sabato 5 febbraio 2011

TORNANDO A PARLAR DI AGRICOLTORI... by Londinese

Io ho tirato fuori la metafora ristorante-trattoria-fast food, Rastigat l'ha completata con l'agricoltore, e la storiella sembra essere piaciuta e ha fatto proseliti, ecco qui il Londinese che mi scrive.

Mio nonno era agricoltore (e intendo contadino per davvero), ed ha amato/odiato il suo pezzo di terra. Anche quando era chiaro che i costi e la fatica superavano di gran lunga la rendita, non ha mai smesso di coltivarlo con tutto l'impegno possibile. Il motivo e' che il legame a qualcosa che teniamo, che sentiamo di avere bisogno, a volte puo' anche renderci schiavi e ciechi di fronte all'evidenza dei fatti.

Ebbene il sesso e' il mio pezzo di terra e come molti uomini (quasi tutti direi!) non riesco a farne a meno. Al momento, pur essendo in eta' "da matrimonio", scelgo di essere single e libero da legami. La mia vita e' molto piu' semplice e divertente, e la solitudine non la sento molto anche se i momenti difficili passano sempre. Ma avere buoni amici serve tanto, e cmq siamo nati come singoli individui e cosi probabilmente cammineremo per il mondo (a meno che non abbiamo una fortuna da superenalotto e allora incontriamo davvero qualcuno come noi stessi con cui condividere la vita, ma dubito e non me ne preoccupo).


Tornando alla metafora di Rastigat e altri, io sono sia agricoltore che frequentatore di fast food, trattorie e ristoranti (compresi posti lontani e alternativi!). Diciamo che sono guidato dall'istinto naturale. Se il mio orticello soddisfa le mie esigenze bene, senno' me ne vado dove il cibo mi piace e costa il giusto. Guardando indietro, ho avuto fasi alterne ma tante volte e' stato anche il gusto della scoperta di cose nuove a portarmi verso la ristorazione.


Oggi pero' pensavo che da buon cittadino lavoratore (e quindi con tempo ed energie limitate per perpetrare la coltivazione), mi sto anche stufando del lavoro continuo da contadino. Trovo molto piu' conveniente concentrarmi sul mio lavoro principale (fonte di reddito), per poi spendere parte di esso in buoni e variegati ristoranti.


Insomma, tornando a chiamare la figa col suo nome, mi sto stancando del continuo corteggiamento che serve per arrivare alla scopata finale. Io sono malato per le donne, mi piace corteggiarle, portarle fuori, farle divertire ma quando questo si prolunga troppo allora finisce il divertimento. Se dopo una/due uscite non si tromba, gia' lascio perdere perche' se non e' questa sara' la prossima. Ma in generale, dopo tanti anni di onorato servizio nel nome della figa, forse sto pensando che non ne vale piu' la pena, visto che i ristoranti sono sempre piu' popolari e ben forniti.


Peccato sia per me che per loro, in quanto dopo tanti anni mi ritengo piuttosto bravo nel corteggiamento, ma non ho quasti piu' voglia viste le continue resistenze da parte delle donne. Inoltre, mi dispiace anche di piu' pensare che il sesso migliore e piu' passionale l'ho sempre avuto con i prodotti della mia fatica nell'orto.


Beh, solo qualche riflessione....mi piacerebbe sapere che ne pensate anche voi!


