In un mio intervento passato ho
accennato a un paese dove esiste un locale dalle mie parti (ma non è
l’unico nella zona) assimilabile a un postribolo svizzero,
mascherato da discoteca. Dove entri, paghi l’ingresso e ti trovi
davanti una fauna femminile composta esclusivamente da prostitute in
cerca di clienti. Scegli quella che preferisci, esci e la porti a
casa sua per “operare”, dopodiche’ si ritorna al locale.
Semplice ed efficace.
Io e il fido Cloaca, qualche tempo fa, eravamo
entrati in possesso del numero di tel. di una di queste signorine e
avevamo preso appuntamento direttamente a casa sua, senza passare dal
locale e pagare inutilmente il dazio.
Arriviamo in loco e ci troviamo
in una casa di corte molto vecchia, tipica dei paesini di campagna
della bassa padana. Un cortile sterrato con la porta d’ingresso
direttamente al piano terra. Non eravamo molto tranquilli perche’
in caso di necessità le vie d’uscita non erano agevoli, ma
entriamo lo stesso perche’ ormai eravamo andati oltre il “punto
di non ritorno”.
Nell’appartamento vivevano anche altre ragazze e
c’erano parecchie stanze adibite ad “alcove”. La ragazza che
avevamo contattato si francobolla immediatamente al Cloaca, e
presenta a me una ragazza brasiliana molto carina ma un po’ timida,
che dice di essere appena arrivata in Italia e alla primissima
esperienza.
Io ovviamente di queste storie ne ho sentite parecchie ma
devo dire che in questo caso non stento a credere che sia tutto vero.
Ci accordiamo quindi per una cosa a quattro e andiamo al piano di
sopra dove si trova un’ampia camera con un letto matrimoniale a
baldacchino (gulp!) .
La ragazza più “navigata”, quella della
telefonata, a sorpresa esordisce dicendo “su, ragazzi non ci
spogliamo ? io non sono timida… e voi ?” contemporaneamente si
sfila il vestito che aveva addosso, tirandolo su e facendolo passare
dalla testa, come quando si toglie una t-shirt. Il tutto avviene in
una frazione di secondo, e lei resta completamente nuda, con un corpo
fantastico, non magrissimo, ma con le curve giuste e la pelle appena
ambrata, da mulatta sudamericana.
Io e il mio compagno di merende
rimaniamo letteralmente stupefatti dalla scena e naturalmente ci
adeguiamo alla situazione. Iniziamo le danze tutti e quattro sul
lettone, veramente oversize, e la novellina inizia a spupazzarmelo
con la bocca in modo un po’ impacciato, ma piacevole (almeno non è
il solito pompino meccanico tipo pistone ultra-veloce).
Dopo un po’
di tempo mi accorgo che il Cloaca ha gia’ messo la “sua” a
pecora e ha iniziato a stantuffarla per benino. A questo punto, lei
si accorge che la sua amica appare in difficoltà e allora, per
scaldare l’ambiente, interviene su di me e me lo prende in bocca
iniziando a spompinarmi, mentre ovviamente continua a farsi bombare a
90° dal Cloaca.
La situazione si fa rovente e il mio compagno
capitola in breve tempo; allora la maiala si mette a cavallo su di me
(che sono sdraiato supino) , girata di schiena e presentandomi in
faccia il suo culo da 100 e lode, mentre l’amica, che nel frattempo
si sta sciogliendo, ha ripreso a sbocchinarmi per benino.
Io inizo a
non capire piu’ una fava e francamente non so se godermi lo
spettacolo di quel culo spaziale o affondarci la faccia dentro, cosa
che non mi fa francamente impazzire piu’ di tanto.
Dopo qualche
minuto in quella situazione, la “performer” si alza e ci lascia
soli portandosi via il mio amico, allora io metto a pecora la
Brasiliana e inizio a cannarmela per benino.
Non durero’ moltissimo
perche’ con quello che avevo passato nel quarto d’ora precedente
ero gia’ a un buon punto di “cottura”, ma ho la freddezza di
girarla in tempo verso di me e togliermi il gommino, giusto in tempo
per una schizzata sulle tette che francamente la tipa non si
aspettava.
Morale della favola: alle volte si parte titubanti e poi
esce un seratone, in altri casi si e’ pieni di aspettative e si
resta delusi…. C’est la vie, ma l’importante e’ sempre e
comunque metterlo “dentro”.
Saluti Titsman.
