IN MISSIONE SOLITARIA parte 1

E' da una vita che non andavo in germania da solo.

In solitaria ci andai per la mia prima volta in germania, sei anni fa, poi ci tornai la seconda volta il weekend successivo (ero rimasto folgorato...), ma già il terzo viaggio lo feci con il geometra, fedele compagno di avventure per i seguenti 2-3 anni, poi ho allargato il giro e con tante persone sono stato in germania.

Ho prenotato il volo a inizio agosto per fine mese, visto il prezzo, ma poi nessuno si è aggregato. In realtà uno c'era, Lurker, che ha comprato il volo e ho incontrato la settimana scorsa a Figogna Vice. Ma poi a inizio della settimana non se la sente piu' di venire, "non sono abbastanza carico per fare una tre giorni tosta e rischio di annoiarmi troppo. "Annoiarsi? Boh, credo si riferisca al fatto di rischiare di non scopare se non ci sono veline, visto che finora si è fatto solo fkk. Mah, un giorno dovrò portare Rastigat in un partytreff (magari non lo porto a Mettman..) e così avremmo un suo commento in merito.

Ci penso un attimo su, ma considerato che ho già un settembre ricco di impegni e sarebbe difficile organizzarmi per altri weekend in compagnia, decido di partire ugualmente, del resto poi il cinquantello circa del volo l’avevo già sganciato.

Operazione depistaggio: mi tocca partire con la guida della francia nel trolley, mentre per i colleghi sono a ***, tutti gli altri invece sanno del mio hobby, amiche incluse, e non c’è bisogno di mentire.

„E‘ da solo? Le va bene la Smart?“ Mah, ma la macchina non si prepara prima? Avevo noleggiato una Polo o equivalente, probabilmente avranno avuto varie utilitarie pronte, va bene, prendiamo pure questa smart..

Azz, si sono dimenticati di montarci la frizione in sto scatolotto! Ha il cambio automatico. Ci lavoro qualche minuto, ma niente, non riesco ad accenderla! Alla fine tra i vari aiuti opto per la „telefonata a casa“ e dopo che il primo non sa un cazzo, il secondo ne sa un po', il buon xxx72 da un’occhiata su internet e mi permette di mettermi finalmente in marcia: che bisognasse spingere entrambi i pedali l’avevo intuito, non immaginavo che la posizione del cambio dovesse essere in folle.

Mi metto in marcia poi per modo di dire! Tocco appena il freno e inchiodo!!! Ma che cazzo è! Porca troia! Meno male che non c’era nessuno dietro! Riprovo… tocco piano.. uguale!!! Alla fine scopro che se schiaccio il freno con il piede destro frena normale, se uso il piede sinistro tiro l’inchiodata! Boh, non ho mica capito, la pressione è la stessa, cos’è, un pedale che riconosce con che piede lo stai schiacciando??? Non importa, decido di rimanere nella mia ignoranza e userò solo il piede destro, non avendo piu‘ problemi (perderò solo un altro minutino per riuscire a capire come si sfila la chiave, ma almeno questa volta riesco a capirlo da solo!).

Sto scatolotto è cabriolet, ma, altra beffa, la giornata è piuttosto uggiosa e spioviggina. Checkin in hotel rapido e via subito al postribolo. Ho esagerato, spingendomi nel cuore della germania, fino al partytreff Buende o Bunde, sulla u c’è l’umlaut, lo chiamerò Bunde.

Le recensioni erano buone, e volevo vedere un posto nuovo, 230 km da weeze (direzione nord est) forse sono un po‘ troppi… sono uscito da casa alle 9.30 e son dentro al locale alle 17: un po‘ stanco lo sono dopo la settimana lavorativa e il viaggio sotto la pioggia e lo stress per prendere confidenza con lo scatolotto.

Il locale si presenta bene, un bell’ampio salone, jacuzzi, sauna, divani eleganti che sembrano nuovi, mentre al piano sopra ci sono le camere. Camere piuttosto spoglie ma funzionali, mentre la parte esterna è un cortile che lascia a desiderare (ma non era una giornata da stare all’aperto) e il bancone del bar è troppo piccolo, risultando sempre affollato di clienti e ragazze. Nel complesso la struttura è promossa, unica vera pecca è il cibo, ma non è una novità: il cibo lascia spesso a desiderare anche negli fkk, figurarsi in un partytreff.

Discorso ragazze.

Undici, di cui alcune non fotografate nel sito in quanto nuove.

Mi fa da Cicerone Andrea (è una rumena, non pensate male!). Mi mostra il locale e poi ci mettiamo sul divanetto a parlare (parla italiano), o meglio, lei parla e io ascolto.. mi racconta tutta la sua vita, dopo un po‘ che palle… ma le pubbliche relazioni sono importanti…

Arriva il momento della gang bang. Ogni tanto le bariste lanciano questa piacevole usanza. Lei e la sua amica si litigano il mio cazzo, che viene succhiato dall’amica mentre lei mi accarezza e mi fa succhiare un po‘ le poppe, poi quando arriva il trombo mi faccio Andrea, mentre l’amica si fa trombare da un altro.

