sabato 18 maggio 2019

LA THAI DI ENVING - by Enving - considerazioni finali



Partiamo dai costi!

Totale vacanza 2304 euro così suddivisi :
-454 volo intercontinentale
-78 voli interni
-384 euro gli hotel
-550 euro circa per la figa
-300 euro mangiare
-340 euro bere, biliardo e offerte drink
-200 euro circa mance, spostamenti, shopping, scooter e massaggi

Tolti i prezzi dei due voli, per il quarto anno di fila viene fuori una media di 126 euro al giorno. Incredibile come anche gli altri anni la media di euro al giorno è sempre stata compresa tra 125 e 130, sono un cazzo di martello! Scherzi a parte, più probabilmente questa è la mia nicchia, è la cifra con la quale sto davvero bene lì se valutato un periodo di 15 giorni. Se io mi fermassi più tempo questa cifra potrebbe sicuramente scendere e attestarsi su un centinaio di euro al giorno, ovviamente ipotizzando di poter stare un periodo superiore al mese. Per ora è utopia, ma un giorno chissà.



CAPITOLO TIPE :

10 ragazze scopate, 28 sborrate in tutto che, in 14 giorni, fanno esattamente una media di 2 al giorno. Direi che mi posso ritenere soddisfatto di quello fatto. Ogni tipa mi è costata in media 55 euro, ma ho fatto sempre long time e quindi assolutamente accettabile. Ho speso una media di 19.6 euro a sborrata e, anche questo, mi pare assolutamente accettabile vista la qualità ottenuta.

CAPITOLO COMPAGNIA :
ovviamente mi riferisco al Londinese. Croce e delizia di questa avventura. Si è dimostrato eccellente e perfetta spalla in molte situazioni (e lo ringrazio molto di ciò), quanto comicamente fantozziano e palla al piede in altre situazioni. Bene o male un’avventura di questo tipo mette davvero in stretta relazione i nostri caratteri e non è assolutamente facile condividere una vacanza di 14 giorni con una persona, praticamente una media di 18 o più ore al giorno. I motivi di attrito e le occasioni di discussioni possono essere davvero infinite e noi siamo stati bravi ad avere solo due momenti di “tensione”, salvo poi ricucirli alla svelta e con saggezza. Non siamo sicuramente due persone simili perché abbiamo modus operandi e idee molto diverse, ma questa è stata la terza thailandia fatta con lui e mi piacerebbe averlo anche per la prossima. l’unica certezza è che io tornerò perché ormai non posso più fare a meno della Thailandia, sono totalmente addicted.

 

CONSIDERAZIONI FINALI :

avrei tantissimo da dire ma, pur non avendolo, proverò ad applicare il dono della sintesi. La Thailandia mi ha stregato circa 6-7 anni fa. A causa di varie situazioni in italia, non sono riuscito ad esordire lì prima del novembre 2015, ma poi è stato appuntamento fisso per tutti gli anni successivi, sempre in quel periodo. Per me è pallino fisso, è sinonimo di star bene e di vacanza perfetta. Ogni anno una diversa avventura, ogni anno una sfaccettatura diversa che me la fa gradire in modo diverso e in modo migliore. Le esperienze lì si stanno accumulando e stanno andando via via in crescendo, ma la magia che ho provato il primo anno non l’ho più sentita, ma è giusto e normale che sia così. Gli anni successivi sono partito ben conscio di cosa mi aspettava e della magnificenza di questo paese, dal lato sessuale e non, quindi è stata una conferma e non una piacevolissima sorpresa. Qualche anno fa avevo maturato idee e progetto di vita per andarci a vivere vita natural durante, ma oggi non lo ritengo una buona scelta. Temo che andandoci a vivere mi abituerei e dopo qualche mese smetterei di ritenerla speciale e posto perfetto. È un paese che va vissuto così, in modo occasionale ed è perfetto per una vacanza di durata media-lunga. Escludo la possibilità di andarci a vivere, ma certo mi piacerebbe molto l’idea di farci due vacanze all’anno della durata di un mese tondo ciascuna. Così riuscirei a soddisfare tutte le mie esigenze senza il rischio di farmela venire a noia. Oggi è pure utopia, a causa di ragioni che non posso spiegarvi qua. Domani o fra qualche anno, chissà, ai posteri ardua sentenza a riguardo. Quest’anno ho vissuto davvero un’ottima vacanza, ma qualche rimpianto confesso che c’è. Pattaya avrei voluto vivermela molto di più anche al pomeriggio. Avrei voluto e dovuto frequentare più gent clubs, baretti, e centri massaggi. Non abbiamo messo piede nei gogo e oggi mi pento anche di questo, prossimo anno troveranno sicuramente posto! Sono stato il king indiscusso del long time, ma forse vale la pena accorciarne qualcuno per viversi alla grande il pomeriggio scopereccio. Sud di Phuket bene, mi pento solo del casino fatto con KJ e qualche escursione in più potevamo farla. Patong potevamo fare più spiaggia e anche qua qualche escursione in più, ma mi sono segnato tutto nella nota del cellulare per organizzarle bene il prossimo anno. Parto sempre con mille idee e progetti, ma poi tutto o quasi viene sempre stravolto e sacrificato anche e soprattutto in nome della figa.

Ah, la figa, la vera delizia e la nota incredibilmente soave di questa mia vacanza. 10 ragazze in 14 giorni non sono poi tante, ma sono quelle giuste per me. Ho alternato un po’ di tutto : dalla teen alla matura, dalla rifatta alla campagnola appena arrivata, dalle pse alle tenerissime gfe, dall’ubriacona all’astemia, insomma ho davvero spaziato al meglio. Ho avuto modo di passare il mio tempo e condividere del buon sesso con delle belle e delle brave ragazze e, con un paio, mi sento ancora oggi a livello direi settimanale. Ho accuratamente evitato di aggiungere alcuna ragazza sui social per non rischiare casini diplomatici al mio rientro in Italia, ma tutte hanno il mio numero di telefono e nessuno vieta di sentirci nella privacy di WhatsApp. Mi sento spesso con alcune di loro e mi mandano foto e aggiornamenti, mi fa piacere perché è come se fossi ancora un pochino là. Messaggiando poi dall’Italia ho poi fatto anche una curiosa e inaspettata scoperta : Yammy si era sposata a settembre! È incredibile come ci siano sui social (che posso vedere anche senza averla aggiunta in quanto ha profilo libero!) le testimonianze di tutto il suo matrimonio con tanto di video live del futuro maritino che si inginocchia e le chiede la mano qualche settimana prima. Il tizio è americano e, a giudicarlo così al volo, non mi pare proprio neanche l’ultimo dei coglioni, ma a quanto pare invece lo è. Scusami amico, non avevo idea che quella figa fosse la tua mogliettina ma, anche lo avessi saputo, me la sarei scopata lo stesso e anche piuttosto volentieri. A richiesta di successive spiegazioni, lei mi ha candidamente ammesso che si, è vero, e che sta aspettando i documenti per potersi trasferire a vivere con lui negli USA. Tutto chiarissimo tesoro ma, e qui ci casca l’asino, per quale motivo vai ancora con farang se ne hai appena sposato uno tre mesi prima? Misteri e dinamiche illogiche che solo in Thailandia si incontrano così profonde ed evidenti. Come disse un mio saggio conoscente non molto tempo fa : “dove finisce la logica, inizia la Thailandia”. Questa frase è assolutamente una verità indiscutibile e, se io fossi amante dei tatuaggi, valuterei l’idea di farmelo scrivere, ovviamente in Thailandese. Al di là di queste e altre battute, torno serio per dire che quest’anno più che mai ho capito l’importanza di costruire un buon feeling con le ragazze e di farle stare a loro agio, specialmente nei long time. Non è facile riuscire a costruire qualcosa in poche ore prima di finire in un letto, ma è essenziale farlo se poi vuoi una buona prestazione tra le lenzuola. Io ho il bisogno di sentire dall’altra parte apprezzamento per quello che stiamo facendo e, se sento la figa che è lì controvoglia e scoglionata, con prestazione meccanica e obbligata, mi passa ogni entusiasmo e per me può anche già andare via. Negli scorsi anni è successo un paio di volte di vivere queste brutte situazioni, ma quest’anno tutto è andato per il meglio e ho sempre avuto la netta sensazione che tutte avessero molto piacere a trascorrere il loro tempo con me e si divertissero anche a giocare e farsi scopare. Poi forse su tratta anche di finzione, e magari ragazze che sanno fare magistralmente il loro lavoro, ma a me non interessa, a me interessa solo quello che “arriva” a me come ragazzo. Quest’anno ho ottenuto davvero prestazioni “monstre” in camera da letto e devo complimentarmi per la voglia, l’impegno e la prestazione che ci hanno messo tutte e 10 le ragazze con le quali sono stato. Per farle stare a loro agio e metterle in condizione di lasciarsi andare al 100%, io cerco sempre di mostrarmi comprensivo e accomodante, ma intransigente e risoluto su certe cose. Né kiniao né falang Ding Dong, le faccio capire che sono disposto a spendere senza poblemi, ma ne deve valere la pena e devono essere brave a coinvolgermi. Non parlo mai di questo con loro, cerco di fare arrivare questo messaggio con il mio comportamento e il mio modo di fare nelle ore e minuti che precedono le porcherie nel letto. Mi informo anche sempre su di loro con domande delle quali mi interessa si e no la risposta. Come va il loro business, come sta la loro famiglia, da dove arrivano e che progetti hanno per il futuro. Questa cosa le fa sentire importanti ai tuoi occhi, le dà dignità e si sentono trattate da donne più che da mere puttane. Questo perché dietro la troia c’è sempre la ragazza e a nessuno piace essere trattato da oggetto. È il primo anno che sperimento questa cosa e tutto è andato a meraviglia. Certo devo cercare di non essere invadente o troppo morboso, ma le domande poste con tono e modo educato fan sì che spesso si aprano (non solo le gambe) raccontandoti un po’ di cazzi loro. Io di me dico molto poco, e preferisco far parlare loro che essere io il protagonista. Trovo sia un atteggiamento normale. Io so bene che loro stanno lavorando, quasi o tutte, ma come chi di noi a contatto con i clienti ne ha alcuni odiosi e alcuni preferiti, io cerco di essere per loro decisamente questo ultimo tipo di cliente. Quest’anno è stato un vero successo perché tutte mi hanno dato la sensazione di darmi il 100% del loro impegno e della loro prestazione e il sesso con loro è stato molto caldo e coinvolgente, al punto da scolpire ricordi indelebili nella mia mente.



