domenica 18 aprile 2010

UN'IMPRESA DA TITANI (incompiuta?) BY TITANO


Non ho molta voglia di scrivere in sti gg e allora vi propongo una storia, letta tempo fa e che mi sono salvato.

E' il blog di un tizio che si era organizzato per fare una settimana intera negli fkk tedeschi, vediamo com'è andata...

BY TITANO

PREMESSA
Per l'organizzazione dei miei viaggi ho utilizzato molte informazioni trovate su internet, su alcuni siti dedicati, sui forum, sui gruppi di discussione.
I miei racconti sono quindi un modesto contributo alla comunità che tante informazioni mi ha fornito e continua a fornirmi.
Si tratta ovviamente sempre e comunque di esperienze personali, e pertanto qualsiasi parere deve essere interpretato come tale.

PARTENZA
Finalmente si parte. La preparazione del viaggio è stata lunga, per non tralasciare nessun dettaglio e cercare di organizzare al meglio le tappe.
Per più di 10 giorni mi sono documento su internet, ho letto le imprese dei cavalieri del SORCAT, ho navigato in lungo e largo per siti che organizzano tour agli FKK tedeschi, ho letto e riletto i forum su internetionalsexguide.
L’idea iniziale era quella di tentare un’impresa mai fatta prima, almeno per quello che mi è dato di apprendere da internet: un’intera settimana di tour nella zona NWR, la zona nella quale sono stati inventati gli FKK, quella con la maggior concentrazione di luoghi da visitare, quella soprattutto dove permane alto il rapporto tra prezzo e prestazione, visto che non è ancora stta presa d’assalto dal turismo di massa.
L’impresa prevede sette giorni a disposizione, a tempo pieno, e richiede la visita di 14 fkk, con l’obiettivo di sondare il meglio dell’offerta che può offrire questa zona.
Ho cercato innanzi tutto di documentarmi sui migliori FKK.
Alcuni sono molto noti, altri un po’ meno noti, frequentati praticamente da soli cittadini locali. Ho escluso a priori i partyreff, soprattutto per il fatto che non sono il genere di locale nei quali mi troverei a mio agio. Magari in uno dei miei prossimi viaggi farò la mia prima esperienza anche in un partyref, ma per questa impresa ho eliminato queste destinazioni dal tour. Per il resto ho cercato di identificare il meglio degli FKK, sia quelli più noti, sia alcuni tra quelli frequentati da soli clienti locali, cercando di identificare i locali che più degli altri riscuotevano successo nei vari forum di discussione.
Ho così scoperto che è si ormai estinto la rete di locali che un tempo venivano chiamati Red Carpet, degli FKK gestiti da un unico proprietario e che si distinguevano dagli altri per i prezzi nettamente inferiori: 30 euro per 20 minuti. Spesso però si doveva rinunciare agli optional e soprattutto ai preliminari in sala, che praticamente erano quesi sempre inesistenti: si approcciava la preda, si salutava e ci si trasferiva direttamente in camera per l’inizio delle azioni. Pare che ormai la catena dei Red Carpet non esista più, ma alcuni locali mantengono le vecchie tradizioni, ed allora ho inserito un paio di questi fkk nel mio tour.
Mi attendo quindi di visitare una moltitudine di locali diversi: da quelli più grandi, con un prezzo di ingresso più elevato, ma con una più ampia offerta di buffet, sauna, centro benessere, zone realx etc… Locali invece più piccoli, una o due stanza, con un prezzo di ingresso più ridotto ma anche un’offerta limitata all’osso: praticamente un bar e le ragazze da approcciare. Tra questi i locali ex Red Club.
Mi attendo poi di visitare alcuni locali dove le ragazze girano come mamma le ha fatte (i very FKK) ed altri invece dove le ragazze girano in bikini e comunque semi-vestite (in questo caso non sono FKK ma Sauna Club).
Ci sono infine locali dove le ragazze possono approcciare i clienti, generalmente quelli più grandi e turistici, altri invece dove questo non è loro concesso. Devono allora aspettare che il cliente le scelga e faccia la prima mossa. Nel mio tour non poteva mancare il mitico Bernd’s, che a detta di molti è il locale che ha dato inizio a questo fantastico mondo, e l’unico dove ancora il CIM è compreso nel prezzo e quello in cui è più naturale fare sesso in pubblico.
Ho infine inserito nel tour, per completare la visione dell’offerta degli FKK della zona, anche un locale gestito da orientali, cinesi e giapponesi in particolare.
Una volta identificati i locali che intendevo visitare durante i miei 7 giorni di tour, li ho geolocalizzati su una cartina della zona e li ho suddivisi in tappe: generalmente due locali vicino al giorni. A questo punto non mancava che prenotare aereo e hotel. Per il volo ho trovato un’ottima offerta pisa-maastricht, andata e ritorno, che non ho mancato di prenotare al volo (!). L’aereoporto di Maastricht è a meno di un’ora di macchina dai migliori locali, anche se si trovano ottimi voli anche per Dusseldorf , Eindhoven o Colonia, tutte ottime destinazioni per l’organizzazione del tour.
Prenotata una macchina direttamente sul sito Ryanair, sette giorni a meno di 200 euro, non male. La ricerca degli hotel è invece stata lunga e laboriosa, anche perché molte zone sono periferiche e non avevo voglia di prenotare in una grande città e fare tutte le sere un’ora di macchina per tornare a dormire. Ho trovato molto utile il sito booking.com, che ha nel proprio elenco hotel in tutte le città della zona, anche quelle più piccole.
Mi sono basato su una tariffa media per notte, dai 50 agli 80 euro, senza necessariamente andare a ricercare alberghetti o bed and breakfast per tentare di risparmiare 20 euro a notte. Le miei scelte sono state fatte a tavolino, sicuramente è possibile risparmiare e soggiornare in strutture comunque comode e confortevoli. Per il primo viaggio ho preferito basarmi sulle recensioni che ho trovato sul sito bookings.com e identificare strutture vicine ai locali che avrei visitato in serata e quindi generalmente in periferia delle grandi città e vicino ad autostrade o altre grandi strade di comunicazione.
Ma veniamo finalmente al viaggio, se mi seguirete nel racconto scoprirete con me se le scelte fatte in fase di preparazione del viaggio si saranno rivelate corrette.
Siamo alla partenza … il volo parte alle 6.25 di mattina da pisa. Ero indeciso se partire la sera prima e soggiornare nelle vicinanze, ma ho poi deciso di mettere la sveglia alle 3.40. Mi alzo ancora assonnato, ma tutto entusiasta per il viaggio che mi appresto ad iniziare. Dopo un caffè con l’obiettivo di svegliare i movimenti peristaltici e quindi assolvere agli obblighi giornalieri, mi metto in macchina per fare i circa 180 km che mi separano dall’aeroporto. Attivo il tom, tom, che – mi ero scordato di raccontarvi – avevo predisposto i giorni addietro aggiornandolo con l’ultima versione delle cartine europee nonché con tutte le postazione fisse e mobili degli autovelox.

