mercoledì 18 novembre 2009

DISILLUSIONE

Devo ammettere che sto facendo fatica a digerire la notizia dell'omicidio della prostituta e oggi non me la sento di parlare di altro se non di questo fatto di cronaca nera.
Vivo l'andare con prostitute come una bella avventura godereccia. Viaggiare è la cosa che mi piace di piu' fare insieme allo scopare, e quando avviene il connubio di questi due piaceri raggiungo l'estasi, il non plus ultra.
Ma anche stando in città mi diverto, preferendo la strada alle quattro mura perchè mi piace guidare di notte specie nel non-weekend (mi rilassa), e farmi un bel safari metropolitano passando a salutare le vecchie amiche e tenermi aggiornato sui nuovi arrivi (mi diverte): mi piace sia farlo da solo ascoltando buona musica, sia in compagnia di un amico facendomi quattro belle chiacchiere.
In entrambi i casi, sia che mi trovi all'estero, sia che mi trovi in città, quello che vado cercando (e che trovo) è divertimento e relax, due elementi che sono a base della felicità e serenità.
Può essere visto come un paradosso ma io la vivo così: quello che da molti è considerato un comportamento patologico, ossia fare sesso con prostitute, a me invece permette di trovare un ottimo punto di equilibrio psico-affettivo.
Non pretendo certo che questa mia convinzione sia sposata dal mondo intero. Ogni cliente di prostitute va con loro spinto da motivazioni diverse così come sono diverse le sensazioni che si provano prima durante e dopo il rapporto con una prostituta, senza considerare poi che oltre al propio tipo di predisposizione personale incide sulle sensazioni che si provano anche l'atteggiamento tenuto dalla prostituta.
Ora, sarà che mi reputo una persona piuttosto educata, sarà che son convinto che per essere trattati bene bisogna per primi trattare con rispetto, sarà che non avendo una compagna nella prostituta cerco anche "una compagna per quel lasso di tempo", sarà quello che volete, ma mi viene naturale trattare le prostitute con i guanti.
Certo, non sarò visto come uno di manica larga, ma non impongo i miei prezzi: in fin dei conti sono professioniste e possono benissimo rifiutarsi di erogarmi il servizio e se ritengono la mia offerta troppo bassa, ringrazio saluto e volgo il mio sguardo altrove.
Ma una volta giunto all'accordo le ragazze si possono ritenere in una botte di ferro perchè porto profondo rispetto per loro, che spesso fanno questo duro lavoro per aiutare economicamente la loro famiglia, e anche se lo fanno per loro mero interesse, apprezzo il loro spirito imprenditoriale; inoltre le ragazze possono ottenere da me tutto ciò che vogliono, se me lo chiedono con i giusti modi, ossia con educazione.
Questo il mio rapporto con le prostitute. E quello degli altri? Grazie ad internet mi è capitato di instaurare corrispondenze virtuali e poi belle amicizie reali con molti "colleghi".
Tutte persone in gamba, intelligenti, educate, direi pure con una marcia in piu' del sottoscritto (perchè si sa, l'erba del vicino è sempre piu' verde!).
Tutta gente che si relaziona con le prostitute come me: con il dovuto rispetto, pur sapendo che anche se si è all'interno di un rapporto mercenario, con una professionista quindi, ci troviamo sempre al cospetto di una Donna.
O son stato così fortunato a trovare colleghi così bravi e buoni, o mi vien da pensare che forse incosciamente ho selezionato le amicizie virtuali, e solo quelli che avevano una visione simile alla mia sono diventati miei amici reali.
Fatto sta che mi son ritrovato a vivere su una bella e soffice nuvoletta candida in un cielo turchese, dove le prostitute sono donne belle, simpatiche e amano il loro mestiere (le seleziono durante l'intervista nei putan's tour o all'interno dei locali di scopolandia), chi campa sulla loro pelle non esiste (mai visti) e i clienti sono tutti affabili, educati e sognatori.
Ecco, appunto, sognatori, idealisti.
Di omicidi ahimè ne accadono in ogni settore della società, e un omicidio non può criminalizzare un'intera categoria, ma l'assassinio di una prostituta da parte non di un racket, non di un poco di buono con mille precedenti, ma da parte di un "normale cliente", ha infranto, mandato in fumo, la mia candida nuvoletta.
Le puttane sono acide, i papponi senza scrupoli e i clienti sono amorali.
Bastardo assassino: non solo hai stroncato la vita di una 22enne madre di famiglia, ma hai mandato in mille pezzi il mio personale "I have a dream".
Piu' dei tanti insulti di una trolla, potè la mano di un folle omicida.
Ragazzi, mandatemi un po' di vostri racconti, che mi è passata un po' la voglia di narrare le mie storie.

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