giovedì 2 maggio 2019

LA THAI DI ENVING - by Enving - parte 3

Ci dirigiamo a mangiare  il thai food in un tranquillo ristorantino della second road, quelli soliti senza troppe pretese e dove mangi bene senza andare troppo per il sottile. Due piatti e una birra, solito conto da 300 e poco più baht. È bello camminare qua e là per Pattaya. Mi rilassa, mi piace, mi sembra sempre un’avventura e non mi stancherei mai di farlo. Dobbiamo fare qualche commissione e ci dirigiamo in soi buakhao, dove trovi qualsiasi cosa tu vada cercando. Quest’anno ho molto rivalutato la soi Buakhao che avevo pesantemente snobbato nei viaggi precedenti. Ci dirigiamo in una farmacia di fiducia e andiamo a comprare il kamagra in diverse versioni. Non è per noi in realtà, ma ci è stato commissionato dall’Italia e visto che si può (volendo) anche rivendere a buon prezzo andiamo a comprarne un po’. Scatola da 50 bustine, versione ora jelly (bustine da succhiare poco prima di scopare), 1500 thb, circa 40 euro. Scatola da 8 pillole, molto simile all’altra come effetto, 300 baht. Passiamo da un banchetto e chiediamo info per il taxi verso U-tapao : 500 thb, ora di pranzo del giorno successivo. 
Facciamo qualche vasca e poi ci dirigiamo verso soi 6. Entriamo in qualche bar e chiacchieriamo (per così dire) con qualche tipa, poi alla fine ci intratteniamo un po’ di più in uno del quale non ricordo il nome. Il Londinese è in un angolo e lo vedo ravanare senza molti indugi, io con la mia chiacchiero tranquillamente, ma non c’è troppo feeling e intenzione reciproca per cui passiamo semplicemente il tempo in compagnia facendo qualche risata, ma nulla più. Gestore è un giovane italiano lì presente, poco più grande di me che racconta un po’ della sua vita e di come è finito a gestire un bar di soi 6. Il londinese non sa se scoparsi la tizia o meno. A me sinceramente non piace, mi sembra furbetta e anche fisicamente non è chissà cosa. Fianchi un po’ larghi e culo che mi pare un attimo cadente. Sicuramente il Londinese, avendo tastato la situazione con mano, ne saprà più di me. Alla fine tergiversa un bel po’, so che non è convinto e lo distolgo dal proposito, ma senza pressioni o rimpianti. 
Siamo stanchi, passiamo in hotel a fare un pisolo prima dell’ultima folle notte. Quando aggancio il wifi, sento un po’ le tipelle qua e là. Molte (nuove e non) si propongono per essere la controparte della mia ultima notte, ma non dico nulla di definitivo a nessuna perché me la vorrei davvero godere al massimo. Sono in realtà indeciso sulla tecnica da adottare. Il buonsenso imporrebbe di prendersi una già porca e collaudata, senza rischio di missilate random l’ultima notte. La spregiudicatezza mi consiglia invece di andare a pescare come al solito, perché poi dovrebbe andare male alla fine? Scelgo la mia solita via intermedia. Ne voglio pre-allertare una, senza bloccarla ma facendole intendere che ci potrebbe essere una mezza intenzione di fare un rendez-vous la mia ultima notte. Faccio una rapida valutazione tra le candidate, ma dentro di me ho già scelto, voglio Lamai. Scrivo un bel sms e poi mi metto a dormire. Mi sveglio alle 22 e vedo che mi ha risposto. Dice di passare da lei in soi6 che sta al bar di una sua amica e stanno bevendo e facendo festa. E’ già tardi, non ho né tempo e né voglia di fare questa cosa, anche perché il mio piano consiglia in direzione opposta. Insiste un bel po’, probabilmente troppo, e le dico chiaramente che non passerò, ci vedremo al limite all’ibar più tardi. Vado a cena con il fido Londinese nel solito posto della sera prima, stavolta azzardo una pasta con un sugo più pretenzioso per il mio delicato intestino, ma mi gira bene ed è buona, non mi darà problemi. Ci alziamo dal tavolo che è mezzanotte, attraversiamo due soi verso il mare e solita vasca lenta e studiata in Beach Road. C’è un bel po’ di passera, molta della quale anche fruibile a livello estetico. Non mi soffermo a indagare oltre, mi pare una situazione un po’ sciatta mettermi a sgomitare con indiani, pakistani e mezzi disperati per elemosinare una scopata (che sarei disposto a pagare anche bene, visto che è l’ultima di Pattaya).
