sabato 13 aprile 2013

LA VERSIONE DI RASTIGAT

"Si tratta di una fettina di maiale cambogiano che viene prima cotto nel forno, poi ripassato in padella e alla fine stufato nella Petronilla. Noi lo serviamo con una contorno di salsa tapioca che faccio coltivare da mio cognato in Messico, e una caramellatura di zenzero delle Baleari che vado a prendere personalmente ogni terzo giovedì del mese in corrispondenza della luna calante, e poi suggerirei un contorno di maggiorana che ho incrociato con del timo islandese, il tutto servito in un letto di carrube insieme ad una spolverata di parmigiano di una mucca che ho nutrito io con il biberon fino all'età di anni 2".

Faccaboja, non la smetteva più, ma nello stesso tempo, nel tempo in cui pensavo "Basta!", pensavo anche che sarebbe anche un vero peccato che uno così, uno con una tale passione per il lavoro che sta facendo, e con la dedizione che ci mette, venisse poi falciato da una cazzo di crisi che un po' per volta si sta mangiando tutto. E che bella perla sperduta in una località sulla quale non avrei scommesso un centesimo.

Non avete capito niente? Chissenefrega!

Arrivo, come sempre un po' in ritardo, causa impegni, causa "oggi esco presto dall'ufficio" e poi esco sempre tardi, causa meglio pestare poco sull'acceleratore altrimenti la mia trombomobile - che chiamo così solo per assonanza con quella di Scopopagando, ma io ci ho trombato sopra pochissimo - mi molla per kilometraggio a 6 cifre e non sono 100.000. Arrivo un po' in ritardo, fatico anche un po' a trovare l'ingresso, e poi chiedo: "Cerco il tavolo prenotato dal Dottor Scopopagando". Il maitre, capisce che per essere un convitato di quel tavolo devo essere un pezzo da novanta, e ossequiosamente mi indica un tavolo laddove siedono tre personaggi in cerca d'autore, uno dei quali riconosco nella persona di Paride Spina, che avevo già incontrato un paio di volte, mentre gli altri due intuisco essere Far East e Rawmeat. "Sticazzi" è la prima cosa che penso, seguita da una frase che sussurro a Scopo pensandola un po' ad alta voce: "al tavolo con dei business-man". Era troppa la curiosità di conoscere questi due, curiosità che non avevo tenuta nascosta nei commenti a Thai3 nei quali chiedevo lumi su chi fossero e come potessero permettersi un andazzo così avventuroso, e così scopopagante. Sicuramente mi ero fatto una idea su Rawmeat, da qualche post del passato, mentre niente sapevo di Far East. Entrambi però mi sorprendono fin dalla prima occhiata. In due parole, direi: Eleganti e Distinti. Però non pensate solo a due vestiti bene, o con degli orologi da soldi, non basterebbe, nè per l'eleganza, ma soprattutto per il distinti. Quindi cutto & pasto una definizione da dizionario della parola Distinto: "Che, nel portamento, nel comportamento, nel tenore di vita, dimostra doti di nobiltà, signorilità, raffinatezza".

Avrei sfidato chiunque, anche il più fine osservatore, a dire che a quel tavolo siedeva un consesso di puttanieri. E in effetti non si trattava di una tavolata di puttanieri, ma di persone normalissime, o più probabilmente un pelino sopra la soglia della normalità, con in comune la passione per un piacerino della vita; un piacerino che in fondo in fondo si esprime in una quantità di tempo che è così piccola, se paragonata a tutto il resto, che non possa certo essere quello a ridefinire una persona. Un po' come se un medico, o un notaio, o un colonnello, anziche essere considerati un capace medico, un esimio notaio e un caparbio colonnello, venissero considerati, che ne so, degli incalliti pokeristi, solo perchè una volta ogni 2 settimane si fanno una partita con gli amici. Con la differenza che nel nostro caso l'espletamento del piacerino, seppur all'atto pratico rimanendo confinato ad un intervallo modesto del tempo totale, si espande però all'infinito nei pensieri.

Sondo subito Far e Raw, cittadini del mondo, come amano definirsi, e a ragion veduta, per togliermi quelle curiosità che tanto mi avevano intrippato leggendo i racconti di Scopo dalla Thailandia, e nel frattempo ci raggiunge anche xxx72 (che avevo già conosciuto), e la cena parte. Conversazione fluente che a partire dal puttanesimo si espande a spirale andando a toccare un po' tutti gli argomenti della vita, aneddoti tra i più disparati raccontati con dovizia e anche un tocco di teatralità, e mi ci vuole pochissimo per capire che sono un absolute beginner al tavolo con della gente che mi mangia in testa. Un po' come nei film dove lo spavaldo broker, fresco di qualche prestigioso college, che pensa di essere chissàchi, poi entra nelle stanze dove si riuniscono i veri squali della finanza, e irrimediabilmente abbassa le ali. Ovviamente Far e Raw la fanno da padroni, tutto sostanza e azione il primo (un vero rullo compressore), quanto stile e rapacità il secondo (scusa Raw, ma dalla prima occhiata non ho potuto fare a meno di notare il bagliore di un raggio inceneritore che emanava dal tuo sguardo). Così tiro i remi in barca e mi godo lo spettacolo, sul cui palco i protagonisti Far e Raw sono abilmente supportati da Scopopagando, l'uomo-macchina che ha fatto della sua vacanza un esperimento scientifico ai limiti dell'umana sopportazione (presto a puntate su DMAX), al passionale xxx72, l'uomo che ama - ed è amato - dalla donne più facili e nello stesso tempo più difficili da avere.

