giovedì 18 agosto 2011

O.T.R.A: ON THE ROAD AGAIN

Ieri avevo proprio voglia di farmi un bel putan’s tour, come ai vecchi tempi. Ne ho fatto qualcuno anche negli ultimi mesi, ma solo in compagnia, e fatti così, piu’ che altro per l’abitudine che ho con alcuni amici del blog di fare quattro chiacchiere girando in macchina per le strade del vizio anziché farle seduti in un pub davanti a una birra.
Ieri sera qualcuno è incastrato con la morosa, un altro ha il frigo che perde, e la stragrande maggioranza è in giro per l’italia e il mondo.
Solo soletto ordunque, ma non è assolutamente un problema, anzi! Quando si è in forma e vogliosi, il putan’s tour lo si gusta meglio da soli: le fanciulle sono piu’ disponibili a darti corda mentre se si è in di piu’ in auto stanno in guardia, non c’è il problema della logistica se si vuole trombare, e per finire - come sempre quando si è soli - si può fare tutto e solo quel cazzo che si pare!
Nel portafoglio ho una carta da 50 e una da 20. Male. A cena chiedo con una scusa a mamma Rosa se mi cambia il cinquantello, e mi dà 5 pezzi da 10. :-) Alle 22.30 salgo in carrozza, pardon, sulla trombomobile, e nel cruscotto ripongono un flaconcino di amuchina, salviette umidificate, oltre al solito magico cd: io che sono sempre disorganizzato stavolta mi compiaccio con me stesso, anche se l’essere stato nell’occasione così metodico mi fa sentire come un piccolo serial killer ;-)
Serata calda, senza traffico in giro, la radio a farmi compagnia e una temperatura da ibernazione nell’abitacolo.
Guido super rilassato e mentre veleggio la mia mente partorisce il piano della serata: come antipasto voglio prima farmi un putan’s tour esplorativo nella periferia est e zona centro di figogna vice,che bazzico poco, per poi andare a colpire nella periferia ovest e nord.
Giovani donne discinte si offrono un po’ annoiate per lo scarso viavai sui marciapiedi della città: bianche e nere, o se si vuol specificare per nazionalità anziché color dell’epidermide, rumene e nigeriane.
Dopo un giro veloce in centro mi metto a battere a tappeto la zona est, in cui in genere mi spingo poco perché in genere lì le black girls sono scarse sia dal punto vista quantitativo che estetico. Devo dire che carico come una molla uscito di casa mi era balenata l’idea di fare un censimento, ossia di concedere una “consumazione” a tutte le nere: una chance non si nega a nessuna. Ma poi invece sono rinsavito: piuttosto di pagare certe ragazze “sgodevoli” do il corrispettivo in beneficienza.
Da segnalare due cose curiose: un pensionato fermo sul marciapiede di una rotonda dove in genere a volte battono delle puttane. E’ il classico archetipo del pensionato: sui 70, pelata, pancia, camicina azzurrina.. quello che puoi trovare al centro anziani a giocare a briscola… ha una borsa sottobraccio, mah, aspetterà un suo amico che si è appartato con una lucciola, voglio sperare.. ripasso dopo 5 minuti ed è ancora lì. Poi da segnalare due ragazze bianche che non sembrano puttane, ma sicuramente lo sono. Non so.. non so spiegarmi cosa non mi convinceva nel loro essere puttane, sembravano due ragazze “normali”, forse perché erano vestite in modo normale, o forse perché, ripensandoci bene, mi sembra non avessero borsette. E poi lo sguardo.. sembravano lì per caso, come se stessero aspettando l’autobus (ma non c’era nessuna fermata :-) ). Se le ribecco magari le intervisto.
Intervisto invece vari cioccolatini a me sconosciuti, ma le cose non vanno molto bene, tipo a una che chiedo “ciao, come va?” e lei mi risponde “30” per poi fissarmi in silenzio con sguardo accigliato da funerale, o un’altra che parlava poco italiano (in genere è un buon segno, ma in questa il mio occhio esperto non ha colto nessun potenziale da coltivare) e durante il dialogo le chiedo “che dici, facciamo un pompino?” e lei di rimando “bambino..?!”.
Ho fatto un po’ di calcoli: in città ci sono circa una sessantina di black girls notturne, di queste un buon 80 % sono da lasciar perdere per limiti estetici o caratteriali, però son contento che ci siano perché danno un tocco di colore alle strade.
Lascio perdere la zona ovest perché si è fatta una certa ora e mi dirigo a nord con intenzioni bellicose. La zona nord si può suddividere in quatto sottozone distaccate di poche centinaia di metri l’una dall’altra, e in ognuna c’è un drappello di fanciulle. Nella zona A c’è la favorita (e quindi la salto), nella zona B c’è il muletto, nella zona C e nella zona D ho due nuove amichette, entrate nel club dei 10 euro. Mi dirigo nella zona C e D, ma orrore, sono deserte! E’ passata da poco mezzanotte.. uhm.. molto strano che non ci sia nessuno, probabilmente è passata la polizia e ha smarrito le pecorelle: se le ordinanze antilucciole sono fallite, la caccia al clandestino è sempre aperta!
Due palle, a sorpresa però nella zona B il muletto e le sue amiche ci sono! Le lascio salire in macchina, le chiedo della polizia ma loro non l’hanno vista, eppure sono molto vicine alle altre zone.. mah, le porto a fare un giretto, ovviamente con il cd afro in sottofondo e loro che cantano e ballano.
Quella che chiamo “il muletto” è un po’ il caporale del drappello, anche se sono sicuro che non è la loro maman, semplicemente ha solo qualche mese in piu’ di servizio e le altre la rispettano per questo.
Il muletto era appunto la sostituta come le macchine in formula uno, che non è come l’originale ma che comunque funziona…: così c’è stato un periodo in cui quando frequentavo la Favorita, nella zona A, ogni tanto per sfuggire dalla routine mi facevo fare un pompino da questa qua, briosa e alla mano (a parte certi giorni che muore di sonno), fisicamente tonica, ma verso cui non sento alcun affetto, c’era un semplice incontro di diversi interessi.
