arrivo appena in tempo, quindi pericolo scampato.

Realizzo che mancano 48 ore alla fine della mia vacanza e io ho ancora diverso liquido seminale da voler espellere e fortunatamente ancora molti baht in tasca da rovesciare su Patong e le sue viziate puttanelle. Sento inoltre un gran desiderio di rivalsa dopo l’ennesima notte un po’ sfigata e quindi mi voglio adoperare per rimediare.

Dai miei mille contatti del telefono pesco la carta “Ao”. L’avevo matchata qualche giorno fa su Tinder e mi ero salvato il suo contatto Line poiché la ritenevo potenzialmente interessante. Avevamo un po’ chattato nel corso del pomeriggio e ipotizzato una possibilità di short time nel pomeriggio inoltrato. La convoco quindi nella mia tana per le 18.30 e ci pre-accordiamo per uno short time alla cifra di 1500 baht. Per essere a Patong non è cifra eccessiva, anche perché avendo vicina la scadenza della fine vacanza e avendo speso quasi 200 euro in meno del preventivato fino a quel punto, non sto più a guardare i 10 euro più o meno, cazzo me ne frega.

La scendo ad aspettare nella hall e puntualissima arriva con il suo scooter. Ao è magra, circa 160cm, poche tette ma un gran bel culo. Dichiara 32 anni e quando porge la carta di identità in reception vedo che è effettivamente del 1987. Di viso è molto orientale con lineamenti marcati e zigomi molto pronunciati. Ha l’apparecchio ai denti sia sopra che sotto e veste short di jeans, scarpe da ginnastica bianche e una canottiera verde. È truccata poco ma è molto carina anche al naturale. Gradisco quello che vedo e quindi sono felice di farla salire in camera.

Parliamo un po’ del più e del meno e mi dice di avere un figlio di 8 anni avuto in Isaan con un thai. Mi dice anche di aver lavorato per qualche anno in vari centri massaggi un po’ in tutta la Thailandia, così ne approfitto per testare la sua tecnica. Va a farsi una doccia e io mi metto comodo sul letto. Torna e inizia il massaggio: è effettivamente brava e la lascio fare per lunghissimi minuti, prima sul retro e poi mi volto. Quando si siede sopra di me, il mio uccello è già di marmo da un bel po’ e colgo l’occasione di farle cadere l’asciugamano da dosso. Come sospettavo di tette ce ne sono poche, però il ventre è piatto e muscolo e il culo davvero sodo.

Allungo le mie perverse mani su quel corpo ambrato e lei passa presto a succhiarmi il cazzo. È brava nel suo lavoro. Grande lavoro i lingua e di labbra, poca mano e ottimo risucchio. Gradisco molto e dopo non quantificabili minuti la stoppo per non riempirle anzitempo la bocca. Me la voglio scopare come si deve e quindi mi faccio incappucciare. La scopata è più che buona con lei che dà il meglio di se quando sta sopra. Si mette con le gambe rannicchiate in modo molto particolare e riesce a viaggiare velocissima per diversi minuti senza stancarsi. Mi godo molto quel movimento di bacino e passo poi prima in altre posizioni e poi a pecora. Il meglio di me lo do a bordo letto quando la metto a 90 con il culo che sporge fuori. La prendo con forza dai fianchi e picchio come Mike Tyson ai bei tempi. Non si scompone eccessivamente nonostante le mie martellate poco rispettose del fatto che non siamo mai stati amici di vecchia data. Quando sento che potremmo esserci la rimetto a succhiare visto che era particolarmente avvezza alla pratica. Non fa una piega e si mette a mangiare il cazzo con tenacia e dedizione. A breve sento incontrollabile la voglia di sporcarle la faccia non troppo angelica, e così vanno le cose: un bel mix di bocca e faccia, ma non sembra curarsi troppo della cosa perché continua indisturbata a succhiare. La devo poi staccare io quando sento che l’uccello è troppo sensibile e la cosa iniziava a darmi i brividi lungo la schiena.

Ci facciamo docce separate, la pago, ci salutiamo con qualche chiacchiera e le auguro ogni bene possibile e non. È andata esattamente come dovrebbe andare uno short time pomeridiano con una presa a scatola chiusa dal web. Con quelle del baretto/massaggio è diverso, c’è un modo diverso di interfacciarsi e di capire l’eventuale feeling, qua va un po’ tutto a caso e la pesca random è sempre un brivido. Stavolta è andata più che bene e torno ad essere di ottimo umore, bravo Ao.

Guardo l’ora e vedo che è tardissimo, sono le 21 passate. Alla faccia dello shortino, la tipa è stata quasi 3 ore! Mi vesto alla cazzo con i primi vestiti che trovo e mi precipito a cena con i ragazzi da Song Pe Nong. Loro mi stavano aspettando ad un baretto a metà strada e non sembrano curarsi del fatto che io sia notevolmente in ritardo. A cena mangiamo bene, tutto a base di pesce e mi concedo anche qualche esperimento culinario su cose e salse che non avevo mai provato. A cena parliamo del più e del meno ma poi la discussione si incentra sul Londinese e sulle sue problematiche nel trovare una donna, con qualsiasi finalità.

