giovedì 16 maggio 2019

LA THAI DI ENVING - by Enving - parte 10



Ebbene sì, purtroppo è arrivato giovedì e sono iniziate le mie ultime 24 ore nel sacro suolo Thailandese. L’aereo per bangkok partirà alle 15 del giorno successivo e l’autista passerà a prenderci all’incirca per mezzogiorno, autista che per altro dobbiamo ancora andare a prenotare. In effetti è abbastanza tardi, io ho parecchia fame, e il Londinese non si vede ancora, il che è strano visto che è un estremamente mattutino. Vado a bussare alla sua porta e ci mette due ore ad aprirmi e lo trovo oltretutto in uno stato comatoso. Si riprende in fretta e mi racconta la serata mentre andiamo a pranzare nello stesso ristorante del primo giorno, quello sotto il nostro hotel. 
In pratica mi dice che avrebbe voluto invitare PN da lui in hotel per scoparla, ma lei guidava la macchina e doveva portare a casa le amiche, tra cui KJ. Quindi lui, messo alle strette dall’imperativo categorico “devo andare” di lei, è salito in macchina e, totalmente a sorpresa, è stato quindi portato…..a sud di Phuket! Pazzesco! Mi rivela che durante il tragitto KJ scoppia a piangere due volte, e le amiche cercano di consolarla. Pare proprio che quella ragazza fosse davvero presa malissimo di me, il che mi dovrebbe far sentire ancora di più una merda. In realtà è passato qualche giorno, con la coscienza adesso mi sento abbastanza pulito e penso se ne farà presto una ragione. È chiaro, mi spiace per lei, ma indietro non si torna e più che scusarmi non sapevo cosa fare. Tornando al Londinese, fa una delle sue pirlate : non avendo messo in preventivo di andare a scopare in trasferta, non ha preservativi con sé e se ne accorgono quando sono in camera a Sud di Phuket, nella room dove vive PN, in mezzo al nulla totale. Ma Londinese, ma che cazzo mi combini? Ma queste sono le cazzo di regole base del sex-traveller! Bisogna essere pronti in ogni evenienza! Va beh…riesce comunque a salvare parzialmente la cosa facendosi pare un pompino, ma se ricordo bene ci mette troppo a sborrare e lei si stufa prima. Il mattino dopo lei lo sveglia prestissimo, tipo dopo 2 ore di sonno soltanto, e lo manda a comprare i preservativi; lui va e torna, ma la deve scopare di fretta perché lei deve andare a lavoro e prima deve oltretutto riaccompagnare lui a Patong! Sarà contenta PN di dover fare la strada indietro di nuovo e perdere così un’altra ora abbondante! Va beh, non indago oltre perché francamente non sono cazzi miei, ma spero che lo abbia fatto volentieri perché so che quel distratto del Londinese ci teneva davvero a scoparla ancora! Il Londinese mi fa sorridere un sacco quando riesce a scopare una gratis o comunque a un flat rate! 
Lo vedi proprio che è lì che gongola, tutto gaudente! Non è una questione economica, il Londinese non è un pezzente. Ha un ottimo lavoro che gli garantisce un buon reddito e anche di famiglia non è certo messo male! Semplicemente è una sfida con se stesso perché mi ha fatto percepire in qualche occasione di come sia un attimo contrariato all’idea di dover pagare una donna per scoparsela. Gli ho detto centinaia di volte che non è questione di “dover”, ma è questione di “voler”. Avessimo tempo e voglia di star dietro alle tipe, sicuramente riuscirebbe ad uscire tanta roba gratis, ma siamo in vacanza e a me non va minimamente di perdere tempo a corteggiare. Non ho sbatti e non lo faccio neanche in Italia, pare mai che debba farlo in vacanza? In Thailandia? Ma non scherziamo! Londinese apri sto portafoglio e non fare il pezzente, che il grano ce l’hai! Tra queste e altre chiacchiere scorre via il pranzo e ci teniamo anche in contatto con i liguri che, come da programma, nonostante lo spiacevolissimo accadimento occorso, hanno intenzione di salire pre-cena.