Ringrazio quanti hanno avuto voglia e tempo di leggere tutto sto infinito poema, e l’ultimo pensiero e ringraziamento va al dottor Spina per una duplice ragione, già menzionata in diversi frangenti in concomitanza di ogni mio intervento sul blog. Innanzitutto grazie di lasciarmi dare voce alle mie cronache e ai miei pensieri e in secondo, non certo per importanza, GRAZIE per avermi “iniziato” a questa carriera, non è mistero che tu sia il mio mentore. Mi sono appassionato al pay alla Thailandia leggendo questo blog scoperto per puro caso e, senza i suoi racconti e i suoi consigli, difficilmente sarei riuscito a realizzare in poco tempo tutti questi viaggi che per me non sono solo tali, ma sono molto di più. Quindi GRAZIE Spina, lunga vita a questo blog e lunghissima vita alla Thailandia e alle sue meravigliose opportunità di divertimento. Il tempo passa e i ricordi diventano fiochi e appassiti, ma grazie a questo fedele reportage tutto rimarrà per sempre nella mia testa e nel mio cuore!

giovedì 16 maggio 2019

LA THAI DI ENVING - by Enving - parte 10



Ebbene sì, purtroppo è arrivato giovedì e sono iniziate le mie ultime 24 ore nel sacro suolo Thailandese. L’aereo per bangkok partirà alle 15 del giorno successivo e l’autista passerà a prenderci all’incirca per mezzogiorno, autista che per altro dobbiamo ancora andare a prenotare. In effetti è abbastanza tardi, io ho parecchia fame, e il Londinese non si vede ancora, il che è strano visto che è un estremamente mattutino. Vado a bussare alla sua porta e ci mette due ore ad aprirmi e lo trovo oltretutto in uno stato comatoso. Si riprende in fretta e mi racconta la serata mentre andiamo a pranzare nello stesso ristorante del primo giorno, quello sotto il nostro hotel. 
In pratica mi dice che avrebbe voluto invitare PN da lui in hotel per scoparla, ma lei guidava la macchina e doveva portare a casa le amiche, tra cui KJ. Quindi lui, messo alle strette dall’imperativo categorico “devo andare” di lei, è salito in macchina e, totalmente a sorpresa, è stato quindi portato…..a sud di Phuket! Pazzesco! Mi rivela che durante il tragitto KJ scoppia a piangere due volte, e le amiche cercano di consolarla. Pare proprio che quella ragazza fosse davvero presa malissimo di me, il che mi dovrebbe far sentire ancora di più una merda. In realtà è passato qualche giorno, con la coscienza adesso mi sento abbastanza pulito e penso se ne farà presto una ragione. È chiaro, mi spiace per lei, ma indietro non si torna e più che scusarmi non sapevo cosa fare. Tornando al Londinese, fa una delle sue pirlate : non avendo messo in preventivo di andare a scopare in trasferta, non ha preservativi con sé e se ne accorgono quando sono in camera a Sud di Phuket, nella room dove vive PN, in mezzo al nulla totale. Ma Londinese, ma che cazzo mi combini? Ma queste sono le cazzo di regole base del sex-traveller! Bisogna essere pronti in ogni evenienza! Va beh…riesce comunque a salvare parzialmente la cosa facendosi pare un pompino, ma se ricordo bene ci mette troppo a sborrare e lei si stufa prima. Il mattino dopo lei lo sveglia prestissimo, tipo dopo 2 ore di sonno soltanto, e lo manda a comprare i preservativi; lui va e torna, ma la deve scopare di fretta perché lei deve andare a lavoro e prima deve oltretutto riaccompagnare lui a Patong! Sarà contenta PN di dover fare la strada indietro di nuovo e perdere così un’altra ora abbondante! Va beh, non indago oltre perché francamente non sono cazzi miei, ma spero che lo abbia fatto volentieri perché so che quel distratto del Londinese ci teneva davvero a scoparla ancora! Il Londinese mi fa sorridere un sacco quando riesce a scopare una gratis o comunque a un flat rate! 
Lo vedi proprio che è lì che gongola, tutto gaudente! Non è una questione economica, il Londinese non è un pezzente. Ha un ottimo lavoro che gli garantisce un buon reddito e anche di famiglia non è certo messo male! Semplicemente è una sfida con se stesso perché mi ha fatto percepire in qualche occasione di come sia un attimo contrariato all’idea di dover pagare una donna per scoparsela. Gli ho detto centinaia di volte che non è questione di “dover”, ma è questione di “voler”. Avessimo tempo e voglia di star dietro alle tipe, sicuramente riuscirebbe ad uscire tanta roba gratis, ma siamo in vacanza e a me non va minimamente di perdere tempo a corteggiare. Non ho sbatti e non lo faccio neanche in Italia, pare mai che debba farlo in vacanza? In Thailandia? Ma non scherziamo! Londinese apri sto portafoglio e non fare il pezzente, che il grano ce l’hai! Tra queste e altre chiacchiere scorre via il pranzo e ci teniamo anche in contatto con i liguri che, come da programma, nonostante lo spiacevolissimo accadimento occorso, hanno intenzione di salire pre-cena.
I nostri piani di stare in giro nel pomeriggio vengono inesorabilmente rovinati da un fastidiosissimo temporale, molto violento, che scoppia a inizio pomeriggio. L’acqua cade davvero a secchiate e siamo costretti a riparare nelle stanze. Ne approfittiamo per dormire un po’ prima dell’ultima folle notte che ci aspetta e io faccio un giro di messaggi a tutti i contatti che ho racimolato per valutare la situazione. Le mie options per la serata sono diverse : Nana, Yammy, eventualmente Chaliza, pescare uno dei miei contatti social o rischiare di pescarne una random in giro. Qua entra in gioco la mia solita fissa di non voler rischiare la missilata dell’ultima notte e quindi, procedendo per scarti, nella mia rosa rimangono Yammy e Nana. Le sento entrambe. Nana è ancora a Phuket town; vorrebbe tornare ma la pioggia batte fortissimo e non sa se rischiare una partenza o rimandarla al giorno dopo, tanto in città ha gli appoggi per fermarsi a dormire. Yammy è nella sua stanza che dormicchia, andrà a lavoro a mezzanotte e staccherà alle 3.15. I liguri si maledicono per non essere partiti prima, e ora sono in difficoltà a dover usare i motorini con sta cazzo di pioggia battente. 
Mi addormento secco e mi sveglio alle 18.30. la pioggia non solo non ha smesso di scendere, ma è aumentata! Inizio a farmi paranoie per la serata. Guardo la strada sotto e non si vede anima viva. C’è anche vento e tutto sembra chiuso e temporaneamente sbarrato. Prendo il cellulare e vedo che Nana ha ufficialmente rinunciato al ritorno, tornerà poi la mattina seguente. Non c’è più molto da valutare, prendo Yammy e sono ben contento della mia scelta, anche per parzialmente obbligata dalla situazione se uno non si sente il rischio. La contatto e glielo faccio presente, mi dice ok e mi consiglia di evitarmi il barfine : se ho voglia di aspettarla lei alle 3.15 finisce e ce ne possiamo andare insieme. Mi pare orario e compromesso accettabile : farò serata con liguri ( se vengono) e Londinese e, a fine serata andò a recuperare Yammy. Ho solo il problemi dei soldi : ho finito i baht e ho solo euro, ancora ben 300, mi bastano e mi avanzano assolutamente, ma devo cambiarli. Piove fortissimo e voglio farlo prima che chiudano gli exchange. Non ho scelta, mi devo avventurare nella pioggia a cercare un exchange e anche prenotare un taxi. Londinese non se la sente e vuole stare in stanza. Io sono già vestito. Allora mi viene la genialata : mi svesto, mi metto il costume, le infradito, prendo un sacchetto di nylon e gli butto dentro 100 euo e mi avventuro così nella pioggia che però sembra rallentare, trovo un exchange, cambio i 100, trovo un baracchino dei taxi e mi accordo per 800 baht alle 12 del giorno dopo nella hall del nostro hotel. Torno in hotel e mi faccio una doccia. 
Sono quasi le 9 e i liguri stanno partendo solo ora visto che la pioggia ha rallentato. Mi faccio la doccia e mi preparo per la serata. Usciamo dopo mezz’ora e andiamo al ristorante, il fidato Song Pe Nong, da dove mandiamo la posizione ai Liguri, che tanto hanno la connessione dati sui cellulari. Il ristorante alle 22 ci fa pressione per ordinare perché alle 22.30 chiude la cucina, ma son tutte cazzate perché i liguri arriveranno alle 22.45 e la cucina sarà ben felice di servire quattro tori affamati. Nel frattempo io e il Londinese ci eravamo scolasti una quantità folle e imprecisata di birra, tanto dovevamo aspettare, vuoi non bere? Mangiamo tantissimo e finiamo che è mezzanotte passata. Caffettino nel grosso centro commerciale Jungceylon e siamo pronti per la Bangla. In realtà non è che siamo tutti pronti perché uno dei liguri versa in complicate condizioni fisiche. Non voglio compromettere la sua privacy per la troppo qualificante narrazione di cose è accaduto, ma diciamo solo che ha problemi fisici che non gli permettono una tranquilla deambulazione. A cena i temi più dibattuti erano stati appunto quello, e il clamoroso (e a questo punto probabile) fraintendimento notturno con il ladyboy da parte del Londinese, ma guai a citarlo! Andiamo a berci una birra nel complesso del Tiger, ma dopo pochi minuti il ligure infortunato accusa davvero troppo dolore e deve andarsene perché non resiste. Gli propongo di andare nell’hotel prenotato a Patong per lui e che gli mando io una troia in stanza per qualche pompino e un po’ di take care nel caso non riesca a scopare, tanto ho almeno una decina di contatti pronto a fare il take away e potevano fare al caso suo. Rifiuta e dice addirittura che prenderà lo scooter e tornerà a Sud di Phuket, dove loro sono di base, perché si sente davvero male. Effettivamente la sua faccia è tutto in programma e si vede che non è in forma! Ligure, se mi stai leggendo sappi che non sei caduto invano, qualcuno ti vendicherà e scoperà anche per te!
