sabato 2 maggio 2020

THAI 5 DI ENVING - DAY 2 : NUOVE ANSIE E VECCHIE STRATEGIE - by Enving


Suonata la sveglia ci diamo nuovamente da fare, una riedizione della sera prima, in tono probabilmente più “dolce” e romantico, passatemi il termine molto poco adeguato alla situazione. Una cosa che mi ha stupito di questa ragazza è quanto lei sia flessibile e maneggevole a dispetto dell’altezza: quando c’è da fare porcate serie a letto, ho sempre prediletto una ragazza non troppo alta e possibilmente magra, così da poterla girare e possedere a mio totale piacimento. Lei, a dispetto della notevole altezza, è incredibilmente atletica e quel corpo lo puoi davvero mettere e girare come ti pare. Riusciamo quindi a fare una vastissima gamma di posizioni e la scopo in tutti i modi, senza che lei dia il minimo segno di fatica o di fastidio. Una costante di questa scopata è avere le bocche costantemente appiccicate, chiuse in una limone continuo, profondo, appassionato. Per antitesi a tutto questo miele, le sborro in bocca a bordo letto, con lei inginocchiata per terra e io in piedi a tremare come se avessi freddo, ma sono in realtà tutto sudato e goduto.
Terminate le operazioni di doccia e vestizione, ci mettiamo sul letto a coccolarci e parlare un po’. Siamo stati previdenti con la sveglia e quindi abbiamo un po’ di tempo per parlare. In quei 20 minuti mi dice che lavora in un negozio di banco dei pegni vicino alla terza strada e mi racconta di come le principali clienti siano delle giovani ragazze che vanno quasi quotidianamente ad impegnare bracciali, anelli, collane e molti altri regali di sponsor e fidanzati per potersi pagare serate e bottiglie nei locali. Dopo di che, prendono il merlo di turno per fare un bel long time ben pagato e, fresche di liquidità, tornano al negozio a riprendersi quanto prima ceduto. Mi dice che queste scene avvengono quotidianamente, anche per cifre di 800-1000 baht.
Parliamo un po’ di lei che mi dice di vivere qua a Pattaya con suo fratello che fa il meccanico nella periferia della città. Non ha figli, vive a Pattaya da due anni e spesso la sua famiglia viene a trovarla qua. Mi dice poi che andrà presto a rifare le tette in una clinica privata di Bangkok perché ha da sempre voluto un seno più abbondante di quello che madre natura le ha assegnato. In effetti è una ragazza con fisico molto prossimo alla perfezione, peccato solo per quel seno mancato che non le toglie comunque nulla o quasi in termini di sensualità. Le chiedo dettagli e mi dice che si farà mettere protesi da 360cc e che l’intervento costerà qualcosa in più di 100mila baht. Per i prezzi medi thai di un simile intervento è una cifra notevole, ma lo farà in clinica privata a Bangkok e quindi la cifra è adeguata probabilmente. So per certo che in Italia si parte da tremila euro per un lavoro approssimativo, mentre ce ne vanno sei-sette per una cosa fatta a regola d’arte e garantita per anni. Parliamo poi di serie tv e scopriamo di averne viste molte in comune. Oltretutto abbiamo come serie tv preferita esattamente la stessa, il che è una simpatica coincidenza! Mi scambio con lei il numero Whatspp e ci terremo in contatto nei giorni successivi. Le do altri 100 baht per pagarsi il mototaxi per andare a lavoro visto che l’ho fatta decisamente tardare.
Torno a dormire e riesco a ricomparire sulla scena Pattayana intorno alle 13. Prima di uscire mi do una lavata e con mio enorme sconforto noto che il cazzo inizia già a risentire della violenta chiavata notturna e la mia problematica tanto temuta è già comparsa. Sono totalmente in agitazione, arrabbiato e frustrato. Meno male che mi ero auto-raccomandato di non esagerare e di non scopare con troppa foga! Ma cosa ci posso fare? Che scopate sono se mi devo costantemente trattenere e dover fare attenzione a tutto?!?!? Trattengo a fatica le lacrime di frustrazione ed esco con la faccia di chi sta andando a un funerale. Il Londinese lo nota subito e, informato della cosa, prova a confortarmi come può.
Andiamo a mangiare in soi Buakhao, ma il nostro ristorante designato ha cambiato gestione e i piatti ordinati non sono nulla di che. Mentre pranziamo mi racconta della sua notte e me la liquida velocemente con un “senza lode e senza infamia”, sinonimo del fatto che sborrare ha sborrato ma, esattamente come il pranzo, non sarà indimenticabile. Dopo pranzo ci raggiunge lo Stratega che si maledice per aver affittato un appartamento così lontano dalla zona calda. Andiamo poi nel bar attiguo al ristorante e ci gustiamo un espresso che, per la media thai, era anche piuttosto buono.
Iniziamo il pomeriggio con un massaggio: lo Stratega non ha mai provato un vero massaggio thai e quindi bisogna ovviare alla mancanza! Mi ero fatto consigliare da Pi un suo centro massaggi di fiducia e ci aveva indirizzato in quello al primo piano di un edificio attiguo al mercato che fanno tutti i giorni sulla Buakhao. Lo troviamo senza difficoltà e ci infiliamo dentro. Il massaggificio è praticamente pieno e rimangono poche massaggiatrici libere. Io e lo Stratega optiamo per un’ora di oil massage e il Londinese per un’ora di thai massage. Discreta fattura del massaggio, lo gradisco e mi mancava molto. Spazi forse troppo angusti e cuscino un po’ duro, ma me lo godo davvero. Finito il massaggio ci dirigiamo alla cassa e lo Stratega è totalmente estasiato dall’esperienza. Costo 200 baht a testa più 50 sacrosanti baht di mancia. Da dietro una tenda sentiamo russare forte e non ho dubbi chi possa essere. Tempo qualche minuto e guarda caso da quella tenda esce il Londinese, con la faccia di chi il massaggio non sa neanche di averlo fatto. Eppur la sua scelta era di un “Thai massage”, che è tutto tranne che delicato. Londinese si conferma sempre il numero uno delle situazioni trash!
