venerdì 19 agosto 2011

UN POMPINO PER 2 EURO

No, non c’è un refuso nel titolo del post, non manca uno zero dopo il due, è proprio andata così!
Ma procediamo con ordine.
La sera mi sento un po’ stanchino dopo il lungo putan’s tour e probabilmente me ne starei in casa se il giorno prima avessi consumato, ma non avendolo fatto ho voglia di colpire. Stavolta meno larghi giri esplorativi e piu’ concretezza.
Esco pure un’ora prima per non far tardi, ma poi mi perdo per un’oretta dentro la libreria notturna della città, del resto non si vive di sola gnocca.
Niente però piu' perdite di tempo girando in centro e in zona est, vado verso ovest, se non dovessi concludere lì andrò sul sicuro in zona nord, mal che vada se non ci sono le due nuove new entry ripiego sulla Favorita, stasera niente Muletto & company.
Nella zona ovest ci sono parecchi cioccolatini e qualcosa di buono c’è, in particolare ho in mente una donzella vista la settimana precedente, un gran bel tocco di figa che secondo me soddisferebbe appieno anche i canoni dell’esteta Rastigat. Probabile missile, ma fare un tentativo in questo caso merita comunque la pena.
Peccato che ovviamente, con il solito culo che mi ritrovo, non c’è. Neppure la sua dirimpettaia.. che facciano festa stasera, o che siano già andate a casa anche se non è neanche mezzanotte? Va beh, procedo in zona in cerca di eventuali alternative.
Mentre passo a ritmo da puttaniere (ossia lento, sarà per questo che la trombomobile nonostante i quasi 300.000 km continua ad andare bene?) sento una che mi urla dietro “passaggioooo..”.
Finisco la via e torno indietro e vedo che questa che chiedeva il passaggio c’è ancora, mi accosto.
Vuole un passaggio per andare a casa e ci accordiamo per un pompino come “ringraziamento”. Deve andare a Vattelapesca, che sta a una trentina di km da lì… uhm.. meno male che non volevo far tardi… il soggetto, che chiamerò Ulissa e poi si capirà il perché, non è una bella figa ma neppure un cesso, e sembra simpatica. Ma sì dai, facciamo un’altra sera da Papagiro! La carico e subito attacca con “per favore.. dai.. amica” che, mica romperà il cazzo chiedendomi chissà quale favore o soldi?
Ma poi ci chiariamo e capisco che mi sta chiedendo di andare a caricare anche una sua amica lì vicino. Una volta appurato che anche lei deve andare a Vattelapesca e non in altro posto, ovviamente acconsento perché così facendo ho modo di conoscere piu’ fanciulle. E questa fra l'altro è pure interessante, rientra sicuramente nel 20 % che merita il versamento dell’obolo, mi piace.
Non c’è il 2 senza il 3 no? Ed ecco che mi chiede di andare a caricare un’altra amica. Sempre in zona, sempre stessa destinazione, posto in macchina c’è e carichiamo allora pure questa!
Sale in macchina e s’illumina dicendo “my husband, Carlo!” Eh? Non conosco nessun Carlo, non capisco. Ulissa mi dice che la sua amica  mi conosce. La guardo ma non ricordo assolutamente, anche se è magra e con due belle bocce e quindi dovrei, comunque le credo assolutamente, non è la prima volta che incontro cioccolatini che mi fanno festa mentre io non so chi cazzo siano.
Poi dopo un po’, dopo vari indizi, ci arrivo: cazzo, è un’amica del Pidocchio! E’ vero! Era da un bel pezzo che non mi fermavo piu’ da lei. Mi dice che è da piu’ di un anno che non vede il Pidocchio e mi chiede di lui, ma anch’io le dico che non si è piu’ fatto sentire e scherzando le dico che probabilmente è stato ucciso da… ;-) e si mette a ridere. Non voglio dare troppi indizi, ma la sparizione del Pidocchio è come il triangolo delle Bermuda, un vero mistero. Certo, se si voleva ritirare dalle scene, poteva almeno salutare e farci l’ultima birra, invece è scomparso improvvisamente, il telefono suonava a vuoto, poi ho smesso di chiamarlo. C’è stato un periodo in cui tutti i venerdì io il pidocchio e xxx72 ci vedevamo per una birra e un putan’s tour, a volte saltavamo la birra e facevamo direttamente il putan’s tour, e senza volerne agli altri compagni d’avventura, sono i putan’s tour in compagnia che ricordo con piu’ nostalgia. Comunque sia, come una reliquia, il cd magico del Pidocchio suona nell’autoradio mentre ce ne stiamo andando verso Vattelapesca.
Faccio capire a Ulissa che il massaggio è gradito, prendendole l’avambraccio in modo da farle posare la mano sul pacco. Lei capisce e inizia a stuzzicare. Al che dopo un po’ mi slaccio i pantaloni e la faccio ravanare sui boxer. Lei è brava a trastullarmi, e il cobra è reattivo.
Ahh.. come ai vecchi tempi, ma quanto mi piace girare in auto mentre mi pastrugnano l’uccello? Le porterei anche a Parigi, ma per fortuna non glielo dico. Quando arriviamo a Vattelapesca infatti mi fanno andare alla stazione. Da lì scopro che cercheranno un altro passaggio per Tantolontano, che è il luogo dove vivono! L’amica del Pidocchio ci prova solo per un attimo dicendomi che lui la portava in auto fino a Tantolontano, ma io faccio finta di non sentire, poi mi chiede un euro per comprarsi da bere e glielo do.
Proprio una bella odissea, dalla periferia di figogna vice trovare un passaggio per Vattelapesca e poi per Tantolontano, e se non lo si trova andare prima alla stazione di figogna vice e poi farsi un lungo viaggetto in treno, tutti i giorni.. poverette!
Ulissa che mi ha pasturato l’uccello per tutto il viaggio parla con l’amica e poi mi dicono che il pompino me lo farà l’amica, non quella del Pidocchio, che è già scesa, ma l’altra, quella che mi piace. E infatti dico che va benissimo, non potevo chiedere di meglio!
Siamo nel parcheggio della stazione, piccolo, piuttosto illuminato e c’è un po’ di gente, ma anziché spaventarmi la cosa mi eccita.
La carina attacca con una bella pompa che definirei vorace, e si fa pure digitalizzare nel mentre. Durante le operazioni, da dietro l’angolo sbuca un pensionato. Mi vede subito che sono in auto sottopompa, ma anziché cambiare strada, viene verso la mia auto e passa a fianco.. va beh, buona grazia che non si ferma a guardare, ma che palle sti pensionati, ma statevene a letto di notte, si vede che non avete proprio un cazzo da fare! :-)
Vengo, son soddisfatto, lei mi chiede un euro per abbeverarsi e glielo do. Da quest'amica di Ulissa ci posso anche tornare in futuro, è da tener presente.
Salutate le signorine, penso che sono  a Vattelapesca, città in cui un tempo c’era una zona a luci rosse che pullulava di cioccolatini, ma che poi è caduta in disgrazia. Decido che finchè son lì,  di farci un giro a vedere com’è la situazione adesso, anche se immagino non sia il top...  e infatti  è proprio una terra bruciata:  5 zoccole nere di scarso livello e altrettanti trans! Una volta c’erano un paio di trans e un 30/40 zoccole, di cui alcune assai notevoli, prima che i vigili prendessero di mira la zona.
Va beh, del resto abito a figogna vice e non a vattelapesca, per cui, chissenefrega!