I nostri piani di stare in giro nel pomeriggio vengono inesorabilmente rovinati da un fastidiosissimo temporale, molto violento, che scoppia a inizio pomeriggio. L’acqua cade davvero a secchiate e siamo costretti a riparare nelle stanze. Ne approfittiamo per dormire un po’ prima dell’ultima folle notte che ci aspetta e io faccio un giro di messaggi a tutti i contatti che ho racimolato per valutare la situazione. Le mie options per la serata sono diverse : Nana, Yammy, eventualmente Chaliza, pescare uno dei miei contatti social o rischiare di pescarne una random in giro. Qua entra in gioco la mia solita fissa di non voler rischiare la missilata dell’ultima notte e quindi, procedendo per scarti, nella mia rosa rimangono Yammy e Nana. Le sento entrambe. Nana è ancora a Phuket town; vorrebbe tornare ma la pioggia batte fortissimo e non sa se rischiare una partenza o rimandarla al giorno dopo, tanto in città ha gli appoggi per fermarsi a dormire. Yammy è nella sua stanza che dormicchia, andrà a lavoro a mezzanotte e staccherà alle 3.15. I liguri si maledicono per non essere partiti prima, e ora sono in difficoltà a dover usare i motorini con sta cazzo di pioggia battente. 
Mi addormento secco e mi sveglio alle 18.30. la pioggia non solo non ha smesso di scendere, ma è aumentata! Inizio a farmi paranoie per la serata. Guardo la strada sotto e non si vede anima viva. C’è anche vento e tutto sembra chiuso e temporaneamente sbarrato. Prendo il cellulare e vedo che Nana ha ufficialmente rinunciato al ritorno, tornerà poi la mattina seguente. Non c’è più molto da valutare, prendo Yammy e sono ben contento della mia scelta, anche per parzialmente obbligata dalla situazione se uno non si sente il rischio. La contatto e glielo faccio presente, mi dice ok e mi consiglia di evitarmi il barfine : se ho voglia di aspettarla lei alle 3.15 finisce e ce ne possiamo andare insieme. Mi pare orario e compromesso accettabile : farò serata con liguri ( se vengono) e Londinese e, a fine serata andò a recuperare Yammy. Ho solo il problemi dei soldi : ho finito i baht e ho solo euro, ancora ben 300, mi bastano e mi avanzano assolutamente, ma devo cambiarli. Piove fortissimo e voglio farlo prima che chiudano gli exchange. Non ho scelta, mi devo avventurare nella pioggia a cercare un exchange e anche prenotare un taxi. Londinese non se la sente e vuole stare in stanza. Io sono già vestito. Allora mi viene la genialata : mi svesto, mi metto il costume, le infradito, prendo un sacchetto di nylon e gli butto dentro 100 euo e mi avventuro così nella pioggia che però sembra rallentare, trovo un exchange, cambio i 100, trovo un baracchino dei taxi e mi accordo per 800 baht alle 12 del giorno dopo nella hall del nostro hotel. Torno in hotel e mi faccio una doccia. 
Sono quasi le 9 e i liguri stanno partendo solo ora visto che la pioggia ha rallentato. Mi faccio la doccia e mi preparo per la serata. Usciamo dopo mezz’ora e andiamo al ristorante, il fidato Song Pe Nong, da dove mandiamo la posizione ai Liguri, che tanto hanno la connessione dati sui cellulari. Il ristorante alle 22 ci fa pressione per ordinare perché alle 22.30 chiude la cucina, ma son tutte cazzate perché i liguri arriveranno alle 22.45 e la cucina sarà ben felice di servire quattro tori affamati. Nel frattempo io e il Londinese ci eravamo scolasti una quantità folle e imprecisata di birra, tanto dovevamo aspettare, vuoi non bere? Mangiamo tantissimo e finiamo che è mezzanotte passata. Caffettino nel grosso centro commerciale Jungceylon e siamo pronti per la Bangla. In realtà non è che siamo tutti pronti perché uno dei liguri versa in complicate condizioni fisiche. Non voglio compromettere la sua privacy per la troppo qualificante narrazione di cose è accaduto, ma diciamo solo che ha problemi fisici che non gli permettono una tranquilla deambulazione. A cena i temi più dibattuti erano stati appunto quello, e il clamoroso (e a questo punto probabile) fraintendimento notturno con il ladyboy da parte del Londinese, ma guai a citarlo! Andiamo a berci una birra nel complesso del Tiger, ma dopo pochi minuti il ligure infortunato accusa davvero troppo dolore e deve andarsene perché non resiste. Gli propongo di andare nell’hotel prenotato a Patong per lui e che gli mando io una troia in stanza per qualche pompino e un po’ di take care nel caso non riesca a scopare, tanto ho almeno una decina di contatti pronto a fare il take away e potevano fare al caso suo. Rifiuta e dice addirittura che prenderà lo scooter e tornerà a Sud di Phuket, dove loro sono di base, perché si sente davvero male. Effettivamente la sua faccia è tutto in programma e si vede che non è in forma! Ligure, se mi stai leggendo sappi che non sei caduto invano, qualcuno ti vendicherà e scoperà anche per te!