mio commento:
sti cazzi, metodico è dir poco! sto qua ha un profilo da serial killer ;-) Mi piacerebbe sapere che lavoro fa. Ma tutto questo gran studio e organizzazione e poi commettere un errore da pivello, puntando la sveglia alle 3.40 di notte per prendere l'aereo: il braccino corto - risparmiare una notte in hotel - lo si paga dentro i localacci dove devi essere al top.. un conto è puntare la sveglia alle 7 del mattino, un conto nel cuore della notte..

DAY 1

YING YANG
Il posto è carino, un bel parcheggio con il ghiaini, e il club dislocato su una piccola altura. Busso e immediatamente mi fanno entrare. Mi accoglie una cortese signorina bionda, che mi saluta e, in inglese, dopo essersi accertata che era la prima volta che visitavo il locale, mi spiega dove sono gli armadietti, quali sono le attrattive della casa e mi fornisce un accappatoio verde.
Prezzo d’ingresso: 35 euro, scontato rispetto ai 50 euro indicati sul sito. Probabilmente l’ora (sono circa le 11.30) mattutina prevede uno sconto all’entrata (Spina: si è così).
L’accappatoio è piccolo, riesco a mapena a stringerlo, ma noto che sono più o meno tutti della stessa misura. Questo è sicuramente un punto debole rispetto al Palace, dove è possibile scegliere tra diverse misure e sicuramente trovare quella più adatta a farci sentire a nostro agio. Al Yin Yang, con quell’accappatoio troppo stretto, mi sono sempre sentito non del tutto rilassato. Il locale non è piccolo, ma neppure grandissimo. Per chi conosce il Palace di Francoforte direi che, benché suddiviso su tre livelli, ha più o meno la stessa superficie. Le finiture del locale sono medie, non siamo al livelloi del Palace, tanto per intendersi. Subito dopo la reception ci sono le scale, quelle a destra portano al primo piano, con alcune camere e la zona pranzo. Quelle a sinistra portano alla zona spogliatoi, ci sono poi alcune camere, una zona benessere con sauna, whirpool, docce e solarium, il bar con i divanetti, ed un’ampia zona esterna con un patio, ombrelloni, sedie e tavolini. La piscina era in fase di ristrutturazione, così come alcuni vialetti del prato. La giornata era comunque gradevole all’esterno, c’erano circa 18 gradi, ed alcune ragazze se ne stavano fuori a prendere un po’ d’aria e un po’ di sole. Dopo essermi orientato veniamo alla parte più interessante: il parco ragazze.
Devo dire che non ho urlato di gioia: alcune ragazze vermente belle, diciamo 8, 8-1/2, alcuni tegami inguardabili (della serie denti storti e neri o ciccia in abbondanza), la maggior parte delle ragazze tra il 6 e il 7. E’ un park-.sauna e non un fkk, quindi ecco la prima differenza con il Palace, unica mia precedente esperienza, benché ripetuta ormai una decina di volte. Questo significa che le ragazze non sono nude, ma in bikini. La doccia è però in comune, quindi basta cogliere l’attimo per osservarle come mamma le ha fatte. Devo dire però che anche in bichini si riesce perfettamente a individuare le prime della classe.
Vengo a breve abbordato da MONIKA, che dice di essere Bulgara, 26 anni, mora, 1,70 circa. Gira in topless e mostra due bocce rifatte da quarta abbondante. Il feeling non è dei migliori. Do you speak english ? Si mi dice, quando poi in realtà capisce un decimo delle parole che pronuncio e non riesce a mettere insieme un verbo con un sostantivo. Insomma, colloquio inesistente. Mi porta al bar, provando a simulare una qualche sorta di approccio iniziale, ma niente da fare. Mi porta quindi al cinema.
