CENERENTOLA - PARTE 1

"Ecco, ci risiamo" penso, mentre  dal *** dove sto *** scruto  le due figure nell'ombra, distanti una cinquantina di metri da me.

"Uno va a puttane per semplificarsi la vita, e invece..." sorrido sarcasticamente, allo stesso tempo preoccupato e attratto dal casino che sta per succedere.

Ho un sesto senso abbastanza sviluppato, o forse solo una fantasia fervida che a volte ci piglia, fatto sta che inquadro subito la situazione, e i pochi tasselli che avevo a disposizione e che finora mi ero tenuto per me, vanno tutti a formare un incastro perfetto, che non può essere casuale.

E' Ciop la maman di Hope!

 Le due figure non stanno litigando mentre li osservo, ma l'ombra che corrisponde a Ciop ha in manico un bastone che sembra un manico di scopa.

E dire che ero uscito di casa felice, pensando a quant'è bello scopare bene con una bella figa senza far alcuna fatica  e con la mente sgombra...

Ciop lascia il bastone per terra e si avvicina all'auto. Piu' distante Hope che mi fa il segno del silenzio, con il dito davanti alla bocca. Capisco, e faccio lo gnorri. Saluto Ciop, che sale in macchina. Ciop dice a Hope di salire dietro, e lei sale.

"Lei va a casa, andiamo in via ***, che infatti so essere casa di Hope".

Mentre penso cosa fare intanto inizio a muovermi. Hope scende dall'auto e ritorna a piazzarsi sul bordo della strada, la sua postazione di lavoro, dandoci le spalle. Ciop è incredula,come se avesse visto un Ufo. Non sa che cazzo fare, e mi dice "andiamo a fare un giro".

Io ho una voglia pazzesca di afferrarle la nuca con una mano e spaccargli la testa sul cruscotto, ma mi contengo, e obbedisco senza lasciarmi sfuggire alcuna smorfia. 

Un minuto dopo fa una chiamata in cui si sfoga incazzata con qualcuno, non riesco neppure a sentire se uomo o donna, presumo per lamentarsi del prodotto difettoso che ritiene le sia stato recapitato: Hope.

Quando finisce la telefonata le chiedo con tono neutro "qualcosa non va?" ma non mi dice nulla in merito, e cambia discorso.

Inizio a sbadigliare vistosamente, in modo che non mi chieda se voglio farmi fare un pompino, e la riporto al suo posto di lavoro.

Hope non c'è piu'. Saluto Ciop e la scarico. Avrei voglia di mangiarle la faccia, ma ora non è il momento di scoprire le mie carte, ora so che carte in mano ha lei devo essere furbo e calare l'asso al momento giusto se voglio vincere la partita.

Sono scosso, alla faccia dell'animo insensibile :-) Il mio problema semmai è l'opposto: sono ipersensibile. Detto questo, per il resto, devo delle pubbliche scuse al lettore "Ontheroad" visto che come si vedrà molto delle cose che ha pronosticato si sono avverate.

Prima del prosieguo del racconto della nottata, vi anticipo infatti qual è stato il mio errore di fondo con Hope. Sono stato miope, e ho preso in considerazione due ipotesi. La prima, era che lei fosse cotta di me, e che quindi darle affetto fosse sufficiente: tutti e due siamo esseri maledettamente bisognosi d'affetto, e ce lo stavamo scambiando reciprocicamente, quindi per me eravamo pari. La seconda ipotesi era che lei non fosse cotta di me e che fingesse per usarmi come mero strumento per uscire dalla strada, e che quindi, se fingeva, non mi sarei sentito in colpa quando mi sarei stancato di lei e avrei mandato all'aria il suo subdolo piano.

Però, ecco qui il mio madornale errore, che in teoria sarebbe concepibile per un novellino e non per uno con esperienza decennale,  è non aver tenuto conto della terza ipotesi: ossia che le prime due ipotesi si fondono per diventare una unica! Lei si è innamorata di me e allo stesso tempo sono il suo principe azzurro! Cazzo, sono incappato in Cenerentola! E Ciop è la cattiva della storia! Solo che in Cenerentola non c'era il fatto che il principe azzurro si fosse in passato scopato la matrigna cattiva, fino al punto di ospitarla nel suo castello ;-)

Frastornato guido. Non andrò da altre puttane stasera, per stasera mi è passata qualsiasi fregola.

Dopo pochi minuti mi richiama Hope-Cenerentola. "Vieni qui, amore!" Qui dove? "Al posto di lavoro!" Evidentemente la strega cattiva si è levata dai coglioni, e infatti quando arrivo c'è solo Cenerentola.

"Voglio andare a casa", mi fa.

Benissimo, sono pronto a darle volentieri il passaggio, poi me ne andrò a casa pure io. Invece non avevo capito che voleva andare sì a casa, ma dove aver trombato con me :-) Io sto andando dritto verso *** quando passando all'altezza del viottolo di campagna dove ci infraschiamo  mi chiede stupita perchè non volto! 'Eh, non avevo capito che volesse trombare la signorina!'

CONTINUA...