mercoledì 28 aprile 2010

STEFANIA CRAXI: E ORA RICORDIAMO ANCHE PIAZZALE LORETO

Stefania, classica figlia di papà che altrimenti nessuno cagherebbe, per farsi notare fa la sparata "nessuno ha ricordato per il 25 aprile lo sciempio del cadavere di mussolini".
Benissimo, lo faccio io MOLTO VOLENTIERI, prima però voglio ricordare questi Valorosi che morirono lottando per la Libertà e per la Giustizia, contro gli oppressori:
La mattina del 10 agosto 19944, a Milano, quindici tra partigiani e antifascisti vennero prelevati dal carcere di San Vittore e portati in Piazzale Loreto, dove furono fucilati da un plotone di esecuzione.
Dopo la fucilazione - avvenuta alle 06:10 - a scopo intimidatorio i cadaveri scomposti furono lasciati esposti sotto il sole per tutta la calda giornata estiva, coperti di mosche. Un cartello li qualificava come "assassini". I corpi rimasero circondati da membri della Muti che impedirono persino ai parenti di rendere omaggio ai propri defunti. Secondo numerose testimonianze, i militi insultarono ripetutamente gli uccisi (definendoli, tra l'altro, un "mucchio d'immondizia") nonché i loro congiunti accorsi sul luogo.
Ecco, invece, LA VERA IMMONDIZIA ESPOSTA (avrebbero potuto fargli un servizietto in vita stile "er canaro" che i conti non sarebbero stati cmq pareggiati...):



Ah, cara ignorantona, i corpi di mussolini & company vennero esposti il 29 aprile 1945, quindi almeno aspetta a "lamentarti" domani, che oggi ne abbiam 28!
PS: peccato che tuo padre se ne sia SCAPPATO....
PPS x i lettori: se la pensate diversamente, evitate di commentare che tanto non verrete pubblicati. questo è un blog, non un forum.
PPPS FINALE: che questa foto serva da monito a tutti i prepotenti, oppressori, dittatori di questo Mondo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ricordiamo piazzale Loreto, e forse il più bell'episodio del ventennio fascista.
Viva il 25 Aprile!

Tony

Anonimo ha detto...

Mi sa che gli oppressori oggi tendano a farla abbastanza franca e quand'anche li appendono a testa in giu' ormai sono 70enni avanzati e hanno trascorso una vita di agi e nefandezze, per cui viene anche risparmiata loro l'agonia del declino.

Rastigat (che se fosse per lui prenderebbe a calci nel culo qualsiasi essere che anche vagamente avanzi pretese di superiorità)

Anonimo ha detto...

Dinanzi a questi cattivi esempi, è di fatto difficile che i giovani sinistri crescano bene, allevati come sono nell’odio per l’avversario politico. Vivono nell’errata convinzione di avere sempre ragione, di avere la verità in tasca per infusione dall’alto o indottrinamento scolastico-universitario. Credono a qualsiasi panzana propinino loro i giornaletti autoritari e ideologici finanziati dai miliardari svizzero e sardo, e credono soprattutto a quei professori con la tessera in tasca, il cui obiettivo non è altro che guidarli e condizionarne l’opinione, imprimendo loro una cultura di parte e faziosa. Soprattutto si lasciano irretire dalle fumose complottistiche travagliesche, e ignorano i concetti profondi di democrazia, lealtà e libertà. Per loro, infatti, libertà significa essenzialmente avere il diritto di offendere l’avversario politico, chiamando questa offesa “diritto di critica”. Per loro significa avere il diritto di esprimere in via esclusiva un’opinione servita come assolutamente giusta, e dileggiare quella altrui, assolutamente sbagliata o servile. Per loro, il servizio pubblico radiotelevisivo è libero solo se a condurre i programmi pagati con i nostri soldi ci sono Santoro, Travaglio, Berlinguer o Dandini. Mentre è viziato e asservito quando i conduttori sono Minzolini, Paragone e Vespa. Per loro, ancora, la democrazia implica impedire a 15 milioni di loro concittadini di votare perché la democrazia è forma, e non già sostanza. Per loro, infine, la libertà e la democrazia significano delegittimare l’avversario politico, non degno di concorrere alla vita pubblica di un paese.
Ma di esempi ne potrei citare a bizzeffe. Quello che però voglio alla fine fare emergere è il livore rabbioso che essi ostentano nei luoghi deputati al confronto. Le pagine dei commenti di Il Giornale e Libero, per fare un esempio, sono pieni zeppi delle “opinioni” di questi figuri, il cui unico scopo è involgarire la discussione, renderla primitiva, svuotarla dell’essenza stessa del concetto di civile confronto e tramutarla in un inno alla pochezza e ai luoghi comuni. I termini e le locuzioni utilizzate, quando non sono sgrammaticate, sono spesso patetiche e sintomatiche della cultura alla quale attingono: quella stalinista e fascista. E la cosa più grave è che spesso, lor signorotti, offendono anche gli utenti come loro ma che pensano diversamente da loro, irridendoli, dileggiandoli, bollandoli come decerebrati o lobotomizzati, solo perché non condividono le idee del “grande” Travaglio o del “grande” Santoro, oppure dei “grandi” democratici come Bersani e Di Pietro. E solo perché, magari, ammirano Berlusconi, ne condividono le idee e i progetti, oppure semplicemente perché non vedono altre alternative liberali. In questo caso, grande miseria loro! Esplode ancor più la rabbia e il livore, l’odio e l’atteggiamento discriminante. Le parole più spesso scritte sono: “Decerebrato/i”, “Lobotomizzato/i”, “idiota/i”, “cretino/i berlusconiano/i”, e via dicendo. Parole dure, parole che dimostrano come il popolo italiano sia pericolosamente disunito e non abbia nemmeno quel minimo spirito di confronto civile per discutere degli interessi comuni. Invece – come accade a una società non ancora uscita dalla logica della contrapposizione post-bellica – prevale e domina il tifo da stadio, assumendo questi la sostanza dell’insulto e della diffamazione, in un costante intercambio con la classe politica di cui il popolo rabbioso e livoroso (soprattutto) di sinistra è espressione e allo stesso tempo ispirazione.

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...