martedì 14 maggio 2019

LA THAI DI ENVING - by Enving - parte 9

Il pomeriggio post discussione ladyboy lo trascorriamo praticamente come il precedente, ovvero spiaggia misto biliardo con baretti. Il londinese vuole andare a farsi fare un oil massage, ma io declino senza pensarci due volte vista la pessima esperienza occorsami a Sud di Phuket pochi giorni prima. Mentre lui è sotto trattamento, io ne approfitto per ancora un po’ di shopping e qualche vasca esplorativa in qualche via di Patong meno battuta. Scopro così posti nuovi e nuove possibilità, perché alla fine ci concentriamo sempre sulla zona della Bangla ma, esattamente come vale anche per Pattaya, c’è molto di più! 
Nel frattempo io sono rimasto in costante contatto con i liguri, poiché eravamo già d’accordo da diverso tempo che avremmo trascorso insieme l’ultima serata a Patong. Sfiga però vuole che a uno dei due è occorso un avvenimento molto poco piacevole e rischia di saltare tutto per la serata successiva. Noi gli avevamo precedentemente prenotato un hotel (il nostro era full) nella nostra stessa via e sarebbero dovuti arrivare nel pomeriggio successivo. 
Prima di cena passiamo a cambiarci e rilassarci nelle stanze e ne approfitto per Tinderare un po’. C’è una in particolare, tale Chaliza, che mi attizza molto e ha cattura la mia attenzione e le mie fantasie. Iniziamo a sentirci su whatsapp e ci mettiamo d’accordo in linea di massima per una possibile serata insieme. Mi manda un video e qualche foto e gradisco molto quello che mi arriva. Mi sottolinea che ovviamente andrà eventualmente pagata in caso di boom boom, ma questo non aggiunge nulla di nuovo a quello che già sapevo. 
A cena andiamo nuovamente allo street food e scopro che ho fatto bene a prendere questi accordi di massima con Chaliza, poiché Londinese non sarà con me stasera : si era sempre sentito quotidianamente con PN e si erano messi d’accordo per vedersi quella sera. In realtà la cosa era un po’ diversa. PN e altre due amiche sarebbero venute a Patong facendo andata e ritorno in serata da Sud di Phuket (mezz’ora di auto circa) perché venivano a trovare un’amica che aveva un bar a Patong. Il Londinese aveva colto la palla al balzo per autoinvitarsi, ed era stato accettato di buon grado, a patto che in pubblico mantenesse atteggiamento neutro. Scopro anche che sarebbe venuta KJ, e questo mi crea qualche malumore perché se possibile vorrei non incontrarla. Vuoi che con tutta la gente di Patong io debba per forza incontrare lei? Mangiamo come due animali e beviamo anche il giusto, come al solito in questa vacanza spendiamo circa 350 baht a pasto, salvo qualche eccezione. Memori dell’odore di fritto che impregna i nostri vestiti allo street food, passiamo in hotel a cambiarci e prepararci per la serata. 
Scrivo a Chaliza e le do appuntamento per l’1 al white room. Scelgo un posto che so per certo avere il wifi, così nel caso qualcosa dovesse andare storto, posso contattarla subito. Il Londinese si congeda intorno alle 23.30 e gli chiedo di tenermi gentilmente informato sui loro spostamenti, onde evitare di incontrare KJ in situazione per me scomode. Visto che ho più di un’ora per ingannare l’attesa, passo a trovare Yammy al suo baretto di soi dragon. Prima di riuscire a raggiungerla vengo letteralmente sequestrato da diversi gruppi di lady-bar e a stento riesco a raggiungere quello in cui lavora lei. È felice di vedermi, mi va un po’ di feste e ci mettiamo in un angolo a giochicchiare. Prendo da bere, le pago una consumazione a lei e ce ne stiamo una mezz’oretta a ravanare tranquilli. Mi chiede se passiamo la notte insieme di nuovo ma le dico di no, che sono stanco e che andrò a dormire presto che domani voglio svegliarmi presto per andare in spiaggia. È una balla, e lei lo sa meglio di me, ma non oppone questioni. È proprio carina anche stasera e mi piacerebbe riscoparmela, ma sono incuriosito anche tanto da Chaliza. Ci salutiamo con un limone profondo e due mani sul culo. 
