sabato 19 maggio 2012

MI PRESENTO by Titsman


Mi presento: sono Titsman (il soprannome non me lo sono dato da solo, ma mi è stato affibbiato da qualcuno – in verità non ricordo nemmeno piu’ chi - per ovvi motivi di smaccata preferenza da parte mia per il lato “A” delle donne, e ormai me lo porto dietro da tempo). 
Dopo mesi di frequentazione giornaliera di questo blog, che ormai e’ diventato un’abitudine quotidiana visitare, ho deciso, dopo un paio di post di commento, di dare un mio piccolo contributo, raccontando la mia miglior avventura in terra transalpina, capitatami ormai tre anni fa.
Come ogni anno organizziamo con gli amici la gita in Scopolandia in occasione dell’ Oktoberfest, che rappresenta ovviamente solo una scusa per evadere dalla routine di tutto l’anno e fare qualche goliardata tra amici scopopaganti. 
Io e il fido Cloaca, che quella volta avevamo deciso di viaggiare autonomamente rispetto ad altri nostri amici birraioli camperisti, pianifichiamo il percorso e quest’anno decidiamo di saltare la solita tappa scopereccia appena oltre confine (a queste esperienze ormai avevamo preso confidenza e avevamo capito che questi locali sono troppo “drogati” dalla vicinanza del nostro paese), e desideriamo osare di piu’, visto che ci avevano parlato di locali leggendari dove si entra, si paga un forfait e si scopa tutto quello che si muove, a piacimento…. 
All’epoca non sapevamo ancora cos’erano gli FKK, i Pauschalclub e i partytreff. Allunghiamo un po’ il tragitto e raggiungiamo con una certa difficolta’, nel cuore della nazione neutrale per antonomasia, questo locale (trovato non so come, su internet), sito in un ameno paesino di collina, parecchio fuori mano e assolutamente “fuori posto” in quel contesto, in mezzo a prati, mucche e profumo di fieno. 
Entriamo con una certa titubanza e dopo aver pagato la fee d’ingresso, ci accorgiamo che nel locale ci sono piu’ signorine che avventori, ma il vedere un tipo, tranquillamente svaccato su un divanetto in compagnia di 2 ragazze che lo sollazzavano contemporaneamente, ci ha subito confortato facendoci capire che eravamo nel posto giusto. 
La line up è formata da una decina di ragazze, tutte nella media, senza nessuna “perla” e senza cofani inguardabili; danno l’idea di una compagine dai modi semplici e molto caserecci. 
Per cominciare, dopo un passaggio negli spogliatoi, (attigui a una zona sauna e relax che non abbiamo minimamente considerato), e indossato un micro-asciugamano con chiusura a strappo e ciabatte, ci rechiamo al bar per prendere contatto con l’ambiente e immediatamente veniamo avvicinati da 2 donzelle: Cloaca è preso di mira da una iper tettonissima rumena, suscitando subito la mia invidia, mentre io vengo irretito da una simpatica cubana, anch’essa ben carrozzata e con 2 capezzoli che sembravano delle antenne radar. 
Dopo qualche minuto di conversazione vedo che il mio compagno di merende si avvia alle camere del piano superiore, e penso anch’io che sarebbe inutile indugiare, visto che qui si deve massimizzare il tempo, e scegliere con calma ha poco senso. 
Dopo alcuni minuti decido di aprire anch’io le danze e seguo la cubana sulle scale: con mio stupore vedo che le stanze delle camere sono tutte senza porte e passando nel corridoio noto il Cloaca che si sta prendendo a smorza la rumena con le tette da sballo. Inizio anch’io a darmi da fare nella stanza attigua e dopo svariate posizioni mi accorgo che faccio fatica a sparare la prima cartuccia (sara’ la timidezza?); incredibilmente in quel momento vedo entrare la Rumena (che nel frattempo aveva finito con il mio amico) che spontaneamente si unisce a noi, ritrovandomi per la prima volta nella mia vita come sul set di un film porno, sbattendo a pecora la cubana e contemporaneamente ciucciando le tettone della rumena. Questa situazione mi sballa a tal punto da sbloccarmi e in poco tempo concludo in bellezza la prima sessione. 
Io e Cloaca non crediamo ai nostri occhi: ma in che posto siamo capitati? Qui e’ veramente il paese dei balocchi!. Inizialmente pensavamo che in un posto come questo dove le ragazze non sono pagate a singola prestazione, non fosse cosi’ scontato averle tutte addosso spontaneamente, invece è proprio così! Fanno di tutto per proporsi loro e se sono inoperose a causa di poca clientela, non restano con le mani in mano, ma si uniscono volentieri in triangoli da paura. 
Notiamo, sempre con stupore, che ogni parte del locale è valida per trombare, e vediamo gente che scopa tranquillamente anche nell’area del bar e dove ci sono i divanetti. 
Dopo una mezz’oretta facciamo amicizia con due ragazze locali, che ci invitano a una partita a freccette !!??!! Ci divertiamo moltissimo perché le tipe si divertono a farci sbagliare i lanci infilandoci la mano sotto l’asciugamano proprio mentre tiriamo, titillandoci gli zebedei. Naturalmente stiamo al gioco facendo la stessa cosa con loro, e alla fine ce le prendiamo entrambe a pecora davanti al palo della lap dance (che risulta situato su un palco, pertanto le tipe stanno appoggiate con le braccia al pavimento rialzato di quest’ultimo, dandoci la schiena) e mentre affondiamo i nostri colpi, io e Cloaca, uno a fianco all’altro, ci guardiamo facendoci le linguacce, increduli dell’esperienza che stiamo vivendo. 
Dopo un’ altra pausa, e qualche drink, mi ritrovo sullo sgabello davanti al bancone del bar, tenuto sotto pompa dalla tettona, mentre sul bancone stesso un'altra tipa si mette a ballare e ad un certo punto inizia a spararsi la panna spray tra le cosce , invitandomi a un D.A.T.Y .Indimenticabile. 
Quasi stanco e dopo qualche altro drink, decido di riposarmi sui divanetti guardando un film porno, ma mi rendo conto di non essermi ancora trombato la super tettona, che nel frattempo mi guarda da lontano chiedendomi a gesti se ero “cotto”. 
Io le faccio un cenno con la mano indicandole di avvicinarsi, che ce n’era anche per lei… sfortunatamente non parla ne’ italiano ne’ inglese, ma solo la sua lingua e un po’ di tedesco; la conversazione risulta un po’ sterile quindi decido di passare ai fatti. 
Essendo io effettivamente un po’ “alla frutta”, la scopata si prolunga un po’ oltre il dovuto, allora interviene un’altra biondona ( che non avevo ancora avvicinato) che si inserisce nell’ennesimo triangolo della giornata.
 Usciamo dal locale dopo circa quattro ore, e ci convinciamo immediatamente che quell’esperienza rimarra’ un ricordo indelebile nella nostra vita. In effetti, a tutt’oggi, dopo anni di frequentazioni in posti similari, ma molto piu’ “professionali” e dopo aver scoperto che sono moltissimi i locali di quel tipo in Nord Europa, non ho piu’ trovato un posto cosi’ “easy” e godereccio, oserei dire “bucolico”. Per la serie: “il primo amore non si scorda mai” :-)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