Scopro così che il locale ha anche un seminterrato, con un cinema porno ed alcune stanze. Al cinema danno star trek ! Già proprio così. Lei non si siede nemmeno, si ferma in piedi e mi propone di andare in stanza. Avevo già da tempo annusato il missile, ma devo ambientarmi e allora decido di tentare. Mi porta in una stanzina al piano seminterrato. Non andateci ! Mancano completamente di privacy. Non hanno le porte ma una semplice tenda. Chi passa può sentire e vedere tutto. Provo a prendere l’iniziativa ma non me lo permette. Mi incappuccia al volo ….. iniziamo veramente male, penso. Provo a chiedergli un 69, lei acconsente e inizio a darmi da fare. Ma poco dopo si sposta per continuare solitaria il suo lavoretto. Porcaccia miseria …. Missile fatto e finito, penso ! Il lavoretto è della pessima qualità, frettoloso e piuttosto meccanico. A questo punto è meglio iniziare le danze. Gli dico di montarmi sopra, ma si stanca subito. Si sdraia, e allora decido di darmi da fare in missionaria Partecipazione inesistente. Decido di concludere alla svelta, nella speranza di migliori future avventure. Pago il cinquantino e saluto a denti stretti. Da evitare come la peste.
Il tempo di fare un giretto, bere qualcosa e vengo presto avvicinato da LIA, tedesca, bionda e magrolina, 1,70 circa, capelli a caschetto. Finalmente una ragazza che parla bene l’inglese. Mi soffermo a chiacchierare piacevolmente seduto al sole del patio, e decidiamo quindi di spostarci in camera. Le camere del piano terra sono decisamente migliori. Spaziose, con il bagno in camera. Vengo a sapere che il locale era un hotel, e le camere lo dimostrano. Evidentemente la nuova attività garantisce affari migliori ! Lia non bacia, ma le danze iniziano comunque molto dolcemente, con delle carezze reciproche. Anche lei mi incappuccia, al che, essendo la seconda volta, penso che in questo locale il bocca poncio al naturale sia un extra. Ci mettiamo in posizione 69 e questa volta lei mi lascia fare e sembra gradire anche le mie attenzioni. Continuiamo per 5-10 minuti, quindi si mette sopra di me. Seguono le due altre posizioni classiche, da dietro per poi il gran finale in posizione missionaria. Nulla di speciale, lontano anni luce dal miglior GFE provato, ma comunque anni luce anche dal missile che avevo appena preso. Cinquantino, bacino e grazie e arrivederci.
E’ tempo di mangiare qualcosa. Mi dicono he il buffet è aperto fino alle 15, mi reco quindi al piano superiore e trovo una misera selezione di salumi, un unico formaggio, un dolce, caffè e succo di frutta all’arancia. Per chi è abituato al buffet del palace noterà sicuramente la differenze. Caratteristica è però la grande piastra elettrica dove è possibile friggersi le uova. Mi preparo allora un piatto con un’uovo fritto, un po’ di formaggio e dei formaggi. Un caffè e un bicchiere di succo completano il pranzo. Tutto sommato niente male per un appoggino.
Gironzolo un po’ e mi reco quindi al bar per un bere qualcosa. Vengo approcciato da ISABELLA, madre Polacca e padre Siciliano, parla molte lingue, tra cui l’inglese e l’italiano. E’ facile comprendersi, si instaura un ottimo feeling. Lei è bionda, magrolino, anche lei capelli a caschetto, altezza media 1,75 circa. Mi ha veramente fregato, penserò poi. Se con Monika avevo avvertito da subito il missile, lei ha aggirato il mio radar, facendomi anzi presagire fuoghi artificiali. Mai impressione si rivelò più errata. Bacia meccanicamente con la punta della lingua, senza un vero contatto fisico. Accetta il Daty, ma è completamente distratta, ascolta la musica e canticchia. Mi cadono le braccia. Non si fa baciare il grillettino, troppo sensibile, si scosta. E’ davvero troppo, decido di smettere. Mi incappuccia al volo e inizia un lavoretto di pessima fattura. Mi monta sopra e dopo non più di 5 minuti, senza un particolare motivo, si sposta e iniziarmi a menarmi il gingillo con le mani. Eh no…. Questo è troppo !!! La lascio fare per alcuni minuti ma poi mi ribello. Gli dico di stendersi che voglio finire come Dio comanda. La prendo con foga, gli spingo in basso la gambe che lei aveva alzato per affondare i colpi. Lei si ribella, ma faccio il prepotente e concludo con colpi profondi e ben assestati. E porma miseria ! Il secondo missile la prima mattinata proprio non me lo attendevo ! Cinquantino e a mai più rivederci. Da evitare. A proposito … prima di uscire mi chiede anche se ritorno a breve e se posso portargli una sim per il cellulare. Si, come no …. Tanto ho scritto giocondo in fronte. Gli dico “va bene, stai tranquilla che te la porto di sicuro la sim”.