L’ultima volta che le ho dato un soldo è stato lo scorso primo luglio, quando mi trovavo nell’esigenza di trovare un ingaggio per una cosa a tre a casa mia, eravamo io e il petroliere milanese. All’epoca ero amico solo di lei e della Favorita (oltre che di vecchissime conoscenze che era meglio non rinverdire), la quale non me la sentivo di usare per il festino, pena il rischio di prestazioni da parte sua piu’ distaccate in futuro. Dopo qualche intervista in giro, con annesso ovvio rifiuto perché difficilmente una negretta va a casa di due sconosciuti a meno che questi non le facciano ponti d’oro zecchino, presi dalla disperazione c’eravamo giocati l’ultima carta “muletto”, e devo dire che il festino era venuto pure meglio del previsto.
Comunque sia, il muletto che veniva usata come “svuotacoglioni” ormai l’ho pensionata, perché ho trovato due nuove sostitute che allo stesso prezzo mi spompinano, e fra l’altro meglio di lei! Passo ogni tanto a salutarla, come ieri sera.
Nel gruppetto c’è però una che m’interessa: gambe non snellissime ma toniche che non sfigurano nel corpo massiccio, bei tettoni, ho le sembianze fisiche di una giamaicana, un donnone quindi mentre preferisco le esili, però bella in faccia e giovane, e soprattutto con un modo di fare molto femminile, dolce e delicato, e io come si sa sono molto sensibile a queste caratteristiche… senza poi dimenticare la quarta di seno che vista l’età sta ancora su.
Solo che c’è di mezzo il muletto. Una volta mi sono appartato con Giamaica (la chiamerò così) e muletto ha fatto il muso ma ha lasciato fare… mi ha concesso una scappatella ma poi basta, io (o meglio, il mio portafoglio) sono roba sua e le colleghe non glielo possono toccare. Quella volta poi con Giamaica fu una cosa standard, niente di memorabile, ma ora sento il feeling crescere tra noi due e vedo del potenziale interessante… Ora,potrei benissimo dire al muletto di levarsi dai coglioni e lasciarmi fare con Giamaica, il cliente ha sempre ragione e chi se ne frega poi dei rapporti tra di loro, ma così non c’è gusto.. anzi, forse quello che mi attrae veramente di Giamaica è che la sua frequentazione mi sia osteggiata :-) Di sicuro so solo che il muletto non vedrà piu’ un euro da parte mia, essendomi stancato di lei (se avessi voglia di fare qualcosa con la stessa persona a lungo, allora mi sposerei!). Però ieri…
Durante il giretto con le quattro black girls a bordo, Muletto aveva chiamato un tizio, un papagiro, per farsi portare a casa. Il papagiro sarebbe arrivato nell’arco di una mezz’ora. Ci mettiamo in una zona tranquilla e aspettiamo, cazzeggiando allegramente con le fanciulle ventenni in auto. Arriva il papagiro. Scende dalla macchina uno che sembra Fantozzi: pensionato tra i 70 e gli 80 anni, piu’ verso gli 80 ma forse li porta solo male, canotta bianca sotto maglietta bianca, pantaloncini bianchi da tennista anni ’70, per finire calzetti e sandali ai piedi, proprio l’archetipo del Papagiro. C’è anche un amico con lui in auto, che non vedo perché mi si è parcheggiato davanti. Ma poi scopro che non è un amico, ma è la moglie! LA MOGLIE??? E perché??? “A lui piace fare così” mi risponde serafica il Muletto. Roba da chiodi, fare il papagiro in compagnia della moglie, anziana anch’essa, che immagini a casa a tirare la sfoglia a mano o a fare uncinetto, non certo in giro a puttane di notte!
Le puttane sono quattro, papagiro & wife hanno un’utilitaria e dietro le donzelle starebbero molto strette.. muletto e company scopro che stanno in un paesello a 15-20 minuti dalla città… mi lascio impietosire e ne porto due a casa, del resto è da una vita che non faccio il papagiro. Va beh, in cambio mi fai una sega? Ok
Intendevo farmi trastullare l’uccello mentre guidavo, come ho fatto in passato, e per farglielo capire le metto la mano sulla patta dei pantaloni. Ma la poveretta collassa in breve tempo per il sonno e se la dorme… non la sveglio. Giunti a destinazione mi sussurra nell’orecchio (chissà perché l’amica non doveva sentire?) “vuoi sega?” Ma lascia stare va là, che vado a farmi fare una pompa in città, e poi fra l’altro qui nei pressi della piazza principale del paese, non sarebbe il posto piu’ adatto per una manovella! Allora lei scende e mi accarezza il braccio dicendomi “ciao Amore…”. Ecco, oltre il danno la beffa, ora che ho fatto il papagiro pensa ancor di piu’ che sono cosa sua… ma la cosa in realtà mi diverte, pensando che con Giamaica la storia si complica ancor di piu’ :-)
Va beh, torniamo in città. Ah, mi ero dimenticato di dire che mentre ero in giro con le fanciulle, erano riapparse anche le ragazze della zona D, molto titubanti vicino al campo di granoturco, in guardia come antilopi nella savana, pronte a scappare di nuovo in caso di ritorno dei caramba-leoni.
Ero diretto quindi da loro, ma si era fatto tardi e le signorine avevano smontato, non c’era piu’ traccia della loro presenza, azz…!
Zona B le ho portate a casa io, zona C e D deserte, non mi resta che andare fino ad est, oppure.. a nord rimane la zona A.
Ma sì, all’improvviso mi viene voglia della ex Favorita, che senza alcuna colpa mi ha visto latitante da quasi due mesi: bella-brava-dolce-simpatica..ma quando mi stanco mi stanco, però dopo due mesi un bel revival ci sta bene! Il bello di andare a puttane è che se ti fai vedere dopo due mesi ti fanno festa come se fossi il figliol prodigo, prova a non farti sentire dalla morosa per 3 giorni e mi sa che la festa che ti fa è di un altro tipo! :-P
Vado e non c’è, chiedo all’amica che mi dice che la Favorita sta lavorando. Potrei mandarle un messaggino, dicendole di chiamarmi quando ha finito. Ma a) ho due numeri suoi, l’ultima volta mi aveva dato quello nuovo e ora non so qual è quello giusto b) potrei tranquillamente mandare l’sms ad entrambi i numeri, ma mi metto nei panni del cliente, e a quanto mi dà fastidio mentre sono con una ragazza sentire sms o chiamate in arrivo.
Bene, decido di farle una sorpresa, e mi fermo in un parcheggio a portata di vista da dove lavora, tanto arriverà a momenti… Aspetto 5 minuti.. 10 minuti.. 15 minuti.. e che cazzo! Dopo 25 minuti me ne vado a letto perché si è fatto tardi e né io né lei saremmo piu’ freschi… considerato che il collega se l’è tenuta per almeno mezz’ora.
Vado a casa quindi senza l’happy end, dopo 3 ore in giro per figogna vice, ma, che ci crediate o no, sta serata me la sono goduta per davvero!

