martedì 26 maggio 2020

THAI 5 - DAY 14 - EVITO L'UBRIACA STUNNER E MI GODO FOLLETTO – by Enving

Quando suona la sveglia mi sento stanco per aver dormito meno di 4 ore, ma la consapevolezza di avere questo bocconcino di fianco mi fa svegliare piuttosto in fretta e di buon umore.

Mi avvicino e inizio a toccarla un po’ ma dopo qualche minuto non c’è nessuna reazione da parte sua. Mi faccio più insistente e presente e si gira dall’altra parte. Allora mi alzo, apro un pochino la pesante tenda e faccio filtrare un po’ più luce. Nessuna reazione.

Vado in bagno a lavarmi i denti e darmi una rinfrescata dopo la breve dormita e faccio appositamente un po’ di rumore per darle una sveglia. Torno dopo qualche minuto e tutto è esattamente come prima. Allora scosto ulteriormente la tenda e faccio molto più chiaro all’interno della stanza, poi mi rimetto a letto vicino a lei. Torno alla carica, questa volta in maniera più decisa. Lei si sveglia, ma pare ancora stanca e infastidita dalla luce e mi chiede cosa succede. Le dico che non succede niente, ma che dopo dovrò andare in spiaggia e che quindi bisogna darsi da fare adesso. Prende il telefono, guarda l’ora e mi dice che è presto e che vuole dormire ancora un po’. Le dico che non possiamo perché poi verrebbe tardi e non mi piace fare le cose di fretta, se ne frega altamente e si mette a dormire.

Mi sento totalmente scoglionato da questa situazione e allora mi alzo e mi metto a preparare le cose da portare in spiaggia, così da fare più veloce dopo la scopata e non arrivare nuovamente tardi. Finisco in qualche minuto e torno a letto, ma non ho un cazzo da fare, per cui prendo il telefono e curo un po’ di corrispondenza sia con le altre puttane sia con i miei compagni di viaggio che sono già attivi. Qualche minuto dopo lei si sveglia, prende l’asciugamano e va in bagno. Sento la doccia aprirsi e controllo l’ora: c’è ancora tempo per farsi una bella scopata! Peccato che lei torni in stanza completamente vestita, scarpe incluse. Ci guardiamo qualche secondo con sguardo interrogativo.

Le chiedo cosa sta facendo e lei mi dice che se ne sta andando perché le ho detto che è tardi. Capisco subito che lei ha ben chiara la situazione, ma vuole approfittarne e fare la furba perché si è svegliata con i coglioni girati. Le spiego bene la situazione e replica a tono che è già vestita e non ha alcuna intenzione di svestirsi. Tiro fuori 1.5k baht e glie li porgo, dicendole che può andare. Mi fa notare che mancano mille. Le dico che 2.5k erano pattuiti per un long, ma che abbiamo fatto uno short. Mi dice che la colpa non è sua, ma mia che ho avuto fretta. Aggiunge che il long time non prevede di essere svegliata di fretta e con la forza dopo aver dormito meno di 4 ore. Le ribadisco che la sera prima era stata informata della sveglia alle 10.30 e che se non avesse voluto fare un long sarebbe bastato dirlo chiaramente e avremmo pattuito cifra per uno short, quindi di prendere quei 1,5k e levarsi dai coglioni.

Si mette ad urlare fortissimo quelli che penso siano insulti in Thai. Prende una bottiglietta di acqua poggiata sul tavolo e la tira con dubbia forza contro il muro opposto, ma ben lontano dal sottoscritto. Inizia a urlare dicendo che gli italiani sono tutti uguali, che cercano sempre di fregare le ragazze e che siamo gente di merda da evitare. Provo a mantenere la calma e spiegare per l’ultima volta con calma che quella era la cifra concordata per un long time e che avevamo fatto solo uno short, per cui non c’era motivo di pagare un long time per una sola scopata la sera prima. I miei tentativi sono vani perché lei prende un altro oggetto che non ricordo cosa fosse e lo scaglia per terra, aggiungendo che se non la pago avrò gravi conseguenze e ritorsioni. Faccio un attimo un respiro e valuto la situazione con lucidità: non mi frega un cazzo dei soldi, 30 euro non mi cambiano la vita, ma mi da fastidio dover cedere ai piagnistei di una troia viziata e che sta provando a fare la furba. Opto tuttavia per il buonsenso, cioè evitare di avere casini in terra straniera dove io gioco palesemente fuori casa. Decido di darglieli, ma di farlo a modo mio.

Prendo il portafoglio dal comodino, estraggo tutte le banconote piccole che ho e a suon di 100, 50, 20 baht glie le butto tutte per terra davanti ai piedi una alla volta, mentre scandisco bene in inglese “ora ti pago perché mi hai rotto abbastanza il cazzo e voglio che tu te ne vada il prima possibile. Tieni però a mente il fatto che tu sei soltanto una troia e io ti pago per un servizio, servizio che tu fornisci in modo scadente e approssimativo. Adesso sei giovane e ancora carina quindi avrai molti che ci cascano la prima notte, ma tempo qualche anno nessuno ti cagherà più e allora sì che dovrai andare a fare un lavoro serio, ma per il momento rimani solo una puttana che vale molto ma molto meno di quello che ti sto pagando. Qua a Patong ci sono ragazze molto meno belle di te, che chiedono molto meno e con le quali in camera si sta molto meglio perché sono professioniste e persone molto migliori di te. 1000 baht per me non sono niente, per te sembra che cambino la giornata, quindi prenditi questi spicci e levati dai coglioni che oltre una puttana viziata sei anche una morta di fame”.