Inizio ad essere stanco, il viaggio si fa sentire, e non ho a disposizione nessun aiutino per il mio baldo amichetto nelle parti basse. Avevo ordinato qualcosina su internet (mi vergogno di andare dal medico e farmi fare la ricetta) ma non è arrivato nulla in tempo per la partenza. Decido allora di rallentare il ritmo. Mi concedo una sauna e un po’ di riposo.
Quindi incrocio MERCEDES, ungherese, bionda, bel sorriso, stessa altezza delle altre, capelli corti, labbra carnose. Parla un buon inglese e dedichiamo un buon quarto d’ora alla conversazione. Il feeling è quello giusto, il radar non ha segnalato missili, quindi ci spostiamo in camera. La scelta è la migliore della mattinata. Dolce, GFE di sufficiente livello, anche se non al top. La sdraio e chiedo il permesso al daty, che con piacere concede. Sforno il meglio del mio repertorio, e in circa un quarto d’ora la dolce donzella cede alle mie attenzioni e si lascia travolgere da un orgasmo che riconosco essere autentico. “What a nice surprice” mi confessa! Ora è il suo turno ! Anche lei mi incappuccia. Mannaggia, ma qui è proprio un vizio. La fattura del lavoro è comunque buona, con ottimo contatto visivo e alternarsi di tecniche a stantuffo e a picchetto. Iniziano quindi le danze. Sono stanco, ormai mi conosco, e so che l’unica posizione in cui riesco a reggere una erezione duratura è quella disteso supino con lei sopra. Decidiamo allora questa posizione, che non cambio fino al gran finale. Bacini i carezze. Non un GFE da sballo, ma comunque la mia migliore esperienza al Yin Yang.
Ed ora qualche considerazione conclusiva, anche a fronte di quello che sono riuscito ad appurare dalla ragazze. Benchè in reception mi avessero detto che i prezzi sono da contrattare con le ragazze, il rating si è dimostrato sempre lo stesso: 50 euro per la mezz’ora, 75 per l’ora (che non ho comunque mai avuto l’occasione di raggiungere). Nella mezz’ora è previsto un solo shot, per due shot sono 75.
Il locale è pieno di squali, state attenti ! In questo locale le ragazze possono approcciare il cliente, sullo stile del Palace, ed in effetti la mia esperienza conferma questa ipotesi. In germania invece, in molti dei locali che mi appresto a conoscere, dovrò fare io la prima mossa.
E’ frequentato da Olandesi, Belghi e pochissimi altri stranieri. I tedeschi capitano, ma preferiscono i locali in germania. La mia impressione è che sicuramente è possibile trovare qualche perla di rara bellezza, nonché incappare in esperienze indimenticabili. Ma bisogna cacciare le perle in un mare di squali. Insomma, non è il locale in cui le ragazze tengono alla prestazione con il cliente.
E’ un locale Olandese, e le differenze con i locali tedeschi si fanno notare. Innanzi tutto mi è stato spiegati che in Olanda è molto difficile aprire questo tipo di locali. Questo è il più grande. Secondo: i proprietari non possono dire alle ragazze cosa fare e cosa non fare…. It’s up to them ! Quindi, a differenza della germania, dove nei locali obbligano le ragazze a i lavori di bozza senza il guanto, qui in Olanda questo non è possibile. Ci sono alcune ragazze che lo fanno, ma la maggior parte evita questa prassi.
Il CIM è praticato da alcune (poche), ovviamente per un extra. Insomma ….. un’esperienza da fare una volta per la curiosità di vedere il locale, ma sono sicuro che in germania troverò molto di meglio. Certo, forse sono stato sfortunato, altri si potranno trovare meglio, ma questa è la mia conclusione. Fatene l’uso che riterrete più opportuno. Io non ci torno.