Londinese

giovedì 3 febbraio 2011

I SEI DELL'AVE MARIA - parte IV

Fuori dal locale c'è il briefing, del resto era impossibile farlo dentro il club perchè c'era sempre qualcuno che era su in camera a scopare. A tal proposito memorabile l'approccio di Anaconda con una tipa, si guardano, le si avvicina e le dice un secco: "su!" Anaconda lo conosco piuttosto bene ma nel weekend come detto il chierichetto che è in lui si è trasformato in Don Cazzo, implacabile castigatore di gnocca. Il soprannome Anaconda non gliel'ho dato io come faccio di solito (qua finora l'ho chiamato Pisellino) bensì la prima ragazza con cui è andato, e provate a immaginare il perchè :-)
Ed eccoci  nel parcheggio. Io avevo studiato due opzioni: o rimanere tutto il giorno dentro il pauschalclub o farsi solo 4 ore per poi trasferirsi nel locale con le olandesine, che arrivano in genere nel tardo pomeriggio e quindi eravamo in tempo, fra l'altro il locale distava solo una trentina di chilometri da lì.
Ma tutto sommato avevo scopato a sufficienza e non è che sentissi il bisogno di un'altra maratona di sesso, per cui lascio scegliere i ragazzi senza far pesare il mio ruolo di guida turistica.
A Sentenza non dispiacerebbe reincontrare le olandesine ma gli va bene anche andare in un fkk, tutti gli altri sono per l'fkk con Vitellone in testa, che aveva espresso questa preferenza anche il giorno precedente.
E sia fkk, anche se avevo prenotato l'albergo qua vicino. Le opzioni che do ai ragazzi sono due, due bei locali in cui sono stato in entrambi solo una volta. Solo che non li ho in memoria nel navigatore nuovo, come facciamo ad arrivarci? Per fortuna come nei moderni giochi a quiz sfrutto l'aiuto della telefonata a casa... ovviamente non chiamo a casa mia, ma Mr White che so che spesso al pomeriggio si rilassa davanti a internet e mi ha già risolto dei problemi piu' di una volta. Anche stavolta lo becco davanti al pc e in pochi secondi ci sforna i due indirizzi (grazie caro!). 
Dopo di che si sceglie il piu' vicino: uno dista un centello di km, l'altro una cinquantina, e la decisione è bella che confezionata!
Ma come, dirà qualche lettore attento, ma Anaconda non ti aveva chiesto espressamente di evitare gli fkk per non finire fuori budget? Beh, come detto il chierichetto si era trasformato in Don Cazzo, e non vedeva altro che figa. Fra l'altro prima di andare nel locale aveva proposto di fermarci a bere una birra, non sapendo che dentro il locale avrebbe trovato le marche delle migliori birre (veltins e bitburger sono le mie preferite) tutte a gratis.
Il locale si dispone su due piani: piano terra salone e bancone del bar, punto d'incontro del locale, le stanze per scopare e il cinema porno. Di sotto spogliatoi, doccia, sauna, idromassaggio, lettini per massaggi (30 euro per 30 minuti fatto da professionisti).
Ero l'unico ad essere già stato in questo locale (del resto come al precedente) e devo dire che se in quello precedente qualcuno è rimasto soddisfatto e altri meno, qua sono stati tutti entusiasti del posto: belle fighe a iosa, per tutti i gusti, anche se le rumene anche qui la fanno da padrona.