Essenzialmente i problemi che lo attanagliavano in Italia sono gli stessi che ha a Londra. È attivo sessualmente da più di 15 anni e la sua relazione più lunga è durata quattro mesi. Escludendo la Thailandia e qualche sporadico viaggio sessuale in est Europa, esce una cosa della quale avevo già il sentore, ma della quale non avevo mai parlato con lui: non ha ancora mai scopato a Londra da quando è salito e parliamo di diversi anni. Sono abbastanza shockato dalla cosa, ma ancor di più dalla distorta percezione che ha il Londinese della realtà. Si lamenta che non trova donne disposte a scopare o anche a valutare una relazione, ma se non pucci mai fuori il naso di casa per sbaglio è ben difficile conoscere qualcuno di interessante. Le sue poche interazioni sono con le colleghe al lavoro e qualche sporadica chat su Tinder o affini, tutte cose che non lo hanno mai portato da nessuna parte. Se aggiungiamo il fatto che ha un carattere tutto suo, che è testardo come un mulo e che fa difficoltà a prendersi cura di sè stesso, non mi stupisce che non riesca a trovare una donna disposta a interagire con lui a vario titolo. Il Londinese per me è un amico e mi dispiace molto vederlo crucciarsi così di questa situazione. Essenzialmente io e lo Stratega siamo d’accordo totalmente, ma non c’è verso di fare ragionare quell’ottuso del Londinese. È rimasto molto segnato nel passato da una relazione a senso unico, un suo grande amore mai ricambiato. Si è costruito un castello mentale clamoroso a riguardo e penso che a distanza di moltissimi anni (parliamo di tempi precedenti al suo trasferimento in UK) sia ancora pesantemente segnato dalla vicenda. Ogni tanto si fa scappare qualche mezza ammissione a riguardo, ma non ne parliamo mai perché so che l’argomento è ancora doloroso e non ne parla volentieri. Qua più che i consigli da amico miei e dello Stratega, servirebbe qualche seduta da uno psicologo specializzato. Lui fa il duro ma e non lo ammette, ma io ho compreso bene la situazione. Il colmo lo tocchiamo quando se ne esce con “ma si ma cosa mi importa della figa, se arriva bene, altrimenti mi va benissimo farmi una sessione impegnativa ai videogame, tanto è uguale per me”. Londinese, ma vattene affanculo vah! La buttiamo tutti sul ridere che è meglio.

Dopo cena cambio rapido di abiti perché spesso questi ristoranti thai emanano un fortissimo odore di cibo e camicie e polo assumono un fastidioso odore che poi mi porto appresso tutta la sera/notte. Come prima scelta visto che non è tardissimo iniziamo a fare un po’ di “fondo alcolico” andando a giocare a biliardo e bere ai numerosi biliardi sotto il Tiger. Sfide incrociate a tre con un paio di cocktail a testa e solita umiliazione del Londinese, mentre parità sostanziale tra me e lo Stratega.

Mi viene presto voglia di puttane e così ci spostiamo di qualche decina di metri per andare a bere in uno dei numerosissimi baretti del complesso del Tiger. Ne scegliamo uno con ragazze giovani e con clima di grande festa. Ordino un Long Island e fa meno schifo di quanto avessi preventivato. Appena me lo servono arriva una tipina minuta ma molto carina di viso e iniziamo a parlare un po’. I primi minuti sono abbastanza neutri e la conversazione è la classica, poi iniziamo a giocare un po’ e a provocarci vicendevolmente. Mi chiede da bere ma, sospettando debba andare presto a ballare sulla pedana, le dico che glie lo offrirò quando scende. Così infatti accade: sale subito a ballare e mi smena quindici minuti il culo davanti al naso, a meno di mezzo metro di distanza. Scende e non posso fare a meno che offrirglielo. Nel frattempo alcuni farang allo stesso baretto suonano ripetutamente la campana e arrivano diversi shottini. Quando arriva il cocktail lei si fa più audace e mi si siede addosso. Inizio quindi a ravanare in modo non esattamente soft, ma non va una piega neanche quando vado nei punti caldi. La tipa non è male, ha un gran bel culo ed è sciolta, ma qualcosa non mi convince di lei e il mio sesto senso da puttaniere mi dice che non è buona idea ingaggiarla. Decido quindi che i 180 baht del suo ladydrink servono esattamente a quello per cui li sto usando, ravanarla per bene a piacimento. Stiamo lì una ventina di minuti accoccolati uno sull’altra a strusciare e toccare. Lei prova anche a cacciarmi un limone, ma lo schivo a causa delle condizioni del mio labbro. Il fatto che abbia provato il limone mi fa capire che non sono visivamente troppo infetto, altrimenti se ne sarebbe ben guardata. Ottimo feedback per la serata! Dopo aver capito che non verrà caricata e che non verrà pagato un altro drink per lei, mi saluta con un sorriso e si allontana.

Decidiamo quindi di spostarci al white room a bere e valutare la situazione. Sto white room non è che sia tutto sto locale chissà che, però il barista sulla destra appena entrati, fa dei cocktail che sono davvero una potenza! Ci butta dentro un sacco di alcool e il gusto è sempre ottimo! Quindi ci rechiamo nuovamente da lui e prendiamo tre gin tonic. Stasera niente secchiello perché voglio essere bello lucido e non rischiare di scegliere male la troia da tirarmi in camera stanotte. stiamo lì una mezz’ora abbondante e noto la ragazza che avevo già visto due sere prima. Ha cambiato abiti e look, ma la riconosco al volo. È proprio una figa spaziale, ma come già detto in precedenza sono certissimo che è un missile atomico gigantesco. Non mi sfiora neanche l’idea di tentare l’approccio, il bonus “nottate di merda” in questa vacanza me lo sono già giocato in almeno un paio di occasioni.

Ci spostiamo all’Illuzion ma lo Stratega ci saluta anzitempo. Non si sente molto in forma e l’indomani dovrà trasferirsi a Sud di Phuket. Verrà nei prossimi giorni “adottato” da Joe e dal Ligure e passerà con loro il resto della sua vacanza a godersi le spiagge e il relax a Sud di Phuket. Ne rimarrà molto soddisfatto e, sorpresa delle sorprese, ingaggerà come ragazza di riferimento niente meno che l’analfabeta Atii. Non sarò io a consigliargliela, ma anzi lo verrò a sapere in una divertente telefonata che faremo qualche giorno dopo quando io sarò ormai rientrato in italia. Salutato lui, ci fiondiamo all’Illuzion e sono carico a molla.

Voglio una vera maiala per la serata. C’è in corso una gara di twerk tra turiste sul palco e una quindicina di ragazze, nessuna thai, sbattono il culo e si dimenano. Colgo l’occasione per fare qualche video sul telefono e oggi a mente lucida riguardo quei video e penso che mi sembrano più troie queste di quelle altre thai che lo fanno proprio di lavoro. Magari è solo un’impressione ma con il senno di poi forse sarebbe stato divertente caricarsene una per la notte e provarla. Il fatto è sempre il solito : ci va tempo, devi pagare un po’ da bere, devi star dietro alla situazione e sperare che tutto vada per il meglio. Si rischia di investire così una serata per un risultato poi incerto. Non mi va l’idea.

