venerdì 28 maggio 2010

SIAMO QUASI ARRIVATI, SI' SI'!


I consigli che ho ricevuto per il mio prossimo imminente viaggio sono due:
- non indossare magliette rosse;
- non far capire a nessuno che sei lì da solo.
Il rosso non mi dona, mentre riguardo al secondo punto non sarò da solo: sono lì con il mio fedele amico… ok, chi vuole intendere intenda, tutti gli altri in camper ;-)
Scherzi a parte, la thai è una meta sicura (e pure durante le guerre civili, visto che anche nei casini di  bangkok, fotoreporter a parte che per mestiere se la vanno a cercare, nessun farang ha subito danni), ed è infatti consigliata per questo, anche se.. un minimo di accorgimenti vanno presi, ma le stesse precauzioni che prenderesti anche in una qualsiasi località “occidentale”.
Le tailandesi sono molto geisha style e non riesco a immaginarmele violente e neanche ladre (poi quando una fanciulla lascia l’hotel, dalla reception prima di ridarle il documento ti chiamano sul telefono della camera chiedendoti se è tutto a posto!).
I katoey.. mah, non frequentandoli a parte un paio di foto ricordo sulla walking, non ve lo so dire. Si propongono in modo irruento e molti sembrano un po’ su di giri (alcol e droghe?), per cui, io ci starei molto attento a farli salire in camera, perché se s’incazzano dopotutto sono uomini come te: nell’unico probabile errore di distinzione uomo/donna commesso, quando nella  seconda disco ho detto al katoey nella maniera + gentile possibile “scusa.. mi dispiace.. ma penso tu sia un katoey..” quella/quello (usiamo il termine IT in inglese così facciamo prima) ha sbattuto un pugno sul tavolo in segno di frustrazione/delusione (poveretto, “nonostante tutti i soldoni spesi mi sgamano!”, avrà pensato, e it li aveva davvero spesi bene perché era gran figa ma senza che si notassero i segni del suo passato), ho immediatamente pensato bene di prendere il mio cocktail e posizionarmi al lato opposto del locale, mentre dopo un minuto me ne sono andato dal locale stesso per paura che venisse che il katoey deluso tornasse alla carica. Nonostante la mia scarsa esperienza in merito, e forse sarò pure un po’ prevenuto, io consiglierei di stare attenti ai katoey (ma è piu’ politicamente corretto chiamarli ladyboy o katoey? Uno è il nome in inglese, l’altro in thai).
Passando agli uomini nati uomini e rimasti tali, i venditori sono pedanti. Ad ogni metro ci sarà qualcuno che vi chiamerà per vendervi qualcosa. Personalmente non mi danno fastidio perché se all’inizio dicevo “no thanks” poi ho imparato a non considerarli proprio, li guardo proprio ttraverso, come se non ci fossero, senza cambiare il punto di focalizzazione della retina della mia pupilla, e ovviamente non emetto nessun suono vocale né accenno a nessun gesto: non li vedo proprio! In italia non ci riuscirei, lì il numero di venditori è così elevato che ti vien spontaneo fare così senza alcun imbarazzo o sentirti maleducato.
Qualcuno poi vi proporrà tutti i tipi di droghe, specie se fate a piedi la beach road di sera. Anche qui, ovviamente, totale diniego, ma qui  preferisco sprecare un “no thanks” bonfonchiato, non vorrei infatti che s’incazzassero per la mia totale indifferenza nei loro confronti.
E infine veniamo finalmente al discorso taxisti!
Belli colorati e simpatici a vedersi i loro taxi, così quanto brutti e teste di cazzo sono i taxisti! :-P Innanzitutto i prezzi, che per noi sono abbordabili, comparati al costo della vita tailandese sono spropositati, ma questo è il meno.
