lunedì 11 maggio 2020

THAI 5 DI ENVING - DAY 6 E 7 : PENURIA DI MERCANZIA E AMBIENTI OSTILI by Enving

Usciamo dall’aeroporto di Phuket che è già buio. Prendiamo un tagliandino del taxi e dopo qualche minuto di attesa arriva la nostra auto per caricarci. Nel frattempo che aspettiamo il taxi, il Londinese trova il modo di discutere con uno degli addetti ai taxi e stranamente è dalla parte del torto. Sono ovviamente ironico perché il Londinese, per definizione intrinseca, è sempre dalla parte del torto. Probabilmente era stanco e ha mal interpretato una normalissima richiesta del povero addetto. Finisce a breve la discussione perché arriva il taxi, ma con esso anche la pioggia. E’ incredibile come in cinque anni io abbia beccato cinque temporali nel momento esatto in cui esco da quel cazzo di aeroporto. Sembra uno scherzo ma è così : noi a Phuket, oltre ai coglioni rinsecchiti come due datteri, portiamo sempre la pioggia. 
Dopo un’ora scarsa di taxi arriviamo dritti nel nostro hotel-guesthouse a Sud di Phuket. È piuttosto tardi e quindi decidiamo di cenare lì sotto dal gestore italiano, ma non prima di esserci fatti una doccia. Mangiamo una pizza e beviamo una birra, seguite da quattro chiacchiere con il simpatico gestore. Lo conosciamo da quattro anni e in quella zona siamo sempre stati suoi ospiti. Brav’uomo, gran lavoratore, forse un po’ ansioso e pressante per quel che concerne i soldi e i pagamenti. Decidiamo di liquidare subito il nostro debito e sganciamo 4500 baht a testa per cinque notti nella struttura con una camera matrimoniale molto ampia a testa e uno scooter da condividere. La mia è la stessa identica stanza dello scorso anno, mentre il Londinese finisce in quella di fronte a me. Lo scorso anno lui era in quella sotto. La sua nuova stanza è enorme per davvero, sarà almeno 35 metri quadri ed è dotata di un grosso open space con ben due letti matrimoniali. Fa ridere il fatto che sia da solo in tutto quello spazio enorme, sopratutto per il fatto che lui la stanza in dolce compagnia non è che la sfrutti poi tanto.
Torniamo in stanza dopo cena e mi rendo subito conto che non ho minimamente intenzione di uscire. Il Londinese un giro vorrebbe andare a farlo, ma io non sono proprio in condizione. Faccio fatica a tenere gli occhi aperti e sento addosso tutta la spossatezza di 6 giorni vissuti a tutta e senza pause. Se includiamo il fatto che il tempo fa schifo e piove anche, la decisione è presa: me ne vado a dormire senza rimpianti. Ne ho davvero bisogno e a mezzanotte spengo la luce. 
Mi sveglio al mattino e mi sento davvero in forma. Ho dormito parecchio e ho recuperato il 100% delle energie. Alle 10 io e il Londinese siamo già a fare colazione alla pasticceria francese sulla strada vero la nostra spiaggia preferita. Due brioche farcite in modo diverso e la giornata inizia molto bene. Parcheggiamo lo scooter in pineta e ci mettiamo bene la crema protettiva a livello 50 prima di andare in spiaggia. 
Appena arriviamo becchiamo subito uno dei due liguri e un suo amico. Ci salutiamo calorosamente perchè non ci vediamo da un anno e abbiamo tante cose da dirci. L’altro ligure quest’anno non è potuto venire per questioni lavorative e farà una vacanza in primavera con altra gente in un paese asiatico limitrofo. In compenso quest’anno c’è con lui un suo amico che non avevo mai visto, lo chiamerò Joe. Ci presentiamo con lui, ma noto subito che è molto schivo e particolarmente sulle sue. Stiamo a parlare un’ora abbondante sulla spiaggia mentre prendiamo il sole e Joe nel frattempo non dice una parola. 
Il ligure mi ragguaglia sulla situazione in loco e ci avvisa che quest’anno è tutto molto tranquillo: poche ragazze, pochissima figa e anche pochi clienti. Sarà perché siamo a inizio stagione o a causa del cambio sfavorevole, ma constaterò che ha assolutamente ragione purtroppo. 
Passiamo la giornata in spiaggia tra chiacchiere, bagni e passeggiate e, nonostante la crema 50, trovo il modo di scottarmi alcune parti del corpo. Ormai è una costante : mi metto la crema più potente che trovo eppure alcune zone del corpo me le scotto sempre, incredibile! Mangiamo thai in un posto di loro conoscenza e spendiamo davvero un cazzo, mangiando discretamente bene. 
Nel pomeriggio verso le 17 si rannuvola e decidiamo di andare a giocare a biliardo in un baretto che frequenteremo molto. E’ affacciato sulla strada principale litoranea di sud di Phuket e ci sono regolarmente 7-8 ragazze dentro. La qualità è tutt’altro che buona, ma ne posso salvare due che trovo a metà tra il discreto e il carino. A Pattaya manco le vedrei queste due, ma lì sono assolutamente valide. Mi limito a bere e giocare a biliardo e scambio giusto quattro chiacchiere con alcune di quelle tipe. È soltanto pomeriggio e non penso che mai nessuno nella storia di quel baretto ne abbia mai prelevata una da lì dentro prima di cena.
