Prendo spunto dal tuo ultimo aggiornamento sul fronte orientale:
"la Thailandia di pochi anni fa, incomincia ad essere sempre piu'diversa dalla thailandia di oggi. Negli anni '80-'90 ai vacanzieri che si portavano la ragazza in camera, si svegliavano alla mattina con la Lei che metteva in ordine la stanza, e serviva e riveriva l'uomo in tutto, una perfetta geisha, oggi, che iniziano alcune a parlare italiano, i prezzi e la stronzaggine a phuket sono decollati..."
Ebbene, alla luce del mio ritorno in quelle terre, putroppo posso confermare la tendenza, e ne illustro alcune situazioni, che ho avuto modo di conoscere personalmente.
Dividiamo i FARANG in 4 categorie, in ordine di presenze sul territorio:
1) RUSSI: è in atto un processo di colonizzazione, costruiscono condomini e in combutta con le mafie locali, aprono discoteche, frequentate da clienti e donne PAY, tutte loro connazionali. Altri invece si portano le famigliole al completo, scorrazzando con la prole sui passeggini anche tra i vari barettini. Le insegne pubblicitarie e le scritte nei fiorenti mega-centri commerciali, appaiono quasi tutte tradotte in caratteri cirillici.
2) INDIANI: avvantaggiati della vicinanza e dai voli diretti, anche costoro stanno invadendo la zona come formiche. Forse per propria cultura o per rugaggine, operano in questo modo tribale: alloggiano in gruppi di 4 o 6, tutti nella stessa stanza d'albergo (dato non si paga per camera, non a persona), e lì ci portano un'unica PAY pescata per strada, da montare a turno, mentre gli altri compagnoni aspettano impazienti in corridoio, quasi come dal medico.
3) NORD-EUROPEI: composti principalmente da anglofoni, tedeschi, danesi, che passano la maggior parte della vacanza ad ubriacarsi e provocare risse tra di loro o contro gruppetti di indigeni che poi si moltiplicano e gliele suonano. A sedare le sommosse sopraggiunge, manganelli alla mano, la polizia turistica (che recentemente arruola anche energumeni bilingui di razza bianca).
4) ITALIANS: ormai in minoranza, restano principalmente quelli già residenti (almeno per 4 mesi all'anno) e spiccano curiosi personaggi che si radunano quotidianamente nella solita piazzetta, per lunghissime partite di chiacchiere. Con alcuni di loro mi sono ben integrato, frequentandoli in pranzi, passeggiate o scorribande in motorino, traendone preziosi consigli su come godersi la vita in Thailandia, anche nel medio-lungo periodo, senza lavorare, ma senza farsi spennare: dove alloggiare, come muoversi, cosa mangiare, come gestirsi la giornata e le donne.
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Veniamo ora al nocciolo sulle ESPERIENZE MISSILISTICHE:
- La rinomata PUMP-STATION di Soi Post Office: all'ingresso mi faccio portare dentro da una finta bionda longilinea. Prima tappa al bar dove mi si fa sganciare 800 baht, senza nemmeno un drink. Poi m'accompagna ai piani superiori passando da uno scantinato e uno scalone tipo pollaio. Con sguardo glaciale dice "Take off pants" e con atteggiamento tutt'altro che da gheisia, incappuccia l'attrezzo e procede con un pompaggio meccanico e frettoloso. Postaccio da depennare.
- Passo allora a un postribolo simile come genere di specialità, ma decisamente più pulito e curato. Le donnine sono tutte in uniforme rossa e nella penombra della sera, scelgo quella che mi sembrava la piu' attraente, magra, elegante, bei lineamenti, lunga chioma. Saliamo e questa mi chiedere di scegliere tra divano a 700 baht da vestita o lettone a 1.400 nuda. Come i pokeristi, "VEDO". Lei allora prepara illettone e inizia a spogliarsi, ma a quel punto, pelle flaccida illuminata dai faretti, seppur a luce soffusa, capisco ben presto di essere capitato con una falsa giovane, anzi direi una vera tardona!
- Casualmente in un massaggificio lungo la strada, vengo adescato da una Thai molto sexy che intuisce subito la mia provenienza e si mette a parlarmi in un fluente italiano. Dice di chiamarsi Valentina, pare essere la padrona del negozio e dopo un largo giro di parole mi presenta il listino che parte dai 2.000 baht oltre esosi TIPTIP... per massaggio e shaquao. Aveva le mani talmente fredde che non si meritava nemmeno un decimo.
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Insomma, come vedete, almeno per zone e periodi di punta, siamo arrivati a livelli di prezzi e stronzaggine, paragonabili a certe Rumene da FKK.
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Chiaro che, girando nella periferia ho trovato anche rare perle, personcine oneste e "laboriose" a cui avevo perfino proposto "ABBONAMENTI", ma come tutte le cose belle, durano poco. Infatti dopo un paio di giorni ecco che scomparivano, ingaggiate da altri CUSTOMERS che offrivano contratti a lungo termine.
