domenica 26 febbraio 2012

FKK SAKURA by Loco from Milan

Dopo tanto tempo, torniamo a parlare di figa scopata con un bel racconto offerto da Loco.


Domenica: alle 13:15 arrivo al Sakura.

Bel posto, nuovo, allo stesso livello del Colosseum di finiture ma a mio avviso è organizzato peggio. Mi da più l'impressione di un bordello, all'ingresso una simpatica megera cerca nel suo inglese di spiegarmi come funziona il tutto compresa la rastrelliera dove mettere solo il portafoglio e altri valori. La cosa mi mette in allarme e chiedo se non posso tenere tutto nell'armadietto sotto (come del resto negli altri due posti), lei insiste e poi in un'impeto di orgoglio tira fuori il meglio del suo inglese e apprendo che la cassettina di sicurezza ha due porticine una verso la reception dell'ingresso dove siamo in quel momento, mentre l'altra porticina si apre (con la stessa chiave del braccialetto) su un atrio opposto da dove si scende dalle stanze e quindi pagare la ragazza. Tel capì?

Anche qui:
Piano principale lounge, bar e Kino porno + due postazioni Internet.
Piano superiore una strana costruzione che sembra una rastrelliera di stanzette tutte uguali una a fianco dell'altra come i box di un maneggio.
Piano interrato, wellness area con due saune (troppo calde!) solarium, sala riposo sdrai, e nessuna vasca idromassaggio, almeno io non l'ho trovata. Inoltre sotto è presente anche l'accesso al giardino con un buon numero di sdrai.

Decido per una sauna di 15 minuti e successiva doccia rinfrescante, così depuriamo un po' la pelle. Esco mi stendo su uno degli sdrai e medito che al momento ho visto uno solo cliente e due ragazze che erano scese per la doccia. Delle due una era carina l'altra così così. Mi sto quasi pentendo di essere venuto al Sakura, spero solo di non concludere questa tre giorni nel peggiore dei modi. Torno dentro, ma mi sento agitato.

Mi stendo stavolta su una poltrona interna. Ma il salone wellness non mi piace, è troppo cupo nonostante la ricercatezza delle finiture, dove hanno usato piastrelle opache nere e arredi in acciaio e alluminio con tessuti neri o color senape l'area mi risulta claustrofobica. Mentre penso a queste cose attraverso la parete di vetro che da sulla tromba delle scale vedo che scende per una doccia un'altra ragazza. Un bel fisico, si vede che fa palestra ma ha un volto dai lineamenti duri, con un'espressione che da sull'incazzoso. Mah.

Intanto la simpatica megera dell'ingresso fa il giro, per il rifornimento degli asciugamani nei vari mobili e mi dice se va tutto bene.

Non ho molto tempo da trascorrere qui e alle 14:00 salgo a vedere meglio la sala superiore.

Mamma mia è deserta, ci sono circa 10 ragazze (alcune che vanno e vengono per darsi una rinfrescata, tre che chiacchierano tra loro, due le vedo in fondo alla sala che pranzano). Mi avvicino al banco legato nel mio accappatoio color senape chiaro, e chiedo la solita orange juice. Ne approfitto per chiedere alla barista come mai è così deserto, in inglese si arrangia a dirmi che è presto, molto presto ed è Domenica. Di solito rispetto al Venerdi pomeriggio (i tedeschi finiscono di lavorare il venerdi alle 13:30) o al Sabato, la Domenica è più tranquilla e i clienti arrivavano attorno alle 18:00. Poi mi fa la battuta, “ma perchè ti piace avere attorno tanta gente? Adesso ci sono solo le ragazze no?”. Mi viene un sorriso ironico, anche perchè in giro onestamente non vedo delle gran fighe... e in quel momento mi viene in mente Janja, il giorno prima Stoccarda ... aah Janja quanto ti scoperei di nuovo.

Gironzolo come un pirla nel grande salone, dove un paio di clienti siedono in angoli lontani, passo per il cinema dove sta girando un pornazzo ma non c'è nessuno. Mi siedo su un divanetto davanti ad un palco con un palo lap-dance desolatamente vuoto e iniziano a girarmi i coglioni. Volgo lo sguardo e delle tre ragazze sedute a parlottare la spilungona bionda sembra lanciarmi qualche occhiata ammaliatrice, alle altre due invece non gliene può fregare di meno.

