Studentessa escort per pagarsi l'università
Il racconto al Corriere della Sera della ventenne: "Così guadagno 6000 euro al mese. Non è prostituzione, è sex working"
-Seimila euro al mese. Considerando che vorrebbe mantenere questo ritmo per altri cinque anni, significherebbe mettere da parte qualcosa come 360mila euro. Questo il programma che si è fatta una ragazza ventenne, studentessa fuorisede di Economia a Milano, insieme alla sua coinquilina che frequenta il Conservatorio e l’amico di Scienze politiche. Il "problema" è che questi incassi derivano dall'attività portata avanti parallelamente agli studi, cioè la prostituzione, sebbene la diretta interessata si affretti a "smentire" il termine nel corso della sua intervista anonima al Corriere della Sera: "Il marciapiede non lo vediamo neanche da lontano, ci mancherebbe. In strada ci sono le vittime della tratta, noi facciamo tutta un’altra cosa. Ci iscriviamo sui siti di incontri e ci proponiamo come sugar baby. Vendiamo esperienze e non c’è disparità di potere perché noi abbiamo la giovinezza, loro il denaro".Il risultato finale, in ogni caso, è la prestazione sessuale: "È il cuore di un accordo, che però non si esaurisce lì, comprende anche altro. Una sorta di relazione, ma finta, perché dell’altro in realtà non me ne importa niente. Sui siti non si può parlare di soldi, pena l’oscuramento del profilo, per questo la conversazione migra su altri canali, privati. C’è tantissima domanda, anche adesso in tempo di Covid. Quindi possiamo permetterci di selezionare solo chi ci interessa, dire se a quelle condizioni ci va bene oppure no. Accompagnarli è una nostra scelta". L'analisi della ragazza prosegue con una freddezza disarmante: "Ci assumiamo un rischio quasi imprenditoriale, liberi di smettere in qualunque momento. Mai accetteremmo di farci controllare da altri, anche se a volte capita che qualcuno si faccia avanti dicendo di volerci proteggere".La studentessa di economia spiega poi nel dettaglio i suoi piani: "Io ho cominciato questo lavoro due anni fa, lo farò ancora per quattro o cinque, non di più. Mi rifiuto di abitare in un bilocale di periferia in quattro, così invece posso stare appena un po’ più comoda, in zona Isola, mi pago gli studi e soprattutto metto da parte i soldi che mi serviranno per fondare una start up o aprire un negozio tutto mio, invece che restare disoccupata. Tra noi non ci vergogniamo e se qui manteniamo il riserbo sull’identità è solo perché i nostri genitori, se solo immaginassero, non si riprenderebbero più". Poi sui clienti: "In questi mesi io ne ho due e con loro guadagno più di seimila euro al mese, solo se mi va aggiungo qualcosa. Di certo per meno di 300 euro io non accetto di vedermi con qualcuno"
Ho evidenziato i punti più salienti, quelli su cui meditare.
Che dire, il potere della patata fresca!
8 commenti:
Per 300 euro se la può tenere. Sono da sempre convinto che se da un lato la prestazione giustifica una certa qual differenza di prezzo, non esiste prestazione che renda conto della distanza tra i 30 euro base di una prestazione standard e i 300 euro di cui stiamo parlando. Senza uscire dall'Italia, che se no la studentessa di Milano potrebbe anche nascondersi, tra le perle della mia "carriera" ricordo una ragazza strepitosa, forse la più bella e ben fatta con cui sia mai stato, molto molto, ma molto partecipativa, pescata con un gran colpo di fortuna in appartamento ad Arezzo la cui visita mi costò 60 euro! Questo a mio avviso è un classico esempio di scaltrissima melanzana italiana e di babbei disposti a pagare per il gusto di pagare. Furba lei che si siede dalla parte giusta della transizione economica. La vera domanda è: se nessuno fosse così genio dal darle 300 euro per una trombata ne accetterebbe 150 o farebbe un altro mestiere? Io non ho dubbi sulla risposa ;-) Elmer
La possono raccontare come gli pare, chiamarla come meglio preferiscono, ma quando la prestazione sessuale avviene dietro pagamento è sempre e solo prostituzione e con qualunque nome la signorina pretenda definirsi lei è solo una prostituta. Magari di alto bordo ma sempre zoccola rimane.
Virgilio
Apprendo con grande piacere che il caro Dott. Spina ha riesumato il blog, molto bene!
Mi auguro che, finita 'sta merda, si possa festeggiare con una bella cena fra amici, come ai bei tempi, che ne dici Spina? Secondo me, verso maggio potremmo farcela....
AVV.
tanti bei soldoni vero Spina?
DonCazzo
La strepitosa di Arezzo era per caso piuttosto scuretta di carnagione?
Aggiungerei anche a quello che ho scritto prima che le sugar babies sono zoccole, sanno di esserlo, ma non vogliono che si dica o che si pensi perchè questo comprometterebbe il loro business, di cercare il pollo che le mantenga.
Ambiscono ad essere mantenute e per questo dicono di non essere prostitute, altrimenti guadagnerebbero al massimo solo il prezzo della marchetta. Così facendo puntano in alto bella vita bei vestiti, soldi da spendere, in cambio di una chiavatina ogni tanto.
Purtroppo ci sono dei beoti che abboccano e permettono a queste zoccole queste follie, invece di ridergli in faccia al momento della richiesta dei 300 euro.
Vadano a farsi fottere le sugar babies e soprattutto quegli idioti dei sugar daddies.
Ovvia mi son sfogato.
Un saluto
Virgilio
Se chiedono soldi sono troie
Ma il blog, che avevo visto rinascere con buoni propositi, non si sarà mica arenato un'altra volta?
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