Andiamo in walking e mi assaporo l’ultima vasca lì della mia vacanza. Luci, colori, pr, cartelli, ambulanti, il solito folklore. Ormai mi ricordo chi vende cosa e dove, mi fa sorridere questa cosa. Arrivati a buon punto chi mi vedo spuntare davanti? Lamai con una sua amica. Lamai è sinceramente fighissima : tacco vertiginoso diverso da quello della sera prima, pantaloncino cortissimo e aderente, nero, tipo di pelle. Top rosso e nero, scollatissimo con cerniera sul davanti. Divento pazzo. Non capisco più niente, voglio solo scoparmela finchè ho una goccia di sangue in corpo, e inizia la follia più totale. La sua amica è completamente diversa da lei. Molto carina, ma semplice, poco appariscente, non esagerata, quasi discreta in quel mare di troie. Lamai mi pare su di giri, parla a voce alta, è molto calorosa, gesticola e vuole strafare. Sul momento la cosa mi fa ridere e ci battiamo il 5 con il londinese. Ci trascinano nell’ice bar a pochi metri da lì. È un posto particolare con una stanza freddissima con vetrina sulla walking e temperatura interna di -11 gradi. Ci infiliamo lì dentro più o meno contro la nostra volontà e ci danno cappotti da eschimesi. Ma che cazzo, mi ritrovo a Pattaya in un cubicolo di 3 per 2 metri con una temperatura di -11? Va bene che di fianco a me c’è sta figa da antologia che mi scalda il cuore, e il cazzo a pensare dove lo metterò tra qualche ora. Ma così non andrà. Sta pazza scatenata ordina 4 shottini alla vodka, più altri 3 : due per le bariste e uno per il tizio vestito da orso polare che sta lì dentro a fare scena. Beviamo a goccia e facciamo un bel po’ di foto. Tempo di finire, faccio per uscire e la squinternata ordina un giro di tequila, di nuovo 4+3 shottini che prontamente vengono serviti. Va boh, beviamo pure questo, che sarà mai. Usciamo dopo 10 minuti da sto congelatore e ci mettiamo al bancone dove sta per arrivare il conto. Una barista porge il biglietto, vedo Lamai c : 2100 baht. Porca di quella troia maleducata della madonna, ma che inculata è questa? 14 shottini, oltretutto di merda e son 55 euro buttati a caso. Ormai sono lì, non posso farmi figuracce, pago e faccio finta di niente ma inizia a girarmi pesantemente il cazzo per la situazione. Mi chiedo se la squilibrata avesse davvero sganciato lei per tutti quella cifra. 
Usciamo in strada, è già fin troppo alticcia lei e io voglio archiviare l’accaduto. Mi chiede se le compro una rosa mentre andiamo all’ibar, e dove cazzo la mettiamo sta rosa? Glisso, ma la compra lei e la da a me. Ora mi sento proprio un idiota a entrare all’ibar con sta cazzo di rosa in mano come un ricchione. La vorrei buttare, ma non vorrei si offendesse e me la tengo in mano, ci mettiamo a un tavolino scomodissimo a bordo locale, vicino ai cessi sulla piattaforma sul mare. Il posto è scomodissimo, passa un sacco di gente che ti spintona e non c’è spazio per tutti e 4. Il londinese prova a fare il simpatico con l’amica, che però è freddina e dice che sta aspettando il suo boyfriend. Oltretutto il Londinese si era già organizzato con la tizia della notte prima e l’aveva già pure pagata in precedenza (a mio avviso grandissimo errore, ma gli andrà bene e la tipa manterrà il deal). Intanto l’amica di Lamai fa giro di birra per tutti e paga lei. Tempo qualche minuto e arriva il boyfriend della ragazza, un cinese palestrato tutto serio che sembra gli abbiano piantato un palo su per il culo. Arriva, pare incazzato, dice qualcosa alla tizia e se la porta via di peso senza che lei abbia nemmeno fatto in tempo a toccare la birra e prendere il resto.Ah, la Thailandia, che paese senza in briciolo di logica! 
