Arriviamo a Patong nel primo pomeriggio di
lunedì e so nella mia testa che non c’è molto tempo da perdere
poiché staremo qua solo quattro giorni striminziti.
Andiamo subito a posare i
bagagli nel nostro ottimo tre stelle in soi Sansabai (30 euro a notte una
stanza doppia matrimoniale superior). L’hotel è assolutamente valido, in posizione
strategica, e sembra tenuto molto bene. ottimi la possibilità di farsi portare
cibo in camera 24/7 senza aggiunte di soldi rispetto a quelli del ristorante
convenzionato, ma soprattutto ottimo che ti passano a rifare le stanze fino
alle 17 di pomeriggio, così puoi fare davvero tutte le cose con calma. Siamo
affamati e ci rechiamo quindi in un ristorante thai nella medesima via
dell’hotel, ordinando un bel po’ di cose e spendendo circa 450 thb a testa.
Patong è un po’ più cara di pattaya, ed è decisamente più cara di Sud di
Phuket, ma i prezzi rimangono comunque bassi se comparati a quelli europei. A
portare il cibo sono piuttosto lenti, e ne approfitto quindi per farmi un giro
su Tinder. Impressionante come io sia lì da circa un’ora e ad ogni “like” che metto
ne esca sempre o quasi uno indietro di rimando. Morale della storia è che in
qualche minuto mi ritrovo con quindici chat aperte e millemila messaggi a cui
far fronte. Il 90% li ignoro apertamente, ciò che è più interessante lo coltivo
invece con più cura.
Dopo pranzo sbrighiamo qualche faccenda burocratica e di
cortesia (alias comprare qualche souvenir e pensierino per i miei tristi e
ottusi amici itaiani) e poi ci avviamo verso la spiaggia. La spiaggia di Patong
è tutt’altro che paradisiaca : affollata, inquinata, incasinata, piena di
venditori ambulanti e promoter di sport acquatici, insomma non proprio il luogo
migliore del mondo per rilassarsi. Stiamo un po’ sdraiati a prendere il sole e
nel tardo pomeriggio ci rechiamo a giocare al nostro solito, infinito biliardo.
Quest’anno sono partito fortissimo io, stracciando il Londinese fino a un
clamoroso 9-2, ma Patong ha visto una bella rimonta del mio opponent e la sfida
rimarrà equilibratissima fino all’ultimo giorno, dove la spunterò al pelo io
per un finale di 24-22 in mio favore. Andiamo quindi in hotel, doccia,
pisolino, e via che si esce per cena.
Andiamo in un ristorante già frequentato
diverse volte gli scorsi anni, Song Pe Nong 2, famoso in zona per le porzioni
abbondantissime e per il menu quasi interamente a base di ottimo pesce.
Mangeremo qua anche l’ultima sera, poiché ci piace davvero e il menù è vasto e
molto ben dettagliato. Dopo cena andiamo a berci un paio di birrette nei locali
del complesso del Tiger, quelli al piano terra. Le ragazze sono davvero molte,
ma la qualità anche abbastanza bassa a mio parere. Tantissime quelle un po’
sovrappeso, e smagliature a destra e sinistra. Qualche rara perla qua e là ci
sarà pure, ma stasera faccio fatica a trovarla. Beviamo comunque un po’ qua e
là, paghiamo qualche consumazione e tocchiamo un po’ tra culi e tette, il tutto
in un clima molto disteso e senza pretese di tipo alcuno.
Finito lì, propongo
al londinese di fare un tour delle disco della Bangla, anche per vedere com’è
l’aria che tira. Andiamo al white room, bello ma piccolino. Musica da niggah,
tipo r&b e non troppe thai-lady. Direi eccesso di turiste anglosassoni,
cicciottelle, sudaticce e paonazze per il clima e l’alcool ingurgitato. Vengo
pressato un po’ da una grassoccia inglese con le trecce e un vestito a
quadretti, ma è più alta di me, sfonda tranquillamente gli 80kg e non mi da
l’idea di curare troppo l’igiene personale. No grazie. ma no a prescindere,
anche se fosse lei a dare a me 100 euro. Una cosa così non la farei neanche in
condizioni disperate, piuttosto mi faccio una sega a bordo pista guarda. Il
white room ha il wifi e quindi ne approfitto per un rapido check di internet.