All'uscita dal ristorante, e dopo una tappa transitoria, mi sgancio dalla compagnia che vuole scandagliare le zone circostanti alla ricerca del presente, ma anche di ricordi passati, e me ne torno sulle mie orme con qualche curiosità soddisfatta, qualche risposta, e molte lezioni da conservare e da utilizzare in futuro.

Bella serata, grazie a tutti.

venerdì 12 aprile 2013

LA VERSIONE DI FAR EAST

Fuori piove.
Dai campi sale una bruma leggera, che riluce, facendo sbiadire le lame di luce dei fari delle auto e dei lampioni. La Primavera si confonde con l’Autunno mentre la sera, pian piano, si fa notte.
Attorno al tavolo di un ristorante siedono cinque persone.
Il maitre del ristorante si avvicina: ad ascoltare i suoi consigli per i vini e le pietanze ci sono il dottor Spina, alias Scopopagando, Rawmeat, Rastigat, xxx72 e Far East. Alcuni di loro vengono da lontano, altri no. Le loro storie sono diverse. La loro passione è però una sola: la fica.
Il clima si fa subito cordiale: c’è chi parla di più, chi preferisce ascoltare.
Il cibo è ottimo e il vino è di qualità.
A fare da anfitrione è il dottor Spina, l’animatore del blog “Scopopagando”.
La serata decolla subito. Si parla di tutto, non solo di passera e non solo di passera a pagamento. Ci si scopre, di volta in volta, più simili e più diversi.
Gli aneddoti, molti dei quali indimenticabili, si susseguono come i bicchieri del nettare di Bacco.
Le discussioni si moltiplicano, sovrapponendosi le une alle altre per poi, magicamente, ricomporsi e risolversi in una battuta, in una riflessione, in un silenzio che vale più di tante parole.
L’atmosfera è quella delle sere importanti.
Il tempo vola.
Un nocino d’annata mette il sigillo alla serata.
Ci si promette di rivedersi.
Ci si saluta e nessuno può sapere se questo accadrà.
Ma tutti conserveranno il ricordo di qualche ora davvero leggera, dove le convenzioni sociali sono state messe da parte e ciascuno è stato davvero solo se stesso.
Fuori piove.

Far East

giovedì 11 aprile 2013

PIACEVOLISSIMI EFFETTI COLLATERALI!