Lei incassa tutto senza interrompermi e senza dire una parola, mentre si inginocchia e raccoglie tutte le banconote che cadono lente una alla volta. Non so neanche bene quanto le abbia dato, ma sicuramente meno dei 1000 richiesti perché potrei aver avuto circa 800 in banconote di quel piccolo taglio. Finito di raccoglierle le mette in borsa e mormora qualcosa in thai, esce insultandomi e sbattendosi dietro la porta. Una bella uscita di scena, non certo però come me la sarei aspettata.

Mi faccio una doccia con calma estrema, tanto ho tutto il tempo del mondo adesso. Mentre sto lì sotto la doccia penso che queste cose possono sempre capitare, a tutti! Capita di trovare la puttana lunatica, quella viziata e quella che si sveglia con la luna storta. Probabilmente questa le aveva tutte e tre insieme e infatti una reazione così da nevrotica non mi era mai capitata in cinque anni. Pazienza, fa curriculum anche questo e archivio presto la cosa come una botta di sfiga.

Vado a bussare al Londinese alla camera attigua ed è sul letto che gioca al cellulare, ieri non ha scopato e mi stava aspettando. Mi chiede come mai provenivano urla dalla mia stanza e gli dico che lo ragguaglierò dopo, così non sto a ripetere tutto per lo Stratega dopo. Ci avviamo verso il centro commerciale Central alla fine della Bangla e lì ci aspetta lo stratega. Mentre facciamo il classico brunch con cornetti e caffè freddo shakerato con ghiaccio, racconto l’assurda vicenda mattutina e convengono con me sul fatto che possa capitare beccare la puttana pazza e sclerata. Lo Stratega ha raccolto una da lui ritenuta “discutibile” al TaiPan alle 5 di mattina e han fatto shortino per 1200 baht. Dice di aver speso molto poco, ma che la tipa valesse effettivamente quello, per cui andava bene giusto per una svuotata al volo.

Dopo il ragguaglio sulle vicende notturne, ci dirigiamo in spiaggia. Quest’oggi il tempo non è eccezionale perché il cielo non è limpido e molte nuvole passano spesso ad oscurare il sole. Decidiamo quindi di rimanere in zona e optiamo per la spiaggia di Patong. A me quella spiaggia non piace affatto: sporca, affollata, caotica, piena di venditori di qualsiasi cosa che ti molestano ogni 30 secondi, insomma non il posto giusto per rilassarsi dopo una nottata non indimenticabile. Prendiamo 3 lettini e un ombrellone al costo totale di 300 baht e ci sistemiamo in ultima fila, così da poter usufruire dell’ombra delle palme retrostanti.

C’è un po’ di vento che spazza via le nuvole per cui esce un sole caldissimo e sento la pelle bruciare tutta. Il problema al labbro è peggiorato ulteriormente e adesso ci sono diverse bolle, alcune delle quali già mezze cicatrizzare con delle croste giallastre. Una vera merda, anche solo da vedere. Per l’ennesima volta deduco in maniera ormai incontrovertibile che non può trattarsi del sole, ma con buona probabilità di qualche lieve infezione batterica trasmessa da Nana o da una delle altre ma se dovessi puntare le mie fiches le metterei quasi tutte su di lei. Continuo la terapia a base di pastiglie e crema e pare che in effetti vada un po’ meglio. La farmacista del resto mi ha chiaramente detto che sarebbero serviti almeno quattro o cinque giorni e non stava sbagliando. Oltre al danno c’è anche la beffa del rischio di essere trattato come un appestato, ma fortunatamente di sera con il buio e un po’ di burro-cacao riesco a mascherare bene il mio essere lebbroso. Ovviamente se le ferite dovessero essere aperte, dovrò accuratamente evitare di limonare in giro come un porco per evitare rischiosi contatti sangue-saliva. La giornata passa così tra una dormita e una bestemmia.

I miei due compagni di viaggio mi vedono un po’ giù per le varie disavventure e provano a rincuorarmi. Sto comunque molto nel mio oggi perché sono molto poco loquace e non voglio rovinare la bella atmosfera di gruppo che c’è. Non l’avrei mai detto ma lo Stratega e il Londinese sono molto in sintonia e, pur essendo due persone totalmente diverse, si trovano bene uno con l’altro ed è nata una bella amicizia, al contrario di ogni mio proposito. Nel pomeriggio inoltrato il Londinese deve andare a fare una commissione per un conoscente che ha ordinato un certo prodotto. Lo Stratega decide di accompagnarlo e io ripiego verso casa perché sento il bisogno urgente di cagare e mi metto in modalità “pausamerda” (chi ha visto i film di American Pie sa di cosa parlo). Galoppo verso casa a lunghe e rapide falcate e in 10 minuti sono sul cesso, ma arrivo appena in tempo, quindi pericolo scampato.