Notifiche a fiumi da Tinder, e almeno 10 proposte di incontro. Lascio stare,
vorrei tastare dal vivo se possibile e non me la sento di rischiare la scatola
chiusa.
Andiamo poi allo Shark, nuovo locale verso fine bangla verso l’interno,
ma è pessimo poiché totalmente vuoto. Locale bello e potenziale infinito, ma
sempre desolatamente vuoto. Il Seduction è ormai chiuso da tempo, l’Hollywood
non mi ispira molto e non rimane che andare nel tempio delle serate e ella
musica a patong : Illuzion.
Digressione sull’Illuzion : discoteca tra le più
belle viste in vita mia, impianto stereo sensazionale, giochi di luci e musica
degni di Tomorrowland e giro di soldi da fare paura. Frequentato al 70% da
turisti da tutto il mondo, il restante sono thai lady stile super-pro, con rate
minimo da 3k a salire. Il londinese si sentirà sparare un 7k short time e un
10k long time. Funziona molto al clubbing all’Europea, con tavoli con privè e
bottiglie di champagne a 500 euro. I cocktail stessi costano in media 7-8 euro,
e far serata lì dentro è dispendioso da tutti i punti di vista. Però la musica
è dannatamente bella e io, che sono anche amante del ballare e delle
discoteche, non resisto a buttarmi nella calca per godermi musica e serata! Il
londinese mi segue e trascorriamo almeno un’oretta lì dentro. Qualche timido
approccio avviene, sia attivo che passivo nei nostri confronti, ma sono per lo
più turiste e io non voglio perdere tempo per una cosa incerta.
Fattesi le tre
proviamo a fare un salto al tiger sopra, nella disco, ma non pare esserci
molto. Facciamo un’altra vasca più lenta ma bisognerebbe accontentarsi di
quello che c’è, sinceramente non penso sia il caso e demordiamo presto. Ci
avviamo verso casa, sono le 4 e il Londinese inizia a percularmi poiché sta
fallendo il mio intento di fare 14 scopate in 14 notti di vacanza. Gli sto per
dare ragione, ma propongo un salto al Tai Pan disco prima di andare a casa,
tanto è sulla strada dell’hotel.
Il Tai Pan è il classico locale da pesca
dell’ultimo istante. Si anima molto sul tardi, è abbastanza economico e l’età
media è spesso molto elevata, più verso gli “anta” che sotto. Molte ragazze di
colore sempre presenti, è il regno del prezzo di saldo e dell’affare low cost
last second. Giretto esplorativo, ma non c’è proprio una fava di interessante.
Anche ben volendo essere ben disposti, bisognerebbe fare un atto di carità
verso sè stessi. Mi sto per rassegnare ad andare in bianco quando vedo
qualcosa. Vedo un musino molto interessante, chiuso in un vestitino a tubino
nero. Passo vicino per vedere meglio la situazione, ci fissiamo reciprocamente
per qualche secondo e poi passo oltre. Dico al Londinese che potrei aver
trovato una interessante e non mi crede, pensando che lo stia prendendo in giro
come vendetta. Faccio un altro giro ed è ancora lì sullo sgabello; è tempo di
agire. Mi avvicino e mi presento, ma proprio in quel momento sta andando verso
la pista con la sua amica. La seguo e ci mettiamo ad un tavolino a bordo pista,
presentazioni di rito. Yammy, 25 anni, bar girl di Soi Dragon, una traversa
della Bangla. Ha finito di lavorare alle 3 ed è passata al Tai Pan a salutare
qualche amico. Mi sembra un po’ ubriaca e non troppo coordinata, ma vuole bere
e ordino e pago due birre. Il Londinese scruta la situazione, anche l’amica di
Yammy non è affatto male. Glie la proponiamo, ma il solito Londinese fa il
difficile e dichiara di andare a casa. Saluto e ci abbandona. Arrivano le
birre, calde e imbevibili. Mollo la mia birra e mi siedo a pasturare con le
mani questa Yammy, capisco al volo che quel corpo è uno spettacolo della
natura. Morbidissimo, soda, bianchissima di carnagione (è originaria di Bangkok,
non un’isaaniana) , mi arrapa molto. Non è molto coinvolta, non bacia, sembra
stare sulle sue e si allontana anche a salutare qualche amico. Valuto il da
farsi e decido la strategia.