E’ che oltre a non capire un cazzo, non sanno portarti da nessuna parte conoscendo poco delle loro strade,  o forse è che non vogliono portarti da nessuna parte, facendoti girare a vuoto: boh, ne ho presi troppi pochi di taxi per farmi una chiara idea in merito. Questo in generale. Poi se scendiamo nel particolare ci sono i taxisti di bangkok, che forse perché lavorano in una megalopoli afosa e inquinata e dal traffico improponibile sono i piu’ schizzati. Se scendiamo ancora di piu’ nel particolare arriviamo al pomeriggio di follia pura, che ora vi narro in questo racconto.
Le mie fonti di intelligence mi avevano parlato di un ottimo massaggificio tra il centro e la primissima periferia nord a bangkok, quindi qualche fermata di metro fuori dalla zona in cui mi muovevo in quei primi gg in città. Non avevo l’indirizzo, ma sapevo che si raggiungeva comodamente a piedi della fermata della metro, e considerato che il massaggificio aveva l’area di essere rinomato, pensavo che non avrei avuto problemi a trovarlo. Per fortuna janez quel giorno decise di unirsi alla spedizione.
Scendiamo dalla metro, sbuchiamo in superficie e ci troviamo spiazzati. Largo vialone, senza negozi e negozietti come siamo abituati;  era invece una zona di locali tipo arredamento, elettronica etc chiusi (forse era domenica? Non ricordo). Comunque non tanta gente in giro a cui chiedere. Ci incamminiamo intanto, cercando di orientarci e magari capire qualcosa dalle insegne e cartellonistiche varie.
Chiediamo a un taxista parcheggiato con l’auto: saprà ben dove si trova il nostro famoso centro massaggi! L’idea era appunto di chiedere solo l’informazione, ma dopo averci assicurato che conosce perfettamente il posto (senza dirci dove si trova) insiste per portarci. Noi non vorremmo, ma acconsentiamo, anche per sdebitarci dell’indicazione.
E invece ci porta in un altro locale. Nome completamente diverso (anche qui non ricordo il nome ma ha poca importanza). Si presenta al portone un thai in livrea che ci dà il benvenuto. E’ sceso anche il taxista.
Capisco l’inghippo, vecchio come la notte dei tempi: il taxista anziché portarti nel locale in cui tu vuoi andare, ti porta in quello dove ha la marchetta. Della thailandia leggendo in rete avevo capito  quattro cose da NON FARE MAI, assolutamente:
- insultare o mancare di rispetto al Re (uno svizzero è finito in prigione condannato ad anni di gattabuia solo per aver imbrattato una immagine del Re, e solo dopo parecchi mesi è stato graziato dal Re stesso);
- non andare con minorenni (ma per fortuna non sono minimamente attratto da loro)
- non drogarsi (ho un palmares di qualche tiro di canna in tutta la mia vita, penso manco cento boccate in tutto, e non è il caso di iniziare con il vizio delle droghe in thai visto le pene pesantissime anche per i meri consumatori)
- NON LITIGARE CON UN THAI, perché per un thai, a fronte del suo sorrisino stampato in faccia e della sua presunta accondiscendenza, la cosa piu’ importante è mai perdere la faccia in pubblico, una umiliazione in pubblico per lui è la fine, da evitare a qualsiasi costo.
Memore del quarto dogma, mentre con mezze parole cerco di far capire a Janez la situazione, perfettamente composto ringrazio il caronte del massaggificio dicendo che saremmo venuti un altro giorno, chiedo quant’è al taxista per la corsa e pago il dovuto, dico sì sì a tutti, ringrazio, e  con Janez ci allentiamo tranquillamente a piedi, in una scena che vista in italia sarebbe alquanto surreale… ma di fronte alla mia assoluta gentilezza i due soggetti, taxista e caronte, non possono far nulla se non vederci andarcene serenamente.
