sabato 15 maggio 2010

SPESE IN THAI FEBBRAIO 2010 - PART 2

Riguardiamo il grafico a torta pubblicato l’altro giorno.
Solo al terzo posto le spese per le MICIETTE THAI. C’è da dire che non ho contabilizzato tutti i cocktails bevuti nei go-go’s bar che sono finiti sotto la voce “divertimenti” (ovviamente non si paga l’ingresso ma paghi solo la bevuta), ma soprattutto non è colpa mia se belle fighe sono disponibili a venire a letto tutta la notte con te, farsi fare il culo e sborrare in bocca e farti venire tutte le volte che vuoi senza limiti di shots, per 1500-2000 bath, all’epoca l’equivalente di 35-45 euro. Ma non solo, con 10 euro potevi raccattarti le stradali della beach road (ovviamente in questo caso dopo accurata selezione, e sembra di andare a nere qui a bologna, scandagli una marea di cessi fino a trovare la perla che paghi un tozzo di pane), con le quali facevi la doccia insieme (loro ti insaponavano per benino e tu ricambiavi) per poi dedicarsi a evoluzioni senza freni nel lettone matrimoniale.
Agli albori del blog ho conosciuto via telefono un pazzo scatenato romano figlio di papà che mi raccontava di come in giro per il mondo scopava come un riccio e finiva sempre i soldi facendoseli mandare da casa: ora capisco quando mi disse che l’unico posto dove nonostante tutto il suo impegno non era riuscito a scialacquare tutti i denari è stato pattaya! :-)
Ah, la mattina dopo se ero stato soddisfatto della prestazione (e a parte la prima e l’ultima girl, lo sono stato sempre) lasciavo sempre una mancietta oltre il pattuito, drogando il mercato! :-) In realtà di prezzo si parlava a latere e per pochissimi secondi. Il mio ambiente era la disco e il rimorchio di free lance. Per cui ci si presenta con un sorriso o facendo un brindisi, poi due brevi chiacchiere, ci si struscia ballando, e infine, se dopo un’oretta di balli semiporno non hai ancora cambiato pollastrella (sei pur sempre in mezzo a un mare di belle fighe…) le dici “andiamo”.
“quanto (mi dai)?”
“1.000 (ndr. bath) tutta notte…”
“2.000…”
“1.500.”
“Andiamo!”, stavolta, lo dice lei! :-)
Il PERNOTTO è la quarta voce ed è una bella storia. All’inizio si paga il dazio del novellino e infatti la camera più alta che ho pagato è stata quella della prima notte (1.800 bath), la seconda notte è stata quella con la seconda camera più alta (1.480) mentre poi mi sono stabilizzato sui 950-1000 bath, ma senza scendere di qualità. Per qualità intendo una camera matrimoniale da 3 stelle nostrano, diciamo una camera che in italia ti viene a costare minimo un centone (e molto di più se al centro di una città d’arte oppure in una qualsiasi località nel mese di agosto).
Il premio come migliore alloggio lo do al secondo hotel di pattaya (le prime due notti le abbiamo fatte in un bell’hotel ma ci avevano rilegato ai piani bassi e specie la camera di janez non era un granchè), che abbiamo trovato una volta che eravamo già la. Spettacolare! Per ovvi motivi non vi do il nome, ma solo le coordinate: sulla beach road, in mezzo ai due centri commerciali, piscina (tattica per rifiatare una mezz’oretta prima di prepararsi per l’uscita pre-cena), camera spaziosissima e ottimo lettone, con balcone, tv, e sempre tenuta pulitissima dalle donne delle pulizie.
La camera dell’ultima notte in terra thai costava invece 5.500 bath (128 eurozzi, che è come dire 500-600€ in italia…) e in bagno per la prima volta ho visto uno scrittoio (janez è testimone!!!), e anche una tv sopra la vasca (ma ero solo un misero 14 pollici ;-) ). Ah, dimenticavo, ovviamente la camera di quell’hotel ce l’ha pagata la compagnia aerea visto che siamo rimasti a Bangkok un giorno in più “per colpa” loro.
Il DIVERTIMENTO ha inciso per un 12%, ma il grosso, il 5% del totale vacanza, è stato dato da sue splendide escursioni di un’intera giornata fatte in mare quando eravamo a phuket (con la speed boat ti fan vedere 7-8 posti per ognuna delle due escursioni, una con apice maya beach e phi phi island, l’altra con l’isola di james bond, anche se il posto + bello è la monkey beach con i miei amici macachi), dalla magnifica serata di muay thai (incredibile la mia salita sul ring.. a premiare uno dei vincitori, in un palazzetto con più di 1000 presenze) e dalle uniche due disco in cui ho pagato un piccolo prezzo d’ingresso. Per il resto sono soldi spesi sostanzialmente in bevute nei go go’s bar (decisamente più coinvolgenti dei nostrani lapdance) dove io e janez, dopo cena, ci facevamo la predisco chiacchierando e bevendo con le belle zoccolette. Nel mentre che passavamo da un go go’s all’altro ci facevamo vasche nella walking street (pattaya) o in bangla road (phuket) o in sukhmvit (Bangkok) , oppure sono soldi relativi alle partite a forza quattro e a biliardo che facevamo nei baretti open space con le intrattenitrici (meno valide di quelli degli strip) aspettando l’ora di cena, tipo tra le 19 e le 21: passare il tempo giocando con le zoccolette è divertente (dei baretti me ne sono scopata solo una, dopo che avevo perso la partita a forza 4 in cui avevamo scommesso una bevuta, ho rilanciato chiedendo la rivincita promettendo in caso di sua vittoria di scoparla.. ho ri-perso e mi è toccato chiavarla.. eh sì, proprio un duro pegno…, cmq la scopata è rientrata nella voce miciette thai, mentre la prima bevuta (prima di scommettere la seconda) nella voce divertimento.