giovedì 18 agosto 2011

O.T.R.A: ON THE ROAD AGAIN

Ieri avevo proprio voglia di farmi un bel putan’s tour, come ai vecchi tempi. Ne ho fatto qualcuno anche negli ultimi mesi, ma solo in compagnia, e fatti così, piu’ che altro per l’abitudine che ho con alcuni amici del blog di fare quattro chiacchiere girando in macchina per le strade del vizio anziché farle seduti in un pub davanti a una birra.
Ieri sera qualcuno è incastrato con la morosa, un altro ha il frigo che perde, e la stragrande maggioranza è in giro per l’italia e il mondo.
Solo soletto ordunque, ma non è assolutamente un problema, anzi! Quando si è in forma e vogliosi, il putan’s tour lo si gusta meglio da soli: le fanciulle sono piu’ disponibili a darti corda mentre se si è in di piu’ in auto stanno in guardia, non c’è il problema della logistica se si vuole trombare, e per finire - come sempre quando si è soli - si può fare tutto e solo quel cazzo che si pare!
Nel portafoglio ho una carta da 50 e una da 20. Male. A cena chiedo con una scusa a mamma Rosa se mi cambia il cinquantello, e mi dà 5 pezzi da 10. :-) Alle 22.30 salgo in carrozza, pardon, sulla trombomobile, e nel cruscotto ripongono un flaconcino di amuchina, salviette umidificate, oltre al solito magico cd: io che sono sempre disorganizzato stavolta mi compiaccio con me stesso, anche se l’essere stato nell’occasione così metodico mi fa sentire come un piccolo serial killer ;-)
Serata calda, senza traffico in giro, la radio a farmi compagnia e una temperatura da ibernazione nell’abitacolo.
Guido super rilassato e mentre veleggio la mia mente partorisce il piano della serata: come antipasto voglio prima farmi un putan’s tour esplorativo nella periferia est e zona centro di figogna vice,che bazzico poco, per poi andare a colpire nella periferia ovest e nord.
Giovani donne discinte si offrono un po’ annoiate per lo scarso viavai sui marciapiedi della città: bianche e nere, o se si vuol specificare per nazionalità anziché color dell’epidermide, rumene e nigeriane.
Dopo un giro veloce in centro mi metto a battere a tappeto la zona est, in cui in genere mi spingo poco perché in genere lì le black girls sono scarse sia dal punto vista quantitativo che estetico. Devo dire che carico come una molla uscito di casa mi era balenata l’idea di fare un censimento, ossia di concedere una “consumazione” a tutte le nere: una chance non si nega a nessuna. Ma poi invece sono rinsavito: piuttosto di pagare certe ragazze “sgodevoli” do il corrispettivo in beneficienza.
Da segnalare due cose curiose: un pensionato fermo sul marciapiede di una rotonda dove in genere a volte battono delle puttane. E’ il classico archetipo del pensionato: sui 70, pelata, pancia, camicina azzurrina.. quello che puoi trovare al centro anziani a giocare a briscola… ha una borsa sottobraccio, mah, aspetterà un suo amico che si è appartato con una lucciola, voglio sperare.. ripasso dopo 5 minuti ed è ancora lì. Poi da segnalare due ragazze bianche che non sembrano puttane, ma sicuramente lo sono. Non so.. non so spiegarmi cosa non mi convinceva nel loro essere puttane, sembravano due ragazze “normali”, forse perché erano vestite in modo normale, o forse perché, ripensandoci bene, mi sembra non avessero borsette. E poi lo sguardo.. sembravano lì per caso, come se stessero aspettando l’autobus (ma non c’era nessuna fermata :-) ). Se le ribecco magari le intervisto.
Intervisto invece vari cioccolatini a me sconosciuti, ma le cose non vanno molto bene, tipo a una che chiedo “ciao, come va?” e lei mi risponde “30” per poi fissarmi in silenzio con sguardo accigliato da funerale, o un’altra che parlava poco italiano (in genere è un buon segno, ma in questa il mio occhio esperto non ha colto nessun potenziale da coltivare) e durante il dialogo le chiedo “che dici, facciamo un pompino?” e lei di rimando “bambino..?!”.
Ho fatto un po’ di calcoli: in città ci sono circa una sessantina di black girls notturne, di queste un buon 80 % sono da lasciar perdere per limiti estetici o caratteriali, però son contento che ci siano perché danno un tocco di colore alle strade.