Realizzo che mancano 48 ore alla fine della mia vacanza e io ho ancora diverso liquido seminale da voler espellere e fortunatamente ancora molti baht in tasca da rovesciare su Patong e le sue viziate puttanelle. Sento inoltre un gran desiderio di rivalsa dopo l’ennesima notte un po’ sfigata e quindi mi voglio adoperare per rimediare.

Dai miei mille contatti del telefono pesco la carta “Ao”. L’avevo matchata qualche giorno fa su Tinder e mi ero salvato il suo contatto Line poiché la ritenevo potenzialmente interessante. Avevamo un po’ chattato nel corso del pomeriggio e ipotizzato una possibilità di short time nel pomeriggio inoltrato. La convoco quindi nella mia tana per le 18.30 e ci pre-accordiamo per uno short time alla cifra di 1500 baht. Per essere a Patong non è cifra eccessiva, anche perché avendo vicina la scadenza della fine vacanza e avendo speso quasi 200 euro in meno del preventivato fino a quel punto, non sto più a guardare i 10 euro più o meno, cazzo me ne frega.

La scendo ad aspettare nella hall e puntualissima arriva con il suo scooter. Ao è magra, circa 160cm, poche tette ma un gran bel culo. Dichiara 32 anni e quando porge la carta di identità in reception vedo che è effettivamente del 1987. Di viso è molto orientale con lineamenti marcati e zigomi molto pronunciati. Ha l’apparecchio ai denti sia sopra che sotto e veste short di jeans, scarpe da ginnastica bianche e una canottiera verde. È truccata poco ma è molto carina anche al naturale. Gradisco quello che vedo e quindi sono felice di farla salire in camera.

Parliamo un po’ del più e del meno e mi dice di avere un figlio di 8 anni avuto in Isaan con un thai. Mi dice anche di aver lavorato per qualche anno in vari centri massaggi un po’ in tutta la Thailandia, così ne approfitto per testare la sua tecnica. Va a farsi una doccia e io mi metto comodo sul letto. Torna e inizia il massaggio: è effettivamente brava e la lascio fare per lunghissimi minuti, prima sul retro e poi mi volto. Quando si siede sopra di me, il mio uccello è già di marmo da un bel po’ e colgo l’occasione di farle cadere l’asciugamano da dosso. Come sospettavo di tette ce ne sono poche, però il ventre è piatto e muscolo e il culo davvero sodo.

Allungo le mie perverse mani su quel corpo ambrato e lei passa presto a succhiarmi il cazzo. È brava nel suo lavoro. Grande lavoro i lingua e di labbra, poca mano e ottimo risucchio. Gradisco molto e dopo non quantificabili minuti la stoppo per non riempirle anzitempo la bocca. Me la voglio scopare come si deve e quindi mi faccio incappucciare. La scopata è più che buona con lei che dà il meglio di se quando sta sopra. Si mette con le gambe rannicchiate in modo molto particolare e riesce a viaggiare velocissima per diversi minuti senza stancarsi. Mi godo molto quel movimento di bacino e passo poi prima in altre posizioni e poi a pecora. Il meglio di me lo do a bordo letto quando la metto a 90 con il culo che sporge fuori. La prendo con forza dai fianchi e picchio come Mike Tyson ai bei tempi. Non si scompone eccessivamente nonostante le mie martellate poco rispettose del fatto che non siamo mai stati amici di vecchia data. Quando sento che potremmo esserci la rimetto a succhiare visto che era particolarmente avvezza alla pratica. Non fa una piega e si mette a mangiare il cazzo con tenacia e dedizione. A breve sento incontrollabile la voglia di sporcarle la faccia non troppo angelica, e così vanno le cose: un bel mix di bocca e faccia, ma non sembra curarsi troppo della cosa perché continua indisturbata a succhiare. La devo poi staccare io quando sento che l’uccello è troppo sensibile e la cosa iniziava a darmi i brividi lungo la schiena.

Ci facciamo docce separate, la pago, ci salutiamo con qualche chiacchiera e le auguro ogni bene possibile e non. È andata esattamente come dovrebbe andare uno short time pomeridiano con una presa a scatola chiusa dal web. Con quelle del baretto/massaggio è diverso, c’è un modo diverso di interfacciarsi e di capire l’eventuale feeling, qua va un po’ tutto a caso e la pesca random è sempre un brivido. Stavolta è andata più che bene e torno ad essere di ottimo umore, bravo Ao.

Guardo l’ora e vedo che è tardissimo, sono le 21 passate. Alla faccia dello shortino, la tipa è stata quasi 3 ore! Mi vesto alla cazzo con i primi vestiti che trovo e mi precipito a cena con i ragazzi da Song Pe Nong. Loro mi stavano aspettando ad un baretto a metà strada e non sembrano curarsi del fatto che io sia notevolmente in ritardo. A cena mangiamo bene, tutto a base di pesce e mi concedo anche qualche esperimento culinario su cose e salse che non avevo mai provato. A cena parliamo del più e del meno ma poi la discussione si incentra sul Londinese e sulle sue problematiche nel trovare una donna, con qualsiasi finalità.