Il CIBO non costa un cazzo ma ho anche mangiato pochissimo, specie i primi giorni tra Bangkok e pattaya. I noodles (specie di spaghetti) li mangiavo ogni tanto, mentre è un ottimo posto per chi ama il pesce, e quindi non per me che lo mangio ma non ci vado matto.
L’italianità mi fa cagare e quando sono all’estero son felice anche perchè mi disintossico da una certa mentalità del cazzo (quando nell’ultimo hotel – un cinque stelle - sentivo gli italiani capaci solo di piagnucolare, disprezzare e parlare di sfighe, avrei voluto urlargli in faccia “MA CHE CAZZO VIAGGIATE A FARE, STATEVENE A CASA VOSTRA!”) e da una ipocrisia imperante, ma la cucina italiana è la numero 1 al mondo e le altre nazionalità han solo da imparare da noi sotto questo punto di vista.
Le donne thai han tutte un fisico magro e tonico, anche le over 40 perché hanno una cucina basata su pesce, legumi e verdure (ho visto anche le bancarelle con insetti fritti come scorpioni, cavallette, e pure bacherozzi, ma i loro clienti eran piu’ turisti che indigeni…). Io mangiavo poco come sovente mi capita quando sono in viaggio, ma la cosa bella è che puoi provare la cucina di tutte le località del mondo, se vuoi... . A pattaya cmq ci sono posti dove ti fai un signor buffet a cena che te ne esci rotolando per 7-8 euro, poi sempre a pattaya ricordo una pizzeria di un paisà campano enorme, che come camerieri aveva solo katoey (trans) con la maglietta tricolore.. spettacolare! (oltre che ottimi sia la mia pasta che la bistecca di janez). A phuket se a pranzo si sbocconcellava qualcosa o in barca o in spiaggia, a sera si andava quasi sempre a mangiare in due ristoranti italiani: uno con pasta e carne eccezionali, l’altro con ottime pizze, spendendo un dieci euro a testa, ma almeno un pasto serio al giorno andava fatto, in giornate che duravano 23 ore su 24 disponibili…
I massaggi hanno inciso solo per il 2 %, e dire che me ne sono fatti fare una marea, e mi han tutti soddisfatto tranne il body massage di una bella figliola che a phuket mi ha incriccato leggermente una spalla per un paio di giorni: e dire che sentivo fastidio durante il manipolamento però pensavo facesse parte del trattamento. Ma una su mille è l’eccezione che conferma la regola: le tailandesi sono veramente maestre nell’arte dei massaggi, e visto che i prezzi sono un decimo e anche meno di quelli italiani, conviene approfittarne. Sui massaggi potrei dedicarci un post, diciamo che in genere puoi decidere strada facendo, ossia durante il massaggio stesso, se limitarti e farti fare solo il massaggio rilassante, oppure richiedere alla signorina una manovella o la scopata: non siate timidi, se non te lo chiedono loro direttamente, TUTTE sono disponibili a fare altro! Un piccolo dubbio mi venne nell’hotel a 5 stelle, dopo che uscii con il bigolo al vento dalla doccia per asciugarmi, e lei fece un risolino imbarazzato “mah, sta a vedere che questo è un posto serio!”, pensai. Io cmq ero solo lì per farmi fare un massaggio rilassante che poi volevo andare a scopare in centro. Finito il massaggio, dopo che mi ofrii un the, mi fece “se vuole può richiedere anche il nostro servizio massaggio nella sua camera…”. Ah ecco, mi pareva strano…
Non ho provato il soap massage: ero troppo impegnato a scopare e con 2000 bath mi scopavo una gran bella figa per tutta notte.. va beh, magari a sto giro ne proverò uno anche se i migliori sono a Bangkok e col cazzo che passo dalla capitale visto che la situazione tra gialli e rossi non è ancora risolta.
Nel complesso, in thailandia, conviene fare shopping perché la differenza tra quello che hai pagato in thailandia e quello che le stesse cose (o quasi) ti costerebbero se le comprassi in italia, ti accorgi che ammonta al costo della tua intera vacanza in thai! Non comprerò orologi che alla fine anche se son belli da vedere e sembrano originali, se poi hanno dei problemi, anche se li hai pagati 20-30 euro, son soldi buttati nel cesso: troppo complessi i meccanismi automatici di un orologio per poterlo riprodurre da parte di autodidatti o quasi.
A sto giro poi ho intenzione di andare nelle cliniche dentistiche (le cliniche private – a differenza del settore orologiai… - se non lo sapete sono tra le migliori al mondo e pure gli yankee vengono in thai a farsi operare e soprattutto a ringiovanirsi sotto i bisturi): alto tasso qualitativo, professionale e igienico (ovviamente il 90 % della clientela sono stranieri).