Lascio perdere la zona ovest perché si è fatta una certa ora e mi dirigo a nord con intenzioni bellicose. La zona nord si può suddividere in quatto sottozone distaccate di poche centinaia di metri l’una dall’altra, e in ognuna c’è un drappello di fanciulle. Nella zona A c’è la favorita (e quindi la salto), nella zona B c’è il muletto, nella zona C e nella zona D ho due nuove amichette, entrate nel club dei 10 euro. Mi dirigo nella zona C e D, ma orrore, sono deserte! E’ passata da poco mezzanotte.. uhm.. molto strano che non ci sia nessuno, probabilmente è passata la polizia e ha smarrito le pecorelle: se le ordinanze antilucciole sono fallite, la caccia al clandestino è sempre aperta!
Due palle, a sorpresa però nella zona B il muletto e le sue amiche ci sono! Le lascio salire in macchina, le chiedo della polizia ma loro non l’hanno vista, eppure sono molto vicine alle altre zone.. mah, le porto a fare un giretto, ovviamente con il cd afro in sottofondo e loro che cantano e ballano.
Quella che chiamo “il muletto” è un po’ il caporale del drappello, anche se sono sicuro che non è la loro maman, semplicemente ha solo qualche mese in piu’ di servizio e le altre la rispettano per questo.
Il muletto era appunto la sostituta come le macchine in formula uno, che non è come l’originale ma che comunque funziona…: così c’è stato un periodo in cui quando frequentavo la Favorita, nella zona A, ogni tanto per sfuggire dalla routine mi facevo fare un pompino da questa qua, briosa e alla mano (a parte certi giorni che muore di sonno), fisicamente tonica, ma verso cui non sento alcun affetto, c’era un semplice incontro di diversi interessi.
L’ultima volta che le ho dato un soldo è stato lo scorso primo luglio, quando mi trovavo nell’esigenza di trovare un ingaggio per una cosa a tre a casa mia, eravamo io e il petroliere milanese. All’epoca ero amico solo di lei e della Favorita (oltre che di vecchissime conoscenze che era meglio non rinverdire), la quale non me la sentivo di usare per il festino, pena il rischio di prestazioni da parte sua piu’ distaccate in futuro. Dopo qualche intervista in giro, con annesso ovvio rifiuto perché difficilmente una negretta va a casa di due sconosciuti a meno che questi non le facciano ponti d’oro zecchino, presi dalla disperazione c’eravamo giocati l’ultima carta “muletto”, e devo dire che il festino era venuto pure meglio del previsto.
Comunque sia, il muletto che veniva usata come “svuotacoglioni” ormai l’ho pensionata, perché ho trovato due nuove sostitute che allo stesso prezzo mi spompinano, e fra l’altro meglio di lei! Passo ogni tanto a salutarla, come ieri sera.
Nel gruppetto c’è però una che m’interessa: gambe non snellissime ma toniche che non sfigurano nel corpo massiccio, bei tettoni, ho le sembianze fisiche di una giamaicana, un donnone quindi mentre preferisco le esili, però bella in faccia e giovane, e soprattutto con un modo di fare molto femminile, dolce e delicato, e io come si sa sono molto sensibile a queste caratteristiche… senza poi dimenticare la quarta di seno che vista l’età sta ancora su.
Solo che c’è di mezzo il muletto. Una volta mi sono appartato con Giamaica (la chiamerò così) e muletto ha fatto il muso ma ha lasciato fare… mi ha concesso una scappatella ma poi basta, io (o meglio, il mio portafoglio) sono roba sua e le colleghe non glielo possono toccare. Quella volta poi con Giamaica fu una cosa standard, niente di memorabile, ma ora sento il feeling crescere tra noi due e vedo del potenziale interessante… Ora,potrei benissimo dire al muletto di levarsi dai coglioni e lasciarmi fare con Giamaica, il cliente ha sempre ragione e chi se ne frega poi dei rapporti tra di loro, ma così non c’è gusto.. anzi, forse quello che mi attrae veramente di Giamaica è che la sua frequentazione mi sia osteggiata :-) Di sicuro so solo che il muletto non vedrà piu’ un euro da parte mia, essendomi stancato di lei (se avessi voglia di fare qualcosa con la stessa persona a lungo, allora mi sposerei!). Però ieri…
