mercoledì 16 novembre 2011

UN ALTRO LURKER SI PRESENTA... by Janez de Gomera

..con un bel raccontino sulla cara germania!
E’ un anno esatto che manco dalla Germania, e di recente ho dovuto rifiutarel’invito dell’egregio Dott. Spina, che ancora non conosco se non via mail.
Ho quindi una gran “fotta”, sebbene non arrivi a questo viaggio nelle migliori condizioni. Da dieci giorni non dormi più di quattro ore per notte, e la stanchezza nel corso del week end purtroppo si farà sentire.
Ma veniamo al sodo! Preso al.. volo il volo per Weeze, sbarco in perfetto orario e mi fiondo al banco Hertz per ritirare la mia Kia Rio o vettura simile. Purtroppo (si scusano pure!) mi ritrovo con un van 7 posti Ford Galaxy. Si rivelerà tutt’altro che sportivo, ma indubbiamente comodo e con il valore aggiunto del navigatore integrato, con tanto di ricalcolo del percorso a seconda delle condizioni del traffico. Rapido check-in in hotel a Dusseldorf, e alle 00.15 del sabato entro trionfante al FKK Acapulco di Velbert.
Il locale come layout non è al livello dei precedenti che ho visitato, e anche le ragazze.. che fine hanno fatto le supermodelle che ricordavo? Tutte nei top club o il livello si sta generalmente abbassando? E poi, evidentemente non potendo approcciare, se ne stanno tutte accucciate sui divanetti con un’aria incazzosa..
Mi attrae una biondona dall’aria “che ne sa”, ma finita la sigaretta scompare, l’incrocerò solo mentre esco. Dopo una dormita sul divanetto, al risveglio metto a fuoco un culetto notevole che ondeggia di fronte a me.
E’Andrea (O Alexa?), che vanta italiche ascendenze ma è rumena. La porto in camera più che altro per non dover approcciare un’altra, invece mi stupirà. Mi dice “Fai quello che ti pare, ma prima fai quello che agli italiani piace fare “ Cioe? Dico io con aria ingenua, “Leccami la figa!”. Eseguo.. La patatina profumata si schiude, il clitoride s’inturgidisce, freme sinceramente. Sessantanove, lei prima lavora dolcemente sul frenulo, poi più voracemente fino a farlo sparire! Repertorio classico: smorza candela, missionaria, pecora. Lei sempre asseconda il ritmo, poi alla mia semi-defaillance, veramente crollo dalla stanchezza, mi fa rimanare immobile e mena le danze, fino alla fine. L’avevo battezzata un missile, invece sono piacevolmente smentito.
Dopo 352 coche per assimilare un po’ di caffeina, mi ritrovo vicino alle blacks. Tra loro si distingue una piccolina, dai tratti somatici indubbiamente africani ma dalla pelle chiara, più sul genere latina che mulatta, con un abbigliamento molto curato. E’ ghanese al 100% e per una attimo faccio mente locale al racconto del Dott. Spina. Sarà la stessa? No, la descrizione era completamente diversa.
Brava, brava brava, un’altra gola profonda. Che sia la specialità del locale? La incito e lei prende in considerazione anche i gioielli di famiglia. Dopo cotanta contemplazione esploro anch’io, ha la pelle talmente vellutata che alla fine mi ritrovo a baciare la prima patatina nera della mia vita. Bella turgida, solo un po’ troppo imburrata, ma d’altra parte deve usare riguardi alla sua fonte di guadagno. Non sembra molto sensibile, allora nell’azione sarò più energico che con Andrea. Il repertorio è lo stesso, a parte piccole variazioni sul tema, gamba de qua, gamba de là, sulle spalle ecc. Mi dice che posso venire dove voglio, ma la stantuffo che è un peccato fermarsi quindi continuo alla pecora fino a venire. Qualche minuto ancora di conversazione e coccole, piacevoli entrambe. Sono passate le tre e spero di riuscire a raggiungere incolume l’hotel, dove arrivo alle 3.45.
Buona notte.
CONTINUA...

1 commento:

Dott. Spina ha detto...

no direi che non era la "mia" ghanese, che assomigliava alla gatta nera della tv, la riconoscevi dagli imponenti tettoni naturali e molto alta.

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