Rimaniamo in tre e, non sapendo dove andare a bere propongo tatticamente il bar dove lavora Yammy. Duplice intento il mio : in primis la controllo che non stia bevendo troppo e che non si presenti ubriaca alla mia ultime notte thai. Mi ricordo in che condizioni era la prima sera e non voglio correre nessun rischio del cazzo. In secundis andiamo a fare lì almeno 3 consumazioni totali e lei sarà contenta di portare qualche soldo al bar e di mettersene anche qualcuno in tasca; farà bella figura con la titolare e sarà propensa a offrire ottima prestazione in stanza. Passiamo lì e in effetti è proprio contenta di vedermi. Mi fa mille feste e quando ordino il mio solito coca e jack va personalmente a farlo, portandomi una bomba di cocktail! Quasi trasparente, penso ci abbia versato dentro mezza bottiglia di jack! Grazie Yammy, ti ricompenserò con tanto tanto cazzo! 
Yammy è molto bella anche stasera : ha un vestitino inguinale blu elettrico, con delle scarpe nere di vernice con tacco vertiginoso. Ovviamente le offro da bere, e così fa anche il ligure con la mamasan. Il ligure è un marpione, le corteggia tutte. Il londinese non trova niente che faccia al caso suo e si fa fare un cocktail imbevibile con una percentuale di alcool che anche un buon bevitore come me ritiene al un attimo sfidante. Il ligure intanto è già con le mani nel reggiseno della mamasan, sulla quarantina e non certo magra, ma con tette enormi! Interroghiamo il ligure sulle sue intenzioni e ci risponde “ovviamente non la carico, ma vuoi non mettere 10 minuti mani e faccia in questo ben di dio?” impossibile dargli torto. Passa una simpatica mezz’ora dove beviamo, giochiamo e ridiamo e tra me e Yammy le cose van proprio bene. c’è sintonia e c’è voglia di andare via insieme. I baci sono pubblici, caldi. continui, con mezzo metro di lingua e lei mi cerca molto spesso. Le cose si fan calde perché mi massaggia il cazzo sotto il tavolino e mi accompagna con una mano sotto il suo vestito, proprio sulla figa. Massaggio un po’, poi il ligure ci becca e scoppiamo tutti a ridere. 
Abbandoniamo poi il bar e ci dirigiamo al Tiger. Non facciamo tempo a entrare che il ligure, sempre grande protagonista, acchiappa una che poteva essere sua figlia. Si e no 20 anni, bassettina, un po’ chubby ma tette grosse e un bel sorriso dolce. Il ligure parte per la tangente e dopo pochi minuti capiamo di averlo perso visto che se la sta già praticamente spogliando a bordo pista! Ciao ligure, tanti saluti e, se non accade nulla di strano ci becchiamo il prossimo anno, sempre a sud di Phuket. 
Io e il Londinese facciamo una vasca dentro il tiger, ma non c’è molta roba. A sorpresa davanti alla console ad un tavolo becchiamo la Signora. Cazzo ci fai qua? Il suo lavoro alla fine dista a metà strada tra patong e Sud di Phuket, è sensato sia qua a far serata! Vedo subito che, con mia sorpresa, è parecchio ubriaca e si vede da come si muove molesta e da come ha modo di fare molto più invadente. Insiste con il volerci fare bere a tutti i costi al suo tavolo e, presi per sfinimento, accettiamo. Lei si fa un’idea sbagliata e inizia ad essere pressante nei miei confronti. Vuole andare in camera dice gratis, dice subito, dice cose che non capisco, ma straparla. Mi smarco al volo dalla cosa perché può andare bene se siamo in una smorta serata a sud di phuket, ma non mi carico certo una over50 ubriaca l’ultima notte in Thailandia, non scherziamo!