Durante il giretto con le quattro black girls a bordo, Muletto aveva chiamato un tizio, un papagiro, per farsi portare a casa. Il papagiro sarebbe arrivato nell’arco di una mezz’ora. Ci mettiamo in una zona tranquilla e aspettiamo, cazzeggiando allegramente con le fanciulle ventenni in auto. Arriva il papagiro. Scende dalla macchina uno che sembra Fantozzi: pensionato tra i 70 e gli 80 anni, piu’ verso gli 80 ma forse li porta solo male, canotta bianca sotto maglietta bianca, pantaloncini bianchi da tennista anni ’70, per finire calzetti e sandali ai piedi, proprio l’archetipo del Papagiro. C’è anche un amico con lui in auto, che non vedo perché mi si è parcheggiato davanti. Ma poi scopro che non è un amico, ma è la moglie! LA MOGLIE??? E perché??? “A lui piace fare così” mi risponde serafica il Muletto. Roba da chiodi, fare il papagiro in compagnia della moglie, anziana anch’essa, che immagini a casa a tirare la sfoglia a mano o a fare uncinetto, non certo in giro a puttane di notte!
Le puttane sono quattro, papagiro & wife hanno un’utilitaria e dietro le donzelle starebbero molto strette.. muletto e company scopro che stanno in un paesello a 15-20 minuti dalla città… mi lascio impietosire e ne porto due a casa, del resto è da una vita che non faccio il papagiro. Va beh, in cambio mi fai una sega? Ok
Intendevo farmi trastullare l’uccello mentre guidavo, come ho fatto in passato, e per farglielo capire le metto la mano sulla patta dei pantaloni. Ma la poveretta collassa in breve tempo per il sonno e se la dorme… non la sveglio. Giunti a destinazione mi sussurra nell’orecchio (chissà perché l’amica non doveva sentire?) “vuoi sega?” Ma lascia stare va là, che vado a farmi fare una pompa in città, e poi fra l’altro qui nei pressi della piazza principale del paese, non sarebbe il posto piu’ adatto per una manovella! Allora lei scende e mi accarezza il braccio dicendomi “ciao Amore…”. Ecco, oltre il danno la beffa, ora che ho fatto il papagiro pensa ancor di piu’ che sono cosa sua… ma la cosa in realtà mi diverte, pensando che con Giamaica la storia si complica ancor di piu’ :-)
Va beh, torniamo in città. Ah, mi ero dimenticato di dire che mentre ero in giro con le fanciulle, erano riapparse anche le ragazze della zona D, molto titubanti vicino al campo di granoturco, in guardia come antilopi nella savana, pronte a scappare di nuovo in caso di ritorno dei caramba-leoni.
Ero diretto quindi da loro, ma si era fatto tardi e le signorine avevano smontato, non c’era piu’ traccia della loro presenza, azz…!
Zona B le ho portate a casa io, zona C e D deserte, non mi resta che andare fino ad est, oppure.. a nord rimane la zona A.
Ma sì, all’improvviso mi viene voglia della ex Favorita, che senza alcuna colpa mi ha visto latitante da quasi due mesi: bella-brava-dolce-simpatica..ma quando mi stanco mi stanco, però dopo due mesi un bel revival ci sta bene! Il bello di andare a puttane è che se ti fai vedere dopo due mesi ti fanno festa come se fossi il figliol prodigo, prova a non farti sentire dalla morosa per 3 giorni e mi sa che la festa che ti fa è di un altro tipo! :-P
Vado e non c’è, chiedo all’amica che mi dice che la Favorita sta lavorando. Potrei mandarle un messaggino, dicendole di chiamarmi quando ha finito. Ma a) ho due numeri suoi, l’ultima volta mi aveva dato quello nuovo e ora non so qual è quello giusto b) potrei tranquillamente mandare l’sms ad entrambi i numeri, ma mi metto nei panni del cliente, e a quanto mi dà fastidio mentre sono con una ragazza sentire sms o chiamate in arrivo.
Bene, decido di farle una sorpresa, e mi fermo in un parcheggio a portata di vista da dove lavora, tanto arriverà a momenti… Aspetto 5 minuti.. 10 minuti.. 15 minuti.. e che cazzo! Dopo 25 minuti me ne vado a letto perché si è fatto tardi e né io né lei saremmo piu’ freschi… considerato che il collega se l’è tenuta per almeno mezz’ora.
Vado a casa quindi senza l’happy end, dopo 3 ore in giro per figogna vice, ma, che ci crediate o no, sta serata me la sono goduta per davvero!