A mezzanotte siamo operativi sul campo e mi sparo una redbull per avere più energia. Andiamo io e lui ai baretti del complesso del LC (ho spiegato cosa siano nella cronaca dello scorso anno). Tra tutti i baretti c’è n’è uno che tengo d’occhio da tempo ed è gestito da un europeo e da sua moglie. Dai social avevo appreso che al suo interno lavorano due ragazze davvero degne di nota. Nel pomeriggio però il mio entusiasmo era scemato di colpo perché il ligure mi aveva spiegato che c’è l’inghippo: una delle due tizie, la più meritevole, non va con i clienti. E’ lì soltanto a fare la gatta morta e strappare bevute ai clienti. Voci di corridoio dicono che sia la concubina ufficiale del proprietario e che la cosa sia nota e approvata anche dalla moglie. Quindi una vera e propria inculata: questa tizia ti estorce bevute a tutto andare con la promessa di chissà cosa e poi ti dà il sonoro due di picche quando è il momento di passare al sodo. È una storia che si ripete da settimane e in tanti ci sono già cascati. Molti hanno poi anche dovuto fare parole con il proprietario a riguardo. La storia mi smonta i piani e optiamo per un altro baretto. Ordiniamo birra e partite a biliardo e straccio sonoramente il Londinese. Mentre giochiamo veniamo importunati dalle ragazze del baretto, però è dura trovarne una decente. In realtà nessuna di quelle tizie è classificabile come brutta, però diciamo che quelle fighe sono fatte diversamente da loro. Alla fine mi pare che le due che chiacchierano con noi siano le migliori. Tutte e due però hanno un diverso problema ciascuno: la meno bella avrà forse quarant’anni o più e senza trucco e tiraggio potrebbe essere davvero terribile. La più bella tra le due potrebbe avere il cazzo. La fisso bene e provo a notarne i dettagli, ma rimane il mio dubbio. Non ho la confidenza tale per chiedere e quindi continuo a parlarci, ma sempre ben mantenendo le distanze. Mi riserbo di valutare molto più in là il da farsi, per ora mi accontento di umiliare a biliardo il povero Londinese. La situazione si sblocca quando arriva il ligure, vera enciclopedia vivente del luogo: quella più vecchia è una veterana e se la sono già scopata in molti lì nel decennio precedente e quell’altra ha il cazzo, ufficiale, che sia messo a verbale.
Ridiamo molto della situazione e continuiamo a bere al baretto. Sono contento che la mia esperienza sul territorio stia iniziando a dare i suoi frutti : il primo anno non avrei mai sospettato la sua natura e probabilmente avrei rischiato un enorme pasticcio! Il londinese si prende in stanza in Long time la quarantenne perché è il suo target e ne rimarrà discretamente soddisfatto. La decisone di portarla via viene presa da lui quando live al baretto scopriamo tutti insieme che quella quarantenne se ne sta lì con vestito cortissimo senza mutandine sotto. Totalmente nuda, coperta solamente da qualche millimetro di cotone. Effettivamente per avere quarant’anni è fisicamente ben carrozzata, si mantiene davvero bene. 
Alle 2.30 Londinese tela in stanza con la tizia e noi ci spostiamo al LC. Ero stato informato che non era sui livelli degli anni scorsi, ma non pensavo fosse così una merda. È venerdì sera e il locale è mezzo vuoto. Ci saranno si e no 20 ragazze, ma fatico a trovarne una degna di uscire con me da quel locale. Aspettiamo un po’ mentre beviamo coca e jack sperando la situazione migliori verso orari più mattutini. Passa un’ora, ma non cambia un cazzo, anzi aumentano i farang che cercano una da scopare e che adottano la stessa mia tecnica. In pista ci sono o quarantenni sfatte, ben peggiori di quella che si sta facendo impalare dal Londinese, oppure ragazzine in ciabatte di dubbia maggior età. Con buona probabilità non sono neanche puttane, ma semplici normali clienti. Ballano come stupide con le amichette e fanno solo dei selfie. Non sono lì per compagnia o clienti, ma in ogni caso non sono un prodotto che mi interessa. La situazione è surreale, non credo a quello che vedo. Addirittura una decina di farang si sistemano davanti all’entrata e placano di peso quelle nuove che entrano nel locale per scannerizzarle da testa ai piedi per primi. Vogliono essere certi di pescare subito qualsiasi cosa di decente si palesasse all’ingresso prima che finisca nel calderone dello schifo interno. Il problema è che tutte vengono comunque scartate e confluiscono all’interno perché il livello non è basso, è infimo. Valuto qualcosina che vedo in pista vicino a me, ma oggettivamente sarebbe volere male a se stessi. Trovo la forza di non vergognarmi di me stesso e faccio un giro sperando in un miracolo. 
Salgo ad alcuni tavolini sul fondo del locale e una tizia mi accalappia al volo e mi trascina al suo tavolo. Avrà l’età di mia madre e si porta gli anni pure peggio, ma almeno voglio dare un’occhiata alla composizione di sto tavolo. Ci sono lei, tre mostri e una decente. Guardo la decente in faccia, si alza e viene a scodinzolarmi vicino. Le rivolgo la parola, ma non capisce un cazzo di quello che dico. Avrà si e no 20 anni e probabilmente nella migliore delle ipotesi è ubriaca perché quegli occhi non raccontano una bella storia. Sbiascica e ridacchia senza motivo, allora faccio cenno a Nonna Papera di tornare lì. Le chiedo due dritte e intermedia lei per me. La ragazza è palesemente ubriaca e mi spara 3mila long time tramite la voce della vecchiarda. Scoppio a riderle in faccia: avrei fatto fatica ad allungarle mille baht e glie lo dico pure. La trattativa si conclude con una scrollata di spalle e un mio andarsene prima ancora di attendere la replica. Arriva però inaspettato un sorprendente rilancio a ribasso da parte loro : 1500 baht, siamo entrati nei saldi. La mia risposta è però sempre la stessa e ho dei numerosi buoni motivi per non concludere la trattativa.
Torno in pista e vado da Joe che è su uno sgabello da solo e beve un triplo bourbon, totalmente imbevibile. Mi dice che la situazione lì quest’anno e sempre così e che tanto vale buttarla in alcool. Spunta il ligure da non so dove con una per mano. Non è brutta, ma a me non piace. È ubriaca e cade per terra cercando di ballare. Il ligure la rialza e la siede sul divanetto, in seguito deciderà di prenderla comunque. Io e Joe stiamo ancora un po’ nel locale e facciamo un po’ di trashate, tanto abbiamo capito che torneremo a casa a mani vuote.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