Il londinese intanto prende la birra e si volatilizza verso la sua preda, l’amica di yingy, la 40enne. Non fa molta strada in realtà perché hanno il tavolo a 5 metri da noi. Intanto arriva la stessa amica di Lamai della sera prima, stavolta senza l’inglese molesto ma con un vecchio al seguito che mi fa ribrezzo, roba che mio nonno, classe 31’, lo avrebbe reputato vecchio e malconciato. Sto tizio sembra che stia dormendo in piedi, infatti arriva, dice qualcosa alla tipa per cercare di andarsene subito con lei e poi se ne va da solo. La tizia a sorpresa scoppia a piangere e si butta sulla birra rimasta intatta sul tavolo. Lamai va in bagno e parlo con sta tizia che mi dice che quello è un customer abituale. È australiano, vecchio e ammalato e il loro accordo era che lei si faceva serata tranquilla con le amiche e, se a fine serata non aveva trovato customer migliore, a fine serata avrebbe raggiunto il vecchio a casa sua, fuori pattaya. Avrebbero dormito insieme e l’avrebbe scopata il giorno dopo, o probabilmente si sarebbe fatto fare un pompino senza riuscire a sborrare visto che non gli veniva mai il cazzo duro (e ti credo, quello probabilmente aveva iniziato a scopare quando hanno scoperto l’Australia). Costo dell’operazione per lei, 500 baht, la disperazione allo stato puro. Torna Lamai, parlano un attimo e poi la tizia se ne va. 
Restiamo io e lei, ma non è come la sera prima. Yingy mi vede, mi fissa, mi sento osservato e a disagio. Dico a Lamai che me ne voglio andare, magari di sopra, mi chiede perché è  adduco una scusa qualsiasi. Saliamo sopra, balliamo vicino al cubo nell’Insomnia e va tutto bene per un po’. Lei è abbastanza ubriaca, ma la situazione pare essere sottocontrollo. Ordina da bere, pago io due cocktail. Passa il tipo con le siringhe da bere, ne prende 2 e le paga lei . Sparisce di nuovo, ufficialmente per andare in bagno, ma la cosa inizia a farsi un attimo sospetta. Nel frattempo continuo a portarmi appresso sta rosa, malconcia e inutile. Torna dopo diversi minuti con un’altra tizia, strani lineamenti, ma molto figa, quasi come Lamai. Mi dice che è filippina, che è appena arrivata a pattaya e che non conosce nessuno. Lamai mi dice se può stare con noi e dopo mi illumina il volto con una domanda : può venire a dormire con noi a fine serata? MA CHE DOMANDE SONO MAI QUESTE????? Ma certo che può, ma è la benvenuta, ma la mettiamo in mezzo a noi tesoro! Ovviamente non andrà neanche così, manco per il cazzo. 
Succede il patatrack quando Lamai vede un’altra sua amica, una freelance alta e vistosa che sta al tavolo con dei francesi. Ci aggiungiamo al tavolo, un botto di alcool a disposizione. Tre ciccioni francesi, squallidi, mignottari di lunga data, ma non nel senso nobile del termine come tanti ne ho conosciuti. Questi mi mettono tristezza, sono viscidi e anche un po’ sfigati nel modo di fare, trasandati, in tuta, pance infinite, maglie attillatissime. Non ci rivolgiamo la parola, ognuno fa il suo. Ci sono 3-4 freelance con loro, io Lamai e la filippina. Beviamo un po’, non ballo, ho pessimi presentimenti. La festa impazza, le freelance limonano tra loro,  mentre i francesi mettono dei 100 thb nelle mutande alle tizie. Lamai continua a bere, poi si assenza di nuovo con una delle freelance. Sto come un allocco lì seduto su uno sgabello ad aspettare con sta cazzo di rosa in mano, vorrei infilarla su per il culo a qualcuno, così, tanto per liberarmene. Lamai torna, è mega su di giri, ho la netta sensazione che si droghi e tutte queste assenze siano per farsi di qualcosa. Non riesco a darmi altre spiegazioni alternative. Beve ancora e le dico che voglio andare a casa. Sono le 3 e mezza passate. Non mi considera quasi e continua a fare festa e bere. Le cose degenerano di lì a poco. Le dico ancora che voglio andare, di nuovo se ne infischia. Si mette a limonare pesante con la filippina, io