E apriamo una nota sul fumo. Nell'altro locale molti di noi si sono lamentati del fumo. Anche a me dà fastidio, ma in confronto è stato peggio in questo locale che nel primo, eppure qua nessuno si è lamentato, mentre io ogni tanto dovevo uscire dalla sala e cambiare ambiente per riuscire a respirare.. il potere della gnocca, evidentemente, avevano annebbiato il cervello ai miei compari ;-)
Siamo stati nel locale circa dalle 17 alle 2 di notte, e sono riuscito a totalizzare la bellezza di zero scopate.
Zero scopate? Ebbene sì. Ho raggiunto la pace dei sensi? Sono diventato così avaro da non voler spendere nemmeno un soldino? Mah, avevo scopato a sufficienza nel primo locale e quando si era scelto l'fkk avevo già in mente di farmi una/due scopate non di piu' e per il resto rilassarmi e godermi l'ambiente e la compagnia, ma poi... mah, con le rumene non sento un gran feeling, e quella che avevo battezzato la mia preda poi la becco poi  che fa uno spettacolo ad alto contenuto erotico e poi scompare in stanza.. che sfiga, sarebbe stata una bella chiavata, mi piaceva il suo entusiasmo naturale, a differenza di  altre che mi sa che erano sotto bamba e scoparsi una cocainomane è sempre un 1x2 non sai mai come si comporterà una volta entrati in camera.
Respingo gli attacchi di vecchie e grassottelle, rimanendo passivo quando mi saltavano sopra o mi toccavano, un cioccolatino dominicano mi dice che secondo lei io avevo pure di lei facendomi scappare ovviamente da ridere.
Sì non ero particolarmente inspirato e me sono stato buono-buonino, godendomi l'ambiente, le birre, la musica, la compagnia, i benefit come l'idromassaggio e le scopate live al cinema (anche il pudico Anaconda ha scopato in pubblico!) ma soprattutto ho goduto dell'entusiasmo dei miei amici: la gioia dei miei amici è anche la mia gioia e tutti son rimasti contenti del posto ma soprattutto l'estasi di Anaconda ed Eolo mi ha piacevolemente colpito, rivedendo in loro l'entusiasmo della mia prima volta in un fkk.
Fra l'altro nel locale c'era la Lecciso. Di solito lavora in un altro famoso locale. La Lecciso è un'istituzione: tedesca, molto piu' figa della Lecciso nostrana, è come la nostra madonna, un'icona che nessuno di noi -  per noi intendo io e la company di Santiago - si sognerebbe mai di scopare, perchè se no verrebbe a crollare il nostro mito.. ma del resto è probabile che ci fanculizzerebbe, visto che l'ho vista accoppiarsi sempre solo con 40-50 enni - dall'aspetto facoltosi - tedeschi di germania.
Verso le 2 riusciamo a radunare tutta la truppa, tutti hanno scopato a sufficienza e si può tornare all'albergo.
L'ultimo giorno, con il gruppo ormai compatto, ci dedichiamo alla birra e a un pranzo a base di ottima carne argentina prima di digirerci all'aeroporto e dire auf wiedersehen cruccoland!
Organizzare la missione non è stato semplice, due hanno rischiato il forfait all'ultimo minuto, abbiamo cambiato programma in corso, ma alla fine tutto è andato per il verso giusto (a un certo punto abbiamo anche rischiato di rimanere a piedi con la macchina in autostrada!) e credo che almeno Anaconda ed Eolo si ricorderanno di questo weekend a lungo :-)