Essenzialmente i problemi che lo attanagliavano in Italia sono gli stessi che ha a Londra. È attivo sessualmente da più di 15 anni e la sua relazione più lunga è durata quattro mesi. Escludendo la Thailandia e qualche sporadico viaggio sessuale in est Europa, esce una cosa della quale avevo già il sentore, ma della quale non avevo mai parlato con lui: non ha ancora mai scopato a Londra da quando è salito e parliamo di diversi anni. Sono abbastanza shockato dalla cosa, ma ancor di più dalla distorta percezione che ha il Londinese della realtà. Si lamenta che non trova donne disposte a scopare o anche a valutare una relazione, ma se non pucci mai fuori il naso di casa per sbaglio è ben difficile conoscere qualcuno di interessante. Le sue poche interazioni sono con le colleghe al lavoro e qualche sporadica chat su Tinder o affini, tutte cose che non lo hanno mai portato da nessuna parte. Se aggiungiamo il fatto che ha un carattere tutto suo, che è testardo come un mulo e che fa difficoltà a prendersi cura di sè stesso, non mi stupisce che non riesca a trovare una donna disposta a interagire con lui a vario titolo. Il Londinese per me è un amico e mi dispiace molto vederlo crucciarsi così di questa situazione. Essenzialmente io e lo Stratega siamo d’accordo totalmente, ma non c’è verso di fare ragionare quell’ottuso del Londinese. È rimasto molto segnato nel passato da una relazione a senso unico, un suo grande amore mai ricambiato. Si è costruito un castello mentale clamoroso a riguardo e penso che a distanza di moltissimi anni (parliamo di tempi precedenti al suo trasferimento in UK) sia ancora pesantemente segnato dalla vicenda. Ogni tanto si fa scappare qualche mezza ammissione a riguardo, ma non ne parliamo mai perché so che l’argomento è ancora doloroso e non ne parla volentieri. Qua più che i consigli da amico miei e dello Stratega, servirebbe qualche seduta da uno psicologo specializzato. Lui fa il duro ma e non lo ammette, ma io ho compreso bene la situazione. Il colmo lo tocchiamo quando se ne esce con “ma si ma cosa mi importa della figa, se arriva bene, altrimenti mi va benissimo farmi una sessione impegnativa ai videogame, tanto è uguale per me”. Londinese, ma vattene affanculo vah! La buttiamo tutti sul ridere che è meglio.

Dopo cena cambio rapido di abiti perché spesso questi ristoranti thai emanano un fortissimo odore di cibo e camicie e polo assumono un fastidioso odore che poi mi porto appresso tutta la sera/notte. Come prima scelta visto che non è tardissimo iniziamo a fare un po’ di “fondo alcolico” andando a giocare a biliardo e bere ai numerosi biliardi sotto il Tiger. Sfide incrociate a tre con un paio di cocktail a testa e solita umiliazione del Londinese, mentre parità sostanziale tra me e lo Stratega.

Mi viene presto voglia di puttane e così ci spostiamo di qualche decina di metri per andare a bere in uno dei numerosissimi baretti del complesso del Tiger. Ne scegliamo uno con ragazze giovani e con clima di grande festa. Ordino un Long Island e fa meno schifo di quanto avessi preventivato. Appena me lo servono arriva una tipina minuta ma molto carina di viso e iniziamo a parlare un po’. I primi minuti sono abbastanza neutri e la conversazione è la classica, poi iniziamo a giocare un po’ e a provocarci vicendevolmente. Mi chiede da bere ma, sospettando debba andare presto a ballare sulla pedana, le dico che glie lo offrirò quando scende. Così infatti accade: sale subito a ballare e mi smena quindici minuti il culo davanti al naso, a meno di mezzo metro di distanza. Scende e non posso fare a meno che offrirglielo. Nel frattempo alcuni farang allo stesso baretto suonano ripetutamente la campana e arrivano diversi shottini. Quando arriva il cocktail lei si fa più audace e mi si siede addosso. Inizio quindi a ravanare in modo non esattamente soft, ma non va una piega neanche quando vado nei punti caldi. La tipa non è male, ha un gran bel culo ed è sciolta, ma qualcosa non mi convince di lei e il mio sesto senso da puttaniere mi dice che non è buona idea ingaggiarla. Decido quindi che i 180 baht del suo ladydrink servono esattamente a quello per cui li sto usando, ravanarla per bene a piacimento. Stiamo lì una ventina di minuti accoccolati uno sull’altra a strusciare e toccare. Lei prova anche a cacciarmi un limone, ma lo schivo a causa delle condizioni del mio labbro. Il fatto che abbia provato il limone mi fa capire che non sono visivamente troppo infetto, altrimenti se ne sarebbe ben guardata. Ottimo feedback per la serata! Dopo aver capito che non verrà caricata e che non verrà pagato un altro drink per lei, mi saluta con un sorriso e si allontana.