Ovviamente girato l'angolo bestemmio in turco. A piedi cmq riusciamo a sbucare sul vialone principale, proprio all’altezza del Poseidon, altro massaggificio famoso, ma io ho la dritta per un altro posto e voglio andare in quello, ormai ne faccio una questione di principio.
Vaghiamo, cerchiamo, giriamo con le info frammentarie che avevo raccolto, finchè alla fine gliela diamo su: ci veniam magari domani qui, prima devo cercare l’indirizzo su internet. Così ci avviciniamo a un taxi. Ma che diamine, dai, proviamo a fare  l’ultimissimo tentativo!
Chiediamo al taxista, che è un ragazzo sui 30 dalla faccia per bene, se conosce il locale che ci interessa, e ci raccomandiamo, dopo avergli raccontato il precedente, che non vogliamo assolutamente andare in nessun altro locale, ma solo in quello che gli stiamo dicendo noi!
“Sì sì, sì sì, nessun problema” continua ripetere mentre ride a denti stretti, con quel sorriso ebete che solo i thai sanno avere. “Sì sì, conosco, vi porto io, sì sì, non c’è problema!”.
A nostra discolpa, c'è il fatto che eravamo entrambi al nostro primo viaggio in thai.
Così parte e noi siam contenti “hai visto? Alla fine ce l’abbiam fatta!” mai parole furono pronunciate in modo meno profetico.
Il taxista stranamente continua a parlare. “Sì sì, qua c’è un senso unico per lavori stradali, ora giro di qua” “Sì sì, ora vado per di qua e dietro l’isolato siamo al locale, sì sì”. E via dicendo, sempre con il suo ghigno sorridente da ebete.
Bah, va beh che ci siamo allontanati abbastanza a piedi dalla fermata della metro mentre cercavamo il locale, ma se colleghi internettiani avevano scritto che il posto si raggiungeva agevolmente a piedi.. ora mi sembra che siamo un po’ lontanucci…
Continuiamo ad allontanarci dalla fermata della metro, dopo che con il taxi c’eravamo passati davanti.
Lasciamo fare per un po’, un po’ smarriti, io e Janez.
Bah, eppure mi sembra che ci stiamo allontanando…
Finchè alla fine, dopo parecchi minuti, non resistiamo piu’:
“ci scusi.. ma è sicuro della strada.. manca ancora molto?”
“Sì sì, vedi, io non capire molto bene l’inglese, guarda io qua ho vocabolario, sì, sì” e si GIRA MENTRE GUIDA verso di noi, mostrandoci un vocabolarietto thai-inglese.
 “Va bene.. ma forse non siamo un po’ lontani dal locale?” Ormai si vedevano terreni non edificati!!!
“è proprio qua, giro a destra poi a sinistra e poi di nuovo a destra e siamo arrivati!Sì sì!”
Sicuramente non siamo in centro città, e manca poco che finisce pure la periferia. Ora io e Janez iniziamo a impuntarci.
“Scusi, ci riporti indietro, lasciamo stare il locale.”
“Nooo, siamo ormai arrivati, sì sì!”.
“Mi scusi, ci riporti indietro!”
“poyutj kfhwu ilmeb ka shwe kip,  sì sì!” farfuglia ormai un mix di thai e inglese inventato per giustificarsi, e non si capisce un cazzo.
“Mi scusi, ci faccia scendere!”
“plmf tplie outji ba, sì sì!”
“Mi scusi, penso che chiameremo la polizia, now! Ci faccia scendere! Si fermi!”
Vi lascio immaginare la sua risposta: non si capisce un cazzo di quel che dice, sempre con il suo sorriso berlusconiano stampato in volto e una risatina alla "eddy murphy timido". E si continua sempre così così, mentre le case sono sempre meno e quella terra di nessuno che è “la periferia della periferia” è sempre di piu’.
Inizio a sclerare. Alzo la voce. Sono incazzato nero, e sia io che janez ci stiamo cagando addosso.