Molto tempo fa, agli albori, quando non ero ancora andato all'anagrafe per diventare prima Scopopagando e poi Dott. Spina, scrivevo su un forum di sesso pay. Ma dopo qualche settimana mi ruppi i coglioni, perchè in un forum m'immaginavo ci fosse un paritetico scambio di informazioni.. trovando scarsa collaborazione (io davo ma ricevevo poco). A quel punto, mi dissi, tanto vale mettermi in proprio! Continuerò a dare tanto e ricevere poco, ma almeno potrò fare e scrivere di tutto quel cazzo che mi pare, e come sapete sono un cultore della libertà e della vita allo stato brado! :-)
Il piacere di raccontare, il piacere di creare un archivio grazie al quale quando voglio potere riesumare ricordi in modo dettagliato, e quindi rivivere certe emozioni, e la voglia di dimostrare al mondo che chi va a puttane non è lo stereotipo del disadattato o peggio del criminale, ma persone normali, comuni. Cara biondina, so che saresti pronta a scommettere che tuo padre, il tuo compagno, tuo fratello, non abbiano mai scopato a pagamento, ma io sarei pronto a scommettere l'incontrario :-) E' la natura umana, lo dice pure Piero Angela e un qualunque biologo: è nell'istinto dell'uomo cercare di accoppiarsi con piu' donne possibili, per avere speranze di attaccare il suo seme in un utero, e riprodursi, mentre una donna, che sa che il figlio che porta in grembo sarà il suo, è piu' selettiva, cerca un uomo forte, che gli garantisca protezione e assistenza nell'allevamento della prole, oltre a trasmettergli i suoi geni forti e sani. E' la Natura, miei cari, che ci ha fatto trombatori! Ogni volta che scopate lo fate perchè è il vostro inconscio che vi dice di fare un figlio, infatti potendo scegliere scegliamo sempre la piu' bella, che trasmetterà i suoi bei geni alla nostra prole.
Va beh, mi sono dilungato un po' troppo, volevo parlare di altro. 
Volevo parlare del piacevolissimo effetto collaterale del blog, al quale cioè non avevo assolutamente pensato quando lo aprii (fra l'altro mai avrei immaginato di averlo ancora dopo 6 anni e mezzo, ormai un bimbo da scuola elementare ;-). 
L'effetto collaterale sono i commentatori fissi del blog, e coloro che mi scrivono in email. Con tantissimi lettori si è creata un'amicizia virtuale, e con molti un'amicizia reale. Sicuramente avere un argomento di conversazione così divertente e piacevole aiuta, ma mi fa veramente specie di quante persone interessanti e in gamba abbia trovato. E' piu' alta la percentuale di puttanieri brillanti che ho conosciuto tramite il blog, rispetto alla percentuale di persone brillanti conosciute nelle vita di tutti i giorni! Dovrei dire che i puttanieri sono piu' brillanti e in gamba della gente comune, se non fosse che i puttanieri sono la gente comune! :-) Andare a puttane è solo un hobby, si scopa una mezz'ora, un'ora, per il resto delle 23 ore si fa una vita normalissima!
Ho conosciuto una valangata di puttanieri. Qualcuno passa, qualcuno resta, qualcuno si aggiunge.
Iera sera, da diverse parti d'Italia, 5 puttanieri si muovono e convergono verso un ristorante di una sperduta località di campagna,  per una cena organizzata dal sottoscritto. Inizialmente doveva essere un incontro tra me e Far East, ma poi mi son detto, perchè non allargare l'incontro, visto il luogo, a Rawmeat, xxx72, Rastigat? Non me ne vogliano i tanti che ora leggono e non sono stati invitati, ma mi piacciono le cene a 4-5 persone, dove l'argomento di conversazione rimane uno, nelle cene numerose giocoforza l'insieme si frammenta, e non mi piace.
E così eccoci qua. Il sottoscritto, il ragazzino Rawmeat, il rampante Far East, il saggio Rastigat, e l'iperattivo xxx72! Sono l'unico dei presenti che ha già conosciuto di persona tutti gli altri presenti, ma l'atmosfera è subito gioviale e rilassata tra tutti i presenti, come se ci conoscessimo da una vita! Far East con una scusa riesce a farci spostare di tavolo, in uno piu' appartato, e per fortuna, visto il genere di chiacchiere! La figa è ovviamente l'argomento principale, gli aneddoti e le riflessioni sul tema si sprecano, ma la conversazione spazia a 360 gradi, dall'economia alla politica a viaggi.. questa è tutta gente di mondo e di spessore, non ci si annoia mai a chiacchierare con queste persone, e le risate si sprecano: un'ottima cena con un'ottima compagnia, cosa volere di meglio?
Dopocena non può mancare il classico puttan's tour stradale, ma come dice Rawmeat: scopare non era l'obiettivo principale della serata...
... l'obiettivo della serata era una bellissima serata goliardica in compagnia.
Missione perfettamente riuscita!
A presto, ragazzi!
E ora mi aspetto un post via email con la vostra versione della serata (che poi pubblicherò): chi non lo farà, non verrà mai piu' invitato! ;-)))

INCROCIARE LE LINGUE! ;-)