Andrea, che è giovane, ha un viso da velina ma due coscioni poderosi, è piuttosto larga di figa, e nel trombo, sul divano, non fa numeri da circo, e la scopata risulta essere mediocre. Tra la caverna e il suo scarso impegno (si è impegnata di piu‘ nella chiacchierata che nel trombo!) è impossibile che riesca a venire.

Il tempo passa, il locale inizia ad affollarsi, i clienti saranno un 30-40. Le ragazze si siedono dove vogliono, cioè vanno loro a sedersi vicino ai clienti, tutti tedeschi (a parte due jappo arrivati in tarda serata) e tutti tranquilli, si fanno le loro chiacchiere, e poi su in camera. A volte noto che a volte sono le bariste che le dirigono verso i clienti entrati da poco e che non hanno ancora consumato, in un abile gioco di regia.

Il fatto è che da me non vengono mai, dopo la prima scopata, e inizio un po‘ a rompermi le palle.

Finalmente riesco ad attirare l’attenzione di Larissa, che viene a sedersi vicino a me. Per me è una delle tre top del locale, che avrebbero potuto lavorare senza dubbio in un fkk, non essendo veline da 10 e lode, ma andando bene per lo standard rastigat (io per veline intendo le fighe da livello di modelle, ho il sospetto che alla fine io nei voti sia piu‘ stretto di Rastigat pur, a differenza sua, scopandomi sia la top model che il roito, senza fare distinzioni quando c’è l’all inclusive!).

La magrissima ma alta Larissa, dai capelli di seta (ma che balsamo usi?) mi sa di dolcezza, e ho voglia di coccolamerla un po‘. Ma proprio in quel momento parte l’ordine dal bar „gang bang!“ e che cazzo, proprio nel momento piu‘ inopportuno! Lei sbuffa, e io idem. Va beh, mi prende per mano e almeno ce ne andiamo nei divanetti vicino alla jacuzzi, nella parte opposta della sala, andandocene a scopare per i fatti nostri! A parte le tettine, due scamorze ammuffite (ma del resto magra a livello di modella com’è, ci sarebbe da meravigliarsi se non fossero così), mi godo il suo corpo, e mi piace sentire le ossa pubiche con il cazzo, lo trovo eccitante. Comunque neppure a sto giro riesco a sborrare, nonostante non abbia nulla da appuntargli, si vede che son proprio stanco di testa, perchè nella prestazione fisica son sul pezzo e vado bene.

La terza scopata è ancora la gang bang, stavolta però anzichè in sala si fa nel lettone, dove riescono a starci, un po‘ ammassati, 5-6 coppie. Finalmente vedo il piano superiore, a cui si accede tramite una scala ripidissima, ottima per avere il culo della signorina che ti precede in faccia :-)

La signorina di cui ora mi sfugge il nome, ma se non me lo ricordo ci sarà un motivo, è piccolina di fattezze, giovane, belle tette, ottima pompa, prova di tutto per farmi venire come massaggiarmi le palle e premere su un punto tra palle e culo: sarà un trucco del mestiere che le hanno insegnato? Mah, con me comunque non funziona! Così poi quando capisce che non c’è modo di farmi venire così, mi viene sopra e mi cavalca con vigore, infine pecora ma niente, non vengo! Siam rimasti solo noi, abbandono anche qui la chiavata, tanto ero lontano anni luce.

Passa poi un sacco di tempo tra le terza e la quarta perchè il locale verso le 20.30 si è riempito e le ragazze sono sempre le solite.

L'atmosfera è quella da pub di paese, con il bancone del bar super affollato di clienti e ragazze che bevono, fumano e chiacchierano, e alcuni clienti sparsi a maccia di leopardo sui comodi divani dell'ampissimo salone. Alcuni crucchi poi sono di casa, e si perdono in birre e chiacchiere con le signorine, che si mettono pure a ballare in mezzo alla sala rendendosi così indisponibili al trombo.

A un certo punto, spazientito dal troppo relax, mi avvicino ad una delle tre top del locale, chiedendole se possiamo andare su in camere a ballare io e lei.. ma mi dice di no.. uff, che palle! A parte ballare, dopo un po‘ va su con quello a cui si era seduta vicino prima, ma che non si era mosso dal divano mentre lei ballava: si vede che lei si sentiva già "impegnata".

Insomma, c’è scarso spazio per l’iniziativa personale, l’ambiente è fin troppo rilassato, le fighette sembrano a un certo punto piu‘ interessate a scherzare tra di loro che pensare al benessere dei clienti, per altro immobili che non si capisce che cazzo contemplino, e sinceramente inizio a rompermi un po‘ i coglioni dell’andazzo, piu‘ che rilassarmi…