Ps: mentre mi preparo per andare a letto mi arriva la chiamata della Favorita. L’amica sicuramente non sa come mi chiamo (né io so il suo nome) ma evidentemente mi avranno dato un soprannome (“è passato il Dott. Spina sulla trombomobile”), e lei ha avvertito la Favorita che ero passato da lì. Lascio squillare il telefono, e poi le mando un sms: “sono già a a casa, ci vediamo un’altra sera, buonanotte”.
Domani è un altro giorno, e infatti stasera si replica... e stavolta non è previsto l'andare in bianco!

mercoledì 17 agosto 2011

SI RIPRENDE

E' dal primo luglio, giorno in cui mi sono portato a casa il muletto, che non inserisco l'ugello in qualche passerina, limitandomi a qualche boccuccia - tra cui un paio di new entry - nel club dei "10 euro".
La musica continua ad essere un bel cavallo di troia, nel caso vi serva un nome per andare a cioccolatini provate con Psquare e vedrete quante porte vi si apriranno.
Le vacanze ben riuscite mi han fatto bene e ora ho voglia di sessssssso! Stasera prevedo una bella serata: caldo all'esterno, freddo d'aria condizionata dentro la trombomobile, tante amiche con il culo di fuori, pochi puttanieri in giro, quasi tutti al mare con le mogli. 
L'unica cosa stonata che ho notato in questi giorni è un incremento delle ronde delle forze dell'ordine, nonostante le ordinanze comunali dove ti facevano 300-500 euro di multa se solo provavi ad accostarti siano state giustamente fanculizzate dalla corte costituzionale (leggi qua) ... non si può fare in pace manco una sana camporella sotto un cielo di stelle! ;-) 

lunedì 15 agosto 2011

SEMPRE OASE... By Leccatore

Avrei dovuto pensarci molto tempo addietro, ma sono il solito coglione. 
L'altro giorno ricevo l'ennesima email di chi mi chiede info sulla germania (nel caso specifico sui partytreff). A un bel po' di gente in passato ho dato info, ricevendo in cambio promesse di racconti:  9 volte su 10 ottenute le info di codesti si son perse le tracce... 
Adesso mi son fatto piu' furbo: "pagamento" in anticipo! Ti racconto qualcosa se PRIMA tu mi racconti qualcosa. E non accetto scuse del tipo "ma io non sono bravo a scrivere!" Anche se non si ha la novella facile come Rastigat, posso garantire che il 100 % di chi passa di qua a dare una letta è piu' interessato alla sostanza che alla forma! :-)
Così, rispondo al tizio, che dopo aver letto il suo racconto ho soprannominato "leccatore" alla faccia del post sulle malattie sessualmente trasmissibili, di scrivermi prima un post inerente al sessopay, e lui cosa mi sforna? Un racconto sull'OASE!!! Va beh, a sto punto, quando un giorno organizzerò la  gita sociale del blog, quella sarà la nostra meta! :-P 