Miracolosamente si ferma in mezzo alla strada, mentre ci spiega, tornando a parlare un thaienglish comprensibile,  che di là girando a sinistra dopo il ponticello siamo arrivati.
Sì sì, siamo arrivati nel bel mezzo del nulla, sì sì! Ormai il suo intercalare mi ha contagiato.
Scendo dall’auto incazzato e janez fa altrettanto, così come il taxista. Siamo in mezzo alla strada ma il traffico è quasi assente. Arrivano due in motorino, due stronzi qualsiasi di passaggio: il nostro taxista li ferma e gli chiede se è vero che siamo vicinissimi al nostro locale, e questi ovviamente, che si vede benissimo che non sanno assolutamente di cosa stia parlando il taxista, dicono che cosa?
Ovviamente dicono:
“Sì sì!”
Io smadonno. Gesticolo, parlo incazzato a voce alta. Tutte cose che mi hanno detto di non fare mai, con i thai, mi rendo conto, ma sono troppo incazzato per la situazione di merda da pulp fiction in cui ci siamo ficcati nostro malgrado.
Lascio lì tutti sul posto, incazzato nero mentre metto in piedi una perfetta sceneggiata napoletana, e mi avvio verso la strada che abbiam fatto, a ritroso.
Janez, che non smadonna ed è piu’ tranquillo almeno “esternamente”, si ferma a saldare il conto del taxi (una manciata di spiccioli) e poi anche lui lascia i tre lì fermi sul posto, che ci guardano mentre ci allontaniamo a piedi in una strada persa nel nulla, che non ha neppure, ovviamente, una bozza di marciapiede.
Ci va già grassa che non ci vengono dietro.
Bene.
Siamo assolutamente persi lontanissimi anni luce dal centro (già dov’eramo arrivati con la metro eravamo nella primissima periferia nord, ma poi abbiamo fatto almeno tra una cosa e l’altra almeno 20 minuti di corsa in taxi, senza traffico!): non sappiamo assolutamente come orientarci, se non provare a fare la strada a ritroso, a piedi.
Ma sta già imbrunendo. Il sole è già tramontato e non mancherà molto al calar della notte.
Che si fa, chiamiamo la polizia? Ma se non abbiamo neppure la piu’ pallida idea di dove siamo?
Pulp fiction, una storia assurda. Ma non è finita.
Arriva un taxi. Siamo salvi! Ci sbracciamo. Accosta. Non facciamo in tempo a dire “ci porta in centro?” che senza dire assolutamente nulla, ci scruta dal basso verso l’alto, storce il naso, e riparte.
Rimaniamo di sale.
Oh porca troia!
Qua butta male, anzi malissimo!
Si continua a camminare.
Pochi minuti dopo un altro taxi. Ci sbracciamo e lo fermiamo.
“Ci porta in centro, per favore?”
Questo guarda l’orologio e fa:
“E’ tardi” e se ne va, insensibile al nostro fare implorante.
Andiam sempre meglio, sì sì.
Poco dopo incrociamo il terzo taxista (tutti e tre erano senza clienti, si presume stessero tornando a casa dopo un giorno di lavoro in città).
Riusciamo a fermare anche questo.
“Ci porta verso il centro?”
Non ricordo bene, all’inizio era indeciso ma poi si deve essere impietosito e ha accettato. Ah ecco, quando gli abbiam spiegato che dovevamo andare a nana plaza non capiva dov’era il posto (strano), al che gli abbiam detto che ci bastava arrivare in centro città, da qualsiasi parte del centro città, che era già grasso che cola per noi.
Alla fine, una volta arrivati in centro, mai mancia è stata data con piu’ gioia! :-)  
Ecco, ripensando agli scontri di piazza di bangkok di questi giorni, considerato che molti taxisti si son schierati con i rossi, spero che l’abbia fatto anche il nostro taxi driver, e che sia stato centrato da un soldato:
“Sto morendo dissanguato, sì sì”, spirando con il suo sorrisino dipinto in volto per l’eternità.