Decidiamo quindi di spostarci al white room a bere e valutare la situazione. Sto white room non è che sia tutto sto locale chissà che, però il barista sulla destra appena entrati, fa dei cocktail che sono davvero una potenza! Ci butta dentro un sacco di alcool e il gusto è sempre ottimo! Quindi ci rechiamo nuovamente da lui e prendiamo tre gin tonic. Stasera niente secchiello perché voglio essere bello lucido e non rischiare di scegliere male la troia da tirarmi in camera stanotte. stiamo lì una mezz’ora abbondante e noto la ragazza che avevo già visto due sere prima. Ha cambiato abiti e look, ma la riconosco al volo. È proprio una figa spaziale, ma come già detto in precedenza sono certissimo che è un missile atomico gigantesco. Non mi sfiora neanche l’idea di tentare l’approccio, il bonus “nottate di merda” in questa vacanza me lo sono già giocato in almeno un paio di occasioni.

Ci spostiamo all’Illuzion ma lo Stratega ci saluta anzitempo. Non si sente molto in forma e l’indomani dovrà trasferirsi a Sud di Phuket. Verrà nei prossimi giorni “adottato” da Joe e dal Ligure e passerà con loro il resto della sua vacanza a godersi le spiagge e il relax a Sud di Phuket. Ne rimarrà molto soddisfatto e, sorpresa delle sorprese, ingaggerà come ragazza di riferimento niente meno che l’analfabeta Atii. Non sarò io a consigliargliela, ma anzi lo verrò a sapere in una divertente telefonata che faremo qualche giorno dopo quando io sarò ormai rientrato in italia. Salutato lui, ci fiondiamo all’Illuzion e sono carico a molla.

Voglio una vera maiala per la serata. C’è in corso una gara di twerk tra turiste sul palco e una quindicina di ragazze, nessuna thai, sbattono il culo e si dimenano. Colgo l’occasione per fare qualche video sul telefono e oggi a mente lucida riguardo quei video e penso che mi sembrano più troie queste di quelle altre thai che lo fanno proprio di lavoro. Magari è solo un’impressione ma con il senno di poi forse sarebbe stato divertente caricarsene una per la notte e provarla. Il fatto è sempre il solito : ci va tempo, devi pagare un po’ da bere, devi star dietro alla situazione e sperare che tutto vada per il meglio. Si rischia di investire così una serata per un risultato poi incerto. Non mi va l’idea.

L’illuzion come al solito è troppo imballato di gente, per cui optiamo per visitare altre due o tre disco della Bangla e tornare lì quando ci sarà più spazio di manovra. In un’ora facciamo il giro dell’Hollywood, del Tiger, e di quella nuova che hanno aperto al posto del Seduction, adesso mi sfugge il nome. Quest’ultima un po’ migliore delle altre, ma niente di irresistibile. Approcci ne faccio 2 o 3, ma nessuno mi convince che valga la pena portarlo avanti. Torniamo all’Illuzion sperando la situazione sia migliora e in effetti così è. Meno gente, meno turisti, più pro sono arrivate rispetto a prima. Dal piano rialzato scorgo una perla, un vero gioiellino ad un tavolino vicino alla consolle sulla destra. Indico al Londinese che chiaramente non vede e non capisce chi intendo, per cui lo mollo al suo destino e vado in missione. La tocco su una spalla, si gira, mi guarda e mi sorride e ci presentiamo. Non capisco un cazzo di cosa mi dice. Neanche il nome. Non so se la colpa sia sua o meno, ma complice la musica fortissima non si capisce un cazzo. È una figa notevolissima: altezza media, lineamenti non troppo marcati, occhi neri, capello castano alle spalle, una perfezione fisica incredibile. Veste un sottilissimo vestito bianco e un tacco vertiginoso scuro. Quel vestito è così sottile che riesco a sentire ogni dettaglio del suo corpo. Ha un perizoma molto essenziale e non indossa il reggiseno. Ha due pere naturali sode e grosse, faccio fatica a capire che perla ho per le mani. L’unico vero problema è che non capisco una fava di cosa dice. Mi rivolge la parola spesso e volentieri ma non capisco mezza parola. Annuisco ma la comprensione è nulla.

Dopo qualche minuto ci spostiamo in un’altra zona del locale dove ci sono alcune sue amiche che hanno un tavolo rialzato con un paio di bottiglie di vodka Belvedere. Mi invitano a bere con loro e accetto visto e considerato che è una delle mie vodke preferite. Sono 4 o 5 ragazze lì al tavolo del privè, di cui un’altra molto carina oltre a lei. Oltre a me c’è un altro farang, circa mio coetaneo, scambiamo giusto due parole. Sto un po’ lì a bere e spupazzarmi questa figa. Non riesco a resistere senza limonarla e, incurante del mio labbro le caccio diversi limoni spinti. Balliamo un po’ e lei si muove davvero da maiala. Sbatte il culo sul cazzo con nonchalance e fa movenze di bacino da vera troia. Questo fare da porca stona un po’ con il suo viso davvero fine, ma è perfettamente in sintonia con il vestito da zoccola che ha. Capisco anche che è ubriaca perché è lenta nelle reazioni e poco presente in alcuni frangenti. Finchè è in queste condizioni posso valutare se prenderla, ma non voglio assolutamente tocchi più alcool. Il Londinese mi tempesta di messaggi e mi stressa per chiedermi dove sono e all’ennesima telefonata gli do le coordinate. Mi raggiunge in pochi minuti e si unisce alla festa, pur dichiarandosi non interessato agli altri prodotti presenti al tavolo. Si complimenta inoltre con me per la qualità della scelta.