L’illuzion come al solito è troppo imballato di gente, per cui optiamo per visitare altre due o tre disco della Bangla e tornare lì quando ci sarà più spazio di manovra. In un’ora facciamo il giro dell’Hollywood, del Tiger, e di quella nuova che hanno aperto al posto del Seduction, adesso mi sfugge il nome. Quest’ultima un po’ migliore delle altre, ma niente di irresistibile. Approcci ne faccio 2 o 3, ma nessuno mi convince che valga la pena portarlo avanti. Torniamo all’Illuzion sperando la situazione sia migliora e in effetti così è. Meno gente, meno turisti, più pro sono arrivate rispetto a prima. Dal piano rialzato scorgo una perla, un vero gioiellino ad un tavolino vicino alla consolle sulla destra. Indico al Londinese che chiaramente non vede e non capisce chi intendo, per cui lo mollo al suo destino e vado in missione. La tocco su una spalla, si gira, mi guarda e mi sorride e ci presentiamo. Non capisco un cazzo di cosa mi dice. Neanche il nome. Non so se la colpa sia sua o meno, ma complice la musica fortissima non si capisce un cazzo. È una figa notevolissima: altezza media, lineamenti non troppo marcati, occhi neri, capello castano alle spalle, una perfezione fisica incredibile. Veste un sottilissimo vestito bianco e un tacco vertiginoso scuro. Quel vestito è così sottile che riesco a sentire ogni dettaglio del suo corpo. Ha un perizoma molto essenziale e non indossa il reggiseno. Ha due pere naturali sode e grosse, faccio fatica a capire che perla ho per le mani. L’unico vero problema è che non capisco una fava di cosa dice. Mi rivolge la parola spesso e volentieri ma non capisco mezza parola. Annuisco ma la comprensione è nulla.

Dopo qualche minuto ci spostiamo in un’altra zona del locale dove ci sono alcune sue amiche che hanno un tavolo rialzato con un paio di bottiglie di vodka Belvedere. Mi invitano a bere con loro e accetto visto e considerato che è una delle mie vodke preferite. Sono 4 o 5 ragazze lì al tavolo del privè, di cui un’altra molto carina oltre a lei. Oltre a me c’è un altro farang, circa mio coetaneo, scambiamo giusto due parole. Sto un po’ lì a bere e spupazzarmi questa figa. Non riesco a resistere senza limonarla e, incurante del mio labbro le caccio diversi limoni spinti. Balliamo un po’ e lei si muove davvero da maiala. Sbatte il culo sul cazzo con nonchalance e fa movenze di bacino da vera troia. Questo fare da porca stona un po’ con il suo viso davvero fine, ma è perfettamente in sintonia con il vestito da zoccola che ha. Capisco anche che è ubriaca perché è lenta nelle reazioni e poco presente in alcuni frangenti. Finchè è in queste condizioni posso valutare se prenderla, ma non voglio assolutamente tocchi più alcool. Il Londinese mi tempesta di messaggi e mi stressa per chiedermi dove sono e all’ennesima telefonata gli do le coordinate. Mi raggiunge in pochi minuti e si unisce alla festa, pur dichiarandosi non interessato agli altri prodotti presenti al tavolo. Si complimenta inoltre con me per la qualità della scelta.

La serata all’Illuzion finisce presto e veniamo braccialettati prima di trasferirci sul retro all’Empire. Ci viene assegnato un bel tavolo a bordo pista e le ragazze lasciano noi 3 a guardia di borse e bottiglie perché vanno in bagno. Stanno via un bel po’ e quando tornano riacchiappo la mia conosciuta fighetta della quale non ho neanche poi chiesto il nome. Balliamo, limoniamo e parliamo di cifre. Vuole 3k per long time. Accordati al volo, ne avrei dati anche quattro sinceramente, è davvero perfetta e non vedo l’ora di vederla nuda. La serata procede e nella mezz’ora successiva mi gusto il mio bocconcino, anche se la sua coordinazione è peggiorata rispetto all’inizio. Le ho dovuto togliere di mano il bicchiere almeno un paio di volte tra l’altro. Il Londinese ha catturato una di un tavolo attiguo al nostro ed è la classicissima scelta-tipo del mio amico Londinese: la puttana-pornostar. Alta, over30, tettona rifatta, tatuatissima, labbra carnose rifatte, insomma la classica pornostar milf. Si sono accordati per 2.5k e staranno nel locale ancora un po’.

Alle 4 e mezza io e la mia sconosciuta fighetta siamo ai saluti e la sua amica (che mi sembra un po’ la capa della situazione), mi dice di prendermi cura della sua amica perché ha bevuto troppo ed è ubriaca. Non mi piace per nulla questa raccomandazione e quindi mi riservo il diritto di decidere una volta usciti dal locale. Nel fare i due piani di scale che ci portano alla strada, le sue difficoltà di deambulazione sono evidenti. Non va dritta, si inciampa, ride confusamente a voce alta, insomma è palesemente ubriaca. Arrivati in Bangla riparo sotto le scale di ingresso all’Illuzion e la faccio sedere su una sedia che trovo lì. Mi inginocchio, la guardo dritta negli occhi e scandendo molto lentamente e a voce alta le chiedo se è ubriaca e se è in condizione di venire in camera a farsi scopare come si deve. Mi da un bacio e mi dice di si. La invito quindi ad alzarsi da sola dalla sedia e seguirmi verso l’hotel. Nel farlo si inciampa e cade di lato, rotolando per terra e si solleva totalmente il vestito. Nel raggio di 15 metri ci sono fortunatamente solo io ad assistere allo show perché rimane praticamente nuda. Escono dal vestito anche due pere PERFETTE, forse le più belle che io abbia mai visto in vita mia. Questa ragazza è fisicamente ed esteticamente perfetta, ma mi ha appena dimostrato come non sia in condizione di venire in camera. La decisione è presa, ed è dolorosissima.Devo fare il “reso”, come su Amazon quando ti accordi di aver fatto un acquisto errato.

