giovedì 21 giugno 2012

LA PERLA DI LABUAN by Rastigat

 Sempre lui, il buon Rastigat, la voce narrante. Stavolta si prende una bella rivincita nel campo dell'otr rumeno.

Le mie sensazioni precedenti sono state immediatamente smentite dalla scoperta di una perla, La Perla di Labuan. 
Succede che una sera faccio un giro dove solitamente non passo mai causa alta densità di cozze inguardabili (ma devono comunque avere un mercato anche loro), e - ad un tratto - faccio sbere-sbere-sberequeck nel vedere una gnocchina da oscar che mi fa balzare il corazzon in gola. Giro alla prima rotatoria che vedo e torno indietro e mi fermo da lei in un marasma di macchine pazzesco dove potrebbero sgamarmi amici, parenti, lettori del forum e forze dell'ordine. Da vicinissimo è ancora meglio di come mi era sembrata. Sale. Parto.

Appena sale in macchina un dubbio clamoroso mi sovviene: "Senti ma quanti anni hai???". Quanti me ne dai? "Spero che tu non ne abbia meno di 18!" 23. "No dai, scherzi a parte sei maggiorenne?" E così la tipella mi mostra la carta d'identità e salta fuori che ha veramente 23 anni, boh sembra decisamente più giovane. È vera-veramente bella, la guardo in continuazione. Fisicamente è tutto ok, belle gambe, belle tette (una seconda liscia e vellutata), ma dove dà il meglio di sè è il viso. Ha un musetto incredibile in cui sono incastonati due occhioni grigi che ti tolgono il fiato, roba da foto su giornale femminile per pubblicità di rimmel o roba così, di quelle pubblicità che rimani 3 secondi a bocca aperta a guardarle e poi pensi che è tutto Photoshop. E questa testolina così carina è montata su un collino lungo ed esile che si innesta su due spalle e un décolleté rivestiti di seta profumata.  In più, e vi assicuro che è molto molto di più, è incredibilmente allegra e chiacchierina. Canta, balla, ride, scherza, parla, ad un certo punto mi viene il dubbio che abbia pippato qualcosina di molto buono. Arriviamo nei pressi della casa, e quando scendiamo la guardo ancora meglio. Il suo abbigliamento è così costituito: quello che all'apparenza è un tubino molto molto corto e stretto, ad un esame più attento risulta essere una semplice canotta grigina. Cioè avete presente una canotta? Per potersela infilare nei pantaloni dove deve arrivare più o meno? Appena sotto il pancino, e infatti fino a lì arriva. Attorno alla vita ha una cintura che fa sembrare questa minuscola canotta un microabitino. Perizoma azzurrino, che si vede completamente davanti in quanto la canotta non copre fino a lì, e dietro culetto perfetto scoperto per tre quarti. Scarpe nere con i tacchi a spillo. Vi giuro che se le ragazze nude negli FKK sono uno dei motivi per cui è meraviglioso trovarsi in un FKK, questa ragazza ha un intappo che non le fa rimpiangere. Siccome siamo in esterna, le prendo la canotta dietro sul culo e gliela tiro giù dicendole copriti, ma è una scusa per stocazzare un po' quella meraviglia di popò. Lei ride e gioca, mi dà una minispallata, e a questo punto debbo fare una riflessione. Mi sono sempre lamentato della mancanza di FUN nell'andare a OTR. Distaccate, fredde, lontane, come è giusto che siano, visto che per loro sei un estraneo da cui doversi fare scopare; per che motivo dovrebbero essere partecipi se non per una eventuale e mai presente customer care? Questa loro, più che giustificata, freddezza si è poi sempre riflessa su di me, che automaticamente non ho mai trovato (e forse nemmeno cercato) le mosse giuste per creare un maggiore coinvolgimento. Di questa mancanza di capacità di saperle coinvolgere e scaldare mi sono sempre un po' accusato, soprattutto leggendo su vari forum di gente che per abilità, per fidelizzazione o per fantasia pare riesca a strappare prestazioni PSE e GFE come se fosse la cosa più semplice del mondo. Quindi, il principale motivo per cui mi sono sempre trovato nel dopo OTR con un po' di amaro in bocca è sempre stato che era come toccare, farsi fare un BJ e scopare una ragazza in teleconferenza, cioè siamo entrambi lì ma nello stesso tempo siamo lontani qualche migliaio di km. Zero coinvolgimento, zero divertimento. Con la "mia" Perla di Labuan, è tutto il contrario. La sua spensieratezza si trasforma nella mia spensieratezza, e il tutto rende le cose facili, naturali e scorrevoli. Così nei pochi metri che ci sono dalla macchina all'ingresso del suo palazzo, già è tutto diverso; il gesto di tirarle giù la canotta toccandole il culo è una cosa che non mi sarei mai permesso con una