Intanto pesco il wifi del Monsoon, un bar in cui eravamo stati lo scorso anno e vedo che il Londinese mi ha scritto che sono andati….al white room! Ma che cazzo di sfiga, con tutta la bangla proprio lì dovevate finire? Mi dice che prova a portarle via presto con una scusa qualsiasi per lasciarmi campo libero entro mezz’ora. Ingannando l’attesa vado al complesso del tiger, e passeggio tra i bar con l’intenzione di bermi una cosa con qualche troietta mentre aspetto che si faccia l’ora giusta per l’appuntamento. Sono lì che giro e mi sento un indice puntato proprio contro il petto. 
Giro lo sguardo e vedo la proprietaria dell’indice. È un volto famigliare, forse mi ricorda qualcuno, ma così su due piedi non saprei. Lei esordisce con un “you have already fucked me in the past, i remember you and your cock, ********!”. Rimango sbalordito. Al posto degli asterischi c’è il mio nome! Faccio un attimo una rapidissima cernita mentale e mi ricordo di questa ragazza! Tale “Pa”, scopata in long time due anni fa. Non l’avevo riconosciuta con il nuovo taglio di capelli e oltretutto ha cambiato bar. Prima lavorava sempre in quel complesso, ma in tutt’altro bar. La saluto e pariamo un po’ ma non mi piace più tanto e la trovo un po’ sfatta e ingrassata. Sicuramente in questi due anni ne ha presi km di cazzo! La ravano comunque di buon grado e me ne vado lontano dalla sua vista. 
Vedo una carina, mi siedo e ordino il mio classico coca-jack.  Arriva da me una tipa che non mi piace per niente e, prima anche solo di far domande o perdere tempo reciproco, indico quella che mi piace e lei me la va a chiamare. Piccolina, magrolina, belle curve e bel visetto intelligente e innocente. La invito a sedere e ci parliamo un po’. Il suo inglese è scarso ma di far conversazione non mi importa troppo. Le pago una tequila e questo investimento di 150 baht mi permette di ranavarla un po’. Niente di eclatante e troppo spinto, ma le mani sul culo e sulle tette le metto molto volentieri. Lei accenna un timido sfregamento sul mio uccello, ma la vedo un po’ impacciata e frenata, ma tanto è un passatempo di mezz’ora. Mi trattengo quel basta che mi permetta di caricarmi il giusto e poi pago e mi dirigo verso il white room, che è ora. 
Sfighissima vuole che mentre vado lì becco tutto il gruppone che ne sta uscendo. E il gruppone intendo ovviamente Londinese, PN, KJ e altre due sconosciute. Saluto molto brevemente, due chiacchiere di circostanza e me la telo via alla velocità della luce. Fortunatamente ero da solo e in normalissima vasca serale. Non che debba mai delle spiegazioni a qualcuno, ma non mi andava di essere pinzato in situazione scomode. 
Raggiungo il white room con qualche minuto di anticipo,  ma mi metto subito a cercare Chaliza nel luogo di incontro prestabilito. Avviene una simpatica gag : mentre sono lì che cerco in giro come un cane da tartufi, vedo una che mi fa cenno con la mano, come se lei facesse la stessa cosa. Vado lì e le chiedo : “are you chaliza? Are you waiting for me?”. Lei dice di si e la squadro dalla testa ai piedi! È molto diversa dalle foto e me la aspettavo e mi pare anche poco conforme alla foto. Va beh, non è certo brutta, semplicemente è diversa. Andiamo al bancone e ci mettiamo in attesa di ordinare da bere. C’è un po’ di gente e nell’attesa scherzo un po’ con lei che ride e ricambia le battute. Dopo un paio di minuti lei mi allunga la mano e mi dice “i forgot to tell you my name, i am Bee, nice to meet you”.Scoppio a ridere di gusto. Ma che cazzo di storia è? Ma tu chi sei? Haahahahah perché hai detto di si quando ti ho chiesto se eri Chaliza? Lei mi dice che non aveva capito e quando non capisce lei dice sempre di si. Ahahahahh ma che spiegazione è questa? Va beh, è simpatica alla fine. Le spiego il fraintendimento e lei capisce senza problemi stavolta. Ci facciamo una risata e la saluto. 
Appena mi giro la vedo lì Chaliza, questa volta l’originale e pienamente conforme alle foto e alle aspettative. Alta, pelle ambrata scura, taglio dell’occhio molto asiatico, sorriso largo e denti molto bianchi. veste un lungo vestito nero fatto a “tuta”, parecchio attillato e sta in piedi su un tacco abbastanza alto. Riesco a guardarla dritta dritta negli occhi perché adesso con il tacco siamo alla stessa altezza, e io sono qualcosina in più di un metro e ottanta. Ci prendiamo da bere due cocktail e ci mettiamo ad un tavolino verso fine locale. 