Vi chiederete, infine, dove fosse questo cazzo di massaggificio che tanto c’ha fatto penare. Ci era passata la voglia di andarci, ma una volta tornato in italia l’ho cercato su internet. Aiutandomi con google heart ho capito benissimo dov’era: era a 50 metri da dove il nostro taxi driver-tarantiniano ci ha caricato… CAZZO CHE SFIGA!

giovedì 27 maggio 2010

PRONOSTICO!

Quante fighe diverse mi scoperò in questa vacanza in thai? partecipa anche tu al sondaggione, e vedremo alla fine chi ci avrà preso.
Per aiutarvi nell'indovinare il pronostico, vi do qualche dritta:
-dovrei stare sul suolo thailandese per 18 gg;
- la meta principale dovrebbe essere pattaya, ma tutt'ora ho in tasca solo il biglietto aereo e zero prenotazioni alberghiere;
- mi sto attrezzando per passare molto tempo da solo, grazie al pc portatile (del resto non ho studiato niente e i primi gg nel tempo libero navigherò, dovunque io sia);
- qualche compagno di merende dovrei trovarlo in loco;
- sono restio ai fidanzamenti;
- in questa vacanza mi do' un budget ridotto, diciamo che cercherò di stare nei 2000 € tutto incluso (spese dentistiche a parte ma volo incluso), diciamo che  son pronto a sforare fino a € 2500.

Puntate le vostre fiche, pardon, volevo dire fiches. Ovviamente non si vince un cazzo, pardon, volevo dire una figa.


Io non faccio il mio pronostico per non influenzare il vostro.

LONTANO DA QUA

Mi dicono che le strade di figogna vice con i primi caldi si sono ripopolate di ottima selvaggina bianca & nera (leggasi rumene & nigeriane). 
Buon per chi resta in città, ma io con la mente sono già lontano mille miglia ma che dico, quasi 10.000 km di distanza da qui!
Per figogna vice, ci sarà tempo: l'estate deve ancora incominciare!

RITORNAR BAMBINI

Non c'entra un cazzo con il blog, ma un pensiero OT ogni tanto ci sta. 
L'altro giorno quando bestemmiavo in aramaico per non essere stato su internet a raccogliere info e a lavorare per il prox viaggio, in realtà ero incazzato perchè avevo giocato a pro evolution soccer 2010 con un amico, e quella sera ero stato sconfitto: della vacanza, in quel momento, me ne importava un fico secco.
Tant'è che stasera sono felicissimo, pur non continuando a non aver fatto un cazzo x il viaggio (e in questo momento me ne frega una sega) perchè l'ho battuto abbastanza nettamente!
4 ore di fila. giochiamo solo a quel gioco. Insulti, improperi, sfottò, autoflagellazioni, disperazione, gioia, panico, euforia allo stato puro.. (una volta abbiam pure fatto a botte!), cazzo le stesse emozioni di quando seguo la mia squadra del cuore, se non di piu'. 
E' solo un gioco della playstation. A nessuno gliene fotte un cazzo delle nostre sfide, ma noi, che a quel gioco ci equivaliamo perfettamente (ed è questo il bello), sputiamo l'anima in campo per dimostrare la nostra supremazia sull'avversario, con la stessa dedizione che se fossimo in campo per una finale dei mondiali o per una finale di champion's.
Ah, quant'è bello tornare bambini!
:-) 

mercoledì 26 maggio 2010

SPERANDO DI AVER FATTO COSA GRADITA

con lavoro certosino ho taggato meglio i racconti inerenti l'estero, che credo che sia la sezione che interessa di più.. cari porcellini! ;-))
non commentate questo post visto che si autodistruggerà nell'arco di 24 ore.

CARICO COME UNA MOLLA!