Salutiamo e stiamo per andare quando il londinese inizia una querelle con una ragazza molto alta del tavolo a fianco. L’abbiamo vista ogni sera, sempre in quella zona, sempre alla caccia di clienti. Dopo pochi scambi di battute, dal nulla, spara possibilità solo di short time a 2500 baht. Il londinese è attratto da lei, ma questa è chiaramente il peggior esempio di gold-digger. Lascia stare Londinese, dai retta a un pirla, con questa esce una chiavata di merda, vuole solo i soldi. Nel frattempo la signora si attacca come una cozza a uno scoglio e devo usare la platealità per togliermela da dosso. Becchiamo due tizie carine che ci fanno avance, ma nel giro di pochi secondi si qualificano come pr dell’Hollywood e ci vogliono vendere qualche pacchetto VIP. Ce ne andiamo all’Illuzion, voglio dare ancora un saluto al tempio della musica. Altra serata spettacolare, prendiamo da bere, balliamo, diamo grande spettacolo. Siamo palesemente in forma, anche a causa della dormita rigenerante del pomeriggio e vogliamo goderci l’ultima notte. Io in particolare mi sento in mega condizione, come quando ti riesce tutto quello che vuoi fare. Mi sento onnipotente e voglio mettere alla prova me stesso, tanto so che la serata andrà bene. E infatti, come da pronostico, mi riesce tutto. 
Vedo una superfiga, mi avvicino con spavalderia e sicurezza e le cingo il fianco, si gira mi sorride e ci mettiamo a ballare. Mi porta al suo tavolo e ci offrono da bere. Sono cinque ragazze, tutte molto belle, ma si vede lontano kilometri che sono delle super pro. Stiamo lì qualche minuto, allungo le mani e non dice nulla, anzi dopo un po’ mi stacca un breve limone, che ricambio. Ci fermiamo ancora un paio di canzoni poi con la scusa di “vado a salutare un amico, ci vediamo dopo” me ne vado e tiro con me il Londinese. Lei capisce la cazzata al volo ma sorride, non se l’è presa; ripeto le operazioni con una turista australiana in pista. Va come prima, ma senza cocktail e limone, balliamo solo e ravano il culo. Poi arrivano le amiche a riprenderla e se ne vanno. Conosco lì dei simpatici baresi appena arrivati e scambiamo qualche chiacchiera. Balliamo come dei matti e le tipe si scatenano con noi, potrei andare avanti all’infinito, mi sto proprio divertendo! Thailandia, io ti amo, cazzo! 
Guardo l’ora e si sono fatte le 3 passate, devo andare a recuperare Yammy. Guardo il Londinese con aria dubbiosa e non capisco perché non abbia tirato ancora su qualcosa. Gli chiedo e mi dice che va a casa che è stanco. Ma porca di quella ******* Londinese : vai a casa da solo l’ultima notte? Io rosicherei da matti, lui pare non curarsene. Non spetta a me giudicarlo, ognuno è libero di fare quello che vuole. Appunto, infatti vado a prendere la mia Yammy!
 Nel tragitto verso il suo bar vengono fermato da, senza scherzare, 20 ragazze in cerca di uno degli ultimi treni della serata. Arrivo al bar ma lei ancora lì operativa che stan per chiudere, sono in ritardo e dovrò aspettare qualche minuto. Per farsi perdonare mi chiede 100 baht e mi porta ben 6 shottini di tequila! Dice che devo berne uno con la sua amica, uno con la mamasan, e l’ultimo con lei. Accetto, tanto sono in bolla stasera e non mi tira giù niente. In 3 minuto mi secco le mie tequila bevute rispettivamente con le 3 ragazze. Poi prendo yammy e ci incamminiamo verso l’hotel. Stasera è molto più sobria e composta e non vedo l’ora di averla nuda davanti a me. Vuole mangiare e ci fermiamo al volo a fare un take away sotto l’hotel, pollo con riso, tutto sommato una scelta conservativa. Saliamo in stanza ma non riusciamo ad arrivare interi alla doccia : appena appena la porta della stanza mi trascina sul letto e iniziamo a far porcherie prima di lavarci e con la porta della stanza spalancata! La cosa va avanti per 10 minuti buoni, dove lei mi succhia il cazzo, con me totalmente vestito e solo l’uccello che esce dalla cerniera. Approfittando di una sua pausa per bere un po’ di acqua vado a chiudere la porta. Il gioco prosegue sotto la doccia e trovo la forza mentale di non infilarmela a crudo, nonostante fossi arrapato come non so cosa; appena andiamo sul letto partono le peggio porcate e ne esce un 69 da manuale dove per lunghi minuti facciamo porcherie reciproche. 