mercoledì 2 febbraio 2011

I SEI DELL'AVE MARIA - parte III

E' mezzogiorno, e come tutti i locali, che siano fkk-pauschalclub-partytreff il meglio non lo danno a quest'ora.. i pezzi forti arrivano non prima di metà pomeriggio.
Col senno di poi sarebbe stato meglio farsi prima un giretto in città e andare nel locale verso le 14, ma come si fa a tenere bada 5 satanassi? I ragazzi non credo fossero interessati al duomo di colonia, nonostante sia il monumento piu' visitato dell'intera germania.
Siamo i primi avventori nel locale, e line up è composta da una decina di fanciulle che non sono propriamente veline, una line up iniziale piu' da partytreff che da fkk, con qualcuno di noi che storce il naso e altri come io e i due novellini (quest'ultimi i piu' assatanati) che partiamo subito all'attacco.
Veramente io vengo approcciato piu' che approcciare, e vengo scelto da Colera... bulgara mezza porchetta ma giovincella: a caval donato non si guarda in bocca. Solo che mi accorgo in camera che è appestata, con un raffreddore così forte che il posto suo sarebbe a casetta sotto le coperte e non qui a lavorare.
va beh, un po' di strusciamenti e poi mi dà da ciucciare le poppe sode, e me ne sto lì senza fretta a leccargliele: del resto, piu' che un leccafiga sono un leccatette, forse perchè non sono stato allattato al seno e allora inconsciamente devo compensare ;-)
La scopata con le porchette come al solito la morte sua è la pecorina (pecorona in questo caso) sbattacchiando e tambureggiando sul culone, dopo averla agganciata bene per i fianchi. 
Niente, anni luce dal venire, scade il tempo, arrivederci e grazie, teniamoci il colpo in canna.
Una doccia e via, due chiacchiere con i ragazzi e poi vado con la piu' bella al momento presente, una rumena sulla trentina rifatta e molto tonica, con un culetto da aerobica. 
Dopo la pompa anche questa la scopo a missionaria, ma dopo un paio di minuti si spazientisce dicendo qualcosa del tipo (parlava italiano): "scopi o fai finta? Voi non venite per potere scopare tutte le donne ma a me non me ne frega niente se non venite per me è finito". Piu' o meno è questo quello che ha detto, completamente flippata, nel suo italiano credo volesse dirmi che io come altri clienti facessimo i furbi per non venire, ma che lei era piu' furba di noi.
Va beh, no comment, lasciamo perdere. Se fossimo in un fkk la rifarei tornare in riga e quantomeno la scoperei fino allo scadere dei miei 30 minuti, qua invece lascio ovviamente correre non vedendo la necessità di litigare con una pazza scorbutica, e scendiamo dabbasso. Scoprirò poi che anche gli altri due compari che sono stati con lei sono stati trattati a pesci in faccia. Questa qui, dopo essersi fatta 4-5 clienti, si metterà alle macchinette a giocare, ho visto pure che in sala si è fatta dare 20 euro cash da un cliente per giocare a ste slot machine.
Dicono che le slot siano il gioco preferito dal sesso femminile, e lo posso confermare, alcune ragazze secondo me lavorano solo per pagarsi le macchinette! 
Siamo lì in un angolo della sala che commentiamo tra di noi la situazione, quando Colera mi si siede a fianco, e incomincia a fare la gattina coccolandomi.. cazzo ho fatto colpo, che culo... penso ai bacilli influenzali che stanno passando sul mio corpo, ma a suon di grattini me lo fa diventare duro e incomincia a giocare con il cazzo sotto l'accappatoio.. al primo invito a salire in camera rifiuto.. al secondo cedo.. e va beh Colera, appestami!
Ho fatto comunque con lei il secondo giro di giostra visto l'intesa e la sua predisposizione, infatti come previsto è stato un incontro molto partecipativo, e mentre mi cavalca con il letto che cigola così tanto da sembrare che stia per tirare gli ultimi, sparo il primo colpo della giornata. Non faccio nulla per nasconderlo ma evidentemente si stava divertendo anche lei visto che continua a cavalcarmi con foga per un altro minuto. 
Il quarto round è con una mezza milf ceca(slo-vacca): forse potrebbe arrivare a sfiorare i 40, ma ha un ottimo fisico e due grandi occhioni verdi. Quando mi propone il giro di valzer acconsento. 
Parte baciandomi dappertutto per poi dedicarsi a una pompa sugosa e profonda, tant'è che quando mi chiede se voglio scopare o continuare con la pompa, decido di farla continuare a succhiare: se voglio venirle in bocca le devo dare 20 euro, ma non essendo particolarmente patito del cim quando vengo "la stacco": una gran pompa d'esperienza! :-)
Quinto giro di giostra con quelli che gli altri chiamavano balena spiaggiata. In realtà non era anoressica ma nemmeno una porchetta, e soprattutto aveva due boccioni naturali da paura: è ovvio che mi sia concentrato a giocare con la latteria, anche se poi l'ho bombata. Voglio ravanarle ancora i tettoni e le dico di farmi una sega mentre gioco con le tette e, non pensavo, ma sborro.
Intanto facendo il punto della situazione con i ragazzi erano tutti d'accordo di cambiare locale allo scadere delle quattro ore, anche se dovevamo scegliere in quale locale trasferirci.
C'è comunque tempo per fare il sesto ed ultimo colpo nel locale, con la rumena che si erano già spupazzati in quattro ed erano rimasti tutti soddisfatti per la sua partecipazione, ed in effetti in camera con lei si stava bene, parlava fra l'altro spagnolo. Ovviamente causa i tempi ridotti tra una sessione e l'altra non vengo, son già contento che si sia alzato! 
Quando le dico uscendo dalla camera che son scadute le nostre quattro ore lei dice ridendo "accidenti, non sono riuscito a fare il sesto! (n.d.r Eolo)" e io la consolo rispondendo che già 5 su 6 è una buona media :-)
Nel corso del locale intanto erano arrivate qualche nuovo acquisto: una bionda forse tedesca, ma che non cagava il mondo ed è stata a parlare tutto il tempo con un cliente, una che si è messa alle macchinette e che Perbene non è riuscito a scoparsi perchè "prima devo finire la partita" e nel frattempo le 4 ore son terminate, poi abbiamo incrociato per le scale mentre stavamo andando via la bella cubana di cui avevo letto in rete... amen, ma stare qua tutto il giorno nessuno ne aveva voglia, pure io ero già soddisfatto.
Ci cambiamo in tutta fretta allo scadere delle quattro ore, mentre ci raggiunge Anaconda che aveva appena finito di farsi la settima ingroppata.
Riconsegniamo la chiave dell'armadietto ed eccoci nel parcheggio del locale, indecisi sul da farsi.