sembra il Paradiso...
Saluti, Lionel

BC ha detto...

Domanda: perchè non siete più tornati li? E chiuso?
E se è ancora aperto, si possono avere le coordinate per raggiungerlo, magari tramite email al dott. Spina?

Anonimo ha detto...

Bè, non male, tits.... Ma come si chiama 'sto posto?
AVV.

Anonimo ha detto...

Infatti la domanda era ovvia: perchè non sei tornato lì?
Ad ogni modo se anche ci fossi tornato un mese dopo, non ti avrebbe fatto lo stesso effetto, perchè la sorpresa ormai era andata, e questa mancanza di stupore magari ha influenzato anche il tuo giudizio sui locali successivi.

AVV, ci sei stato o no all'Andiamo?????

Rastigat

Anonimo ha detto...

No, Rasti, all'ultimo momento l'udienza è stata rinviata e tanti saluti all'Andiamo, porcatroia! Comunque, è solo questione di settimane, e magari verrà anche Spina e/o qualcun altro dei colleghi bloggeristi.....AVV

Anonimo ha detto...

A dire il vero non mi ricordo piu' il nome del locale, perchè è passato molto tempo; ricordo pero' che era nei pressi di Lucerna. L'anno successivo avevamo scoperto che aveva cambiato nome e gestione, ma che era temporaneamente chiuso per lavori. Comunque, Rastigat, effettivamente penso anch'io che lo stupore della "prima volta" è stato determinante a far sembrare tutto anche piu' bello di quanto fosse realmente. Saluti, Titsman.

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