martedì 14 settembre 2010

PUTTANE (O PUTTANATE?) IN PARLAMENTO?

Un deputato pdl dice in un'intervista: "per la carriera è lecito prostituirsi, ognuno usa quello che ha. I parlamentari vanno giudicati per il loro lavoro, non per come ci sono arrivati alla nomina."
Andiam bene, mettiamo i macellai a fare i medici, gli asini a fare gli insegnanti, e le puttane.. in parlamento? 
Non so voi, ma io le preferisco in strada o in appartamento a lavorare.. 
... CHE OGNUGNO FACCIA IL PROPRIO MESTIERE!

A me poi sti discorsi fanno vomitare a prescindere, io sono per LA MERITOCRAZIA, non per le "scorciatoie": italiani popolo di raccomandati, e la parte femminile si fa raccomandare con quello che ha...

A ME STO PAESE FA SEMPRE PIU' SCHIFO, considerato poi come gestiscono la questione prostituzione per i comuni cittadini e le comuni lavoratrici del sesso, tenendoli sospesi in un ridicolo limbo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

In un film che ho visto qualche sera fa c'è una coppia di sposi americani che va in vacanza in un Hotel messicano e, ad un certo punto, lei dice a lui (o viceversa, non ricordo), commentando la situazione di alcuni connazionali che si erano trasferiti lì: guarda questa gente che ha avuto il coraggio di andarsene e vive a contatto con persone che si divertono tutto l'anno, beati loro. L'altro gli dice: ma si sono arresi al fatto che nella loro patria non sono stati capaci di fare nulla di importante. E il primo gli risponde: no, sono loro che NON si sono arresi a fare la vita del cazzo che facciamo noi e tutti gli altri ingoiati dalla routine quotidiana, un clima di merda, gente perennemente incazzata e triste che vive solo per aspettare di morire etc....
Se a ciò aggiungiamo che il nostro, ormai, è davvero un paese di merda (20 anni fa quando andavo all'estero, al ritorno sul "suolo italico" baciavo per terra; ora, quando torno, dopo 10 minuti già mi girano le balle), proprio non so cosa mi trattenga dal vendere tutto e andare a vivere i 40/50 anni (almeno, spero) che dovrebbero restarmi in un posto migliore
In realtà, l'unico vero dubbio che ho è la scelta di tale posto. L'Asia è bella, ma molto, troppo diversa; non so quanto tempo si possa resistere non dico a Pattaya, ma anche in posti più "normali" e che pure mi piacciono molto come Hong Kong. Il sudamerica è un casino. Bellissimo il Canada, ma fa un freddo cane (tranne forse a Vancouver). Le Canarie potrebbero andare, ma non mi entusiasmano.
Accetto consigli
AVV.


P.S.: qualcuno ha mai visto su sky (non mi ricordo quale canale, forse il 140) la serie "Cathouse - bordello"? Parla appunto della vita all'interno di un bordello americano, sfruttatore e troie appaiono come personaggi più che positivi, divertenti, anche onesti, e - se la trasmettono ancora - c'è da giurare che la serie ha qualche successo nel nostro paese che ipocritamente vieta le case chiuse. Ad ennesima dimostrazione dell'assurda cazzo di situazione in cui viviamo...

Anonimo ha detto...

"... per la carriera è lecito prostituirsi, ognuno usa quello che ha ..."

In ultima analisi la radice dei nostri problemi è che abbiamo sdoganato concetti come questo in cui il fine giustifica i mezzi.


Avvocato non s'è capito se vorresti andare in un altro posto ma dovendo lavorare anche lì, oppure senza più lavorare un giorno della tua vita (e c'è una bella differenza). Ma il rischio è che anche altrove tu possa ritrovarti in un inferno che dopo poco cominci a starti stretto.

"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n'è uno, è quello che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno e farlo durare e dargli spazio" Italo Calvino

Rastigat

Anonimo ha detto...

Sì, Rasti, quel rischio c'è sempre; anzi, io sono uno che non appena raggiunge un traguardo, ha bisogno subito di averne un altro. E questo fa di me, non un insoddisfatto - perché anzi, se ho un pregio, è quello di saper trovare il buono in tutte le cose ed essere felice di quello che ho -ma un irrequieto, uno frenetico, a volte anche uno spaccaballe...
Cmq il sogno sarebbe trovare un posto bello dove si vive bene; poi, sicuramente, mi troverei qualcosa da fare, anche se non ne avessi bisogno da un punto di vista economico....
AVV.

Anonimo ha detto...

Per restare in tema, mi sono reso conto di non averti mai fatto una domanda diretta, SP: ma tu, potendo, a Pattaya andresti anche ad abitarci?
AVV.

Dott. Spina ha detto...

claro que sì! ma solo con una rendita, senza lavorare! figa figa ancora figa e un pochino di mare.

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