il cui l'atteggiamento mi dimostra distacco, e invece lei ride, ma la sua reazione avviene dopo che io ho fatto il gesto, e il fatto che io l'abbia fatto è dovuto al fatto che mi aveva trasmesso che si poteva fare. Mi sto facendo dei viaggi? Non credo perché poi sarà tutto così. Nei pochi metri, le cingo la vita con un braccio, le do un bacio sulla guancia, lei reagisce nel modo giusto, tutto è incredibilmente EASY. Sulle scale, 4 benedette rampe di scale che avrei voluto fossero 1000, mi metto dietro di lei e ammiro lo spettacolo, inebetito dalla sua felice bellezza. Ma anche qui vale lo stesso discorso... Mi sono trovato ancora dietro a culetti meravigliosi, mi sono trovato ancora con la pressione che sale, ma mancava il divertimento. Così, appena in casa, visto che tutti i freni, che con le altre erano tirati al massimo, qui sono rimasti alla piazzola dove l'ha fatta salire, appena chiusa la porta di casa, mi strappo la maglietta di dosso, la abbraccio da dietro, la esploro, le bacio le spalle e la nuca, la annuso nella curva calda tra il collo e le spalle, e comincio ad alzarle la canotta per spogliarla. Mi lascia fare tutto. E mi lascia fare tutto con gioia. Nel vortice di questo coinvolgimento la giro e istintivamente mi viene da baciarla alla morte, come farei con una bellissima ragazza che ho rimorchiato e che ha voglia di stare con me. Ma anche quando mi è successo nel mondo free non era così, non era così facile, non era così spontaneo, c'era comunque un lieve imbarazzo nello scoprirsi e nell'esplorarsi per la prima volta. Mentre se lo fai con una con cui le prime volte sono già passate, non c'è più il gusto della scoperta. Ma torno a me, in un secondo la giro con decisione, le metto un  braccio nell'incavo della schiena, la stringo a me e faccio per baciarla. Ecco, questo non si può fare, per un attimo torno nel mondo reale, ma già il modo carinissimo con cui me lo impedisce (mi mette la mano sulle labbra ad un centimetro dalle sue, e sorride con gli occhioni grigi da gatta) non mi smonta per niente, e così dopo poco siamo sul letto, la corico, mi metto con il corpo in mezzo alle sue gambe, le bacio la pancia e poi salgo, le lecco e succhio i capezzoli mente lei mi accarezza i capelli. C'è un oceano di differenza con le altre OTR che ti dicono, mettiti lì, non toccare, fai questo, non fare quello, ecc.. A questo punto in 30 secondi potrei alzarmi, rivestirmi, lasciare il pattuito sul tavolo andare via lasciandola lì sul letto e sarei comunque più contento di tutte le altre esperienze OTR, non sommate, ma moltiplicate tra loro. Invece sto lì e le sfilo le mutandine... Anche questa semplicissima cosa, ti spoglio io, oppure finisco io di spogliarti, quando si tolgono le cose più interessanti.... mai fatta con nessuna OTR nemmeno un po' fidelizzata. Non l'ho nemmeno mai chiesto, sarebbe stato facile, sarebbe stato sufficiente dirglielo, non toglierti gli slip, te li tolgo io, forse la metà delle volte mi avrebbero detto di sì senza problemi, ma non l'ho mai fatto... perché? Perchè eravamo a mille km di distanza, lei che si spogliava in un angolo della camera e io nell'angolo esattamente opposto, come due estranei come effettivamente eravamo. Ammetto tutte le mie colpe, sono il più implacabile giudice di me stesso, colpa tua Rastigat che non facevi niente per coinvolgerle, per creare un po' di intimità, ma allora visto che sono sempre lo stesso Rastigat, perché qui mi viene tutto così facile? Vorrei saltare la parte del sesso, perché non c'è bisogno di parlarne, è come nei film. Nei film di bassa lega se i due protagonisti fanno l'amore la scena dura minuti, è infinita, si vede che si baciano, che si spogliano, magari il tutto è vagamente artistico, con penombre, sfumature, ma si vede lei che scende e lui che succhia l'aria piegando la testa all'indietro, poi si vede il contrario, lei che ansima e un suo ginocchio che entra nell'inquadratura fa capire che ha le cosce aperte, da cui l'assenza di lui lascia intendere che si trovi in immersione, poi si vede lui che spinge, lei che sobbalza, almeno un paio di posizioni, in un film senza idee dilungarsi in queste scene riempie minuti preziosi che altrimenti dovrebbero essere riempiti con idee che - come già detto - non ci sono; forse qualche adolescente apprezza e cerca di imparare, ma ho ragione di credere che la maggior parte degli adulti, come me, si rompa le palle. In un film con un po' di stile si intuisce vagamente che i due si accingono a fare