Da quando ho deciso di partire, l'umore ombroso di questi gg di riflessioni si è sciolto peggio di neve al sole: sono stracarico, e se anche non sto facendo i compiti su internet, chissenefotte, del resto pattaya la posso già girare tutta senza bisogno di mappe, o quantomeno il circuito formato dalla beach road e second road  quali i due lati lunghi dell'ovale, e con  la walking street come zona box :-P (poi ci sono tutte le traverse che collegano la beach alla second.. e lì che ci si diverte, ma eviterei la soi 6/1 e pattayaland (soi 13) se fossi in voi... :-P
Tornando ancora una volta sul lato politico. Sono convinto che non succederà niente, ma guardate che - probabilmente sarò malato - non mi dispiacerebbe finire in mezzo a scene di guerriglia urbana, sfuggire dai militari (o dai rossi), insomma.. se mi son fatto seguire dai tori a pamplona, senza essere pagato, vuol dire che un po' amo il rischio e l'eccitazione di sentirsi in pericolo mi piace.. (ok, lo so, a suo tempo avrei dovuto continuare ad andare dallo psicologo, ma che ci volete fare!)
Il dubbio sulla partenza alla fine era legato un po' alla paura di partire da solo e di annoiarmi.. strana cosa da pensare, visto che amo molto stare da solo e posso ad esempio stare gg in montagna o per boschi da solo senza sentire la mancanza nè di persone nè della "civiltà", ma andare in un posto pieno di mille luci e colori.. è come andare a cena da solo un sabato sera qui a figogna vice: piuttosto mi taglio le vene! Mi sa troppo da sfigato e mi mette una tristezza indegna. 
Viaggiare da solo sì, senza problemi, ma cenare da solo, non ho mai capito bene il perchè, mi costa molta fatica, forse perchè non sono abituato a cenare da solo (se sono in montagna o per boschi vuol dire che ho camminato tutto il giorno, quindi causa fatica non accuso nessun senso di malessere - ma solo di gran goduria - mentre divoro il rancio).
Una sera nell'altra vacanza, nel mentre che Janez era momentaneamente fidanzato, ho cenato da solo. Ho scelto il ristorante thai di fronte al lucifer. Perchè? Semplice, di fronte al lucifer battono un sacco di fanciulle (siam sulla walking street, per i non addetti ai lavori) ed era piacevole cenare guardandosi il lato B delle fanciulle (stando attenti a non guardare il lato b di un katoey!!!) e i vari approcci.
Mancandomi il compagno di viaggio, non avrò una spalla con cui fare chiacchiere da caserma.. ma meno male che c'è il blog al quale almeno potrò raccontare cos'ho combinato! Preparatevi a lunghi post prolissi, considerato che non avrò bisogno di un internet point per scrivere e che non avrò un compagno con cui perdere tempo in piacevoli chiacchiere.
Finisco il post raccontandovi quella che potrebbe essere una giornata tipo a pattaya (janez non ti tagliar le vene, un giorno ci tornerai anche tu.. e io ovviamente sarò lì con te! )  :
-  ore 11: finita la trombata mattutina, congedo la fanciulla rimorchiata all'insomnia o in altro luogo la sera prima, versandole il T.F.R dopo un rapporto di lavoro (o era vero amore? ;-) ) durato una notte
- ore 11-12: mi ripiglio un attimo godendomi la solitudine (la tipa  nel frattempo mi ha  salutato baciandomi e se n'è andata dalla camera e dall'hotel dopo essersi ripresa la carta d'identità alla reception), mentre guardo i canali musicali e magari scrivo un po' al pc;
- ore 12: pappa time, in una delle soi mi faccio un frullato o un panino fatto con mezza baguette oppure un brunch,  a seconda della fame che ho;
- ore 13-16: spiaggia time;
- ore 16-18: o giro in un centro commerciale, o massaggio, o giro in soi6 (sentirete parecchio parlare di soi6, nel caso vi siate dimenticati il report di marzo), o take away dalla beach road di una passeggiatrice,  oppure relax a bordo piscina dell'hotel;
- ore 18-19: relax in hotel, doccia e vestizione per la serata;
- ore 19-21: si gira per i baretti di soi 7 e 8, facendosi l'aperitivo e giocando a biliardo, forza 4 o jenga con le tro.. con le avventrici del bar! ;
- ore 21-22: cena
- ore 23: inizia il giro dei go go's bar e le vasche nella walking street
- ore 2: si va all'insomnia, dopo magari esser passati prima al lucifer o al walking's pub
- ore 3- 3,30: si va in hotel con la 'fidanzata di una notte', prima di sfidanzarsi alle 11 della mattina seguente