Che dire... a me l'Oase piace!! E molto!! Di belle ragazze ce ne sono a bizzeffe, molte vere gnocche imperiali, leprestazioni mediamente sono piuttosto buone, e poi si respira proprio profumo di zoccole e aria di bordello come in pochi altri posti, per tacere di quel gusto trash che caratterizza un po' tutto il locale e si manifesta, per es., nei vespesiani a forma di labbra di bocca di donna, o in una receptionist che arriva di solito nel tardo pomeriggio: tatuaggio ampio, vistoso e colorato al braccio, vestitino cortissimo stretto in vita da un alto e volgare cinturone, bel seno florido (forse rifatto, chissà) che faceva capolino dalla scollatura, zatteroni a piedi zoccoleschi a dir poco, sopracciglia dipinte... con ogni probabilità un'ex-lavoratrice di sala, ma che ogni volta che vedevo mi faceva ribollire; ho passato tutta la cena del venerdì a guardarla.

Alle 12 di venerdì sono già bello che entrato nel locale, cambiato ed operativo! La giornata, all'inizio, non è delle migliori, nuvole che vanno e vengono e temparatura bassina, ma niente pioggia; nel prosieguo migliorerà un poco. Ma meglio così che un caldo insopportabile. Consumo la colazione di mezzodì all'aperto, con tutta calma, e subito tre ragazze sedute al tavolo vicino al mio attaccano bottone. Dicono di essere bulgare, ma parlano - due di loro - italiano. Una mi ingrifa parecchio, è notevolmehte figa, tette rifatte ma bene, proporzionate, alta sul 1.70 senza tacchi, un culo spettacolare, abbronzata, braccia lisce lisce di ceretta, capelli raccolti in una lunga coda di cavallo castani-mogano, palpebre vistosamente truccate, sprizza zoccolaggine da tutti i pori. Mi sembra di aver sentito un sua amica chiamarla Monica, ma non ne sono certo. Inizialmente ho paura che sia una fragatura, poi la vedrò al lavoro al cinema e mi devo ricredere. Il sabato sto per portarmela su in postazione rialzata, ma tentenno, e la perdo.
Diventerò operativo solo diverse ore più tardi, tipo verso le 18, ma prima di andarmene ne avrò trombate 5 (mi sembra rispettabile). Molte ragazze arrivano con il turno serale, sulle 18/19. Avrò modo di parlare un po' con più di qualcuna. Conosco - mentre sta parlando con la venezuelanaGabriella - la colombiana Leticia, già vista a novembre per la prima volta: ragazza dal grande seno rifatto, capelli neri mossi, un viso, degli avambracci e delle spalle punteggiati di efelidi: l'impressione che ne ricavo è di una ragazza molto a modo, carina, gentile e garbata.


Ma veniamo al primo timbro di giornata. Lei è Crina, 23 qnni, rumena di Costanza. Due occhi azzurri da perdercisi dentro, ve lo giuro, alta sul 1.65, un bel seno prorompente, una terza naturalissima, bel culo e bel fisico regolare. Carnagione abbastanza chiara. Con lei andrò nella camera in cui già fui la scorsa estate con Gabriella, quella che ha la scalinata che ti porta al letto rialzato. Crina si discosta molto dallo stereotipo rumeno, è una ragazza garbata, a modo, mai una parola fuori posto. Ma nel sesso ci sa fare. Iniziamo a baciarci, profondamente, fino a quando non lo prende tra le fauci ed inizia un  delicatissimo ma sensazionale bbj: insalivato al punto giusto, fa scorrere la sua boccuccia sul mio glande in un modo così delicato che più volte mi sento percorrere la schiena da un piacevolissimo brivido, una cosa mai successa prima, il piacere non rimaneva solo sull'organo genitale ma si irradiava a tutto il corpo. E' rimasta a succhiare un 20 minuti buoni, senza mai dire "a". Sono io che, passando per un 69, le chiedo di trombare. Io sopra e lei sotto, non ho bisogno di altro con Crina, sto già benissimo così, fino a quando non raggiungo il piacere. Saldo il conto, e non posso trattenermi dal dirle che è un angelo, ringraziandola per quanto bene mi ha fatto stare. Lei sorride, quasi timidamente. Che angelo...