Andiamo poi a fare qualche tiro a biliardo e ne scegliamo uno di soi 8, dove la fattura del tavolo sembra buona e non ci sono troppe tipe a infastidirci. Lo Stratega dichiara “non giocherò a questo gioco da almeno 15 anni”, salvo poi dimostrarsi piuttosto abile e umiliare il Londinese in pochi colpi. Inizia un’oretta di sfide incrociate accompagnate da un paio di birre e la prima parte del pomeriggio scorre tra risate e conversazioni. 24 ore prima non conoscevamo neanche lo Stratega e ora sembriamo amici da lunghissima data.
Ah le magie di Pattaya, dove ognuno può essere se stesso senza paura di essere giudicato! Prendo per esempio lo Stratega: nella vita di tutti i giorni, come molti di noi, è obbligato a indossare una maschera. Si deve comportare come impone la società e rispettare regole etiche e sociali imposte dal nostro modo di vivere. Lì a Pattaya può essere se stesso, inconvenzionale, reale, sincero e apparire senza problemi per quello che è. Chi ti giudica a Pattaya? Nessuno, adoro questo posto!
Tra una chiacchiera e l’altra vengo a conoscenza del fatto che lo Stratega non è stato molto soddisfatto della sua preda notturna poiché esteticamente era di suo tipo, ma non lo era a livello di attitudine. Egli ha parametri di confronto davvero elevati e la sua parziale insoddisfazione sarà un po’ il motivo ricorrente delle sue scopate. Il fatto è che ci spiega di come la sua ex fosse un’insaziabile ninfomane, aperta a qualsiasi iniziativa e una vera PSE in tutte le circostanze. Essendo stato fidanzato moltissimi anni con lei, lui ha tarato su quel livello il suo standard e quindi non è mai riuscito poi a trovare nessuna tipa che ancora la eguagliasse. Si sono lasciati da non molto tempo e, nei giorni a seguire, ipotizzerò che lo Stratega sia ancora in realtà un po’ preso dalla sua ex. Penso che, seppur sincero, non abbiamo avuto modo di conoscere il vero Stratega in quei giorni perché non è mai davvero riuscito a lasciarsi andare, in barba alle considerazioni che ho fatto poco sopra! Ritengo comunque che non ci sia posto migliore di questo per vivere la propria vita senza stupide ipocrisie.
Giusto il tempo di pagare il conto e sai dove vi porto ragazzi? In soi 6, che cazzo di domande! Ci avviamo a piedi in soi 6 mentre parliamo un po’ della via e delle sue peculiarità. Arrivati lì ci stropicciamo gli occhi: pieno di ragazze e qua e là anche qualche figa di mio gradimento! Stavolta siamo decisi a interagire di più e passare alla fase successiva. Non avendo fretta facciamo almeno 2/3 vasche avanti e indietro, salvo poi farmi accalappiare da Aorn nel suo bar, l’Horny Bar.
Aorn non è bellissima nel senso che ha l’apparecchio sia sopra che sotto e i fianchi sono un po’ larghi, ma ha delle gran belle tette e un culo proprio sodo! Tempo zero sono su uno sgabello interno, con una bella vista dei culi delle sue colleghe affacciate verso l’esterno! Londinese si siede di fronte a me e lo Stratega alla mia destra. Ordiniamo tre birre e Aorn arriva in qualche minuto portando un paio di giochini, i soliti dei baretti della 6. Le pago da bere a patto che mi faccia giocare al mio gioco preferito di quel momento: il suo corpo. Accetta di buon grado e si ordina un lady drink. Londinese e Stratega si fanno recapitare due tipe a caso e tutti e tre iniziamo i rispettivi business.
Aorn è bollente e limoniamo come due ragazzini. Molla il suo sgabello e si siede sul mio. Mi danza sul cazzo e si struscia, me lo tocca e mi infila la mano nei pantaloni. Ma Cristo sono qua seduto da 10 minuti, ho pagato un lady drink e sto già smaialeggiando ai massimi livelli. Penso ai miei amici in Italia che sono entusiasti di andarsi a fare una birretta al bar del paese per parlare di calcio e politica e penso che il mio bar del momento è decisamente differente! Il Londinese e lo Stratega non hanno pagato i lady drink e le loro tizie sono ancora lì con loro, ma decisamente più fredde di questa maiala che ho appoggiata sul cazzo. Mi mette la lingua nell’orecchio e mi dice che vuole andare su con me. Sto già per dirle di si quando mi ricordo che ho il cazzo infortunato e non posso scopare. Mi invento una scusa e le dico che ho già fatto troppo boom boom la sera prima e che sono stanco (il che non sarebbe poi neanche troppo una minchiata alla fine!)! Qua inizia un gioco al massacro perché lei mi dice che per lei è ormai una sfida e vuole trasmettermi così tanta voglia di scoparla che alla fine non saprò dirle di no. Iniziano una serie di notevoli maialate e il livello si alza ulteriormente. Prende il ghiaccio, se lo mette nelle tette e me lo fa riprendere con la bocca. Ne prende un altro, me lo infila tra palle e buco del culo per poi riprenderlo e mangiarselo tutto fissandomi negli occhi. Questa sarebbe da portare su al volo, ma ho sto cazzo di problema all’uccello e mi sento frenato. Lei si dimena su di me, mi twerka sul cazzo, me lo tocca diverse volte e alla fine finisco con l’infilarle due dita nella figa lì, sullo sgabello di soi 6, a un metro dalla strada. Lo Stratega si gira, vede la scena, mi guarda in faccia e lo vedo molto imbarazzato! Rilassati Stratega, siamo in soi 6, qua tutto è concesso.