non so come prendere la cosa. Una delle tre freelance viene letteralmente spogliata dal francese, rimane in perizoma e viene sculacciata da due dei tre mentre twerka al tavolo. Spettacolo assolutamente eccessivo e fuori contesto. Apprezzerei anche io altrove, ma per l’insomnia mi pare troppo. Lamai è assolutamente sfattissima. Va da quella in perizoma, le tira fuori le tette. Questa ride, e per ricambiare apre tutta la cerniera a Lamai e saltano fuori le pere enormi e perfette. I francesi impazziscono. Io sono al colmo. Ne ho i coglioni pieni. Me ne vado. Ho in mano la borsetta di Lamai, Il suo enorme portafoglio e la rosa. Le sbatto tutto malamente in mano e senza dire una parola mi giro e me ne vado. Lei scende di corsa dal tavolo, tenta di fermare la mia ritirata ma scivola sui tacchi altissimi e cade malamente per terra. Non può neanche mettere le mani per terra per attutire la caduta perché le ha piene della sua roba e cade rovinosamente. Me ne frego e continuo per la mia strada. Un francese mi tira per il braccio dicendomi di aiutarla, che è la mia donna e che non me ne posso andare. Gli do uno spintone con tutta la forza che ho e lo caccio un metro indietro. Poi vado deciso a un millimetro dalla sua faccia fissandolo negli occhi con più cattiveria che riesco, e in quel momento è tantissima. Capisce che non è il caso di andare oltre perché vede che sono incazzato nero e che se volassero due schiaffi probabilmente ne prenderebbe tre. Distoglie lo sguardo e si fa da parte. Me ne vado dall’insomnia e Lamai mi insegue, anche giù per le scale.
Mentre entro in walking mi chiede scusa, mi dice che è ubriaca e che vorrebbe mangiare qualcosa per riprendersi prima di andare in hotel. Le do l’ultima chance della sua vita miserabile, e la siedo sul marciapiede, fissandola negli occhi profondamente e le dico che sta rovinando la mia ultima notte a Pattaya, quella che sto aspettando da tutto l’anno. Scoppia a piangere come una bambina : lacrimoni enormi, pieni, fitti le solcano il volto. Mi sento un attimo in colpa per essere stato molto duro. Entra al ristorante dell’Ibar e va a sedersi in fondo, ci mettiamo a un tavolo. Ordina acqua e una zuppetta e mentre aspettiamo va in bagno. Torna di nuovo su di giri. Chiacchieriamo un po’ ma sbiascica, non riesce a scandire, è lenta e ha strani tic con gli occhi. Sono super indeciso. Mentre prova a mangiare qualcosa mando audio nel gruppo dei pattayani  e spiego rapidamente la situazione. In due mi dicono subito e chiaramente di lasciare perdere, che è una follia e di andarmene all’istante perché sarebbe stata una nottata ancora più tragica. Non voglio farlo, tengo duro, provo a stare seduto. Non so che cazzo fare. Ho pochi secondi per decidere, prima che sia troppo tardi e sono davvero indeciso. Lamai tocca appena la zuppa, si alza e va a vomitare in bagno. Ne ho davvero i coglioni pieni, ho preso la mia decisione. Torna e si siede barcollando. Le voglio dire che me ne vado ma non faccio in tempo perché appoggia la testa sul tavolo. Nel frattempo arriva l’amica, quella del vecchio australiano e dell’inglese e mi chiede cosa è successo. Le dico che me ne sto per andare, che si prenda sta tossica ubriaca e se la porti via lei. Mi dice che devo prendermene cura, che è affar mio e che non posso lasciarla così. Parte il mio show : mi alzo, scosto la sedia, vado faccia a faccia con l’amica e le dico in faccia le peggio cose e tutto quello che mi viene in mente. Lamai si alza, urla qualcosa, piange, ansima, sputacchia, poi mette 1000 baht nel conto e fa per andarsene verso l’ibar. Cade mentre scende uno scalino, si rialza, l’amica prova a fermarla ma è una furia, entra dentro l’ibar e non la vedrò mai più. L’amica arriva di nuovo al mio tavolo, penso voglia farmi il culo e invece si siede e inizia a mangiare la zuppetta di Lamai. Dove finisce la logica inizia la Thailandia. 
