Ecco qua un interessante contributo del caro Bastian Contrario.
Tempo fa sedotto dalla pubblicità martellante mi sono iscritto a Meetic.
Poiché non sono contrario all’idea di trovare di trovare una compagna di vita, se capita, avevo messo alcuni criteri di ricerca per me fondamentali: Italiana, nubile, senza figli, età dai 25 ai 35 anni.
Sebbene io abbia mandato messaggi di saluto a tantissime donne, nessuna mi ha risposto. E qua si potrebbe aprire una parentesi, perché non sono mai riuscito a capire che genere di segatura le donne hanno nella testa. Si iscrivono ad un sito di incontri e se non sei di aspetto bellissimo non ti cagano nemmeno. Ma se fossi un adone, non avrei bisogno di Meetic!
Comunque visto che non si ottenevano risposte o allargato la ricerca anche alle divorziate/separate: ancora nulla!
Allora ho cambiato il range d’età, allargandolo alla forbice 25-41. Peggio che tempesta. Alla fine mi sono arreso ed ho incluso anche le straniere, e qui ho ricevuto si risposta, ma quasi tutti tentativi di truffa.
Settimana scorsa una ragazza che ho contattato finalmente mi risponde. Non si trova all’estero e ha bisogno di soldi per venire, non vuole fare videochiamate hot su Skype, e non fa nemmeno offerte assurde. Insomma, una normalissima ragazza UCRAINA, di 35 ANNI, SEPARATA, SENZA FIGLI e che non vive molto lontano da casa mia.
Ci messaggiamo un po’ tramite il sito, ci scambiamo il numero di cellulare e ci telefoniamo.
E’ simpatica, sembra tranquilla e ci mettiamo d’accordo per trovarci una sera a mangiare una pizza e conoscerci.
Arriva finalmente il giorno, ci incontriamo al luogo dell’appuntamento, a metà strada fra i nostri due paesi, lei lascia lì la sua macchina e ci dirigiamo con la mia verso la pizzeria.
Dentro al locale ho occasione di osservarla bene sotto la luce; è più rotondetta rispetto alla foto del profilo e più vecchia, ma ancora una bella ragazza. Ben vestita ma senza eccedere, durante la cena si rivela essere un po’ silenziosa, pensierosa.
Intanto che cenavamo, nei momenti di silenzio, io pensavo che a lei non piacesse stare con me, che non vedesse l’ora di finire per andarsene. Invece come mi dirà dopo lei, era lei ad essere preoccupata per la mia reazione al fatto che avesse usato una foto vecchia.
Comunque procedendo con la cena si sciogliamo un po’ e parliamo del più e del meno, io le dico che vivo con la mamma, lei è in fase di separazione ed è ancora a casa col marito.
Mi chiede quante fidanzate ho avuto, ed io le rispondo che fidanzate serie non ne ho mai avute, solo storielle. Lei mi guarda negli occhi, probabilmente vede uno sfigato, e mi chiede se sono vergine.
A me!
Le dico di no e mi chiede della prima volta, io non voglio dire che la prima volta è stata con una puttana e invento una stronzata qualsiasi.
Ad un certo punto mi fa: “e stasera cos’hai in mente di fare?”.
Giuro che mi ha preso alla sprovvista, mai avrei immaginato di trombare già la prima sera.
Io ci penso su e le dico: “A casa mia non si può andare, a casa tua neppure, se avessi immaginato mi procuravo una camera. Facciamo la prossima volta che mi organizzo meglio?”.
Lei: “Siamo giovani, siamo entrambi liberi, perché aspettare la prossima volta? Si può fare anche in macchina!”.
Ormai ingrifato mi alzo e vado a pagare. Mi ricordo che intanto che ero in fila alla cassa pensavo, con evidente controsenso, “stasera si tromba gratis, stasera si tromba gratis”. (Non trombo gratis dal 2005).
Lasciamo la pizzeria e ci dirigiamo verso la zona industriale del paese, paese tra l’altro del compianto AVV.
Arriviamo in loco: un posto è troppo buio, un altro troppo luminoso, uno troppo vicino ad una casa, uno troppo isolato. Alla fine entro in un campo, pregando tutti i santi di riuscire a uscire e lì per fortuna va bene.
Spegniamo tutto ed in iniziamo quello che si potrebbe definire “petting pesante”.
Quando ero ormai bello carico, lei si stacca, e con voce da gattina mi dice: “me lo fai un regalino?”.
“Scusa?”, “Si, un regalino. Il mio ex marito non mi dà soldi, e devo comprare le scarpe alle bambine”, “Bambine?”.
Morale della favola: la ragazza ucraina di 35 anni senza figli è una ragazza/donna rumena di 41 anni e con due figlie.
In teoria dovrei sentirmi raggirato, incazzato, deluso. In realtà sono stati 50 euro spesi bene e forse si ripeterà.