Voglio spendere due ulteriori parole su soi 6: è il regno della perversione! È l’ultimo girone dell’inferno sulla Terra. E’ il luogo dove vorrei andare a vivere le ultime due ore della mia vita. E’ l’incubo di qualsiasi femminista. Se ci fosse un luogo che mi sentirei di consigliare per qualsiasi attività uno avesse in mente di fare: andate in soi 6, è semplicemente la risposta a qualsiasi domanda. Non importa chi siete, da dove venite, quanti anni avete o cosa abbiate fatto voi nella vita, semplicemente andate in Soi 6, troverete quello che state cercando. E proprio in soi 6, passa ancora una buona mezz’ora e la maiala non molla il colpo nonostante il suo lady drink sia finito da un po’. Non me ne chiede un altro, lei vuole solo scopare e i suoi 1000 baht relativi. Mi dice anche che io sarei eventualmente l’ultimo cliente perché l’indomani mattina cominceranno le sue ferie e tornerà in Isaan a trovare la famiglia. Faccio appello a tutte le mie forze per non portarla su e provare a dirle (o dire a me stesso?) di no, perché il cazzo è ancora aperto e pesantemente infortunato, non posso totalmente sfondarlo il secondo giorno di vacanza! Questa vacanza è una maratona e serviranno energie e una solida strategia! Ci scambiamo Line e le dico che mi farò sentire in serata per eventuale shortino nel mio hotel. Ci rimane male e io più di lei ma, in condizioni normali, questa Aorn l’avrei trapanata a tal punto che sarei diventato testimonial della Bosch! Pago il conto totale di 240 baht e ci avviamo a cena visto che si sono fatte le 20.
Andiamo a mangiare in Second Road in un nuovo posto: il cibo non è male, ma siamo troppo vicini al marciapiede e sale un odore di fogna abbastanza marcato. Mangio con appetito, ma sto odore è abbastanza insopportabile e mi rovina la cena. Gli altri hanno la stessa sensazione e ci ricorderemo di non scegliere più tavoli così vicini alla strada. Rincasiamo intorno alle 21.30 e optiamo per due ore di dormita per prepararci alla lunga notte della Walking Street. Metto sull’uccello la solita crema cicatrizzante prescritta dal mio urologo sperando in un vero e proprio miracolo. Va bene il dosare le energie e usare l’uccello con parsimonia, ma io al long time a Pattaya non ci rinuncio, con o senza cazzo in condizioni ottimali!
Solita e storica vasca in Beach Road tra topi giganti, gruppi di indiani maleodoranti e puttane oversize. Quanto cazzo amo questa città e tutte le sue infinite contraddizioni! Arriviamo in Walking con un certo anticipo rispetto all’ora concordata con lo Stratega e valutiamo qualche gogo-bar. Infiliamo la testa in un paio, ma non ci piacciono il clima e la qualità all’interno, quindi lasciamo perdere. È un po’ presto, ma ci infiliamo comunque all’Ibar che intorno a mezzanotte e mezza/l’una è una parata di fighe di altissimo livello. Beviamo, giriamo, balliamo, ma poi decidiamo di fare capatina al 808 e al Lucifer. Sia io che Londinese abbiamo un paio di contatti da Tinder ottenuti nel pomeriggio e le tipe in questione sono nei suddetti locali. All’808 individuo la mia perché vestita come l’immagine del profilo ma, vista da lontano, è decisamente meno gradevole che in foto e neanche mi presento, cancello il numero e stop. Il Londinese si prende una tranvata pesante con la sua: la incontra al Lucifer, lei lo valuta qualche secondo e poi incredibilmente lo snobba. Lui è profondamente punto nell’orgoglio e non si arrende. La segue nel locale fino al tavolo dove lei sta con alcune amiche e i loro clienti. Lui si siede al loro tavolo e continua a starle dietro, ma lei reagisce malamente allontanandolo con decisione e dicendogli che le sta rovinando l’atmosfera con nuovi possibili clienti. Interviene anche il proprietario del tavolo a muso duro con il Londinese, piccato nell’orgoglio. Fortunatamente lui lascia perdere e capisce che non è cosa. Dai Londinese, vieni qua che torniamo all’Insomnia, non prendertela!
Lo Stratega ci saluta che è stanco e vuole andare a dormire perché l’indomani andremo tutti insieme a Koh Larn e vuole essere riposato. Io e Londinese decidiamo quindi di affrettare le operazioni di pesca e non tirarla eccessivamente lunga visto che domani la sveglia è presto anche per noi. Saliamo allora all’Insomnia e facciamo un giro. Roba c’è n’è in quantità, come al solito il problema è scegliere. Dopo qualche minuto di perlustrazione vedo la designata. Mi piazzo a un metro e le sorrido, tempo 10 secondi siamo già abbracciati a parlare. Laksana, 21 anni, dal Laos. Magra, abbastanza alta, visito molto particolare,e sembra un cartone animato giapponese. Apparecchio ai denti, pelle molto chiara e frangetta sbarazzina. Occhio e croce direi 160 centimetri per 50 kg scarsi, esile e slanciata. Non tante tette ma un bel culetto piccolino e sodo. Controllo accuratamente la merce prima di inserirla nella busta della spesa. Fisico ed estetica ok, forse un po’ timidina e non troppo sbottonata.