Di cosa posso parlare (scrivere) oggi?
Dunque, vediamo.. Non so se vi ho mai detto che sto pensando di cambiare la trombomobile... Ahahaha, no dai, sto scherzando (per inciso: la trombomobile continua a fare il suo sporco lavoro, cambiarla è sempre nei programmi, ma con i miei tempi pigrici chissà quando lo farò).
Rimango ancora sul filone internazionale, parlando della lingua, argomento che è saltato fuori in varie conversazioni, in particolare con Santiago e Far East.
Andare a puttane significa fare sesso con una donna in cambio di denaro o altri benefici. E' quindi una transazione economica, ma anche comprare un chilo di pane o il giornale è una transazione economica.. si capisce al volo che l'andare a puttane è una transazione un pelino piu' complessa. Si entra, giocoforza, nel campo della sfera sessuale, dell'estrema intimità, siamo di fronte a due esseri umani che si accoppiano. 
Ora, chi va a puttane, sa benissimo che la qualità e la quantità della prestazione ricevuta non dipende solo dal denaro elargito. Bisogna tenere conto innanzitutto delle condizioni fisiche del cliente e della prostituta, della vocazione della prostituta al mestiere, e delle capacità relazionali del cliente.
Non dico che per andare a puttane bisogna mettersi in tiro come per andare a un matrimonio, ma presentandosi bene (puliti è il minimo!) aumentano le probabilità di uscire soddisfatti dall'incontro. La relazione che s'instaura è basata sulla comunicazione, verbale e non. Per non verbale c'è appunto l'aspetto visivo/olfattivo e il linguaggio del corpo, poi c'è la parte verbale. Riuscire a creare un buon feeling con la prostituta, che ricordiamo ancora una volta che prima di tutto è una donna, e "noleggiare se stessa" è solo il mestiere che fa.
Ora, se i nostri avi incontravano le prostitute nei bordelli, ed erano tutte italiane o straniere radicate da tempo sul territorio, grossi problemi di lingua non ne avevano, al massimo capire qualche accento regionale ;-)
Noi invece siamo la generazione della globalizzazione, e abbiamo a che fare principalmente con puttane straniere, sia sul territorio italiano, sia ovviamente se viaggiamo fuori dai patrii confini.
Avere una lingua in comune con la prostituta per riuscire a dialogare non dico che è fondamentale, ma quasi.. , se si vuole aumentare di parecchio le probabilità di uscire molto soddisfatti dall'incontro. Chiaro, questa è solo una delle tante variabili, di cui ho parlato sopra, ma sicuramente molto importante.
Anche dentro i patrii confini, se si vuole interagire con le primizie, sapere la lingua è importante. Ad esempio, nel mio caso, posso incontrare una nigeriana che parla benissimo italiano, però so che questa è già da anni sul territorio (visto il tempo che ci mettono ad impararlo...), è già sgamata, so già che nella prestazione sarà molto professionale. Ma a me piacciono le primizie.. quelle che non parlano una parola d'italiano, che sono appena arrivate in italia, che hanno ancora la luce negli occhi (copyright xxx72), e dalle quali posso ancora dissetarmi bevendo le loro stille di umanità. Personalmente capisco meglio l'anglonigeriano che un inglese di oxford.. :-) Senza capire la lingua (e con l'aiuto della musica di casa loro...) sarei spacciato, non potrei costruire la mia pseudo-relazione.
E ora andiamo all'estero.
Provate anche solo a pensare le volte che siete andati all'estero come semplici turisti, e avete usato una espressione nella lingua locale, anche un semplice saluto o ringraziamento, e ripensate al sorriso che avete ricevuto come feedback. Fa piacere a chiunque, vedere uno straniero che si sforza di parlare nella tua lingua, te lo fa sentire piu' vicino, e ti fa sentire importante perchè appartieni a un popolo che usa una lingua che lo straniero si sta sforzando di usare, e apprezzi il suo sforzo, ti sta già piu' simpatico, si crea empatia.
Ecco, con una prostituta funziona allo stesso modo, anzi, visto che bisogna entrare in intimità, piu' si crea empatia, piu' è facile che l'intimità sarà migliore!
Se parli inglese ti capiranno in quasi tutto il mondo, tranne in america latina, dove come facevano notare Bastian Contrario e Far East, i gringos per chissà quale motivo (colonialismo economico?) sono visti maluccio, e se non si lo spagnolo/portoghese è meglio parlare italiano! In america latina, se non parli la lingua locale, potresti essere molto limitato. Certo, se vai la senza budget, disposto a spendere cifre fuori mercato, verrai trattato comunque con i guanti di velluto, perchè il lusso in genere non delude, ma se non vuoi farti spennare e ottenere prestazioni super, devi creare empatia, e se non parli la lingua.. ahi ahi ahi! 
In Asia generalizzando l'inglese lo parlicchiano un po' tutti, specie se non parli con vecchi e vai in posti remoti, sicuramente lo parlano di piu' che in america latina, ma se riesci a dire anche poche frasi nella loro lingua.. cazzo li vedi, s'illuminano.
Quando Van Damme all'Iron incominciò a parlare in thai con una fighettina 19enne, questa si sciolse come burro, dimenticandosi di essere lì' per lavoro e non per altro!
Fossi in Far East userei di piu' il thai, ma se preferisce parlare in inglese alle tipe avrà i suoi buoni motivi, forse ha paura che le tipe sapendolo farang indigeno, si attacchino a lui come palle al piede, non so, sentiamo cosa risponde Far.
Parlare l'inglese nel mondo (tranne che in america latina) e meglio ancora la lingua locale, all'estero, non solo ci aprirà un ottimo canale di comunicazione con la signorina, ma farà anche capire al prossimo che non siamo polletti da spennare: lo/la straniero/a difficilmente penserà che siamo alla nostra prima esperienza a casa loro (e quindi o stanziali o recidivi) e che quindi sappiamo come funzionano le cose.. e avranno meno voglia di provare a fregarci, perchè rischierebbero di essere smerdati! :-)
Se durante gli studi mi avessero detto che sarei diventato un puttaniere, mi sarei impegnato molto di piu' nello studio delle lingue! 
Cazzarola! Studiate gente, studiate, che verrete premiati!!! ;-)



