giovedì 27 maggio 2010

RITORNAR BAMBINI

Non c'entra un cazzo con il blog, ma un pensiero OT ogni tanto ci sta. 
L'altro giorno quando bestemmiavo in aramaico per non essere stato su internet a raccogliere info e a lavorare per il prox viaggio, in realtà ero incazzato perchè avevo giocato a pro evolution soccer 2010 con un amico, e quella sera ero stato sconfitto: della vacanza, in quel momento, me ne importava un fico secco.
Tant'è che stasera sono felicissimo, pur non continuando a non aver fatto un cazzo x il viaggio (e in questo momento me ne frega una sega) perchè l'ho battuto abbastanza nettamente!
4 ore di fila. giochiamo solo a quel gioco. Insulti, improperi, sfottò, autoflagellazioni, disperazione, gioia, panico, euforia allo stato puro.. (una volta abbiam pure fatto a botte!), cazzo le stesse emozioni di quando seguo la mia squadra del cuore, se non di piu'. 
E' solo un gioco della playstation. A nessuno gliene fotte un cazzo delle nostre sfide, ma noi, che a quel gioco ci equivaliamo perfettamente (ed è questo il bello), sputiamo l'anima in campo per dimostrare la nostra supremazia sull'avversario, con la stessa dedizione che se fossimo in campo per una finale dei mondiali o per una finale di champion's.
Ah, quant'è bello tornare bambini!
:-) 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanto è bello! E bisogna cercare di farlo per tutta la vita.

Rawmeat

xxx72 ha detto...

Ora, carissimo, va a finire che i videogiochi piacciono di + a te che a me :)
E pensare che mi sfottevi quando ti dicevo che ci passavo le serate a blastare mostri antropomorfi sulla 360 (adoro gli shooter alla cod o alla halo).
Anche se a differenza tua io gioco per lo + in solitaria, non avendo + amici diretti che condividono la mia stessa passione, posso capire benissimo ugualmente le sensazioni che descrivi visto che io stesso le ho provato tantissime volte proprio nelle sfide online con altri giocatori umani.
Certo però che avere l'avversario a portata di mano (e di insulto) non ha davvero prezzo (quando ero + piccolo un classico delle sfide con l'amico era il lancio del pad a tutta forza contro il muro nel quale si cimentava lo sconfitto :)
Non mi capita spesso di esserlo, quindi, ma stavolta mi trovo perfettamente d'accordo con il tuo primo commentatore, che saluto.
Nel mio piccolo, infatti, sto già cercando di farlo da un pezzo, e non solo nei videogiochi :)

Dott. Spina ha detto...

è diverso. a parte per vedere i blue ray, la playstation la tocco solo quando c'è il mio amico e solo per giocare a pes2010. le prime settimane di playstation ho giocato anche in solitaria, ma ora i pochi gg che ho han tutti le ragnatele, inoltre a pes2010 ci gioco solo con lui: a volte ho pensato di allenarmi contro il pc ma mi annoio troppo.

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