È li con tre amiche e mi sembrano tutte abbastanza alle primearmi. Sono giovani e si muovono in gruppo, con passo non troppo sicuro e un po’ indecise sul da farsi. Palese come cerchino clienti, palese altrettanto di come non sappiano bene se e come trovarli. Lei mi pare decisamente la più sgamata del gruppo. Parrebbe quasi che la freelance più esperta si stia portando dietro le amichette acerbe appena arrivate in città per mostrarle sul campo come funziona il lavoro di freelance all’Insomnia. Se posso permettermi un consiglio da chi si trova dalla parte opposta della barricata, consiglio di vestirsi sexy, con un bel tacco alto, mettersi in una zona di passaggio del locale e di far finta di ballare con un sorriso provocante sempre stampato in faccia. A meno che tu non faccia proprio schifo, se hai un po’ di perseveranza in un anno di esercizio riesci a portare a casa 300 cazzi e 600mila baht, ovvero circa 18mila euro. Per il costo della vita media thai, vivi da signora. Opinione personale ragazze, nessuna pretesa di insegnarvi la vostra professione.
Per quel che riguarda te Laksana, dai mi hai convinto, assoldata per 2k baht sul long time. Prendiamo il baht bus all’incrocio con la Second e il Londinese ci segue a mani vuote. A mia specifica domanda mi dice che non ha visto niente di suo interesse e gli va benissimo di scopare a giorni alterni, portando avanti con abnegazione i suoi piani iniziali. Lui è diverso da me e, in fondo, forse potrei provare a capirlo. No, scherzo, non lo capisco assolutamente, ma il mondo è bello perché è vario. La mia prostituta però mi pare un po’ addormentata e ha una tosse continua e fastidiosa. Dopo 20 colpi di tosse in 30 secondi di bahtbus, la cosa inizia a urtarmi un minimo. Poveraccia, la colpa non è sua, ma spero le passi. A specifica interrogazione addossa le colpe all’eccessiva aria condizionata di certi locali. Non posso che convenire con lei.
Arriviamo in stanza e ci facciamo le docce separatamente. Io vado per primo e poi la aspetto sul letto con l’asciugamano avvolto intorno alla vita. Lei esce dal bagno e si viene a lamentare con me che in bagno ci sono dei capelli da donna. Mi fa chiaramente intendere che non è un fattore di gelosia, quanto igienico. Scoprirò di seguito che sta tizia è fissatissima con l’igiene e la pulizia. Mi dice che la stanza è sporca e mi chiede se le pulizie vengano effettuate con impegno e tecnica corretta. Le rispondo che dovrebbe chiedere alla reception perché sono lì in vacanza e non ho un’impresa di pulizie in Italia. Si mette a ridere e le dico che domani se vuole può pulire lei la stanza e che se lo fa bene le do 20 baht di mancia. Ridiamo un po’ e iniziamo a giocare sul letto.
Il fisico è davvero notevole, pelle perfetta e liscissima, no tatuaggi e curata alla perfezione. Mette un po’ troppi paletti su alcune questioni: non limona perché non le piace e non vuole contatto tra la mia saliva e la sua figa. Mi dice che mi succhierà il cazzo solo con il preservativo e fingo rimostranze e lamentele (in realtà avrei dovuto chiederglielo io di farlo visto che il mio uccello non è integro e vorrei ridurre a zero il rischio malattie e minimizzare i contatti tra fluidi). Il cazzo lo succhia in modo troppo timido, ma in compenso è una gran leccatrice di palle e sottopalle. Si dedica alla pratica almeno una quindicina di minuti e nel frattempo mi sega lento con sapienza e ritmo. Brava, si vede che hai studiato. Potrei continuare così tutta la notte, tanto è piacevole e non mi costa fatica ma, dopo un bel po’, mi viene molta voglia di scoparmi quel corpicino.
La scopo come si deve in diverse posizioni ma, essendo l’igienista (al secolo miss Laksana) molto delicata, non vorrei mai sottometterla eccessivamente per paura di sporcarla. Ne esce una scopata abbastanza funny e la ragazza, seppur a modo suo, ci sa fare! A pecora dà il meglio di sé e quel culo è davvero uno spettacolo, soprattutto visto dal mio privilegiato punto di vista, biglietto parterre, prima fila. Devo trattenermi un po’ per non venire e mi godo la scopata finchè posso, salvo poi venirle abbondantemente dentro a pecora. Ho cercato di preservare il cazzo meglio che potevo e, osservandolo bene alla luce, le sue condizioni sono stabili rispetto a ieri. Buono, continuiamo ad applicare la crema miracolosa. Dormiamo vicini e mi godo quel corpicino nudo vicino al mio, pastrugnando al meglio delle mie possibilità. Cerca di trattenerti Enving, è ancora lunghissima la vacanza…..

giovedì 30 aprile 2020

THAI 5 DI ENVING - DAY 1 : L’ESORDIO NEL CAMPO DA GIOCO - by Enving


Arriviamo a Pattaya di tarda mattinata e ci facciamo portare nel nostro hotel. Non ci danno ancora le stanze e dobbiamo attendere circa 3 ore. Sono soltanto le 11, ma sentiamo già diversi languorini. Come prima cosa decidiamo di soddisfare quello di tipo culinario e andiamo quindi a pranzare sulla second road, al nostro solito posto di fiducia. Non è ancora ora di pranzo ma, come di consuetudine qua, non c’è mai un orario in cui sia inopportuno fare qualcosa. Ordino due grandi classici e me li godo con sommo gusto. Mi mancava il cibo thai, pur avendolo saltuariamente mangiato nei mesi prima della partenza.
Il Londinese deve comprare pantaloncini e magliette poiché è partito con un bagaglio di soli 7 kg. È più magro rispetto allo scorso e ritengo abbia perso almeno 3-4 kg rispetto all’ultima volta in cui l’ho visto. Fisicamente non è messo male adesso, però gli manca qualche muscolo e qualche cm di altezza per poter definire il suo fisico come “buono”. Andiamo al market di fronte al Central Festival e fa incetta di pantaloncini e magliette, il tutto a pochi euro, trattando selvaggiamente sul prezzo come giusto che sia.