La serata all’Illuzion finisce presto e veniamo braccialettati prima di trasferirci sul retro all’Empire. Ci viene assegnato un bel tavolo a bordo pista e le ragazze lasciano noi 3 a guardia di borse e bottiglie perché vanno in bagno. Stanno via un bel po’ e quando tornano riacchiappo la mia conosciuta fighetta della quale non ho neanche poi chiesto il nome. Balliamo, limoniamo e parliamo di cifre. Vuole 3k per long time. Accordati al volo, ne avrei dati anche quattro sinceramente, è davvero perfetta e non vedo l’ora di vederla nuda. La serata procede e nella mezz’ora successiva mi gusto il mio bocconcino, anche se la sua coordinazione è peggiorata rispetto all’inizio. Le ho dovuto togliere di mano il bicchiere almeno un paio di volte tra l’altro. Il Londinese ha catturato una di un tavolo attiguo al nostro ed è la classicissima scelta-tipo del mio amico Londinese: la puttana-pornostar. Alta, over30, tettona rifatta, tatuatissima, labbra carnose rifatte, insomma la classica pornostar milf. Si sono accordati per 2.5k e staranno nel locale ancora un po’.

Alle 4 e mezza io e la mia sconosciuta fighetta siamo ai saluti e la sua amica (che mi sembra un po’ la capa della situazione), mi dice di prendermi cura della sua amica perché ha bevuto troppo ed è ubriaca. Non mi piace per nulla questa raccomandazione e quindi mi riservo il diritto di decidere una volta usciti dal locale. Nel fare i due piani di scale che ci portano alla strada, le sue difficoltà di deambulazione sono evidenti. Non va dritta, si inciampa, ride confusamente a voce alta, insomma è palesemente ubriaca. Arrivati in Bangla riparo sotto le scale di ingresso all’Illuzion e la faccio sedere su una sedia che trovo lì. Mi inginocchio, la guardo dritta negli occhi e scandendo molto lentamente e a voce alta le chiedo se è ubriaca e se è in condizione di venire in camera a farsi scopare come si deve. Mi da un bacio e mi dice di si. La invito quindi ad alzarsi da sola dalla sedia e seguirmi verso l’hotel. Nel farlo si inciampa e cade di lato, rotolando per terra e si solleva totalmente il vestito. Nel raggio di 15 metri ci sono fortunatamente solo io ad assistere allo show perché rimane praticamente nuda. Escono dal vestito anche due pere PERFETTE, forse le più belle che io abbia mai visto in vita mia. Questa ragazza è fisicamente ed esteticamente perfetta, ma mi ha appena dimostrato come non sia in condizione di venire in camera. La decisione è presa, ed è dolorosissima.Devo fare il “reso”, come su Amazon quando ti accordi di aver fatto un acquisto errato.

Impreco con tutte le bestemmie che so quando realizzo che devo rinunciare a questo vero e proprio gioiello, ma è troppo rischioso portarsi in camera questa tipa in queste condizioni. Come minimo non mi fa scopare e mi sbocca in stanza, lasciamo perdere, ma a malincuore per davvero. Saliamo al contrario le scale e mi chiede dove andiamo. Non gli rispondo e me la trascino di peso dietro a fatica visto che fa fatica ad andare dritta. Le sue amiche ostentano sorpresa quanto ci vedono riapparire ma la scarico velocissimo alla boss dicendole che non è in condizione di lavorare e non voglio portarmi un’ubriaca in stanza. La boss ci rimane male e mi dice che avrei dovuto prendermene comunque cura. Le dico esplicitamente che cerco una da scopare, non una di cui prendermi cura, sono in vacanza, non a fare il babysitter. Saluto e mi dileguo velocemente, tanto è pieno di figa e alternative ce ne sono un sacco.

Il Londinese mi vede di nuovo in giro da solo e mi viene a chiedere come mai. Lo ragguaglio e gli dico che ci vediamo l’indomani. Ci salutiamo e torna dal suo puttanone. Faccio un giretto esplorativo e vengo agganciato da numerosissime tipe. La metà subito scartate, altre tenute temporaneamente in stand-by in attesa di evoluzioni. La mia attenzione viene nettamente attirata da un tavolino a lato della pista. Ci sono cinque ragazze molto giovani, occhio e croce 20enni, vestite in modo molto sportivo, ma che ballano molto bene. Mi avvicino e vado dritto da quella che mi pare più carina.