Prossimamente vi parlerò di una giornata tipo a bangkok, pattaya e phuket.
Piu' che altro non so se partirò a fine mese. Sto monitorando attentamente su forum italiani e siti di news stranieri la situazione a bangkok e ormai si può parlare tranquillamente di guerra civile. E' come se dalle parti dei fori imperiali a roma fossero accampate 10.000 lombardi pronti a rovesciare il governo, e l'esercito italiano che mitraglia questo fortino nel cuore della città, mentre gli altri lanciano molotov, sassi e hanno acuminati bastoni di bambù.. ma quando catturano qualche militare lo fanno secco a pistolettate (come quando hanno catturato un camion). Io a bangkok non ci avrei cmq messo piede (tra i 3 posti visti è stato quello che mi è piaciuto di meno) ma anche andare in un'altra parte del paese attualmente tranquillo, per prima cosa avrei paura che la situazione si allargasse nel resto del paese (e non ci credo manco morto che nel nord rurale - bacino di queste camicie rosse - non stia accadendo niente) ma in secondo luogo anche godermi il mare e scopare allegramente la sera farei fatica sapendo che c'è gente che si ammazza a poche centinaia di km... vedremo come si evolve la situazione, è cmq una gran brutta storia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io penso che tra un paio di settimane sarà tornato tutto tranquillo. Non sarebbe la prima volta, in Tailandia.

Rawmeat

Anonimo ha detto...

io invece non la vedo molto bene, in Thai.
Ormai dura da un paio di mesi e continua ad aggravarsi..... Ti toccherà dirottare su Cuba, SP?
Intanto, proporrei di recuperare il w-e saltato a Scopolandia....
AVV.

Anonimo ha detto...

Gallagher si permette di aggiungere che se te ne andassi in un "posto tranquillo" escludendo quindi Bangkok, rischieresti non solo che la situazione precipiti da un momento all' altro,ma anche di trovarti una troppo alta concentrazione di turisti italiani, o almeno Gallagher crede...

Anonimo ha detto...

Il lato più tragico della faccenda sono 'sti poveracci che vanno a manifestare e a rischiare la vita (e anche a perderla) per fare tornare al potere un miliardario egocentrico. Io non la vedo tanto bene.
Comunque si può sempre ripiegare sulla Repubblica Dominicana, vista anche la bellissima topa dominicana che c'è al La Pupa e il Secchione (io guardo solo programmi di fascia alta). In genere preferisco la razza caucasica, ma quella e' proprio bella.

Rastigat

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...