Rimaniamo in tre e, non sapendo dove andare a bere propongo tatticamente il bar dove lavora Yammy. Duplice intento il mio : in primis la controllo che non stia bevendo troppo e che non si presenti ubriaca alla mia ultime notte thai. Mi ricordo in che condizioni era la prima sera e non voglio correre nessun rischio del cazzo. In secundis andiamo a fare lì almeno 3 consumazioni totali e lei sarà contenta di portare qualche soldo al bar e di mettersene anche qualcuno in tasca; farà bella figura con la titolare e sarà propensa a offrire ottima prestazione in stanza. Passiamo lì e in effetti è proprio contenta di vedermi. Mi fa mille feste e quando ordino il mio solito coca e jack va personalmente a farlo, portandomi una bomba di cocktail! Quasi trasparente, penso ci abbia versato dentro mezza bottiglia di jack! Grazie Yammy, ti ricompenserò con tanto tanto cazzo! 
Yammy è molto bella anche stasera : ha un vestitino inguinale blu elettrico, con delle scarpe nere di vernice con tacco vertiginoso. Ovviamente le offro da bere, e così fa anche il ligure con la mamasan. Il ligure è un marpione, le corteggia tutte. Il londinese non trova niente che faccia al caso suo e si fa fare un cocktail imbevibile con una percentuale di alcool che anche un buon bevitore come me ritiene al un attimo sfidante. Il ligure intanto è già con le mani nel reggiseno della mamasan, sulla quarantina e non certo magra, ma con tette enormi! Interroghiamo il ligure sulle sue intenzioni e ci risponde “ovviamente non la carico, ma vuoi non mettere 10 minuti mani e faccia in questo ben di dio?” impossibile dargli torto. Passa una simpatica mezz’ora dove beviamo, giochiamo e ridiamo e tra me e Yammy le cose van proprio bene. c’è sintonia e c’è voglia di andare via insieme. I baci sono pubblici, caldi. continui, con mezzo metro di lingua e lei mi cerca molto spesso. Le cose si fan calde perché mi massaggia il cazzo sotto il tavolino e mi accompagna con una mano sotto il suo vestito, proprio sulla figa. Massaggio un po’, poi il ligure ci becca e scoppiamo tutti a ridere. 
Abbandoniamo poi il bar e ci dirigiamo al Tiger. Non facciamo tempo a entrare che il ligure, sempre grande protagonista, acchiappa una che poteva essere sua figlia. Si e no 20 anni, bassettina, un po’ chubby ma tette grosse e un bel sorriso dolce. Il ligure parte per la tangente e dopo pochi minuti capiamo di averlo perso visto che se la sta già praticamente spogliando a bordo pista! Ciao ligure, tanti saluti e, se non accade nulla di strano ci becchiamo il prossimo anno, sempre a sud di Phuket. 
Io e il Londinese facciamo una vasca dentro il tiger, ma non c’è molta roba. A sorpresa davanti alla console ad un tavolo becchiamo la Signora. Cazzo ci fai qua? Il suo lavoro alla fine dista a metà strada tra patong e Sud di Phuket, è sensato sia qua a far serata! Vedo subito che, con mia sorpresa, è parecchio ubriaca e si vede da come si muove molesta e da come ha modo di fare molto più invadente. Insiste con il volerci fare bere a tutti i costi al suo tavolo e, presi per sfinimento, accettiamo. Lei si fa un’idea sbagliata e inizia ad essere pressante nei miei confronti. Vuole andare in camera dice gratis, dice subito, dice cose che non capisco, ma straparla. Mi smarco al volo dalla cosa perché può andare bene se siamo in una smorta serata a sud di phuket, ma non mi carico certo una over50 ubriaca l’ultima notte in Thailandia, non scherziamo!
Salutiamo e stiamo per andare quando il londinese inizia una querelle con una ragazza molto alta del tavolo a fianco. L’abbiamo vista ogni sera, sempre in quella zona, sempre alla caccia di clienti. Dopo pochi scambi di battute, dal nulla, spara possibilità solo di short time a 2500 baht. Il londinese è attratto da lei, ma questa è chiaramente il peggior esempio di gold-digger. Lascia stare Londinese, dai retta a un pirla, con questa esce una chiavata di merda, vuole solo i soldi. Nel frattempo la signora si attacca come una cozza a uno scoglio e devo usare la platealità per togliermela da dosso. Becchiamo due tizie carine che ci fanno avance, ma nel giro di pochi secondi si qualificano come pr dell’Hollywood e ci vogliono vendere qualche pacchetto VIP. Ce ne andiamo all’Illuzion, voglio dare ancora un saluto al tempio della musica. Altra serata spettacolare, prendiamo da bere, balliamo, diamo grande spettacolo. Siamo palesemente in forma, anche a causa della dormita rigenerante del pomeriggio e vogliamo goderci l’ultima notte. Io in particolare mi sento in mega condizione, come quando ti riesce tutto quello che vuoi fare. Mi sento onnipotente e voglio mettere alla prova me stesso, tanto so che la serata andrà bene. E infatti, come da pronostico, mi riesce tutto. 
Vedo una superfiga, mi avvicino con spavalderia e sicurezza e le cingo il fianco, si gira mi sorride e ci mettiamo a ballare. Mi porta al suo tavolo e ci offrono da bere. Sono cinque ragazze, tutte molto belle, ma si vede lontano kilometri che sono delle super pro. Stiamo lì qualche minuto, allungo le mani e non dice nulla, anzi dopo un po’ mi stacca un breve limone, che ricambio. Ci fermiamo ancora un paio di canzoni poi con la scusa di “vado a salutare un amico, ci vediamo dopo” me ne vado e tiro con me il Londinese. Lei capisce la cazzata al volo ma sorride, non se l’è presa; ripeto le operazioni con una turista australiana in pista. Va come prima, ma senza cocktail e limone, balliamo solo e ravano il culo. Poi arrivano le amiche a riprenderla e se ne vanno. Conosco lì dei simpatici baresi appena arrivati e scambiamo qualche chiacchiera. Balliamo come dei matti e le tipe si scatenano con noi, potrei andare avanti all’infinito, mi sto proprio divertendo! Thailandia, io ti amo, cazzo! 
Guardo l’ora e si sono fatte le 3 passate, devo andare a recuperare Yammy. Guardo il Londinese con aria dubbiosa e non capisco perché non abbia tirato ancora su qualcosa. Gli chiedo e mi dice che va a casa che è stanco. Ma porca di quella ******* Londinese : vai a casa da solo l’ultima notte? Io rosicherei da matti, lui pare non curarsene. Non spetta a me giudicarlo, ognuno è libero di fare quello che vuole. Appunto, infatti vado a prendere la mia Yammy!
 Nel tragitto verso il suo bar vengono fermato da, senza scherzare, 20 ragazze in cerca di uno degli ultimi treni della serata. Arrivo al bar ma lei ancora lì operativa che stan per chiudere, sono in ritardo e dovrò aspettare qualche minuto. Per farsi perdonare mi chiede 100 baht e mi porta ben 6 shottini di tequila! Dice che devo berne uno con la sua amica, uno con la mamasan, e l’ultimo con lei. Accetto, tanto sono in bolla stasera e non mi tira giù niente. In 3 minuto mi secco le mie tequila bevute rispettivamente con le 3 ragazze. Poi prendo yammy e ci incamminiamo verso l’hotel. Stasera è molto più sobria e composta e non vedo l’ora di averla nuda davanti a me. Vuole mangiare e ci fermiamo al volo a fare un take away sotto l’hotel, pollo con riso, tutto sommato una scelta conservativa. Saliamo in stanza ma non riusciamo ad arrivare interi alla doccia : appena appena la porta della stanza mi trascina sul letto e iniziamo a far porcherie prima di lavarci e con la porta della stanza spalancata! La cosa va avanti per 10 minuti buoni, dove lei mi succhia il cazzo, con me totalmente vestito e solo l’uccello che esce dalla cerniera. Approfittando di una sua pausa per bere un po’ di acqua vado a chiudere la porta. Il gioco prosegue sotto la doccia e trovo la forza mentale di non infilarmela a crudo, nonostante fossi arrapato come non so cosa; appena andiamo sul letto partono le peggio porcate e ne esce un 69 da manuale dove per lunghi minuti facciamo porcherie reciproche. 
Di solito non è mio costume leccare la figa a delle puttane thailandesi ma, quando proprio la situazione richiede e non ne posso fare a meno, cedo alla tentazione e lecco che è un piacere. A me piace molto leccare la figa ma, in diverse situazioni in questo contesto, mi esimo senza problemi visto e considerato il tipo di compagnia. Qua non riuscivo proprio a dire di no a quella patatina davvero invitante e, avendola fatta arrapare davvero tanto con questa cosa, ne esce una scopata epica. 
È l’ultima notte, è il momento di dare tutto quello che ho ancora dopo 14 giorni passati tutti così. Faccio appello alle energie residue e ci do con tutta la forza che mi rimane in corpo. Lei è un lago e sudiamo insieme abbracciati. Cambiamo tante posizioni, ma le nostre lingue sono sempre attaccate senza mai un secondo di pausa. Mentre la prendo da dietro le infilo anche tutto il pollice nel culo e le do il ritmo così! È una sensazione splendida. Io sono dietro di lei, in ginocchio ma con la schiena curva su di lei, lei è in una specie di pecorina un po’ sdraiata; io sono immobile ed è lei a muoversi avanti e indietro con io che le do il ritmo soltanto con il pollice nel culo….che spettacolo! Andiamo avanti un bel po’, la sudata è pazzesca e quando devo sborrare mi scappuccio, la inginocchio e lei comincia a leccarmi e succhiarmi tutte le palle. A breve capitolo con una colossale sborrata sulla faccia e in bocca. Ride e va a lavarsi la faccia, ma poi facciamo di nuovo la doccia insieme perché siamo troppo sudati. 