Ci danno poi le stanze alle 14, faccio un pisolino di un paio d’ore e alle 17 usciamo per la nostra prima vera e propria vasca Pattayana.
Alle 18.30 abbiamo appuntamento con un ragazzo sconosciuto sui gradini di fronte al Central Festival. Questo ragazzo l’ho conosciuto io virtualmente su un forum per puttanieri circa un mese fa. Parte da solo per una vacanza di 24 giorni ed è un neofita della Thailandia. Da ciò che scriveva nel forum mi pareva sveglio e accorto, quindi decidiamo di dargli appuntamento in un luogo pubblico per valutarlo e capire se è idoneo a unirsi saltuariamente a noi due. Gli scrivo su Line e si fa trovare puntuale e preciso al posto stabilito. Parliamo qualche minuto e mi fa subito una buona impressione. Nato a metà anni 80’, si presenta in modo spigliato e sicuro, ma garbato nei modi. E’ uscito da pochi mesi da una relazione decennale, non è mai andato a puttane e vorrebbe unire qualche troia alla scoperta e alla visita della Thailandia. Ha un buon lavoro da libero professionista in una grossa città del nord-ovest, vive da solo e gli piace fare turismo e molto sport. Lo valuteremo ancora attentamente nelle prossime ore per capire se farlo o meno aggregare al nostro gruppo. D’ora in avanti lo chiamerò con il nickname di “lo Stratega”.
Andiamo prima a bere qualcosa allo Shooters in soi 7. Ne avevo molto sentito parlare ma non ero mai stato. Il locale sembra un gogo, ci sono almeno 20 ragazze di cui 4-5 davvero carucce. È l’ora dell’happy-hour e quindi prendiamo un cesto con 6 birre Singha al costo di 400 baht. Paga lo Stratega volendo sdebitarsi con me di tutti i consigli ricevuti prima della partenza. Bravo ragazzo, ottima mossa! Arrivano un paio di tipe a pressarci e cercare di farsi pagare da bere. La mia è brutta e la cago poco anche perché sto chiacchierando fitto con lo Stratega. Il Londinese ne pastura una con tette grosse rifatte, ma dopo qualche minuto di carezze e ravanate soft, lui non paga lady drink e lei torna a ballare.
Sono le 19.30 e ci avviamo in soi 6 a fare la prima vasca. La qualità è discreta, tante tipe, alcune moleste, altre sulle loro come sempre. La solita, straordinaria e colorata soi 6. Mi mancava tantissimo! Facciamo una vasca lentissima, ma non entriamo in nessun bar poiché siamo sopraffatti da sonno e fatica. Il jet lag e l’impossibilità di dormire in aereo mi hanno minato la condizione fisica e mentale. Inoltre, avendo pranzato presto, abbiamo fame e così andiamo a cenare thai in un locale sulla second. Mangiamo bene e spendiamo relativamente poco. Stiamo a tavola molto a lungo poiché parliamo un sacco e ci scambiamo opinioni e aspettative per la vacanza. Lo stratega è arrivato il giorno prima di noi, ma non ha ancora combinato nulla perché è da solo e non sa bene come muoversi. È una persona molto prudente e non vuole rischiare errori o scottature. Non ha ancora preso bene le misure con Pattaya e non ne conosce segreti e magia. Vai tranquillo Stratega…ci pensiamo noi a te! Torniamo in stanza e andiamo a farci una doccia.
Lo Stratega alloggia molto lontano da noi, sta in una via interna di Pattaya sud, all’altezza del molo dei traghetti a sud di Walking Street. Ci diamo una punta per la Walking circa a mezzanotte e mezza. Per raggiungerla faccio la prima vasca della mia vacanza in Beach (o per meglio dire bitch) Road con il Londinese. Qualità appena sufficiente, forse qualcosina di interessante c’è in mezzo a diversi cessi e molte in sovrappeso. Soliti cantieri a bordo strada che durano ormai da almeno un paio di anni e consueti slalom tra i numerosi topi giganti che popolano questo lungomare molto trash. Purtroppo ci sono tanti, tantissimi indiani a gruppi di 5-6 persone, alcuni dei quali si tengono per mano e sono vistose coppie omosessuali. Non è che c’è un infrocimento generalizzato e diffuso? Ho letto da qualche parte che l’India è uno dei paesi al mondo con più alta percentuale di omosessuali tra gli uomini e, essendo ancora repressa e malvista l’omosessualità, non sono stupito di quello che vedo lì a Pattaya, dove davvero tutto è concesso! A me non disturbano i gay, ma non capisco cosa vadano a passeggiare sul lungomare di Pattaya in mezzo alle puttane, per me rimane un mistero!
Arriviamo in Walking Street ed era esattamente come la ricordavo dagli anni precedenti: colori, musica, rumori, locali, folklore. Quest’anno noto meno gente rispetto agli scorsi e la categoria che sicuramente paga di più sono i gogo-bar. Parlando con i ben informati mi dicono che c’è una decadenza generalizzata del concetto stesso del gogo bar, poiché i prezzi sono alti, le prestazioni non entusiasmanti e molti ex avventori preferiscono ormai trascorrere diversamente le serate. Sono pochi i gogo-bar ad andare ancora bene, specialmente quelli orientati verso una clientela asiatica, purtroppo in forte ascesa in Thailandia.