Impreco con tutte le bestemmie che so quando realizzo che devo rinunciare a questo vero e proprio gioiello, ma è troppo rischioso portarsi in camera questa tipa in queste condizioni. Come minimo non mi fa scopare e mi sbocca in stanza, lasciamo perdere, ma a malincuore per davvero. Saliamo al contrario le scale e mi chiede dove andiamo. Non gli rispondo e me la trascino di peso dietro a fatica visto che fa fatica ad andare dritta. Le sue amiche ostentano sorpresa quanto ci vedono riapparire ma la scarico velocissimo alla boss dicendole che non è in condizione di lavorare e non voglio portarmi un’ubriaca in stanza. La boss ci rimane male e mi dice che avrei dovuto prendermene comunque cura. Le dico esplicitamente che cerco una da scopare, non una di cui prendermi cura, sono in vacanza, non a fare il babysitter. Saluto e mi dileguo velocemente, tanto è pieno di figa e alternative ce ne sono un sacco.

Il Londinese mi vede di nuovo in giro da solo e mi viene a chiedere come mai. Lo ragguaglio e gli dico che ci vediamo l’indomani. Ci salutiamo e torna dal suo puttanone. Faccio un giretto esplorativo e vengo agganciato da numerosissime tipe. La metà subito scartate, altre tenute temporaneamente in stand-by in attesa di evoluzioni. La mia attenzione viene nettamente attirata da un tavolino a lato della pista. Ci sono cinque ragazze molto giovani, occhio e croce 20enni, vestite in modo molto sportivo, ma che ballano molto bene. Mi avvicino e vado dritto da quella che mi pare più carina.

Maneerat, 21 anni, dall’Isaan. Cameriera presso un ristorante in Nanai, sulle colline dietro Patong. Mi presenta tutte le amiche, delle quali dimentico immediatamente i nomi. Tra loro, altre due me le sarei scopate volentieri, una delle quali era in ballottaggio con lei. Ma scelgo lei perché mi pare sveglia e molto vivace. È vestita come un pantacollant nero molto aderente e sopra ha una specie di canotta-top di quelle che si usano in palestra. Ha delle scarpe bianche da ginnastica. Di viso è carina, un bel sorriso. Ha la pelle ambrata e come altezza non penso arrivi a 160cm. Hanno una bottiglia sul tavolo ma bevono poco, piuttosto fumano tanto il Narghilè. Mi metto al tavolo con loro, bevo e ballo con lei. Questa ragazza ha una vitalità e una vivacità incredibile, non si stanca un attimo di saltellare qua e là. È lucidissima perché non ha toccato alcool, anzi assaggiando dal suo bicchiere noto che beve semplice coca cola. Questa cosa mi fa moltissimo piacere e spero che trasferisca nel letto tutta questa vitalità. La mezz’ora successiva passa tra risate, balli e videochiamate dei vari sponsor. Almeno 3 o 4 giovani ragazzi stranieri, videochiamano su whatsapp alcune delle ragazze e loro inquadrano la pista, il tavolo con le amiche e loro stesse, ovviamente da sole. I tizi sono soddisfatti, parlano brevemente e poi attaccano. Maneerat mi spiega che alcuni sono fidanzati delle ragazze, altri solo amici. Tradotto nella nostra lingua, sono sponsor o lo stanno per diventare. Lei dice di essere single e che non vuole un fidanzato perché le piace ballare, fare festa e stare con le sue “sisters”.

Questa tipa sembra un fumetto, è davvero troppo buffa. Alle cinque e qualcosa le chiedo di andare e dopo 10 minuti ce ne andiamo insieme senza parlare di prezzi. A piedi ci incamminiamo verso l’hotel, tanto è provvista di scarpe da ginnastica e con la forza che ha questa ragazza è capace di arrivare all’aeroporto a piedi secondo me. Nel tragitto parliamo, scherziamo e ridiamo un sacco. È davvero molto simpatica. Le chiedo del prezzo e mi dice che posso scegliere io, che non le importa della cifra. Le chiedo lumi a riguardo e mi dice che non è una puttana, che va solo quando vuole con chi le piace e se ritengo di non pagarla che viene lo stesso. Però mi dice che al ristorante guadagna solo 350 baht al giorno quando lavora, quindi se le voglio dare una mano lei è contenta. Mi dice inoltre di non avere figli e che quindi non deve mandare soldi da nessuna parte, però vuole farsi le unghie e capelli nuovi domani e che il costo di tutto sarebbe 1300 baht. Quindi non è una puttana, però mi chiede dei soldi implicitamente. Quindi tecnicamente è una puttana che dice di non esserlo, va beh non voglio metterla in difficoltà, le dico che se ci divertiamo stanotte per bene domani le do 1500. È molto contenta di questo accordo e mi saltella intorno per festeggiare.

Che soggetto sta ragazza, mi fa morire dal ridere! Lascia il documento in reception e vedo che è del 1998 e si chiama davvero Maneerat. Penso sia una delle poche ragazze conosciute in Thailandia in questi anni che mi abbia detto il suo vero nome. Così a pelle mi sembra una ragazza di una naturalezza e una spontaneità disarmanti. Non ho colto pretattica in lei, non mi ha dato il minimo segnale di scaltrezza o di altra finalità se non quella di viversi una notte pazza e i suoi vent’anni. Sono certo che se io decidessi di non pagarla non farebbe neanche mezza piega e se ne andrebbe comunque saltellando. Mentre ho tutti questi buoni pensieri per lei saliamo in camera con l’ascensore e iniziamo a giocare e darci frecciatine ancora sul pianerottolo. Entrati in stanza esce un mix tra scherzi molto puerili e porcherie anche abbastanza pesanti. Andarsi e fare la doccia è abbastanza difficile con lei che fa la matta nel letto e il tempo scorre così veloce, ma mi sto divertendo quindi nessun problema. Ravanando qua e là senza troppo pudore, noto che ha un perizoma molto striminzito e non porta reggiseno. Rimando sorpreso in positivo da questo intimo minimale perché ciò garantisce che, anche da nuda, non ci dovrebbero essere sorprese poco gradite a livello fisico, di tonicità e forme.

