martedì 30 novembre 2010

TUTTI A FARCI UN BEL TEST?

In Italia il virus dell'Hiv infetta una persona ogni due ore. Diminuisce invece in assoluto il numero delle persone malate di Aids: oggi sono 4.000 all'anno. Rispetto a vent'anni fa le infezioni sono ridotte, ma è molto più elevato il numero dei sieropositivi viventi per effetto delle maggiore sopravvivenza legata alle terapie, divenute più efficaci. Oggi i sieropositivi sono 150mila, mentre i malati di Aids sono 22mila.
"È importante non abbassare la guardia  -  dice Enrico Garaci, presidente dell'Iss - e continuare a puntare alla prevenzione. Il problema è che, se da un lato le cure fanno passi avanti, manca la consapevolezza che il virus possa colpire chiunque. Basti pensare che sei persone su dieci scoprono di averlo solo quando la malattia è conclamata. Molti di questi sono stranieri: su 150mila persone sieropositive presenti in Italia, quasi due su tre non sono di nazionalità italiana".
Secondo l'Iss, nel corso del 2009 sono stati diagnosticati 4,5 nuove infezioni da Hiv ogni 100.000 residenti italiani e 22,2 ogni 100.000 stranieri residenti. Nella maggior parte dei casi la malattia si diffonde nel Centro-Nord. Un trend che è stabile da circa dieci anni.
Cambia anche l'identikit del malato di Aids, oggi è maschio, eterosessuale e quarantenne. Secondo i dati dell'Iss, infatti, è aumentata l'età media nella quale si contrae l'infezione: 39 anni per gli uomini e 35 per le donne. Gli eterosessuali, in genere, sono i più colpiti (65,4%). In 8 casi su 10 la principale via di trasmissione per il virus Hiv sono i rapporti sessuali non protetti che, però, continuano a non essere percepiti come a rischio, soprattutto dalle persone più adulte. E' questa una delle cause principali che aumentano le occasioni di contagio ed è per questo che, dicono le autorità sanitarie, è importante sottoporsi al test dell'Hiv.
Nel frattempo, i farmaci ci sono e funzionano. "In termini di nuove infezioni  -  dice Garaci  -  c'è stato un grosso calo che, dalla fine degli anni '80, si è man mano stabilizzato. I progressi farmacologici, però, hanno prodotto un effetto paradossale: aumenta il numero totale di persone infette e, con esse, anche il serbatoio di infezione".

Personalmente il test per l'hiv (ma anche per l'epatiti etc.) non l'ho mai fatto, e andrebbe fatto! Non l'ho ancora fatto primo perchè sono pigro, secondo perchè mi cagherei sotto al momento di leggere l'esito dell'esame, terzo perchè mi sento in piena forma.
Insomma, nulla di nuovo sotto il sole, sono il solita idiota irresponsabile, penso come ce ne saranno tanti altri tra chi legge queste righe...






4 commenti:

Anonimo ha detto...

Dottor Spina, nulla di nuovo sotto il sole... Però Gallagher dice "un G O L D O N E salva due vite e ne previene una indesiderata".

Anonimo ha detto...

Personalmente, eseguo il test ogni 6 mesi ed e' sempre stato gratuito e anonimo. Le nuove procedure hanno un periodo finestra di 3 mesi, cioe' una infezione contratta negli ultimi 90 giorni non viene rilevata dal test quindi per essere totalmente sicuri bisognerebbe ripetere ogni 3 mesi.

Nel caso si cominci una relazione stabile, il consiglio medico sarebbe fare sesso protetto per i primi tre mesi, poi entrambi eseguire il test e se tutto negativo vivere tranquilli (a meno che uno dei due/entrambi continui ad avere sesso fuori dalla relazione, ovviamente!!:-)

Fare il test a mio parere e' un comportamento responsabile, prima per se stessi ma anche verso gli altri.

Londinese

Dott. Spina ha detto...

3 mesi dall'ultimo rapporto a rischio? allora visto e considerato che mi son fatto fare una serie di pompe cabrio a fine settembre, per il mio test se ne parla dopo la befana

Anonimo ha detto...

Io lo feci nel 2000, e mi cagai in mano per 3 giorni prima di sapere il risultato, che per fortuna fu Ok.. Da allora mi son ripromesso di non fare piu' cazzate, ma credo che in 10 anni qualche rapporto potenzialmente a rischio sia normale averlo. Il medico di base allora mi tranquillizzo', dicendomi che se uno diventa sieropositivo, qualche piccolo segnale il nostro corpo lo da'( mi parlo' di ingrossamenti delle ghiandole del collo, e di quelle sotto le ascelle). Sara' vero, o lo disse solo per tranquillizzarmi nell'attesa del risultato? boh, cmq io adotto lo stesso modus operandi dello Scopo, la testa sotto la sabbia! In 10 anni qualcosa sarebbe dovuto venire a galla.. mi sa che ho avuto una gran botta di culo,specialmente andando con le ragazze dell'Africa sub-sahariana non ci si puo' certo sentire dentro una botte di ferro( anche se loro il test ogni 6 mesi lo fanno davvero,ho visto il risultato con i miei occhi d'un paio di esse).. meglio cmq non scherzarci piu' col fuoco, ed andarci sempre COPERTI!

Johnny Banana

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