martedì 9 aprile 2013

AMERICA LATINA VS. ESTREMO ORIENTE

Caro Fottoreporter, direi che il blog ha risposto alla grande alle tue rimostranze! :-) Da me hai ottenuto (di mia spontanea volontà) un tag tutto tuo, e dai commentatori un sacco di complimenti e qualche consiglio.
Tornando sull'argomento est-ovest, bisogna specificare che l'America Latina non è per tutti! Ci si possono togliere grandi soddisfazioni, ma è imprescindibile un ottimo spirito di adattamento, e una buona padronanza della lingua, altrimenti, se vieni bollato come "gringo", la questione si complica. Io nella rep dominicana mi sono trovato benissimo (e non sono neppure passato da boca chica) girandomi tutta l'isola, vedendo posti bellissimi e facendomi gran belle scopate, in colombia invece ho pagato un po' di dazio, non essendo ancora turisticamente sviluppata, ma soprattutto, la cosa che mi fa impazzire della Colombia, è che ci sono i ricchi e i poveri, la classe media, che è la predominante nella società occidentale, lì mi sembra molto esigua, e anche nella ricezione turistica è così: o ci sono posti per ricconi, o posti per backpackers, e sposando noi (forse un po' troppo, ho speso pochissimo!) la seconda causa, ne ho risentito perchè ad esempio l'interrail me lo sono goduto a 20 anni, ora col cazzo che lo rifarei! Non cerco di certo il lusso, ma un cesso in camera sì!
Comunque, discorso alloggio a parte, ciò che è fondamentale in america latina secondo me, e anche secondo gente piu' esperta di me come Santiago, è il sapere parlare la lingua locale (spagnolo, e auguri per gli accenti e gli slangs..),e aggiungo io, conoscere bene gli usi e costumi locali.
Cuba me l'immagino piu' simile alla Repubblica dominicana piuttosto che alla Colombia, dal punto di vista turistico: me li immagino un po' piu' abituati al turista occidentale. Inoltre in Colombia di mare ne ho visto pochino (in compenso ho visto tante città che paragonarle alle nostre, è come paragonare merda alla cioccolata...): quel poco era una spiaggia dove ti proibivano di non fare il bagno perchè la corrente ti portava al largo ed era morta un sacco di gente,  l'altro era il mare di Cartagena, che è piu' bello quello di Rimini e i nostri vu' cumprà ti rompono meno i coglioni in spiaggia di quelli colombiani, poi va beh, se prendevi il barchino e facevi l'escursione arrivavi sull'isola con il mare bello, ma anche a ko larn allora se per quello c'è il mare molto bello (ko larn  è andata oltre le mie piu' rose aspettative, non riesco ancora a capacitarmi di come ci possa essere un mare così bello e così vicino a quello di pattaya :-) ).
Quindi, riassumendo, per l'America Latina piu' che i soldi (servono anche quelli, of course), serve un bel training di preparazione e spirito di adattamento.
Per l'estremo oriente (thailandia, vietnam, indonesia, mettiamoci pure la cina, etc.. ) credo che il rapporto soldi/spirito di adattamento sia inversamente proporzionale a quello dell'America Latina. Finchè hai soldi in tasca, nessuno ti negherà un bel sorrisone, mortacci loro se gli piacciono "i soldi!" :-) Poi è ovvio, puoi decidere di vivere come in America Latina e andare a vedere dietro la facciata, ma chi cazzo te lo fa fare? Costa già così poco la vita, che per andare a dormire in una bettola devi essere proprio un'idiota! 
Infine, non sottovaluterei per uno straniero il problema sicurezza. A santo domingo mi sentivo sicuro, in thailandia dormivo tra due guanciali, anche fuori da pattaya e con il portafoglio stragonfio di bath, in Colombia sti cazzi, ma anche dei gringo stanziali lì da un po' di tempo, c'hanno raccontato delle storielle mica tanto divertenti, e quando giravo ero sempre un po' vigile (per non parlare del centro storico di medellin, o della via dei bordellini fuori città, dove mi cagavo sotto).
Discorso fighe. Qua concordo in pieno con Rawmeat. Quello che ci fa morire, a me e lui, è la FEMMINILITA' delle orientali. Mi piacerebbe che fosse la prosa di Rawmeat a dedicare un post a questo tema! Una femminilità così, è sempre piu' difficile da trovare in europa. 
L'America Latina invece ti colpisce per le sue forme e le sue curve, e la particolare porcaggine delle femmine, ma  a chi mi dice che le orientali non sanno scopare bene, io che ho provato sia le une che le altre, scusate ma non posso fare a meno di pensare che sia lui a non sapere scopare!!!!


lunedì 8 aprile 2013

IL RITORNO DI FOTTOREPORTER!

Pensavate fosse desaparecido in america latina, magari vittima di un machete? ;-) E invece no!! Rieccolo qua, piu' in forma che mai, Fottoreporter! 