A mezzanotte e mezza ci becchiamo con lo Stratega davanti all’Ibar e iniziamo l’esplorazione. Di figa c’è n’è davvero molta e non so neanche bene da dove cominciare! Alcune ragazze sono già impegnate ai tavoli con attempati clienti, mentre molte altre se ne stanno tra di loro ai loro tavolini a ballare e bere. È ancora molto presto e realizzerò poi man mano nel corso delle serate successive come siano poche quelle interessate a farsi pescare dai clienti in orario così iniziale. Probabilmente, volendo pescare intorno all’1, la ragazza in questione ti chiederebbe 2k a patto di fare un veloce short time, per poi ripresentarsi al locale intorno alle 3 o 3 e mezza per chiudere un long time alla stessa cifra. A me non piace acchiappare troppo sul presto. Io vado essenzialmente per bere e ballare, poi ovviamente ad una certa ora mi interesso seriamente di figa e mi piace fare un po’ di serata con la prescelta prima di portarmela in hotel. Seguendo questa filosofia giriamo, balliamo e soprattutto beviamo!
Quest’anno facciamo anche la tessera, quella base a 100 baht. Non ti dà ingresso al privè dell’Insomnia (e sti cazzi?), però hai agevolazioni sui prezzi dei cocktails e delle bevute. Facciamo una sola tessera in due, intestata al Londinese. Iniziamo a bere seriamente, balliamo e interagiamo un paio di volte, ma sono approcci iniziali giusto per prendere il ritmo. Mi sento troppo bene in questo magico contesto e il divertimento è per me assicurato! Alle 2 e mezza saliamo all’Insomnia a vedere che aria tira. Ragazze ce ne sono molte, ma interessanti non così tante. È ancora presto e so che arriveranno, o almeno lo suppongo. Noto con piacere che ci sono molti meno indiani rispetto al passato, ma molti più orientali, specialmente una vera e propria invasione di koreani. Questo tenderà a modificare alcune dinamiche, perché i koreani, come tutti gli asiatici del resto, hanno gusti estetici e attitudinali molto diversi dai canoni europei. Alcune ragazze top ci sono già, ma se la tirano a palla: stanno in disparte, non ballano e si fanno i cazzi loro con il cellulare o con le amiche. Essendo decisamente fighe, sanno che comunque sia troveranno il merlo per la nottata, sarà lui ad approcciarle e sarà disposto a pagare bene, quindi non si pongono questioni. Non ne intervisto nessuna perché a me non frega niente di scoparmi la più figa o appariscente del locale, a me interessa una che mi piaccia e che mi offra una grande prestazione a letto. Giriamo un po’ e beviamo ancora qualcosa. La musica è davvero bella e il dj molto sapiente della scelta e nei remix.
Ad un certo punto da un tavolino vicino ad un pilastro zona bar, una ragazza tocca lo Stratega sulla spalla perché gli vuole presentare la sua amica. Lui si avvicina e inizia a parlare con l’amica interessata. Di riflesso mi avvicino al gruppetto anche io e noto proprio la ragazza che lo aveva chiamato. È davvero una bella figa. E’ alta, magra, mora, bel viso pulito e un piccolo orecchino alla narice. Ha un bel sorriso ed esteticamente mi piace molto. Veste un vestito zebrato molto molto corto e sta in piedi su un tacco alto che, sommato alla sua altezza, la rende alta quanto me. Io non sono gigante, ma sono comunque 180 centimetri quindi di per sé quella ragazza non è certo bassa, anzi! Guardandola bene realizzo poi che assomiglia moltissimo sia esteticamente che fisicamente ad una pornostar di nome Gina Valentina. Non dico che siano identiche, ma la ricorda moltissimo! Ci scambiamo qualche parola per quanto la musica e la location lo permettano e noto subito che ha un ottimo inglese, sia dal punto di vista grammaticale che della pronuncia. Si presenta come Pi, 25 anni, proveniente dall’estremo est dell’Isaan. Parliamo un po’, balliamo, beviamo insieme i rispettivi cocktails e dopo qualche minuto scatta il limone. Un limone davvero interessante! Pi bacia davvero molto bene: delicata, leggera, ma con molta passione. Quel bacio mi piace moltissimo e lo percepisco come vero, passionale e molto naturale. Nello stesso nostro gruppo c’è anche lo Stratega che è ancora lì a sondare la sua, ma lo vedo un po’ indeciso. Il Londinese invece è evaporato, suppongo sia a caccia. Passa una mezz’oretta nella quale balliamo, limoniamo alla grande e scherziamo su varie cose. Non stiamo molto altro tempo nel locale perché è già abbastanza tardi e c’è il desiderio reciproco di andare a passare altrove il nostro tempo. Non ho dubbi che sia una buona scelta perché non c’è nessuno dei classici segnali che possono indicare un missile. Ci accordiamo per 2k baht long time e ci avviamo verso le scale. Vedo sulla destra il Londinese e lo Stratega impegnati con due tipe, li saluto rapidamente e gli dico che ci saremmo visti l’indomani.
Prendiamo un mototaxi subito di fronte all’Insomnia, perché lei ha tacchi davvero altissimi e, mentre il tizio guida sulla second road verso il mio hotel, noi limoniamo a tutto andare come se fossimo fidanzatini impazienti di attendere. Il driver prova a scucirmi 200 baht per la corsa di 5 minuti, ma gli lascio 120 facendogli intendere che non sono un pivellino del luogo e la mancia è inclusa. Capisce e accetta.