In un suo attimo di distrazione con il telefono mentre cambia genere di musica, riesco ad alzarmi e andare nella doccia. Sono di ritorno qualche minuto dopo e va prontamente lei a lavarsi. Quando torna si mette in fondo a letto, mi guarda negli occhi e lascia cadere a terra l’asciugamano. La ammiro tutta nuda nella sua bellezza. Ha davvero un bel fisichino: alta direi 160 centimetri forse scarsi, ha delle belle tette sode e proporzionate. Non sono certo grosse o vistose, ma sono molto ben fatte e rotonde, quasi la perfezione secondo i miei standard. A differenza del pensiero comune, non amo le tette grosse e sgraziate o cadenti. Preferisco una seconda soda e onesta a una quinta molle che arriva all’ombelico. Il mio prototipo ideale di ragazza è abbastanza skinny con qualche forma, quindi difficilmente tiro nel letto delle tettone o delle chubby perché non sono il mio tipo. Lei mi piace molto e guardandola in faccia si capisce subito che ha voglia di fare sul serio.

Non mi faccio pregare e iniziamo a darci dentro: i preliminari sono focosi e appassionati, con lei che fa un gran lavoro di poca e di lingua. Nonostante la giovane età ci sa fare piuttosto bene ed è decisa nella sua azione. Succhia con passione e voracità e mi fa troppo eccitare guardare le smorfie che fa quando le tengo ferma la testa e glie lo infilo fin dove posso. Andiamo avanti diversi minuti e quando sento che è un po’ stanca e inizio a percepire un po’ i denti capisco che vuole essere scopata.

Mi ingoldono e scivolo dentro che è una meraviglia. Maneerat è bagnatissima e si scopa che è un piacere. Essendo piccola e molto flessibile si può scopare in qualsiasi modo e andiamo avanti moltissimo tempo in diverse posizioni. Lei alterna momenti attivi dove vuole stare sopra e controllare, a momenti dove è totalmente in balia del mio protocollo di sottomissione e si lascia fare tutto! Nei vari giochi colgo anche l’occasione di infilarle un pollice nel culo e darle il ritmo di scopata soltanto con il pollicione infilato nel culo. Che spettacolo!

Visto che ansima forte e faccio fatica a contenere tutti quei rumori, decido di sborrare in piedi mentre la impalo davanti allo specchio. La metto quindi faccia contro lo specchio e spingo con tutta la forza che ho. Lei mi guarda attraverso il vetro con sguardo arrapato e inizia a leccare lo specchio con fare da superporca. Per me quello è il punto di non ritorno, è l’atto estremo che mi richiama la sborrata, ormai potente e incontrollabile. Esplodo dentro di lei con una sborrata imperiale e ricordo distintamente che il piacere è fortissimo e dura a lungo.

Mi stacco da lei che sono totalmente stremato e prosciugato da qualsiasi forma di energia. Riesco a raggiungere la doccia e buttarmi sotto l’acqua corrente fresca. Ero un bagno di sudore nonostante il perfetto climatizzatore di quella bella stanza. Lei mi aspetta sul letto e, quando torno a sdraiarmi, giocherella e ride. Ci mettiamo sotto le coperte e parliamo un po’. Io sento la palpebra potente che cala sull’occhio e faccio fatica a stare dietro alle sue frasi. Lei mi vede un po’ così e cosa decide di fare per tenermi sveglio? Scende a succhiarmi il cazzo! Ovviamente lascio fare ma, appena lo vede un attimo barzotto, questa matta vuole di nuovo essere scopata. Io faccio fatica a capire dove lei possa trovare tutte queste energie ma probabilmente aver dormito tutto il giorno l’avrà pur aiutata! Sinceramente non ho voglia di riscoparla subito e, complice la stanchezza, uscirebbe una scopata mediocre. Visto che l’ho incannata molto bene, non vorrei rovinare il ricordo della prestazione. Declino gentilmente e le prometto che l’indomani come prima cosa glie lo avrei piantato di nuovo tutto e lei ridacchia, mi ringrazia e mi dice che voleva nuovamente scopare perché le era piaciuto molto

Questa ragazza mi è piaciuta molto perché è una vera forza della natura: esplosiva, giovane, vitale, entusiasmata e sempre positiva. Non è sicuro una che ti fa annoiare. Sicuramente non è molto matura o affidabile, però ho passato del tempo molto divertente con questa pazzerella. La scopata è stata diversa da come mi sarei aspettato perché è stata molto più porca e spinta di come me la sarei aspettata, cioè totalmente funny. Invece è stato un piacevolissimo mix e sono contento di averla caricata. Il sonno mi impedisce di godermela e sono certo di essermi addormentato mentre lei ancora stava parlando.

lunedì 25 maggio 2020

THAI 5 - DAY 13 - LA BELLA MADRE CINICA - by Enving

Mi sveglio relativamente presto, ma sono ancora di cattivo umore per l’esito della serata precedente. Tutto era andato liscissimo fino all’uscita dal locale, ma poi aveva preso una piega negativa imprevedibile.

Con gli altri ci diamo appuntamento allo Starbucks del Jungcelyon, ma il Londinese è in ritardo e quindi riporto allo Stratega per sommi capi la vicenda della sera prima. Si dice dispiaciuto per il finale. Arriva il Londinese e mentre si beve un litro di caffè americano ci ragguaglia sulla sua nottata con la giovane dai pantaloni bianchi. È andato tutto molto bene ed è soddisfatto della scopata e del feeling. Lo ha definito però “nulla di eccezionale” e ha aggiunto che la tipa “non era il mio prototipo ideale”, ma sono sicuro che anche da nuda era un gran bello di figa e infatti il Londinese conferma.

A lui però piace il genere “pornostar”, se possibile tipo “milfone”. Infatti la sua puttana ideale è una over 30 con tatuaggi, tette grosse, non importa anche se rifatte, e aria da vera puttana. Ha inoltre piacere che lo soddisfi seguendo esattamente il suo copione mentale e che poi si levi dal cazzo alla svelta appena lui ha sborrato e si sente soddisfatto. Non potremmo essere più diametralmente diversi su questo. Io amo le teen slanciate, magre ma con qualche curva al punto giusto. Mi piacciono under30 e non me ne frega molto delle tette grosse, l’importante siano naturali e ben fatte. Non amo i mignottoni eccessivamente vistosi e adoro i culetti sodi e rotondi, possibilmente non troppo grandi. Inoltre mi piace un social time brillante e spontaneo, adoro dormire con la fighetta nel letto e godermela tutta la notte con carezze e abbracci. Lo Stratega ascolta silente le nostre dichiarazioni e si dice d’accordo con me per la parte estetica, con il Londinese per quella comportamentale.