non capirò mai quelli che vanno in luoghi turistici e non possono fare i turisti ovvero divertirsi come si dovrebbe. I voli intercontinentali costano ormai poco ma se poi arrivo li e devo fare tutto tirato low cost ha poco senso, e la svalutazione eur bath centra poco. Non so mi sembra una tendenza di tutti quelli che scrivono sul blog da spina a compagni, però contenti voi....ma siete veramente contenti? mahhhhh

Enving ha detto...

Sinceramente non comprendo se questo commento sia circostanziato a questo racconto in particolare o se ti riferisci a tutta la vacanza. Onestamente dubito tu abbia letto le parti precedenti e, se le hai lette, con buona probabilità non le hai capite. Posso capire l'attacco nel merito di una questione precisa, ma qua paiono proprio parole campate in aria senza neanche un nesso logico. Sono aperto al confronto diretto laddove motivato e pertinente, ma qua non vedo ne' uno ne' l'altro. Precisando che una vacanza del genere non è esattamente low cost (2700 euro non mi sembrano spiccioli), ti assicuro che è il budget è assolutamente adeguato alla località e al tipo di vacanza. Poi è chiaro che ognuno di noi ha diverse abitudini riguardo la propria persona, ma qua non si capisce neanche bene a cosa ti stai riferendo. Se è per la fine del post beh, non me la sarei neanche caricata gratis visto le condizioni di quella tipa e visto che provenivo da sei giorni a tutta figa a Pattaya. Bada bene che ti sto rispondendo per dovere di cronaca, non certo per dovermi giustificare con te che, nella migliore delle ipotesi, non ci sei mai stato lì. Ti auguro di andarci a fare un giro in Thailandia un giorno e magari ricrederti per queste prevenute e infondate affermazioni, perchè al momento la sensazione è proprio quella di parlare con qualcuno che non ha la minima idea di ciò di cui sta parlando!