Finito ciò lei si mette a mangiare al tavolo e io la guardo dal letto. È proprio bella, è molto particolare e non ha né lineamenti né carnagione thai. È proprio diversa da tutte le altre; a livello estetico è una delle thai meno thai che io mi sia mai scopato. Eppure ha un classicissimo nome thailandese, ma proprio uno dei più classici, una specie di “Antonio Esposito” per un napoletano. Mi invita nuovamente a unirmi a lei per mangiare, come già aveva fatto qualche sera prima. Declino senza neanche pensarci, non riuscirei a mangiare quella roba a quell’ora. Mentre mangia e ridiamo faccio un video sul telefono, una sorta di pseudo-ricordo in cui sparo qualche cazzata e inquadro anche lei che, sullo sfondo, mangia e ride. Dopo aver finito va a lavarsi i denti e mi raggiunge a letto; parliamo ancora un po’, ma non troppo che si è fatto abbastanza tardi e l’indomani la sveglia suona abbastanza presto per via del taxi prenotato per le 12. 
È simpatica questa Yammy, pare una brava ragazza e colgo in lei molta spontaneità nel suo atteggiamento. Mi darà successivamente da pensare molto anche in base a quello che scoprirò qualche giorno dopo, appena tornato in Italia. Ci addormentiamo abbracciati, nudi, messi a cucchiaio e mi sento molto bene; cado presto in un sonno molto profondo, ma sento la presenza al mio fianco di un morbidissimo corpo thailandese, morbido e vellutato. 
Alle 10.30 suona la mia sveglia e la stacco immediatamente come mio solito. È una triste e grigia mattina. Mi sento molto stanco e dormire ancora molto volentieri, ma so che è tempo di fare l’ultima scopata prima di raccogliere le mie cose e congedarmi dall’hotel. La sveglio con qualche carezza e qualche bacio, senza nessuna fatica mi da cenno di esserci. Anzi noto che si sveglia molto in fretta e tempo qualche minuto è già pronta, rispondendo con decisione alle mie carezze e ai miei sfregamenti. Senza rendermene contro ci troviamo a limonare, con le mie mani affondate nella sua figa e sulle sue tette. La voglia di scoparla è ancora tanta e, senza quasi rendermene conto la sto per infilzare a crudo. Mentre prendo un preservativo nel comodino lei si infila sotto le lenzuola e, di sua spontanea iniziativa inizia un pompino davvero ottimo. Lento, profondo, umido, ritmato, insomma mi piace molto. Usa sapientemente la mano per massaggiarmi le palle e imposta un ottimo ritmo cadenzato che è un ottimo modo per svegliarmi totalmente. In quel momento realizzo che per una sveglia di questo tipo ogni giorno, sarei disposto a pagare bene e scendere a compromessi su molte altre cose. Passato qualche minuto iniziamo a scopare ed è l’ultima scopata thailandese, quella dell’addio, quello in cui è il momento di dare tutto e fare appello alle ultime, residue, strenue energie restanti. Ci do al meglio delle mie possibilità per buoni 20 minuti ma mi sento fisicamente molto stanco. Scopare è davvero bello, ma se vuoi farlo bene servono davvero energie e forze, c’è poco da fare. Me la godo davvero, me la vivo come un piacere e non come un dovere e, visto anche il tempo tiranno, faccio appello a tutta la mia concentrazione e voglia e riesco a sborrare, optando per la sua pancia/tette con lei sdraiata sul letto a pancia in su e io in piedi a bordo letto con le sue gambe alzate, piegate, e poggiate sulle mie spalle!
Guardo l’orologio e sono già le 11.30. Mentre lei va a lavarsi e truccarsi io faccio la valigia alla benemeglio, mettendo tutto dentro in maniera abbastanza ordinata. Guardo il cellulare e vedo molti messaggi di Nana, arrivati scaglionati nel corso della notte. Mi dice che arriva a Patong in tarda mattinata e che vuole passare a salutarmi prima della mia partenza. Le scrivo che se viene alle 12 nella hall del nostro hotel la saluto volentieri. Intanto Yammy esce dal bagno ed è perfettissima, come la sera prima quando l’ho caricata. Le faccio trovare i soliti 2000 baht sotto la borsetta e poi mi dà una mano a chiudere tutta la roba e ci salutiamo prima di scendere con un lungo abbracciato e una profonda e lenta limonata. Scende con l’ascensore e prende il documento, prima di prendere un mototaxi per la sua stanza.
 Io busso al Londinese che è già pronto e scendiamo insieme nella hall per fare il check out e restituire le chiavi. Fatto ciò mi giro e vedo Nana seduta sui grossi divani della hall. La saluto e la prima cosa che mi dice è “la ragazza con il vestito blu, quella appena scesa, era sicuramente in stanza con te questa notte!”, la guardo con un po’ di stupore e faccio un cenno con la testa come per assentire. Lei ride e mi dice che conosce un po’ i miei gusti in fatto di donne, e che comunque era una buona scelta perché era molto bella. Rido e le dico più o meno seriamente che è la sua sostituta perché avrei voluto lei, alla fine sta cosa non è poi neanche tanto vera perché sarei stato molto in difficoltà a dover scegliere ma ci ha pensato lei a togliermi le castagne dal fuoco, e poi è andato tutto a meraviglia. 
Il taxista è stranamente qualche minuto in ritardo e mi lascia il tempo di coccolarmi e parlare un po’ con Nana, semisdraiati tra i cuscinoni dei grossi divani della hall. Londinese resta in disparte a trafficare con il telefono e stiamo così fino quando non spunta il taxista. Ci abbracciamo e ci baciamo sulle guance, con la promessa che ci vedremo ancora se io tornerò in Thailandia e lei sarà ancora lì. Carico il mio grosso trolley sul taxi e mi siedo dietro, lato passeggero. Londinese dietro il taxista che parte spedito verso l’aeroporto. Il viaggio scorre piacevolmente con profuse chiacchiere con il Londinese riguardo la vacanza e tiriamo due somme finali. 
Ci diciamo entrambi a nostro modo soddisfatti di come è andata, salvo analizzare criticamente gli accadimenti e ammettere cosa avremmo voluto migliorare nella prossima uscita in zona. È il momento della massima onestà, innanzitutto intellettuale. Il taxista ci chiede se si può fermare un attimo a casa che deve lasciare una busta urgente a suo fratello. Non vive lontano da lì, permesso accordato. Ci infiliamo in una tristissima via che conduce a una serie di baracche. Scende ed entra in una salvo tornare pochi minuti dopo. Non posso credere che davvero viva in un posto così. Mio nonno ha alcune galline che alleva per sfizio e per le uova. Queste galline vivono in un pollaio che mio nonno ha costruito in mattoni e amianto. Quel pollaio è decisamente più accogliente e messo meglio della topaia dove vive questo taxista. Avrà circa la mia età e non penso pesi 50kg. Ci spiega che vive lì a causa dello tsunami del 2004 che ha distrutto la casa della sua famiglia e dove sono morti i suoi genitori e 3 tra fratelli e sorelle. Ci mostra alcune foto sul cellulare (scattate con la fotocamera ad una foto) nel quale si vede un giovanissimo taxista in piedi tra quelle che sembrano macerie galleggianti. Dietro si vede distruzione e tutto sottosopra. Mentre ci racconta questa triste storia finiamo nel traffico stradale a causa di continui lavori in corso. Siamo forse un po’ in ritardo e il taxista zigzaga nel traffico per guadagnare qualche minuto, riuscendo a portarci in tempo a prendere l’aereo. Mossi a compassione per la sua triste storia, gli lasciamo abbondantissima mancia, sicuramente molto di più di quello che lui si è messo in tasca per questo viaggio da un’ora e mezza. Inizialmente rifiuta, ma dopo nostro insistere li prende, visibilmente commosso. Non so se ci ha raccontato una storia vera o un mare di cazzate ma poco importa. Io e in Londinese finiremo la vacanza con una decina di euro in meno a testa in tasca, ma forse abbiamo cambiato la giornata di un povero Cristo che se lo meritava, a noi non cambia proprio niente. Oltretutto la mancia corrisponde agli ultimi baht che mi sono rimasti in tasca, decurtati di 300 che mi tengo per mangiare poi qualcosa all’aeroporto internazionale di Bangkok. 
Il volo parte puntuale e ci ritroviamo alle 17 al Suvarnabhumi, in attesa dei voli intercontinentali. Io alle 20 mi imbarcherò per Malpensa, via Abu Dhabi con Etihad, mentre il Londinese si imbarcherà alle 20.30 per Londra, via Manama, capitale del Bahrein. Prima di imbarcarci mangiamo qualcosa in un anonimo ristorante e, dopo i saluti di rito e una stretta di mano, ci diamo appuntamento per Natale in Italia, dove scenderà per passarlo con la sua famiglia. Una volta che sono solo, seduto sull’aereo, mi soffermo a pensare intensamente alle mie mille emozioni e sentimenti che ho in testa e traggo qualche conclusione prima di iniziare a scrivere questo lunghissimo post. 
Ho quasi 15 ore di tempo ma, conscio che non saranno sufficienti, so che lo finirò poi in Italia, e così è andata. Mi scuso se c’è qualche errore qua e là, ma non ho revisionato con calma tutto lo scritto a causa della lunghezza e, avendo scritto l’ultima parte a circa un mese di distanza, ci può essere qualche piccola incongruenza qua e là, ma tutta la storia è davvero molto fedele e a causa della marea di note che ho preso sul telefono. Il tutto mi aiuterà a ricordare leggendolo tra qualche anno, anche grazie alle moltissime foto che ho privatamente allegato a questo lungo post.