mio commento: Ying yang ha la + bella struttura invernale tra la cinquantina di locali che ho visitato. Il cibo è ottimo, ti cucini da solo hamburger bistecche spiedini direttamente sulla piastra e te le condisci con aromi etc. : spettacolo! (la carne la so cucinare bene). Poi c'era ottima pasta al dente, e altro, non so cazzo sia successo quando è andato sto tizio. Come figume ci sono una decina di top e sì, ci sono anche i cessi. Il novellino qui ha pagato dazio: è ovvio che il radar non funzionasse bene, essendo alle prime armi in questo tipo di locali. Io cmq allo ying yang non ci vado per scopare (ho scopato solo una thai con sommo gaudio!) e lo utilizzo come giorno di relax per riposarmi tra giornate di scopate fitte. Se si entra entro le 13 o le 14 si pagano solo 30 (o 35 euro a seconda della promozione in corso) anzichè 50, e con tali soldini ti fai due signor pranzi e cena con bevande incluse (oltre alle solite bevande analcoliche qua pure gratis ottima birra olandese bionda alla spina), ti rilassi nelle nuovissime (ristrutturate pochi mesi fa) piscine jacuzzi e sauna, poi chiacchieri con colleghi e ragazze e se vuoi puoi fumarti pure uno spinello... E' l'Olanda, bellezza! ;-)