Andiamo in camera e anche alla luce chiara della stanza noto quanto è bella questa ragazza. Non ci perdiamo molto in chiacchiere perché partiamo a limonare pesante e ravanare duro ancora mezzi vestiti ma, in un attimo di lucidità, trovo la forza di staccarmi e andare a farmi una doccia quando lei era già in perizoma a pecora sul mio letto. Sono un ragazzo con grande autocontrollo ma, in situazioni come queste, garantisco che è davvero molto dura e ci va un atto di grande coraggio nel riuscire a non infilzarle subito così al volo a crudo! Torno e tocca a lei, anche se avrei già una voglia infinita di incannarmela così, qua e subito. Uscita dalla doccia, con trucco leggero e con asciugamano avvolto intorno al corpo, noto come vista fuori dal contesto della discoteca, delle luci, dal rumore e senza quel vestito, questa ragazza mi sembra tutto, fuorché una mestierante. Ha una naturalezza disarmante, ma si muove in camera in modo timido e impacciato, come se non sapesse bene la dinamica della cosa. Fortunatamente so bene quello che devo fare e partiamo in modo bollente con preliminari davvero piacevoli. Lei come detto è molto alta, magra e slanciata, con la pelle ambrata, poche tette ma un culo semplicemente strepitoso. Sul corpo ha un grosso tatuaggio che, partendo da dietro la parte bassa della schiena, le avvolge il fianco per poi terminare su una coscia. Nonostante la focosità del momento, non so come ma riesco ad astenermi dal leccare la figa o altro, ma so che sarà difficile rimanere su questa linea di pensiero per tutta la vacanza! Lavoro secco di mano su di lei e, a dispetto dell’immagine pura e innocente, quella figa non è che sia poi così stretta! Di lì a breve iniziamo a scopare e lei si scalda subito! Dopo pochi istanti capisco che le piace il sesso spinto, ma ha trovato pane per i suoi denti e inizio a pestarla come un dannato. La situazione si scalda a livelli vertiginosi e inizio il mio solito gioco di dominio, fisico e mentale. In questa vacanza ho capito una volta di più come a molte di queste e altre ragazze piaccia nel letto la sensazione di essere fisicamente e mentalmente controllate, totalmente assoggettate alla mia volontà. Una donna ama sentirsi tale e sapere di essere totalmente sotto il dominio di un uomo di cui si fida, la eccita da paura. Con lei non vado troppo pesante perché la sensazione è quella di scoparci insieme da anni e di essere con la propria fidanzata. Il feeling è ottimo e quindi mi lascio andare a prese di forza, leggeri soffocamenti, schiaffi secchi sul culo, decise tirate di capelli e via dicendo.
Quando scopo con foga e passione mi prende sempre un po’ questo trip del dominio fisico e mentale e mi fa godere vedere la donna totalmente nelle mie mani e in balia della mia volontà e del mio desiderio del momento. Non è che sia una roba da psicanalisi eh, però mi piacerebbe sapere da dove deriva questa attitudine che ho da almeno un paio di anni a questa parte! Con lei i minuti scorrono intensi e l’intesa è totale! Dopo una mezz’ora di rough sex, la metto a pecora e pesto con tutte le forze che ho, prendendola con una mano stretta sul fianco e con l’altra tirandole i capelli. La posizione è perfetta, lo sento distintamente entrare tutto dentro di lei e scivola che è una meraviglia. In questa posizione dopo qualche minuto sento che sono vicinissimo al piacere e mi concentro per godermi al massimo gli ultimi istanti. Vengo con un orgasmo imperiale e l’esplosione di piacere è totale, esattamente come il mio appagamento.
Prima di dormire mi comunica che l’indomani dovremo sbrigare sul presto le nostre reiterate faccende sessuali, perché lei alle 9 attacca il turno a lavoro. Mettiamo la sveglia alle 7.15 e noto con piacere che ci sono circa 3 ore di tempo per dormire. Quelle tre ore dormiamo poco o niente perché stiamo incollati uno all’altra a limonare e giocare. Ci concediamo giusto alcuni brevi intervalli di dormiveglia , ma ci svegliamo spesso per cambiare posizione e ne approfittiamo per coccolarci un po’. Pare davvero incredibile la sintonia che si è creata in così poco tempo con una che fino a tre ore fa non sapevo neanche esistesse.

martedì 28 aprile 2020

THAI 5 DI ENVING - PROLOGO - by Enving


Sono tornato da appena 3 giorni e, pur non avendone assolutamente il tempo, mi auto-costringo a scrivere questa cronaca! Voglio farlo prima che il tempo porti inesorabilmente con sé i dettagli e le sfumature di questa ennesima avventura: la mia Thailandia numero cinque!
Ebbene sì, in un soffio siamo già arrivati al capitolo numero cinque, peraltro in cinque anni consecutivi. È ormai palese come io sia totalmente assuefatto a questo paese e alle sue dinamiche, ai suoi ritmi, ai suoi odori, sapori, profumi, sfaccettature, tradizioni e alle sue puttane.
Come mia consolidata abitudine mi scuso se sarò pesante e prolisso, sono ben conscio di esserlo, ma non possiedo il dono della sintesi. Non riuscirò a dedicare troppo tempo alla revisione dello scritto e spero quindi che mi possiate perdonare qualche errore di battitura e alcune frasi non propriamente petrarchesche. Non invoco nessuna Musa per ispirarmi: non è un romanzo fantasy, è una cronaca di avvenimenti vissuti in prima persona e faccio riferimento in modo fedelissimo alle centinaia di note prese. Ho preso una marea di appunti sul cellulare e quest’anno mi sono anche aiutato con foto e date per riordinare i miei ricordi, che sono tuttavia ancora ben lucidi e presenti dentro di me.