E mi ritrovo di nuovo a Medellin, con questa sono tre! Di tutta l’America Latina, la Colombia ha per me un fascino particolare, forse perche’ ancora non troppo sviluppata, seppur Medellin in quando ad organizzazione faccia impallidire molte citta’ del nostro bel paese. Forti investimenti stranieri la stanno rendendo piu’ sicura, con nuove infrastrutture, insomma un posto migliore che la Medellin del cartello di Pablo Escobar!
Ma parliamo di gnocca, che questo e’ un forum scopy! Ho solo qualche giorno da spendere in citta’, quindi appena arrivato mi fiondo nelle casas de chicas. Non ho fretta e ne giro varie, voglio puntare alto anche se le scopabili sono sempre tante. Sara’ che amo il genere teen, vado sempre per 18-20enni, magari non troppo formose ma con il viso che promette scintille giovanili! 

Finalmente alla quarta casas, esce dalla tenda lei: una versione piu’ piccola di Elisabetta Canalis, 18 anni, meno tette ma stesso viso e un fisichino perfetto. Curata alla perfezione, capelli lunghi lisci e neri, unghie alla francese, profumata. Dopo che passano tutte per la presentazione tipo casa chiusa italiana anni ’50, me la faccio mandare al divano per due chiacchere indagatrici. Scelta azzeccata, simpatica, non ha problemi a scopare due volte nella ora (25US$), fare massaggi e tutto il resto (non ho chiesto per il culo, non ero interessato in quel momento). In camera si rivela una piccola pantera, dopo una doccia per entrambi cominciamo a limonare e lei sfoggia varie espressioni da porca e movenze sinuose. Esploro questo corpo perfetto, e guardo quel viso che davvero mi sembra la Canalis, adesso capisco cosa si prova a essere Jorge Clooney! :-) Dopo tanto limonare, e strusciarsi, passiamo alla pompa rigorosamente coperta come sempre in Colombia (preferisco cosi’ con le pay). Si da da fare, non ha fretta, e la fermo per non venire cosi’ iniziamo il trombo. Prima a missionaria, poi la giro per godermi quel culettino pefetto. Vengo tamburandola rapido, con lei che gira il viso e mi guarda con la faccia da porca. Doccia per entrambi e massaggio per me. Non e’ un gran massaggiatrice (come tutte qui), lo fanno piu’ per giustificare il nome ‘’centro massaggi’’ che non e’ altro che un bordellino. Mi godo lei all’opera nei vari specchi, poi mi giro facendole capire che sono pronto a ricominciare. Un po' di strusciamenti, poi di nuovo trombata selvaggia con lei partecipativa al massimo. Stavolta facciamo uno smorzacandela lunghissimo con lei che cavalca come una amazzone. Vengo con quel culetto che si muove tra le mie mani, succhiando i capezzoli delle tettine meravigliose. Doccia per entrambi e game over, me ne vado super felice per la scelta dopo tanto cercare. Mi faccio dare il numero che non si sa mai, ma il mare di Medellin e’ grande e non c’e’ ragione di ripetere (verro’ poi smentito!).
Potrei anche tornarmene in hotel, ma c’e’ sempre un vogliono latente prima di lasciare il centro, cosi’ mi faccio ancora un paio di case, solo per vedere come butta. Alla seconda esce lei, altra 18 enne ben fatta con un bel sorriso stampato. La scelgo ma solo mezz’ora stavolta, e prima di cominciare mi dice di essere al primo giorno nel centro massaggi, insomma sono il suo primo cliente di sempre! Resto un po’ senza parole e decido che sara’ tutto molto dolce e tranquillo, e infatti la vedo un po’ impacciata, di certo senza modi da troione scafato, ma si fa limonare e scopare senza problemi. Timida ma col sorriso, e’ una mezz’ora dolce di baci e carezze piu’ che di scopate folli, ma credo sia stata positiva per entrambi. Dopo la trombata mi fa un massaggio tanto per finire il tempo, poi doccia e arrivederci. Avrei voluto parlarle di piu’, ma sono rimasto un po’ basito sapendo di essere il primo cliente di sempre (sara’ vero? In fondo perche’ mentire visto che non c’e’ stato secondo fine..cmq il dubbio resta sempre)...
La seconda giornata mi rifiondo nel centro, e ancora vago per un bel po’ alla ricerca del pezzo pregiato. Ho quasi finito di visitare tutte le case di quel barrio, quando decido di ripiegare su quella della Canalis, dove anche un’altra mi pareva carina. Infatti c’e’ e la scelgo, molto simpatica e con un bel sorriso, grande massaggiatrice (ha studiato massaggi e si vede), ha pero’ un corpo che sembrava perfetto vestito, ma non cosi’ tanto nudo. Ha 19 anni ma tettine gia’ un po cadenti (non so come..) e pelle che non e’ di velluto...sono un po’ difficile, lo so! Cmq si da da fare e la prima trombata dopo la pompa e’ di gran foga a pecora, con venuta sul tatuaggio sopra culo. Doccia e gran massaggio di intermezzo, poi di nuovo pompa e scopata lunga in varie posizioni, tra cui anche sul lettino del massaggio con lei a pancia in su e io che la tamburo da in piedi. Di nuovo doccia e fuori dalle palle, non sono soddisfattissimo. 