Di solito non è mio costume leccare la figa a delle puttane thailandesi ma, quando proprio la situazione richiede e non ne posso fare a meno, cedo alla tentazione e lecco che è un piacere. A me piace molto leccare la figa ma, in diverse situazioni in questo contesto, mi esimo senza problemi visto e considerato il tipo di compagnia. Qua non riuscivo proprio a dire di no a quella patatina davvero invitante e, avendola fatta arrapare davvero tanto con questa cosa, ne esce una scopata epica. 
È l’ultima notte, è il momento di dare tutto quello che ho ancora dopo 14 giorni passati tutti così. Faccio appello alle energie residue e ci do con tutta la forza che mi rimane in corpo. Lei è un lago e sudiamo insieme abbracciati. Cambiamo tante posizioni, ma le nostre lingue sono sempre attaccate senza mai un secondo di pausa. Mentre la prendo da dietro le infilo anche tutto il pollice nel culo e le do il ritmo così! È una sensazione splendida. Io sono dietro di lei, in ginocchio ma con la schiena curva su di lei, lei è in una specie di pecorina un po’ sdraiata; io sono immobile ed è lei a muoversi avanti e indietro con io che le do il ritmo soltanto con il pollice nel culo….che spettacolo! Andiamo avanti un bel po’, la sudata è pazzesca e quando devo sborrare mi scappuccio, la inginocchio e lei comincia a leccarmi e succhiarmi tutte le palle. A breve capitolo con una colossale sborrata sulla faccia e in bocca. Ride e va a lavarsi la faccia, ma poi facciamo di nuovo la doccia insieme perché siamo troppo sudati. 
Finito ciò lei si mette a mangiare al tavolo e io la guardo dal letto. È proprio bella, è molto particolare e non ha né lineamenti né carnagione thai. È proprio diversa da tutte le altre; a livello estetico è una delle thai meno thai che io mi sia mai scopato. Eppure ha un classicissimo nome thailandese, ma proprio uno dei più classici, una specie di “Antonio Esposito” per un napoletano. Mi invita nuovamente a unirmi a lei per mangiare, come già aveva fatto qualche sera prima. Declino senza neanche pensarci, non riuscirei a mangiare quella roba a quell’ora. Mentre mangia e ridiamo faccio un video sul telefono, una sorta di pseudo-ricordo in cui sparo qualche cazzata e inquadro anche lei che, sullo sfondo, mangia e ride. Dopo aver finito va a lavarsi i denti e mi raggiunge a letto; parliamo ancora un po’, ma non troppo che si è fatto abbastanza tardi e l’indomani la sveglia suona abbastanza presto per via del taxi prenotato per le 12. 
È simpatica questa Yammy, pare una brava ragazza e colgo in lei molta spontaneità nel suo atteggiamento. Mi darà successivamente da pensare molto anche in base a quello che scoprirò qualche giorno dopo, appena tornato in Italia. Ci addormentiamo abbracciati, nudi, messi a cucchiaio e mi sento molto bene; cado presto in un sonno molto profondo, ma sento la presenza al mio fianco di un morbidissimo corpo thailandese, morbido e vellutato. 
