giovedì 18 febbraio 2010

PATTAYA CREPUSCOLARE by RAWMEAT

Che puzza di fritto, misto a fogna, c'è a Pattaya. Il punto più fetido in assoluto credo sia all'imbocco della Walking Street, sulla destra. Venendo dalla Beach Road sei costretto a passarci, perchè a sinistra c'è una ringhiera sul marciapiede, che ti impedisce di attraversare la strada. Sulla destra ci sono grosse griglie fognarie, parzialmente coperti di stracci, ma il lezzo che emanano è ugualmente insopportabile.

Un'altra cosa insopportabile è quel "naaa..." di tono crescente, che conclude sempre l'invito che le ragazze, con i cartelli in mano sull'uscio dei locali, ti rivolgono per farti entrare. Chissà che cosa vuol dire: ha forse la stessa funzione del "maaa" che chiude le frasi interrogative in Cinese?

Invece di gareggiare affermando di avere le troie più belle, i locali si fanno la guerra offrendoti un drink imbevibile a 130 baht, piuttosto che a 150. Come se uno che ha attraversato mezzo mondo per andare a troie possa sentirsi allettato dallo spendere 130 baht invece di 150 (1euro=circa 50 bath). Però, dimenticavo: ci sono gli ubriaconi inglesi e per loro questa differenza conta.

Meno male che ci sono anche 2.000 o 3.000 troie e, tra queste, almeno 150 di mio gradimento: 18 - 20 anni, coscia snella, carne dura, bocca calda e figa e culo stretti.

Camminare di giorno per Soi6 ti riporta ai tempi del "Putan tour" italico, quando potevi andare in auto a passo d'uomo, fermarti, scendere, palpare, scegliere e godere. Adesso non si può più: si deve rischiare la pelle in topaie puzzolenti, dove, come minimo, ti possono derubare e ricattare. Meno male che c'è la Svizzera. Ma in Soi6 è meglio: si fanno scegliere sulla strada e un minuto dopo ti succhiano già a crudo, in un locale sopra il bar che è molto più decente anche delle camere di tanti bordelli del Ticino. Molte volte non senti nemmeno il bisogno di incularle, tanto hanno la figa stretta, che senti allargarsi a poco a poco. E alla fine, dopo che te le sei già godute in tutti i modi, è normale che tu dica loro "Open your mouth".

E' nella Walking Street, però, che si assiste alla sublimazione dei contrasti.

I turisti: penso che in Italia nemmeno nel campeggio più cencioso si vedrebbe gente come gran parte di quella che popola Pattaya. Corpi ancora giovani, ma già disfatti dall'alcol e dal fumo, coperti di tatuaggi, che vagano solitari, vestiti di canottoni maleodoranti. Lo capisci che sono soprattutto Inglesi, Tedeschi, Australiani, Indiani... Ma mi chiedo: a casa propria questa gente che vita fa?

Poi ci sono gli Italiani, che si distinguono in due categorie: i giovani, che si rivolgono alle troie in Inglese stentato con accento bergamasco, e i vecchietti. I primi non riescono nemmeno lontanamente a manifestare la bullaggine di casa, perchè prevale in loro tutto l'imbarazzo del provincialismo. Eh, la lingua: capisci quanto è importante solo quando sei all'estero... I vecchietti, invece, si radunano seduti sui muretti, o sulle poche panchine che ci sono appena fuori dalla Walking Street, verso Jomtien. Di solito hanno in mano una bottiglietta di Shingha che, per risparmiare, hanno comprato al market: la pensione, si sa... Mi chiedo: se stessero a casa loro, in Italia, e andassero al Centro Terza Età, non sarebbe meglio?

Quelli, però, che fanno molto ridere sono i turisti con le fidanzate e le mogli. Sono vestiti bene, loro, perchè alla sera ci si veste bene, per uscire. Mi domando: come può un uomo normale andare a Pattaya con la propria donna? E, ancor più, come può la donna non ribellarsi e chiedere di fuggire dopo dieci minuti?

1 commento:

Anonimo ha detto...

I tombini coperti di stracci che cercano, con poco successo, di arginare puzze immonde ci sono anche a Patong, a quanto pare sono una costante in Thailandia.
Ma c'è anche un'altra cosa che identifica i ragazzi italiani ovvero che anche in un posto dove sono tutti scazzati loro comunque non rinunciano al jeans con le snickers all'ultimo grido, la camicia con le maniche lunghe arrotolate e l'orologio con il bracciale in acciaio.
Scopopagando, un consiglio: parti con poco bagaglio, magliette e bermuda trovi tutto la' a prezzi stracciatissimi.

Rastigat

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...