mercoledì 18 gennaio 2012

ANORESSICO RELAZIONALE

Avevo letto per caso la recensione su un quotidiano, e ho subito capito che non potevo farmelo scappare: il film SHAME parla di me (anche se io mi vergogno poco)! Stupefacente poi l'appuntamento a cena con una donna "normale": sono al 100 % io, i-den-ti-co come atteggiamento e dialogo!
Se la psicologa non mi avesse "licenziato" (mi chiedo ancora il perchè, non ho sinceramente capito se perchè pensa che io non ne abbia piu' bisogno o se al contrario mi ha visto come una "causa persa"), avrei sicuramente l'argomento pronto per il nostro prossimo incontro. Teoricamente potrei telefonarle e chiederle un appuntamento – eravamo rimasti così, che potevo chiamarla se ne avessi sentito il bisogno – ma visto che sono mentalmente pigro (e quindi non la chiamerò), e che poi c'è questo blog, con voi, quattro gatti di lettori, che può fare le veci dello psicologo, ossia di uno che ti sta ad ascoltare mentre espliciti le tue considerazioni, non la chiamerò.
"Anoressico relazionale".
Mi piace questa definizione che mi è venuta in mente data al personaggio principale, Brandon – che poi sarei io - mentre mi gustavo il film al cinema.
Per noi anoressici relazionali è molto faticoso relazionarci con il prossimo, anche con le persone a cui vogliamo bene. Ci sentiamo bene, rilassati, solo quando ci manteniamo "a distanza" dagli altri, anche se a volte desidereremmo manifestare meglio i nostri sentimenti d'amore e d'amicizia.
A parte questo aspetto, il film tratta anche il tema delle dipendenze: per la sorella dipendenza dall'amore mentre per il fratello quella sessuale. Brandon prova vergogna di come sia dipendente dal sesso, e allo stesso tempo di come sia incapace di condurre una vita relazionale.
"Fa ancora scandalo mostrare la debolezza di un uomo, anche se questa debolezza è rivelata attraverso scopate con donne consenzienti, spesso professioniste del sesso, sempre belle. Debolezza? Certo, la ricerca del sesso è la droga e il “proprietario” di Brandon e fa di lui quello che vuole, lo guida come fosse un burattino; il suo Io è annullato dal bisogno di sesso e questa ricerca è più forte di lui, lo possiede in un bisogno mortifero che non gli dà tregua e non gli permette di ritrovarsi.
Proprio come le droghe pesanti, sempre di più, mai abbastanza. Brandon pur di fare sesso appare pronto a trascurare il lavoro, il successo, la sua vita e per il sesso - che nasconde agli altri come segreto vergognoso ma ineludibile, rischiando anche sul lavoro - ha perso la possibilità di esprimere le proprie emozioni, di vivere la vita, di connettersi con gli altri (nell’unico corteggiamento “normale” appare distante e sprovveduto, contemporaneamente)".
Va beh, riconosco che sia una dipendenza, non c'è dubbio, ma non c'è bisogno di farne una tragedia come nel film, considerato che l'alternativa si chiama vita di coppia...!!! :-))) brrr....!
Bien, finito il film saluto l'amico con cui ero andato a vedere il film (sa che vado a puttane, ma lui non va a puttane, crede ciecamente nella vita di coppia e vorrebbe metter su famiglia) e mi dirigo, caricato ancor di piu' dal film, a caccia di sesso a pagamento.
Serata a dir poco uggiosa, ma trovo un vecchio cioccolatino, nella zona in cui mi hanno segnalato un nuovo arrivo notevole (sarà, ma 3 sere che son passato facendo un totale di 7-8 passaggi, non l'ho ancora beccato).
C'è lei, una colonna portante di Figogna Vice. Trombata secoli fa, fu, come prima volta, semplicemente eccezionale, però quando si parte troppo bene.. le volte dopo mi prese meno, finchè una sera, quando andai con xxx72 (che nel frattempo l'aveva testata anche lui) e lei si gettò su di lui senza praticamente degnarmi di uno sguardo,  me la legai al dito e da allora non sono piu' andato da lei (se non con compagni di merende, ma io finora non avevo piu' usufruito dei suoi servizi).
Lei nonostante sia una di quelle di lungo corso si è mantenuta sia come bella figa, sia come bel carattere: molto solare e socievole. Si ricorda ovviamente di me, ma non si ricorda se abbiamo fatto sesso: eh sì, nella notte dei tempi, ma l'abbiamo già fatto.
Brava di bocca ma, ahimè, si può solo toccare esternamente la patatina e il buchetto del culo.. che peccato, considerato che ha ancora un culettino da urlo e il buchetto è stretto stretto (giurerei che lo usa solo per fare la cacca, e la fa pure fine fine, degli stronzetti passatelli! ;-) ).
Poi a scopare... ha gli stivaloni e non si sfila totalmente le mutandine, le tiene a mezza costa, in questo modo le gambe non si possono aprire piu' di tanto, rimangono parallele, ma le tira su, s'incantona (è piccolina) e si può trombare a mo' di graziella ("ti piego in due"). Mah, la trombo per un po', ma la cosa mi sembra un po' innaturale, nè come detto sento un particolare feeling, e così dopo un po' che la pompo il mio amico dick diventa mezzo barzotto. Le chiedo di venire sopra, ma dice che non ce la fa, allora la faccio rimettere a succhiare, e poi a segarmi (nel frattempo l'uccello si è ripreso pienamente) finchè non svuoto il serbatoio che era pieno da venerdì scorso. Al ritorno si parla di musica, lei è molto tranquilla e disponibile, parla perfettamente italiano e so per certo che sarebbe disponibile anche per uscire fuori dal lavoro.. ma uhm.. con lei, mi ripeto, non sento scattare quel particolare feeling.
Infine, mentre faccio la strada tra la Veterana e casetta mia, distratto mi dimentico di non passare davanti a dove lavora l'ex Favorita. E trac!!! Eccola lì, beccato! Potrei fermarmi a salutarla, anche se essendo da solo avrei poche scuse valide per non caricarla dopo che è un bel po' che non "giaciamo insieme", ma di trombarla non c'ho voglia, e poi nel vano vicino al cambio ho ancora il cartoccio contenente il preservativo che a sua volta contiene la metà maschile dei miei potenziali eredi, fattimi sputare fuori dall'abile Veterana.
Che fare? In quel mezzo secondo decido che è ora di darci un taglio netto a questo aborto di surrogato di relazione che mi sono creato con l'ex Favorita, e passandoci davanti senza salutarla, sono entrato di fatto nella sua black list. Oddio... volendo potrei tornare da lei, facendo finta di non averla vista la volta precedente che sono passato (e lei, potete giurarci, farebbe finta di credermi), ma spero di non cadere così in basso!