Alle 10.30 suona la mia sveglia e la stacco immediatamente come mio solito. È una triste e grigia mattina. Mi sento molto stanco e dormire ancora molto volentieri, ma so che è tempo di fare l’ultima scopata prima di raccogliere le mie cose e congedarmi dall’hotel. La sveglio con qualche carezza e qualche bacio, senza nessuna fatica mi da cenno di esserci. Anzi noto che si sveglia molto in fretta e tempo qualche minuto è già pronta, rispondendo con decisione alle mie carezze e ai miei sfregamenti. Senza rendermene contro ci troviamo a limonare, con le mie mani affondate nella sua figa e sulle sue tette. La voglia di scoparla è ancora tanta e, senza quasi rendermene conto la sto per infilzare a crudo. Mentre prendo un preservativo nel comodino lei si infila sotto le lenzuola e, di sua spontanea iniziativa inizia un pompino davvero ottimo. Lento, profondo, umido, ritmato, insomma mi piace molto. Usa sapientemente la mano per massaggiarmi le palle e imposta un ottimo ritmo cadenzato che è un ottimo modo per svegliarmi totalmente. In quel momento realizzo che per una sveglia di questo tipo ogni giorno, sarei disposto a pagare bene e scendere a compromessi su molte altre cose. Passato qualche minuto iniziamo a scopare ed è l’ultima scopata thailandese, quella dell’addio, quello in cui è il momento di dare tutto e fare appello alle ultime, residue, strenue energie restanti. Ci do al meglio delle mie possibilità per buoni 20 minuti ma mi sento fisicamente molto stanco. Scopare è davvero bello, ma se vuoi farlo bene servono davvero energie e forze, c’è poco da fare. Me la godo davvero, me la vivo come un piacere e non come un dovere e, visto anche il tempo tiranno, faccio appello a tutta la mia concentrazione e voglia e riesco a sborrare, optando per la sua pancia/tette con lei sdraiata sul letto a pancia in su e io in piedi a bordo letto con le sue gambe alzate, piegate, e poggiate sulle mie spalle!
Guardo l’orologio e sono già le 11.30. Mentre lei va a lavarsi e truccarsi io faccio la valigia alla benemeglio, mettendo tutto dentro in maniera abbastanza ordinata. Guardo il cellulare e vedo molti messaggi di Nana, arrivati scaglionati nel corso della notte. Mi dice che arriva a Patong in tarda mattinata e che vuole passare a salutarmi prima della mia partenza. Le scrivo che se viene alle 12 nella hall del nostro hotel la saluto volentieri. Intanto Yammy esce dal bagno ed è perfettissima, come la sera prima quando l’ho caricata. Le faccio trovare i soliti 2000 baht sotto la borsetta e poi mi dà una mano a chiudere tutta la roba e ci salutiamo prima di scendere con un lungo abbracciato e una profonda e lenta limonata. Scende con l’ascensore e prende il documento, prima di prendere un mototaxi per la sua stanza.
 Io busso al Londinese che è già pronto e scendiamo insieme nella hall per fare il check out e restituire le chiavi. Fatto ciò mi giro e vedo Nana seduta sui grossi divani della hall. La saluto e la prima cosa che mi dice è “la ragazza con il vestito blu, quella appena scesa, era sicuramente in stanza con te questa notte!”, la guardo con un po’ di stupore e faccio un cenno con la testa come per assentire. Lei ride e mi dice che conosce un po’ i miei gusti in fatto di donne, e che comunque era una buona scelta perché era molto bella. Rido e le dico più o meno seriamente che è la sua sostituta perché avrei voluto lei, alla fine sta cosa non è poi neanche tanto vera perché sarei stato molto in difficoltà a dover scegliere ma ci ha pensato lei a togliermi le castagne dal fuoco, e poi è andato tutto a meraviglia. 
Il taxista è stranamente qualche minuto in ritardo e mi lascia il tempo di coccolarmi e parlare un po’ con Nana, semisdraiati tra i cuscinoni dei grossi divani della hall. Londinese resta in disparte a trafficare con il telefono e stiamo così fino quando non spunta il taxista. Ci abbracciamo e ci baciamo sulle guance, con la promessa che ci vedremo ancora se io tornerò in Thailandia e lei sarà ancora lì. Carico il mio grosso trolley sul taxi e mi siedo dietro, lato passeggero. Londinese dietro il taxista che parte spedito verso l’aeroporto. Il viaggio scorre piacevolmente con profuse chiacchiere con il Londinese riguardo la vacanza e tiriamo due somme finali. 