Proprio salendo dagli spogliatoi dopo essermi riassettato nel post-trombata con Crina, una moretta dai lunghi capelli lsici e con frangetta seduta agli sgabelli del bar lato ingresso mi attira a sé, le accarezzo con soddisfazione la schiena ma le dico subito che ho appena finito, per cui non se ne parla. Lei cmq è Vivien, rumena di Costanza anche lei, di 20 anni. Seno una seconda scarsa, culetto ok, un filo di pancetta - che noterò solo dopo nel corso della serata. Non è una stra-figa, ma carina sì. Mi allontano, gironzolo qua e là, fino a quando non mi ritrovo seduto al cinema. Ah, c'è una novita: i vecchi sgangherati divani rossi sono stati sostituiti con dei divani chiari, dotati di un confortevole bracciolo abbassabile centrale porta-vivande! Di lì a poco chi ti entra? Ma lei,Vivien. Mi si siede accanto, inizia a strusciarsi, avvicina le sue labbra alle mie, apre la sua boccuccia, mi infila la lingua malandrina nella mia... e che faccio la fermo?! Ottimo e profondo fk! Scende e qui inizia a scaldarsi decisamente, ci mette molta passione nel sollazzarmi l'augello, ci sputazza sopra a più riprese, lecca con dovizia i gioielli di famiglia, e pure nei dintorni! Lo veste, si mette a cavalcioni su di me e si impala sopra di me, guardandomi. E ci dà che ci dà, la ragazza non si risparmia in nulla. Ottimi movimenti di bacino. Fino a quando non si alza, e si mette seduta dall'altra parte, dandomi la schiena. Stanca e tutta sudata si ferma. Allora la faccio stendere ed inizio a stantuffare io da sopra. Lei si sculaccia forte, a più riprese. Beh... che non le do una mano?! Ci slinguiamo forsennatamente. Lei è scatenata, urla in diversi momenti scambiandosi sguardi complici con alcune ragazze sue amiche che passavano di là. Forse per i troppi porno visti, cerco di imitare il Siffredi nazionale e faccio colare della saliva dalla bocca... lei però non si lascia andare fino a quel punto e la ferma con la mano prima che raggiunga la sua di bocca, per scoppiare in una risata. Si continua il rodeo, le alzo una gamba per affondare meglio il colpo. Lei, sono trascorsi una 20ina di minuti, mi incita a venire. Beh... direi che si è spesa abbastanza e la posso accontentare ritenendomi soddisfatto, e così, mi lascio andare.

A queso punto si sono fatte le nove, e vado a mangiare un'abbondante cena, buona la grigliata. La stanchezza si fa sentire e mi appisolo sulle sdraio a bordo idro. Per oltre un'ora. Sono le 23 quando mi riattivo riportandomi in zona cinema. Qui miavvicina una gnocca stratosferica: abbronzatissima, tette rifatte bene, una terza, che le pastrugnerò ad oltranza nel corso del rapporto, fisico spaziale, culo perfetto, non un filo di grasso, capelli neri mossi, occhi scuri, con la pelle lucida di crema, ma non una cosa esagerata, ci poteva stare. Si chiama Romina, mi dirà poi di avere 26 anni e di essere di Bucarest. Dichiara di aver lavorato al Globe. Beh, ci potrebbe stare perché il servizio è di livello: fk ampiamente concesso, daty, ecco, devo l'unica pecca è nel bbj, non lo sa far bene purtroppo, usa troppo poco la bocca, e mi chiederà quasi subito di trombare. Nel trombo però è impeccabile: a cavalcioni sopra dime guardandomi, poi si gira, poi ci diamo che ci diamo di missionaria. Infine non posso non metterla a mamma d'agnello, e godermi la visione superba di quel culo sbattuto, piegandomi più volte per strizzarle i seni cui non so resistere. Anche con lei raggiungo l'orgasmo pienamente soddisfatto. Ed altri 50 euro se ne vanno.

Se non si fosse capito... a me il cinema dell'Oase, con i suoi annessi avvoltoi, piace!! Ed è così, che dopo essermi ripreso da Romina, mi ci ritrovo dentro... Vedo entrare una moretta dai lunghi capelli neri lisci con due pelle pere naturali abbondanti come piacciono a me, ma in un fisichino perfetto con un culettino sodo, tonico e piccino. Gran fisico. Lei è Sara, si dice metà rumena e metà spagnola di Sant'Andrea (Bilbao). Dicevo entra, guarda, e si rigira per uscire. Due secondi e sento una lingua intrufolarsi nella mia bocca... è Sara che è tornata indietro!! Mi limona duro. Poi scende e lo prende in bocca, va avanti un po' fino a quando non mi propone di andare in camera. Acconsento. Appena entrati mi dice di aspettarla due minuti che va a fare la pipì. Torna e ricominciamo da dove ci eravamo fermati. Bbj buono ma niente di eccezionale, senza infamia e senza lode. Poi si va di 69. Nel trombo non è il massimo, dice che le fa male, mi dice di fare presto incalzandomi più volte a venire. Allora riprendo a leccarla con passione sputazzondoci ben bene sopra e insalivando molto per cercare di facilitarle le cose. Devo dire che per un po' funziona. Missionaria, poi la giro di lato. Poi però si stanca di nuovo, si leva, e mi sveste. Ed inizia un lavoro di mano. Niente affatto delicato. Le chiedo se non può usare anche la sua boccuccia. Mi dice che no, il pompino due volte non si può. Solo se pago altri 50 euro, allora si fa anche venire in bocca. Ma a me il CIM non interessa. Allora mi dice no, niente bocca per la seconda volta, non si può. La guardo storto... Accampa la scusa che non le piace il sapore del preservativo, le fa venire la nausea. Mmm... Sara, sei troppo furbetta per i miei gusti e non proprio corretta. Allora decido di giocare sporco anch'io, le dico che ok, mi faccia venire nella sua boccuccia, se ci riesce. Ovv. non ci riuscirà. Riprende a segarmi, ma la prego di porre fine al supplizio, anche se non sono venuto. La trombata cmq nel complesso non è stata male. Un 7- se lo porta a casa. Alle cassette le allungo 50, il cim non c'è stato e la mezz'ora non è stata sforata. Fa qualche storia perché dice che cmq l'ha succhiato anche dopo il trombo. Io non mi smuovo di un centimetro, le regole le conosco e non sono queste. Non mi serberà rancore, sorridendomi ogni volta che mi vedrà nel corso della serata, e chiedendomi pure di riportarla in camera.