Vi piace il programma? Mah, secondo me essendo da solo, sono a forte rischio fidanzamento.. credo infatti che quando le tipine sapranno che sono un caballero soltero in quel di pattaya, faran di tutto per incollarsi come piovre... le maledette useranno tutto quello che hanno imparato sull'arte della seduzione per ammaliarmi... io moderno ulisse che naviga in mezzo a un mare popolato di sirene asiatiche, riuscirò a superare l'ostacolo? Nel caso inizierò a parlarvi di una mia fidanzatina,  fatemi rinsavire: mandatemi a cagare, non assecondatemi, fate copia incolla di questo post, fate quello che volete... ma fate qualcosa!!! Io dal canto mio, cercherò di ragionare solo con l'uccello, e mentre le thai mi parlano, mi canterò nella mente il ritornello di "we are the champion's"

ps: ci sono buone probabilità che quando torno da Pattaya mi possa reincontrare con la mia Signora ! ;-) 

martedì 25 maggio 2010

SONO UN ESSERE RAZIONALE O UN COGLIONE? :-)


Fanculo alle guerre civili.
Fanculo all’euro.
Fanculo al partire da solo.
E soprattutto fanculo alle mie paure.
Parto.
Vaffanculo!
Mettere su un foglio bianco i pro e i contro, e poi decidere. Sono un essere razionale o un coglione? Sforzandomi di essere il primo, ossia un essere vivente che prende le decisioni scegliendo l’opzione che gli dà il miglior rapporto costi/benefici, non posso fare altro che partire.
P sta per PRO e C per CONTRO.
C: A pattaya la situazione è tranquilla, ma merc e giov della settimana scorsa ci sono stati due giorni di “coprifuoco preventivo”, mentre a bangkok permane il coprifuoco e nella località rurali del nord la situazione rimane tesa. Il rischio è che riscoppino casini mentre sono la.
P: Atterro a 30 km da bangkok e son già sulla direttrice per Pattaya. E’ come se atterro a Malpensa, i casini sono a Milano, e io devo andare a Torino. Forse nessun puttaniere se ne starà a casa, ma qualcuno penso aspetterà tempi migliori, e comunque in questo periodo la è bassa stagione, ci sono meno farang (occidentali) e quindi una marea di fanciulle disponibili…
C: la compagnia area se vuoi ti rimborsa il 100 % del biglietto. E la non hai ancora prenotato nulla. Basta una telefonata e la disdetta di tutta la vacanza ti costa, monetariamente parlando, zero.
P: una volta che trovo un volo a un prezzo stracciato con un’ottima compagnia, che faccio, ci rinuncio? Fra l’altro presumo che qualcuno, con la possibilità del rimborso totale e quella di spostare il volo fino a fine giugno, non si imbarcherà, e sul volo quindi forse riesco pure a mettermi sdraiato, almeno all’andata (al ritorno chi se ne fotte, tanto devo solo arrivare a casa e collassare, mentre ci tengo ad arrivare in thai in forma).
C: Non hai compagni di viaggio a sto giro, e stare tre settimane da solo può diventare alla lunga una rottura di pelotas, considerato che sei restio a fidanzamenti che durino oltre 8 ore (dalle 3 di notte alle 11 di mattina, in genere).
P: Oltre alla possibilità di conoscere quel gran figlio di buona donna di Rawmeat  per un paio di giorni (ma è un cazzaro e quindi non ci farei molto affidamento… ;-) ), su un forum sai che altri italiani son giù a pattaya nel tuo stesso periodo.. e quindi sembra che  tra una timbrata, un massaggio, un bagno in mare e un giro di shopping, quattro chiacchiere rilassanti in italiano con dei "colleghi" tu riesca lo stesso a farle.
C: In sti mesi non hai rinfrescato il tuo già scarso inglese
P: Se con la lingua non hai avuto problemi 3 mesi fa, non vedo perché dovresti averli ora. Fra l’altro il tuo inglese è così scarso, che si trova benissimo con il livello scarso dei thai, e riuscivi a capire tutto, a volte facendo traduttore pure al tuo socio, che parla correttamente l’inglese, ma con pronuncia troppo perfetta :-)
C: Lasci delle cose in sospeso al lavoro
P: Stacchi per tre settimane dal lavoro
C: Se non parti, oltre a poterti fare weekend lunghi in giro per l’italia, puoi farti anche un weekend in germania e fare il primo weekend di luglio in spagna come hai programmato
P: Mi paragoni weekend in italia, in spagna o persino in germania (che anche in partytreff mi viene a costare tra una cosa e l’altra sui 400€, mica bruscolini) a tre settimane in thailandia? Naaa…
C: l’Euro in questo periodo vale come il due di bastoni quando briscola è coppe.
P: A Pattaya è bassa stagione. Se l’euro rispetto a qualche mese fa si è svalutato di un 10 %, i prezzi sono piu’ bassi del 20 % (almeno come alloggi) e se come penso i farang saranno pochi, son convinto che i prezzi (sia per alloggi, sia per le fanciulle) si possono abbassare anche di un 30-40 % rispetto a marzo.. “1500 long? Col cazzo, 1000 e ringrazia dopo avermi fatto l'anal rimming!” ;-)
C: Potrebbe piovere
P: Sì l’altra volta non abbiamo preso un goccio d’acqua, ma le piogge sono brevi anche se forti. Piove? Me ne sto in hotel a riposare, o meglio ancora dentro un centro commerciale, dentro un massaggificio, dentro un baretto di soi6 (questa la dedico a te, caro janez :-P).
I contra son finiti.
Altri pro:
- i 20 € risparmiati dal barbiere. L’ultima volta mi son tosato in thai con 5€ e mi tosa meglio del barbiere italiano. Ho i capelli lunghetti e questa settimana me li sarei andati a tagliare, ma posso resistere fino a pattaya
- al ritorno dal primo viaggio in thai sono ritornato con una fame atavica e mi son messo a mangiare non so perché come un porco, ingrassando (troppe cene, aperitivi etc, e poco tempo dedicato allo sport). In sto periodo ho ripreso a fare sport quasi quotidianamente e i risultati si vedono, ma son sicuro che se vado in thai torno in perfetta forma perché il cibo in thai è l’ultimissimo dei miei pensieri :-)
- massaggi tailandesi…
- soi6
- possibilità di vedermi i paraggi e le isolette vicine (l’altra volta “non c’era tempo”), andare pure a dare un'occhiata nelle discoteca delle russe (mixx).