Ci diciamo entrambi a nostro modo soddisfatti di come è andata, salvo analizzare criticamente gli accadimenti e ammettere cosa avremmo voluto migliorare nella prossima uscita in zona. È il momento della massima onestà, innanzitutto intellettuale. Il taxista ci chiede se si può fermare un attimo a casa che deve lasciare una busta urgente a suo fratello. Non vive lontano da lì, permesso accordato. Ci infiliamo in una tristissima via che conduce a una serie di baracche. Scende ed entra in una salvo tornare pochi minuti dopo. Non posso credere che davvero viva in un posto così. Mio nonno ha alcune galline che alleva per sfizio e per le uova. Queste galline vivono in un pollaio che mio nonno ha costruito in mattoni e amianto. Quel pollaio è decisamente più accogliente e messo meglio della topaia dove vive questo taxista. Avrà circa la mia età e non penso pesi 50kg. Ci spiega che vive lì a causa dello tsunami del 2004 che ha distrutto la casa della sua famiglia e dove sono morti i suoi genitori e 3 tra fratelli e sorelle. Ci mostra alcune foto sul cellulare (scattate con la fotocamera ad una foto) nel quale si vede un giovanissimo taxista in piedi tra quelle che sembrano macerie galleggianti. Dietro si vede distruzione e tutto sottosopra. Mentre ci racconta questa triste storia finiamo nel traffico stradale a causa di continui lavori in corso. Siamo forse un po’ in ritardo e il taxista zigzaga nel traffico per guadagnare qualche minuto, riuscendo a portarci in tempo a prendere l’aereo. Mossi a compassione per la sua triste storia, gli lasciamo abbondantissima mancia, sicuramente molto di più di quello che lui si è messo in tasca per questo viaggio da un’ora e mezza. Inizialmente rifiuta, ma dopo nostro insistere li prende, visibilmente commosso. Non so se ci ha raccontato una storia vera o un mare di cazzate ma poco importa. Io e in Londinese finiremo la vacanza con una decina di euro in meno a testa in tasca, ma forse abbiamo cambiato la giornata di un povero Cristo che se lo meritava, a noi non cambia proprio niente. Oltretutto la mancia corrisponde agli ultimi baht che mi sono rimasti in tasca, decurtati di 300 che mi tengo per mangiare poi qualcosa all’aeroporto internazionale di Bangkok. 
Il volo parte puntuale e ci ritroviamo alle 17 al Suvarnabhumi, in attesa dei voli intercontinentali. Io alle 20 mi imbarcherò per Malpensa, via Abu Dhabi con Etihad, mentre il Londinese si imbarcherà alle 20.30 per Londra, via Manama, capitale del Bahrein. Prima di imbarcarci mangiamo qualcosa in un anonimo ristorante e, dopo i saluti di rito e una stretta di mano, ci diamo appuntamento per Natale in Italia, dove scenderà per passarlo con la sua famiglia. Una volta che sono solo, seduto sull’aereo, mi soffermo a pensare intensamente alle mie mille emozioni e sentimenti che ho in testa e traggo qualche conclusione prima di iniziare a scrivere questo lunghissimo post. 
Ho quasi 15 ore di tempo ma, conscio che non saranno sufficienti, so che lo finirò poi in Italia, e così è andata. Mi scuso se c’è qualche errore qua e là, ma non ho revisionato con calma tutto lo scritto a causa della lunghezza e, avendo scritto l’ultima parte a circa un mese di distanza, ci può essere qualche piccola incongruenza qua e là, ma tutta la storia è davvero molto fedele e a causa della marea di note che ho preso sul telefono. Il tutto mi aiuterà a ricordare leggendolo tra qualche anno, anche grazie alle moltissime foto che ho privatamente allegato a questo lungo post.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

"...È simpatica questa Yammy, pare una brava ragazza e colgo in lei molta spontaneità nel suo atteggiamento. Mi darà successivamente da pensare molto anche in base a quello che scoprirò qualche giorno dopo, appena tornato in Italia".
Inutile dire quanto Gallagher sia curioso di leggere il seguito...

Anonimo ha detto...

Attendevo con ansia l'epilogo di questa cronaca! Mi complimento ancora con lo scrittore enving nperché non è facile tenere incollato allo schermo un lettore occasionale come te su una narrazione così lunga! Mi ha molto divertito e forse dato anche qualche spunto di riflessione. Il Londinese mi pare davvero essere un personaggio quantomeno Fantozziano, ma pare a lui vada bene così. Avrei mille domande e curiosità su questo viaggio denso, magari un giorno ci sarà occasione di approfondire. Complimenti.

Il Generale

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