Dopo un po' mi alzo e mi dirigo verso di loro, mentre mi avvicino scelgo di sedere accanto alla mora che mi sembra quella che può piacermi di più. Saluto chiedo se posso sedermi ricevo una risposta che suona più o meno “se, vuoi”. Scruto bene la mora e con somma perplessità vedo che ha in volto uno spesso strato di fondotinta, e manco del colore giusto per la sua pelle. Tento di aprire una conversazione ma per tutta risposta ricevo qualche specie di grugnito (e l'inglese lo capiva bene) mentre con noncuranza continua a sfogliare una rivista di moda. L'altra lì vicino, segue lo sfogliare dell'amica. Iniziano a fumarmi le orecchie, ma per non dar loro soddisfazione mi alzo e dico che ci saremmo visti più tardi dopo la sauna. Questa mi risponde con qualcosa che suona come “ecco bravo, va a farti la sauna” e ridacchia con l'amica accanto.

Scendo le scale incazzatissimo, maledicendo il momento in cui ho deciso di venire al Sakura.

Vado alla sauna apro la porta ma l'atmosfera e incandescente non mi attira neppure un po', così vado a sbollire sullo sdraio in giardino. Li intanto sono arrivati ancora un paio di avventori. Ci resto per una ventina di minuti, ruminando sulla malasorte e prendendomela con me stesso perchè avrei dovuto immaginare che non poteva andare bene tre volte su tre, ci doveva essere la pecora nera da qualche parte. La mia l'avevo trovata nel Sakura.

Dopo un po' di Sole in giardino salgo nuovamente e vedo le ragazze radunate in fondo nell'area ristorante, ah bene! Ci mancava solo questa, aspetterò.

Addocchio un divanetto li vicino, faccio per sedermi quando mi accorgo che in un angolo c'è la donna più brutta che abbia visto in un FKK. Una sudamericana credo, sulla 50na con le tette cadenti e che mi stava facendo gli occhi dolci... ho quasi fatto un balzo all'indietro e poi con noncuranza mi sono diretto verso dei divanetti più lontani. Mi siedo in quello che è un doppio sofà su cui era già presente un asciugamano lasciato da non so chi. Respiro profondo per lo scampato pericolo dalla tetta cadente, e cerco di capire come al Sakura possano esserci sorprese, una peggio dell'altra.

Immerso in questi pensieri con la coda dell'occhio vedo avvicinarsi qualcuno... se fosse stata la tetta cadente credo che sarei scappato a gambe levate diritto giù per le scale fino allo spogliatoio e all'uscita.

Invece si stava avvicinando una vera perla d'oriente, alta 1,70 ben fatta, tonica, si chiama J-Lee. Le foto sul sito dove ha i capelli mossi sono di qualche tempo fa, e dalle foto sembra più paffutella. La Lee che ho incontrato io, ora ha i capelli lisci (molto meglio) e un fisico tonico, infatti mi ha detto di fare un po' di palestra.

Si siede accanto a me e comprendo che l'asciugamano era il suo e serviva per non sudare il sederino sulla pelle del divano. E' la ragazza migliore che abbia visto finora e non ho certo intenzione di lasciarla scappare. Attacco bottone, parla un discreto inglese, insomma si può comunicare. Mi prendo poi due minuti per alcune considerazioni: poco tempo, una sola ragazza valida, meglio una che niente anzi possiamo anche abbondare con il tempo, altro che una sola mezz'ora... alla fine, resterò con lei per circa tre ore.

Mi giro e le dico che mi piacerebbe passare del tempo con lei, ma senza limitarsi ad una mezz'ora (tanto avrei trombato solo lei) lei allarga un bel sorriso e mi chiede se voglio usare una suite... una suite?? Si, una camera migliore più grande, ovviamente c'è un piccolo extra per la stanza. Ma si che importa, vada per la suite.

Va alla rastrelliera del bar a prendere la chiave della suite, mi raggiunge a saliamo assieme. In genere non mi trovo a mio agio con donne più alte di me (io sono 1,70) Lee con il suo 1,72 più i tacchi raggiungeva comodamente 1,76-1,78 e salendo le scale la cosa mi dava un po' fastidio, inoltre aveva pure il passo lungo da modella. Mi dico, va be' sul letto dovrà pur togliersi le scarpe e non camminare, no?

La Suite rispetto alla serie di box a cui siamo passati davanti e un po' più spaziosa, lettone rotondo, con bagno, doccia e ventilatore, insomma non male. Lei koreana ma nata in terra germanica è molto tranquilla e io le dico che sono tre giorni che viaggio in macchina per la Germania, che in serata mi devo incamminare per l'Italia e sono un po' stanco. Insomma, vorrei fare tutto con tranquillità e lei mi prende in parola. Iniziamo con lunghi preliminari. Io mi gusto il suo flessuoso corpo con la lingua, i denti, le mani. Si è spaventata un po' quanto stavo per maneggiare la sua patatina oltre che con la lingua anche con le dita. L'ho rassicurata che sarei stato dolce, ci ha messo un po' ma poi ho percepito allentarsi la tensione. Io comunque mi sono limitato ad aiutarmi con un dito alla volta, dopo un po' abbiamo invertito i ruoli e facendomi mettere comodo sui cuscini l'ha preso in bocca e ha iniziato un piacevolissimo e lento dondolio con la bocca, senza usare le mani. Più avanti si ripeterà molte volte l'esperienza di accoccolarsi tra le mie gambe appoggiare le due mani sul letto e iniziare il lento ritmo del su e giù. Mi dava una strana sensazione e ad un certo punto ho capito che usava i denti in maniera sapiente. Quando risaliva l'asta, stringeva leggermente i denti intorno alla corolla del glande e quando tornava giù faceva lo stesso facendoli scorrere lungo il glande fino a poi allargare la bocca per recepire tutta l'asta, fino in gola. Mi faceva impazzire. E' andata avanti un bel po' finche non l'ho richiamata a me, per baciarla.

