domenica 24 gennaio 2010

50 ORE PER LE FICHEN - VENERDI', PARTE PRIMA

Una volta i nostri avi emigravano in germania in cerca di lavoro, oggi emigriamo in cerca di piacere.

Poco dopo le 16 di venerdì mi presento all’ingresso del locale ubicato – com’è quasi sempre - tra i capannoni di una zona industriale.

Pochissime macchine nel parcheggio, segni di vita dall’esterno: nessuno. Lo stabile su due piani non ti lascia a bocca aperta per la sua architettura, ma anche questa non è una novità.

Una foto come da tradizione prima di suonare il campanello, per poi varcare la soglia di questo universo parallelo.

La Frau addetta agli onori di casa come capita spesso nei partytreff non parla inglese, e come al solito chiede aiuto a una delle ragazze che mi esplicano i prezzi, gli orari etc. Prendo il pacchetto “tutto il giorno” per 150 euro anziché 4 ore a 99 euro, tanto sono solo e non ho altri posti dove passare la serata, quindi me ne starò qui fino alla chiusura prevista per l’1 di notte.

Accappatoio e un telo per asciugarsi, che lusso! L’accappatoio te lo danno in pochi fkk, figuarsi nei partytreff (in genere si è dotati di asciugamano da legarsi intorno alla vita).

Gli spogliatoi sono nel seminterrato: tanti armadietti.. ma pochissima gente.

Riemergo in superficie ed aprendo una porta a vetri scorrevole entro nella sala, il clou del locale. 5-6 ragazze sono in quel momento sedute sugli sgabelli al bancone del bar. Loro scrutano me, io scruto loro. Ci si sorride e ci si saluta ma senza presentarci, del resto sappiamo già tutti benissimo chi sono loro e chi sono io. Giro un po’ per le salette: bel arredamento, tutto pulito e in ordine. Ma la sauna, le docce il buffet etc dove sono?

Ritorno al bar e lo chiedo a una ragazza in inglese, spiegandole che non sono mai stato in quel locale.

“Vieni, te lo mostro io”. La seguo e incomincia a indicarmi dove sono i bagni, la sauna, poi quando si accorge del suo stentato inglese mi fa “ma parli altre lingue, italiano, spagnolo..”

“Yes, I’m italian”

“Ahhhh, piacere, Stella di *** ” e così scopro che viene dalla puglia! Paisà!! E io che avevo timore di trovare un locale in cui le signorine parlassero solo tedesco!

Dopo avermi mostrato il resto del locale e fattomi una doccia mi siedo vicino a lei al bar per bermi qualcosa. Mi spiega un po’ la storia del locale, che era un fkk poi diventato partytreff (ecco spiegato perché è così grande, son 3000 mq!) e poi la storia di se stessa: è nata in italia da genitori italiani, ma è da quattro anni a lavorare qui in germania.

Mora, molto alta, in carne ma senza esagerare, l’avevo scambiata per rumena. Ovviamente è la prima che mi porto su in camera (“posso portare anche un’amica?” “magari piu’ tardi, ora mi basti tu”) e faccio una gaffe clamorosa quando siamo sul letto a chiacchierare e le chiedo quanti anni ha. “Quanti me ne dai?” “Uhmm.. 25-26?” “22.”

“Ah…ma è che sei così alta che sembri piu’ grande…”

Diamo inizio alle danze che è meglio.

Inizia a sbaciucchiarmi dappertutto prima di scendere ed arrivare all’uccello, dimostrando ottime doti orali nella pompa cabrio.

Superati alla grande gli esami di orale, passiamo all’attività fisica, con missionaria seguita da una pecorina mentre con le mani impasto questo bel culo pieno: si muove bene, peccato per qualche gemito e gridolino di troppo per sembrare veri. Quando l’ho bombata a sufficienza, le richiedo la pompa che tanto mi era piaciuta e prontamente torna a succhiarmelo. Strano, è la prima ma non mi sento di venire, e fra l’altro i 20 minuti della sessione (così è la regola del locale) stanno per finire.

“Una volta uno non voleva venire. Mi sono messa d’impegno e l’ho tenuto per 2 ore.” dice orgogliosa.

“E alla fine è venuto?”

“Sì… ma ovviamente ha pagato un sovrapprezzo per stare con me tutto quel tempo”.