Vado a pranzo e rimugino sul da farsi...ho nella lista una casas in cui in teoria ci sono 15 chicas, un bel numero, e decido di darle una chance per raddrizzare la giornata cosi’ cosi’. Varie scopabili ma nessuna extraordinaria, poi esce lei, Manuela, 18 anni, una versione piccola della Arcuri...che combinazione il suo nome e il suo viso! Gran culo, tette misura normale, un sorriso che piu’ maiala non si puo’! Subito la chiamo per chiaccherare, e mi sembra una grande scelta. Le dico mezz’ora che non si sa mai e’ sono appena venuto due volte. Entriamo in camera e mi sale sopra cominciando a limonare pesissimo, e gia’ mi ravana l’uccello con la patatina. Ha un corpo bellissimo, mi dice di essere studentessa al mattino e meretrice al pomeriggio, per pagarsi gli studi. Sempre allegra, facciamo una prima scopata da urlo prima sul letto, poi io steso su un divano e lei a cavalcioni mi finisce con la morsa della fighetta strettissima! Cado morto sul letto, e le dico che facciamo la ora! 
Lei urla qualcosa in corridoio e viene ad accoccolarsi vicino a me per riprendere fiato. Ci docciamo e piccolo massaggio, ma non posso aspettare di scoparla di nuovo cosi’ ricominciamo, e’ la quarta venuta in 3 ore, ma sono eccitatissimo e di nuovo lo facciamo in mille posizioni, con lei che gode davvero e mi chiede di farla godere ancora di piu’! La sto bombando a pecora sul letto quando lei scende, si mette i tacchi e si appoggia all’armadio a muro, vuole essere scopata in piedi! Come dire no, la penetro da dietro con lei in piedi in bilico sui tacchi, le alzo una gamba per guardare la penertrazione dallo specchio, e ci metto un bel po a venire visto la giornata scopereccia, ma lei sembra aprezzare e dopo la mia venuta cadiamo in un mare di sudore sul letto.  Che grande cavalla! Mi affretto a prendere il numero, e le dico che voglio vederla fuori dal massaggificio domani. Lei mi dice che la mattina ha corsi all’universita’, e il pomeriggio deve lavorare li’. Beh ci accordiamo che la chiamo in mattinata, poi vedremo. Me ne vado a casa in trance, che scopata e che colombiana che ho trovato! Le paisa’ sono le migliori!!
La mattina del giorno dopo ci messaggiamo sul cell, e le dico che voglio vederla dopo i suoi corsi. Lei inventa una palla al lavoro e dice che arrivera’ 3 ore piu’ tardi, e dopo il solito casino colombian-organizzativo, ci vediamo alle 14:00 in centro, dove gia’ in strada stiamo limonando. Lei ha solo due ore, e il piano iniziale di andare a pranzo viene da me cancellato! Le dico che voglio stare con lei, e che cerchiamo un hotel a ore nel centro (sono ovunque!). Lei accetta e ne troviamo subito uno, saliamo e gia’ siamo a lingua in bocca! La camera e’ molto carina e anche dotata di piccola finestra sul corridoio per chiedere sapone, asciugamani, etc.. .un tipico trombo-hotel colombiano! Stereo, TV, doccia, ventilatore, non manca nulla per divertirsi! Ci svestiamo con foga e stavolta lei me lo ciuccia senza condom, cosi’ io ricambio su quel clitoridino giovane e tonico. Urla come una pazza e io alterno leccate di figa al farmi ciucciare per bene. Non resisto tanto e dopo tante strusciate, baci e leccate, le vengo sulle tette! Doccia e siamo sul letto a coccolarci. 
Mi rivela che la sua amica con cui e’ arrivata all’appuntamento, ragazza tipico studentessa con apparecchio ai denti ma molto carina (18 anni pure lei), voleva venire con noi...sapendo che saremmo finiti in hotel! Non ho parole, l’amica voleva fare un threesome, ma Manuela ha detto no e l’ha mandata via con le buone maniere...ho un nodo in gola per quello che sarebbe potute essere, anche se di certo non posso lamentarmi per la scopata appena conclusa. Non ci penso troppo e chiaccheriamo un po’, ma presto ci ritroviamo a limonare, strusciare, e saranno passati 10 minuti ma ce l’ho di nuovo duro e pronto, grazie alla sua bellissima bocca che lo inghiotte tutto! La penetro da in piedi fuori dal letto, lei stesa con la pancia in su, e gode come una porca. Mi da il ritmo e mi dice di non fermarmi, che lo vuole profondo dentro di lei. Dopo circa 10 minuti cosi’ la metto a pecora, e la tamburo tirandole dolcemente i capelli da dietro. Non so quanto dura il tutto, ma siamo sudatissimi e voglio venire di nuovo, cosi’ mi stendo e le dico di cavalcarmi. L’energia di questa teen e’ incredibile, con i muscoli pelvici mi stringe il cazzo e mi fa venire con un ritmo perfetto, mentre io le lecco i capezzoli davanti ai miei occhi. Una scopata incredibile, come poche nella mia vita.
 Lei e’ in ritardo per il lavoro, cosi’ purtroppo deve docciarsi e usciamo in strada. Vorrei andare a pranzo con lei ma non ha tempo, quindi scappa via con un saluto e senza chiedermi soldi....aveva davvero bigiato il lavoro per stare con me, non era una stronzata per ingannarmi. Domani devo partire, probabilmente non la rivedro’ per un po’ di tempo (forse mai piu’..), ma in fondo meglio cosi’. Il tempo insieme e’ stato eccezionale,  sarebbe difficile ripetere cio’ che e’ stato, la seconda non e’ mai come la prima...
Colombia hasta pronto!
Fotto Reporter