Dopo un po' decido di prenderla, pratichiamo varie posizioni e una volta di più scopro che nella posizione del missionario non mi trovo a mio agio. Nonostante sia fagocitato dalla sua bocca, quella del missionario è una posizione in cui “non rendo” proprio, chissà perché. Proseguo per un bel po' alla pecorina, poi con lei sopra, poi sdraiati sul fianco con io dietro. Lei si agita, collabora, il tempo passa ma non mi sento arrivare l'orgasmo, chiedo a J-lee di riprendere il pompino. L'amico fritz è turgido che sembra scoppiare e lei spompina per un bel po' ad un certo punto inizio seriamente a preoccuparmi perché l'erezione sta andando avanti da parecchio e non mi era mai successo di durare così a lungo, e sono troppo infoiato per “lasciar perdere” e fare un break. Tra l'altro vedo J-lee che inizia ad avere dei tremolii agli avambracci segno che si stava stancando, ma andava avanti a succhiare incurante dello sforzo. Le prendo la testa e la scosto, facendo segno di coricarsi su un fianco, le mi da un occhiata di gratitudine e si sistema in una posizione distesa, più comoda. Ma vuole arrivare fino in fondo. Ora con la mano libera mi massaggia le palle e continua con la bocca. Io mi concentro per venire anche perchè la preoccupazione sale, il pensiero infatti è: “non avrò mica ciulato troppo in questi giorni?”.

Alla fine, finalmente sento il desiderio che sta per esplodere avviso J-lee che ci sono e lei si scosta giusto in tempo. Ho un orgasmo tremendo, lo sperma corre caldo, lei sorride come una bambina, ma io sono distrutto. Poi mi confida che si trova bene a succhiare l'amico fritz perchè ha una bella forma, piena, che riempie bene la bocca, di buona lunghezza ma non eccessiva. Insomma gli piace il mio birillo. Io la guardo come se mi stesse prendendo per il culo e lei ridendo dice che è sincera e che ho pure dei bei denti e batte l'unghia del suo indice, sul mio sorriso. Sarà.

Lei si rilassa su di me e non mi lascia non momento, baciandomi continuamente giocando con la sua lingua con la mia. Dopo un po' mi guarda con aria interrogativa ma io le faccio cenno che possiamo andare avanti con il tempo. Così mentre io sciacquo l'amico fritz nel bagnetto, lei scende a prendere da bere per entrambi. Poi si da a sua volta una rinfrescata e ci ritroviamo sul letto. Qui mi esibisco in una delle leccate di figa più lunghe fatta ad una donna che non fosse la mia ex-fidanzata. Lei distesa a braccia aperte sul letto, con la testa reclinata leggermente indietro sul bordo. Io ho cercato di fare del mio meglio con lingua e dito medio, lei mugolava, ma quello che mi dava maggiore soddisfazione è che si era lasciata andare, non sentivo più la tensione di prima nelle cosce, era rilassata... se poi il mugolio fosse una recitazione, non mi interessava più di tanto.

Riprende poi ha succhiare il sottoscritto, che intanto aveva ripreso l'erezione. Mi infila un altro condom e la prendo da dietro, poi la giro e invece di prenderla a missionario le faccio appoggiare le gambe sulle spalle mi allungo verso di lei avendo la possibilità di affondare tutta l'asta ne approfitto per assestargli decisi colpi di affondo e qui sento qualcosa di decisamente più forte di un mugolio di piacere... adesso basta tranquillità. Confidando sulla precedente lunga prestazione mi muovo come un torello da monta, poi la faccio girare leggermente su un fianco, io sulle ginocchia. Mentre gli abbraccio una gamba la penetro di traverso, baciandogli nel frattempo la caviglia. La posizione non è molto comoda ma era da tempo che avevo in mente di farla, mi piace un casino. Mi piace talmente tanto che non mi accorgo che l'orgasmo mi arriva in men che si dica e mi travolge. Presto troppo presto, avevo in mente delle altre cosucce....

