giovedì 29 aprile 2010

IL DR. SPINA LA PENSA COME LUI: FABIO VOLO!


Un bravo gnaro, uno che se la cavicchia in ogni cosa che fa o che ha fatto (canzoni, radio, televisione, libri, film – come non ricordare Bianco e Nero con la bella Aïssa Maïga) e che se la passa bene in un mondo difficile.
In vista dell’uscita del prossimo film “matrimoni e altri disastri” ha rilasciato un’intervista, di cui riportato i passaggi per me più interessanti:
Nella vita non ha cambiato idea sull'argomento, continua a pensare che sia un errore madornale sposarsi per non restare soli (lui che da solo ci sta benissimo), prepara il debutto come sceneggiatore e interprete della trasposizione cinematografica del suo libro Il giorno più bello e sogna di lavorare -anche gratis- per i fratelli Cohen.
Nel film Alessandro dice: mi sposo perché perché ero stufo di stare da solo. Niente di autobiografico, immagino?
Per carità. Anzi mi spaventa molto quando i miei amici mi dicono: "Se non ti sposi alla fine rimarrai solo", perché capisco il vero motivo percui l'hanno fatto loro. Io non mi sento mai solo, quando sono da solo. Mi sento molto più solo quando a una cena mi trovo con persone con cui non sono a mio agio
Sola beatitudo, beata solitudo?
Certo, a casa da solo sto proprio bene. E questa cosa la difendo coi denti, quella stanza vuota che trovi quando torni la sera. Quando hai gente in casa ti tocca chiuderti in bagno per stare solo. E se devo lavorare tutto il giorno e poi stare nel cesso per trovare pace mi sembra di non avere più rispetto della mia vita.
È ufficiale: Volo non ha cambiato idea.
Ma cosa dici, sono cambiato, ho rivalutato l’argomento. Credo che sia una cosa davvero importante: tornare a casa e trovar lei lì che ti aspetta, andare a dormire, svegliarsi e vederla lì che ti guarda. Che ansia, ma quella non dorme mai? Diciamo che è una cosa molto bella. Ma nelle vostre vite.
Come sei riduttivo
In realtà credo che il matrimonio sia una scelta di vita. Personalmente non fa parte del mio modo di pensare ma per altre persone può essere una situazione sognata e giustamente guadagnata. Quel che mi dà fastidio è che l’essere non sposati sembri sempre una condizione imposta e non una scelta. Mi sento dire: sei single perché non hai trovato la donna giusta. Nessuno pensa che sia io a scegliere di non sposarmi.
La forma d’arte in cui ti esprimi meglio?
Mangiare, io sono un artista del cibo. Cucino anche bene, sai?
A parte gli scherzi?
Scrivere, perché sto da solo. Se devo paragonare lavoro e qualità della vita, quando scrivo la mia vita è qualitativamente al massimo. Scrivi quando vuoi tu, dove vuoi tu, se non hai voglia smetti. Posso farlo la notte, la mattina, a New York come a Ostia. Mi basta il mio computer. Posso anche non uscire di casa per giorni, stare nudo, non lavarmi, non tagliarmi le unghie. Una libertà pazzesca.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io non sono un grande estimatore di Volo che mi sembra autoreferenziale e un po' ripetitivo, però sullo sposarsi per non stare da soli ha ragione. Dovere condividere uno spazio privato con colui/colei che è diventato/a il proprio nemico è stressantissimo, e quando si arriva a farsi i dispetti perchè non ci si sopporta più allora è un inferno.

Bravo lui a riassumere il concetto in una battuta: "E se devo lavorare tutto il giorno e poi stare nel cesso per trovare pace..."

Rastigat

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