mercoledì 30 dicembre 2009

IL DECATROMBO PAY, part 2 di 3

Avevo detto che oggi avrei pubblicato gli altri 5 punti del decalogo.. ma dopo averne scritti altri due non ho piu' voglia per oggi, gli altri tre (che ho bene in mente) li pubblico domani o in uno dei prossimi giorni!


GODERSI GLI AMICI SCOPOPAGANTI

Grazie a internet ho conosciuto un bel po’ di persone con lo stesso mio hobby e sono nate belle e solide amicizie, basate su un clima goliardico in quanto si parla di tutto ma il sesso è ovviamente uno degli argomenti principe e quando si condivide una cosa così piacevole le ore volano via felici disquisendo sull’argomento, raccontando belle storie, scambiandosi informazioni, senza mai annoiarsi.

E’ bello, anche solo star seduti davanti a una birra al pub ridere e scherzare, ripensando a certi momenti speciali o progettando insieme le prossime avventure.

Clima da caserma? Forse, ma ho la fortuna di aver incontrato persone in gamba e i discorsi che facciamo non sono solo banali e scontati, è un vero piacere avere a che fare con persone che sanno far lavorare la testa.

Una regoletta a cui mi piace attenermi è non fare sesso con la prostituta Favorita di un altro. Con Favorita non intendo la sua preferita, ma quella con cui ha instaurato un “rapporto speciale” dove il rapporto diventa di amicizia e di forte simpatia… Ecco, troverei un po’ disdicevole andare con una prostituta con cui un amico ha questo tipo di rapporto speciale, per una semplice questione di rispetto nei confronti dell’amico, lo vedrei come uno sgarbo.

Se per caso dovessi scoprire che un amico va con la mia Favorita del momento non m’incazzerei di certo (lei fa quello per mestiere e so benissimo che si becca decine di cazzi a sera), ma comunque lo guarderei scuotendo il capo e gli direi amareggiato: “ma con tante prostitute, proprio con lei dovevi andare?” Diverso è il discorso se si chiede “il permesso” all’interessato. Forse non sarebbe una domanda da fare… ma se l’amico fosse veramente infastidito dall’idea, basterebbe che dicesse “no”.

NON ESISTE UN PREZZO GIUSTO (MA QUANTO SEI DISPOSTO A SPENDERE)

Una prestazione sessuale sappiamo bene o male com’è e come potrebbe essere. Ma come valutarla in termini di denaro? Quanto ti devo pagare perché tu decida di accoppiarti con me? Tutto ha un prezzo: io stesso darei via il mio buco di culo peloso per la modifica cifra di 10 milioncini di euro (qualcuno per caso è interessato alla mia verginità anale? ;-) ).

Quanto vale un orgasmo? E un pompino? E se ti voglio pagare a tempo anziché a cottimo, ad esempio se ti voglio per tutta la notte, quanto vale una notte in tua compagnia?

La risposta è banale: non c’è un prezzo giusto, ma solo il prezzo che sei disposto a pagare per quel tipo di servizio. E lei dovrà offrire il suo servizio al prezzo che le consente di massimizzare il profitto, o quantomeno di ottenere un profitto che per lei sia “ragionevole”. Ci si potrebbero scrivere tesi di laurea sulla contrattazione delle transazioni sessuali a pagamento. Consentitemi una divagazione: con il termine prostituta oggi si intende colei che cede i suoi favori sessuali in cambio di denaro. E quelli che la cedono in cambio di beni materiali o addirittura di qualcosa di immateriale come “favori”? Troia, zoccola. Con questi termini dispregiativi si indicava una ragazza a cui piaceva darla in giro, con il semplice tornaconto del suo piacere sessuale, fottendosene del bigottismo sociale. Oggi con i termini “troia zoccola” si indicano anche tutte quelle donne che la danno in cambio di un tornaconto ma che non sia denaro (ma monetizzabile): che strana cosa.

Il prezzo monetario di una prestazione sessuale viene influenzato da tantissimi fattori come:

- il paese e il luogo in cui ci si trova: piu’ il costo della vita è elevato e piu’ sarà elevato, se ci si trova per strada il prezzo è x, se si è in un night il prezzo è x + y etc.

- il tipo di ragazza: piu’ è bella e in genere piu’ costa, a parità di luogo (che non c’entra niente con il livello di prestazione sessuale, che puoi capire come sarà prima ancora di aver usufruito della prestazione solamente grazie alla tua esperienza)

- il tipo di cliente che la prostituta si trova di fronte (con un solo colpo d’occhio sono in grado di scannerizzarti portafoglio e conto corrente)

- il margine di trattativa che hanno sia la prostituta che il cliente: a volte c’è la possibilità di mercanteggiare, a volte il prezzo è imposto e inderogabile, una sera la prostituta ha assoluto bisogno di soldi ed è disposta a fare sconti, in un momento il cliente è assalito dal bisogno di figa ed è disposto a fare follie monetarie pur di averla, etc

E per me qual è il prezzo giusto? Come detto, non c’è. A figogna vice mi faccio tirar pompe a 10 euro, poi mi faccio un weekend all’estero e in meno di 48 ore sul suolo di scopolandia nel primo viaggio che ho fatto ho speso piu’ di 800 euro e non rimpiango neppure un cent di tale spesa. Per me ogni soldino speso per donne è un soldino ben speso… poi è chiaro che meno spendo e piu’ me ne avanzano da spendere.. ovviamente sempre a donne! :-)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai implicitamente descritto altri due punti da decalogo.
- mai andare con la Favorita di un altro
- pagare il giusto prezzo

Rastigat

Anonimo ha detto...

Buon anno a te e a tutti gli scopopagandisti. Un nuovo anno tutto all'insegna delle nostre beneamate signorine.
Uno

Dott. Spina ha detto...

no rastigat, il primo è un sottopunto del punto 6 (quello sugli amici) e pagare il giusto prezzo è il succo del punto 7 che anzi,forse dovrei rinominarlo!

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

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