martedì 14 maggio 2019

LA THAI DI ENVING - by Enving - parte 9

Il pomeriggio post discussione ladyboy lo trascorriamo praticamente come il precedente, ovvero spiaggia misto biliardo con baretti. Il londinese vuole andare a farsi fare un oil massage, ma io declino senza pensarci due volte vista la pessima esperienza occorsami a Sud di Phuket pochi giorni prima. Mentre lui è sotto trattamento, io ne approfitto per ancora un po’ di shopping e qualche vasca esplorativa in qualche via di Patong meno battuta. Scopro così posti nuovi e nuove possibilità, perché alla fine ci concentriamo sempre sulla zona della Bangla ma, esattamente come vale anche per Pattaya, c’è molto di più! 
Nel frattempo io sono rimasto in costante contatto con i liguri, poiché eravamo già d’accordo da diverso tempo che avremmo trascorso insieme l’ultima serata a Patong. Sfiga però vuole che a uno dei due è occorso un avvenimento molto poco piacevole e rischia di saltare tutto per la serata successiva. Noi gli avevamo precedentemente prenotato un hotel (il nostro era full) nella nostra stessa via e sarebbero dovuti arrivare nel pomeriggio successivo. 
Prima di cena passiamo a cambiarci e rilassarci nelle stanze e ne approfitto per Tinderare un po’. C’è una in particolare, tale Chaliza, che mi attizza molto e ha cattura la mia attenzione e le mie fantasie. Iniziamo a sentirci su whatsapp e ci mettiamo d’accordo in linea di massima per una possibile serata insieme. Mi manda un video e qualche foto e gradisco molto quello che mi arriva. Mi sottolinea che ovviamente andrà eventualmente pagata in caso di boom boom, ma questo non aggiunge nulla di nuovo a quello che già sapevo. 
A cena andiamo nuovamente allo street food e scopro che ho fatto bene a prendere questi accordi di massima con Chaliza, poiché Londinese non sarà con me stasera : si era sempre sentito quotidianamente con PN e si erano messi d’accordo per vedersi quella sera. In realtà la cosa era un po’ diversa. PN e altre due amiche sarebbero venute a Patong facendo andata e ritorno in serata da Sud di Phuket (mezz’ora di auto circa) perché venivano a trovare un’amica che aveva un bar a Patong. Il Londinese aveva colto la palla al balzo per autoinvitarsi, ed era stato accettato di buon grado, a patto che in pubblico mantenesse atteggiamento neutro. Scopro anche che sarebbe venuta KJ, e questo mi crea qualche malumore perché se possibile vorrei non incontrarla. Vuoi che con tutta la gente di Patong io debba per forza incontrare lei? Mangiamo come due animali e beviamo anche il giusto, come al solito in questa vacanza spendiamo circa 350 baht a pasto, salvo qualche eccezione. Memori dell’odore di fritto che impregna i nostri vestiti allo street food, passiamo in hotel a cambiarci e prepararci per la serata. 
Scrivo a Chaliza e le do appuntamento per l’1 al white room. Scelgo un posto che so per certo avere il wifi, così nel caso qualcosa dovesse andare storto, posso contattarla subito. Il Londinese si congeda intorno alle 23.30 e gli chiedo di tenermi gentilmente informato sui loro spostamenti, onde evitare di incontrare KJ in situazione per me scomode. Visto che ho più di un’ora per ingannare l’attesa, passo a trovare Yammy al suo baretto di soi dragon. Prima di riuscire a raggiungerla vengo letteralmente sequestrato da diversi gruppi di lady-bar e a stento riesco a raggiungere quello in cui lavora lei. È felice di vedermi, mi va un po’ di feste e ci mettiamo in un angolo a giochicchiare. Prendo da bere, le pago una consumazione a lei e ce ne stiamo una mezz’oretta a ravanare tranquilli. Mi chiede se passiamo la notte insieme di nuovo ma le dico di no, che sono stanco e che andrò a dormire presto che domani voglio svegliarmi presto per andare in spiaggia. È una balla, e lei lo sa meglio di me, ma non oppone questioni. È proprio carina anche stasera e mi piacerebbe riscoparmela, ma sono incuriosito anche tanto da Chaliza. Ci salutiamo con un limone profondo e due mani sul culo. 
Intanto pesco il wifi del Monsoon, un bar in cui eravamo stati lo scorso anno e vedo che il Londinese mi ha scritto che sono andati….al white room! Ma che cazzo di sfiga, con tutta la bangla proprio lì dovevate finire? Mi dice che prova a portarle via presto con una scusa qualsiasi per lasciarmi campo libero entro mezz’ora. Ingannando l’attesa vado al complesso del tiger, e passeggio tra i bar con l’intenzione di bermi una cosa con qualche troietta mentre aspetto che si faccia l’ora giusta per l’appuntamento. Sono lì che giro e mi sento un indice puntato proprio contro il petto. 
Giro lo sguardo e vedo la proprietaria dell’indice. È un volto famigliare, forse mi ricorda qualcuno, ma così su due piedi non saprei. Lei esordisce con un “you have already fucked me in the past, i remember you and your cock, ********!”. Rimango sbalordito. Al posto degli asterischi c’è il mio nome! Faccio un attimo una rapidissima cernita mentale e mi ricordo di questa ragazza! Tale “Pa”, scopata in long time due anni fa. Non l’avevo riconosciuta con il nuovo taglio di capelli e oltretutto ha cambiato bar. Prima lavorava sempre in quel complesso, ma in tutt’altro bar. La saluto e pariamo un po’ ma non mi piace più tanto e la trovo un po’ sfatta e ingrassata. Sicuramente in questi due anni ne ha presi km di cazzo! La ravano comunque di buon grado e me ne vado lontano dalla sua vista. 
Vedo una carina, mi siedo e ordino il mio classico coca-jack.  Arriva da me una tipa che non mi piace per niente e, prima anche solo di far domande o perdere tempo reciproco, indico quella che mi piace e lei me la va a chiamare. Piccolina, magrolina, belle curve e bel visetto intelligente e innocente. La invito a sedere e ci parliamo un po’. Il suo inglese è scarso ma di far conversazione non mi importa troppo. Le pago una tequila e questo investimento di 150 baht mi permette di ranavarla un po’. Niente di eclatante e troppo spinto, ma le mani sul culo e sulle tette le metto molto volentieri. Lei accenna un timido sfregamento sul mio uccello, ma la vedo un po’ impacciata e frenata, ma tanto è un passatempo di mezz’ora. Mi trattengo quel basta che mi permetta di caricarmi il giusto e poi pago e mi dirigo verso il white room, che è ora. 
Sfighissima vuole che mentre vado lì becco tutto il gruppone che ne sta uscendo. E il gruppone intendo ovviamente Londinese, PN, KJ e altre due sconosciute. Saluto molto brevemente, due chiacchiere di circostanza e me la telo via alla velocità della luce. Fortunatamente ero da solo e in normalissima vasca serale. Non che debba mai delle spiegazioni a qualcuno, ma non mi andava di essere pinzato in situazione scomode. 
Raggiungo il white room con qualche minuto di anticipo,  ma mi metto subito a cercare Chaliza nel luogo di incontro prestabilito. Avviene una simpatica gag : mentre sono lì che cerco in giro come un cane da tartufi, vedo una che mi fa cenno con la mano, come se lei facesse la stessa cosa. Vado lì e le chiedo : “are you chaliza? Are you waiting for me?”. Lei dice di si e la squadro dalla testa ai piedi! È molto diversa dalle foto e me la aspettavo e mi pare anche poco conforme alla foto. Va beh, non è certo brutta, semplicemente è diversa. Andiamo al bancone e ci mettiamo in attesa di ordinare da bere. C’è un po’ di gente e nell’attesa scherzo un po’ con lei che ride e ricambia le battute. Dopo un paio di minuti lei mi allunga la mano e mi dice “i forgot to tell you my name, i am Bee, nice to meet you”.Scoppio a ridere di gusto. Ma che cazzo di storia è? Ma tu chi sei? Haahahahah perché hai detto di si quando ti ho chiesto se eri Chaliza? Lei mi dice che non aveva capito e quando non capisce lei dice sempre di si. Ahahahahh ma che spiegazione è questa? Va beh, è simpatica alla fine. Le spiego il fraintendimento e lei capisce senza problemi stavolta. Ci facciamo una risata e la saluto. 
Appena mi giro la vedo lì Chaliza, questa volta l’originale e pienamente conforme alle foto e alle aspettative. Alta, pelle ambrata scura, taglio dell’occhio molto asiatico, sorriso largo e denti molto bianchi. veste un lungo vestito nero fatto a “tuta”, parecchio attillato e sta in piedi su un tacco abbastanza alto. Riesco a guardarla dritta dritta negli occhi perché adesso con il tacco siamo alla stessa altezza, e io sono qualcosina in più di un metro e ottanta. Ci prendiamo da bere due cocktail e ci mettiamo ad un tavolino verso fine locale. 