Partiamo con la preparazione del viaggio: in primavera c’era tutta l’intenzione di partire e con essa anche un accordo di massima con il Londinese. Quando? Tra diversi mesi, ma sempre nello stesso periodo, come ormai da prassi consolidata. In estate il Londinese cambia lavoro, pur rimanendo nello stesso campo professionale, ma passa ad un competitor. Attimi di panico e incertezza totale quando non sa se gli verranno o meno confermati quei giorni di ferie. Il problema consiste nel fatto che gli accordi li aveva presi con il vecchio datore di lavoro, mentre la nuova compagnia non sembra intenzionata a parlare di ferie in modo così prematuro. Riconosco non sia il massimo presentarsi il primo mese al nuovo impiego con una frase del tipo “hey stronzi, io quelle due settimane andrò in ferie con Enving!”. Io dal canto mio cerco di tutelarmi in modo alternativo valutando altre candidature. Trovo un paio di idee valide e qualche timida conferma, ma ben presto le varie ipotesi vengono a cadere una dopo l’altra e mi sento circondato da numerosi dubbi.
Partire anche da solo? Meglio lasciar perdere? Forse cambiare meta? Chi mi conosce sa che sono un goliardico e mi piace la condivisione, soprattutto su certe attività. Me la cavo egregiamente anche in solitaria, ma sono uno da compagnia e propenso alle chiacchiere e alle risate. Mi seccherebbe farmi da solo due settimane di ferie anche se, con il senno di poi, sarei comunque partito anche in solitaria.
Lo stallo finisce a un mese e mezzo dalla data di partenza: il Londinese mi dà una doppia buona notizia in un colpo solo: gli hanno confermato le ferie in quel periodo e gli concedono anche un paio di giorni bonus in più! Ne sono davvero molto lieto! Morale della favola? Riusciamo a farci 17 giorni totali, di cui 15 abbondanti vissuti là interamente! Sono estasiato dalla notizia e prenoto tutto istantaneamente.
Nel pre-viaggio mi mantengo spesso in contatto con lui e optiamo per un classico programma: 5 giorni e Pattaya, 5 giorni a Sud di Phuket e 5 giorni finali a Patong.
Prenoto io l’albergo a Pattaya, stesso hotel dello scorso anno, un 3 stelle un po’ a sud del Central festival, al costo di 30 euro spaccati a notte per ogni stanza. Girando per le piattaforme dedicate alla prenotazione degli hotel, noto come paradossalmente i prezzi si siano abbassati rispetto allo scorso anno, nonostante il pessimo cambio euro-baht. La giustificazione sta sicuramente nello scarso numero di turisti occidentali visto e considerato che il cambio è tremendo, probabilmente il più basso mai fatto registrare nella storia: 33.3 baht per 1 euro.
A distanza di 20 giorni dalla partenza, tutto rischia clamorosamente di saltare. Valuto anche seriamente di annullare la vacanza e rimandare a tempi migliori. Il motivo? Un mio problema di salute. Senza entrare troppo nel dettaglio, mi viene riscontrata una problematica all’uccello. Sarebbe necessaria una piccola operazione in day-hospital, niente di preoccupante, ma i tempi di guarigione sarebbero almeno di 5 settimane e io ne ho appena 3 prima della partenza. Valuto quindi cosa conviene fare e decido alla fine di partire comunque, armato però di opportuna terapia conservativa per limitare il danno.
Ingenti impegni lavorativi mi fanno giungere cortissimo alla partenza e mi riduco a fare la valigia a mezzanotte della sera prima. Riesco a dormire appena 3 ore, poi suona la sveglia e mi reco pimpante all'aeroporto, ebbro come una scimmia in calore!
Nel primo volo, Italia/Abu Dhabi, non riuscendo a chiudere occhio neanche un minuto, mi guardo un paio di film e il tempo passa abbastanza. Ho appuntamento al gate del secondo aereo con il Londinese ma, dopo un’ora e mezza di attesa, non ve n’è traccia. Gli scrivo su Whatsapp utilizzando la rete wifi dell’aeroporto, ma il messaggio non viene consegnato e l’ultimo accesso risale a molte ore prima. Inizia il boarding e salgo sull’aereo. Il Londinese mi aveva detto di aver prenotato il posto a fianco a me e mi fa strano quando due indiani-pakistani arrivano e mi dicono di avere i posti accanto a me. Una signora chiede all’hostess quanto manchi alla partenza e lei risponde che mancano pochi minuti e stanno ultimando l’imbarco degli ultimi passeggeri. Sto per iniziare a dare per morto quel soggetto imprevedibile che è il Londinese, quando lo vedo fare capolino da una tenda! Si siede davanti a me perché ha confuso i posti da prenotare, insomma un grande classico del sempre preciso Londinese. Si era attardato a fumare nella smoking room dell’aeroporto e si è imbarcato al pelo! Chissà perché, ma non sono assolutamente sorpresa che ne stava per combinare una delle sue….
Il volo scorre tranquillo, ma siamo scomodi a chiacchierare e alla fine lui dorme e io guardo altri film. Atterrati a Bangkok, acquisto una Sim thai prepagata della Dtac, al costo di 600 baht (18 euro), con un traffico dati illimitato per la durata di 15 giorni. Quest’anno ho un nuovo cellulare e ho la possibilità di inserire una doppia scheda Sim al suo interno. Ne approfitto quindi per tenere entrambi i numeri: quello italiano per amici e affetti in Italia, quello Thailandese per le mie attività vacanziere. Espletato ciò, cerchiamo il taxista prenotato la settimana precedente con Mr T taxi (grazie Marlboro!) e una volta trovato ci dirigiamo rapidi verso Pattaya.
Durante il tragitto chiacchiero con il Londinese mentre configuro il mio telefono secondo le impostazioni che avevo studiato prima: nuovo whatsapp sul nuovo numero, nuovo Tinder, fake gps e Line. Sposto le mie vecchie app in una cartella complicata da raggiungere, così da non rischiare di aprire per sbaglio il mio Whatsapp italiano in momenti poco adatti a ricevere videochiamate. Finito ciò non voglio più pensare a niente perché il giorno più atteso di tutti è appena arrivato…
...Pattaya stiamo arrivando!!!


SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...