PS:ho deciso di scrivere questo racconto per condividere una bella storia, e ne avrei tante altre capitate in Honduras, Costa Rica, Cuba, Nicaragua, etc.. Non so pero’ se ho voglia di mettermici per lo scarso, finora, apprezzamento del pubblico. Mi spiego: se il Dr. Spina dichiara di voler cambiare macchina (interessantissimo topic...il che accade solo 20 volte l’anno!!), il pubblico si scatena in commenti (nulla di male ovviamente, Spina e’ il padrone di casa e amico reale di molti lettori)! Quando invece passano storie piu’ inerenti al trombo come le mie (e anche di altri, ovviamente), forse lontane dalla realta’ di molti lettori lo ammetto, quasi nessuno commenta nulla. Quindi mi chiedo: le mie storie sono apprezzate o no? Peche’ come dice il padrone di casa, scrivere non e’ un lavoro e richiede tempo, quindi lo si fa per il piacere di ricevere feedback dai lettori come ricompensa al tempo che noi investiamo. A voi (compreso il padrone di casa!) l’ardua sentenza!?!

domenica 7 aprile 2013

COSI', POUR PARLER DI ESTERO

Riflessioni in un momento di cazzeggio.
Il sogno nel cassetto sarebbe quello di trasferirsi dal 1 novembre al 31 marzo in estremo oriente. Sud Corea, Giappone, Cina, Honk Kong li vedrei piu' con curiosità che altro, mentre mi installerei sulle spiagge della thailandia, filippine, vietnam, indonesia, a farmi "coccolare" ;-)
Operazione "svernamento" che non vedrà mai la luce: gli uccelli migratori migrano, il mio, purtroppo, no.
Ci vorrebbe un lavoro part time, oppure riuscire a prendere un'aspettativa.. ma se dico che sono rimasto incinto, dubito mi crederebbero!
Peccato, perchè alla fine mi andrebbe bene anche solo migrare dal 15 novembre al 15 marzo, 4 mesi, ma considerate le ferie che utilizzerei, mi basterebbero solo 3 mesi di aspettativa o part time, e 3 mesi senza stipendio non sarebbero un problema (e per i 4 mesi mi darei un budget di 2000 euro al mese, basterebbe non investire + in borsa :-) ).
In primavera estate autunno sto benone in italia, grazie al clima che ti invoglia a stare all'aria aperta di giorno e uscire di sera, è l'inverno una rottura di palle, specie una volta terminate le feste natalizie.
Quando ho iniziato questo post, pensavo di scrivere che sarebbe da valutare di organizzare le vacanze nel seguente modo:
- due ultime settimane di gennaio (10 gg di ferie)
- due ultime settimane di maggio (10 gg di ferie)
- due prime settimane di novembre (10 gg di ferie)
 Poi dei weekend in germania:
- uno a inizio marzo
- uno a metà aprile
- uno a fine giugno
- uno verso ferragosto
- uno a fine settembre
Le spese? 2500 per ogni viaggio in thai (7.500) e una media di 600 per ogni weekend in germania (3.000) per un totale di 10.500 € l'anno. Anche aggiungendo un 1.500 di cioccolatini stradali, cazzo, € 12.000 totali l'anno, ci starei dentro alla grande!
Certo, a sto punto la trombomobile me la tengo a vita :-)
Comunque come detto, mentre stavo scrivendo il post ci ho ripensato. Al viaggio di maggio si può rinunciare. Di thai2 infatti mi è mancato il fatto che il clima in italia, mentre ero in thai, fosse di merda. Starsene a cuocere a 30 gradi sapendo che a casa mia c'è un tempo di merda è bellissimo, solo questo ti fa già godere come un mandrillo.
E anche i 15 giorni spezzati e duplicati, tra inizio novembre e fine gennaio, non hanno molto senso, se la meta fosse la stessa: meglio fare un mese intero e cosi' si risparmiano 700 euro di aereo (e lo sbattimento delle 12 ore di volo) e lo shock climatico/fuso orario...
Si', mi sa che alla fine farò di nuovo così! 3-4 settimane in un posto caldo tra metà gennaio e metà marzo, avrò tanto tempo per pensare con calma sulla meta, indeciso tra thai4 e cuba.


SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...