Lei mi pare abbastanza timida e non la voglio mettere a disagio allungando le mani, quindi rimango a debita distanza e ridiamo un po’. Il suo sorriso è proprio bello e pare anche genuino. Aspetto che l’alcool faccia un po’ di effetto così magari si lascerà un po’ più andare, ma nel frattempo trovo anche tempo e occasione di bisticciare con una tizia che è dietro Chaliza e che per la terza volta di fila le rovescia il cocktail sulla schiena. Mi faccio avanti e gliene dico quattro, non troppo carine. Lei si scusa dicendo che è ubriaca e si allontana. La cosa deve aver sortito un buon effetto su Chaliza, perché m ringrazia e sembra più a suo agio. Iniziamo ad interagire di più e la vedo più sciolta nel giro di qualche minuto.  La musica fa davvero schifo lì stasera (Il londinese me lo aveva anticipato) e quindi decidiamo di spostarci all’intramontabile Illuzion. Lei non ama la calca  quindi saliamo sulla balconata, trovando un bel posticino affacciato proprio sopra il dj; prendiamo due cocktail e balliamo. L’alcool fa sentire il suo effetto perché è decisamente più coinvolta e si muove bene. mi struscia per bene il culo sul pacco e ridiamo di gusto quando tocca e nota che ho già il cazzo bello duro. L’atmosfera si scalda ma si raccomanda di non fare troppe cose in pubblico perché, se la voglio e se ho pazienza, potrò avere tutto in camera compresi gli interessi. È questo il motivo per cui non si lascia andare a baci e abbracci, semplicemente balliamo insieme e ci lanciamo qualche toccatina. Beviamo ancora e io inizio a sentire un attimo tutto l’alcool che ho in corpo. Alla fine sono già a 7-8 cocktail più tutta la birra della cena, più qualche shottino di tequila bevuto qua e là. Prima di uscire beviamo ancora una birra e lei mi dire che la Singha è la sua preferita e beve solo quella. Fortunatamente all’illuzion ce l’hanno e prendiamo quella. È palese di come ormai vogliamo trascorrere la notte insieme e mi informo su quanto è il disturbo. 2000 long time e allora vieni tesoro che andiamo al volo che questo deal mi pare perfetto! Prima di uscire mi chiede se ho la Singha in camera che la vuole bere anche dopo, ma ovviamente non ce l’ho e mi fermo a comprarla da un ambulante : 4 singha, 300 baht, onesto. Sommando a tutto quello che ho pagato da bere siamo a ben più di 1000 baht, ma alla fine mi sono divertito e sono in vacanza, ma che cazzo me ne frega dei soldi. 
Arrivati in camera ci mettiamo sul letto a chiacchierare e bere la Singha ma non c’è nulla con cui aprirla. Prova lei con il lato di marmo del lavandino ma non riesce. Mi invento un bel numero e la apro con le pinzette che lei ha in borsa. Non so come, ma ci riesco al primo colpo. Perdiamo così una mezz’ora dove ci divertiamo e scherziamo sul letto, con anche qualche toccatina e qualche bacio. Vorrei scopare al più presto prima che mi salga la stanchezza che percepisco già chiara dentro di me. Lei perde un po’ di tempo in coccole e smancerie, così quando va a fare la doccia ne approfitto per spararmi la terza e ultima bustina di kamagra oral jelly della mia vacanza. Voglio essere sicuro di scoparmela per bene, e per questa Chaliza sono sicuro che serve un cazzo di marmo! 
Lei fisicamente non è esile, perchè è alta, abbastanza muscolosa e bella tonica. A una così il cazzo glie lo devi dare bene, che sia bello duro e pronto! Faccio la doccia, esco e sono prontissimo! Quando la vedo nuda rimango colpito dal suo corpo. Tette abbastanza grosse e rifatte, ma non capisco perché se le copre di continuo. Corpo molto bello, sodo e muscoloso, scuro di carnagione. Ci mettiamo a giocare sul letto e vedo che è una brava pompinara. Se la cava bene! la scopata va molto bene e si lascia assestare colpi ben dati e sculacciate piuttosto secche. Non c’è più neanche un minimo velo di quella timidezza che sembrava ci fosse inizialmente. È pienamente coinvolta e bagnatissima, si vede che a questa il cazzo piace! La scopo per bene a lungo e sembra gradire assai. Quando sono pronto a sborrare mi scappuccio e me lo faccio succhiare, per poi sborrare tra faccia e bocca. Doccia di entrambi e torniamo a letto, dove il mio cazzo non è sceso di un millimetro, grazie soprattutto alla bustina di kamagra presa. Lei è ancora piuttosto vispa, e decido quindi di giocare il mio solito jolly che tante volte ha funzionato nella mia vita “sessuale”. Le dico precisamente questa frase “sai che sei davvero molto brava a fare i pompini, è uno dei migliori che io abbia mai provato. Peccato soltanto che per me è impossibile riuscire a sborrare solo con un pompino, non ci riesce mai nessuna!” questa frase accenda in tutte le donne con la “d” maiuscola un desiderio irrefrenabile di succhiarti il cazzo. Vogliono dimostrare a te, ma soprattutto a loro stesse che sono le migliori e che possono raggiungere anche questo obiettivo. Pertanto non ho ancora finito la frase con la pantomima e sono già in ginocchio a un millimetro dalla sua faccia che il cazzo piantato nella sua bocca. Mentre succhia mi massaggia le palle, se lo sbatte sulla faccia e mi fa un bel servizio anche sui gioielli di famiglia. Apprezzo molto e la cosa va avanti per un bel po’. potrei già sborrare, ma voglio che continui e che si sudi questo traguardo morale. Dopo una mezz’ora dall’inizio decido di darle il suo giustissimo premio e le sborro in bocca. Lei tutta felice mi dice “hai visto? Io sono meglio delle altre e ci sono riuscita”. Brava Chaliza, complimenti, ti meriti di diritto l’ingresso nella hall of fame di quelle che mi hanno fatto sborrare con un bocchino. Mettiti comoda che siete in tante, ma tu non puoi saperlo ed evito di dirtelo.
Parliamo ancora un po’ e ci addormentiamo. Prima di dormire mi viene in mente che domani mattina la voglio assolutamente riscopare e non voglio che pensi di aver fatto già il suo dovere visto che ho già double-shottato. Se ci ho visto giusto, anche lei domattina vorrà essere riscopata come si deve. E ci vedo giustissimo visto che mi sveglio alle 12 con lei che fa gran lavoro di mano sul mio cazzo mentre io ero ancora addormentato. La ragazza ha voglia e me lo dice chiaramente. Va beh, facciamo sto sacrificio e scopiamo vah. Le tiro una bella tamburata, ma diversa da quella della sera prima. Ora c’è meno grinta e cattiveria nei colpi che le do, ma più lavoro di bacino e di passione. Ne esce fuori una bella scopata passionale e coinvolgente nella quale ritengo lei riesca a venire più volte, perché a tratti si contorce e ansima molto forte. Dopo un po’ di concentrazione e qualche botta giusta riesco a sborrare, preferendo questa volta venirle dentro, perché la decisione mi pareva più in linea con il relativo tenore della scopata. Dopo essere venuto me ne sto lì qualche minuto, semi-morto nel letto. 
Quando faccio scopate piuttosto intense, e questa cosa è più evidente che mai in Thailandia, dopo essere venuto rimango in una specie di trance in cui tutto mi sembra bellissimo e perfetto. I problemi li sento lontani e deboli, come se non fossero miei, e sembra che il tempo non passi più. L’atmosfera è ovattata e dolce, tutto scorre a rilento e mi godo a pieno ogni singolo istante. E’ una sensazione bellissima che auguro a tutti di provare, forse è anche per questo che mi piacciono le scopate particolarmente decise e passionali. Chiaramente un requisito necessario è un grande feeling con la partner, altrimenti esce una scopata meccanica di merda e, con le pay, capita spesso purtroppo. Ma fortunatamente non è questo il caso, perché con Chaliza si è creato un ottimo feeling, nonostante le cose siano partite a rilento. 
Tornando a noi, ci facciamo la doccia separatamente e lei si riveste. Diventa molto professionale, la pago e ci salutiamo con due baci sulla guancia; simpatica questa antitesi di come, a cose finite, si sia voluta ricomporre totalmente e ritornare quella prima del nostro incontro, ovvero porre un certo distacco, sintomo di grande professionalità, a suo modo l’ho apprezzato. Con lei sono stato bene, ma non la sentirò più e nemmeno la valuterò più per quella che è la mia ultima notte Thailandese