Ci rilassiamo continuando a baciarci, le chiedo che ora è, mi dice che siamo li da circa due ore e mezza. Accidenti, faccio una rapido calcolo del costo, ma calcolo male e deduco una cifra che sarà di un terzo inferiore alla realtà. Andiamo avanti ancora per una mezz'oretta, in cui lei tenta disperatamente in tutti i modi di farmi avere la terza erezione, e dopo un primo successo in cui provo a penetrarla riprendendo la posizione precedente, non ce la faccio più. Dopo aver viaggiato per tre giorni tra gli FKK mi sento stremato e l'erezione decade, lei insiste riprendendo con la bocca ma io sono proprio svuotato, non ci riesco più. A J-lee non resta che prendere atto che quell'affare molle che si ritrova tra le mani é l'ex amico fritz, che se avesse gli occhietti si vedrebbero al loro posto due croci di sant'andrea come nella migliore tradizione fumettara. Ci coccoliamo ancora per un quarto d'ora, ma poi devo andare, devo partire. Rassettiamo un po' il casino che abbiamo fatto e usciamo dalla stanza tenendoci abbracciati mentre scendiamo le scale. Quando apro la cassetta di sicurezza e tiro fuori il portafoglio lei mi spara la cifra, ostrega, che botta, ma per una volta sono contento di averlo fatto.

Lee è una vera ragazza GFE e lo dimostra quando scendiamo per la doccia, io finisco prima ed esco per vedere di salutarla, ma vedo che non sbuca dal lato delle ragazze e mi scoccia entrare senza permesso. Cosi entro pensieroso nello spogliatoio, mi infilo mutande a jeans quando ad un certo punto, sento un suono che sembra il mio nome e vedo Lee che sbuca dal corridoio, ovviamente nuda, fresca di doccia si avvicina alla panchina in cui sono seduto e mi abbraccia da dietro, mi alzo, ci abbracciamo ci diamo un paio di baci, mi dice di fare attenzione a guidare di notte e che si è trovata bene con questo uomo italiano dai modi gentili. Mi fa un ultimo saluto un po' imbarazzato, e se ne va. Con una sfumatura di realismo e cinismo posso dire che J-Lee è stata GFE fino alla fine. Quello che nella natura commerciale odierna si chiama elevata Qualità del Servizio Clienti.

Del Sakura mi restano i dubbi, probabilmente ho beccato un giorno sbagliato. Durante la settimana non credo che sia così male perché il locale è ben tenuto, ben arredato, anche se molto più orientato ad essere un club & disco.






4 commenti:

Dott. Spina ha detto...

per curiosità, quanto ti è costata la bella e lunga sessione?

Loco, from Milan ha detto...

No no ... queste cose non si dicono ;-))

Come ho raccontato, quando ero in fase di "assalto" avevo fatto due conti e mi era rimasta in mente la tariffa per 3 ore.
Nel momento di tirare fuori il dinero la cifra che avevo in mano era quella calcolata per difetto, perché in realtà la tariffa giusta era per ogni .... mezz'ora. Solo quando lei un po' allarmata ha fatto "no no" con l'indice, il cervello ha avuto un flash ... é stato un momento comico, più che altro per l'espressione che mi era rimasta stampata in faccia, con lei che gentilmente mi correggeva in inglese il totalone. Detto così sembra una cosa dilatata nel tempo ma si é trattano di pochi istanti, prima che iniziassimo a ridere tutti e due. E pensare che mentre scendevamo le scale mi aveva detto che mancavano 10 min allo scadere delle tre ore e mi faceva un "gift" (2,5 ore invece che 3, depennando pure la "suite") neppure lì mi si era accesa la lampadina ... ero proprio andato. Oltre che bella una ragazza di buon carattere, ne é valsa la pena.

Occhio, questo é stato uno degli episodi migliori, perché in realtà di inc... ehm "missili" ne ho presi più di uno e non fanno piacere, soprattutto quando si parte con l'idea di ritagliarsi del sano e spensierato divertimento.

Anonimo ha detto...

250€ quindi :p?

Anonimo ha detto...

Diciamo che nel mentre è meglio non stare lì a rovinarsi il piacere facendo troppi conti (a meno di non avere i soldi contati nel portafogli), poi a mente serena se se si è speso un botto è meglio non pensarci, altrimenti uno si dà del coglione da solo e non è bello.
Ma quindi nemmeno dopo le tre ore in camera i locale si era animato?
Comunque anche la mia prima volta è andata in modo simile: venerdì e sabato avevo fatto un sacco di esperienza (ed esperienze), e per domenica avevo progettato la giornata perfetta in cui avrei messo insieme il meglio imparato nei giorni precedenti, invece sono rimasto semi-fregato perché il locale era veramente sottotono.

Rastigat

P.S. Da oggi vedo la versione "mobile" del blog.

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...