martedì 1 febbraio 2011

I SEI DELL'AVE MARIA - parte II

Solito aeroporto , solito autonoleggio, e come  ryanair ci ha abituato, è in anticipo sulla tabella di volo: non a caso ho imparato la piccola astuzia di prenotare la macchina per un quarto d'ora prima rispetto all'orario previsto di atterraggio, per non perdere inutilmente minuti preziosi. Stavolta la macchina noleggiata è stata per forza di cose una sette posti, e mi metto ai comandi dopo aver raschiato il ghiaccio dai vetri.
Durante il viaggio verso Colonia siamo piuttosto silenziosi: l'amalgama verrà con il passare del tempo e soprattutto con la condivisione di piacevoli esperienze :-)
Colonia ci accoglie con un'inaspettata ricca movida: mi sembra di essere a madrid o a londra piu' che in germania, un altro luogo comune sfatato sui crucchi seri, squadrati e poco propensi al divertimento!
Gioca a nostro favore anche il fattore culo, visto che senza saperlo dopo aver faticato per trovare un hotel a un prezzo decente con quattro singole, ho prenotato l'hotel nella zona dove si concentra la vita notturna. 
I due convalescenti Sentenza e Perbene se ne vanno a letto mentre gli altri quattro optano per godersi la vita notturna, puntando anche a riempirsi la pancia.
Così disorientati dall'ampia scelta di locali, finiamo in un tipico locale tedesco anche se gestito da turchi (molto caruccia la cameriera...) e via di birra e di bistecche di porco... sì, siamo cannibali!
E' bello viaggiare: uscire dal proprio orticello, i soliti posti, le solite facce, e aprirsi invece al mondo, a prescindere dalla figa.
Ma oltre che per essen, trinken e divertirci, siamo qui per una missione: la gnocca. E così dopo aver cenato e girato per il quartiere viene l' ora di prendere la macchina e fare un saltino al Pascha.
Che non è proprio una discoteca.. bensì due palazzoni-bordello. Da un lato il casermone piu' in, con un night simpatico (ci sono stato la prima volta, con spettacolini e privè ma non si tromba) al piano terra, e l'ingresso di 5 euro per accedere al bombodromo che caratterizza l'edificio dal primo piano al settimo piano.
Si gira per questi corridoi ricoperti di tapezzeria rossa che gli danno un po' un'aria a metà tra un vecchio bordello western e shining, con le fanciulle disposte su sgabelli di fronte alle loro camerette che sembrano ben arredate, fra l'altro con alle pareti appese un sacco di vestitini particolari e strane attrezzature... 
Al primo piano ci sono le signorine che con 30 euro ti garantiscono l'orgasmo, così recita il cartello sopra le loro porte, mentre x tutto il resto del palazzone l'orgasmo costa 50 euro. La darkroom il cui ingresso costa 20 euro era chiusa alle due di notte, ma cmq non ci sarei andato, visto che al settimo piano ci sono i trans, e non vorrei mai che qualcuno fosse sceso dabbasso... 
Rumene, latine, nere... livello medio, quasi tutte pisellabili, con in mezzo anche qualche bella figa, ma ho preferito come avevo programmato di tenere i colpi in canna per il giorno dopo: mi trovavo lì per mero dovere di cronaca.. :-)
Se v'interessa il 3 febbraio al pascha una zoccola cercherà di stabilire un primato cercando di succhiare in un giorno ben 250 cazzi.. spero per lei senza ingoio :-) Penso che cerchino volenterosi... affrettatevi!
Anaconda è l'unico che si  è fatto una scopata nel palazzone, una rumena giovincella dall'aspetto senza infamia e senza lode, ma ne è uscito molto soddisfatto: anaconda è stato il vincitore morale di questo viaggio, con una fotta incredibile che avrebbe fatto impallidire pure uno scopatore professionista come xxx72 ;-) Tranquillo e parco in italia, sembrava un chierichetto, appena messo piede sul suolo tedesco si è trasformato in Don Cazzo, un altro dei soprannomi che gli è stato affibiato dalla combriccola :-)
Per dovere di cronaca abbiamo fatto un salto anche nel palazzone di fronte, speculare al primo, ma piu' deleritto - mi ricordava i palazzoni di francoforte - e semidesertico. 
Poco dopo le tre siamo in hotel, la mattina colazione e paghiamo il conto, la padrona ci chiede se stiamo andando all'importante  fiera (dolciaria) che si svolge in città.. sì.. stiamo per andare alla fiera, ma a quella del bestiame! 
Eccoci a mezzodì davanti al pauschalclub da me prescelto. All'ingresso chiedo se possiamo pagare per le quattro ore (100 euro) e poi decidere se prolungare per il tages ticket (altri 50 euro da aggiungere visto che costa 150) e la bella figa all'ingresso (l'unico volto a me noto del locale, per il resto le fanciulle sono tutte cambiate) ci dice che ciò è possibile: ottimo, così ci riserviamo la possibilità di cambiare locale dopo 4 ore!