Arrivano 840 baht di resto per Lamai e io con estrema nonchalance me li intasco, come risarcimento di quella troia fatta e ubriaca. Auguro tanti auguri e tante cose all’amica e in bocca al lupo con cazzo moscio e me ne vado. Sono le 4.03, non voglio mollare. Salgo all’insomnia. Ho un solo pensiero nella testa : salvare l’ultima, folle, incredibile notte a Pattaya. Giro all’insomnia, non è che ci sia così poi tanta figa ormai. Respingo qualche assalto di tipelle improponibili. Passo di fianco al tavolo del francesi, incrocio lo sguardo con quello che voleva attaccare rissa prima e vedo che distoglie. Penso di andarmene e invece no. È una notte folle? Bene, che lo sia fino in fondo. Vado al tavolo dei francesi, non dico mezza parola, prendo un bicchiere mezzo pieno, ne rovescio il contenuto in un altro che non me ne frega di chi siano. Lo asciugo con un fazzoletto del tavolo e mi verso un fortissimo coca e jack daniel, il mio cocktail preferito. Mi guardano tutti e tre. Esterrefatti. Non ballano e non scherzano più. Sono fermi a guardarmi e basta. Mi prendo il mio potente coca e jack, pieno fino all’orlo e, sempre senza dire una parola, me ne vado in un’altra direzione. Nessuno di loro ha il coraggio di dirmi niente e vorrei ben vedere. Faccio ancora mezzo giro e in zona uscita, mentre miro una normale, che sarebbe giusto un buco da riempire l’ultima sera, mi sento cingere i fianchi da dietro. 
Mi volto e vedo Bella, con un nuovo taglio di capelli e look decisamente diverso. Mi fa mille feste, mi chiede cosa faccio da solo e adduco una balla che mi sono addormentato in hotel e mi ero appena svegliato. È lì a un tavolo con la sua amica freelance e un tizio giovane e mingherlino che la sta pasturando. Mi unisco a loro. Assaggia il mio cocktail e mi chiede perché bevo benzina per la macchina! Mi strappa un sorriso, mi sa che ho trovato la mia compagna per l’ultima notte. Il tizio mi rivolge la parola in un inglese molto provvisorio, non capisco cosa mi chiede ma riconosco il suo accento. Gli rispondo diretto in italiano e scoppia a ridere anche lui. Due parole al volo e scopro che lui vive a un paio di km da dove io ho la casa in montagna. Ci scambiamo contatti telefonici e organizziamo poi rimpatriata italiana per gennaio in zona montagna. Prendo Bella, balliamo, ridiamo, scherziamo, brindiamo e ce ne andiamo insieme. Passiamo al 7/11 dove le compro spazzolino e sigarette con un simpatico siparietto. Andiamo in hotel e sono sfattissimo anche io. 
Sono le 5 e oltre, non ci perdiamo in convenevoli visto che alle 11 c’è la mia sveglia. Mi sento spossato dalla folle notte e mentre lei fuma l’ennesima sigaretta io ne approfitto per provare uno dei Kamagra che devo portare in Italia. Il primo aiutino chimico della mia vita, preso poco prima dei trent’anni, ma più che altro per curiosità. In tempo zero ho il cazzo di marmo. Bella fa un super bocchino, ma davvero da maiala, con saliva e mugolii. Apprezzo molto. Scopata molto buona : lei non ha molte tette ma il culo è bello per davvero. Niente di paragonabile a quello di sua maestà lily, sia chiaro, ma comunque un ottimo culo! Duro parecchio, la piccono con forza, il cazzo è un paletto di 20 centimetri di marmo purissimo. Urla, si dimena, grida di piacere, e io mi eccito come un infame bastardo e ci do ancora di più. la metto in ginocchio e le sborro in faccia, dritto e copioso. Vado in bagno per pisciare ma non riesco, uccello troppo duro e se sforzo troppo lo stimolo finisce che mi cago addosso. Lascio perdere e torno a letto dove lei già dorme. Non riesco a dormire molto : cazzo durissimo, troppi pensieri, e sensazione di calore diffuso sulle palle. Prendo sonno alle 9 e dormo due ore. 