l'amore, e nella scena successiva la trama prosegue. Ma se, per questi motivi, dovrei arrivare al momento in cui la riporto indietro, devo invece raccontarvi anche del mentre, perché in questo mentre, c'è la mossa che fa si che si rischi di passare ad un livello in cui tutto diventa estremamente pericoloso. Mentre la sto scopando nella classica missionaria da attore porno, cioè con il busto eretto, le mani che le tengono aperte e ripiegate su loro stesse le sue gambe, lei mi dice: "Vieni da me". Come? Vieni qui, insiste, mettiti dritto, e per dritto intende tutto disteso su di lei, poi - come se io non lo sapessi - mi dice metti le braccia qui, mettiti così e cosà.  E così poi mi ritrovo con le sue gambe annodate dietro i miei fianchi e completamente abbracciati. GULP! "Non è che così è troppo intimo?" le chiedo, ma mi risponde con un sorriso. Non è certo la prima volta che mi trovo in quel modo con una donna, anzi, con certe era quasi l'unico modo, ma è di sicuro la prima volta con una che pago. E così mi trovo intrecciato a lei a farmi una scorpacciata di tutta la crema idratante e il profumo che si è messa nelle zone che raggiungo con la bocca in quella posizione, cioè spalle, collo, parte alta del petto, guance, e stiamo parlando della pelle di una 23enne la cui consistenza e superficie è imparagonabile a qualsiasi altro materiale al mondo. Ogni tanto mi avvicino pericolosamente alla sua bocca, ma con un movimento micrometrico mi fa capire che lì la strada è ancora chiusa. Non ho mai avuto velleità di baciare una OTR (in FKK sì, ma lì è normale, e tra una sessione e l'altra le ragazze si ripassano da capo a piedi, compresi colluttori vari, mentre le OTR da questo punto di vista sono un po' più selvatiche), e razionalmente non è che sia la cosa più linda del mondo, ma con questa ragazza, e in quel momento, in quella situazione, è impossibile non avere il gesto istintivo di farlo. E tutto questo avviene la prima volta che stiamo insieme, non dopo mesi e soldi di fidelizzazione!!! Durante il rientro, mentre chiacchieriamo con lei che nel frattempo canticchia e ballicchia qualsiasi cosa ci sia alla radio, mi dice che tra due giorni se ne torna in Romania. Me lo sono sentito dire spesso da altre ragazze nelle scorse estati puttanifere, è normale che vadano in vacanza a casa loro, ma quando le chiedo quanto sta via mi dice "per sempre, non torno più". COOOOOOOOSAAAAAAA????????? Siamo quasi arrivati, non c'è tempo per le spiegazioni, semplicemente ribadisce che smette e se ne starà a casa sua a fare altro. Arriviamo e fa un'altra mossa che mi schianta. Laddove le altre aprono lo sportello dell'auto che quasi non ti sei ancora fermato del tutto e scivolano fuori con un ciao, lei mi porge una guancia, e non una guancia qualsiasi, la guancia di quel musetto meraviglioso, e picchietta con il ditino per dire schioccami un bacetto. Intanto che le do il bacetto e assaporo ancora quel profumo e quella morbidezza vellutata, le dico "Allora addio?", interrogativo e sperante, e lei fa il faccino e le spallucce come dire "c'est la vie, cosa ci vuoi fare", e scende. Io mi vedo come da piccolo quando il palloncino gonfiato ad elio mi scappava dalle mani e io lo guardavo a bocca aperta, con la tristezza nel cuore, andarsene  per sempre.
La sera dopo ci torno al volo, ed è un'altra granserata, divertente, giocosa, ancora coinvolgente al massimo, ma cerco di evitare quel modo di fare sesso troppo abbracciati, è troppo pericoloso, e in più sapendo che è l'ultima volta che sto con lei(sebbene sia solo la seconda) penso che sia meglio non avvicinarsi ancora di più a questa tipella che ti cattura nella sua ragnatela, onde evitare di trovarsi troppo impiastricciati nella rete senza avere più la compagnia del ragno. In macchina al ritorno mi descrive i dettagli del viaggio che farà il giorno dopo, treno, aereo, compagnia, orari, ... Quando è il momento di scendere mi offre ancora la guancetta da baciare e le dico piano: "Allora non ci vediamo più",  e lei stupita "Ma come, non vieni più?", "Ma mi hai detto che non saresti più tornata!", alchè mi guarda come dire "Ma secondo te..." e allora parto con un sorriso ebete, sapendo che il giocattolo che credevo di avere perso tornerà e ci potrò giocare ancora, ma subito penso che sono stato un coglione a non chiederle quando sarebbe tornata, giro alla prima rotatoria, e torno indietro, sarà passato un minuto da quando è scesa, ma è sparita. Starà già facendo sognare qualcun altro.