Chiarito questo, dico chiaramente al Londinese che mi tocca invidiarlo per la prima volta in questa vacanza, perché la sua troia dai pantaloni bianchi sarebbe stata la mia fighetta ideale per il long time e sono certissimo sarebbe uscita una top scopata. Con il senno di poi avrei chiaramente sfanculato Chalisa e mi sarei buttato sull’altro. Amen, ormai andata.

Optiamo per recarci oggi a Kamala beach e, sistemati alcuni dubbi relativi al trasporto, optiamo per un taxi privato che dividiamo in 3. Trattiamo andata e ritorno per 1000 baht totali, quindi diviso 3 fanno 10 euro tondi a testa. Kamala non è proprio vicinissimo e ci impieghiamo un po’ per arrivarci, complice anche un po’ di traffico. L’inculata di Patong è che ci sono posti di blocco ovunque per i motorini e i poliziotti thai non vedono l’ora di contestarti ogni minima infrazione per ottenere la consueta stecca, la cui entità varia a seconda del tipo di reato stradale commesso. Io non ho la patente internazionale necessaria per guidare, e mi secca ogni volta dover sganciare 500 baht a ogni posto di blocco per corrompere il tizio di turno. Quindi rinuncio allo scooter ma per raggiungere le spiagge belle in zona è un po’ uno sbattone.

La spiaggia di Kamala è molto bella e oggi per nulla affollata. E’ lunga anche se non è particolarmente larga e il mare è di mio gradimento perché piuttosto calmo e con acqua trasparente. Camminiamo qualche centinaio di metri per poi fermarci a prendere tre lettini presso un tizio davvero molto gentile. 100 baht a testa per lettini e ombrelloni e ci viene dato il permesso di usare la doccia calda sul retro. Gli altri vanno a mangiare ancora qualcosa, ma io non ho fame e li aspetto sul lettino.Ne approfitto per mettere la crema sul labbro gonfio e, dopo ennesima ispezione approfondita, comprendo in modo chiaro che non si tratta di classico herpes solare. È stato sicuramente un contagio di tipo sessuale e, tra le varie porcherie di questa vacanza, tenderei ad escludere i vari limoni staccati a destra e sinistra. Le tempistiche e le dinamiche indicano in Nana la responsabile di sta merda che ho sulle labbra. È stata l’unica a cui ho avuto la malsana idea di leccare figa e non solo, per cui è probabilissimo che me l’abbia gentilmente attaccato lei. Io sono un grande amante delle leccate di figa e annessi, però cerco sempre di evitare quando vado a puttane. Molti lo fanno con totale nonchalance, ma io provo sempre a trattenermi ben capendo il contesto e la situazione particolare. In Italia non ho nessuno problema a fare il porco quanto basta in tal senso, ma qua presto sempre molta attenzione a non espormi a eccessivo contatto di quel tipo. Quella volta però semplicemente non c’è l’ho fatta…..è stato più forte di me! Durante la vacanza finisco sempre con il leccarne almeno un paio….chiaro è che mi sarei potuto evitare almeno la lingua nel culo, però va beh, al cuor non si comanda!

Il pomeriggio scorre davvero in maniera tranquilla: ci rilassiamo, facciamo bagni, passeggiate e nuotate e riesco anche a dimenticare le disavventure della notte precedente.

Verso le 18 chiamiamo il taxi che ci viene a riprendere in meno di mezz’ora e nel mentre lo aspettiamo controllo i vari messaggi sul cel. Joe e il Ligure scrivono che stanno venendo a far serata a Patong! Nel frattempo vedo anche un lungo messaggio di Chalisa. Si scusa moltissimo per il suo comportamento della sera prima, mi dice che era ubriaca e che ha sfogato su di me alcuni problemi suoi con i quali non centravo niente. Si dice mortificata per l’accaduto e per farsi perdonare mi chiede di trascorrere la nottata successiva con me assolutamente a titolo gratuito perché vuole porre rimedio. Valuto qualche minuto la sua proposta ma, anche se è gentile da parte sua, declino l’offerta. Con quella ragazza ho chiuso per sempre e non voglio prendere altri rischi inutili. Ci rimane male e mi fa comunque un in bocca al lupo per la mia vacanza e la mia vita futura. Ricambio e cancello per sempre il suo numero di telefono.

C’è anche qualche messaggio su Line delle ragazze dell’Empire della sera prima, e mi ha scritto anche la ballerina dei baretti del Tiger. Sono tutte piste potenzialmente percorribili stasera, ma non voglio prendere decisioni adesso quindi le metto tutte in pre-allarme e valuterò più tardi.

Quando siamo sul taxi mi prende un attacco di fame quindi appena tornato a Patong vado al nuovo grosso centro commerciale che si chiama “central” a comprarmi qualcosa da stuzzicare. Torno poi in stanza e mi concedo un rapido sonnellino di un’ora appena.

Ci vediamo con i ragazzi alle 20.30 all’ingresso della Bangla e andiamo a cenare allo street food poco distante da lì. È davvero uno spettacolo vedere tutte quelle bancarelle e quei venditori che provano a conquistare la tua scelta con ribassi anche nell’ordine dei 10 baht. La scelta è pressochè infinita poiché ci sono almeno 50 banchetti e vendono davvero di tutto. Optiamo per un primo a base di pesce seguito da varia tipologia di pesce cotto sulla griglia davanti ai nostri occhi. Mangiamo come lupi e devo ammettere che è davvero molto buono, ad un prezzo totale assolutamente accettabile, intorno ai 300 baht a testa. Finito cena stiamo a chiacchierare un po’ e l’atmosfera è davvero molto rilassante. Per le 23 siamo di nuovo in hotel a cambiarci e sfoggio il mio migliore outfit della vacanza: pantaloni bianchi strappati con risvolti alla caviglia e camicia di lino blu oceano con maniche arrotolate ai gomiti. Più che un puttaniere in Thailandia, stasera sembro Jerry Calà a Porto Cervo negli anni 90’.