4 commenti:

Confirmed ha detto...

la psicologa dti ha licenziato? ma non andavi da quella della mutua.
saranno delle tirocinanti giovani appena fresche da università ( mi sto arrapando...) che cazzo gliene frega a loro... dove trova un'altro che gli racconta storielle cosi divertenti.

Anonimo ha detto...

Dott. Spina sempre belli i tuoi racconti riguardo la psicologa secondo me tu non ne hai per niente bisogno anzi secondo me tu potresti aprire un ufficio di consulenza pscologica, scrivi bene, riesci ad analizzare i problemi in profondità, hai una mente aperta, sei colto e istruito, insomma hai tutte le carte in regola per una nuova professione il psicologo dei scopopaganti :-))

Loco da Vicenza

Katif ha detto...

Eh mio caro.... quanti di noi si son sentiti chiamati a vedere il film in questione... Io ho pensato alle stesse cose e da quello che racconti mi sa che quando lo vedrò anch'io mi sentirò nei panni del protagonista.
Anoressico relazionale... bella definizione...

Doc ha detto...

Mi ha troppo incuriosito la tua recensione ... e così ho visto il film!!! Un bel pugno in faccia!!! O meglio nello stomaco!!!
Molti che seguono il tuo blog dovrebbero vederlo, anche se può non piacere, per quanto è crudo e diretto!!!

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...