4 commenti:

Loco, from Milan ha detto...

Caro Rastigat, hai davvero un talento da narratore ... sembri uno di quegli autori maledetti, molto introspettivi e passionali (con riferimento alla patatina). Eh, quanto hai ragione; in questa dimensione terrena, la pelle fresca di una 23enne non ha eguali ...

Etico ha detto...

Cazzo.

Ero indeciso se scriverlo a commento di questo o del precedente...
Scrivi direi divinamente, è stato davvero un piacere leggerti: scorre benissimo, diverte e (quasi?) emoziona.
Avevo letto molti tuoi commenti, ma mai un racconto vero e proprio (almeno credo, perché se lo avessi fatto immagino me ne ricorderei).

Oltre allo stile ammetto di aver apprezzato anche le dottissime citazioni, tipo quella sulle "tasche di Eta Beta". ;P

Ok... quel che dovevo dire l'ho detto, e pazienza se finirò col sembrare troppo incline alla lusinga.

Buon fine settimana.

Anonimo ha detto...

Accidenti a te , hai fatto innamorare anche noi di questa tipa che a ben guardare rappresenta il prototipo della donna che sempre veleggia nell'immaginario maschile e sempre poi si spera di incontrare nella realtà.

Claudione ha detto...

Complimenti, bell'avventura e ottimo stile nel raccontarla. Grande invidia da parte mia, visto che come te pecco evidentemente in quell'arte che consente a molti di trovarsi sempre (o quasi) a proprio agio anche con OTR/loft.

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