A mezzanotte ci vediamo con Joe e il Ligure all’inizio della Bangla e dopo le presentazioni di rito con lo Stratega iniziamo dai baretti del Tiger. Siamo ben in cinque e le varie puttane e mamasan fanno di tutto per trascinarci nei loro baretti a bere. Optiamo per un baretto centrale con molte ragazze e ordino il mio inossidabile coca-jack. Gli altri spaziano dalla birra al Sang Som. Le ragazze ci si buttano addosso per provare a strappare bevute, ma siamo molto più in modalità da festa che da pastura e quindi rifiutiamo gli approcci. La situazione strana arriva quando io e Lo Stratega veniamo chiamati dal lato opposto del baretto. Mi aspetterei di interagire con qualche giovane puttanella Thai, mentre rimango stupito quando a chiamarci sono due diversamente giovani turiste tedesche. Sono due bionde sulla quarantina, non certo fighe, ma neanche eccessivamente cesse o deplorevoli. Ci chiedono informazioni generiche e turistiche, ma in cinque minuti capiamo che quello è un pretesto perché ci stanno palesemente provando. Mentre rispondo alla mia rimanendo attinente alla domanda, lei mi tira per la camicia e mi mette un braccio intorno alla vita. Per un attimo resto lì al gioco ma poi mi distacco perché non avevo valutato l’ipotesi di scoparmi una turista tedesca con più di 10 anni più di me. Salutiamo educatamente e torniamo sui nostri sgabelli.

Lo Stratega è stato più sfacciato con la sua e le ha chiesto cosa ci facciano lì in un baretto di puttane due belle signore europee middle-age. La sua con totale nonchalance ha risposto che è il luogo migliore per valutare con calma i numerosi uomini di passaggio e provare ad abbordare quelli graditi. Joe e Ligure ci consigliano di tornare là e portare in stanza ste due maialone perché secondo loro avremmo facilmente strappato un’orgia a quattro. Con lo Stratega basta uno sguardo per capire consensualmente che non andrà così. Finiamo di bere e ci facciamo qualche vasca in Bangla.

Joe è stupito poiché mancava da Patong da molti anni e non si capacità dell’enorme cambiamento avvenuto. Andiamo poi in soi Dragon a bere nel baretto attiguo a dove lavorava lo scorso anno la mia vecchia fiamma Yammy che già all’epoca era venuta due volte a fare long con me nonostante si fosse spostata un paio di mesi prima con un povero farang. Solidarietà amico mio, niente di personale, ma tua moglie è proprio una troia. Ci mettiamo nell’altro baretto e ordiamo da bere. Coca e jack come al solito e me lo recapita una troia assolutamente anonima. Assaggio il cocktail e mi sembra una coca cola sgasata. Scatta la mia immediata protesta direttamente al bancone. Il tizio che fa i cocktail finge di non capire e la mamasan interviene a mediare. Mi assaggia il cocktail, mi da totalmente ragione e me ne fa preparare un altro, questa volta come cazzo si deve. Torno a bere al tavolo e le tipe ci assediano, ma sono bruttarelle e le snobbiamo alla grande. Stiamo a bere mezz’ora poi ci spostiamo all’Illuzion.

È troppo imballato e non riusciamo neanche a girare. Oltretutto essendo in cinque ci perdiamo subito di vista. Mentre vago in solitaria a cercare gli altri, mi imbatto in una tipa molto carina con un curioso cappello largo da pescatore. Mi faccio avanti e mi presento. Lei dice di chiamarsi Rosa e parliamo per qualche secondo. Altezza media, pelle chiara, viso molto carino e corpo tutto curve. Forse un po’ troppo larga di fianchi e culo per i miei gusti, ma toccandola un po’ qua e là mi pare tonica al punto giusto. Le spiego che sto cercando i miei amici e che ripasserò dopo, ma non mi credo e vuole scambiare almeno il numero. Affare fatto, tempo 10 secondi sta in rubrica.

Torno a girare per il locale e mi chiama lo Stratega per una spalla dicendo che gli altri sono usciti. Ci ritroviamo in Bangla e optiamo per altro locale perché a quest’ora l’Illuzion è francamente invivibile. Decidiamo di andare a fare una bottiglia in pista al Tiger e tempo qualche minuto siamo già seduti a bordo pista con la nostra vodka sul tavolo. Costo circa 500 baht a testa, quindi con quindici euro mi sparo due vodka lemon di quelli belli potenti preparati da me. Il tempo scorre veloce e ci divertiamo parecchio. Siamo tutti abbastanza sulla via dell’ubriachezza e diventiamo un po’ molesti. Chiamiamo al tavolo un sacco di tipe a ballare, tutte da gruppi diversi e nel giro di qualche minuto ci ritroviamo dieci troie al tavolo contro noi 5. Interagisco con un paio di esse, ma non sono di mio gradimento. Le abbiamo portate lì perché erano le più maiale del locale e twerkavano da paura, cosa che continuano a fare addosso a noi. Ci facciamo quattro risate ma poi le spediamo al mittente con educazione. Mentre siamo lì a fare show passa Nana con l’ennesimo cliente per mano e mi manda un bacio furtivo accompagnato da un occhiolino. Rimane sempre la regina delle pro, anche se adesso la guardo un po’ torvo perché penso sia lei l’untrice che mi ha contagiato.

Finito di bere decidiamo di tornare tutti all’Illuzion ora che sono le tre del mattino, ma ci accordiamo per separarci all’interno per agevolare la caccia. Io salgo subito al piano sopra perché voglio individuare cappellino rosso e studiarla un attimo. La noto subito sia perché è molto visibile con quello stravagante cappello, sia perché non si è mossa dal tavolo in cui era con le amiche. La guardo un paio di minuti e noto che è sempre attacca a sto cazzo di telefono, in continuazione, sembra una macchinetta. No good. Scendo, la raggiungo faticosamente in mezzo a quella mandria umana e quando mi vede arrivare, mette via subito il telefono. Sembra felice di vedermi, scherziamo e balliamo un po’. il feeling sembra buono, scappa anche qualche fugace limonata e mi pare tutto scorra bene. all’alba delle quattro ci si accorda per la notte. Chiede 2k short time o 3k long time, e questo poco divario mi fa capire cosa preferisca. Contrattacco con un 2k long time e la chiudiamo a 2.5k long time dopo rapidissima contrattazione. Fossimo a Pattaya è eccessivo, ma per essere all’Illuzion al clou della serata direi che è un buon accordo.

