martedì 16 febbraio 2010

TOH, CHI SI RIVEDE: RAWMEAT!

In questi giorni sto passando ore piacevolissime nerdizzandomi davanti al pc, perchè sto leggendo di tutto e di piu' sulla thailandia, sia dal punto di vista del turismo sia dal punto di vista della gnocca, e mentre leggo già assaporo quei posti paradisiaci: già amo viaggiare di mio, figurarsi se c'è una natura rigogliosissima, sia a livello di mare e foreste, sia a livello appunto di gnocca.
Così, mentre stavo passando al setaccio la Rete, l'altro giorno sono incappato in un racconto del caro Rawmeat! Sì, proprio lui, chi se lo ricorda? Solo coloro che mi stan leggendo da taaaanto tempo, xxx72 sicuramente, considerato che come modus operandi xxx72 e Rawmeat erano l'opposto: il primo si innamorava e si impelagava in storie complicatissime con le prostitute, il secondo invece le scannava (in senso metaforico...). Io in tutto questo mi pongo a mezza via.
Così, quando ho iniziato a leggere il racconto a puntate mi sono "preoccupato" per la salute mentale di Rawmeat.. ma poi... non vi voglio rovinare la sorpresa, buona lettura (per chi si ricorda di lui son convinto che questo racconto lo troverà SPETTACOLARE!!)

Il vero sentimento di amore, almeno una volta nella vita, tutti lo provano. Ed è vero amore solo quando giunge inaspettato. Quella sera, a Pattaya, dopo alcuni giorni di incessante e alacre impegno sessuale con voraci giovinette, mi sentivo lo spirito vuoto. I pensieri si rincorrevano ancora alti, ma erano sempre venati di tristezza: quella volta, tante primavere fa, in cui ruppi il culo a una commessa della Standa e lei dopo mi tolse anche il saluto. Oppure quando, con un SMS, diedi un appuntamento in un motel a un fragile virgulto dai boccoli dorati e invece, al posto di lei, si presentò la madre, che pretese di farmi almeno un bocchino. Tutte sconfitte che, nei lustri, hanno intristito non poco il mio già umbratile animo.

Quella sera decisi che, per risollevarmi dalla mia tristezza, avrei dovuto fare qualcosa di sensazionale e soprattutto di diverso dal solito tran-tran degli ultimi giorni trascorsi a Pattaya: decisi quindi di andare a puttane.

Non uscii dal giardino dell’ hotel sulla Beach Road, come mio solito, ma preferii incamminarmi sulla parallela interna, la Second Road. Fatti pochi passi, mi si avvicinò una fanciulla splendida, dai lineamenti sottili, con profondissimi occhi verdi e un sorriso dolcissimo, che mi lanciò uno sguardo di intesa. Allora la riconobbi: era una delle “receptionists” del mio hotel, la più bella, la più gentile, la più intelligente, che io ero abituato ad ammirare nel suo splendido abito lungo dorato. Sentii la sua esile mano stringere la mia e le sue labbra, delicate come i petali di una rosa, sfiorare il mio collo. Il mio cuore aveva già cominciato a pulsare forte…

“Tomorrow I am taking a day off and I want to stay with you all time.” Intanto si era messa a camminare più velocemente, quasi a correre, tirandomi per il braccio, come se volesse fuggire, insieme a me, da luoghi a lei troppo familiari. Dopo il Moore Bar girammo a sinistra e percorremmo quasi di corsa un Soi, uguale a tutti gli altri, pieno di Inglesi, Australiani, Tedeschi, dai corpi orribilmente tatuati, dai ventri straripanti e cirrotici, che contrattavano, in una grande confusione, i prezzi dei “Long” e “Short Time” con ragazze e ladyboys vocianti. Noi eravamo diversi da tutti costoro: eravamo belli, puliti, ben vestiti e, soprattutto, felici.

Finalmente sbucammo sulla Beach Road e lei mi fece salire su un “baht taxi”, indicando all’autista di portarci all’ingresso della Walking Street. Scendemmo e, pochi metri dopo il tavolo dei poliziotti anglosassoni dallo sguardo beota, lei volle entrare in una discoteca. Era questa una vera discoteca, simile alle nostre, con i buttafuori che regolavano l’accesso e anche dentro aveva gente vestita in modo decente che, come da noi, fingeva di divertirsi, nonostante la musica assordante. "My dear" – le dissi – “at my age” io non sono più un tipo da discoteca, però, se a te piace, mi posso adattare, usando la mia lunga esperienza trascorsa. Ballammo a lungo e lei non si accorse nemmeno che quella, per me, era la seconda volta nella mia vita che entravo in una discoteca…

Quando uscimmo, il cielo era pieno di stelle e di luci. Si celebrava il Loi Krathong: salimmo su una barca e affidammo alle acque una ghirlanda di fiori con le nostre speranze.

Era ormai notte fonda quando, ospiti inattesi, giungemmo al Royal Cliff, che recava ancora i segni delle ferite inferte dalla rivolta popolare che vi si scatenò poco tempo prima, quando lì si riunirono i grandi dell’Asia. Nella suite all’ottavo piano lei non mi sembrò spaesata: del resto, pensai, lavora in un hotel lussuoso quasi quanto questo. Facemmo l’amore più volte, fino all’alba, con un ardore e una tenerezza che avevo da tempo dimenticato. Ci risvegliò il sibilo del vento che si infilava nelle trame della ringhiera del nostro terrazzo. Tornai a baciarla e a possederla e pensai che sarebbe stato bello, per me, morire in quel momento.

Eravamo sdraiati nudi, al sole, sul nostro terrazzo e io la accarezzavo con un velo di tristezza, consapevole che, di lì a poco, tutto sarebbe finito. Tra poche ore devo partire mi dicevo - e mai più rivedrò questi occhi ridenti e fuggitivi.

Fu proprio in quel momento che lei mi disse: “Me vely nice with you: before you leave, you give me big tip! Last week a falang gave me 10.000 baht, you now must give me more!

Provai un grande sollievo, nello scoprire che era una troia come le altre. Non l’avevo ancora inculata, infatti. E così lo feci, due volte. Poi le diedi 3.000 baht.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh l'amore che bella cosa e che belli quegli amorazzi che durano un'estate, pieni di passione e struggimenti, di animaleschi istinti e versamenti del cuore.

Mi fanno venire in mente una frase di Bufalino: "quando la vidi capii che per due settimane l'avrei amata per sempre".

Beato te Rawmeat che che per 60 euro hai vissuto un giorno d'amore così puro che inoltre ti ha esentato dal vile proposito di andare a puttane!

Rastigat

Anonimo ha detto...

Già, un'esperienza così è il massimo, perché per quasi tutta la durata dell'incontro il nostro ha creduto di aver accalappiato la figona thai per suoi meriti personali, perché bello, elegante, raffinato, o giù di lì - e non per i suoi soldi.
La rivelazione finale (la troia che si rileva per quello è), se possibile, è stata ancora più importante, perché lo ha liberato dalla rottura di palle dello pseudoinnamoramento: "mi dispiace, domani parto/i; magari ti scrivo/ci scriviamo; torno/a a trovarti/mi...." e cazzate del genere. Oltre, probabilmente,ad un regalino che sarebbe costato al nostro molto di più del prezzo che poi ha chiesto alla vacca....
Quante volte, dopo una notte di sesso, mi sono svegliato e - trovando un'estranea nel mio letto - ho sperato che implodesse all'istante, e invece quella voleva le coccole.....
Complimenti Rawmeat, proprio l'incontro perfetto!
AVV.

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...