giovedì 17 febbraio 2011

EL DORADO: PROLOGO

Rastigat mi chiede:
"Ok ma se la Colombia è sicura e piena di tope colombiane a cosa si debbono i dubbi ?"
La domanda è pertinente e la risposta merita un intero post.
Della Colombia avevo letto qualcosa di positivo in rete, che poi avevo riassunto nei post catalogati con il tag "colombia connection" e che potete tuttora leggere, ed è stato il viaggio di un amico effettuato lo scorso anno che me l'ha reso una meta definitivamente papabile, dopo aver ascoltato i suoi racconti.  
Se thai1 era stato un viaggio, con diverse mete visitate, thai2 è stata una semplice vacanza, vivendola per tutti i 20 gg in pochissimi kilometri quadrati e non vedendo altro che figa.
Un'esperienza molto divertente, esaltante in alcuni momenti, e sicura: Pattaya sta ad uomo come Disneyland sta a bambino.
Ma dentro di me mi sento esploratore: il mondo è tanto grande e noi così piccoli che non basterebbero 10 vite per vederlo tutto, se poi consideriamo che di vita ne ho una sola e che mi tocca sprecare gran parte del tempo lavorando tra quattro mura, si può forse capire come mai per il successivo viaggio intercontinentale non avessi voglia di una vacanza ma di un VIAGGIO.
Certo, viaggiare è bello, ma anche la gnocca non mi dispiace.. per cui se si riesce a coniugare le due cose, ben venga! 
Sinceramente mi sarebbe piaciuto molto andare a Cuba, ed è uno strano scherzo del destino che un simpatizzante dell'utopia rivoluzionaria del comunismo come me decida di aspettare la caduta del regime castrista per un viaggio in quell'isola: troppe difficoltà logistiche da affrontare sia per quanto riguarda il viaggio sia per quanto riguarda le chicas. Ho l'impressione che per divertirsi senza impazzire e senza spendere fortune, con il giro di vite della polizia che c'è stato, devi essere un habituè dell'isola o meglio ancora avere dei fidati ganci sul posto.
L'america latina è un continente caliente e il suo manifesto è il Brasile, ma non mi ha mai tentato piu' di tanto, non so assolutamente il perchè ma provo una leggera antipatia per quel paese, poi non mi sembra molto sicuro e neppure tanto economico come prezzi, per finire con il suo peccato capitale (che poi  a ben pensarci è forse questo che me lo rende un po' antipatico): si parla portoghese, e la lingua portoghese sta allo spagnolo come l'italiano sta al rumeno.... 
E così penso alla Colombia. Primo pregio: si affaccia sul mar dei caraibi, per me il piu' bel mare del mondo. Magari alle maldive o alle seyechelles o in polinesia sarà ancora  piu' bello, ma quelle sono mete da andarci in dolce compagnia...
Già, la dolce compagnia... parlando di compagnia c'era l'interesse di un compagno di merende per andare in Colombia, poi sfumato per motivi economici. Io poi in queste prime settimane del 2011 sono piuttosto tranquillo se non un pelino scazzato, tant'è che stavo abbandonando il progetto colombia e stavo pensando di farmi un tour on the road in un paese europeo che c'entra poco e niente con la figa, alla stregua di un "viaggio sabbatico", quando la Colombia ha destato l'interesse di un collega,  e si è autocandidato.
Io sono stato un po' spiazzato, considerato che avevo rinviato ad un futuro indefinito il viaggio in sud america.
Perchè? Come dice Rastigat, se son convinto (e lo sono) della sufficiente sicurezza del posto, dei bei posti da vedere e del gnoccame, che cosa allora mi frenava?
Semplice: la mancanza di attributi.Le palle per mettermi in gioco, per affrontare lo stress della logistica di un viaggio complesso da organizzare come questo.
Mi sento un po' stressato e aggiungere stress (anche se positivo) ad altro stress non sapevo se era il caso. La domanda precisa che mi son posto era: mi sento addosso sufficienti energie per affrontare positivamente questa avventura? Non lo so.. forse è meglio rinviare sine die, ma se poi non parto, non è che mi viene il rimpianto di non essere partito e questa ansia di fondo che sento si trasforma in depressione? Da una parte sentivo la voglia di avventura, dall'altra le paure di un piccolo uomo immaturo. Per un paio di giorni ogni 5 minuti cambiavo idea, fino ad ipotizzare il lancio della monetina.
"Ma va là, ficcatela ben su per il culo la monetina!"
Così scherzando mi ha apostrofato il mio socio, non sapendo che avevo deciso che sarebbe stato lui la mia monetina. Gli avevo persino trovato un amico in comune per organizzarsi un altro viaggio intercontinentale, servendogli su un piatto d'argento la possibilità di scaricarmi, lasciandomi alle mie vere e proprie paturnie. 
Ecco spiegato, caro Rastigat, a cosa erano dovuti i miei dubbi, ed ecco anche spiegato come li ho risolti: con il lancio della "monetina umana"... che stando a quanto mi è stato detto, dovrei infilarmi su per il culo :-P

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ok, tutto chiaro, ma potresti considerare un'altra possibilità: partire alla ventura, senza organizzazione, o con il minimo indispensabile. Come ho fatto io quando sono andato a Phuket, prenotato volo martedì, partito sabato mattina, non sapevo un cazzo, non avevo informazioni, solo un volo per Bangkok (il volo interno l'ho preso in aeroporto come si prende un bus cittadino), e due notti in un albergo basandomi su un paio di foto. 

Ammetto che così facendo non sfrutti al meglio il luogo dove ti trovi; per esempio io non sapevo quali era i posti migliori dove andare a gnocca, quali erano le spiagge migliori, ecc... per cui è vero che ti fai 10 ore di aereo, attraversi un oceano e poi torni a casa e scopri che in quella viuzza che hai sempre ignorato c'era il miglior posto della Colombia per andare a figa, però è anche vero che èviti questo lavoro iniziale che sembra pesarti così tanto. E poi è bello anche essere spaesati ogni tanto. 

"forse è meglio rinviare sine die, ma se poi non parto, non è che mi viene il rimpianto di non essere partito"

Anch'io ogni volta che devo prendere una decisione per un viaggio ho sempre il momento in cui ho la tentazione di mollare, e a volte (troppe volte) ho anche mollato. Ma quando non ho mollato, non c'è MAI stata una volta in cui mi sia pentito di essere partito. 

Rastigat

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti carissimi,mi presentero' presto in un post ben scritto ma per ora mi pare giusto contribuire dicendo che a me generalmente le donne dei paesi latini argentina a parte non piacciono,le trovo chiatte basse e rotondette...
posto pero' questo link dove si puo' vedere che belle fighe ne hanno anche loro,ma solo al bikiny contest...le altre fanno piuttosto schifo...

http://www.elenasmodelstours.com/tour/cartagena/bikini-contest/bikini-contest-097.htm

Tender Jack

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