Lei mi pare abbastanza timida e non la voglio mettere a disagio allungando le mani, quindi rimango a debita distanza e ridiamo un po’. Il suo sorriso è proprio bello e pare anche genuino. Aspetto che l’alcool faccia un po’ di effetto così magari si lascerà un po’ più andare, ma nel frattempo trovo anche tempo e occasione di bisticciare con una tizia che è dietro Chaliza e che per la terza volta di fila le rovescia il cocktail sulla schiena. Mi faccio avanti e gliene dico quattro, non troppo carine. Lei si scusa dicendo che è ubriaca e si allontana. La cosa deve aver sortito un buon effetto su Chaliza, perché m ringrazia e sembra più a suo agio. Iniziamo ad interagire di più e la vedo più sciolta nel giro di qualche minuto.  La musica fa davvero schifo lì stasera (Il londinese me lo aveva anticipato) e quindi decidiamo di spostarci all’intramontabile Illuzion. Lei non ama la calca  quindi saliamo sulla balconata, trovando un bel posticino affacciato proprio sopra il dj; prendiamo due cocktail e balliamo. L’alcool fa sentire il suo effetto perché è decisamente più coinvolta e si muove bene. mi struscia per bene il culo sul pacco e ridiamo di gusto quando tocca e nota che ho già il cazzo bello duro. L’atmosfera si scalda ma si raccomanda di non fare troppe cose in pubblico perché, se la voglio e se ho pazienza, potrò avere tutto in camera compresi gli interessi. È questo il motivo per cui non si lascia andare a baci e abbracci, semplicemente balliamo insieme e ci lanciamo qualche toccatina. Beviamo ancora e io inizio a sentire un attimo tutto l’alcool che ho in corpo. Alla fine sono già a 7-8 cocktail più tutta la birra della cena, più qualche shottino di tequila bevuto qua e là. Prima di uscire beviamo ancora una birra e lei mi dire che la Singha è la sua preferita e beve solo quella. Fortunatamente all’illuzion ce l’hanno e prendiamo quella. È palese di come ormai vogliamo trascorrere la notte insieme e mi informo su quanto è il disturbo. 2000 long time e allora vieni tesoro che andiamo al volo che questo deal mi pare perfetto! Prima di uscire mi chiede se ho la Singha in camera che la vuole bere anche dopo, ma ovviamente non ce l’ho e mi fermo a comprarla da un ambulante : 4 singha, 300 baht, onesto. Sommando a tutto quello che ho pagato da bere siamo a ben più di 1000 baht, ma alla fine mi sono divertito e sono in vacanza, ma che cazzo me ne frega dei soldi. 
Arrivati in camera ci mettiamo sul letto a chiacchierare e bere la Singha ma non c’è nulla con cui aprirla. Prova lei con il lato di marmo del lavandino ma non riesce. Mi invento un bel numero e la apro con le pinzette che lei ha in borsa. Non so come, ma ci riesco al primo colpo. Perdiamo così una mezz’ora dove ci divertiamo e scherziamo sul letto, con anche qualche toccatina e qualche bacio. Vorrei scopare al più presto prima che mi salga la stanchezza che percepisco già chiara dentro di me. Lei perde un po’ di tempo in coccole e smancerie, così quando va a fare la doccia ne approfitto per spararmi la terza e ultima bustina di kamagra oral jelly della mia vacanza. Voglio essere sicuro di scoparmela per bene, e per questa Chaliza sono sicuro che serve un cazzo di marmo! 