Mi sveglio alle 11, mentre sto ravanando la figa morbida di Bella e l’uccello risponde subito presente. L’effetto è un po’ svanito, ma mi sento ancora come un animale. Lei si sveglia all’istante e riprende a succhiare con passione, le piace proprio avere il cazzo in bocca, me lo dice ridendo. Ah si? Bene. Mi metto a cavalcioni su di lei e le tengo le braccia bloccate sopra la testa. Le scopo letteralmente la bocca e mi fermo solo quando sento che fa dei versi esagerati perché l’uccello e a fine corsa nella gola. Quando mi tolgo lei è piena di lacrime, ma ride di gusto. La trombo bene, come si deve, tira le lenzuola e geme. Sono sudato, voglio sborrare, sempre in faccia of course, ma stavolta in posizione diversa. Ridiamo e andiamo a farci la doccia. Fuma un bel po’ mentre chiudo la valigia e al momento di saldare mi chiede 800 baht. Mi dice che oggi è il compleanno della sua amica e che andranno a mangiare insieme e poi al cinema al centra Festival e vuole pagare tutto lei. Lei chiedo se le basta e mi dice che ne avanza ancora per le sigarette. Ci salutiamo. Avevo sottovalutato Bella. È una brava ragazza e le piace proprio scopare. Non è appariscente o particolarmente sexy o vistosa, ma sa giocare bene con il cazzo e ha un bel carattere. Ci stiamo sentendo spesso e mi fa fare tante risate con i suoi selfie buffi.
Lamai? Che dire di Lamai? Che dio l’abbia in gloria. Mi ha dato tantissimo una sera, per poi rischiare di togliermi tutto quella dopo. Non so cosa sia successo, ma penso abbia dei grossi problemi personali e spero riesca a prendersi cura di se stessa. Mi chiama la sera dopo, quando io sarò già a quasi 1000km di distanza, in lacrime e si scusa. Si dice pentita e molto amareggiata per come si è comportata, ma a me non interessa più ormai, quel che stato è stato. La blocco su whatsapp e cancello il suo numero dalla rubrica, voglio essere certo di non poterla mai più contattare in vita mia, una così è pericolosa per me perché rischierei di prendere una sbandata per una superfiga, ma ingestibile.
Il londinese mi attende nella hall, eterno sigaro in mano e soddisfazione nel cuore per la sua notte con la quarantenne. Saliamo sul taxi e ho mille emozioni nel cuore. Piccole lacrime mi nascono negli occhi mentre vedo la periferia di pattaya sfrecciarmi davanti gli occhi. Non me ne vergogno, assolutamente. È un sogno Pattaya e ci tornerò, lo prometto a me stesso. Non ci voglio più pensare, inizia la seconda tappa di questo folle viaggio. Driver, per favore, veloce all’U-tapao che abbiamo un volo per phuket che ci aspetta!

Mi rendo conto di essere stato molto prolisso nella narrazione delle ultime 24 ore Pattayane, ma sono state un momento molto intenso e delicato per me, per cui ho deciso di narrarlo per bene. Se vi chiedete come possa io ricordare così tanti dettagli, vi rammento che il tutto è accaduto poco tempo fa e che comunque ho preso una marea di note sul mio telefono. Tutti i tempi morti (tipo attesa in aeroporto), sono stati deputati al prendere note attendibili e più evocative possibile nel momento in cui avrei riscritto questo lungo racconto della mia straordinaria vacanza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie, soprattutto per la scrittura che sa trasmettere entusiasmo!

In via generale, purtroppo in Thai si sbevazza sempre più (il Sonkgran di quest'anno è stato una catastrofe) ma in particolare il giro delle disco di WS sta diventando un covo di alcolizzate :-(

Sulla questione del Kamagra, suppongo che non farete la pubblicità su FB o eBay ma comunque le questione potrebbe mettervi in condizioni di difficoltà, senza poterla controllare. E' un rischio che vale davvero quei 4 spicci?
https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/viagra-online-1.4542845

Anonimo ha detto...

Per Gallagher un racconto veramente stupendo...

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...