E arriviamo alla trombata della giornata, davvero memorabile!!! Conosco Jacqueline sui divanetti nella sala principale, nel salottino un po' appartato. Mi ricorda un po' la fantastica cubana Johana, anche lei carnagione ambrata, capelli scuri lunghi lisci, occhi scuri. Seno rifatto morbido, culo da sudamericana! Lei è brasiliana di Sao Paolo, ma vive in Spagna mi dice. Ed infatti io parlo in italiano, lei in spagnolo. Andiamo al cinema e... ragazzi inizia a limonarmi non duro di piùùù!!!! Poi passiamo alle zone basse, che bbj ragazzi, roba dell'altro mondo; fino a quando non ci mettiamo a 69 sui divanetti, ed inizio una leccata di figa di quelle che lei alla fine mi fa: "ma tu lecchi sempre così la figa?" "No cara - ed è vero - ma tu mi hai fatto troppo ingrifare". Ci spostiamo in una fresca camera con aria condizionata. Riprendiamo a slimonarci, a dedicarci lei al mio augello ed io alla sua passerina, lei affonda più volte, ottimo deep throat, io la lecco con foga, tanto che quanto faccio per rilimonarla mi passa la mano sulla faccia e sulla bocca perché son impiaccistrato di suoi umori e di saliva. Vabbè, trombo, all'inizio si è messa un po' troppo gel e non sentivo granché, poi invece stantuffamento carico di sensazioni. Vengo, alla fine, stra-stra-soddisfatto! Mezz'ora piena, forse sforata di qualche minuto. Ma non dà segnali di premura, anzi. Mi trattiene ancora un po' per parlare. Mi dice di avere 33 anni. 9 tra fratelli e sorelle. Mi chiede se voglio che lei diventi la mia "novia", certo che sì le rispondo. Ma non mi crede, dice che le mento. Forse ha un po' di ragione. Le allungo i 50 euro felice come poche altre volte. Grandiosa... fantastica... sensazionale Jacqueline. Voto 10+

CHE SCENA: ADRENALINA A MILLE

Scendo agli spogliatoi, saranno state le ore una, di notte. Vado in bagno, quello più distante dall'ingresso degli spogliatoi, esco per andare al mio armadietto... e vedo una bella bionda dalle bocce rifatte seduta a gambe aperte sulle panchine di legno (per chi conosce bene il locale, sulla fila di panchine più distante dall'ingresso dello spgliatoio), di fronte a lei un uomo, di mezza età, inginocchiato che la chiava, lentamente, silenzioso. Lei si masturba. Miii... che scena penso io, cavolo non pensavo che si potesse chiavare pure negli spogliatoi, non avevo visto nessuno prima d'ora. L'Oase è davvero Sodoma e Gomorra allora. Congetturo che il cliente avrà fatto la richiesta, e la ragazza, pur di incassare... Poi un tipo si ferma vicino a loro, e rimane a guardarli. Dopo un cenno di intesa come a chiedere il permesso, inizia a menarselo pure lui, di fronte a loro. Non vi nascondo che anche a me la cosa ingrifava parecchio. A un certo punto vedo che lui si toglie da lei, forse è venuto, si alza e lei lo segue. Mi accorgo che lui l'aveva penetrata a crudo. Azz pure!! penso io. Ma non salgono, vanno entrambi in doccia, giù. Poi aprono un armadietto, e lei si veste (un abitino giro-passera e zatteroni). Erano insieme, una coppia. Ora le cose sono più chiare. Caspita, che scena ragazzi. In Germania c'è poco da fare, sono avanti...

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...