martedì 4 giugno 2013

RISORGIMENTO - LUNGA E DRITTA CORREVA LA STRADA by Far East

Ed eccoci all'inizio, ossia venerdì sera. 
Parto con il racconto di Far East, che ha fatto un'impresa straordinaria e insensata allo stesso tempo, che mi ha fatto molto piacere. 
Scusa Far ma su richiesta di Kiraly, a cui è piaciuto molto il locale e la sua atmosfera famigliare, ho censurato nella tua rece il nome del locale e parzialmente la località per evitare di inflazionare il locale, ma allo stesso tempo lasciando molti riferimenti, nella tua rece e nella mia che seguirà, per coloro che saranno motivati ad andarci, di trovarlo facilmente con una ricerchina in rete.  

Sono 170 i chilometri da percorrere per raggiungere, partendo da Colonia, quello sperduto insediamento umano che porta il nome di N***. 
Lascio uno degli fkk a mio parere più belli di Germania, Bernd’s, poco dopo le nove di sera e mi metto in marcia. Sono diretto a un “pauschalclub” dove il dottor Spina e il suo amico Kiraly mi attendono. 
La coppia di puttanieri doc è fresca di atterraggio in terra teutonica ma a meno di due ore dal landing sono già all’interno del bordello. Quando si dice dedizione alla causa… 
Mentre sfreccio intorno ai 200 km all’ora sulla A1 mi rendo conto che sto facendo cose che non farei nemmeno per una fica: 340 km tra andata e ritorno nel giro di cinque ore. Ma l’omaggio da rendere al principe del puttan-blog, al secolo Scopopagnado, mi rende lieve lo sforzo. 
Esco dall’autostrada che son quasi le dieci e mezza e mi addentro nelle vie di N***: le ombre della sera si sono ormai allungate fino a divenire notte. Il paese è tra i panorami più squallidi che abbia visto in tempi recenti e la zona industriale, dove sorge il localaccio, è una metafora del grigiore post industriale. 
Il pauschalclub è una piccola palazzina di un colore giallo sgargiante: parcheggio di fronte all’entrata e suono il campanello. Ad aprirmi è una ragazza cubana. 
Piano con gli entusiasmi, non immaginatevi una mulatta alta e tutta curve: quella che mi si para innanzi è una femmina sui 25 anni cicciottella e bianca come il latte. Mi parla in Tedesco e le rispondo in Spagnolo: un sorriso a trentadue denti le illumina la faccia rotonda. Mi mostra il mio armadietto e mi chiede i 60 euro che includono il classico, per questi posti, all-you-can-fuck. 
Mi spoglio e mi faccio la doccia: in cinque minuti sono al piano superiore dove subito mi imbatto nel dottor Spina. Il nostro eroe non è però mescolato al resto della clientela: se ne sta in disparte su un divanetto, insieme a una porchetta dal sedere grosso ma dotata di due tette di tutto rispetto. 
Non faccio in tempo a salutarlo che mi si piazza di fianco una rumena sui 25 anni, né bella né brutta, che senza dire una parola mi mette la mano sul cazzo. La lascio fare per un po’, mentre chiacchiero con il dottor Spina, ma poi la liquido perché non mi piaceva. Lei non fa una piega e se ne va. 
Nel giro di pochi minuti la scena si anima: il dotto Spina passa all’azione con la sua troia e la mette sotto pompa; a mia volta metto una polacca più larga che alta a succhiarmi l’uccello. Dopo cinque minuti mi ritrovo spalla a spalla con Scopopagando a scopare alla pecora le nostre due puttane. Per dovere di cronaca mi corre l’obbligo di dire che la mia si stava dedicando anche a succhiare il cazzo a un turco che le si era seduto in favore di uccello. Mentre scopo la polacca ogni tanto allungo le mani verso le tette della vacca del dottor Spina, il quale, da vero gentiluomo, finge di non vedere e passa oltre. La cosa va per le lunghe: il dottor Spina non riesce a venire e a questo punto la mia polacca passa all’azione con lui. Vista la lentezza del dottore, dopo dieci minuti, se lo porta via per mano verso una delle camere, dove peraltro si scopa a vista dal momento che non hanno porte… Il nostro uomo riemergerà solo mezz’ora dopo, con i coglioni svuotati. Nel frattempo io concludo la mia cavalcata venendo in faccia alla pulzella dalle tette e dal culo grossi che Scopopagando aveva sedotto e abbandonato. 
A un certo punto compare anche il buon Kiraly e il terzetto italico passa una mezzoretta a chiacchierare del più e del meno. Kiraly è l’understatement fatto persona: aria tranquilla, tono di voce soft e modo di fare improntato alla modestia. Basta però qualche frase per capire che è uomo di esperienza e vasta conoscenza puttanesca. Non entro in particolari, quanto ho detto può bastare. Tanto di cappello… 
Nel frattempo intorno a noi succede di tutto: gente che scopa in tutte le posizioni, troie che prendono un cazzo in bocca e uno nel culo, altre che addirittura ne prendono tre… Insomma un girone dantesco dove tutti si accoppiano con tutti. 
Mi faccio convincere a scopare una caraibica ma quando si toglie il bikini le tette le scendono al livello dell’ombelico: a quel punto il cazzo mi si ammoscia e la congedo senza troppi complimenti. E che cazzo: quando è troppo è troppo… 
Mancano dieci minuti alla una di notte quando mi ritrovo con il dottor Spina sullo stesso divanetto dove l’avevo trovato al mio ingresso in questo luogo di perdizione. Si sta dilettando con una cubana che conosce bene la nostra lingua, per probabilissime attività puttanesche svolte sul suolo italico. Anche lei è bianca ma ha un fisico di tutto rispetto: belle tette, sia pure non enormi, è un culo di marmo. E’ un po’ forte di cosce ma comunque molto tonica. 
Sono distrutto dalla stanchezza ma mi faccio convincere a montarla: sul pezzo si rivela davvero una ninfomane. Mi “costringe” a scoparla “mas forte” dappertutto prima di farmi venire con un ottimo pompino e relativo schizzo sulle tette. 
Svuotato, in tutti i sensi, prendo congedo dal dottor Spina e lo prego di salutarmi e scusarmi con Kiraly che nel frattempo sta montando in non so quale buco una delle tante troie presenti. Una rapida doccia e in cinque minuti sono in auto. 
Mentre, nella fredda notte teutonica, me ne torno verso Colonia penso alle 3 ore passate al localaccio: devo ammettere che la scopata con la cubana valeva il viaggio ma onestamente questi non sono posti per me. Io preferisco il relax degli fkk, dove te ne puoi stare tranquillo in relax, su un divano o in sauna, a guardarti la tv o in piscina, senza che le troie ti vengano a rompere i coglioni ma, al tempo stesso, con le puttane pronte a soddisfarti non appena il cazzo tira. 
Devo però anche dire di luoghi come quello di N*, almeno una volta nella vita, si deve varcare l’ingresso. Sono ambienti ai confini della realtà, dove la depravazione è resa convenzione e regola, dove si perde il senso di ciò che è ordinario. Io non ci tornerò ma sono contento di esserci stato. Anche solo per poter dire ai nipotini che non avrò mai: I have been there…