lunedì 31 gennaio 2011

I SEI DELL'AVE MARIA - parte I

Di partire in 6 tutti insieme dall'italia verso la germania non mi era ancora mai capitato.
La situazione è nata così: di fronte a una pizza, una sera l'amico Anaconda (ex pisellino) mi chiede di organizzare una trasferta in germania. Anche lui è un utilizzatore finale quando si trova privo di figa free, solo che finora aveva operato sul suolo italiano.
Del viaggio in germania ne aveva parlato anche con un suo conterraneo, Eolo, anche lui novellino di localacci tedeschi, e così eravamo in tre. E lì che ho scritto sul blog per trovare il quarto e il posto se l'è accaparrato Vitellone (lo so che non ti piace il nick, ma i nomi qua non si scelgono...), personaggio che conoscevo virtualmente via chat da un paio d'anni circa ma che non c'eravamo ancora mai incontrati di persona, vuoi anche per fatalità: ad esempio saremmo dovuti essere io lui e l'Ospite in un weekend in germania lo scorso aprile, se il vulcano islandese non avesse deciso di eruttare due gg prima del giorno fissato per la partenza..
A quattro le iscrizioni erano chiuse: il numero ideale per me è tre (o anche solo due se sono in compagnia del mio fido scudiero Geometra), e il quarto era stato reclutato per mia scelta sia per dividere le spese dei costi fissi (macchina e albergo) sia per non farmi sobbarcare sulle sole mie spalle lo svezzamento di due novellini.
Così Sentenza (ex petroliere milanese) telefonandomi per dei saluti mi ha spiazzato quando saputo che partivo a fine mese per la germania ha voluto aggregarsi alla compagnia: sia il numero sia l'eterogeneità (io conoscevo tutti tranne Eolo, gli altri tra di loro non si conoscevano neppure virtualmente, tranne i due conterranei Eolo e Anaconda) del gruppo mi lasciava alquanto perplesso. Quando poi sempre Sentenza mi ha chiamato per dire che veniva anche un suo amico (dicendomelo a cose fatte, ossia dopo aver prenotato il volo) le mie perplessità non han potuto far altro che aumentare ancor di piu'.
La voglia da parte mia di mandar tutto letteralmente a puttane, a quel punto, c'è stata. Anche perchè su di me ricadeva la scelta del locale, ed ero in forte difficoltà. Anaconda, che è stato l'input di questo viaggio, aveva bocciato per una questione di budget l'ipotesi fkk (ricordatevi di questa frase nel proseguio del racconto... :-) ). Dal canto mio mi sentivo moralmente responsabile: i due novellini per venire in germania sostenevano uno sforzo economico non indifferente, e non me la sentivo di portarli in un luogo di battaglia quali sono i partytreff. Fossi stato da solo o con compagni rodati e amanti del genere, a questo giro sarei andato senza indugio nel partytreff dove si esibivano le quattro belle olandesine itineranti, con l'orgione megagalattico nel salone che si ripete ogni due ore a partire dal pomeriggio fino a notte fonda.
La scelta del locale, per motivi economici e per miei scrupoli morali si limitava quindi all'ambito dei pauschalclub. Ho un pauschalclub favorito, in cui sono stato tre volte, ma per coincidenze c'ero stato proprio in tutti e tre i miei ultimi viaggi in germania: nel terz'ultimo era nell'elenco dei due fkk e tre pauschalclub visitati, a settembre avevo fatto quel pauschalclub e un fkk, a dicembre solo quel pauschalclub. Piuttosto che tornarci anche a questo giro, a me che piace cambiare, sarei rimasto a casa.
Il problema era anche dovuto al fatto che eravamo in sei. Se vogliamo fare una media molto grossolana, se negli fkk le fighe sono una cinquantina, nei partytreff sona una decina e nei pauschalclub una quindicina: essendo già noi numerosi, insieme agli altri clienti si rischiava un sovraffolamento nel pauschalclub o meglio una sproporzione nel rapporto domanda/offerta.
Mi sono messo a leggere tutte le recensioni recenti dei locali, e alla fine ho scelto quello in cui ero stato una sola volta, quasi due anni fa, e che mi aveva colpito per il rapporto favorevole tra uomini e donne (mai piu' di cinque-sei clienti contemporaneamente in sala a fronte di una dozzina di ragazze).
E così, ci si ritrova tutti insieme all'aeroporto, dopo che Sentenza e il suo socio, Perbene, avevano rischiato di passare la mano causa un forte attacco influenzale negli ultimi giorni, ma la gnocca ha poteri traumaturgici eccezionali...
Sull'aereo siamo sistemati su tre file successive, a due a due: Anaconda ed Eolo, io e Vitellone, Sentenza e Perbene.