Usciamo insieme in Bangla e incontro gli altri quattro che vagano insieme tutti più o meno ubriachi. Fanno educatissimi apprezzamenti alla mia troia, e poi li saluto mentre loro scelgono la meta successiva dove finire la serata. Rosa mi chiede se possiamo andare a mangiare qualcosa e la conduco in un ristorante in soi Sansabai dove ero già stato con il Londinese. Ordina una pizza al salamino piccante e un’acqua naturale, io una coca cola. Mentre aspettiamo la pizza facciamo qualche discorso serio e mi parla della sua vita. Ha un nickname italiano perché ha un figlio di nome Matteo avuto con un italiano in Italia. Dice di aver conosciuto questo tizio un anno e che lui è tornato qualche mese dopo per stare un po’ con lei. Quando lui è tornato in Italia lei ha scoperto di essere incinta ed era sicura fosse del tipo perché è l’unico con cui ha sempre scopato cabrio per un mese di fila. Saputo ciò lui l’ha fatta venire in Italia qualche mese dopo, quando era già visibilmente incinta. Il tizio è un quarantenne benestante dell’Alto Adige e sono stati in Italia un annetto insieme. Nato il bambino tutto ok, poi quando lei ha finito di allattare lui le ha chiesto di andarsene e di lasciargli il figlio che lo avrebbe cresciuto al meglio. Lei non ha voluto e lui le ha offerto una marea di soldi per tornarsene in Thailandia da sola. Non mi ha detto la cifra ma mi ha fatto intendere che erano davvero molti, penso di aver compreso circa intorno a 1 milione di baht perché ha mimato l’1 con il pollice.Quando sento questa storia aberrante mi rendo conto di che cazzo di gold digger ho davanti. Come cazzo si fa a “vendere” tuo figlio al presunto padre in cambio di meno di 30mila euro? Come riesci a dormire la notte per aver fatto una cosa simile? Fortuna che me la devo soltanto scopare perché a livello umano questa tizia mi fa davvero un misto tra pena e schifo, ma sul piano fisico posso senz’altro soprassedere alla morale. In genere non mi ritengo migliore mai di nessuno dal punto di vista umano, perché sarei un fottuto ipocrita. Però la bassezza morale di questa tipa mi lascia perplesso. Cioè, fai una cosa così e la vai anche a raccontare a uno sconosciuto? Boh, il mondo è bello perché è vario, ma a questo punto spero fossero tutte cazzate di una mitomane. Comunque la pizza arriva e fa davvero schifo, faccio onestamente fatica a definirla pizza. Insiste per dividerla ma non assaggerei quella roba per nulla al mondo, specialmente dopo che lei ci mette sopra de ketchup. In quel preciso momento penso che 12 pizzaioli a Napoli abbiano avuto un’emorragia cerebrale a causa di questo vilipendio.

Finisce abbastanza in fretta e vuole passare al 7/11 a comprarsi uno spazzolino. La accontento ovviamente, quella pizza è ancora nei miei occhi tutt’ora. La cosa che mi indispone è che lo spazzolino diventa una vera e propria spesa, fatta di eye liner, strisce per ceretta, deodorante e altre puttanate che non ho inquadrato bene. Mi oppongo allo sfruttamento del mio portafoglio e la invito a rimanere sul necessario. Rimane un po’ indecisa, ma alla fine posa qualcosa. Pazienza se passo per kiniao a sto giro, ma non faccio la spesa a una puttana che ha venduto il figlio per 30mila euro. Sti soldi sono sporchi peggio della sua coscienza, ma almeno che li usi per non fare scempio dei miei.

Siamo in camera che sono le cinque passate e ci diamo subito da fare. Anche da nuda questa Rosa è tanta roba. Ci mette un po’ a scaldarsi però è brava nel suo lavoro e riesco a coinvolgerla bene. Il pompino è di discreta fattura anche se non affonda molto. Lavora molto con la lingua e con le labbra e fortunatamente c’è poca traccia di mano e zero di denti. Quando scopiamo urla e si bagna da paura. Specialmente nel godere fa molto casino. Ansima molto forte e quando spingo secco urla proprio, nel vero senso della parola. Le tappo la bocca con mani, lingua e cuscino, ma rimane comunque molto rumorosa. La scopata esce molto buona e me la godo davvero in diverse posizioni. Le curve ballano tutte sotto i miei poderosi colpi di bacino ed è uno spettacolo della natura vedere tutto quel ben di Dio saltellare da tutte le parti. Vorrei avere cento mani per ravanarla ovunque. Rosa si lascia fare un po’ tutto adesso e anche il solito protocollo del dominio fisico e mentale ha la sua canonica applicazione. Passano diversi minuti di sommo divertimento e quando sono pronto a sborrare mi scappuccio e vengo abbondante sulle tette, sul collo e sulla pancia. Resta lì qualche lungo secondo a riprendere fiato e osservando in che condizioni sono sia lei che la stanza, mi rendo conto di quanto bestiale sia io quando mi lascio andare alla passione di certe scopate. Il tempo del rimorso è breve, perché andiamo a farci la doccia insieme e poi torniamo a letto. Qualche coccola ma senza esagerare, qualche chiacchiera ma senza entrare in cose impegnative e ci addormentiamo che sono quasi le 7.

Avendo appuntamento con gli altri a mezzogiorno per andare in spiaggia, metto la sveglia alle 10.30 per riuscire a fare le cose con calma al mattino. Mentre mi addormento penso a che razza di porcata potrei provare a sottoporre Rosa l’indomani, ma i miei piani verranno maledettamente rovinati, ancora una volta!

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...