Tempo fa sedotto dalla pubblicità martellante mi sono iscritto a Meetic.
Poiché non sono contrario all’idea di trovare di trovare una compagna di vita, se capita, avevo messo alcuni criteri di ricerca per me fondamentali: Italiana, nubile, senza figli, età dai 25 ai 35 anni.
Sebbene io abbia mandato messaggi di saluto a tantissime donne, nessuna mi ha risposto. E qua si potrebbe aprire una parentesi, perché non sono mai riuscito a capire che genere di segatura le donne hanno nella testa. Si iscrivono ad un sito di incontri e se non sei di aspetto bellissimo non ti cagano nemmeno. Ma se fossi un adone, non avrei bisogno di Meetic!
Comunque visto che non si ottenevano risposte o allargato la ricerca anche alle divorziate/separate: ancora nulla!
Allora ho cambiato il range d’età, allargandolo alla forbice 25-41. Peggio che tempesta. Alla fine mi sono arreso ed ho incluso anche le straniere, e qui ho ricevuto si risposta, ma quasi tutti tentativi di truffa.
Settimana scorsa una ragazza che ho contattato finalmente mi risponde. Non si trova all’estero e ha bisogno di soldi per venire, non vuole fare videochiamate hot su Skype, e non fa nemmeno offerte assurde. Insomma, una normalissima ragazza UCRAINA, di 35 ANNI, SEPARATA, SENZA FIGLI e che non vive molto lontano da casa mia.
Ci messaggiamo un po’ tramite il sito, ci scambiamo il numero di cellulare e ci telefoniamo.
E’ simpatica, sembra tranquilla e ci mettiamo d’accordo per trovarci una sera a mangiare una pizza e conoscerci.
Arriva finalmente il giorno, ci incontriamo al luogo dell’appuntamento, a metà strada fra i nostri due paesi, lei lascia lì la sua macchina e ci dirigiamo con la mia verso la pizzeria.
Dentro al locale ho occasione di osservarla bene sotto la luce; è più rotondetta rispetto alla foto del profilo e più vecchia, ma ancora una bella ragazza. Ben vestita ma senza eccedere, durante la cena si rivela essere un po’ silenziosa, pensierosa.
Intanto che cenavamo, nei momenti di silenzio, io pensavo che a lei non piacesse stare con me, che non vedesse l’ora di finire per andarsene. Invece come mi dirà dopo lei, era lei ad essere preoccupata per la mia reazione al fatto che avesse usato una foto vecchia.
Comunque procedendo con la cena si sciogliamo un po’ e parliamo del più e del meno, io le dico che vivo con la mamma, lei è in fase di separazione ed è ancora a casa col marito.
Mi chiede quante fidanzate ho avuto, ed io le rispondo che fidanzate serie non ne ho mai avute, solo storielle. Lei mi guarda negli occhi, probabilmente vede uno sfigato, e mi chiede se sono vergine.
A me!
Le dico di no e mi chiede della prima volta, io non voglio dire che la prima volta è stata con una puttana e invento una stronzata qualsiasi.
Ad un certo punto mi fa: “e stasera cos’hai in mente di fare?”.
Giuro che mi ha preso alla sprovvista, mai avrei immaginato di trombare già la prima sera.
Io ci penso su e le dico: “A casa mia non si può andare, a casa tua neppure, se avessi immaginato mi procuravo una camera. Facciamo la prossima volta che mi organizzo meglio?”.
Lei: “Siamo giovani, siamo entrambi liberi, perché aspettare la prossima volta? Si può fare anche in macchina!”.
Ormai ingrifato mi alzo e vado a pagare. Mi ricordo che intanto che ero in fila alla cassa pensavo, con evidente controsenso, “stasera si tromba gratis, stasera si tromba gratis”. (Non trombo gratis dal 2005).
Lasciamo la pizzeria e ci dirigiamo verso la zona industriale del paese, paese tra l’altro del compianto AVV.
Arriviamo in loco: un posto è troppo buio, un altro troppo luminoso, uno troppo vicino ad una casa, uno troppo isolato. Alla fine entro in un campo, pregando tutti i santi di riuscire a uscire e lì per fortuna va bene.
Spegniamo tutto ed in iniziamo quello che si potrebbe definire “petting pesante”.
Quando ero ormai bello carico, lei si stacca, e con voce da gattina mi dice: “me lo fai un regalino?”.
“Scusa?”, “Si, un regalino. Il mio ex marito non mi dà soldi, e devo comprare le scarpe alle bambine”, “Bambine?”.
Morale della favola: la ragazza ucraina di 35 anni senza figli è una ragazza/donna rumena di 41 anni e con due figlie.
In teoria dovrei sentirmi raggirato, incazzato, deluso. In realtà sono stati 50 euro spesi bene e forse si ripeterà.