Le faccio presente che è tardi e che sono stanco,
vorrei quindi andare in camera il prima possibile, ovviamente solo se le va. Mi
dice di si, e 2mila baht sono un buon incentivo. Accordati. Beve ancora un po’
quella birra calda come il piscio, giusto per dare un senso all’ordine fatto,
poi saluta e usciamo. I tacchi sono altissimi e lei molto più ubriaca di ciò
che avevo preventivato. Incespica numerose volte ma dice di voler camminare,
anche se fa fatica ad andare dritta e barcolla abbastanza. Inizio a pensare di
aver fatto una cazzata ad arruolarla. Arrivati sotto l’hotel con calma più che
estrema, dichiara di voler mangiare. E me lo dici adesso? Insiste….eh va beh,
dove cazzo andiamo? Qua intorno è tutto chiuso e con quei tacchi lì ci impieghi
due ore a fare 50 metri. Insiste. Andiamo a un ristorante 24/7 all’angolo con
una via più interna e ordina pollo con riso, facendoselo incartare per il take
away. Nel mentre che aspettiamo mi rompe il cazzo su cose generiche, ma è
visibilmente ubriaca e cambia umore di continuo. Le chiedo di vedere il suo
documento, manco fossi un agente della stradale, e mi a là carta d’identità.
Leggo nome, cognome e data di nascita, sulla quale ha mentito. Due anni più del
dichiarato, è del 1991. La metto sul ridere, siamo praticamente coetanei. Ride
anche lei e mi dice che lo fa sempre. Arriva sto pollo e ce ne andiamo in
camera, ma ho il presentimento che sarà una scopata di merda. Mi sbaglio.
Entrati in camera diventa molto professionale; si sveste, doccia, denti e mi dice che mangerà dopo. Ben lieto
di ciò, mi doccio anche io e iniziamo porcate a bordo letto. Bacia poco, ma la
pelle è clamorosa e le curve anche. Seno proporzionato, non grosso, ma bello
morbido e alto. Culo da favola, uno dei migliori di questa vacanza. Le scatterò
anche qualche foto in perizoma a pecora il mattino dopo. Venendo ai tecnicismi
: succhia il cazzo proprio bene, molto brava, poca mano e bello profondo. Le
piace succhiare e si vede, la lascio fare un bel po’. da sopra cavalca che è un
piacere e a pecora ci do bello secco. Quando la metto sotto e spingo forte gode
apertamente e la cosa mi arrapa da matti. È un bel darci e mi sto proprio
divertendo. Momento quasi di sborrare mi ricordo di quella cosina che sapeva
fare proprio bene : succhiarmi il cazzo. Gli faccio presente la cosa
esattamente come l’ho scritta qua, ride e si inginocchia a fondo letto. Mi
pianto in piedi davanti a lei, le scopo la bocca qualche minuto e sborro
copiosamente in faccia. Ride e va a lavarsi. Vado poi io a lavarmi e lei si
mette al tavolo a mangiare. Esco e mi butto a letto, lei insiste tipo un
milione di volte per farmi mangiare qualcosa, ma ho zero voglia. Finisce in
fretta (ne butta più di metà), si lava i denti e torna a letto. Si mette
addosso a me e vuole dormire abbracciata, cercherà di farlo tutta la notte
anche quando io sarò girato dalla parte opposta. Si sveglia alle 11 senza
problemi e si fa scopare di buona voglia. Anzi, mi sembra lei intenzionata a
chiedere il mio cazzo e quando sarei pronto a sborrare mi chiede di aspettare
che vuole scopare ancora. Accontentata : non ho problemi a controllare la
sborrata dopo 11 giorni di Thailandia. Andiamo avanti per buoni altri 20 minuti
e, dopo che si sente soddisfatta, mi dice di sborrarle in faccia di nuovo. Non
credo che mi opporrò. La metto su un fianco e mi faccio spompinare stando in ginocchio
sul letto. Quando sono pronto a sborrarle in faccia stendo un asciugamano sotto
la testa, le raccolgo i capelli, e mi smanetto qualche secondo fino a riempirle
la faccia di sborra. Sembra gradire. Gioca ancora un po’ con il cazzo e poi si
riveste, ma non prima dell’ennesima doccia. Confermo le mie impressioni della
sera prima, ottima pompinara e anche molto simpatica come ragazza, forse solo
un pochino lunatica. Pago il pattuito, la saluto, ma ci scambiamo i numeri di
telefono.