Mah, qua devo mangiare un po’, dopotutto ho saltato il pranzo e mangiato solo due krapfen presi in una konditorei strada facendo.

Il buffet è spaventoso, c’è una strana sbobba bianca che non riesco a capire cosa sia e non oso toccare, così non mi resta che una specie di sofficini di pesce che, sarà la fame, mi sembrano meno terribili di quanto dovrebbero essere. C’è anche un’insalata con tonno fagioli cetrioli e.. cipolla. Tolgo via i pezzetti di cipolla e mangio vorace il resto. C’è pure un formaggio grasso tipo lerdammer e via mangiamoci pure quello. E dire che leggendo su internet la cosa bella del locale sembrava la cucina! Chiedendo alle ragazze a che ora sarebbe stata la cena mi dicevano verso le 20-21, in realtà quella sera non è arrivato niente! Verso sera ho trovato due fette di mortadella che mi sono mangiate a secco, e piu’ tardi ho trovato due confezioni monodose di nutella prendendole dal cesto della colazione delle ragazze (alcune infatti dormono nelle camere, le stesse dove si tromba).

Alla fine le ragazze in totale erano 11, di cui tre da fkk e le altre scopabili, niente cessi. E i clienti? Pochissimi, e tutti crucchi sui 40-50 anni. Mai visto piu’ di 6-7 persone nel locale, dalle 16 alla chiusura i clienti saranno stati una ventina, al massimo 30 ma sicuramente non di più! Mah, chissà a quanto ammonteranno le spese di gestione di una struttura così grande.. ma così vuota!

Problemi loro, io invece ci sguazzo come un pesce in barile quando le fichen (sì, lo so, fichen è un verbo e significa scopare, ma a me piace usarlo come sostantivo plurale) sono in misura maggiore dei clienti.

Dopo essermi rifocillato torno al bar a “rimorchiare”. Tanto per non smentirmi faccio un’altra gaffe quando conosco due rumene, chiedendole per scherzo se sono sorelle, per poi scoprire piu’ tardi che si sopportano…

Tra quella con la puzza sotto il naso e la ciarliera scelgo la seconda, of corse. Cristina, vent’anni, stile pollo (gambe magre, un po’ di pancetta ma due gran bei tettoni naturali), è’ rumena ma ha lavorato in spagna e lo parla perfettamente: le lingue piu’ che sui libri di scuola si imparano nei bordelli. E’ una macchinetta, spara parola a raffica e capisco la sua disperazione: è da tre giorni che è in germania e non parla tedesco, e per lei che è così loquace deve essere una vera tortura. E’ così straordinariamente felice di poter parlare con un cliente, sprizza davvero gioia da tutti pori, manco si trovasse davanti brad pitt.

“Stasera tu sei mio” mi dice con gli occhi che le brillano. “Beh, dai, vediamo.. la serata è lunga..”

E’ una mitraglia di parole, tutte le parole non dette in tre giorni le vuole dire tutte in poche ore! Sopporto perché poverina, la vedo così felice che non posso fare lo stronzo e sottrarmi al suo fiume di parole, del resto poi mi basta annuire, sorridere, dire qualche parola come “eh già, vero, certo” e ogni tanto fare qualche domanda o una battuta.

In camera sul letto è lì che me lo mena e sta ancora parlando, ma almeno quando lo succhia mentre gioco con i suoi gran meloni se ne sta un po’ in silenzio.

La scopo a missionaria. E’ così contenta di aver un cliente che la capisca che si mena il grilletto mentre mi dice di scoparla lentamente. Quando viene non posso fare altro che cederle e venire anch’io.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao scopopagando, ero un tuo lettore tempo fa; avevo letto della chiusura del blog ma avevo conservato il link e...dopo tanto tempo ti ritrovo in forma e grafomane come sempre.
Buon divertimento nella mitica Germania, terra di FKK che ho imparato ad apprezzare grazie anche ai tuoi consigli.

Anonimo ha detto...

All'Oase quest'estate c'era una Stella italiana, non ricordo se pugliese o calabrese.
Avrei detto che è la stessa, se non fosse presente nelle liste delle ragazze dell'Oase almeno fino a dicembre.

Rastigat

Anonimo ha detto...

Stella è calabrese ed è inamovibile dall'Oase essendo anche parente (così dice) del proprietario Mauro, anch'egli di origini calabresi.

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...