domenica 12 maggio 2019

LA THAI DI ENVING - by Enving - parte 8

Nella calda e afosa mattinata del martedì, mi becco con il Londinese nella hall e andiamo a mangiare in un posto di fiducia, un thai-svedese molto valido, zona lungomare. Mi ricordo ancora le cameriere dello scorso anno, una in particolare, carina e timida, me la sarei già voluta scopare lo scorso anno. Mangio chicken Satay e Pad thai con seafood, poi ci rilassiamo un po’ e andiamo in spiaggia. Fa un caldo esagerato, mi metto in fondo sotto le palme perché al sole non resisto. Il londinese, stoico come non mai, si sdraia sempre per ore al sole e, oltretutto, sempre con creme con basso livello di protezione. Ho una sete incredibile e vado a prendermi uno dei miei amati ice-shake. Ho brevettato il mio personalissimo capolavoro : anguria, ananas, lime. Lo adoro. Se sono semplicemente dipendente al punto che mi sono informato sul come poterlo riprodurre identico in Italia per quando sarò a casa d’estate. Non faccio tempo a tornare in spiaggia che scoppia un bel temporale, per cui dobbiamo riparare al chiuso velocemente. Troviamo un baretto con biliardo e qualche troia e ci piazziamo lì. Diverse partite e molte birre, le tipe sono passive e ci lasciano giocare senza troppe richieste o pressioni. 
A fine partite ci sediamo e il Londinese tira fuori una delle sue strane fissazioni. “ Enving ti ricordi quella tipa che ti sei scopato due anni fa? Quella con la moto, i tacchi rossi, tatuaggi e tette rifatte?” ci penso un po’ e lì per lì non mi sovviene nulla. Poi ricordo chi lui stia intendendo e con sommo sforzo mnemonico riesco anche a ricordare il nome, sebbene siano passati due anni. Nana. Quella bella maialina lì si chiamava Nana. E beh? Quindi? Eh sai Enving…se non hai nulla incontrario me la vorrei scopare, mi è rimasta impressa. Do il mio benestare senza il minimo problema e fornisco il numero di telefono. Non sono uno geloso delle proprie troie anzi, se un amico ne può beneficiare, meglio! Io non mi scoperei una troia del mio amico, ma per mia politica personale, ma se lui ha piacere di scoparsi una mia ex troia, faccia pure. Tutt’al più ne ho rese intoccabili ai miei amici al massimo 4-5, quelle che proprio mi sono rimaste dentro e mi hanno colpito l’anima nel profondo. Per tutte le altre, che si divertano pure! Lei è una di quelle, quindi Forza Londinese.
Egli però secondo me sbaglia già subito sul primo messaggio. Dice nome, come ha avuto numero, dov’è e se lei viene in camera da lui stasera. Errore. Lei è una freelance che però ha altri business all’estero che non centrano con la prostituzione. Viaggia molto per questo lavoro ed è spesso di base a Singapore dove vive con la sorella. Non avrei certo esordito convocandola in stanza come l’ultima delle mignotte; lei non è online su whatsapp e andiamo in hotel a lavarci. 
Per cena andiamo al validissimo street-food in fondo alla Bangla, ed è uno spettacolo! Scelta vastissima, tutto esposto e cotto al momento sotto il tuo naso e si tratta il prezzo fino all’ultimo baht. Prendo del riso un po’ strano e poi spiedini di varia natura, assaggiando un po’ tutto. Annaffiamo il tutto con 3 litri di Chang alla spina. Dopo cena decidiamo di fare tappa in hotel per cambiarci e toglierci di dosso la fastidiosa puzza di fritto che ci ha impestato i vestiti. Tornati in Bangla per mezzanotte andiamo ai baretti del tiger per bere e giocare a biliardo. Lì c’è il wifi e Londinese nota che Nana gli ha risposto. Ha sorvolato sulla sua richiesta di incontro e gli dice che non si ricorda del mio nome, se gli può mandare una foto per aiutarla a ricordare. Consiglio al Londinese di mandare una mia foto presa da facebook di due anni prima a Patong, ma lui fa di testa sua e vuole che ci scattiamo un selfie. Facciamo e lo manda. 
Lei dice “ah, si si, certo che me lo ricordo!” e gli chiede poi se sono di nuovo lì in Thailandia. Consiglio al Londinese di rispondere di no, che è lì con altri amici, ma fa di testa sua e dice di si, sostenendo che per lui può essere un “vantaggio ambientale” il fatto che io sia lì e che possa aiutarlo ad introdurre la cosa. Lei risponde chiedendo se sono fidanzato. Consiglio al Londinese di rispondere di si, ma lui fa di testa sua e risponde di no. Lei gli chiede dove ci vediamo e le da appuntamento tra un’ora tonda tonda davanti alla scalinata della discoteca Tiger. Il londinese inizia a manifestare giubilo e impazienza di scoparsela; io non gli dico nulla, ma fossi in lui ostenterei molta più cautela. Mentre la aspettiamo beviamo con due troie, carine si, ma anche insipide.
Liquidate alla svelta le due, andiamo al luogo dell’appuntamento e, puntuale come un orologio svizzero, si presenta Nana. Non la vedo arrivare perché sono di spalle rispetto alla direzione da dove lei proviene e vengo sorpreso dal saluto del Londinese che fa un passo avanti per abbracciarla. Lei lo schiva come un pugile e si fionda su di me. Partiamo malissimo, non è nei piani. Dopo i convenevoli saliamo alla discoteca Tiger e prendiamo due birre io e il Londinese e un gin Tonic lei. Londinese fa lo splendido e caccia lui il grano. Vorrei che le cose si mettessero bene e in modo chiaro fin da subito, per cui circumnavigo il tavolo e mi metto a lato lasciando in mezzo il Londinese. Prendo anche il cellulare e apro Tinder per dimostrare il mio totale menefreghismo per la situazione. Dopo 30 secondi esatti lei si alza, prende il gin-Tonic e viene a sedersi vicino a me. Faccio lo scontroso e non proferisco parola, il Londinese prova qualche battuta malriuscita e lei comincia a toccarmi una gamba. Mi alzo con una scusa e vado in bagno, torno dopo qualche minuto e mi siedo nuovamente lontano da lei. Immediatamente Nana si alza e si viene a sedere sulle mie gambe. Poso la birra, quando il Londinese che mi sta mandando un’occhiataccia che ricorderò per sempre; al che penso di averne abbastanza di questa situazione abbastanza confusa e imbarazzante e metto in chiarissimo le cose. 
Prima vado dal Londinese e dico : ci parli chiaramente tu o lo faccio io? Dice di andare io. Vado da Nana e le spiego la situazione in inglese esattamente così : “senti Nana, tu sei qua perché il mio amico stasera vuole scoparti. Io non mi ricordavo neanche di te, e la situazione ora si fa imbarazzante per davvero perché non sono più chiare le intenzioni e i ruoli. Allora, cosa vogliamo fare? Continuiamo sto balletto? Lui ti ha scritto prima, lo sai bene anche tu che vuole scoparti adesso”. 
Lei mi dice che Londinese non è brutto o antipatico, ma lei non se lo vuole scopare. Mi spiega poi che ha una specie di suo codice etico che non va con gli amici di quelli che si è già scopata. Vado dal Londinese e glie lo spiego, lui ne prende atto anche se lo percepisco fortemente costernato e in difficoltà sul piano personale. In 30 secondi lui dice a me in italiano circa 50 volte “nessun problema, non mi importa”, stessa cosa a lei in inglese, ma a me pare che invece importi eccome e abbia patito il colpo a manetta. Lei torna da me e si siede sulle gambe. Rimango immobile e bevo con noncuranza la mia birra. Lei ride e scherza, io sto sulle mie più che posso. Il Londinese, in netta difficoltà, sblocca a modo suo la situazione in modo totalmente inaspettato : prende la prima che gli capita a tiro. 
Ne prende una seduta sola a un tavolo, che beve e gioca con il telefono. Molto alta, tette rifatte altissime, vestito rosa un po’ svolazzante; passano 30 secondi e stanno limonando a 1 metro da noi. Penso che il Londinese abbia fatto una cazzata di impulso per dover dimostrare qualcosa ma, francamente, questa cosa mi solleva molto e non mi sento più inopportuno e in imbarazzo. Il Londinese si allontana con la tipa e vanno a smaialeggiare a bordo pista. Lo osservo bene e non mi sembra lui, troppo disinvolto e snaturato. Amen. Nana si fa più audace e inizio ad accarezzare l’idea….l’idea si fa più concreta quando mi massaggia il cazzo infilandomi una mano tra mutande e pantaloncini. L’idea diventa certezza quando mi dice che se voglio viene in camera e che potrebbe esserci una piacevole sorpresa per me stanotte, se me la meriterò. Il londinese è ormai accalappiato altrove. Passa a salutarci e dice che va in hotel a scoparsi la tipa. Nana parla brevemente con la tipa del Londinese e vedo che dicono qualcosa fitto fitto. Si congedano e io e Nana decidiamo di andare a fare un po’ di serata assieme all’Illuzion. 
Mentre ci andiamo la guardo bene alla luce della Bangla : è sdempre lei, la stessa bella Nana  di due anni fa, ma qualcosina è cambiato. Penso si sia rifatta qualcosa in volto, forse gli zigomi o il naso. Nana avrà circa 30 anni, è alta circa 155 cm, è molto magra con le tette ENORMI rifatte. Come tipo (e prendete il paragone con le pinze per ovvie ragioni) ricorda tantissimo la pornostar Madison Ivy, uno dei miei sogni erotici. Veste abiti molto sexy su tacchi molto alti e non indossa mai reggiseni, ma solo copri-capezzoli. Mentre andiamo all’illuzion mi chiede se al Londinese piacciano i ladyboy, e io, per scherzare, gli dico che gli piace cambiare e una sera becca la figa, una il cazzo. Lei ride e finisce lì la cosa, con io che non do troppo peso alla curiosa domanda.