Ma alla fine vado perché se sto a casa ho mille progetti (tipo rimetto a posto il porcile di camera mia, mi scopo un sacco di negrette etc) ma poi so benissimo che mi perderei nella pigrizia, e soprattutto martellandomi le palle ogni giorno insultandomi per non essere partito.. insomma sarei a rischio esaurimento :-)

Ma soprattutto.. se non vado...
....che cazzo vi racconto di succulento? ;-))))

MA SARO' DEFICIENTE?

Oggi uscito dal lavoro ho fatto tutt'altro che mettermi sul pc che devo raccogliere info per decidere se partire o no (come tessere relazioni con altri turisti che vanno nel mio periodo su alcuni forum).
Sarò coglione?
Che testa di cazzo che sono!
Se stamattina ero 50 e 50, oggi 70 e 30, adesso sono 40 vado e 60 sto a casa.
Mi vien voglia di mandarmi affanculo, non partire e per autopunirmi prendere lo stesso ferie e chiudermi in camera al buio a tirare giù le quattro mura a capocciate.
Porca troia entro domani notte devo decidere. vediamo se domani sera vado in giro ancora a cazzeggiare e mando a puttane una vacanza.
Mah, sinceramente mi sono anche rotto i coglioni di sto tira e molla con me stesso.
Se non c'era la possibilità di rimborso del biglietto era molto meglio. Prima smadonnavo, poi quando le cose si calmavano in thai, partivo sereno e convinto.
Qualcuno vuole andare in thai con il mio biglietto? testa di cazzo come sono, non merito manco il rimborso di sta minchia.

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...