PARKSAUNA WILDENRATH
Dopo un’oretta di riposo in albergo, che ho sfruttato per scrivere il resoconto della mia prima avventura, mi dirigo nuovamente verso il Parksauna di Wildenrath. Ormai la strada ed il luogo mi sono familiari, arrivo in circa quindici minuti e posteggio sul davanti del locale. Mi insospettisco vedendo solo tre macchine. Stai a vedere che è ancora chiuso ? Sono quasi le sei del pomeriggio, non è possibile, visto che mi avevano detto che il locale apriva all’una. Non mi perdo d’animo, supero il gabbioto (che, come altri hanno fatto notare, è quasi sempre presente in questa zona delle germania – io perlomeno l’ho notato sia al Yin Yang che al Parksuna) e suono. Nessuna risposta. Porca miseria ….. ma che succede ? Aspetto un minuto e finalmente mi apre una ragazza mora, vestita da amazzone: stivali, cinturone nero di pelle che stringe una sorta di tunica bianca. La ragazza fortunatamente parla inglese, ma è di poche parole. “Did you stau here”, dice, in un inglese sgrammaticato ? No, è la prima volta. Bene, sono cinquanta euro. Pago e scompare sborbottando qualcosa che ha a che fare con le chiavi. Attendo un minuto circa e la vedo arrivare con le chiavi dell’armadietto. Nessuna spiegazione. “Thank you”, mi arrangio da solo.
Immediatamente dopo la reception, al piano terra, sulla sinistra, ci sono gli spogliatoi. Mi cambio e proseguo. Dopo gli spogliatoi le doccie e i bagni. Qui arriva il primo problema. A differenza del Palace, ma devo dire anche del YinYang, dove gli asciugamani erano in abbondanza e a completa disposizione degli ospiti, qui non se ne vede traccia. Vorrei farmi una doccia, ma se mi asciugo con l’accappatoio poi sono costretto a tenermi l’umido addosso. Opto per una via di mezzo: una boccettina veloce alle parti intime e un’asciugatina con il lembo dell’accappatio.
Supero le docce e i bagni. Sulla sinistra una scala, sulla destra una sauna, il bar con due stanze adiacenti con dei divanetti ed un plasma che trasmette filmini porno. Il locale è praticamente vuoto. Al bancone c’è la ragazza che mi ha aperto, un cliente ed una ragazza inguardabile, nient’altro. Capisco che la ragazza che mi ha aperto fa la padrona di casa, gestisce il bar e apre la porta quando qualche cliente bussa.
Mi offre da bere e mi dice che ci sono altri locali al piano di sopra con altre ragazze. Meno male, penso, altrimenti qui è un mortorio. In realtà presto mi accorgo che di vero mortorio si tratta. Le finiture del locale, anche in questo caso, sono medie. Salgo le scale sulla sinistra.
Al primo piano una zona massaggio, la sala buffet, un piccolo cinema, altre docce e un altro bagno. Rispetto al Yin Yang i locali sono molto ristretti, tutto è più ridotto, non vorrei dire claustrofobico, ma comunque immaginatevi stanze del 20-30 mq e non stanzone da 80-100 mq.
Al piano terra c’è un’uscita su un piccolo giardinetto sul retro, con una piccola piscina, un banconer bar ed uno chalet. Il tutto tuttora non agibile. Faccio un giro per il buffet, e noto sicuramente un miglioramento rispetto al Yin Yang.
Non si tratta certo del buffet del Palace, ma comunque qui non ci sono solo pane e affettati. Anzi questi non ci sono proprio. Trovo stuzzichini, pomodoro e mozzarella, patate condide, spaghetti con una salsa al ragu, pollo in umido, frutta, fettine di pizza. Niente di esaltante, comunque niente male. Rifletto tuttavia che l’ora è diversa rispetto al Yin Yang. Probabilmente in questi club il pranzo viene offerto dalle 11 alle 15 circa, mentre la cena dalle 18 in poi. Non è detto che i buffet dei singoli club offrano le stesse pietanze per pranzo o cena, non è quindi del tutto corretto paragonare il buffet del pranzo di un club con quello della cena di un altro club.
Si affaccia una ragazza vestita, magra, bionda e carina. Si chiama Sara, è lei che prepara il buffet. Non lavora, penso, con i clienti. Peccato. Conosce l’italiano ed è simpatica.
Ridiscendo per analizzare la situazione ragazze. Il cliente di prima è scomparso, ora sono da solo. Ci sono solo due ragazze sedute sul divanetto. Sono in bikini, come da copione, trattandosi di un sauna club e non di un fkk. Non sono un gran che, diciamo un sei scarso. Qui le ragazze non possono abbordare i clienti, ma utilizzano comunque altri stratagemmi. Ti sorridono a distanza, insomma ti fanno capire di avvicinarti. Se poi gli passi vicino è fatta, ti guardano e se le incroci con gli occhi ti salutano e ti invitano a sederti.
Mi è capitato con una delle due ragazze, LINA. “Do you speak english” ? Manco per il cavolo ! Ma sei italiano ? Allora parliamo italiano. Lei dice di essere bulgara, è stata in italia e capisce l’italiano, anche se lo parla a singhiozzi. Questo è quello che passa il convento, penso. Veramente una miseria.
D’altra parte ormai sono entrato e non posso di certo buttare via 50 euro senza provare le specialità della casa. Così mi faccio abbindolare dalla pseudo bulgara e ci muoviamo al primo piano in una delle stanze. Una cosa strana che non sono riuscito a capire: prima di salire si annotano il numero del tuo armadietto.