Lei fisicamente non è esile, perchè è alta, abbastanza muscolosa e bella tonica. A una così il cazzo glie lo devi dare bene, che sia bello duro e pronto! Faccio la doccia, esco e sono prontissimo! Quando la vedo nuda rimango colpito dal suo corpo. Tette abbastanza grosse e rifatte, ma non capisco perché se le copre di continuo. Corpo molto bello, sodo e muscoloso, scuro di carnagione. Ci mettiamo a giocare sul letto e vedo che è una brava pompinara. Se la cava bene! la scopata va molto bene e si lascia assestare colpi ben dati e sculacciate piuttosto secche. Non c’è più neanche un minimo velo di quella timidezza che sembrava ci fosse inizialmente. È pienamente coinvolta e bagnatissima, si vede che a questa il cazzo piace! La scopo per bene a lungo e sembra gradire assai. Quando sono pronto a sborrare mi scappuccio e me lo faccio succhiare, per poi sborrare tra faccia e bocca. Doccia di entrambi e torniamo a letto, dove il mio cazzo non è sceso di un millimetro, grazie soprattutto alla bustina di kamagra presa. Lei è ancora piuttosto vispa, e decido quindi di giocare il mio solito jolly che tante volte ha funzionato nella mia vita “sessuale”. Le dico precisamente questa frase “sai che sei davvero molto brava a fare i pompini, è uno dei migliori che io abbia mai provato. Peccato soltanto che per me è impossibile riuscire a sborrare solo con un pompino, non ci riesce mai nessuna!” questa frase accenda in tutte le donne con la “d” maiuscola un desiderio irrefrenabile di succhiarti il cazzo. Vogliono dimostrare a te, ma soprattutto a loro stesse che sono le migliori e che possono raggiungere anche questo obiettivo. Pertanto non ho ancora finito la frase con la pantomima e sono già in ginocchio a un millimetro dalla sua faccia che il cazzo piantato nella sua bocca. Mentre succhia mi massaggia le palle, se lo sbatte sulla faccia e mi fa un bel servizio anche sui gioielli di famiglia. Apprezzo molto e la cosa va avanti per un bel po’. potrei già sborrare, ma voglio che continui e che si sudi questo traguardo morale. Dopo una mezz’ora dall’inizio decido di darle il suo giustissimo premio e le sborro in bocca. Lei tutta felice mi dice “hai visto? Io sono meglio delle altre e ci sono riuscita”. Brava Chaliza, complimenti, ti meriti di diritto l’ingresso nella hall of fame di quelle che mi hanno fatto sborrare con un bocchino. Mettiti comoda che siete in tante, ma tu non puoi saperlo ed evito di dirtelo.
Parliamo ancora un po’ e ci addormentiamo. Prima di dormire mi viene in mente che domani mattina la voglio assolutamente riscopare e non voglio che pensi di aver fatto già il suo dovere visto che ho già double-shottato. Se ci ho visto giusto, anche lei domattina vorrà essere riscopata come si deve. E ci vedo giustissimo visto che mi sveglio alle 12 con lei che fa gran lavoro di mano sul mio cazzo mentre io ero ancora addormentato. La ragazza ha voglia e me lo dice chiaramente. Va beh, facciamo sto sacrificio e scopiamo vah. Le tiro una bella tamburata, ma diversa da quella della sera prima. Ora c’è meno grinta e cattiveria nei colpi che le do, ma più lavoro di bacino e di passione. Ne esce fuori una bella scopata passionale e coinvolgente nella quale ritengo lei riesca a venire più volte, perché a tratti si contorce e ansima molto forte. Dopo un po’ di concentrazione e qualche botta giusta riesco a sborrare, preferendo questa volta venirle dentro, perché la decisione mi pareva più in linea con il relativo tenore della scopata. Dopo essere venuto me ne sto lì qualche minuto, semi-morto nel letto. 
Quando faccio scopate piuttosto intense, e questa cosa è più evidente che mai in Thailandia, dopo essere venuto rimango in una specie di trance in cui tutto mi sembra bellissimo e perfetto. I problemi li sento lontani e deboli, come se non fossero miei, e sembra che il tempo non passi più. L’atmosfera è ovattata e dolce, tutto scorre a rilento e mi godo a pieno ogni singolo istante. E’ una sensazione bellissima che auguro a tutti di provare, forse è anche per questo che mi piacciono le scopate particolarmente decise e passionali. Chiaramente un requisito necessario è un grande feeling con la partner, altrimenti esce una scopata meccanica di merda e, con le pay, capita spesso purtroppo. Ma fortunatamente non è questo il caso, perché con Chaliza si è creato un ottimo feeling, nonostante le cose siano partite a rilento. 
Tornando a noi, ci facciamo la doccia separatamente e lei si riveste. Diventa molto professionale, la pago e ci salutiamo con due baci sulla guancia; simpatica questa antitesi di come, a cose finite, si sia voluta ricomporre totalmente e ritornare quella prima del nostro incontro, ovvero porre un certo distacco, sintomo di grande professionalità, a suo modo l’ho apprezzato. Con lei sono stato bene, ma non la sentirò più e nemmeno la valuterò più per quella che è la mia ultima notte Thailandese

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