lunedì 7 marzo 2011

UN VIAGGIO IMPEGNATIVO

Il dado è tratto, il biglietto aereo in tasca già da un paio di settimane, ma ancora oggi le sensazioni sono contrastanti: passo da momenti di entusiasmo che rasentano l'euforia a momenti di perplessità.
Di staccare la spina ne ho bisogno, considerando che è dallo scorso giugno che non faccia un viaggio che superi il weekend o il weekend lungo, e anche il passare un weekend in germania non è sufficiente per ricaricare a dovere le pile: in un periodo di particolare scazzo, ovviamente prima di prenotare il volo per il sud america, avevo pensato addirittura di rinunciare al viaggio intercontinentale e utilizzare i soldi risparmiati per farmi 3-4 weekend in germania, ma poi ho realizzato in fretta che non sarebbe stata la stessa cosa: piu' il viaggio è lontano dalla propria realtà piu' la mente "stacca" e si rigenera - questo almeno è quello che vale per me - ed è per questo che quando viaggio fuori continente cerco di evitare le strutture troppo occidentalizzate e le persone italiane in primis (ma in generale i turisti di tutto il mondo) per vivere  piu' da vicino la realtà del posto.. mi viene addirittura spontaneo leggere le notizie di cronaca locale!
Solo nell'ultimo viaggio ho tradito questo spirito di "voglia di esotico e avventuroso" facendomi una semplice vacanza, stabilendomi a pattaya, e non schiodandomi mai dal quadrilatero compreso tra la beach road a est e soi buawkao a ovest, e tra la soi 1 a nord e la walking street a sud. Una ventina di gg spesi tra shopping-scopate-massaggi e un po' di mare (riminese se non peggio) di giorno, e tra cene nei ristoranti italiani,  bevute (con  palpate) nei gogo's/discoteche e  di nuovo scopate, di notte. E' stata una vacanza così vera che sono stato io a cercare il contatto con i compatrioti.
Nel complesso è stata una bellissima vacanza, ma che non mi ha fatto ritornare a casa così carico come dalle precedenti esperienze di viaggio.
Ma sì, mi sono già risposto da solo. Mi basta scrivere  per schiararmi definitivamente le idee: il dubbio che mi sovveniva ogni tanto era  se fosse stato meglio farsi un altro viaggetto in terra thai, piu' facile e rilassante,  piuttosto che affrontare qualcosa di piu' impegnativo come la colombia.
Piu' impegnativo non tanto dal punto della sicurezza: le ultime sacche di guerriglieri sono rimaste in zone che non visiterò,dei cartelli della coca me ne fotto allegramente (così come della mafia se vado a visitare palermo, tanto per fare un esempio) mentre per quanto riguarda la microcriminalità non mi metterò di certo a visitare i barrio periferici, nè sfoggerò un look da porto cervo, ossia l'idea che mi son fatto è che quando se non te la vai a cercare e se non hai la testa fra le nuvole difficilmente ti capita qualcosa (e qui mi tocco... comunque vado in giro sempre con fotocopia passaporto e pochi soldi cash, pronto a devolverli a chi me li chiede con fare brusco ;-) ).
Piu' impegnativo perchè essendo un paese in cui vado per la prima volta è una realtà di cui posso farmi una precisa idea, ma che non posso dire di conoscerla anche se la sto studiando attentamente (così come non si può  dire di sapere guidare la macchina anche se si conosce a memoria il codice della strada)
, e poi soprattutto con il mio socio stiamo mettendo su un tour de force da paura... dormiremo in almeno sei posti diversi, almeno tre spostamenti aerei interni, diversi autobus intercity... insomma un bel on the road tosto, in una realtà nuova, ci sarà da divertirsi... ma anche se sarà piu' pesante dello stare due settimane a mangiare, bere e fottere in thai, sono sicuro che tornerò da questo viaggio molto piu' ricco dentro rispetto all'ipotesi thai, e quindi quando mi viene qualche dubbio, devo ficcarmelo su per il culo.
Dal punto di vista scopereccio la colombia è ancora un bel punto interrogativo. Sono troppo preso dalla logistica (non abbiamo ancora l'itinerario definitivo!) per pensare anche alla chicas... ci sarà modo di scriverci cmq un post sopra prima della partenza, per vedere poi se le mie aspettative al riguardo saran confermate o meno, ma com'è chiaro, questo sarò un viaggio intercontinentale diverso dall'ultimo che ho fatto, dove fottere, recensire e rilassarmi e divertirmi in compagnia di compatrioti  erano le uniche cose che mi interessavano.




 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho fatto un sogno. C'eri tu che entravi in uno studio televiso dopo il tuo rientro dalla Colombia e una signora bionda ti stringeva la mano dicendoti: Complimenti per il suo viaggio e benvenuto alle "falde del kilimangiaro".
Mr White

Jack ha detto...

Grnade,numero uno,
non farti abbattere dalla tristezza dell'Italia nordica,dal freddo,grigiume del clima e soprattutto di quelle zoccole che popolano la nostra amara realtà...
reagisci reinventati,esplora nuove realtà,scopri nuovi orizzonti e poi condividi con noi curiosi lettori.
Non vedo l'ora di leggere i tuoi racconti colombiani,anche perchè come sai bene sto valutando l'acquisto di un immobile in un paese caldo...

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

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