domenica 30 gennaio 2011

FARE L'AGRICOLTORE O ANDARE AL RISTORANTE? by Rastigat

Mi ricollego alla metafora ristoratoria di Paride Spina, nella quale l'FKK è un ristorante, il Paushalclub una trattoria e il partytreff è un fastfood. 
Io ho mangiato per anni cibo ottenuto con il mio lavoro (le fighe free); i pomodori erano del mio orto nel quale lavoravo dissodando la terra, zappando e strappando le erbacce, e per avere la carne allevavo il maiale, nutrendolo, pulendo le sue deiezioni, e poi facendoci braciole, e salumi vari, quando era il momento di fargli la festa. Ovviamente ero sicuro di ciò che mangiavo, il sapore di tutto questo era sano e genuino, e sapevo che quel cibo non conteneva schifezze (cioè non rischiavo le MST). 
Tutto bene quindi, anche se guardandomi alle spalle quel cibo che mi sembrava "gratis" in realtà aveva un suo costo, non sempre economico, a volte si trattava di tempo, la terra si zappava sotto il sole, con il sudore della fronte, il maiale era buono da mangiare ma quando era in vita era un lavoraccio allevarlo, un lavoro talvolta sporco, e spesso faticoso, quindi ok, sapevo cosa mangiavo ma me l'ero dovuto guadagnare tutto. 
Poi un giorno su un blog (Scopopagando) ho scoperto che esistevano i ristoranti e che la Germania era terra che ne offriva una buona scelta; e così nell'estate del 2009 ne ho visitato uno. In questi ristoranti si mangiano piatti preparati da chef sopraffini, che arrivano da tante parti d'Europa, Ungheria, Polonia, Russia, Romania e anche Germania, visto che li hanno inventati lì. 
Ora, i piatti, dicevo, sono meravigliosi. I miei pomodori e le mie braciole erano buone e anche belle, ma erano pomodori e braciole, mentre qui i piatti sono una vera delizia per gli occhi, ancora prima di assaggiarli, e poi ragazzi il cibo è freschissimo! Quando poi li assaggi a volte per il palato è una vera delizia, le papille gustative frizzano tutte contente e stai veramente bene, a volte invece scopri che il sapore non è pari a quello che la preparazione ti aveva fatto credere, ci sono piatti incredibilmente belli, spesso preparati da chef rumeni, che a volte sono un po' insipidi, però stiamo bene attenti, anche quando sono insipidi stiamo sempre parlando di portate veramente d'eccezione. Quindi, insomma, bisogna stare attenti e scegliere bene, sapendo che comunque anche quando si sbaglia l'ordinazione tanto male non va, in gènere si esce sempre con il sorriso. 
Chiaramente andare a cena in questi ristoranti costa, e costa un bel po' di soldi, ma - lo ripeto - si mangiano piatti che potrebbero stare sulla copertina di Sport Illustrated, o piatti che solitamente si vedono solo in televisione, e i cui consumatori sono i riccastri che se li possono permettere. L'altro lato diciamo negativo, è che non si è sicuri al 100% sulla genuinità del cibo, sebbene fresco potrebbe comunque contenere qualche agente patogeno, cioè secondo me un po' il rischio di beccarsi un maldipancia ogni tanto ci potrebbe essere. 
Per quanto riguarda il costo è difficile fare un paragone con il cibo autoprodotto, perchè come ho detto all'inizio, i pomodori è vero che costano poco, il prezzo dei semi o delle piantine, ma poi li devi innaffiare, li devi tenere puliti, ci vuole il pezzo di terra in cui farli crescere, serve del tempo e tutte queste cose in ultima analisi potrebbero essere monetizzabili. Il maiale idem: bisogna nutrirlo e dedicargli tanto tempo affinchè diventi un buon maiale, e tutto ciò ha un costo. Solo che mentre al ristorante il costo è palese perchè ogni piatto ha il suo, in gènere 50 euro, e poi in base ai contorni il prezzo può lievitare a 100 o 150 euro, nel caso del cibo autoprodotto è molto più difficile determinarne il costo. 