8 commenti:
Ciao Spina, sono un tuo lettora affezionato dal 2015, anno in cui ho cominciato a condividere questo hobby con te e con voi altri lettori.
Sono relativamente giovane - 28 anni - e per me sei e siete stati una "guida" per questo mondo. Ho incominciato a frequentare pay perché uscivo da una storia seria durata anni e nei rapporti occasionali con un altra ragazza avevo avuto problemi di erezione. Così ho deciso di provare le pay per capire se avevo un problema o no.
Ho scoperto di non avere nessun problema e ho deciso di divertirmi, quando e come mi va, senza più ricadere nella tentazione della storia "seria" che ti ingabbia e ti costringe, già alla mia età, in una vita quasi matrimoniale (e non hai idea di quanti miei coetanei ci caschino...).
Insomma, questo messaggio per ringraziarvi e ringraziarti delle "puttanate" condivise con me, che dal calduccio del mio letto, prima di andare a dormire, magari dopo un bella scopata in un loft, vi leggevo, prendendo spunto dalle vostre gesta. E con la speranza che ci sia un futuro per questo blog.
Decidi tu che nome darmi...
Saluti
Semi-tossiche, Milf ultra 50enni, Sindrome di Montezuma, Risse sfiorate, il Londinese nell'iperuranio alla ricerca di situazioni improbabili, annose ricerche di wifi per risparmiare 10 euro di sim thai, più che un viaggio di piacere, un percorso ad ostacoli.
Comunque molto divertente e ben scritto ;)
Ahah, il nome da darti è facile: "L'Illuminato"!
Il blog non chiuderà, ma corre il forte rischio di essere abbandonato.
Per cui se vuoi provare a cimentarti narrando qualche tua esperienza pay, sei il benvenuto! Puoi inviarle a scopopagando@hotmail.it oppure scriverle qua sotto forma di commento che poi le trasformo in post!
Luke : sicuramente non è stata una vacanza piatta, noiosa o senza rischi/emozioni, e meno male che non è stata così! Chi non risica non rosica, e io penso di aver consapevolmente risicato. Non mi farei 11mila km e 16 ore di volo per poi fare passeggiate mano per mano all'ombra delle palme della beach road. Un po' di movimento e azione lo gradisco. Ti voglio solo precisare una cosa : il fatto di non avere la scheda thai non è una questione economica. Spendere 2300 (come è avvenuto), o spender 2310 non mi fa alcunissima differenza. Il non aver voluto avere scheda Thailandese è stata una precisa scelta strategica, per non essere continuamente rintracciabile. Avevo bisogno di non essere reperibile per il maggior tempo possibile.
Tranquillo, la mia era solo una osservazione data dal fatto che quando sono stato sul suolo Thai l'essere connesso costantemente era un "plus"...ma, date le tue considerazioni, immagino anche vi possano essere legittime motivazioni diverse che possano portare a scelte differenti.
Ma pensi che il Londinese, che dai tuoi racconti non esce proprio "benissimo" possa essere coinvolto in futuro in altre avventure? ;)
Più che legittime, te lo assicuro! :-)
Mi poni una bella domanda, alla quale ho risposto in modo abbastanza esaustivo nelle considerazioni finali che usciranno sul blog alla fine della cronaca. Considerando che, se ho fatto bene i conti manca una sola parte del racconto (esce domani), la parte delle considerazioni finali dovrebbe uscire sabato pomeriggio alle 19! Non voglio darti spoiler anticipati, ma la questione è più che mai viva e me ne sto già occupando proprio in questi giorni! :-)
Dai Spina pubblica il finale!!! Grande Enving bellissimo racconto ma dove l'hai conosciuto the london man?
Loco vicenza
@Loco Vicenza : ti ringrazio, mi fa piacere sia stato apprezzato!
Io e il Londinese siamo della stessa città. Avevamo amici in comune e ci siamo conosciuti qua una decina scarsa di anni fa. Lui poi è andato a vivere a Londra per lavoro 6-7 anni fa, ma ci siamo tenuti comunque in contatto. Torna in Italia 3-4 volte l'anno e ci si vede spesso!
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