8 commenti:

Anonimo ha detto...

So che sei un uomo impegnato, Far, lo si capisce anche dal ritmo della giornata descritta, ma se arrivavi dal Bernd's, magari un par di righe anche su questo FKK non stonerebbero, non fosse che se ne legge come di un locale fuori dagli schemi e, inoltre, poco recensito, per cui la curiosità é molta.

Per il pauschal descritto, beh, da poco si capisce molto; il vero succo esce spremendo bene piccole locuzioni come "né bella né brutta", e "più larga che alta", e "porchetta dal sedere grosso", e "tette a livello dell'ombelico", e per finire, "un po' forte di cosce".

Non penso rientrerò in "coloro che saranno motivati ad andarci", con buona pace del Kiraly che può contare sul fatto che farò del mio meglio per non inflazionare il locale :)

Rastigat

Anonimo ha detto...

Questo sembrerebbe un posto per me,anche se non lo avevo preso in considerazione perchè un po' lontano dagli altri che mi interessavano,ma a giudicare dal racconto di Far e dalle foto delle ragazze,pare che ci siano delle belle tette da quelle parti.
Non so se andrò mai in questo posto,ma di sicuro non andrò al Bernd's,perchè 70€ per l'ingresso mi sembra un po' esagerato e il divano e la TV ce li ho anche a casa,nella sauna fà troppo caldo e con quei soldi,non solo potrei andare nella piscina vicino casa,ma mi basterebbero anche per andare al mare:-)

Timido

Anonimo ha detto...

Non commento quasi mai, ma in questo caso ci tenevo a ringraziare Far per le belle parole e per aver lasciato uno dei migliori FKK ed essersi macinato oltre 300 Km per raggiungerci in un localaccio.
Una persona di squisita compagnia e con una vita molto intensa, con sicuramente tante storie interessanti da raccontare.
Sul fatto di non voler divulgare il nome del locale, non deriva né dal non voler condividere né dalla paura d'inflazionarlo, ma è solo un tentativo di filtrare un certo tipo di clientela.
Il posto non è niente di che, uno scannatoio come tanti, ma c'è un clima molto familiare ed è gestito con gentilezza e simpatia.
Penso che i lettori più attenti non avranno nessuna difficoltà a capire di che locale si tratta, o se interessati a farselo dire via mail dal Dott. Spina.
Il mio è solo un tentativo di rendere la vita un po' difficile a scopiazzatori tipo gnoccatravel ed a connazionali che purtroppo non sanno comportarsi e rovinano la nostra già debole reputazione all'estero.
Saluti
Kiraly

Anonimo ha detto...

caro rastigat, che dire? ha perfettamente ragione!
ovvierò alla mancanza nel fine settimana: scriverò un ampio report su bernd's, definito la madre degli fkk.

un carissimo saluto,

far

Anonimo ha detto...

caro kiraly,
ti ringrazio delle belle parole e ne approfitto per scusarmi con te per essermene andato senza aspettarti per l'ultimo saluto.
a mia parziale discolpa devo dire che ero stanco morto e che la tua chiavata era ben lungi dell'avvicinarsi alla fine...
spero comunque di poterti rivedere presto per fare davvero una bella chiacchierata.
mi sa che il dottor spina dovrà organizzare un'altra cena...

un caro saluto,
far

axlrov ha detto...

Non ti preoccupare per l'inflazione del locale guarda qui

http://www.net1news.org/cronaca/abuso-sessuale/prostituzione-vietare-meglio-che-regolarizzare-ecco-perch%C3%A9.html

Anonimo ha detto...

Ciao Far,
Non c'era assolutamente bisogno di scusarsi, ho capito benissimo la situazione ed ho apprezzato molto quello che hai fatto per raggiungerci.
Anch'io ho le mie colpe, mi sono dedicato più alle ragazze che alla compagnia ma era la prima serata e sono certo che mi comprenderai.
Spero anch'io di rivederti presto e confido come sempre nelle ottime capacità organizzative del Dott. Spina.

Saluti
Kiraly

Anonimo ha detto...

FarEast,
posto di merda, però la tua espressione "si stava dedicando anche a succhiare il cazzo a un turco che le si era seduto in favore di uccello" è tra le più icastiche di tutta la letteratura italiana.

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