Un altro fattore da tenere in considerazione nel caso del cibo autoprodotto è che quello che io chiamo "fatica" - zappare la terra e seminare, per esempio - e a cui quindi attribuisco un alto costo, per qualcuno potrebbe essere invece un piacere. In gènere da giovani, quando si ha molto vigore, preparare il terreno, seminarlo e mantenerlo per goderne i frutti, comporta un sacrificio minore che quando si va avanti con gli anni e le energie da investire sono minori. Bisogna anche mettere nel còmputo che non sempre la strada del cibo autoprodotto porta buoni frutti; a volte si zappa e si dissoda, e poi non cresce niente! A volte al tuo maiale dai il meglio di quello che hai per nutrirlo e poi quello un giorno scappa via e va nel recinto di qualcun'altro! In quei casi rimani con un palmo di naso, tutto il tuo investimento è perduto, bisogna ricominciare da capo e la fame è sempre tanta.
Al ristorante invece vedi, scegli, compri e mangi; per male che vada il cibo non è saporito come speravi, ma mangiare hai mangiato. 
Quindi diciamo che allo stato attuale delle cose, poichè mi sono trovato con qualche euro da spendere e le forze per zappare cominciavano a pesarmi, ho fatto alcuni giri al ristorante - dei quali vi ho parlato per esteso - e mi sono trovato bene. Inoltre ritengo che la scoperta dei ristoranti sia per me da considerare ancora recente, so che c'è ancora molto da esplorare e nuove portate da provare, per cui sono interessato a ripetere l'esperienza. A dirla tutta, di ristoranti io ne ho visitato uno solo, ma mi sono sempre trovato così bene che quando avevo fame mi veniva voglia di tornare lì. Prima o poi mi farò convincere da Scopopagando a visitarne un altro. Essendo quindi scoperta recente al momento il mio target è il ristorante. Quando poi mi sarò saziato in abbondanza, può darsi che io voglia cominciare a provare cibi meno raffinati - e anche meno costosi - e quindi mi metta a fare qualche giro in trattoria, anche perchè a quanto pare queste trattorie funzionano con il sistema eat-all-you-can, e quindi se si càpita bene ci si può anche abbuffare senza spendere un botto, però questo step lo vedo in un futuro non tanto prossimo.
Nei fastfood, invece, non so se mai ci andrò, anche perchè una volta che sei entrato ti tocca mangiare lì e se il cibo è indigesto o non più tanto fresco, altro non ce n'è e quindi ti tocca mandarlo giù lo stesso, pena il digiuno.
La scorsa estate a dire il vero ho anche mangiato qualche volta anche per strada. Avete presente quei furgoni che fanno panini con la salsiccia o giù di lì? Ebbene, visto che ce n'erano tanti e alcuni mi sembravano attraenti, qualche panino me lo sono pappato; è ovvio che non è come essere al ristorante, il servizio lascia un po' a desiderare, si mangia un po' più in fretta, ma di tanto in tanto un bel paninazzo va bene anche lui, sazia abbastanza e si spende meno, soprattutto perchè lo trovi vino a casa e non devi andare oltreconfine, con aerei, alberghi ecc.

Rastigat

P.S. Ultimamente si parla molto di chi invece usa servizi di catering, cioè cuochi e cibi ti arrivano direttamente in casa, e con questi puoi organizzare cene sontuose per divertirti e fare divertire anche gli amici. Stiamo però parlando di servizi molto costosi e fuori dalla portata delle nostre tasche.

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...