“Si paga tutto dopo ?” chiedo. Manco per il cavolo, si paga direttamente alla ragazza. E allora perché si annotano il mio numero di armadietto ? Boh …. Valli a capire questi tedeschi. Se qualcuno lo scopre me lo faccia sapere. Entro in camera con Lina e contratto mezz’ora per 50 euro. Scoprirò poi che il menu prevede anche 15/20 minuti per 25 euro con lavoro di bocca coperto, opzione questa che però le ragazze non citano praticamente quasi mai. Un ora per 75 euro.
Lina è anzianotta, avrà più di 30 anni, non bacia, ma si rilassa e si concede ad un daty prolungato. Anche questa volta sfodero le mie armi, aiutandomi con indice e medio, ed in 15 minuti circa le offro un attimo di piacere.
Tocca a lei. Il lavoro di bocca è scoperto, ma non da maestra. Si aiuta troppo con le mani, la presa con le labbra è appena accennata e non profonda. Mi stufo presto e gli chiedo di passare alle danze. E’ la mia quinta ragazza della giornata, e vi ho già fatto presente che senza aiutini l’unica posizione che mi garantisce una buona tenuta è quella con lei sopra. Evito quindi fantasiosi campi di posizione, per evitare clamorosi fallimenti, e mantengo la posizione fino all’esplosione. Una mezz’oretta tutto sommato gradevole, che tuttavia non può definirsi in nessun senso GFE. Durante le chiacchere finali scopro che Lina di bulgaro non ha proprio nulla. Sua madre e suo padre sono turchi, lei è però nata in bulgaria. Effettivamente aveno notato in lei qualche lineamento non proprio dell’est europeo.
Pago il cinquantino, saluto, mi doccio e questa volta mi fiondo al buffet. Mangio con gusto, ma metto in guardia chi dovesse arrivare al locale troppo tardi: non sono previsti rabbocchi, finite le pietanze si rimane a digiuno ! Scendo e trovo lo stesso mortorio di prima, anche peggio. Nessun cliente, la ragazza inguardabile di prima. Riacchiappo Lina e gli chiedo cosa succede, se è sempre così. Lei lavora al ParkSauna da una settimana, e non sa rispondermi. Pare però che non ci sia un grosso via vai. Mi dice che qualche presenza in più si registra il venerdi e il sabato sera, oltre che la domenica mattina. Per il resto, durante i giorni feriali, c’è pochissima gente, e di conseguenza pochissime ragazze.
Dai racconti si internet non mi era sembrata una situazione così desolata, forse le cose sono peggiorate negli ultimi mesi. E’ vero che sono andato in un giorno feriale, ma è pur vero che mi sono trattenuto dalle 6 del pomeriggio fino alle 11 di sera e ho visto un solo cliente e mai più di tre ragazze di cui nessuna sopra il sei. Per farla breve mi adagio sui divanetti in attesa di qualcuno … ma passano le mezz’ore e non si vede anima viva. Lina mi chiede di fare il bis, ma non ci penso nemmeno, allora mi vuole indirizzare verso l’amica, che però proprio non si può guardare.
Chiaccherando gli offro 5 euro per giocare alle macchinette, e allora lei mi confida un mezzo segreto. Mi dice che sia la barista che Sara, la ragazza che prepara il buffet, lavorano anche in camera con i clienti. Che notizia, penso. Ve la offro su un piatto d’argento, voi che state leggendo queste righe. Farsi la barista è sempre stato nel mio immaginario, e in quello – penso – di molti di voi. Se andate fateci una pensata, e sondate …. La cosa si può fare. Mi raccomando, poi raccontate la vostra esperienza. Io personalmente non ho approfondito il tema, visto che la barista, pur se carina, non era il mio tipo, e poi mi sembrava un po’ ghiacciatina. Per quanto riguarda Sara …. Un mezzo pensiero ce l’ho fatto, ma non è capitata l’occasione, visto che scompariva per lunghi periodi di tempo.
Alla fine Lina mi fa conoscere una sua amica, MELISSA, anche lei turca emigrata in bulgaria. Parla italiano, almeno un po’. Un sei scarso, scura, bassina, 1,60 circa. Andiamo in camera e opto per la mezz’ora canonica. Anche lei non bacia, ma anche lei mi condede il daty. Non riesco a fare Bingo, provo ad aiutarmi con l’indice ma non mi autorizza l’ingresso. E allora desisto. Mi concedo alle sue attenzioni che consistono in un lavoretto di bozza ben fatto, umido e profondo al punto giusto. Incappucciameno e unica posizione come ormai da copione. Un’altra mezz’oretta piacevole, ma non un vero GFE, insomma assolutamente non memorabile.
Che dire, in conclusione. Il locale non è grande ed è praticamente deserto. Forse per questo le ragazze non hanno fretta, anche se non ho trovato bellezza né esperienze GFE. Devo però fare una riflessione rispetto al Palace di Francoforte: qui una mezz’ora tranquilla, magari anche qualche minuto in più, viene a costare 50 euro. Al Palace le ragazze chiedono ormai quasi tutte 100 per stare in camera rilassati senza accelerare le cose per chiudere in 15 minuti. Peccato perché in locali come questi, più piccoli e riservati, se solo il numero e la qualità delle ragaze fosse superiore, ci sarebbe da divertirsi. Spero ovviamente in quello che potrà accadere nei prossimi giorni. Saluto, esco dal locale verso le 11 e in poco tempo sono di nuovo in camera.