Maneerat, 21 anni, dall’Isaan. Cameriera presso un ristorante in Nanai, sulle colline dietro Patong. Mi presenta tutte le amiche, delle quali dimentico immediatamente i nomi. Tra loro, altre due me le sarei scopate volentieri, una delle quali era in ballottaggio con lei. Ma scelgo lei perché mi pare sveglia e molto vivace. È vestita come un pantacollant nero molto aderente e sopra ha una specie di canotta-top di quelle che si usano in palestra. Ha delle scarpe bianche da ginnastica. Di viso è carina, un bel sorriso. Ha la pelle ambrata e come altezza non penso arrivi a 160cm. Hanno una bottiglia sul tavolo ma bevono poco, piuttosto fumano tanto il Narghilè. Mi metto al tavolo con loro, bevo e ballo con lei. Questa ragazza ha una vitalità e una vivacità incredibile, non si stanca un attimo di saltellare qua e là. È lucidissima perché non ha toccato alcool, anzi assaggiando dal suo bicchiere noto che beve semplice coca cola. Questa cosa mi fa moltissimo piacere e spero che trasferisca nel letto tutta questa vitalità. La mezz’ora successiva passa tra risate, balli e videochiamate dei vari sponsor. Almeno 3 o 4 giovani ragazzi stranieri, videochiamano su whatsapp alcune delle ragazze e loro inquadrano la pista, il tavolo con le amiche e loro stesse, ovviamente da sole. I tizi sono soddisfatti, parlano brevemente e poi attaccano. Maneerat mi spiega che alcuni sono fidanzati delle ragazze, altri solo amici. Tradotto nella nostra lingua, sono sponsor o lo stanno per diventare. Lei dice di essere single e che non vuole un fidanzato perché le piace ballare, fare festa e stare con le sue “sisters”.

Questa tipa sembra un fumetto, è davvero troppo buffa. Alle cinque e qualcosa le chiedo di andare e dopo 10 minuti ce ne andiamo insieme senza parlare di prezzi. A piedi ci incamminiamo verso l’hotel, tanto è provvista di scarpe da ginnastica e con la forza che ha questa ragazza è capace di arrivare all’aeroporto a piedi secondo me. Nel tragitto parliamo, scherziamo e ridiamo un sacco. È davvero molto simpatica. Le chiedo del prezzo e mi dice che posso scegliere io, che non le importa della cifra. Le chiedo lumi a riguardo e mi dice che non è una puttana, che va solo quando vuole con chi le piace e se ritengo di non pagarla che viene lo stesso. Però mi dice che al ristorante guadagna solo 350 baht al giorno quando lavora, quindi se le voglio dare una mano lei è contenta. Mi dice inoltre di non avere figli e che quindi non deve mandare soldi da nessuna parte, però vuole farsi le unghie e capelli nuovi domani e che il costo di tutto sarebbe 1300 baht. Quindi non è una puttana, però mi chiede dei soldi implicitamente. Quindi tecnicamente è una puttana che dice di non esserlo, va beh non voglio metterla in difficoltà, le dico che se ci divertiamo stanotte per bene domani le do 1500. È molto contenta di questo accordo e mi saltella intorno per festeggiare.

Che soggetto sta ragazza, mi fa morire dal ridere! Lascia il documento in reception e vedo che è del 1998 e si chiama davvero Maneerat. Penso sia una delle poche ragazze conosciute in Thailandia in questi anni che mi abbia detto il suo vero nome. Così a pelle mi sembra una ragazza di una naturalezza e una spontaneità disarmanti. Non ho colto pretattica in lei, non mi ha dato il minimo segnale di scaltrezza o di altra finalità se non quella di viversi una notte pazza e i suoi vent’anni. Sono certo che se io decidessi di non pagarla non farebbe neanche mezza piega e se ne andrebbe comunque saltellando. Mentre ho tutti questi buoni pensieri per lei saliamo in camera con l’ascensore e iniziamo a giocare e darci frecciatine ancora sul pianerottolo. Entrati in stanza esce un mix tra scherzi molto puerili e porcherie anche abbastanza pesanti. Andarsi e fare la doccia è abbastanza difficile con lei che fa la matta nel letto e il tempo scorre così veloce, ma mi sto divertendo quindi nessun problema. Ravanando qua e là senza troppo pudore, noto che ha un perizoma molto striminzito e non porta reggiseno. Rimando sorpreso in positivo da questo intimo minimale perché ciò garantisce che, anche da nuda, non ci dovrebbero essere sorprese poco gradite a livello fisico, di tonicità e forme.

In un suo attimo di distrazione con il telefono mentre cambia genere di musica, riesco ad alzarmi e andare nella doccia. Sono di ritorno qualche minuto dopo e va prontamente lei a lavarsi. Quando torna si mette in fondo a letto, mi guarda negli occhi e lascia cadere a terra l’asciugamano. La ammiro tutta nuda nella sua bellezza. Ha davvero un bel fisichino: alta direi 160 centimetri forse scarsi, ha delle belle tette sode e proporzionate. Non sono certo grosse o vistose, ma sono molto ben fatte e rotonde, quasi la perfezione secondo i miei standard. A differenza del pensiero comune, non amo le tette grosse e sgraziate o cadenti. Preferisco una seconda soda e onesta a una quinta molle che arriva all’ombelico. Il mio prototipo ideale di ragazza è abbastanza skinny con qualche forma, quindi difficilmente tiro nel letto delle tettone o delle chubby perché non sono il mio tipo. Lei mi piace molto e guardandola in faccia si capisce subito che ha voglia di fare sul serio.