All’Illuzion ci lanciamo in pista in danze scatenate e diamo spettacolo. Stiamo un’oretta abbondante e, anche se a livello economico non mi conviene (30 euro di bevute totali in due), me ne sbatto il cazzo perché mi piace un sacco spupazzarmi questa bella fighetta in pista. Balla proprio bene, si muove alla grande e amo il modo in cui mi sbatte quel culo straordinario sul cazzo. Ballando e smaialeggiando le infilo anche una falange nella figa, proprio in mezzo alla pista dell’illuzion! E viva la sobrietà! Alla fine è evidente che tutti e due abbiamo piacere di rivederci e di stare nuovamente insieme.
Ci ritiriamo verso le 4 e mentre andiamo in camera mi dice che, secondo lei, il Londinese stasera ha preso un ladyboy! Rimango shockato dalla notizia e ne parliamo diffusamente in camera. Mi dice che ha chiesto alla tipa (o tipo) se fosse un Ladyboy e lei/lui non le avrebbe risposto, mettendosi a ridere. Mi dice poi che se il giorno dopo non avessi visto la “ragazza” nella hall, o che se il Londinese mi avesse raccontato una strana storia di come la “ragazza” era andata via nella notte senza finire il Long, probabilmente lei avrebbe avuto ragione sul Ladyboy. Approfondirò la questione l’indomani, ora vieni qua che muoio dalla voglia di scoparti. 
Si spoglia ed è uno spettacolo. Si fa la doccia e la aspetto, a cazzo d’acciaio già pronto (e lo era da almeno due ore!). Mi faccio la doccia io e dopo qualche limonata pesantissima con mani che ravanano per ogni dove, mi dice qual è la sorpresa con successivo patto : se io fossi riuscito a farla venire stasera nel primo shot, lei domani mi avrebbe dato il culo nel secondo shot. La cosa mi gasa da matti e la scopo benissimo e a lungo come il buon Dio comanda. Potrei andare avanti per ore e ore, spinto dalla motivazione e dal premio. Dopo un’ora di intensa battaglia lei mi sale sopra, mi cavalca selvaggiamente e mi pianta le unghie nel petto quando finalmente viene, urlando forte e conficcando le unghie. Vuole farmi sborrare e torna a succhiarmelo. 
Non è una top pompinara perché usa troppa mano e fa qualche verso da cinema di troppo, ma sa comunque bene come si maneggia il cazzo. Le bave sono ovunque e, concentrandomi un po’, riesco a sborrare, spruzzando un po’ in bocca e un po’ sulle magnificenti pere. Doccia insieme dove ci puliamo per bene e andiamo a letto. 
Chiacchieriamo un bel po’ di tutto, mi racconta dove è stata e cosa ha fatto in questi due anni e ridiamo di gusto su alcune cose. Mi racconta anche la storia del culo : non lo aveva mai fatto in tanti anni, ma 6 mesi fa un cliente coreano aveva insistito tantissimo per incularla e lei, per scherzo e per farlo desistere, gli ha detto che le poteva fare il culo per 30mila baht. Il colpo di scena è stato che sto coreano, senza fare una piega, ha aperto la cassaforte e ha tirato fuori uno sull’altro, 30mila fottuti baht, e fu così che il buco del culo di Nana andò in frantumi. Ridiamo insieme del fatto che le è andata bene che il tipo aveva il cazzo davvero piccolo e che lei non ha sentito quasi nulla. Mi ha detto che lo avesse saputo, avrebbe sparato 50mila baht, ma non aveva assolutamente idea che un giovane coreano che stava in un 3stelle in Soi Nanai, avrebbe speso quella cifra per avere la prelazione sul suo culo; pazzesco!
 Ci addormentiamo abbracciati e dopo 5 ore suona la sveglia. Quel mercoledì  mi sveglio al volo con un pallino fisso e nitido nella testa : asfaltare il culo di Nana! La sveglio e non ci mette molto a capire la mia voglia che, a quanto pare, è anche la sua. Rapida doccia e lavaggio preparatorio e siamo pronti sul letto. Inizio a lavorarglielo per bene con le dita e la saliva e, seppure strettino, riesco a entrare con due dita abbastanza agevolmente. Gioco con il buco del culo mentre mi spompina e uso uno speciale gel che lei ha in borsetta. Passiamo alla scopata normale, ma quando è ben eccitata e bagnata passiamo al culo. Faccio un po’ di fatica a entrare a causa delle sue leggere e temporanee lagnanze ma, quando sono dentro, viaggio come un Frecciarossa. Le faccio per bene il culo in due/tre posizioni e, quando mi dice che è un po’ stanca, mi preparo a sborrare. La metto a pecora sul letto, le faccio inarcare le schiena e questa volta, non mi dispiace, non farò la mia solita sborrata in faccia/bocca. Questa volta opterò ovviamente per sborrarle dentro, nel culo ovviamente. Ci do secchissimo per qualche minuto, venendo potente e trionfante dove non batte il Sole. La sensazione è straordinaria e se mi concentro riesco ancora a sentirla ora! 
Ci ricompattiamo un attimo e scherziamo un po’ su tutto. Finisce di raccontarmi qualcosa su di lei che ancora non mi aveva detto e mi dice che la notte successiva sarebbe andata a Phuket Town a salutare un’amica che non vedeva da un po’. si congeda con la promessa che ci saremmo ancora salutati prima del mio ritorno in Italia, e mi raccomanda di tenerla informata sulla storia del ladyboy. 
Appena lei esce mi faccio una doccia, durante la quale valuto l’idea di ingaggiare Nana anche per l’ultima notte a in Thailandia. Poi mi vesto e, circa per 13, raggiungo il Londinese nella sua stanza, che si trova qualche porta più in là della mia. Busso e mi apre subito; entro e noto l’assenza della ragazza all’interno della stanza. Fingo estrema noncuranza anche sono davvero curioso di sapere qualcosa a riguardo e parliamo di più e del meno. Evito accuratamente di menzionare Nana, non sapevo che effetto può fargli questa cosa il giorno dopo. Cazzeggio un po’ sui social aspettando che lui si vesta e poi è lui a buttare inaspettatamente sul tavolo la questione. “non mi chiedi nulla di ieri sera? Me lo chiedi sempre!” ah già, vero Londinese, dimmi un po’ come è andata, dai. Al che parte una stranissima storia secondo la quale la tizia si sarebbe comportata abbastanza bene sul primo shot, ma poi gli avrebbe causato problemi al mattino presto. Sostiene che lei lo abbia svegliato alle 8 per il secondo shot, motivandolo con un dovuto anticipato rientro nella sua stanza. Lui non era mentalmente e fisicamente pronto e lei si è rifiutata di fargli un pompino. Sarebbe quindi nata una discussione sfociata in vero e proprio litigio, con tanto di telefonata alla polizia quando lui si è opposto al pagamento (in assenza di secondo shot). Vi risparmio i mille dettagli, ma in pratica la polizia sarebbe anche intervenuta nei panni di un solo agente che gli avrebbe chiesto il passaporto e si sarebbe annotato i dati. Al che l’agente avrebbe consigliato il pagamento parziale della prestazione della ragazza ma Il Londinese si sarebbe opposto per una questione di principio. Il tutto sarebbe successo nella hall della reception e la ragazza se ne sarebbe infine andata mandandolo a fare in culo ed epitetandolo nei modi peggiori. 
Il condizionale usato in questa storia è d’obbligo, perché io non so credere o meno a questa storia. Mi pare molto surreale e troppo estrema. Forse sarò io prevenuto anche a causa delle parole di Nana della sera prima ma….guarda che coincidenza che lei ci ha preso! Se la storia del Londinese fosse vera, lui si sarebbe comunque comportato come un emerito coglione e avrebbe anche rischiato grosso. Può succedere che le cose non vadano come si vuole in un long-time, ma nel caso si paga parte della prestazione pattuita e fuori dai coglioni. Impuntarsi per una questione di mero principio, è da sprovveduti e non conviene mai, innanzitutto per il tempo che si perde e per il coinvolgimento di sgradite terze persone.
 A tavola (dal solito svedese-thai) gli faccio presente la cosa e inizia una piccola discussione. Lo metto al corrente del pronostico di Nana e gli sottolineo come la coincidenza sia effettivamente strana. Gli dico che stento a credere alle sue parole e che, se fosse realmente andata così, si è comportato come uno stupido. Io conosco bene il Londinese e so che è una “testa di cazzo”, ma nell’accezione buona del termine. È proprio un testardo e, quando si imputa su una questione, gli puoi anche spaccare la testa, ma lui non cambierà mai idea! Ora a mente lucida fa molta fatica ma mi da effettivamente ragione sul fatto di aver, forse, sbagliato a impuntarsi con lei, mentre è infastidito moltissimo dal fatto che io non gli creda. È terrorizzato dall’idea che io possa pensare che lui si è caricato un ladyboy, anche se per sbaglio. Premesso che ognuno con il proprio cazzo e culo fa quel che gli pare, non ci sarebbe nessun problema ammettere di aver sbagliato! Due anni fa successe quasi quasi anche a me, e mi salvai a pochi metri dal mio hotel grazie a una battuta fatta al momento opportuno! Il Londinese è nervoso e infastidito e la discussione continuerà anche nei giorni dopo. Lui la tirerà in ballo diverse volte per essere sicuro che io non pensi “male” di ciò, ma a me non frega una cazzo e neanche a lui dovrebbe fregare di quello che penso o meno io.

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...