Ciao!

Enving

Anonimo ha detto...

ciao Enving, in effetti non sono mai stato in thai ma conosco chi ci va da anni e mi ha sempre detto che non è mai esistita la via di mezzo quindi o si va in località note con budget adeguato oppure bisogna accontentarsi e molto. Poi ognuno ha le sue esigenze ma certe cose non si possono negare chi si accontenta gode è quasi sempre un ripiego. Infatti molti europei hanno mollato la thai per altre località tipo filippine. In ogni caso se si vuole fare il turista il budget passa sempre in secondo piano prima il divertimento se no che senso avrebbe?

Anonimo ha detto...

Per Anonimo dell' 11 maggio alle 22.38....
Sinceramente non mi sembra che Enving non si sia divertito come si dovrebbe.
Che significa poi divertirsi come si dovrebbe? Forse pensi che spendendo vagonate di euro si ottenga un miglior servizio? Io credo invece che il puttaniere esperto sappia perfettamente che i conti astronomici sono tipici di locali e zoccole che mirano solo a spennarti non fornendo in cambio una prestazione nemmeno vagamente decente. Poi ognuno ha il proprio standard di divertimento e quello che piace a te non necessariamente piace ad altri.
Mi sembra poi che il nostro narratore Enving non abbia minimamente lesinato al momento di contrattare.
Dico questo in amicizia, ma mi sento di discordare dalla tua critica. Ti faccio un esempio... io vivo all'estero ormai da molto tempo. Quando visitavo Rio da turista andavo alle Terme, e pagavo di buon grado prezzi molto più alti rispetto ai privè, ma soprattutto troppo più alti rispetto al tenore di vita locale. Tanto con l'euro... Da quando ci vivo a Rio, questi posti li evito perché continuano a superfatturare e non hai mai la garanzia di una prestazione adeguata. I privè sono meno coinvolgenti sicuramente, si entra, si chiava e si va via subito dopo, quindi un clima meno coinvolgente rispetto alle Terme. Ma offrono la stessa varietà di ragazze, prestazioni quasi sempre satisfattorie se sai chi scegliere, a volte addirittura memorabili e prezzi dimezzati. Quello che voglio dire è che il pagare tanto non è assolutamente garanzia di godere tanto.
Amichevolmente...
Virgilio

Enving ha detto...

@anonimo : direi che la questione è stata ben dibattuta sia qua che altrove da altri e la penso tutto sommato come loro. Non entro nel merito di cose già dette ma voglio fare alcune precisazioni :
- sentito dire è un conto, averlo vissuto un altro. Sai quante ne ho sentite di sparate al bar Sport del paesino? Vivila una cosa, poi ne parliamo con pensieri tuoi reali
- La thailandia non è posto troppo esoso,ma neanche estremamente cheap! é una via di mezzo che può far felice tutti, ma le varie cose girano ovviamente intorno al Dio denaro. Il bisogno quotidiano di liquidità è soggettivo, io me la cavo totalmente con una media di 130 euro al giorno su una vacanza di due settimane abbondanti. Magari per altri, abituati diversamente, questa cifra è sufficiente appena appena per l'Hotel. Ciò che posso dirti è che, per come sono io, ad un cambio normale, due settimane me le faccio con 2500 euro all inclusive e non sto attento a più di tanto!
- guarda che gli spendaccioni a caso qua hanno un nome ben preciso : "farang ting tong" e vengono derisi e cercati da tutte le thailandesi succhiasoldi. Si parla di fessi, sempliciotti, gente che allarga il portafoglio in cambio di due moine. In genere è gente sprovveduta di tutte le età, ma il tipo classico è più su con gli anni, con poca esperienza sia all'estero sia nel mondo della prostituzione e che si scioglie per due cazzate. Te la fanno annusare come si deve mentre ti sottraggono amabilmente bevute e scroccano per ogni dove, in cambio spesso del minimo sindacale. Poi che la prestazione ci sia o sia valido è tutto un altro discorso, ma non credere che chi ha capacità di spesa e lo fa notare pagando a caso a destra o sinistra sia per forza ben trattato, anzi viene preso per stupido chi spende a caso nei locali senza un minimo criterio (che non è necessariamente il mio).

Il resto penso sia superfluo sottolinearlo!

Enving

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

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