Ps: mentre mi preparo per andare a letto mi arriva la chiamata della Favorita. L’amica sicuramente non sa come mi chiamo (né io so il suo nome) ma evidentemente mi avranno dato un soprannome (“è passato il Dott. Spina sulla trombomobile”), e lei ha avvertito la Favorita che ero passato da lì. Lascio squillare il telefono, e poi le mando un sms: “sono già a a casa, ci vediamo un’altra sera, buonanotte”.
Domani è un altro giorno, e infatti stasera si replica... e stavolta non è previsto l'andare in bianco!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Soccia che telenovela!!!

Sei insieme il Freud e il Jack London dei puttanieri, imbattibile la tua prosa.

Quasi quasi io mi faccio un giro a zigane...

Rastigat

BC ha detto...

Odio i vecchietti in camicia azzurra, e magari pantaloni scuri. Viaggi tranquillo, da lontano li scorgi. Li scambi per carabinieri o vigili, rallenti e quando passi davanti vedi che sono solo dei rompicoglioni a bordo strada.

Anonimo ha detto...

...e nemmeno un seghino,prima di prendere sonno?!

Anonimo ha detto...

...che belli questi racconti di notti on the road,ci si immedesima quasi....
Alien 2

Dott. Spina ha detto...

niente seghino, non c'ho pensato, era tardi.. e comunque in effetti era meglio se me lo facevo visto che in effetti ho dormito male!
x Rasti: ehehe, non farmi ridere, e cmq al limite in questi racconti notturni nei bassifondi assomiglio a Bukowski! ;-P

Anonimo ha detto...

Quando Gallagher ha letto del Papagiro con moglie appresso...gli è venuto in mente un amico suo che ogni tanto porta a fare un giro in auto una amica sua e a lei piace farsi i puttan-tour...Per la cronaca, alla sorella dell'amica piace andare a vedere nei night per scambisti... Gallagher giura e si compiace di un ritrovato Dott. Spina narratore!

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