Mio commento: se non ho mai messo piede in questo locale (e ho messo il piede in tantissimi locali tedeschi...), un motivo ci sarà! :-)

Commento di TITANO alla sua prima giornata: faccio un rapido consuntivo del primo giorno: 6 incontri, due missili e 4 canoniche mezz’ore senza infamia e senza lode. Non sono stato fortunatissimo, penso.
Spesso una giornata al Palace mi riserva più soddisfazioni, ma credo che a parità di radar anti-fregature, sia anche una questione di caso. Insomma, soprattutto a Yin Yang, che per grandezza e numero di ragazze è paragonabile al Palace, c’è un grande movimento, e si può trovare lo squalo così come una grande esperienza GFE, né più e né meno di quanto succede al Palace.
D’altra parte qui in alta sassonia la spesa è decisamente inferiore: 6 sessioni mi sono costate 300 euro, mentre al Palace avrei sborsato qualcosa tra i 400 e i 600 euro, in quanto la maggior parte delle ragazze, per una mezz’ora completa senza fretta e comprensiva di dating chiedono ormai 100 euro (non tutte, lo so …. ).
Quello che rende aleatoria la qualità dell’esperienza in questi locali è proprio il grande movimento di ragazze che vanno e vengono da locali diversi. Insomma, come in tutti i grandi locali si deve essere fortunati a beccare le ragazze giuste. Mi attendevo qualcosa di diverso al Parksauna, dove, visto il locale più intimo e raccolto, mi sarei immaginato anche un parco ragazze più stanziale e con una particolare attenzione alla clientela.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

A me sembra che TITANO abbia preso due TITANICHE inculate.E dire che ha passato giorni davanti al monitor,pianificando nei minimi dettagli.Lodevole l'aggiornamento del Tom Tom ed il caffe' per svuotarsi meglio le viscere ;-)

Anonimo ha detto...

Molto bella la parte introduttiva, i preparativi di un viaggio coinvolgono già quanto il viaggio stesso. Scegliere l'albergo su booking.com, la macchina, l'aereo, sono tutte cose che ti fanno sentire già in esplorazione, e' come fare riscaldamento prima di una corsa.
Anch'io avrei optato per la sveglia a notte fonda, ricordo con piacere le levatacce prima di viaggi allucinanti (Amsterdam e Barcellona con macchine scarcassente) e non mi sono mai pesate, anzi alle 3 di notte mi scoprivo sveglio come un grillo e pieno di energia, per cui leggendo ho ingenuamente approvato la scelta, dico ingenuamente perché il successivo commento di PS (Paride Spina, che ha le stesse iniziali invertite di Scopo Pagando = SP) mi ha riportato alla ragione; pessima scelta se poi c'è da guidare, volare e poi darsi ad una giornata di sesso, come poi anche Titano ammette.
Peccato che i primi due FKK siano stati deludenti. Aspettiamo i racconti dei successivi... Se non riportato un resoconto a fine racconto terrò il conteggio degli ingressi e delle trombate e, con una stima degli alberghi, vediamo quanto viene a costare una siffatta vacanza.

Rastigat

Anonimo ha detto...

Sono l'autore dei post ..... l'impresa non è rimasta incompiuta, ai primi giorni ne sono seguiti altri 5. Avevo iniziato a postare il resoconto su escortforum, ma la procedura era piuttosto lenta .... ed allora avevo creato un blog personale, che ho poi cancellato. Ovviamente alla prima esperienza ne sono seguite altre .... molte altre.

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

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