Non mi faccio pregare e iniziamo a darci dentro: i preliminari sono focosi e appassionati, con lei che fa un gran lavoro di poca e di lingua. Nonostante la giovane età ci sa fare piuttosto bene ed è decisa nella sua azione. Succhia con passione e voracità e mi fa troppo eccitare guardare le smorfie che fa quando le tengo ferma la testa e glie lo infilo fin dove posso. Andiamo avanti diversi minuti e quando sento che è un po’ stanca e inizio a percepire un po’ i denti capisco che vuole essere scopata.

Mi ingoldono e scivolo dentro che è una meraviglia. Maneerat è bagnatissima e si scopa che è un piacere. Essendo piccola e molto flessibile si può scopare in qualsiasi modo e andiamo avanti moltissimo tempo in diverse posizioni. Lei alterna momenti attivi dove vuole stare sopra e controllare, a momenti dove è totalmente in balia del mio protocollo di sottomissione e si lascia fare tutto! Nei vari giochi colgo anche l’occasione di infilarle un pollice nel culo e darle il ritmo di scopata soltanto con il pollicione infilato nel culo. Che spettacolo!

Visto che ansima forte e faccio fatica a contenere tutti quei rumori, decido di sborrare in piedi mentre la impalo davanti allo specchio. La metto quindi faccia contro lo specchio e spingo con tutta la forza che ho. Lei mi guarda attraverso il vetro con sguardo arrapato e inizia a leccare lo specchio con fare da superporca. Per me quello è il punto di non ritorno, è l’atto estremo che mi richiama la sborrata, ormai potente e incontrollabile. Esplodo dentro di lei con una sborrata imperiale e ricordo distintamente che il piacere è fortissimo e dura a lungo.

Mi stacco da lei che sono totalmente stremato e prosciugato da qualsiasi forma di energia. Riesco a raggiungere la doccia e buttarmi sotto l’acqua corrente fresca. Ero un bagno di sudore nonostante il perfetto climatizzatore di quella bella stanza. Lei mi aspetta sul letto e, quando torno a sdraiarmi, giocherella e ride. Ci mettiamo sotto le coperte e parliamo un po’. Io sento la palpebra potente che cala sull’occhio e faccio fatica a stare dietro alle sue frasi. Lei mi vede un po’ così e cosa decide di fare per tenermi sveglio? Scende a succhiarmi il cazzo! Ovviamente lascio fare ma, appena lo vede un attimo barzotto, questa matta vuole di nuovo essere scopata. Io faccio fatica a capire dove lei possa trovare tutte queste energie ma probabilmente aver dormito tutto il giorno l’avrà pur aiutata! Sinceramente non ho voglia di riscoparla subito e, complice la stanchezza, uscirebbe una scopata mediocre. Visto che l’ho incannata molto bene, non vorrei rovinare il ricordo della prestazione. Declino gentilmente e le prometto che l’indomani come prima cosa glie lo avrei piantato di nuovo tutto e lei ridacchia, mi ringrazia e mi dice che voleva nuovamente scopare perché le era piaciuto molto

Questa ragazza mi è piaciuta molto perché è una vera forza della natura: esplosiva, giovane, vitale, entusiasmata e sempre positiva. Non è sicuro una che ti fa annoiare. Sicuramente non è molto matura o affidabile, però ho passato del tempo molto divertente con questa pazzerella. La scopata è stata diversa da come mi sarei aspettato perché è stata molto più porca e spinta di come me la sarei aspettata, cioè totalmente funny. Invece è stato un piacevolissimo mix e sono contento di averla caricata. Il sonno mi impedisce di godermela e sono certo di essermi addormentato mentre lei ancora stava parlando.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

le serate storte possono sempre capitare l'importante è recuperare e dimenticare. Anche in questi casi però la mancanza di comunicazione della thai si fa notare per me è un limite enorme, certo dipende da come si vogliono impostare le cose. Inquietante la situazione del londinese non mi sembra proprio un personaggio da monger anzi. Sempre simpatiche le situazioni con pro occasionali che non vogliono essere trattate ne da troie ne da free, decenni fa erano la regola nelle località turistiche ora sono eccezione. Anonimo "polemico"

Dott. Spina ha detto...

ma lascia stare il Londinese, in sta thai5 è andato pure bene per i suoi standard, se ti leggi thai4 ti metti le mani nei capelli.. è un caso umano, Enving se lo porta dietro per vari motivi, se vado a settembre gli ho già detto, o me o lui, io il londinese in terra thai non lo voglio proprio vedere, piuttosto rinuncio anche a Env e mi faccio la vacanza da solo!

Anonimo ha detto...

Bella matta quella del mattino!! Capitano a tutti queste disavventure e spesso la sera prima non si può neanche ipotizzare cosa succede a posteriori! io ho perso il conto della volte in cui la troia di una sera si è rivelata essere assolutamente matta e irriconoscibile in serate e circostanze diverse! Bisogna comunque saper gestire tutte le situazione e ogni tanto scendere a patti va fatto anche se non è piacevole. Ti sei poi ripreso nel corso della giornata, però non fanno mai piacere queste cose! Solidarietà!

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